Detroit Metal City
Si può cominciare dicendo che questo anime non è per tutti, perchè ci sono talmente tante di quelle cose strane e sconce che potrebbero turbare certe persone. "Detroit metal city" può essere definito un agglomerato di irriverenza, musica e pazzia allo stato puro. Inoltre, è unico nel suo genere perchè gli episodi durano poco e inoltre le scene sono dinamiche e veloci. Proprio su questo punto c'è da parte mia una certa indifferenza perchè, alcune volte, ci sono delle scene tagliate a "quadrato" mentre altre volte ci sono altre figure geometriche che ti confondono la visione. Quindi lo potrei definire strano e unico. La storia è singolare perchè parla sia della band, che del cantante. Parlando del cantante si può dire che è un caso unico visto che è un mezzo angelo e mezzo diavolo. In questo anime si parla di un genere come il metal, è molto stereotipato, infatti ci sono le prove concrete ad ogni episodio. L'episodio più significativo è sicuramente l'ultimo dove viene richiamato il black metal, altro genere non apprezzato. Il personaggio migliore è la manager della band, che ogni volta che assiste ad un loro concerto o sente una loro canzone si bagna, e poi con altri personaggi fa le cose più pazze che le vengono in mente. Quindi si può dire che questo anime è consigliato.
Volgare, dissacrante, politicamente scorretto. Questi aggettivi delineano alla perfezione questa serie animata di genere parodico.
Soichi, un tenero ragazzo appassionato di musica indie, si ritrova suo malgrado nei panni del leader mascherato di una band metal-satanica (in attesa di uno sperato debutto come cantante indie). Per ovvi motivi vuole tenere segreta la sua vera identitá.
Gli episodi sono brevi (non superano i 13 minuti) e il ritmo narrativo è molto serrato. Le animazioni sono ridotte all'essenziale e le situazioni comiche e i dialoghi hanno una cadenza a dir poco perfetta: lo spettatore che non disdegna questo genere di umorismo troverá esilaranti le situazioni strambe e ridicole in cui si ritriverá Soichi di volta in volta, continuamente in bilico fra il suo carattere dolce e sensibile e il personaggio irriverente che deve interpretare.
Se siete facilmente impressionabili, "Detroit Metal City" non fa per voi: insulti, espressioni profane e linguaggio sessualmente esplicito ricorrono costantemente in quasi ogni dialogo.
Perchè guardarlo? È un anime leggero e le gag sono studiate a puntino per il divertimento dello spettatore.
Soichi, un tenero ragazzo appassionato di musica indie, si ritrova suo malgrado nei panni del leader mascherato di una band metal-satanica (in attesa di uno sperato debutto come cantante indie). Per ovvi motivi vuole tenere segreta la sua vera identitá.
Gli episodi sono brevi (non superano i 13 minuti) e il ritmo narrativo è molto serrato. Le animazioni sono ridotte all'essenziale e le situazioni comiche e i dialoghi hanno una cadenza a dir poco perfetta: lo spettatore che non disdegna questo genere di umorismo troverá esilaranti le situazioni strambe e ridicole in cui si ritriverá Soichi di volta in volta, continuamente in bilico fra il suo carattere dolce e sensibile e il personaggio irriverente che deve interpretare.
Se siete facilmente impressionabili, "Detroit Metal City" non fa per voi: insulti, espressioni profane e linguaggio sessualmente esplicito ricorrono costantemente in quasi ogni dialogo.
Perchè guardarlo? È un anime leggero e le gag sono studiate a puntino per il divertimento dello spettatore.
Detroit Metal City è un anime in cui mi sono imbattuta per caso, quando cercavo qualcosa di non troppo pesante e che mi potesse far compagnia in una giornata in cui volessi svuotare la testa... Mai scelta fu più azzeccata! Solitamente gli anime demenziali ricalcano su quegli stereotipi che fanno sorridere un po' tutti, "DMC" no. E' un anime fuori dagli schemi, innovativo, travolgente ma soprattutto molto e ripeto molto demenziale ma una demenzialità esilarante e soprattutto contagiosa.
L'anime racconta la vita di un ragazzo, un sempliciotto di campagna, che decide di trasferirsi a Tokyo per cercare di diventare un cantante di successo nel mondo del pop, ma si ritroverà a diventare il cantante/chitarrista di un gruppo death metal, per l'appunto "Detroit Metal City", un gruppo di enorme successo nell'ambiente metal.
Solo la trama merita molto in quanto è innovativa e piuttosto inaspettata. La musica Death Metal è difficilmente trattata o affrontata nella realtà, mai mi sarei aspettata che venisse rappresentata in un anime. Inoltre un elemento che rende il tutto ancora più assurdo ma nel contempo esilarante è l'eterna lotta all'interno del protagonista combattuto tra il divenire un cantante di successo nel death metal (genere violento e crudo, ben lontano dalla sua personalità) oppure sperare in una carriera nel pop che proprio non vuole arrivare.
L'elemento demenziale rende questo anime veramente piacevole anche se lo sconsiglio vivamente a chi è infastidito da un linguaggio troppo crudo e violento e da scene al limite del paradossale sulla cultura death metal, perché questo anime è colmo di stereotipi sul Death Metal e forse, proprio questi stereotipi portati all'eccesso portano lo spettatore ad un incatenamento infinito di risate che termineranno solo dopo la sigla finale, perché si deve dire che anche la Opening e la Ending sono perfette.
"DMC" è un prodotto completo. Parlando della grafica si può dire che le ambientazioni sono ben curate senza spiccare particolarmente, ma il character design è al limite tra un ritratto quasi grottesco della realtà ed un disegno di livello mediocre se non anche bassissimo, ma il mix finale è veramente accattivante, portando lo spettatore in una dimensione parallela.
Consiglio questo anime a chi non ha pregiudizi e una mentalità aperta, ma soprattutto a chi vuole ridere senza sosta e vuole svuotare la testa da ogni pensiero. (A mio parere ha un potere lobotomizzante).
L'anime racconta la vita di un ragazzo, un sempliciotto di campagna, che decide di trasferirsi a Tokyo per cercare di diventare un cantante di successo nel mondo del pop, ma si ritroverà a diventare il cantante/chitarrista di un gruppo death metal, per l'appunto "Detroit Metal City", un gruppo di enorme successo nell'ambiente metal.
Solo la trama merita molto in quanto è innovativa e piuttosto inaspettata. La musica Death Metal è difficilmente trattata o affrontata nella realtà, mai mi sarei aspettata che venisse rappresentata in un anime. Inoltre un elemento che rende il tutto ancora più assurdo ma nel contempo esilarante è l'eterna lotta all'interno del protagonista combattuto tra il divenire un cantante di successo nel death metal (genere violento e crudo, ben lontano dalla sua personalità) oppure sperare in una carriera nel pop che proprio non vuole arrivare.
L'elemento demenziale rende questo anime veramente piacevole anche se lo sconsiglio vivamente a chi è infastidito da un linguaggio troppo crudo e violento e da scene al limite del paradossale sulla cultura death metal, perché questo anime è colmo di stereotipi sul Death Metal e forse, proprio questi stereotipi portati all'eccesso portano lo spettatore ad un incatenamento infinito di risate che termineranno solo dopo la sigla finale, perché si deve dire che anche la Opening e la Ending sono perfette.
"DMC" è un prodotto completo. Parlando della grafica si può dire che le ambientazioni sono ben curate senza spiccare particolarmente, ma il character design è al limite tra un ritratto quasi grottesco della realtà ed un disegno di livello mediocre se non anche bassissimo, ma il mix finale è veramente accattivante, portando lo spettatore in una dimensione parallela.
Consiglio questo anime a chi non ha pregiudizi e una mentalità aperta, ma soprattutto a chi vuole ridere senza sosta e vuole svuotare la testa da ogni pensiero. (A mio parere ha un potere lobotomizzante).
Talvolta l'utenza di Animeclick.it sa essere estremamente pericolosa, soprattutto quando è a conoscenza di titoli come questo. Una volta conosciuti, detti titoli contaminano l'anima e non si riesce più a farne a meno. Questo è ciò che è successo a me con "Detroit Metal City", anime suggerito da un utente del portale. Cari lettori, prestate attenzione: questa serie può creare violenti attacchi di riso tali da creare mancanza di respiro, battere i pugni sulla scrivania, incapacità di ragionare lucidamente e attacchi selvaggi di minzione.
"Detroit Metal City" è un anime della stagione estiva 2008 composto da 12 episodi di una decina di minuti, suddivisi (generalmente) in 2 mini-episodi da circa 5 minuti. L'anime deriva dall'omonimo manga, attualmente in fase di (ri)pubblicazione.
Trama: Negishi Soichi è un laureato tutto frì frì e gnè gnè. Un tempo aiuto contadino presso la fattoria di famiglia, una volta trasferitosi a Tokyo per coronare la sua carriera universitaria accade l'irreparabile. Non si sa come e perché, ma è riuscito a farsi reclutare all'interno di una banda di death metal mefistofelico: i Detroit Metal City. Com'è possibile che un ometto amante del pop svedese e delle canzoncine smielatine si possa trasformare nell'imperatore del male che stupra e uccide i propri genitori?
Grafica: la versione anime di DMC è molto fedele al manga, pertanto tutto si focalizza sul contrasto tra la natura di Negishi e Krauser, tra inquadrature enfatizzanti la sua intima dolcezza e la sua crudele apparenza. Le ambientazioni sono piuttosto ben fatte, le animazioni sono spesso parodistiche, ricche di quelle caratterizzazioni tipiche degli anime comici (braccia talmente veloci che scompaiono, ecc.), il character design è fedele al manga, pertanto focalizzato più sul divertimento che sulla bellezza.
Sonoro: da elogiare l'intero comparto sonoro per la sua bellezza, comicità e appropriatezza. L'opening è in perfetto stile death metal, crudo e d'impatto. L'ending è volutamente sdolcinata e contrastante con il resto. Anche le OST sono contrastanti: si passa dal metal al rap, all'R&B fino a sfociare in uno pseudo-pop. Gli effetti sonori sono meravigliosamente dissacranti. Il doppiaggio è magistrale.
Personaggi: assurdi, demenziali, folli, contraddittori e per questo assolutamente irresistibili. I personaggi di DMC sono spettacolari per la loro realizzazione e caratterizzazione. Non si può parlare di introspezione o di evoluzione qui (casomai di involuzione, viste certe trasformazioni), ma di una vera e propria invadenza caratteriale. I personaggi trasbordano, invadono la scena e coinvolgono lo spettatore in un vortice di purissimo nonsense. Encomiabile.
Sceneggiatura: la brevità degli episodi fa sì che non vi siano particolari tecniche scenografiche. La gestione temporale è nella norma, sono presenti molti flashback che enfatizzano il contrasto passato/presente. Il ritmo è piuttosto veloce, per non dire accelerato, ciononostante non appaiono forzature temporali. Gli eventi si evolvono sempre per glorificare e fortificare il culto e l'alter ego di Krauser. I dialoghi sono una perla di insana saggezza, tremendamente assurdi e divertenti. È presente un minimo di fanservice con chiari intenti parodistici.
Finale: il finale lascerebbe intuire una possibile seconda serie, anche se la cosa sembra improbabile. Il finale pertanto non è assolutamente risolutivo, tuttavia è carino e divertente. Peccato che non si spieghi come Negishi sia riuscito a farsi reclutare in quella band.
In sintesi: "Detroit Metal City" è un piccolo gioiello tra gli anime comici. Nonostante appaia come realistico e privo di chissà quali elaborazioni grafiche, è in grado di creare atmosfere ineguagliabili per assurdità e vena demenziale. Data l'estrema volgarità della serie lo consiglio a chiunque non si scandalizzi da una mole di parolacce e scene equivoche.
"Detroit Metal City" è un anime della stagione estiva 2008 composto da 12 episodi di una decina di minuti, suddivisi (generalmente) in 2 mini-episodi da circa 5 minuti. L'anime deriva dall'omonimo manga, attualmente in fase di (ri)pubblicazione.
Trama: Negishi Soichi è un laureato tutto frì frì e gnè gnè. Un tempo aiuto contadino presso la fattoria di famiglia, una volta trasferitosi a Tokyo per coronare la sua carriera universitaria accade l'irreparabile. Non si sa come e perché, ma è riuscito a farsi reclutare all'interno di una banda di death metal mefistofelico: i Detroit Metal City. Com'è possibile che un ometto amante del pop svedese e delle canzoncine smielatine si possa trasformare nell'imperatore del male che stupra e uccide i propri genitori?
Grafica: la versione anime di DMC è molto fedele al manga, pertanto tutto si focalizza sul contrasto tra la natura di Negishi e Krauser, tra inquadrature enfatizzanti la sua intima dolcezza e la sua crudele apparenza. Le ambientazioni sono piuttosto ben fatte, le animazioni sono spesso parodistiche, ricche di quelle caratterizzazioni tipiche degli anime comici (braccia talmente veloci che scompaiono, ecc.), il character design è fedele al manga, pertanto focalizzato più sul divertimento che sulla bellezza.
Sonoro: da elogiare l'intero comparto sonoro per la sua bellezza, comicità e appropriatezza. L'opening è in perfetto stile death metal, crudo e d'impatto. L'ending è volutamente sdolcinata e contrastante con il resto. Anche le OST sono contrastanti: si passa dal metal al rap, all'R&B fino a sfociare in uno pseudo-pop. Gli effetti sonori sono meravigliosamente dissacranti. Il doppiaggio è magistrale.
Personaggi: assurdi, demenziali, folli, contraddittori e per questo assolutamente irresistibili. I personaggi di DMC sono spettacolari per la loro realizzazione e caratterizzazione. Non si può parlare di introspezione o di evoluzione qui (casomai di involuzione, viste certe trasformazioni), ma di una vera e propria invadenza caratteriale. I personaggi trasbordano, invadono la scena e coinvolgono lo spettatore in un vortice di purissimo nonsense. Encomiabile.
Sceneggiatura: la brevità degli episodi fa sì che non vi siano particolari tecniche scenografiche. La gestione temporale è nella norma, sono presenti molti flashback che enfatizzano il contrasto passato/presente. Il ritmo è piuttosto veloce, per non dire accelerato, ciononostante non appaiono forzature temporali. Gli eventi si evolvono sempre per glorificare e fortificare il culto e l'alter ego di Krauser. I dialoghi sono una perla di insana saggezza, tremendamente assurdi e divertenti. È presente un minimo di fanservice con chiari intenti parodistici.
Finale: il finale lascerebbe intuire una possibile seconda serie, anche se la cosa sembra improbabile. Il finale pertanto non è assolutamente risolutivo, tuttavia è carino e divertente. Peccato che non si spieghi come Negishi sia riuscito a farsi reclutare in quella band.
In sintesi: "Detroit Metal City" è un piccolo gioiello tra gli anime comici. Nonostante appaia come realistico e privo di chissà quali elaborazioni grafiche, è in grado di creare atmosfere ineguagliabili per assurdità e vena demenziale. Data l'estrema volgarità della serie lo consiglio a chiunque non si scandalizzi da una mole di parolacce e scene equivoche.
Premetto da subito che la serie è volgare e quindi non ne consiglio la visione a chi ne può risentire o è troppo suscettibile.
Il genere musicale da tempo è stato inserito anche negli anime. Se vogliamo una serie musicale con ragazze pucciose condita con tanto moe, troviamo "K-ON!", se vogliamo una serie dove si parla di jazz troviamo "Sakamichi no Apollon" più tante altre serie con altri generi musicali che possono meritare molto e altre che si sono rivelate mediocri. Ma mai, o quasi mai, il genere metal era stato inserito negli anime. Questo genere è abbastanza strano: si dice, infatti, che chi lo canta o solamente chi lo ascolta è un "delinquente" della società: uno stupratore, un assassino, un pedofilo e molte altre volte anche un "satanista". "Detroit Metal City", serie OAV di 12 episodi sviluppati nel 2008 dall'omonimo manga abbastanza famoso che conta 10 volumi, spiega chiaramente tutti i fatti legati a questo genere, i componenti della band e i fan di questo genere.
Trama: Negishi Souchi si ritira dalla casa in campagna dei genitori per realizzare il suo sogno nella grande capitale nipponica, Tokyo, ovvero quello di suonare musica classica e di sfondo amoroso. A caso però si ritroverà in una grande band metal, ovvero l'opposto del genere prima citato, dove vestirà le vesti di Krauser II e a indossare una grande "maschera" (Pirandello) per nascondere a tutti i suoi comportamenti e il genere che a lui piace per avere a che fare con i suoi fan spietati.
Come scrivevo nella trama, il protagonista dovrà indossare una grande "maschera", essendo un bravo ragazzo, amante di quel genere opposto al metal e a tutto ciò che non riguarda quel che pensano gli hater di questo genere. Tutto ciò zittisce tutti, perché non è vero che chi sente questo genere di musica è un satanista o qualsiasi altro aggettivo negativo datogli, perché molte volte l'apparenza inganna anche tra i musicisti e i cantanti che sul palco sono dei veri matti, pazzi, "assassini" nella loro vita privata possono essere veramente l'opposto, come ci fa vedere la serie. Come scritto già nella premessa, questa serie è volgare. Infatti usa la sua volgarità, demenziale e molto nosense come strumento per far ridere lo spettatore. Infatti molte volte vediamo che il protagonista si stupra qualcuno o persino la torre di Tokyo con molti doppi sensi espliciti e altre situazioni molto simili e volgari. Ma, almeno, riesce nel suo obiettivo e credo la catalogherò come serie più divertente che mi sia mai visto.
Se volete vedere una serie che riesce a sfruttare veramente le sue potenzialità, avendo davvero moltissimi doppi sensi e frasi espliciti ma non cadendo nella volgarità o parti ecchi ecc., vedetevi "Shinsekai Yakuindomo".
Forse l'animazione è un po' il punto debole, insufficiente. Lo stile dei personaggi è carino e la caratterizzazione ben dettagliata e discreta. OST, opening ed ending sono carine e sufficienti. Le puntate durano 14 minuti l'una (senza togliere opening ed ending) e credo non sia qualcosa di negativo. Infatti secondo me non mi sarei retto 12 episodi se uno fosse stato di 22 minuti. Il genere demenziale è un genere difficile da reggere, infatti molte volte cade nella monotonia e nella noia.
Consiglio questa serie a tutti per ridere una serata: originale, divertente. Anche se non siete amanti di questo genere, come me, credo vi piacerà.
Il genere musicale da tempo è stato inserito anche negli anime. Se vogliamo una serie musicale con ragazze pucciose condita con tanto moe, troviamo "K-ON!", se vogliamo una serie dove si parla di jazz troviamo "Sakamichi no Apollon" più tante altre serie con altri generi musicali che possono meritare molto e altre che si sono rivelate mediocri. Ma mai, o quasi mai, il genere metal era stato inserito negli anime. Questo genere è abbastanza strano: si dice, infatti, che chi lo canta o solamente chi lo ascolta è un "delinquente" della società: uno stupratore, un assassino, un pedofilo e molte altre volte anche un "satanista". "Detroit Metal City", serie OAV di 12 episodi sviluppati nel 2008 dall'omonimo manga abbastanza famoso che conta 10 volumi, spiega chiaramente tutti i fatti legati a questo genere, i componenti della band e i fan di questo genere.
Trama: Negishi Souchi si ritira dalla casa in campagna dei genitori per realizzare il suo sogno nella grande capitale nipponica, Tokyo, ovvero quello di suonare musica classica e di sfondo amoroso. A caso però si ritroverà in una grande band metal, ovvero l'opposto del genere prima citato, dove vestirà le vesti di Krauser II e a indossare una grande "maschera" (Pirandello) per nascondere a tutti i suoi comportamenti e il genere che a lui piace per avere a che fare con i suoi fan spietati.
Come scrivevo nella trama, il protagonista dovrà indossare una grande "maschera", essendo un bravo ragazzo, amante di quel genere opposto al metal e a tutto ciò che non riguarda quel che pensano gli hater di questo genere. Tutto ciò zittisce tutti, perché non è vero che chi sente questo genere di musica è un satanista o qualsiasi altro aggettivo negativo datogli, perché molte volte l'apparenza inganna anche tra i musicisti e i cantanti che sul palco sono dei veri matti, pazzi, "assassini" nella loro vita privata possono essere veramente l'opposto, come ci fa vedere la serie. Come scritto già nella premessa, questa serie è volgare. Infatti usa la sua volgarità, demenziale e molto nosense come strumento per far ridere lo spettatore. Infatti molte volte vediamo che il protagonista si stupra qualcuno o persino la torre di Tokyo con molti doppi sensi espliciti e altre situazioni molto simili e volgari. Ma, almeno, riesce nel suo obiettivo e credo la catalogherò come serie più divertente che mi sia mai visto.
Se volete vedere una serie che riesce a sfruttare veramente le sue potenzialità, avendo davvero moltissimi doppi sensi e frasi espliciti ma non cadendo nella volgarità o parti ecchi ecc., vedetevi "Shinsekai Yakuindomo".
Forse l'animazione è un po' il punto debole, insufficiente. Lo stile dei personaggi è carino e la caratterizzazione ben dettagliata e discreta. OST, opening ed ending sono carine e sufficienti. Le puntate durano 14 minuti l'una (senza togliere opening ed ending) e credo non sia qualcosa di negativo. Infatti secondo me non mi sarei retto 12 episodi se uno fosse stato di 22 minuti. Il genere demenziale è un genere difficile da reggere, infatti molte volte cade nella monotonia e nella noia.
Consiglio questa serie a tutti per ridere una serata: originale, divertente. Anche se non siete amanti di questo genere, come me, credo vi piacerà.
Tantissimi anime trattano di musica, ma quanti parlano di metal? Sembra quasi un mondo sconosciuto e poche volte associato a quello dell'animazione giapponese. Uno degli esempi più importanti è quello di "Cowboy Bebop", in cui fu inserito un episodio che trattava di speed metal. Fortunatamente oltre alle migliaia di serie moe con pseudo-cantanti-poppettare compare "Detroit Metal City". Il mix di spirito demenziale con le tematiche proprio di questo genere di musica, i pregiudizi e tutte le strane vicende che si susseguono riescono a coinvolgere lo spettatore, che riderà dal primo all'ultimo episodio. E non dobbiamo stupirci che si usi un linguaggio scurrile, in fondo il metal è anche questo.
La storia è semplice, ma racchiude dietro di sé molti significati. Un giovane campagnolo, Negishi Soichi, si trasferisce a Tokyo. Lui ama molto cantare e suonare la chitarra. Il suo genere preferito è lo swedish pop. Fatto sta che riesce a entrare in una band, ma di death metal. Il gruppo si chiama Detroit Metal City - nome da cui sarà tratto il titolo di questa serie OAV - e il nostro giovane protagonista sarà una sorta di "demone" disceso sulla terra, almeno per i fan. La storia procederà con le avventure di questa banda che conta numerosi sostenitori, ma anche numerosi "hater".
La vena demenziale è il fulcro della storia. Sembra quasi assurdo vedere Negishi con questa doppia personalità: fuori dal palco impacciato, semplice e spensierato; dentro il palco violento, maleducato e disinibito. Questa sua bipolarità riuscirà a creare delle gag molto divertenti che faranno ridere di gusto lo spettatore. Non è un caso che capiti in alcuni episodi che durante la sua vita da Negishi lui abbia gli atteggiamenti da Krauser e viceversa.
La domanda che mi sono posto davanti a questa vena demenziale è una: da dove nasce? Ragionando un po' su questo punto sono arrivato a comprendere che è frutto tutto dei pregiudizi. L'intera serie è una critica ai pregiudizi. L'opinione pubblica è così forte che non riuscirebbe mai a immaginare Krauser come un ragazzo che ama lo swedish pop, questo perché tutti hanno come concetto che il metal è solo simbolo di satanismo, cannibalismo, violenza e morte. Tutti i personaggi che si presenteranno avranno queste caratteristiche già "stereotipate" non dall'autore, ma dal mondo di "Detroit Metal City". Pertanto se compare un rapper deve necessariamente essere di New York - anche se non è proprio così - e se compare una punk deve essere una ribelle femminista/anarchica. Tutto all'interno di quest'anime è una critica al nostro mondo e al modo di etichettare le persone per il loro solo aspetto. Ma il colpo di genio dell'autore è il far capire ai personaggi questo punto, ma soprattutto il farli ricadere in questa trappola che li fa comparire per quello che la gente pensa. Negishi infatti odia essere l'imperatore del death metal, ma quasi in ogni puntata impazzisce e fa cose molto strane che metteranno in giro leggende sul suo conto - a un certo punto sarà anche il creatore di colline, stupendo!
Piccolo appunto va fatto sul linguaggio usato in questa serie. E' molto volgare, ma questa volgarità rientra perfettamente in quello sopra detto, pertanto a me è piaciuto fin dal primo momento.
L'apparato tecnico presenta come punta di diamante le OST. Se non fosse così un anime musicale perderebbe in partenza. Ma una cosa che mi preme sottolineare sono i disegni e la regia. I primi sono molto accattivanti, riescono ad attrarre l'attenzione dello spettatore perché non è il solito stile manga. Inoltre la regia eliminando gran parte dello schermo e facendo tagli molto strani esalta questo particolare disegno.
Spesso assisteremo quasi ad animazioni a scatti, ma sembra uno stile più che un problema nella produzione. Anche questo riesce ad accostarsi benissimo al tipo di anime.
Pertanto, se volete tanto ridere ma anche riflettere sui pregiudizi, vi consiglio di vederlo, anche perché ogni episodio dura solo 10 minuti diviso in due parti. Il titolo rientra in quelli "assolutamente da vedere".
La storia è semplice, ma racchiude dietro di sé molti significati. Un giovane campagnolo, Negishi Soichi, si trasferisce a Tokyo. Lui ama molto cantare e suonare la chitarra. Il suo genere preferito è lo swedish pop. Fatto sta che riesce a entrare in una band, ma di death metal. Il gruppo si chiama Detroit Metal City - nome da cui sarà tratto il titolo di questa serie OAV - e il nostro giovane protagonista sarà una sorta di "demone" disceso sulla terra, almeno per i fan. La storia procederà con le avventure di questa banda che conta numerosi sostenitori, ma anche numerosi "hater".
La vena demenziale è il fulcro della storia. Sembra quasi assurdo vedere Negishi con questa doppia personalità: fuori dal palco impacciato, semplice e spensierato; dentro il palco violento, maleducato e disinibito. Questa sua bipolarità riuscirà a creare delle gag molto divertenti che faranno ridere di gusto lo spettatore. Non è un caso che capiti in alcuni episodi che durante la sua vita da Negishi lui abbia gli atteggiamenti da Krauser e viceversa.
La domanda che mi sono posto davanti a questa vena demenziale è una: da dove nasce? Ragionando un po' su questo punto sono arrivato a comprendere che è frutto tutto dei pregiudizi. L'intera serie è una critica ai pregiudizi. L'opinione pubblica è così forte che non riuscirebbe mai a immaginare Krauser come un ragazzo che ama lo swedish pop, questo perché tutti hanno come concetto che il metal è solo simbolo di satanismo, cannibalismo, violenza e morte. Tutti i personaggi che si presenteranno avranno queste caratteristiche già "stereotipate" non dall'autore, ma dal mondo di "Detroit Metal City". Pertanto se compare un rapper deve necessariamente essere di New York - anche se non è proprio così - e se compare una punk deve essere una ribelle femminista/anarchica. Tutto all'interno di quest'anime è una critica al nostro mondo e al modo di etichettare le persone per il loro solo aspetto. Ma il colpo di genio dell'autore è il far capire ai personaggi questo punto, ma soprattutto il farli ricadere in questa trappola che li fa comparire per quello che la gente pensa. Negishi infatti odia essere l'imperatore del death metal, ma quasi in ogni puntata impazzisce e fa cose molto strane che metteranno in giro leggende sul suo conto - a un certo punto sarà anche il creatore di colline, stupendo!
Piccolo appunto va fatto sul linguaggio usato in questa serie. E' molto volgare, ma questa volgarità rientra perfettamente in quello sopra detto, pertanto a me è piaciuto fin dal primo momento.
L'apparato tecnico presenta come punta di diamante le OST. Se non fosse così un anime musicale perderebbe in partenza. Ma una cosa che mi preme sottolineare sono i disegni e la regia. I primi sono molto accattivanti, riescono ad attrarre l'attenzione dello spettatore perché non è il solito stile manga. Inoltre la regia eliminando gran parte dello schermo e facendo tagli molto strani esalta questo particolare disegno.
Spesso assisteremo quasi ad animazioni a scatti, ma sembra uno stile più che un problema nella produzione. Anche questo riesce ad accostarsi benissimo al tipo di anime.
Pertanto, se volete tanto ridere ma anche riflettere sui pregiudizi, vi consiglio di vederlo, anche perché ogni episodio dura solo 10 minuti diviso in due parti. Il titolo rientra in quelli "assolutamente da vedere".
"Detroit Metal City" è una serie fottutamente geniale. Non ricordo un anime che mi aveva sorpreso così, soprattutto per il tema trattato; infatti ci troviamo proiettati all'interno dell'oscuro mondo della musica metal, considerata la musica del diavolo. Viene dimostrato come dietro alla maschera di duri e violenti, a volte ci sono persone tranquillissime che fanno quel genere musicale solo per spettacolo o, in questo caso, quasi per sbaglio.
Soichi Negishi è un ragazzo proveniente dalla campagna giapponese che, a causa dell'università, si trasferisce a Tokyo. Armato di chitarra sulle spalle, il suo sogno è di suonare all'interno di un gruppo inspirato al pop svedese, ma senza un motivo invece diventerà l'icona del Death Metal nipponico con il suo gruppo composto da animali da palco, i Detroit Metal City. Soichi diventerà l'anima della band, personificando Johannes Krauser II, che grazie alle sue performance strabilianti diventerà agli occhi dei fan un mito immortale e da imitare in tutto e per tutto. Soprattutto dovrà resistere nei momenti in cui questa dualità si farà pesante, come in famiglia, davanti ai suoi ex amici o a Yuri Aikawa, sua musa ispiratrice.
Gli altri personaggi sono di contorno e arricchiscono la trama con delle gag davvero divertenti. I più simpatici sono sicuramente il batterista, Camus, che continua a suonare anche se intorno a lui divampasse un incendio, e la presidentessa della casa discografica, che sprona Negishi ad avere un comportamento da vero metallaro e a sfornare canzoni che la facciano 'bagnare'.
L'anime è composto da 12 episodi divisi in due da circa 5 minuti ciascuno, quindi un'opera breve e che si lascia guardare senza annoiare, anche perché in ogni episodio ci sono gag nuove che fanno sganasciare dalle risate. I personaggi non vengono caratterizzati al meglio, perché non ce n'è bisogno: sono le loro azioni irriverenti, maleducate e contro il buoncostume a farci capire come sono. Anche i disegni non sono eccezionali, ma vengono compensati da un reparto sonoro ottimo, a partire dal doppiaggio, con il divertente passaggio di voci tra Negishi e Krauser, fino alle sigle. A riguardo, da notare la sostanziale differenza tra l'opening, 'Satsugai' ("Trucidalo"), una canzone di puro metal che carica e incita quasi alla visione, e l'ending, 'Warui koibito', una ballata pop che esprime la diversità tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere il protagonista.
In conclusione, quest'anime è davvero una boccata d'aria fresca rispetto a ciò che c'è in giro. E' qualcosa di nuovo e divertente, che puntata dopo puntata fa venire il desiderio di vederlo sempre più. E' per questo motivo che gli do un bel 8, che è più che meritato.
Soichi Negishi è un ragazzo proveniente dalla campagna giapponese che, a causa dell'università, si trasferisce a Tokyo. Armato di chitarra sulle spalle, il suo sogno è di suonare all'interno di un gruppo inspirato al pop svedese, ma senza un motivo invece diventerà l'icona del Death Metal nipponico con il suo gruppo composto da animali da palco, i Detroit Metal City. Soichi diventerà l'anima della band, personificando Johannes Krauser II, che grazie alle sue performance strabilianti diventerà agli occhi dei fan un mito immortale e da imitare in tutto e per tutto. Soprattutto dovrà resistere nei momenti in cui questa dualità si farà pesante, come in famiglia, davanti ai suoi ex amici o a Yuri Aikawa, sua musa ispiratrice.
Gli altri personaggi sono di contorno e arricchiscono la trama con delle gag davvero divertenti. I più simpatici sono sicuramente il batterista, Camus, che continua a suonare anche se intorno a lui divampasse un incendio, e la presidentessa della casa discografica, che sprona Negishi ad avere un comportamento da vero metallaro e a sfornare canzoni che la facciano 'bagnare'.
L'anime è composto da 12 episodi divisi in due da circa 5 minuti ciascuno, quindi un'opera breve e che si lascia guardare senza annoiare, anche perché in ogni episodio ci sono gag nuove che fanno sganasciare dalle risate. I personaggi non vengono caratterizzati al meglio, perché non ce n'è bisogno: sono le loro azioni irriverenti, maleducate e contro il buoncostume a farci capire come sono. Anche i disegni non sono eccezionali, ma vengono compensati da un reparto sonoro ottimo, a partire dal doppiaggio, con il divertente passaggio di voci tra Negishi e Krauser, fino alle sigle. A riguardo, da notare la sostanziale differenza tra l'opening, 'Satsugai' ("Trucidalo"), una canzone di puro metal che carica e incita quasi alla visione, e l'ending, 'Warui koibito', una ballata pop che esprime la diversità tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere il protagonista.
In conclusione, quest'anime è davvero una boccata d'aria fresca rispetto a ciò che c'è in giro. E' qualcosa di nuovo e divertente, che puntata dopo puntata fa venire il desiderio di vederlo sempre più. E' per questo motivo che gli do un bel 8, che è più che meritato.
Soichi Negishi, un giovane proveniente dalla campagna, si reca all'università di Tokyo, con il sogno di diventare una star del pop (più sdolcinato e alla moda possibile). Invece, per cause non narrate, si ritrova a impersonare Krauser, suo vero e proprio alter ego, capo di una band death metal, che riscuote tra l'altro molto successo: i Detroit Metal City. E proprio dalla diversità tra Soichi e Krauser scaturiscono le più divertenti gag, con il primo insicuro e gentile e il secondo, quasi avesse vita propria, scatenato e aggressivo.
Molto divertenti sono anche i commenti dei fans dei DMC durante gli show della band, che vedono in Krauser un vero e proprio Dio in ogni suo atteggiamento. Ovviamente, come era lecito aspettarsi, la colonna sonora è ottima, con irresistibili brani metal che si contrappongono a divertenti branipop.
Molto divertenti sono anche i commenti dei fans dei DMC durante gli show della band, che vedono in Krauser un vero e proprio Dio in ogni suo atteggiamento. Ovviamente, come era lecito aspettarsi, la colonna sonora è ottima, con irresistibili brani metal che si contrappongono a divertenti branipop.
Per me è un anime sbalorditivo, non c'è che dire, ma negativamente parlando. 'Detroit Metal City' è uno degli anime che mi hanno fatto una maggior impressione negativa in assoluto.
Non poteva mancare, prima o poi sarebbe stato fatto: una commedia demenziale con protagonista la tanto discussa musica metal, il genere musicale più criticato al mondo sia positivamente che negativamente parlando.
Il mio voto così basso è dovuto al fatto che considero l'anime una totale schifezza, sia nel disegno, sia nell'animazione, sia nella trama, sia per i personaggi e la musica metal in esso contenuto, è tra le peggiori ma non inascoltabile.
Probabilmente non avrò recepito il messaggio, ma quando a tutti è sembrato che l'anime volesse in un certo senso parlare bene della musica metal, d'incentivarla, a me è parso l'esatto opposto, per come è stata proposta, a me è sembrato che in questo modo la musica metal ottenesse un ennesima gettata di fango addosso. Togliendo il luogo comune della musica metal, l'anime resta comunque pessimo in ogni suo aspetto: per me la comicità che propone è di bassissimo e infimo livello, per nulla divertente e infilata a casaccio e ovunque, come a cercare di prendere per i fondelli tutti quanti, in un certo senso. Le tantissime gag sono organizzate senza un minimo adeguatezza, non mi hanno fatto proprio ridere (ma noto che sono piaciute a tutti, sono allibito) e anzi le ritengo del tutto pessime, non ne salvo una. Il livello grafico e l'animazione sono terribili e mi sorprende che in rete abbia ricevuto voti così alti.
La trama è banale, quasi inesistente, piena d'incoerenze dappertutto. I personaggi hanno quasi tutti problemi mentali o comunque sono fortemente disturbati, e agiscono in maniera del tutto improvvisata giusto come scusante per creare tante gag orrende e squallide. In particolar modo il protagonista, ha una delle psicologie più sballate che abbia mai visto in un personaggio principale in un anime e non riesco a capire come sia riuscito a piacere così tanto invece.
Disegno e animazione sono fatti talmente male che bastano solo quelli per fare vedere ulteriormente con cattivo occhio una musica che veniva vista di cattivo occhio già da prima da molte persone. E direi che è abbastanza ovvio che la stragrande maggioranza di spettatori di 'Detroit Metal City' sono quasi tutti simpatizzanti del genere musicale e si fanno ingannare dalle apparenze dell'anime che finge di esaltare il loro genere musicale preferito.
Quasi tutti quelli che l'hanno visionato, l'hanno gradito a tal punto da non tenere in considerazione l'aspetto grafico e meccanico dell'anime, fidandosi delle apparenze e degli inganni facilmente identificabili. 'Detroit Metal City' è un'opera malvagia ma fortunatissima, vincente nonostante la sua evidente mostruosità.
Non è mediocre, non è brutto, lo trovo semplicemente orrendo. Per me 'Detroit Metal City' è un capolavoro di oscenità e indecenza, che merita attenzione, in quanto è riuscito a farsi amare da così tante persone, nonostante lo trovo in realtà così pessimo.
Disegni ★☆☆☆☆
Storia ★☆☆☆☆
Personaggi ★☆☆☆☆
Musiche ★★☆☆☆
Voto in decimi: 2,5.
Non me ne vogliate più di tanto, amanti di 'DMC', riconosco la mia stranezza e il mio azzardo, nel mal giudicare un'opera che è piaciuta praticamente a tutti.
Non poteva mancare, prima o poi sarebbe stato fatto: una commedia demenziale con protagonista la tanto discussa musica metal, il genere musicale più criticato al mondo sia positivamente che negativamente parlando.
Il mio voto così basso è dovuto al fatto che considero l'anime una totale schifezza, sia nel disegno, sia nell'animazione, sia nella trama, sia per i personaggi e la musica metal in esso contenuto, è tra le peggiori ma non inascoltabile.
Probabilmente non avrò recepito il messaggio, ma quando a tutti è sembrato che l'anime volesse in un certo senso parlare bene della musica metal, d'incentivarla, a me è parso l'esatto opposto, per come è stata proposta, a me è sembrato che in questo modo la musica metal ottenesse un ennesima gettata di fango addosso. Togliendo il luogo comune della musica metal, l'anime resta comunque pessimo in ogni suo aspetto: per me la comicità che propone è di bassissimo e infimo livello, per nulla divertente e infilata a casaccio e ovunque, come a cercare di prendere per i fondelli tutti quanti, in un certo senso. Le tantissime gag sono organizzate senza un minimo adeguatezza, non mi hanno fatto proprio ridere (ma noto che sono piaciute a tutti, sono allibito) e anzi le ritengo del tutto pessime, non ne salvo una. Il livello grafico e l'animazione sono terribili e mi sorprende che in rete abbia ricevuto voti così alti.
La trama è banale, quasi inesistente, piena d'incoerenze dappertutto. I personaggi hanno quasi tutti problemi mentali o comunque sono fortemente disturbati, e agiscono in maniera del tutto improvvisata giusto come scusante per creare tante gag orrende e squallide. In particolar modo il protagonista, ha una delle psicologie più sballate che abbia mai visto in un personaggio principale in un anime e non riesco a capire come sia riuscito a piacere così tanto invece.
Disegno e animazione sono fatti talmente male che bastano solo quelli per fare vedere ulteriormente con cattivo occhio una musica che veniva vista di cattivo occhio già da prima da molte persone. E direi che è abbastanza ovvio che la stragrande maggioranza di spettatori di 'Detroit Metal City' sono quasi tutti simpatizzanti del genere musicale e si fanno ingannare dalle apparenze dell'anime che finge di esaltare il loro genere musicale preferito.
Quasi tutti quelli che l'hanno visionato, l'hanno gradito a tal punto da non tenere in considerazione l'aspetto grafico e meccanico dell'anime, fidandosi delle apparenze e degli inganni facilmente identificabili. 'Detroit Metal City' è un'opera malvagia ma fortunatissima, vincente nonostante la sua evidente mostruosità.
Non è mediocre, non è brutto, lo trovo semplicemente orrendo. Per me 'Detroit Metal City' è un capolavoro di oscenità e indecenza, che merita attenzione, in quanto è riuscito a farsi amare da così tante persone, nonostante lo trovo in realtà così pessimo.
Disegni ★☆☆☆☆
Storia ★☆☆☆☆
Personaggi ★☆☆☆☆
Musiche ★★☆☆☆
Voto in decimi: 2,5.
Non me ne vogliate più di tanto, amanti di 'DMC', riconosco la mia stranezza e il mio azzardo, nel mal giudicare un'opera che è piaciuta praticamente a tutti.
Sono stato fin da subito attratto da quest'anime che trattava il mio genere di musica preferito, il metal, oltretutto in chiave umoristica. Vista la prima puntata, mi sono letteralmente divorato la serie in un giorno, anche perché 12 puntate da 10 minuti circa si finiscono velocemente. Ecco, la durata è proprio l'unico difetto che ho riscontrato in questa piccola perla d'animazione.
La storia inizia quando Negishi, giovane studente, si trasferisce a Tokyo con il sogno di diventare un giorno una pop star (stile Abba) salvo poi diventare il leader di una band death metal.
Già dall'inizio si può capire che la storia regalerà momenti epici di pura risata. Tra i componenti della band spicca il batterista, un nanetto pervertito che vi farà piegare dalle risate ogni volta che aprirà bocca.
Il punto di forza di quest'anime è proprio il suo personaggio principale, Negishi che passa rapidamente da ragazzino timido che canta calzoni sdolcinate a Krauser, violento e scurrile cantante metal che la parola sdolcinato non sa nemmeno cosa voglia dire.
Le musiche sono ottime, vantano canzoni veramente ben fatte (a patto che amiate il genere, sia chiaro) soprattutto la sigla, dal testo un po' "forte".
Le animazioni peccano un po', ma vengono compensate dall'alto quantità di risate che regala l'anime.
Gli do 9 anziché 10 perché gli episodi sono troppo pochi, una volta finito se ne vuole ancora e ancora. In conclusione si può dire una sola cosa: GO TO DMC!! GO TO DMC!! GO TO DMC!!
La storia inizia quando Negishi, giovane studente, si trasferisce a Tokyo con il sogno di diventare un giorno una pop star (stile Abba) salvo poi diventare il leader di una band death metal.
Già dall'inizio si può capire che la storia regalerà momenti epici di pura risata. Tra i componenti della band spicca il batterista, un nanetto pervertito che vi farà piegare dalle risate ogni volta che aprirà bocca.
Il punto di forza di quest'anime è proprio il suo personaggio principale, Negishi che passa rapidamente da ragazzino timido che canta calzoni sdolcinate a Krauser, violento e scurrile cantante metal che la parola sdolcinato non sa nemmeno cosa voglia dire.
Le musiche sono ottime, vantano canzoni veramente ben fatte (a patto che amiate il genere, sia chiaro) soprattutto la sigla, dal testo un po' "forte".
Le animazioni peccano un po', ma vengono compensate dall'alto quantità di risate che regala l'anime.
Gli do 9 anziché 10 perché gli episodi sono troppo pochi, una volta finito se ne vuole ancora e ancora. In conclusione si può dire una sola cosa: GO TO DMC!! GO TO DMC!! GO TO DMC!!
Di tutti i generi musicali il metal è forse quello di cui maggiormente si parla senza effettiva cognizione di causa: chi fa questo tipo di musica viene automaticamente etichettato come un mentecatto dedito al satanismo, mentre di chi l'ascolta la cosa più gentile che si dice è che non abbia ben chiara la differenza tra suono e rumore. Sacrifici umani, rituali di dubbio gusto, matrici politiche, influenze pagane, attrazione morbosa verso la cultura della morte, fomentazione di condotte più o meno antisociali... il campionario di stereotipi sul tema è vasto, poco lusinghiero e in continuo aggiornamento. Pensate che <i>Detroit Metal City</i> cerchi di sfatare questi “miti”? Spiacente, ma avete preso un granchio da Guinness.
Soichi Negishi è cresciuto nella tranquilla prefettura di Ōita, lontano dai pericoli e dalle tentazioni delle grandi metropoli. Anima semplice e gentile, amante del pop svedese e dello Shibuya-kei, gli piacerebbe diventare musicista a sua volta, ma in una regione la cui economia si basa principalmente sull'agricoltura le opportunità per sfondare in quest'ambito non sono molte. Con la scusa dell'università il ragazzo parte quindi per Tokyo in cerca di fortuna, valigia in una mano e chitarra nell'altra; la dolce Yuri Aikawa, una sua compagna di corso, diventa ben presto la musa di tutte le sue composizioni. Ma ahimè, pare proprio che non ci sia posto per Negishi nel panorama musicale della capitale. O meglio, un posto ci sarebbe, ma nel Death Metal, genere che lui odia con tutto il cuore. Senza sapere bene chi ringraziare il poveretto si ritrova così a vestire gli scomodi e scenografici panni di Johannes Krauser II, controverso leader della band più “politically scorrect” del momento, i Detroit Metal City: tutto ciò che li riguarda da vicino è ammantato di leggenda, anche grazie al furioso <i>battage</i> messo a punto dalla sboccata, infaticabile e mefistofelica presidentessa della Death Records, la loro etichetta discografica. Disgustato da quello che gli tocca fare ma al tempo stesso incapace di ribellarsi, Negishi fa del suo meglio per impedire al suo ingombrante alter-ego d'interferire nella sua vita privata, ma Krauser non è certo il tipo che accetta di essere messo da parte come se nulla fosse.
L'anime si compone di 12 OAV, a loro volta suddivisi in due episodi da circa cinque minuti l'uno. È un'opera che parla di dualità, del perenne conflitto tra ciò per cui vorremmo che gli altri ci ricordassero e ciò che effettivamente traspare dai nostri comportamenti. L'apparenza inganna, si sa, e il metal, inteso questa volta come fenomeno di costume, capitalizza molto su questo tipo di contrasto: una metafora perfetta, quindi, per lo scopo di <i>Detroit Metal City</i>. A parte forse la Presidentessa e Camus, il batterista della band - talmente dedito al suo ruolo che neppure la prospettiva di rimanere arso vivo riesce a farlo smettere di suonare -, quasi tutti i personaggi vivono delle piccole o grandi situazioni di conflitto interiore: Yuri non sa più cosa pensare di Negishi e dei suoi repentini cambiamenti, il bassista Wada (in arte Jagi) fa di tutto pur di compiacere la Presidentessa senza fermarsi a chiedersi cosa sia meglio per lui, e via discorrendo. Pur non approfondendo molto queste questioni - DMC resta pur sempre un anime demenziale -, il livello di scavo introspettivo resta comunque molto alto viste le iniziali pretese.
Il comparto tecnico presenta delle animazioni francamente non brillanti, ma controbilanciate da un sonoro di tutto rispetto: il doppiaggio è efficace, variegato e frizzante, con una sceneggiatura che gioca molto sui cambi di registro e sulla sovrapposizione delle varie voci (in particolare quelle di Daisuke Kishio e Yuji Ueda, rispettivamente Negishi e Krauser); la colonna sonora è vitale e sempre puntuale, mai banale, mai invasiva. Promosse a pieni voti anche l'opening <i>Satsugai</i> e l'ending <i>Warui Koibito</i>, che oltre a essere - ognuna a modo suo - molto gradevoli riassumono perfettamente la condizione di Negishi.
Anche la durata globale è perfetta: un maggior numero di episodi avrebbe seriamente esposto l'anime al rischio di diventare ripetitivo, trasformando in difetti la maggior parte dei suoi punti di forza. L'unico neo, almeno secondo il mio parere, è che allo spettatore non è dato sapere quali siano le circostanze che hanno spinto Negishi a diventare l'Imperatore del metal, in altre parole cos'abbia determinato questo incredibile “incontro ravvicinato del terzo tipo” tra due mondi tanto inconciliabili tra loro. Non togliendo nulla alla comprensione delle dinamiche per l'opera, tuttavia, non mi sento di considerarlo come un vero difetto quanto, piuttosto, come un “di più” che non mi sarebbe dispiaciuto vedere.
Per concludere: se siete alla ricerca di un anime corto, atipico e divertente <i>Detroit Metal City</i> potrebbe fare la caso vostro. Se oltre a ciò amate il metal, tanto meglio.
Soichi Negishi è cresciuto nella tranquilla prefettura di Ōita, lontano dai pericoli e dalle tentazioni delle grandi metropoli. Anima semplice e gentile, amante del pop svedese e dello Shibuya-kei, gli piacerebbe diventare musicista a sua volta, ma in una regione la cui economia si basa principalmente sull'agricoltura le opportunità per sfondare in quest'ambito non sono molte. Con la scusa dell'università il ragazzo parte quindi per Tokyo in cerca di fortuna, valigia in una mano e chitarra nell'altra; la dolce Yuri Aikawa, una sua compagna di corso, diventa ben presto la musa di tutte le sue composizioni. Ma ahimè, pare proprio che non ci sia posto per Negishi nel panorama musicale della capitale. O meglio, un posto ci sarebbe, ma nel Death Metal, genere che lui odia con tutto il cuore. Senza sapere bene chi ringraziare il poveretto si ritrova così a vestire gli scomodi e scenografici panni di Johannes Krauser II, controverso leader della band più “politically scorrect” del momento, i Detroit Metal City: tutto ciò che li riguarda da vicino è ammantato di leggenda, anche grazie al furioso <i>battage</i> messo a punto dalla sboccata, infaticabile e mefistofelica presidentessa della Death Records, la loro etichetta discografica. Disgustato da quello che gli tocca fare ma al tempo stesso incapace di ribellarsi, Negishi fa del suo meglio per impedire al suo ingombrante alter-ego d'interferire nella sua vita privata, ma Krauser non è certo il tipo che accetta di essere messo da parte come se nulla fosse.
L'anime si compone di 12 OAV, a loro volta suddivisi in due episodi da circa cinque minuti l'uno. È un'opera che parla di dualità, del perenne conflitto tra ciò per cui vorremmo che gli altri ci ricordassero e ciò che effettivamente traspare dai nostri comportamenti. L'apparenza inganna, si sa, e il metal, inteso questa volta come fenomeno di costume, capitalizza molto su questo tipo di contrasto: una metafora perfetta, quindi, per lo scopo di <i>Detroit Metal City</i>. A parte forse la Presidentessa e Camus, il batterista della band - talmente dedito al suo ruolo che neppure la prospettiva di rimanere arso vivo riesce a farlo smettere di suonare -, quasi tutti i personaggi vivono delle piccole o grandi situazioni di conflitto interiore: Yuri non sa più cosa pensare di Negishi e dei suoi repentini cambiamenti, il bassista Wada (in arte Jagi) fa di tutto pur di compiacere la Presidentessa senza fermarsi a chiedersi cosa sia meglio per lui, e via discorrendo. Pur non approfondendo molto queste questioni - DMC resta pur sempre un anime demenziale -, il livello di scavo introspettivo resta comunque molto alto viste le iniziali pretese.
Il comparto tecnico presenta delle animazioni francamente non brillanti, ma controbilanciate da un sonoro di tutto rispetto: il doppiaggio è efficace, variegato e frizzante, con una sceneggiatura che gioca molto sui cambi di registro e sulla sovrapposizione delle varie voci (in particolare quelle di Daisuke Kishio e Yuji Ueda, rispettivamente Negishi e Krauser); la colonna sonora è vitale e sempre puntuale, mai banale, mai invasiva. Promosse a pieni voti anche l'opening <i>Satsugai</i> e l'ending <i>Warui Koibito</i>, che oltre a essere - ognuna a modo suo - molto gradevoli riassumono perfettamente la condizione di Negishi.
Anche la durata globale è perfetta: un maggior numero di episodi avrebbe seriamente esposto l'anime al rischio di diventare ripetitivo, trasformando in difetti la maggior parte dei suoi punti di forza. L'unico neo, almeno secondo il mio parere, è che allo spettatore non è dato sapere quali siano le circostanze che hanno spinto Negishi a diventare l'Imperatore del metal, in altre parole cos'abbia determinato questo incredibile “incontro ravvicinato del terzo tipo” tra due mondi tanto inconciliabili tra loro. Non togliendo nulla alla comprensione delle dinamiche per l'opera, tuttavia, non mi sento di considerarlo come un vero difetto quanto, piuttosto, come un “di più” che non mi sarebbe dispiaciuto vedere.
Per concludere: se siete alla ricerca di un anime corto, atipico e divertente <i>Detroit Metal City</i> potrebbe fare la caso vostro. Se oltre a ciò amate il metal, tanto meglio.
Il plot di quest'anime è molto semplice: Negishi Soichi abbandona le campagne per frequentare l'università a Tokyo e perseguire il suo sogno di fondare un gruppo pop.
Invece per vie del tutto ignote si ritrova Imperatore del Death Metal Johannes Krauser II a capo della band Death Metal Detroit Metal City.
L'anime non ha una trama vera e propria, escluso il plot iniziale; segue le vicende del povero Negishi diviso tra il desiderio di diventare una pop-star e conquistare il cuore della dolce Aikawa e il suo alter ego oscuro Krauser, dedito a insulti ed evocazioni di morte.
Consiglio quest'anime a tutti, si guarda in un pomeriggio (sono 12 episodi da 15 minuti l'uno, dove in ognuno ci sono dentro due episodi scollegati tra loro!) ed è veramente divertentissimo.
Invece per vie del tutto ignote si ritrova Imperatore del Death Metal Johannes Krauser II a capo della band Death Metal Detroit Metal City.
L'anime non ha una trama vera e propria, escluso il plot iniziale; segue le vicende del povero Negishi diviso tra il desiderio di diventare una pop-star e conquistare il cuore della dolce Aikawa e il suo alter ego oscuro Krauser, dedito a insulti ed evocazioni di morte.
Consiglio quest'anime a tutti, si guarda in un pomeriggio (sono 12 episodi da 15 minuti l'uno, dove in ognuno ci sono dentro due episodi scollegati tra loro!) ed è veramente divertentissimo.
12 episodi per 10-12 minuti l'uno: in totale due ore di mal di pancia dal ridere!
In Detroit Metal City seguiremo le disavventure di Negishi, musicista appassionato di pop svedese che si ritrova a essere suo malgrado il demoniaco frontman di una death metal band!
Il mix è esplosivo; ogni episodio è una sequenza di gag al limite dell'assurdo, con il protagonista che tenta in tutti i modi di sfuggire alle grinfie del suo lato metal, brutale e violento.
Lo stile è il solito del manga, particolare ma funzionale allo scopo. Le animazioni sono buone, con qualche picco di qualità verso la fine. Il lato sonoro, essendo questo un anime incentrato sulla musica, è molto curato, e per tutti gli episodi il backgroud metal ci accompagna nelle disavventure di Negishi.
Il mio consiglio è quello di non perderlo assolutamente, merita dall'inizio alla fine, ed essendo gli episodi così corti vi ritroverete alla fine dell'anime nel giro di una serata, perché una volta iniziato con il primo ne vorrete vedere ancora e ancora!
10 secco!
In Detroit Metal City seguiremo le disavventure di Negishi, musicista appassionato di pop svedese che si ritrova a essere suo malgrado il demoniaco frontman di una death metal band!
Il mix è esplosivo; ogni episodio è una sequenza di gag al limite dell'assurdo, con il protagonista che tenta in tutti i modi di sfuggire alle grinfie del suo lato metal, brutale e violento.
Lo stile è il solito del manga, particolare ma funzionale allo scopo. Le animazioni sono buone, con qualche picco di qualità verso la fine. Il lato sonoro, essendo questo un anime incentrato sulla musica, è molto curato, e per tutti gli episodi il backgroud metal ci accompagna nelle disavventure di Negishi.
Il mio consiglio è quello di non perderlo assolutamente, merita dall'inizio alla fine, ed essendo gli episodi così corti vi ritroverete alla fine dell'anime nel giro di una serata, perché una volta iniziato con il primo ne vorrete vedere ancora e ancora!
10 secco!
Se state cercando un anime divertente, beh lo avete trovato! Detroit Metal City è sicuramente uno degli anime più divertenti tra quelli che ho visto! Non smetto di ridere ancora adesso, mentre scrivo questa recensione, per le varie scene che mi rivengono in mente...
Veramente spettacolare: il protagonista, Negishi, un ragazzo apparentemente molto tranquillo e educato, decise di trasferirsi a Tokyo, dove senza volerlo si ritrovò costretto a diventare cantante e chitarrista, o meglio leader di una death metal band, i Detroit Metal City. Questo gruppo ebbe subito successo in Giappone, e Negishi venne considerato Re del Death Metal dai suoi numerosi fan sotto il nome di Johannes Krauser II e questo nonostante lui non sopportasse il metal, infatti preferiva molto di più il pop svedese. Ma col tempo senza neanche rendersene conto si trasformò emotivamente nella persona tanto adorata dai suoi fan, ovvero Krauser II.
Do un 10, ed è meritato pienamente. Oltre al divertimento, ho trovato quest'anime davvero molto particolare: parodie sulla vita di un leader del death metal non sono di certo molto usate negli anime...
Bei disegni e tanto tanto divertimento, penso che a tutti facciano piacere, ed è per questo che lo consiglio vivamente a tutti.
Buon divertimento ^^!
Veramente spettacolare: il protagonista, Negishi, un ragazzo apparentemente molto tranquillo e educato, decise di trasferirsi a Tokyo, dove senza volerlo si ritrovò costretto a diventare cantante e chitarrista, o meglio leader di una death metal band, i Detroit Metal City. Questo gruppo ebbe subito successo in Giappone, e Negishi venne considerato Re del Death Metal dai suoi numerosi fan sotto il nome di Johannes Krauser II e questo nonostante lui non sopportasse il metal, infatti preferiva molto di più il pop svedese. Ma col tempo senza neanche rendersene conto si trasformò emotivamente nella persona tanto adorata dai suoi fan, ovvero Krauser II.
Do un 10, ed è meritato pienamente. Oltre al divertimento, ho trovato quest'anime davvero molto particolare: parodie sulla vita di un leader del death metal non sono di certo molto usate negli anime...
Bei disegni e tanto tanto divertimento, penso che a tutti facciano piacere, ed è per questo che lo consiglio vivamente a tutti.
Buon divertimento ^^!
Ecco una serie animata da divorare in un sol boccone. Detroit Metal City, anime che sta lasciando una grande scia nella sua terra madre, è un prodotto nuovo composto da 12 episodi di circa quindici minuti ciascuno (un po pochino), che però colpiscono grazie alla loro imprevedibilità e freschezza negli argomenti trattati al limite della decenza. Sin dai primi minuti è evidente che nulla è mai scontato e soprattutto non ci sono sconti su modi violenti, discorsi adulti e quasi indecenti, tutti mixati con scene altamente demenziali che lo rendono uno degli anime più divertenti in assoluto. La trama è abbastanza solida anche se abbastanza vista e rivista, ma mai con tale umorismo, il genere musicale predomina nel prodotto e ne da un aspetto a volte macabro e a volte divertente. Sui personaggi devo dire che sono caratterizzati magnificamente, sono diversi tra loro, ed alcuni sono anche abbastanza originali. La parte tecnica è discreta, i disegni non sono eccelsi, ma raffigurano perfettamente quelli del omonimo manga, e i colori sono adatti ai temi con predominanze di tonalità scure e chiare nei vari momenti trattati, per quanto riguarda l'animazione è abbastanza scorrevole e piacevole per la vista. Infine niente da eccepire riguardo la parte musicale, naturalmente dipende dai gusti, personalmente amante del metal quale sono, mi è piaciuta abbastanza. La mia opinione finale è di essere in presenza di un prodotto molto buono e piacevole da vedere, che cerca di combattere in maniera alquanto ironica alcune pecche della società moderna quali l'esiliazione di alcune cose e aspetti della società considerati indecenti, ma che compongono e completano la stessa, per chi non conosce il metal è utile dire che non tutti i testi sono come quelli presenti nell'anime (come molta gente crede), e che molti sono parecchio profondi e belli. Personalmente mi sento di consigliare questo prodotto ad un vasto pubblico, dico però ai più piccoli di aspettare qualche annetto per non ampliare conoscenze di un gergo violento come quello presente nell'anime, ma soprattutto GO TO DMC!!
L'opera in questione quasi non ha bisogno di presentazioni: in patria il manga è divenuto già un cult e sta spopolando ovunque, ma non è un caso, visto che, anche a mio parere, stiamo parlando del titolo umoristico probabilmente più estroso e geniale degli ultimi tempi.
L'anime, che ripropone per filo e per segno l'estro comico dell'incredibile manga, si presenta con uno stile estremamente frizzante, originale, energico e il più delle volte follemente estremo!
Sicuro al 100% è il fatto che una serie come questa abbia fatto la gioia di tutti i metallari (come anche me), visto che, diciamolo, non era ancora stato dedicato nulla del genere a questa frontiera musicale, che non cesserà mai di stupire!! Anzi, è probabile che dopo la visione di quest'anime, o ancora meglio, la lettura del manga, molti "comuni mortali" si avvicineranno al metallo (altrimenti Krauser li ammazza).
La serie è ramificata in 12 episodi, divisi a loro volta in 2 "spezzoni" della durata di cinque minuti circa: tali frammenti ripropongono esattamente vari capitoli dei primi tankobon del manga in versione animata, mantenendone intatta l'atmosfera ilare e soprattutto la sceneggiatura vivacissima.
Infatti, per chi voglia cimentarsi nella visione, risulta spesso arduo seguire le battute dei personaggi, che si accavallano speditamente, a tal punto da
infondere continue risate senza lasciare un attimo per fiatare!
E' proprio questa la grande dote naturale dell'anime, cioè quella di mantenere costantemente una forte carica umoristica, a costo di risultare il più delle volte eccessivamente volgare o trasgressiva al limite dell'assurdo!
La comicità grossolana e chiassosa dell'opera potrebbe infastidire non pochi, soprattutto i più sensibili e "politicamente corretti", ma in realtà si tratta di uno dei maggiori pregi di questo prodotto: l'esagerazione, l'eccessiva estremizzazione delle situazioni, degli stili musicali, dei dialoghi e delle ideologie dei protagonisti rispecchiano in modo efficace una società sempre più frammentaria, diffidente verso molti, ma per fortuna criticata aspramente, e, nel caso di DMC, al limite dell'insensatezza, proprio come ci appare fin troppe volte il sistema stesso.
Tralasciando per un attimo i contenuti, circa l'aspetto tecnico possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti: i disegni, la sceneggiatura e la fotografia, abbastanza grezzi ma senza dubbio davvero accattivanti, rispecchiano perfettamente ciò che i lettori della versione cartacea si aspetterebbero di vedere! Per quanto riguarda il sonoro, c'è davvero da divertirsi, a partire da un doppiaggio a dir poco eccellente, pungente e capace di far ridere soltanto all'ascolto dei toni espressi, finendo con i "sanguinolenti" brani death metal della nostra band preferita!
Concludendo, non posso che obbligare tutti i fan del metal a gustarsi tutto d'un fiato questa geniale produzione, e a vivere alcuni dei momenti più folli e parodistici dell'animazione!
Quindi tenetevi pronti a conoscere la storia di Negishi Soichi, aspirante cantante pop proveniente dalle campagne di Oita, il quale destino però ha riservato per lui un posto come lead vocalist e guitarist della band death metal "Detroit Metal City". Verranno così a galla due facce contrastanti della vita del ragazzo, da una parte semplice, timido e introverso come tanti, dall'altra il re del metal estremo, nientemeno che Johannes Krauser II!!!
GO TO DMC!
L'anime, che ripropone per filo e per segno l'estro comico dell'incredibile manga, si presenta con uno stile estremamente frizzante, originale, energico e il più delle volte follemente estremo!
Sicuro al 100% è il fatto che una serie come questa abbia fatto la gioia di tutti i metallari (come anche me), visto che, diciamolo, non era ancora stato dedicato nulla del genere a questa frontiera musicale, che non cesserà mai di stupire!! Anzi, è probabile che dopo la visione di quest'anime, o ancora meglio, la lettura del manga, molti "comuni mortali" si avvicineranno al metallo (altrimenti Krauser li ammazza).
La serie è ramificata in 12 episodi, divisi a loro volta in 2 "spezzoni" della durata di cinque minuti circa: tali frammenti ripropongono esattamente vari capitoli dei primi tankobon del manga in versione animata, mantenendone intatta l'atmosfera ilare e soprattutto la sceneggiatura vivacissima.
Infatti, per chi voglia cimentarsi nella visione, risulta spesso arduo seguire le battute dei personaggi, che si accavallano speditamente, a tal punto da
infondere continue risate senza lasciare un attimo per fiatare!
E' proprio questa la grande dote naturale dell'anime, cioè quella di mantenere costantemente una forte carica umoristica, a costo di risultare il più delle volte eccessivamente volgare o trasgressiva al limite dell'assurdo!
La comicità grossolana e chiassosa dell'opera potrebbe infastidire non pochi, soprattutto i più sensibili e "politicamente corretti", ma in realtà si tratta di uno dei maggiori pregi di questo prodotto: l'esagerazione, l'eccessiva estremizzazione delle situazioni, degli stili musicali, dei dialoghi e delle ideologie dei protagonisti rispecchiano in modo efficace una società sempre più frammentaria, diffidente verso molti, ma per fortuna criticata aspramente, e, nel caso di DMC, al limite dell'insensatezza, proprio come ci appare fin troppe volte il sistema stesso.
Tralasciando per un attimo i contenuti, circa l'aspetto tecnico possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti: i disegni, la sceneggiatura e la fotografia, abbastanza grezzi ma senza dubbio davvero accattivanti, rispecchiano perfettamente ciò che i lettori della versione cartacea si aspetterebbero di vedere! Per quanto riguarda il sonoro, c'è davvero da divertirsi, a partire da un doppiaggio a dir poco eccellente, pungente e capace di far ridere soltanto all'ascolto dei toni espressi, finendo con i "sanguinolenti" brani death metal della nostra band preferita!
Concludendo, non posso che obbligare tutti i fan del metal a gustarsi tutto d'un fiato questa geniale produzione, e a vivere alcuni dei momenti più folli e parodistici dell'animazione!
Quindi tenetevi pronti a conoscere la storia di Negishi Soichi, aspirante cantante pop proveniente dalle campagne di Oita, il quale destino però ha riservato per lui un posto come lead vocalist e guitarist della band death metal "Detroit Metal City". Verranno così a galla due facce contrastanti della vita del ragazzo, da una parte semplice, timido e introverso come tanti, dall'altra il re del metal estremo, nientemeno che Johannes Krauser II!!!
GO TO DMC!
Detroit Metal City è un anime composto da 12 episodi dalla durata di circa 13-14 minuti l'uno, che segue le vicende di una band metal di nome DMC. Non è affatto lungo, quindi si può guardare senza spendere troppo tempo.
E' una serie molto divertente, la più divertente che abbia mai visto, che mi ha fatto sganasciare dalla prima all'ultima puntata, che punta tutto sulla volgarità dei personaggi. Non ci sono sviluppi interessanti, in fondo si tratta di un susseguirsi di concerti dei DMC, ma il divertimento è assicurato.
E' una serie molto divertente, la più divertente che abbia mai visto, che mi ha fatto sganasciare dalla prima all'ultima puntata, che punta tutto sulla volgarità dei personaggi. Non ci sono sviluppi interessanti, in fondo si tratta di un susseguirsi di concerti dei DMC, ma il divertimento è assicurato.
E' possibile vivere una vita avendo due personalità totalmente agli antipodi? Di certo riscontreremmo delle difficoltà...
Trama
Il nostro protagonista Neghishi è un giovane sognatore, laureato da poco è venuto a Tokyo cercando fortuna nel campo musicale, vuole così fare il cantante pop!
Per una serie di motivi alla fine si ritroverà a fare il cantante nonché il leader di un gruppo Heavy/black metal i DCM (detroit metal city che da il titolo all'anime).
Truccandosi e vestendo un costume diventerà Krauser II che a sua volta diventerà una leggenda per via delle sue Performance sia alla chitarra, suonare con i denti e la lingua, sia per gli atteggiamenti alquanto bizzarri relativi al sesso, alla violenza ecc.
Ciò nonostante è sempre sul punto di voler lasciare la band per cercare di inseguire i suoi sogni ma alla fine, non ci riesce e vestirà ancora i panni di Krauser.
Il leader della band è sicuro di sé, ha un atteggiamento assurdo parla di stupri ed omicidi come se fossero i cornetti caldi del mattino, l'altra personalità invece è timida, insicura ed introversa...
Considerazioni
Un anime leggero ma che sicuramente fa sorridere anche se alcune cose sono allucinanti è proprio questo il suo punto di forza! Riesce ad avere delle trovate molto simpatiche e personalmente mi sono ammazzato dalle risate, in certi episodi non ho smesso mai di ridere :D
I disegni e le animazioni non sono eccezionali, la caratterizzazione dei personaggi non è particolarmente approfondita ma 12 episodi di circa 12 minuti l'uno non son poi molti, anzi...
Le trovate comico/demenziali sono di tutto rispetto e nella mia personalissima classifica credo che occuperà un posto molto altro!
Molto consigliato :D
Grazie ad animeclick per le immagini!
Trama
Il nostro protagonista Neghishi è un giovane sognatore, laureato da poco è venuto a Tokyo cercando fortuna nel campo musicale, vuole così fare il cantante pop!
Per una serie di motivi alla fine si ritroverà a fare il cantante nonché il leader di un gruppo Heavy/black metal i DCM (detroit metal city che da il titolo all'anime).
Truccandosi e vestendo un costume diventerà Krauser II che a sua volta diventerà una leggenda per via delle sue Performance sia alla chitarra, suonare con i denti e la lingua, sia per gli atteggiamenti alquanto bizzarri relativi al sesso, alla violenza ecc.
Ciò nonostante è sempre sul punto di voler lasciare la band per cercare di inseguire i suoi sogni ma alla fine, non ci riesce e vestirà ancora i panni di Krauser.
Il leader della band è sicuro di sé, ha un atteggiamento assurdo parla di stupri ed omicidi come se fossero i cornetti caldi del mattino, l'altra personalità invece è timida, insicura ed introversa...
Considerazioni
Un anime leggero ma che sicuramente fa sorridere anche se alcune cose sono allucinanti è proprio questo il suo punto di forza! Riesce ad avere delle trovate molto simpatiche e personalmente mi sono ammazzato dalle risate, in certi episodi non ho smesso mai di ridere :D
I disegni e le animazioni non sono eccezionali, la caratterizzazione dei personaggi non è particolarmente approfondita ma 12 episodi di circa 12 minuti l'uno non son poi molti, anzi...
Le trovate comico/demenziali sono di tutto rispetto e nella mia personalissima classifica credo che occuperà un posto molto altro!
Molto consigliato :D
Grazie ad animeclick per le immagini!
1° AMO L'HEAVY METAL e tutte le sue "deviazioni" (epic, black, death, ecc...)
2° I personaggi sono tutti estremi (o troppo cattivi o troppo mielosi...)
3° Il protagonista è folle sia in versione civile che in quella "dell'imperatore dell'inferno" (che è a tutti gli effetti la valvola di sfogo del frustrato ragazzo)
4° Le situazioni sono fuori di testa (bellissima la "dichiarazione" che il protagonista fa alla ragazza di cui è innamorato... O.O!)
Animazioni forse sotto la media ma si adattano perfettamente al disegno e alle situazioni.
Musica potente, cattiva (ma i giapponesi credono davvero che il metal sia solo bestemmie? Sta di fatto che sono "grandi") e anche i pezzi POP sono carini, parecchio mielosi, ma ottimo contrasto con il resto della colonna sonora.
A chiunque voglia farsi tante risate.
GO to DMC! GO to DMC!
2° I personaggi sono tutti estremi (o troppo cattivi o troppo mielosi...)
3° Il protagonista è folle sia in versione civile che in quella "dell'imperatore dell'inferno" (che è a tutti gli effetti la valvola di sfogo del frustrato ragazzo)
4° Le situazioni sono fuori di testa (bellissima la "dichiarazione" che il protagonista fa alla ragazza di cui è innamorato... O.O!)
Animazioni forse sotto la media ma si adattano perfettamente al disegno e alle situazioni.
Musica potente, cattiva (ma i giapponesi credono davvero che il metal sia solo bestemmie? Sta di fatto che sono "grandi") e anche i pezzi POP sono carini, parecchio mielosi, ma ottimo contrasto con il resto della colonna sonora.
A chiunque voglia farsi tante risate.
GO to DMC! GO to DMC!
Per ora questo anime è uno spasso! La band "Detroit Metal City" è geniale, irriverente, divertente! Metal! Zero contenuti, ma divertimento assicurato, animazione volutamente scarsa per dare un aria più grottesca all'insieme di imprevedibili storie che vive Negishi alias Krauser II, in un contrasto di personalità interiore e in un turbinio di siparietti comici al limite della decenza, anzi direi che a volte è proprio indecente!
Ma questo è il bello di DMC, tante risate e pezzi heavy metal dal testo dissacrante e assurdo che però hanno un tiro micidiale come la opening "sastugai"... "uccidi"... Assolutamente da vedere per gli amanti del genere! Go to DMC! Go to DMC!
Ma questo è il bello di DMC, tante risate e pezzi heavy metal dal testo dissacrante e assurdo che però hanno un tiro micidiale come la opening "sastugai"... "uccidi"... Assolutamente da vedere per gli amanti del genere! Go to DMC! Go to DMC!
Posso solo dire che è un anime da vedere! Divertente come pochi ^^
Sinceramente non sono riuscito a trovare difetti degni di nota, l'animazione sembrerebbe scarsa, forse per mantenersi nel budget, ma l'esito finale è positivissimo, in quanto riesce a contribuire a rendere più demenziale e parodistico il tutto! Quindi è un pregio alla fine! La cosa un pò triste è che nei dodici episodi praticamente esauriscono il primo volumetto del manga, quindi spero in una nuova serie, il materiale dovrebbe esserci!
Sinceramente non sono riuscito a trovare difetti degni di nota, l'animazione sembrerebbe scarsa, forse per mantenersi nel budget, ma l'esito finale è positivissimo, in quanto riesce a contribuire a rendere più demenziale e parodistico il tutto! Quindi è un pregio alla fine! La cosa un pò triste è che nei dodici episodi praticamente esauriscono il primo volumetto del manga, quindi spero in una nuova serie, il materiale dovrebbe esserci!
Per un vecchio black metaller come me, seguire questo titolo è stato un vero spasso. In pratica si tratta di una parodia di quei pacchiani gruppi black metal, che si fingono cattivissimi per avere successo commerciale, fenomeno prima nato in Norvegia, ma che a quanto pare ha contagiato anche il Giappone, che ha ospitato gruppi black metal di buona qualità come gli ottimi Sigh (che comunque evitavano eccessi sanguinolenti e pacchiani).
In pratica un ragazzo di nome Negishi sogna di diventare una pop star e il talento musicale ce l'avrebbe pure, solo che viene ingaggiato da una manager che lo costringe a suonare, in una band metal, con un falso nome (Lord Krauser II) e truccato con un face painting (praticamente come i Kiss per rendere l'idea), cosa che lo rende irriconoscibile. Il successo riesce pure ad averlo, il problema e' che il timido Negishi vorrebbe far colpo su una ragazza che come lui adora il pop, e odia il metal, e soprattutto il gruppo in cui suona Negishi. Questa situazione genera delle situazioni di comicità notevole, e il povero Negishi scoprirà che convivere con il suo alter ego Lord Krauser II
puo' creare molteplici problemi.
L'unico difetto sono i disegni e le animazioni che sono piuttosto mediocri, pero' l'originalità dei personaggi e del tema trattato c'e', visto che in generale non si trovano che le ormai insopportabili ambientazioni scolastiche.
Ottima la colonna sonora (ovviamente consigliata ai metallari).
In pratica un ragazzo di nome Negishi sogna di diventare una pop star e il talento musicale ce l'avrebbe pure, solo che viene ingaggiato da una manager che lo costringe a suonare, in una band metal, con un falso nome (Lord Krauser II) e truccato con un face painting (praticamente come i Kiss per rendere l'idea), cosa che lo rende irriconoscibile. Il successo riesce pure ad averlo, il problema e' che il timido Negishi vorrebbe far colpo su una ragazza che come lui adora il pop, e odia il metal, e soprattutto il gruppo in cui suona Negishi. Questa situazione genera delle situazioni di comicità notevole, e il povero Negishi scoprirà che convivere con il suo alter ego Lord Krauser II
puo' creare molteplici problemi.
L'unico difetto sono i disegni e le animazioni che sono piuttosto mediocri, pero' l'originalità dei personaggi e del tema trattato c'e', visto che in generale non si trovano che le ormai insopportabili ambientazioni scolastiche.
Ottima la colonna sonora (ovviamente consigliata ai metallari).
Ecco l'anime che aspettavo! Quando uscì beck mi chiesi...ma perchè non fanno un anime sul metal?
Irriverente, cattivo, divertente...questo ed altro troverete in questo anime, finora sono riuscito a vedere solo 6 episodi dell'anime (sottotitolati in inglese) ma devo dire che (disegni a parte) è realizzato abbastanza bene, la colonna sonora è strepitosa (per chi adora il metal), unico vero difetto ripeto sono i disegni...non tanto per lo stile, quanto per l'animazione che è abbastanza altalenante, va da animazioni di pochissimi frames a cose molto più dettagliate, da notare i personaggi veramente divertenti (per quanto possano sembrare un minimo stereotipati...per il loro genere almeno)...
Un consiglio...guardatelo se vi piace il metal, se non vi piace dateci lo stesso un occhio perchè è veramente divertente!
Voto 9, non ci dò 10 solo per la scarsa animazione.
Irriverente, cattivo, divertente...questo ed altro troverete in questo anime, finora sono riuscito a vedere solo 6 episodi dell'anime (sottotitolati in inglese) ma devo dire che (disegni a parte) è realizzato abbastanza bene, la colonna sonora è strepitosa (per chi adora il metal), unico vero difetto ripeto sono i disegni...non tanto per lo stile, quanto per l'animazione che è abbastanza altalenante, va da animazioni di pochissimi frames a cose molto più dettagliate, da notare i personaggi veramente divertenti (per quanto possano sembrare un minimo stereotipati...per il loro genere almeno)...
Un consiglio...guardatelo se vi piace il metal, se non vi piace dateci lo stesso un occhio perchè è veramente divertente!
Voto 9, non ci dò 10 solo per la scarsa animazione.