Uchuu no Stellvia
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Che lo spazio sia una meta piuttosto ambita dall'umanità è cosa che sanno ormai le stelle stesse, ma l'universo è immenso, forse infinito, e non si sa che cosa possa nascondere di affascinante o di pericoloso nell'oscurità del cosmo.
Tra le molte serie sci-fi nel panorama dell'animazione ve ne sono alcune che non si focalizzano su conflitti nello spazio o contro civiltà aliene (salvo quando avvengono i "primi contatti"), ma si concentrano sulla vita di tutti i giorni sotto l'infinito cielo stellato dell'universo, e "Uchuu no Stellvia", anime targato Xebec, è una di queste.
La storia prende piede nell'anno 2167, quando la Terra è uscita da una grave crisi umanitaria avvenuta 189 anni prima a seguito di una supernova creata dall'esplosione di una stella che investì con la sua onda elettromagnetica l'intero pianeta, provocando immani disastri e provocando l'intera colorazione del cielo del cosmo di un verde brillante. Per poter prevenire altre possibili minacce cosmiche, sono state costruite nel Sistema Solare sei gigantesche colonie spaziali chiamate "Foundation", con obiettivi di monitoraggio, di popolamento spaziale e d'istruzione di giovani ragazzi intenti a portare avanti carriere legate al cosmo; tra esse spicca quella nell'orbita della Terra chiamata "Stellvia".
Lì si svolgerà la storia che vedrà l'intrecciarsi di giovani vite, con esperienze alterne, che vedono la loro vita su Stellvia come una sorta di cura; tra di esse troveremo la protagonista principale, Shima Katase: sua è la storia della serie, che la vedrà intrecciare legami di amicizia con coetanei e con gran parte del personale adulto di Stellvia, mentre percorrerà un duro cammino di fiducia in sé stessa e negli altri, e mentre affronterà, insieme alle persone che conoscerà, molte minacce provenienti dal cosmo, come la seconda onda della supernova, un possibile e problematico "first contact", e una breccia dimensionale.
L'anime è un misto di generi, dallo scolastico per via delle lezioni pratiche per il pilotaggio dei veicoli, alla commedia, per bizzarre situazioni che capiteranno ai giovani protagonisti nei primi periodi, dal drammatico, per episodi dove entrano in gioco il senso d'inferiorità nei confronti di una persona, all'equivoco e all'incomprensione, dal militare, per le operazioni accurate che verranno affrontate nel corso della serie, quando entreranno in azione navicelle spaziali, caccia e perfino mecha giganti, fino al romantico, per via della storia d'amore che andrà a crearsi fra Shima, che verrà soprannominata "Shipon" dalle sue amiche, e il coetaneo Kota Otoyama.
Oltre alle accurate operazioni che verranno affrontate dall'equipaggio di Stellvia contro i pericoli cosmici, l'anime ruota tutto attorno ai personaggi: oltre a Shima, di cui seguiremo un difficile cammino di crescita, stima e carattere, e Kota, che svelerà man mano un carattere molto chiuso ed enigmatico che lo porterà più volte in crisi con sé stesso, conosceremo anche i loro amici come, dal lato femminile, l'energica Arisa, che diventerà la migliore amica di Shima, la dolce e saggia Yayoi, la giovane Rinna, proveniente dalla Foundation "Ultima", e la matura Akira, che gradualmente arriverà ad aprirsi come ragazza nei confronti dei suoi amici; dal lato maschile abbiamo Joey, soprannominato Jojo poiché fa Jones di cognome, Pierr, il playboy del gruppo, e Masaru, soprannominato Dai-chan.
Troveremo, oltre a Shima e compagni, altri personaggi come il gruppo d'élite "Big Four", composto da Kent, Ritsuo, dal comportamento simile a un ninja, Najima, appassionata di Shakespeare, e in particolare Ayaka, che da ragazza in preda a un profondo complesso d'inferiorità, a tal punto da provocare un terribile gesto che poi quasi ripeterà, diventerà un vero esempio di pilota d'élite capace di accettare i nuovi talenti e aiutare le persone in difficoltà.
E, oltre a loro, vi è anche il personale adulto di Stellvia, a cui verrà affidato il compito di guidare le nuove generazioni, tra cui troveremo il corpo insegnanti composto dall'ottimista e saggio Richard, dal serio e impassibile Carl, che nasconde un incredibile segreto, al deciso Jinrai e alla severa all'inizio e disponibile e gentile più avanti Leila.
Per farla breve, il cast è di quelli che non si scorda, molto caratterizzato e realistico.
In ambito grafico la serie è più che discreta, usando per l'occasione molta CGI in cel-shading per le sequenze nel cosmo e per i mezzi presenti, mentre, in ambito sonoro, troviamo una grande prova d'attori coinvolti e di OST che riescono a presentare bene le vicende, complice la magnifica opening "Brilliant Road".
"Uchuu no Stellvia" è uno sci-fi molto particolare, diverso e affascinante; una vera e propria ode all'umanità e ai legami che possono creare, presentando una difficile prova che può essere vinta dalle forze della fiducia umana, e a una delle più belle storie di amicizia, di amore e di sentimenti ambientati nell'immenso mare di stelle del cosmo.
Che lo spazio sia una meta piuttosto ambita dall'umanità è cosa che sanno ormai le stelle stesse, ma l'universo è immenso, forse infinito, e non si sa che cosa possa nascondere di affascinante o di pericoloso nell'oscurità del cosmo.
Tra le molte serie sci-fi nel panorama dell'animazione ve ne sono alcune che non si focalizzano su conflitti nello spazio o contro civiltà aliene (salvo quando avvengono i "primi contatti"), ma si concentrano sulla vita di tutti i giorni sotto l'infinito cielo stellato dell'universo, e "Uchuu no Stellvia", anime targato Xebec, è una di queste.
La storia prende piede nell'anno 2167, quando la Terra è uscita da una grave crisi umanitaria avvenuta 189 anni prima a seguito di una supernova creata dall'esplosione di una stella che investì con la sua onda elettromagnetica l'intero pianeta, provocando immani disastri e provocando l'intera colorazione del cielo del cosmo di un verde brillante. Per poter prevenire altre possibili minacce cosmiche, sono state costruite nel Sistema Solare sei gigantesche colonie spaziali chiamate "Foundation", con obiettivi di monitoraggio, di popolamento spaziale e d'istruzione di giovani ragazzi intenti a portare avanti carriere legate al cosmo; tra esse spicca quella nell'orbita della Terra chiamata "Stellvia".
Lì si svolgerà la storia che vedrà l'intrecciarsi di giovani vite, con esperienze alterne, che vedono la loro vita su Stellvia come una sorta di cura; tra di esse troveremo la protagonista principale, Shima Katase: sua è la storia della serie, che la vedrà intrecciare legami di amicizia con coetanei e con gran parte del personale adulto di Stellvia, mentre percorrerà un duro cammino di fiducia in sé stessa e negli altri, e mentre affronterà, insieme alle persone che conoscerà, molte minacce provenienti dal cosmo, come la seconda onda della supernova, un possibile e problematico "first contact", e una breccia dimensionale.
L'anime è un misto di generi, dallo scolastico per via delle lezioni pratiche per il pilotaggio dei veicoli, alla commedia, per bizzarre situazioni che capiteranno ai giovani protagonisti nei primi periodi, dal drammatico, per episodi dove entrano in gioco il senso d'inferiorità nei confronti di una persona, all'equivoco e all'incomprensione, dal militare, per le operazioni accurate che verranno affrontate nel corso della serie, quando entreranno in azione navicelle spaziali, caccia e perfino mecha giganti, fino al romantico, per via della storia d'amore che andrà a crearsi fra Shima, che verrà soprannominata "Shipon" dalle sue amiche, e il coetaneo Kota Otoyama.
Oltre alle accurate operazioni che verranno affrontate dall'equipaggio di Stellvia contro i pericoli cosmici, l'anime ruota tutto attorno ai personaggi: oltre a Shima, di cui seguiremo un difficile cammino di crescita, stima e carattere, e Kota, che svelerà man mano un carattere molto chiuso ed enigmatico che lo porterà più volte in crisi con sé stesso, conosceremo anche i loro amici come, dal lato femminile, l'energica Arisa, che diventerà la migliore amica di Shima, la dolce e saggia Yayoi, la giovane Rinna, proveniente dalla Foundation "Ultima", e la matura Akira, che gradualmente arriverà ad aprirsi come ragazza nei confronti dei suoi amici; dal lato maschile abbiamo Joey, soprannominato Jojo poiché fa Jones di cognome, Pierr, il playboy del gruppo, e Masaru, soprannominato Dai-chan.
Troveremo, oltre a Shima e compagni, altri personaggi come il gruppo d'élite "Big Four", composto da Kent, Ritsuo, dal comportamento simile a un ninja, Najima, appassionata di Shakespeare, e in particolare Ayaka, che da ragazza in preda a un profondo complesso d'inferiorità, a tal punto da provocare un terribile gesto che poi quasi ripeterà, diventerà un vero esempio di pilota d'élite capace di accettare i nuovi talenti e aiutare le persone in difficoltà.
E, oltre a loro, vi è anche il personale adulto di Stellvia, a cui verrà affidato il compito di guidare le nuove generazioni, tra cui troveremo il corpo insegnanti composto dall'ottimista e saggio Richard, dal serio e impassibile Carl, che nasconde un incredibile segreto, al deciso Jinrai e alla severa all'inizio e disponibile e gentile più avanti Leila.
Per farla breve, il cast è di quelli che non si scorda, molto caratterizzato e realistico.
In ambito grafico la serie è più che discreta, usando per l'occasione molta CGI in cel-shading per le sequenze nel cosmo e per i mezzi presenti, mentre, in ambito sonoro, troviamo una grande prova d'attori coinvolti e di OST che riescono a presentare bene le vicende, complice la magnifica opening "Brilliant Road".
"Uchuu no Stellvia" è uno sci-fi molto particolare, diverso e affascinante; una vera e propria ode all'umanità e ai legami che possono creare, presentando una difficile prova che può essere vinta dalle forze della fiducia umana, e a una delle più belle storie di amicizia, di amore e di sentimenti ambientati nell'immenso mare di stelle del cosmo.
"Uchuu no Stellvia" è un anime uscito nel lontano 2003, a tema fantascentifico/spaziale, ambientato su di una stazione spaziale (Stellvia appunto) che funge anche da accademia per piloti.
Inizierei a parlarne sgombrando subito il campo da alcuni equivoci: non c'è assolutamente nulla legato all'harem in quest'anime, e infatti mi chiedo come mai sia listato in questa categoria. Potrebbe al massimo essere catalogato come sentimentale, ma le relazioni amorose presenti nella storia sono comunque molto di secondo piano, e tutte assolutamente monogame (un ragazzo per una ragazza). Non mi sembra di ricordare neanche un singolo personaggio conteso tra due possibili pretendenti, quindi di harem proprio non c'è nulla.
Se cercate un'anime di combattimento/mecha, "Uchuu no Stellvia" non fa al caso vostro. Ci sono, sì, dei robottoni, ma essi sono usati quasi come delle torrette di fuoco o ancor più come sistemi di puntamento o raccolta dati, e il "nemico" è praticamente sempre l'universo stesso (con i suoi fenomeni fisici che minacciano la Terra) e quasi mai qualcosa di senziente. In tutta la serie c'è solo una singola scena che potrei definire di "combattimento", e anche questa non è certo la tipica battaglia tra mecha presente in altre serie più orientate all'azione.
Gran parte della storia ruota attorno a Katase Shima (Shipon per gli amici), un'apprendista pilota giunta da poco su Stellvia, e il suo gruppo di amici. L'anime inizia mostrandoci le difficoltà incontrate dai protagonisti nell'apprendere tutte le abilità necessarie a diventare un vero pilota spaziale, e si ferma spesso ad approfondire i rapporti interpersonali tra di loro.
La seconda parte dell'anime è invece quella in cui l'azione diventa il fulcro, e in cui i protagonisti lottano per salvare la Terra dai cataclismi cosmici causati dall'esplosione di Hydrus Beta 189 anni prima, e che solo ora (dopo decenni di preparativi) hanno raggiunto il nostro sistema solare, minacciando di distruggere l'intera umanità.
La storia è proprio il punto di forza di quest'anime, che pur coprendo ben ventisei puntate (a differenza delle dodici a cui siamo ormai abituati) riesce a mantenere vivo l'interesse dall'inizio alla fine, presentando un futuro piuttosto "credibile" dal punto di vista del realismo e assai ben curato.
Dal punto di vista grafico, purtroppo, l'anime rispecchia gli anni che ha, non potendo certo contare su tutta la computer grafica presente nelle serie moderne. Personalmente non sono nemmeno riuscito a trovare una versione in 16:9, ma mi sono dovuto accontentare di vedere l'anime in 4:3. Detto questo, però, essa è comunque ottima per gli standard dell'epoca, e non me la sento di penalizzare troppo questo anime con l'unica colpa di essere uscito parecchio tempo fa.
Belle anche le opening e le ending, così come il comparto sonoro in generale.
Mi sarebbe piaciuto che al finale avessero dedicato una puntatina in più, non tanto perché non chiuda bene la vicenda, ma perché passano solo circa cinque minuti tra il "climax" finale e la fine dell'ultima puntata, rendendo quindi molto stringata la narrazione di ciò che accade dopo.
In definitiva, la mia valutazione è comunque assolutamente positiva, e lo consiglio a chiunque sia appassionato di fantascienza e di viaggi nello spazio. E' un peccato non aver scoperto questa serie tredici anni fa, perché per l'epoca era un vero gioiellino, ma rimane comunque un'ottima visione anche al giorno d'oggi, se non siete troppo esigenti dal punto di vista grafico.
Voto finale: 7,5
Inizierei a parlarne sgombrando subito il campo da alcuni equivoci: non c'è assolutamente nulla legato all'harem in quest'anime, e infatti mi chiedo come mai sia listato in questa categoria. Potrebbe al massimo essere catalogato come sentimentale, ma le relazioni amorose presenti nella storia sono comunque molto di secondo piano, e tutte assolutamente monogame (un ragazzo per una ragazza). Non mi sembra di ricordare neanche un singolo personaggio conteso tra due possibili pretendenti, quindi di harem proprio non c'è nulla.
Se cercate un'anime di combattimento/mecha, "Uchuu no Stellvia" non fa al caso vostro. Ci sono, sì, dei robottoni, ma essi sono usati quasi come delle torrette di fuoco o ancor più come sistemi di puntamento o raccolta dati, e il "nemico" è praticamente sempre l'universo stesso (con i suoi fenomeni fisici che minacciano la Terra) e quasi mai qualcosa di senziente. In tutta la serie c'è solo una singola scena che potrei definire di "combattimento", e anche questa non è certo la tipica battaglia tra mecha presente in altre serie più orientate all'azione.
Gran parte della storia ruota attorno a Katase Shima (Shipon per gli amici), un'apprendista pilota giunta da poco su Stellvia, e il suo gruppo di amici. L'anime inizia mostrandoci le difficoltà incontrate dai protagonisti nell'apprendere tutte le abilità necessarie a diventare un vero pilota spaziale, e si ferma spesso ad approfondire i rapporti interpersonali tra di loro.
La seconda parte dell'anime è invece quella in cui l'azione diventa il fulcro, e in cui i protagonisti lottano per salvare la Terra dai cataclismi cosmici causati dall'esplosione di Hydrus Beta 189 anni prima, e che solo ora (dopo decenni di preparativi) hanno raggiunto il nostro sistema solare, minacciando di distruggere l'intera umanità.
La storia è proprio il punto di forza di quest'anime, che pur coprendo ben ventisei puntate (a differenza delle dodici a cui siamo ormai abituati) riesce a mantenere vivo l'interesse dall'inizio alla fine, presentando un futuro piuttosto "credibile" dal punto di vista del realismo e assai ben curato.
Dal punto di vista grafico, purtroppo, l'anime rispecchia gli anni che ha, non potendo certo contare su tutta la computer grafica presente nelle serie moderne. Personalmente non sono nemmeno riuscito a trovare una versione in 16:9, ma mi sono dovuto accontentare di vedere l'anime in 4:3. Detto questo, però, essa è comunque ottima per gli standard dell'epoca, e non me la sento di penalizzare troppo questo anime con l'unica colpa di essere uscito parecchio tempo fa.
Belle anche le opening e le ending, così come il comparto sonoro in generale.
Mi sarebbe piaciuto che al finale avessero dedicato una puntatina in più, non tanto perché non chiuda bene la vicenda, ma perché passano solo circa cinque minuti tra il "climax" finale e la fine dell'ultima puntata, rendendo quindi molto stringata la narrazione di ciò che accade dopo.
In definitiva, la mia valutazione è comunque assolutamente positiva, e lo consiglio a chiunque sia appassionato di fantascienza e di viaggi nello spazio. E' un peccato non aver scoperto questa serie tredici anni fa, perché per l'epoca era un vero gioiellino, ma rimane comunque un'ottima visione anche al giorno d'oggi, se non siete troppo esigenti dal punto di vista grafico.
Voto finale: 7,5
Stellvia è ambientato nel futuro. La Terra è stata quasi interamente distrutta da un asteroide ma i suoi abitanti sono riusciti a ricostruirla e, come forma di tutela,sono state fondate delle basi spaziali pronte ad intervenire in caso di pericolo. Stellvia non è altro che una di queste basi ed è anche il luogo in cui si reca la protagonista, Katase Shima, per seguire assieme ai suoi coetanei un corso di addestramento e diventare astronauta. I primi episodi un po' lenti,ma comunque piacevoli,ci mostrano una Shima imbranata,alle prese con le prime amicizie. Col proseguire degli episodi invece,il ritmo si fa più incalzante e Shima mostra finalmente all'intera galassia le sue sorprendenti capacità. Il finale è mozzafiato,tuttavia come ho già scritto, Stellvia pecca un po' di lentezza e secondo me alcuni episodi potevano essere tagliati. Ben caratterizzata la protagonista, che nonostante i continui pianti resta un personaggio piacevole,ma soprattutto il gruppo di amici che le ruota intorno e la sostiene(e che ha anche l'importante compito di rallegrare un pò l'anime). Non do di più perché ho visto di meglio e Stellvia non spicca certo per originalità.
Una delle più grandi paure dell'umanità viene affrontata in questa serie animata alternando momenti demenziali con alcuni drammatici. La protagonista eternamente depressa, aiutata dai propri amici, affronterà le 26 puntate cercando di coinvolgere il pubblico nella sua infantile dolcezza, lottando, soffrendo, crescendo ed innamorandosi. Arrivati verso la conclusione ci si aspetta di tutto, ma gli autori hanno saputo rendere il finale decisamente coerente al filo logico della trama, lasciando molti particolari aperti per un possibile (ed oramai improbabile) sequel. Sotto l'aspetto tecnico va sottolineato l'uso della CG per le scene nello spazio, rese decisamente piacevoli dalla perfetta regia. La colonna sonora è impeccabile e decisamente l'aspetto migliore di questa serie. La sigla iniziale, in particolare, cantata dalla bravissima Angela è anche il tema principale della serie e ripresa in un arrangiamento più acustico come cornice delle principali svolte della trama. Il mio 8 è stato ponderato per un fattore soggettivo, personalmente non mi ha pienamente soddisfatto il finale di questo anime, anche se in linea di massima era quello che mi aspettavo avrei voluto che le varie situazioni fossero maggiormente approfondite, per dare quella giusta esaustività narrativa dopo 26 puntate trascorse ad immaginare le sorti dei protagonisti.
Che dire, no gli ho dato 10 perche la storia inizia a prendere forma troppo lentamente, ma seguendola è riuscita ad entusiasmarmi moltissimo.
E' un anime abbastanza complesso per essere inserito in un solo genere: C'è il sentimentalismo classico degli shojo, ci sono le gag (anche se molto poche) e c'è un sacco di fantascienza non troppo assurda, anzi tutto sommato abbastanza proponibile. L'autore di questo piccolo capolavoro mi ha trovato daccordo su una cosa: finalmente le ragazze sono proporzionate per l'età che anno, quindi niente quindicenni con una sesta di seno e minigonne all'altezza della zona pelvica e soprattuto niente fanservice tipo ragazze nude alle terme o che fanno il bagno insieme in attegiamenti hentai,( vi assicuro che dall'alto dei miei 28 anni sono abbastanza stufo degli anime zeppi di fanservice stile ecchi) questo punto secondo me è quello che ha dato un tono più adulto alla storia rendendola estremamente godibile già dal secondo episodio e regalandogli un finale commovente ma avvincente.
E' un anime abbastanza complesso per essere inserito in un solo genere: C'è il sentimentalismo classico degli shojo, ci sono le gag (anche se molto poche) e c'è un sacco di fantascienza non troppo assurda, anzi tutto sommato abbastanza proponibile. L'autore di questo piccolo capolavoro mi ha trovato daccordo su una cosa: finalmente le ragazze sono proporzionate per l'età che anno, quindi niente quindicenni con una sesta di seno e minigonne all'altezza della zona pelvica e soprattuto niente fanservice tipo ragazze nude alle terme o che fanno il bagno insieme in attegiamenti hentai,( vi assicuro che dall'alto dei miei 28 anni sono abbastanza stufo degli anime zeppi di fanservice stile ecchi) questo punto secondo me è quello che ha dato un tono più adulto alla storia rendendola estremamente godibile già dal secondo episodio e regalandogli un finale commovente ma avvincente.
Eh eh eh!! Carinissimo! Una specie di...Harry Potter in versione fantascientifica! La protagonista (Shipon, come la chiamano) è simpatica fin dai primi episodi. Non un anime eccezionale ma sicuramente godibilissimo. ATTENZIONE! Per entrare "veramente" nell' anime, dovete superare lo scoglio del primo episodio, in effetti un po' insipido. Non scoraggiatevi alle prime scene, e non date mai giudizi affrettati! E' vero che il buon giorno si vede dal mattino, ma è anche vero che "buonanotte" si dice soltanto a fine giornata...
ho fatto una fatica immane per avere la serie fansub, visto che in quanto a banda nn è che ne uscivo bene. sono una persona che quando vede anime per cui cè bisogno di aspettare tanto, lascio perdere tutto...MA, ho fatto un eccezzione per stellvia. perchè? i disegni possono nn piacere(all inizio anche io mi sentivo spiazzato), il primissimi episodi possono essere giudicati una nenia da molti, ma se io ho mi sono fatto un tombino per cercare di scaricarlo un motivo cè, ed è semplice:stellvia è un capolavoro, uno storia che vale la pena seguirla, fino all fine. il mio voto nn è 10 per il semplice motivo che il primo episodio nn mi aveva convinto piu di tanto, ma visto che l' abito nn fa il monaco... ho deciso di andare avanti, e nn me ne pento^__^
La serie si puo' dividere in due parti: fino alla Great mission, il fulcro della storia e' l'accademia, la difficolta' delle lezioni e la creazione dei legami fra i vari protagonisti, con molte situazioni comiche, dopo la Great Mission la serie diventa piu' seria ed intensa, ci sara' ancora qualche siparietto comico, ma gli studenti dovranno affrontare la morte per la prima volta, ci saranno incomprensioni, riconciliazioni e chiarimenti e qualche sorpresa inaspettata.
buone grafica ed animazioni.
Belle le musiche mi sono piaciute soprattutto le sigle finali: the End of the world (che caratterizza la seconda parte dell'anime) e dear my Best Friend (ep. 26)
Personalmente mi e' piaciuta molto, la storia fra Yayoi e Ayaka e il carattere di Arisa,
le caratterizzazioni sono fatte molto bene soprattuto dei personaggi femminili.
buone grafica ed animazioni.
Belle le musiche mi sono piaciute soprattutto le sigle finali: the End of the world (che caratterizza la seconda parte dell'anime) e dear my Best Friend (ep. 26)
Personalmente mi e' piaciuta molto, la storia fra Yayoi e Ayaka e il carattere di Arisa,
le caratterizzazioni sono fatte molto bene soprattuto dei personaggi femminili.
Per chi ama le storie di fantascienza che non siano la solita guerra aliena piena di robottoni, Stellvia è un'ottima scelta. Perfetta fusione tra sci-fi e commedia scolastica (la storia si svolge su una accademia spaziale), con la giusta dose di humour da una parte e drammaticità dall'altra, ma senza mai eccessi fastidiosi.
Bel design, ottimi personaggi, e storia bella e originale (il nemico da affrontare è una catastrofe cosmica che potrebbe distruggere il mondo). Sicuramente una serie da guardare nella sua interezza, se lo farete il giudizio non potrà che essere positivo *frecciatin* >.<
Bel design, ottimi personaggi, e storia bella e originale (il nemico da affrontare è una catastrofe cosmica che potrebbe distruggere il mondo). Sicuramente una serie da guardare nella sua interezza, se lo farete il giudizio non potrà che essere positivo *frecciatin* >.<
