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Horizont

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Questo è un film de "I Cavalieri dello Zodiaco" che ho rivisto di recente in streaming dopo moltissimo tempo, e devo ammettere che mi è piaciuto molto rivederlo.

La storia in breve vede Saori (Lady Isabel), cioè la dea Atena, che viene rapita dal dio Abel, uno dei figli di Zeus e fratello di Atena, il quale vuole sterminare l'intera umanità. Seiya insieme agli altri mitici quattro Cavalieri di bronzo affronterà in combattimento alcuni Cavalieri d'oro riportati in vita da Abel, e anche i tre potenti guerrieri del dio, fino a un'epica battaglia finalmente contro il dio stesso, per salvare Atena.

Graficamente il film è molto bello, disegni stupendi, musiche favolose (qui lo dico con molta semplicità, ma musicalmente è un prodotto di altissimo livello: sono davvero pochi i film tratti da anime che possono vantare musiche così belle), e la trama cattura l'attenzione sino all'ultimo secondo, con una storia epica e coinvolgente tra mitologia e duelli mortali.
Considerando che il film è degli anni '80, per me è un ottimo film di quel periodo, lo consiglio a tutti i fan di "Saint Seiya" - "I Cavalieri dello Zodiaco" e a tutti coloro che vogliono vedere un bellissimo film animato giapponese degli '80. Qui siamo a livelli molto alti per un film animato di quel periodo.


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rum42coach

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Il terzo lungometraggio de "I Cavalieri dello Zodiaco" col titolo di "La leggenda dei guerrieri scarlatti" è un film che ho apprezzato e guardato dall'inizio alla fine con estremo piacere, appassionandomi all'avventura di Seiya e compagni, meritevole di un lodevole voto per quanto visto.
La trama riguarda la venuta di una divinità, Apollo o presunto tale, in quanto soltanto nell'adattamento italiano è associato al Dio del sole, comunque lo schema del film è leggermente differente da quello dei due film precedenti, rendendolo poco scontato pieno di eventi inaspettati, ad esempio la splendida ricomparsa di alcuni dei cavalieri d'oro, pur se con armature fasulle, ma che fanno la loro ottima figura, in particolare segnalo Deathmask mitico e insuperabile in un rematch contro Shiryu e il prode Saga di Gemini, cavaliere dotato di inestimabile carisma e nobiltà nella sua parte buona. Peccato però per il pochissimo spazio dato agli altri "risorti" dall'antagonista Apollo-Abel, vedi Camus e il cavaliere di Capricorno, mal utilizzati e inutili ai fini della trama. Inoltre ho apprezzato la battaglia finale, simile per certi versi a quella combattuta contro Poseidon-Nettuno nella relativa saga, ciò sta a significare che gli autori hanno preso spunto dalla saga del Dio dei mari per alcuni espedienti narrativi in questo film d'animazione.
Tra i personaggi introdotti in questo film menzione speciale ad Abel-Apollo, Dio onnipotente che mira a distruggere l'umanità. Il suo rapporto con Atena (come al solito inutile lei che trascorre buona parte del film a passeggiare nell'Ade) è interessante e simile a quello di un fratello maggiore con la sua sorellina, salvo preferire i suoi piani di conquista, anteponendoli a qualsiasi altra cosa, compresa la sorella. Tuttavia prova affetto verso la sorella Dea e ciò mi ha sorpreso positivamente. I personaggi secondari, scagnozzi di Abel, sono ovviamente poco sviluppati ed approfonditi, risultando poco utili, benchè io li reputi personalmente troppo forti in rapporto ai cavalieri di Atena, specialmente quelli d'oro, precisando che, secondo me, con le vere armature d'oro sarebbero riusciti a sconfiggerli. Gli stessi cavalieri d'oro ricomparsi regalano al lungometraggio un tocco di passato, al ritorno della saga delle dodici case e ciò eleva il film ad un livello superiore rispetto ai due precedenti. Il rapporto Ikki-Shun anche qui darà sfogo a numerose parodie sui due, a causa dei continui salvataggi del primo e del fatto che il secondo sembra non aspettare durante tutto il film. Divertente.
La durata del film è di settantacinque minuti, fattore importante che permette un maggiore approfondimento delle tematiche, di alcuni personaggi di spicco e una maggiore durata dei combattimenti. Molto meglio settantacinque minuti invece dei quarantacinque minuti scialbi come avvenuto nei primi due film.
La colonna sonora è superba, in pieno stile della serie, utilizzando numerose melodie già ascoltate nella serie originale. Anche le animazioni meritano un plauso, nessun errore o disegno fuori posto, anzi ho trovato il tutto ben animato ed armonioso, aiutando non di poco la fluidità e la godibilità dei vari combattimenti.
Posso consigliare questo film a tutti i fan della serie de "I Cavalieri dello Zodiaco", motivando questo mio consiglio con una storia non originalissima ma altamente godibile, un'antagonista divino in tutti i sensi, combattimenti all'altezza della situazione e, non ultimo come ordine di importanza, la fierezza e il carisma dei cavalieri d'oro comparsi nel film. Un 8 pienamente meritato.


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alex di gemini

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Finalmente un film completo e degno sui cavalieri, con la durata giusta, buoni antagonisti e il cigno con un ruolo da protagonista. Come il primo anche il terzo è un vivaio di idee per Saint Seiya perchè poi, nella serie classica, rivedremo il ritorno dei cavalieri d'oro e il tradimento di Athena durante il capitolo di Hades. Per non parlare del dolore dei cavalieri per essere stati abbandonati, per essere considerati ormai inutili, per cui non posso trovare per nulla lacrimoso l'incipit con la depressione di Pegasus. Il punto dolente è dato dalla facilità eccessiva con cui i cavalieir d'oro vengono sconfitti in primis Capricorn e Acquarius : d'accordo che non indossano le loro armature ma solo delle copie, però è un delitto sprecare così un combattimento potenzialmente ottimo
Ho trovato davvero valida l'idea di dare un ruolo importante al Cigno e molto bella la relativa battaglia anche se, stranamente, vince senza usare l'esecuzione di aurora. Bella anche la figura di Fish che si mostra forte contro Andromeda ma, ingiustamente, viene abbattuto facilmente da Phoenix.. che illogicità
Molto carismatico Apollo e i suoi cavalieri dalle potenti armature della corona solare ma che, a dispetto dei nomi, non sono guerrieri d'Athena traditori.
Grafica e musiche splendide se fosse stato realizzato un pò meglio, diciamo in 90 invece che in 75 minuti avrei potuto dargli un dieci, invece mi fermo a otto.
Ho trovato in particolare bellissima e super suggestiva la sigla finale sul dvd Dynamic in cui, con una musica suggestiva viene mostrata una tavola di pietra raffigurante Athena e Apollo, una sigla che mi dà i brividi ancor oggi. Bellissima anche l'altra ending: you are my reason to be" un vero motto per Athena e i suoi cavalieri Nel film si mostra davvero bene quanto la fanciulla sia fondamentale epr loro, tanto che senza di lei persino Pegasus smette di sperare
Il titolo dato successivamente: la leggenda del ragazzo del sole non c'entra nulla con l'originale che è appunto la leggenda dei guerrieri scarlatti
Una curiosità: in Messico il film ha avuto un successo clamoroso ed è stato proiettato al cinema per ben cinque mesi!!


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Stairway90

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
La dea della discordia aveva avuto il merito di aprire la strada dei lungometraggi di Saint Seiya, ma si presentava con una durata molto ridotta (45 minuti), una trama banale, dei personaggi a malapena abbozzati e dei combattimenti deludenti; L'ardente scontro degli dei, il secondo film, aveva replicato gli stessi difetti, compensandoli in parte con un comparto tecnico eccelso e un'ambientazione nordica che sarà alla base della saga di Asgard nell'anime; La leggenda dei guerrieri scarlatti (anche se sarebbe più corretto il titolo La leggenda del ragazzo del sole, usato nel secondo adattamento della Dynamic Italia) riesce nell'impresa di creare un degno lungometraggio sulle imprese dei cinque Bronze Saint al servizio della dea Atena. Il motivo? Semplicemente vengono corretti quasi tutti i difetti dei due precedenti film: la durata è aumentata a 75 minuti, i combattimenti sono resi leggermente più lunghi e sofferti, si cerca di dare maggiore profondità alla trama, si introduce un cattivo affascinante e carismatico e si fanno ritornare alcuni dei personaggi sicuramente più amati dal fandom. Il tutto sotto la regia di Shigeyasu Yamauchi, con l'apporto artistico degli ormai irrinunciabili pilastri della saga, ossia i character designer Shingo Araki e Michi Himeno e il compositore Seiji Yokoyama, quest'ultimo ancora una volta in gran forma dopo la splendida prova della colonna sonora de L'ardente scontro degli dei.

Il nemico da battere, questa volta, è Febo Abel (e non Apollo, come si crede erroneamente a causa del primo doppiaggio italiano), dio del sole e figlio di Zeus, che decide di distruggere l'umanità per punirla della sua corruzione, servendosi dei suoi sacri guerrieri, i Corona Saint (Atlas di Carina, Berenice di Coma Berenices e Jaoh di Lynx), e dei cinque Gold Saint periti nella battaglia alle dodici case e da lui resuscitati: Saga, Camus, Shura, Deathmask e Aphrodite. Inspiegabilmente Atena si schiera con Abel e lo segue nel suo tempio in Grecia dopo aver congedato i propri Bronze Saint, di cui non sembra più aver bisogno, ma la sua vera intenzione è di fermare il fratello cogliendolo di sorpresa, risparmiando così ai suoi cavalieri l'ennesima battaglia; peccato che il piano fallisca, che Atena stessa perisca e che tocchi nuovamente ai Bronze Saint correre a salvarla e, soprattutto, fermare il dio prima che compia il genocidio dell'umanità. In questa lotta, da che parte staranno i Gold Saint? E riuscirà Seiya a sconfiggere persino un dio?

Sono introdotti in questo film vari elementi che costituiranno poi la base della saga di Hades, la terza e ultima del manga: la resurrezione dei Gold Saint morti da parte di un dio malvagio che dona loro delle repliche più deboli dei Gold Cloth, il loro servizio sotto quella divinità per poi tornare dalla parte del bene, il congedo dei Bronze Saint da parte di Atena con conseguenti lagne e tormenti dei nostri eroi che si domandano perché la dea non li voglia più, la morte di Saori, il sacrificio del cavaliere dei Gemelli, l'intervento delle armature d'oro in difesa di almeno tre Bronze Saint (nella saga di Hades anche Shun e Ikki riceveranno questo privilegio). La cosa non sorprende, visto che già L'ardente scontro degli dei aveva anticipato l'ambientazione e molti dei motivi e dei personaggi della saga di Asgard, presente solo nell'anime. Ovviamente non mancano neanche situazioni tipiche dei film precedenti, ripetute senza particolare originalità, come il salvataggio di Shun da parte di Ikki, qui reso ancora più ridicolo dal fatto che l'avversario con cui si batte è quello stesso Aphrodite che nella saga del Santuario il Saint di Andromeda aveva sconfitto tutto da solo, e fanno storcere il naso alcune incongruenze con quanto visto nella serie tv come la facilità con cui i Gold Saint sono sconfitti, e poco importa che non abbiano i loro Gold Cloth ma armature donate da Abel e più deboli, perché la forza di un Saint deriva dal suo cosmo.

Anche se già La dea della discordia aveva messo in piedi una battaglia contro una divinità incarnatasi in forma umana, Eris, è ne La leggenda dei guerrieri scarlatti che il tema della lotta e del rapporto fra dei e umani diventa centrale e drammatico: merito della situazione inedita in cui si ritrovano i Bronze Saint, congedati e abbandonati dalla dea per la quale hanno sempre combattuto, versato litri di sangue, perso sei sensi su sette, eppure perseveranti nella lotta e costretti ad affidarsi alle proprie sole forze, ma anche del personaggio di Abel, un dio fiero, che si crede invincibile, intoccabile e immune a qualsiasi cedimento, che sfoggia un estremo disprezzo per i mortali salvo poi sperimentare la paura per la prima volta proprio di fronte alla determinazione di uno di essi.

È innegabile che tra i quattro film di Saint Seiya degli anni '80 (senza contare, dunque, il primo lungometraggio dell'interrotto Tenkai-hen e il film in CG Legend of of Sanctary), il terzo sia il migliore, perfetto (o quasi) sul versante tecnico grazie al solito eccelso lavoro di Shingo Araki e di Michi Himeno, alle superbe musiche di Seiji Yokoyama e alla splendida e attenta regia di Shigeyasu Yamauchi, e molto soddisfacente anche per i contenuti, nonostante qualche difetto succitato e qualche stereotipo di troppo riciclato. Per chi si definisce un fan dell'opera di Kurumada, la visione de La leggenda dei guerrieri scarlatti è obbligatoria, non ci sono scuse per evitarla, nonostante il film sia fuori dalla continuity. Fossero tutti così i film tratti dai battle shonen!


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Shun di Andromeda

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Tra tutti i film dei cavalieri devo dire che questo è quello che mi è piaciuto di più. considerando che è stato prodotto nel 1988 ha una grafica niente male, pure le animazioni sono splendide. Secondo me il punto forte del film sono le musiche, veramente azzeccate.
La storia comincia con Isabel seduta sotto una quercia che osserva il sole, quando suo fratello Apollo, Dio del Sole le si avvicina e dopo aver riso e scherzato insieme, l'uomo spiega alla sorella il vero motivo della sua vita: condurla via con se prima di scatenare un diluvio universale per distruggere l'umanità che pian piano sta distruggendo il pianeta inquinandolo.
In quel momento arrivarono anche Pegasus e gli altri, che vedendo la ragazza circondata da quei strani tipi si preoccuparono della sua incolumità, e fu proprio allora che si accorsero che il Dio, oltre a essere accompagnato dai suoi seguaci, era protetto anche dai Cavalieri d'Oro deceduti nella corsa alle Dodici Case. Una volta scoperto che l'obbiettivo del Dio è quello di portare via Atena, i cavalieri cercarono di fermarli (soprattutto Pegasus), ma ebbero alla peggio e cosi dovettero rinunciare all'idea di salvare Isabel e ritornarono alla Darsena, in casa di Pegasus a curarsi le ferite e discuttere sul da farsi. Dopo la batosta subita da Atlas della Carena, il ragazzo era cosi scoraggiato e abbattuto da non partecipare alla discussione, e in un impeto di collera prima aggredì Cristal poi scappo da casa. In realtà la ragazza aveva abbandonato i cavalieri per fermare da sola Apollo, in quanto sapeva che il dio era troppo fuori portata per i suoi paladini, ma il suo piano non ebbe successo e la sua anima sarebbe caduta nella Bocca di Ade e raggiunta la quiete eterna nei Campi Elisi. Questa scoperta provoco smarrimento negli animi già tormentati dei cavalieri di Bronzo e rabbia in quelli dorati, specie per quel che riguarda Capricorn e Aquarius, visto che una volta scoperta la cosa decidono di rivoltarsi al loro nuovo padrone. Purtroppo i due hanno la peggio e vengono sconfitti e uccisi da Jao e Berenice. Il mattino dopo pero gli Pegasus si reco nel tempio del dio Apollo per sapere cosa fosse successo alla sua Dea, ma venendo sconfitto; nel frattempo anche Sirio e gli altri cavalieri decisero di affrontare il Dio e i suoi seguaci. Dopo aver sconfitto in duelli micidiali in cui ai quattro Cavalieri di Bronzo (a cui si uni anche Phoenix ) e sconfitti Cancer, Fish e Berenice i cavalieri raggiunsero il tempio di Apollo; dove vennero raggiunti da Pegasus che dopo aver affrontato Gemini (in verità il custode della Terza Casa aveva organizzato tutto per permettere al ragazzo di recuperare la propria volontà guerriera) e averlo visto sacrificarsi nel sconfiggere Jao era ormai pronto a combattere contro Atlas e il Dio del Sole. Una volta indossate le armature d'Oro del Sagittario, della Bilancia e dell'Aquario e sconfitto Atlas con il Fulmine di Pegasus, la battaglia vera e propria e contro il Dio del Sole. Febo sembra invincibile ma quando l'anime di Isabel stette per precipitare nella voragine che conduce nell'aldilà, accade l'impensabile: l'anima della ragazza torna nel suo corpo e piano piano la dea si rialza dal suo giaciglio per aiutare i suoi paladini nella lotta. Ma anche con l'aiuto di Atena l'impresa di sconfiggere Apollo sembra impossibile, pero dopo svariati tentativi Pegasus riuscì a colpire il Dio con la freccia del sagittario. Nel finale si vede Atena ringraziare i suoi cavalieri per aver salvato un'altra volta la terra.
Le impressioni che ho avuto guardando il film sono state abbastanza buone in quanto il film è abbastanza godibile, le musiche come detto sopra sono molto belle, i personaggi ben caratterizzati (specie Gemini e Apollo), la trama ben strutturata tanto da farmi commuovere in alcune scene come i sacrifici di Isabel e Saga di Gemini.
Ecco perché penso che un 8 il film se lo merita.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
L'unico movie sui CDZ che ho avuto, per inesperienza, voglia di guardare. Non so se il capitolo della dea della discordia fosse uscito, ma trovai solo questo prima che spuntassero società come Dynit e company.
Il film ripercorreva un po' il canovaccio classico, del resto come moltissime altre serie, non poteva variare più di tanto. L'avversario divino non mi piaceva, non ce lo vedevo bene e poi mi fece capire che c'era la probabilità che allungassero il brodo della saga rendendo Atena l'unica buona di tutto l'Olimpo e dintorni. Ad anni di distanza, beh, pare che non ci sia andato molto lontano dalla verità.

Riguardo al film, il problema per cui non mi convinse fu per una serie di fattori tra cui: i nomi originali del manga, che erano cosa nuova per me, le voci diverse, qualche lagna di troppo, nemici decisamente troppo forti (pure per i classici Gold Saints) e dialoghi meno ricercati. Altra pecca fu che i pochi cavalieri d'oro ripescabili sparivano in un battibaleno. D'accordo la serie televisiva si dilungava e il film non può durare troppo, ma vedere liquidato Capricorn appena resuscitato, Cancer (di nuovo con l'armatura che lo aveva ripudiato?!) schiaffeggiato come niente in un paio di mosse dal vecchio avversario, come del resto tutti gli altri restanti, mi fece un po pena. L'unico che si salvava era Saga di Gemini, sempre molto sveglio, ma c'era in quel caso qualche cosmo-kamikaze di troppo e considerando che i pochi sgherri di Apollo erano potentissimi e già il dorato musicista di Nettuno poteva cavarsela, la cosa non mi convinse.

Che dire visto uno visti tutti credo.
La saga vera per me termina in Grecia contro Arles. Asgard era un di più ancora accettabile, ma non richiesto, Nettuno invece un riciclo ormai totale e inutile, anche se il cavaliere multi animalesco e il fratello di Saga erano discreti e abbattere le torri con le armi di Libra una trovata carina..
La recente con Ade e ambientazione dantesca era discreta, ma troppa differenza tecnica, Sirio e Crystal in ombra (anche se per dar spazio agli apprezzabili dorati) e alcune velocizzazioni su scontri interessanti tipo Caronte non me lo fecero gustare a lungo.


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Gens Valeria

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
"I Cavalieri dello Zodiaco" (in lingua originale: "Saint Seya") hanno dato vita all'ennesimo OAV: "La leggenda dei cavalieri scarlatti". E' un anime consigliato a quelli cui piace il genere combattimento, superpoteri e tanta azione.
La storia riguarda come al solito più gli Dei che i Cavalieri, soltanto che finalmente Athena - leggasi Lady Isabel - fa qualcosa di furbo per salvare anzitempo i suoi paladini: all'arrivo del suo fratello(astro) Apollo, decide di seguirlo volontariamente per evitare una strage. Finalmente un po' di sale in zucca!

I disegni sono leggermente diversi, le voci degli interpreti pure, la mobilità delle scene e gli sfondi risultano migliorati tantissimo. Un OAV degno dell'anime e del manga.
Il punto di vista è da spettatori nei confronti della storia principale di, sorpresa, Isabel e Apollo, che questa volta focalizza tutta su di sé l'attenzione: l'incontro/scontro tra fratelli(astri) è il nocciolo della questione.
A mio parere la narrazione è alquanto inorganica, in alcuni punti risulta difficile da capire, soprattutto le parentele e chi sta con chi e per che cosa, ma tutto sommato la storia si capisce anche per intuizione. Unico piccolissimo neo è il finale: si preannuncia vago e non consistente, tanto che Apollo farà la sua ricomparsa nell'OAV "Le porte del Paradiso". I personaggi, invece, stavolta sono tra i migliori caratterizzati, con il ritorno di vecchie conoscenze.
Per me, questo è un anime da 8.


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Sonoko

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
La leggenda dei guerrieri scarlatti è il 3° OAV tratto da Saint Seya. Rispetto agli altri OAV, esso ha una particolarità, infatti ha avuto due diversi adattamenti italiani a seconda del canale su cui è stato trasmesso: inizialmente fu trasmesso su Telecapri, nell'ambito di una bellissima iniziativa del palinsesto domenicale della rete, che prevedeva la trasmissione settimanale di un OAV. Questa versione aveva i nomi originali dei personaggi (quindi Pegasus era Seya, Dragone Shiryu, eccetera), ma i doppiatori erano diversi dai soliti. In seguito l'OAV passò su Mediaset, dove i personaggi ebbero i nomi delle loro armature e fu recuperato qualche doppiatore storico.

Inutile dire che gli OAV tratti da Saint Seya/I cavalieri dello zodiaco non possono raggiungere i livelli della serie regolare, ma questo mi è parso il migliore di tutti - al secondo posto c'è "La dea della discordia".
Come nemico del giorno stavolta viene tirato in ballo un fratello di Atena/Isabel, Febo Apollo, e per me all'inizio è stato un po' scioccante vederlo, dato che la principale immagine di Apollo che avevo in testa era quella del papino di Pollon - ok, lì c'era anche una zia Atena, ma quell'Atena mi pare più somigliante a Isabel, dato che sono imbranate allo stesso modo. Tuttavia questo nuovo Apollo si è rivelato un personaggio interessante e la storia è stata gradevole da seguire; peccato solo che Pegasus piagnucoli un po' troppo per i miei gusti all'inizio del film.
Ho trovato il character design e l'animazione eccellenti, come c'era da aspettarsi. Il mio voto finale è 9.


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Andromeda

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Premetto che a mio avviso questo è il miglior OAV mai realizzato per la serie de I Cavalieri dello Zodiaco. L'elemento che colpisce maggiormente è la perfetta integrazione che si ha sul piano visivo e quello audio. Ad esempio, l'incontro fra lady Isabel e Febo Apollo - Abel, nella versione originale - è scandito da un brano che inizia con un intenso fortissimo, che scema immediatamente in un delicato e pacato piano e che indica la fatalità dell'evento che si sta per verificare. Altro brano che costituisce forse l'esempio massimo della bravura di Seiji Yokoyama e lo consacra come uno dei migliori compositori di colonne sonore di anime è "Abel no theme", una sorta di Leitmotive che percorre tutto il film.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Passando ora all'analisi della trama, diciamo pure che lo schema in cui si susseguono le azioni è quello standard. Lady Isabel riconosce in un estraneo venuto a farle visita suo fratello Apollo e, intuite le sue intenzioni di distruggere la Terra facendola scomparire sotto la forza delle onde del mare per cancellare una volta per tutte l'umanità corrotta, decide di far credere ai suoi Cavalieri di essere passata dalla parte del fratello per non coinvolgerli nelle sue beghe familiari.
In realtà, finge solamente di averlo fatto e questo per tentare di frenare le ambizioni fraterne da sola. Il suo piano non riesce e Apollo, scoperto l'inganno, spedisce l'anima della sorella nell'Aldilà, in attesa che raggiunga i Campi Elisi. I Cavalieri dello Zodiaco scendono quindi nuovamente in campo, anche se questa volta il nemico è più forte del solito, anche perché può contare sull'aiuto dei Cavalieri d'Oro a cui ha donato una nuova vita, e che gli devono obbedienza per gratitudine, e sui tre Guerrieri Scarlatti a lui devoti; fra questi il più forte è senza alcun dubbio Altlas, che giunge spesso in soccorso dei Cavalieri d'Oro che non si sono dimostrati all'altezza del loro nome - anche perché privi della loro vera e propria armatura d'oro; difatti quella che indossano in questo film è una scadente imitazione - e dei suoi più deboli compagni.

Ultima nota di merito spetta alla sigla di chiusura, "You are my reason to be", unica a essere stata scritta per uno dei primi quattro film su I Cavalieri dello Zodiaco; è molto bella e ricorda per certi versi le atmosfere soft di altre canzoni presenti nella serie originale - mi riferisco per esempio a "Athena no Komoriuta - Lullaby", cantata da Mitsuki Horie, che interpreta per questa occasione lady Isabel.
Perdonatemi se mi dilungo sempre sull'aspetto musicale, ma la colonna sonora di quest'anime è la migliore che io abbia mai sentito e non posso fare a meno che sottolinearne i pregi. Consiglio questo film a tutti coloro che si avvicinano al mondo de I Cavalieri dello Zodiaco e non.


 4
phoenix

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Il film si apre con apollo che avvicina Atena e quest'ultima, riconoscendolo come suo fratello, decide di seguirlo, per poi scoprire che egli in realtà vuole punire gli uomini per tutto l'odio che hanno portato sulla terra. Nonostante ciò, e gli inutili sforzi dei cavalieri di bronzo che cercano di dissuaderla ma vengono sconfitti dai cavalieri di apollo, Atena resta al fianco del fratello per aiutarlo nella sua opera. Quest'ultimo schiera in campo oltre ai suoi personali cavalieri anche i cavalieri d'oro morti nella guerra delle dodici case e da lui resuscitati. I cavalieri di bronzo si troveranno quindi da soli e traditi contro una divinità.
Le animazioni sono le solite dei cavalieri dello zodiaco anche se c'è una scena in cui dei cavalieri che combattono corpo a corpo e si buttano senza alcun motivo apparente in un burrone di cui non ho capito il senso.
Anche se non né conosco il motivo sono presenti tre doppiaggi e adattamenti italiani differenti: il primo è quello classico italiano dei cavalieri; il secondo è simile al primo però differisce in alcuni punti e quindi non riuscirà a soddisfare né chi è affezionato ai classici adattamenti e voci né chi vorrebbe un adattamento più fedele; il terzo invece un adattamento fedele alla versione giapponese anche se c'è una discutibile traduzione di saint in sacri guerrieri ed è piacevole anche se si predilige l'adattamento classico sentire i cavalieri chiamati col loro vero nome e lanciare colpi col nome originale.
In definitiva La Leggenda Dei Guerrieri Scarlatti è un bel film (quel 7 sarebbe un 7 e mezzo) che anche se non è un capolavoro vale la pena guardare se si è dei fan dei cavalieri dello zodiaco.


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Catulla

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Il 1988 è un anno prolifico per la Toei Animation sul versante Saint Seiya: dopo il successo del secondo oav viene prodotto ancora un altro stupendo lungometraggio, sempre su soggetto di Masami Kurumada, con una trama che vede come protagonista Apollo, il leggendario dio greco del sole protettore delle arti.
Il terzo oav assieme al secondo rappresenta il picco delle opere su Saint Seiya, un virtuosismo tecnico per quegli anni.
Allungata la durata di un’altra abbondante mezz’ora rispetto ai lungometraggi precedenti, stavolta la trama ci si presenta un po’ più profonda.
In una splendida giornata soleggiata Atena coglie un presagio di distruzione e subito dopo compare davanti a lei un giovane alto, maestoso, di fattezze quasi divine, che la chiama “sorella”…
In quel momento qualcosa nella fanciulla cambia, il suo sguardo, il suo cosmo, diventano freddi, come quelli di una divinità olimpica che guarda dall’alto gli uomini senza curarsi più delle loro sofferenze e dei loro affanni. E’ questa Atena? Seiya e i suoi compagni non possono accettare questo cambiamento da parte della loro amata dea, che fino ad allora era sempre stata disposta a tutto pur di salvare l’umanità e che ora abbandona il mondo intero alla distruzione, lasciandosi distrarre invaghita dal suono della celebre cetra di Apollo, leggendaria per la sua melodia soave, capace di attirare a sé chiunque per il suo fascino.
Le avventure dei cavalieri questa volta si svolgono attorno al leggendario Tempio della Corona, un santuario greco dedicato al dio Apollo, che in Grecia ricevette grandi culti, spesso fino al punto di oscurare la figura principale del pantheon olimpico, quella del padre Zeus.
Inseguimenti e combattimenti ci mostrano i cavalieri di Atena in preda di cavalieri troppo forti per loro, dotati di una forza calda e immane, segno della differenza di gerarchia tra i cavalieri di Apollo e quelli di Atena.
Ogni duello qui si svolge in maniera meno veloce rispetto ai precedenti film, risulta più sofferta la vittoria, più sofferta perché accanto ai nemici compaiono amici creduti ormai persi da vecchia data: coloro con cui i cavalieri di bronzo avevano già combattuto, i cavalieri d’oro.
Il film assume toni tragici man mano che si procede: la speranza svanisce pian piano, lasciando posto ad un’ostinazione dettata dall’inerzia a combattere, anche se la propria dea, la dea della giustizia in cui credi e per la quale sei diventato cavaliere, ti abbandona, lasciandoti al tuo destino di misero essere umano.
Singolare in questo caso la sofferenza di Seiya, che diventa quasi un burattino senz’anima. Il protagonista è caratterizzato al meglio in questo film. Si mostra cioè che anche l’eroe che ci aveva presentato il maestro Kurumada, nonostante le titaniche imprese contro gli stessi dei, è pur sempre un uomo, con gravi limiti, e con profonde debolezze, che spesso ha anche bisogno di essere sgridato come un bambino per riprendere la forza che lo connotava un tempo.
L’estro di questo film, il suo elemento nuovo sta proprio in questo nuovo modo di presentare il protagonista in maniera diversa, più vicina allo spettatore, a chi si sente smarrito dopo aver perso la fede.
L’unica pecca è rappresentata dalla debolezza dei cavalieri d’oro: sembrano uomini ben lontani da quelli che perirono nella battaglia alle dodici case, le loro armature dorate si sgretolano come se fossero pasta frolla, sembrano aver perso ogni vigore. Il loro fascino in compenso è ancora vivo presso gli eredi cavalieri di bronzo e la loro autorità ancora fortemente sentita.
Ed infine, quale migliore caratterizzazione se non quella del nemico principale: Apollo. Reincarnatosi in un corpo immortale è talmente convinto della sua intoccabilità da non considerare nemmeno gli uomini, da guardarli con insufficienza, per poi pagarne amaramente il prezzo con una forte umiliazione, umiliazione che gli provoca il fiero sguardo di un mortale che combatte per la propria esistenza, limitata, ma preziosa, a dispetto di un’esistenza immortale, eterna, perfetta, ma proprio per questo meno densa, indurita dal passare dei secoli come la pietra.
Una sola frase riassume il pensiero di Apollo, caratterizzandolo alla perfezione come divinità di fronte all’uomo che ha davanti: “…non avevo mai provato nulla di simile! Ha una strana determinazione negli occhi…”
A livello tecnico non ci sono imperfezioni: troviamo sempre animazioni e character design nelle già consolidate e abili mani della coppia Michi Imeno/ Shingo Araki. Il chara è davvero raffinato, complessa è l’animazione, gli sfondi ci ricordano una natura rigogliosa e mediterranea, ricolma di vegetazione e di sole, piena di fonti e di luminosità.
Il grigio delle rovine dei templi si staglia nell’azzurro terso del cielo: l’immagine della Grecia antica è stata perfettamente resa.
Il comparto musicale è anche qui dei migliori: dopo la punta toccata nell’oav <i>L’ardente scontro tra gli dei</i>, Seiji Yokoyama ha mantenuto alto il suo genio compositivo creando pezzi indimenticabili per la loro bellezza. Così alle note serene e solari della cetra di Apollo, si alternano le note tristi dello sconforto senza fede di Seiya e le note maestose del duello finale tra il cavaliere di Pegasus ed il dio più solenne dell’antichità.
La regia di Shigeyasu Yamauchi ci lascia ancora a bocca aperta: un’inquadratura della statua di Atena sull’acropoli di Atene si allontana all’indietro fino a raggiungere il santuario di Apollo, attraversando montagne dorate, e dando una grande idea di immensità.
Anche questo film ha attraversato le vicissitudini del ridoppiaggio, essendo vittima anche di un’edizione pirata. Oggi è possibile averlo in doppia traccia nei dvd della Yamato: una traccia relativa al ridoppiaggio e un’altra relativa al doppiaggio storico.
E’ un’opera perfetta, che va vista per chi ama Saint Seiya, in quanto qui si tocca l’apice in trama, disegni, animazione, musiche, regia; apice che purtroppo non verrà mai più raggiunto.


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Orfeo della lira

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Ecco la terza opera cinematografica dedicata a Saint Seiya. Dopo i fasti delle 12 case e l'entrata in scena dei 12 cavalieri d'oro il film, prodotto subito dopo la fine di quella serie, ha come elemento principale proprio la resurrezione dei custodi dorati morti durante quel combattimento per volontà del divino Apollo, fratello di Atena, a cui i cavalieri giurano fedeltà.
Il film sembra non seguire il solito copione della dea da salvare in quanto è Atena stessa che sembra non volere la protezione dei suoi cavalieri, tuttavia è inevitabile ricadere negli stessi filoni narrativi che hanno fatto di questa serie un must degli anni 80/90.
Il disegno unico nel suo genere è curato dalla mitica coppia Araki Himeno mentre la regia è affidata a Yamauchi già regista del secondo film cinematografico sui saint.
La storia sebbene strutturata in maniera dignitosa(molto meglio che negli altri film) pecca come al solito di scontri troppo brevi e di una sceneggiatura che come marchio cinematografico del regista tende a sviluppare più il co-protagonista che il protagonista negativo.
Assistiamo infatti a uno scontro con Atlas, servitore di Apollo, troppo lungo ad appannaggio di quello dello stesso dio che fa sembrare il finale quasi frettoloso benchè molto curato.
Stesso difetto verrà riscontrato anni dopo nell'altra opera su saint seiya diretta da Yamauchi, Hades Sanctuary.
Le musiche sono invece tra le migliori se non le migliori in assoluto di tutto il vasto repertorio saintseiyano.
"You are my reason to me" è un ending tra le più belle che abbia mai sentito.
Meriterebbe un dieci se pensiamo all'anno di produzione e al fatto che con quest'opera saint seiya raggiunge il suo picco massimo di popolarità e di fasto ma i difetti elencati prima mi fanno togliere un punto.
Altamente consigliato.


 7
Arioch

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Terzo OAV dedicato a Saint Seiya, stavolta alle prese con la minaccia del dio Apollo. Personalmente, la considero una delle opere animate più belle in assoluto. Detto brevemente della grafica, dove il duo Araki/Himeno raggiunge il suo apice, e della splendida regia che esalta al massimo combattimenti ricchi di pathos, questo film si segnala anche per una durata doppia rispetto ai precedenti, che consente non solo combattimenti più lunghi ed articolati, ma anche una migliore caratterizzazione dei personaggi e della vicenda. Tenuto conto della data di produzione, più o meno parallela alla realizzazione della serie di Asgard (della quale, in effetti, Araki e Himeno realizzarono in prima persona un solo episodio, il primo), non è difficile intuire che molti degli elementi introdotti qui sarebbero poi confluiti nell'affresco delineato da Kurumada per la saga di Hades, come la resurrezione dei Gold Saints defunti nella battaglia dei Dodici Templi, la disperazione dei protagonisti di fronte all'apparente morte di Athena e così via. Proprio per questo motivo, l' OAV risulta essere affascinante anche aldilà della vicenda in sé, come sempre ottimamente sceneggiata e che vede i Sacri Guerrieri opposti ad una delle divinità meglio tratteggiate e sfaccettate mai apparse in Saint Seiya. L' oav è inoltre l' occasione per vedere in azione i Cavalieri d'Oro che nella serie TV non furono graziati dall'apparire in episodi disegnati da Araki ed Himeno. A questo aggiungiamo, per chi lo vedesse grazie ai DVD Yamato, due splendidi doppiaggi, italiano fedele all'adattamento storico e italiano fedele all'originale, entrambi realizzati meravigliosamente, che uniti alla traccia audio originale fanno un' opera difficilmente eguagliabile per qualità e completezza. Imperdibile.


 8
Nausica

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Il terzo film dedicato ai Cavalieri dello Zodiaco è sicuramente il migliore, sia per i disegni e l'animazione (che raggiungono il top) che per quanto riguarda l'articolazione della trama e l'analisi psicologica dei personaggi. Non a caso la durata di questo film è doppia rispetto ai precedenti e offre la possibilità di approfondire diversi aspetti che negli altri film erano solo accennati.
Per quanto riguarda la trama i nostri eroi questa volta dovranno vedersela con il dio Apollo, divo del Sole e delle Arti, tra le più importanti divinità dell'Olimpo. E la sfida non sarà facile, visto che la stessa Lady Isabel - Atena sembra essere dalla parte del divino fratello....
Interessante notare come il film riprenda molti elementi della saga di Hades che, all'epoca della sua realizzazione, esisteva solo sul manga. Abbiamo ad esempio il ritorno dei Cavalieri d'Oro defunti nella corsa alle Dodici Case che passano dalla parte di Apollo, il desiderio di Isabel di tenere i Bronze fuori dalla battaglia, la sua presunta morte. La stessa battaglia di Cristal contro Berenice ricorda quella infernale contro Minosse. E forse non è un caso che alcune musiche ed immagini di questo film le ritroveremo nel capitolo Sanctuary della serie di Hades.
Molto bella è anche l'analisi introspettiva dei Bronze dopo il voltafaccia di Isabel: ci si sofferma in particolare sulla disperazione di Pegasus, che sembra aver perso, per la prima volta, la speranza; una disperazione che testimonia il particolare legame del cavaliere con Isabel, un legame che sembra andare oltre l'amicizia o la devozione per la propria dea.
Degni di nota anche i combattimenti di Sirio contro Cancer (per me il migliore del film), Pegasus contro Gemini e Andromeda contro Fish, rivisitazioni delle battaglie memorabili viste nella serie classica.
Insomma, un'opera da non perdere sia per gli appassionati di questo anime che per chi ama l'animazione in generale.


 2
Mifune

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Questo è il primo film dei cavalieri che vidi originariamente tramite le cassette distribuite dalla Dynamic. Al tempo rimasi piacevolmente preso dalla storia e dalla realizzazione tecnica. Ora, con il giudizio critico che il tempo mi ha donato, non riesco a capire come feci a lasciarmi trasportare così ingenuamente da questo prodotto. Questo film è il terzo dedicato alla serie di Saint Seiya e forse è la summa dei due precedenti. Per questo si porta a dietro pregi e difetti tipici di tutti i film. Trama inizialmente avvincente, ma sviluppata in maniera pessima. La banalità vige sovrana sopra tutto. Se avete visto almeno un paio di episodi della serie TV saprete già quando i diversi personaggi faranno la loro apparizione, quando le prenderanno e quando le daranno; insomma banalissimo. Per di più in questo film ci sono un paio di trovate assurde. I cavalieri d'oro ridotti a puri soprammobili si fanno saccagnare dopo pochi minuti e rimangono nell'ombra in tutto l'episodio. Sirio e Crystal che si infilano le vesti dorate solo per essere fatti a pezzi un secondo dopo da Apollo. Insomma si nota uno studio a tavolino per far si che il pubblico gridi dallo stupore ad ogni scena, senza pensare ad una logica narrativa vera e propria. Questo effetto in compenso crea un comparto tecnico davvero buono. Le animazioni raggiungono ottimi livelli e certe trovate grafiche sono esaltanti. La deformazione fisica che colpisce i cavalieri, durante gli scontri con i nemici, sono eccezionali e dimostrano le capacità creative di Araki al suo massimo splendore. La regia(sempre Sigeyasu Yamauchi) fa il suo dovere e riesce a far appassionare il pubblico e ad incollarlo allo schermo. Cosa dire infine di questo film... pregi e difetti si sommano per dare vita al solito episodio dei cavalieri. Da molti considerato il miglior film, per me la solita minestra riscaldata con elementi appena un pò superiori alla norma.

Rock Holmes

 0
Rock Holmes

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Cominciamo con i pregi: belle le musiche belli i disegni e buone le animazioni, d'altronde è un film cinematografico, di meno non ci si aspettava.... ma ora viene il brutto: la trama e sempre uguale e scontata come quella degli altri film, e la sceneggiatura pur con qualche buona idea, è mal distribuita: Camus e Shura muoiono quasi subito , Gemini senza avere fatto granché (e dire che uno come lui poteva...) Jao dei guerrieri scarlatti muore senza quasi aver parlato ecc.. non viene neanche spiegato dove sono gli altri cavalieri d'oro e perchè non intervengano.
Non guardiamo poi la scelta di di far indossare a Sirio e Crystal le armature d' oro per poi essere subito abbattuti da Apollo senza aver tirato neanche un colpo....
Mediocre.


 1
Gackt

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Tra tutti i film dei cavalieri, questo è quello che spicca in modo positivo. Finora i due film precedenti (e anche quello successivo) erano caratterizzati da una trama breve e standard, mentre questo lungometraggio propone una trama non dico originale, ma perlomeno diversa. Bisogna anche notare la maggiore durata rispetto ai precedenti che permette anche di gustare combattimenti più lunghi e impegnati, invece di quelle sequenze rapide viste finora. Le animazioni e i disegni sono quelli della serie animata. L'elemento che lo distingue è sopratutto l'introspezione dei personaggi, che ci fa analizzare meglio la psicologia e i sentimenti dei saint. Buono anche il doppiaggio (almeno quello che ho visto io) che mantiene i nomi originali, se non fosse per il doppiatore di seiya che fa apparire l'"eroe" un insopportabile piagnucolone. Il migliore film dei cavalieri.

demone dell'oscurità

 7
demone dell'oscurità

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Se non fosse per quei tre buffoni dei cavalieri scarlatti, il film sarebbe già completo di suo in tutti i reparti, pienamente discostato dalla serie classica, lungo quanto basta e ben lavorato ad arte in tutti i suoi disegni.
Finalmente il film con le seconde armature e anche ottime interpretazioni da parte dei doppiatori. I cavalieri d'oro resuscitati valgono da soli tre quarti di film, tre armature d'oro per ritenere Apollo al pari di Nettuno. Scelte mirate e giuste dello staff, memorabili i nuovi scontri tra Sirio e Cancer, e Pegasus contro Gemini. Da vedere più volte, più degli altri quattro film (cinque in tutto, come ben sapete).