Cinderella Boy
Tratto da un manga breve pubblicato nel 1980, creato dalla penna di Moneky Punch, già autore di Lupin III, seguito da un altra breve serializzazione nel 1982, "Cinderella Boy" è un anime del 2003, che ormai ha esattamente 20 anni sul groppone. Ma, a differenza di Lupin, questa serie non è certo altrettanto nota al grande pubblico, nonostante un passaggio televisivo su MTV all'epoca (2004) e qualche replica seguente. I motivi sono principalmente due: il primo è che si tratta di una serie corta, solo 13 episodi sono stati prodotti infatti, e il secondo è che si tratta di una serie che non eccelle particolarmente in nulla (non è orribile, ma ha diversi problemi, come spiegherò non seguito).
Dicevo che quest'anime è tratto da un vecchio e breve manga, talmente breve che Monkey Punch fece in tempo a introdurre solo i due protagonisti (più alcuni antagonisti secondari). In questa versione Ranma e Rella condividono sempre lo stesso corpo dopo un incidente quasi mortale, e l'uno diventa l'altra allo scoccare della mezzanotte e viceversa come nell'anime, ma in questa versione hanno anche alcuni poteri in più. Il manga inoltre sembra molto più violento, ed il tono è di gran lunga più serio. Il design dei due protagonisti rimane comunque simile.
E dunque, qual è il problema principale di Cinderella Boy (anime)? Come già accennato prima si tratta di una produzione che non brilla per qualità di animazioni, disegni e nemmeno per le storie. Sembra uno di quei tanti anime prodotti in quegli anni con un budget limitato: alcuni episodi ne soffrono più di altri ovviamente, ma in generale non è certo una serie che brilla per il suo comprarti tecnico. E le storie... le storie sanno di già visto, anche per l'epoca. Alcune sembrano perfino riciclate da anime di gran lunga migliori (tipo quello dell' attrice famosa che vuole passare un giorno da ragazza "normale"). Ci sono scene in cui un personaggio legato alla protagonista è morente, ma è disegnato così male che è difficile prendere il momento drammatico sul serio. Dove l'anime invece riesce a brillare di luce propria è invece con in momenti più comici: alcuni personaggi secondari infatti risultano piuttosto divertenti, ma sono purtroppo poco utilizzati durante la serie. Altri personaggi misteriosi vengono anche sottoutilizzati, e questo è anche un peccato. Forse si puntava a una seconda stagione per approfondire questi personaggi, ma era chiaro fin dal principio che questa serie non avrebbe avuto chance di avere un seguito. Fosse stata prodotta e realizzata negli anni '80 o '90 forse forse ci sarebbe stata qualche chance. O ancora meglio con un budget superiore. Certamente non mancavano serie TV migliori all'epoca: ad esempio "Gungrave", serie realizzata con il design dell'autore di "Trigun" (spesso erroneamente attribuita a lui stesso), che per qualche ragione non è stata importata in Italia, nonostante fosse una bomba! Nel 2003 c'erano anche serie come "Last Exile", che certamente era su tutt'altro livello.
Insomma, "Cinderella Boy" non aveva molte speranze fin dal principio. Però non è una serie completamente da buttare: come già evidenziato ci sono parti divertenti, la premessa è senz'altro valida e la dinamica tra Ranma e Rella che condividono uno stesso corpo è divertente anch'essa. Tra l'altro Moneky Punch aveva creato un personaggio di nome Ranma capace di cambiare sesso diversi anni prima del Ranma di Ranma 1/2 (ovviamente le circostanze sono completamente differenti).
Poteva diventare una grande hit, o magari almeno un classico di culto, come "Project A-KO," o "Nuku Nuku" (la ragazza gatto), se realizzato con più cura. È quindi un anime che si può tranquillamente ignorare, tuttavia ha qualche buon momento, si lascia guardare senza problemi. Se dunque avete qualche ora da perdere dateci un'occhiata, forse ve ne pentirete, forse no. Se invece non avete tempo da perdere leggete almeno il capitoletto del manga realizzato da Monkey Punch 43 anni fa ormai, per vedere le potenzialità che aveva questa storia!
Dicevo che quest'anime è tratto da un vecchio e breve manga, talmente breve che Monkey Punch fece in tempo a introdurre solo i due protagonisti (più alcuni antagonisti secondari). In questa versione Ranma e Rella condividono sempre lo stesso corpo dopo un incidente quasi mortale, e l'uno diventa l'altra allo scoccare della mezzanotte e viceversa come nell'anime, ma in questa versione hanno anche alcuni poteri in più. Il manga inoltre sembra molto più violento, ed il tono è di gran lunga più serio. Il design dei due protagonisti rimane comunque simile.
E dunque, qual è il problema principale di Cinderella Boy (anime)? Come già accennato prima si tratta di una produzione che non brilla per qualità di animazioni, disegni e nemmeno per le storie. Sembra uno di quei tanti anime prodotti in quegli anni con un budget limitato: alcuni episodi ne soffrono più di altri ovviamente, ma in generale non è certo una serie che brilla per il suo comprarti tecnico. E le storie... le storie sanno di già visto, anche per l'epoca. Alcune sembrano perfino riciclate da anime di gran lunga migliori (tipo quello dell' attrice famosa che vuole passare un giorno da ragazza "normale"). Ci sono scene in cui un personaggio legato alla protagonista è morente, ma è disegnato così male che è difficile prendere il momento drammatico sul serio. Dove l'anime invece riesce a brillare di luce propria è invece con in momenti più comici: alcuni personaggi secondari infatti risultano piuttosto divertenti, ma sono purtroppo poco utilizzati durante la serie. Altri personaggi misteriosi vengono anche sottoutilizzati, e questo è anche un peccato. Forse si puntava a una seconda stagione per approfondire questi personaggi, ma era chiaro fin dal principio che questa serie non avrebbe avuto chance di avere un seguito. Fosse stata prodotta e realizzata negli anni '80 o '90 forse forse ci sarebbe stata qualche chance. O ancora meglio con un budget superiore. Certamente non mancavano serie TV migliori all'epoca: ad esempio "Gungrave", serie realizzata con il design dell'autore di "Trigun" (spesso erroneamente attribuita a lui stesso), che per qualche ragione non è stata importata in Italia, nonostante fosse una bomba! Nel 2003 c'erano anche serie come "Last Exile", che certamente era su tutt'altro livello.
Insomma, "Cinderella Boy" non aveva molte speranze fin dal principio. Però non è una serie completamente da buttare: come già evidenziato ci sono parti divertenti, la premessa è senz'altro valida e la dinamica tra Ranma e Rella che condividono uno stesso corpo è divertente anch'essa. Tra l'altro Moneky Punch aveva creato un personaggio di nome Ranma capace di cambiare sesso diversi anni prima del Ranma di Ranma 1/2 (ovviamente le circostanze sono completamente differenti).
Poteva diventare una grande hit, o magari almeno un classico di culto, come "Project A-KO," o "Nuku Nuku" (la ragazza gatto), se realizzato con più cura. È quindi un anime che si può tranquillamente ignorare, tuttavia ha qualche buon momento, si lascia guardare senza problemi. Se dunque avete qualche ora da perdere dateci un'occhiata, forse ve ne pentirete, forse no. Se invece non avete tempo da perdere leggete almeno il capitoletto del manga realizzato da Monkey Punch 43 anni fa ormai, per vedere le potenzialità che aveva questa storia!
Uscito dalla matita di Monkey Punch nel 1980, "Cinderella Boy" e stato trasformato in anime solo dopo un quarto di secolo, nel 2003, pur restando fedele alla controparte cartacea. E' la storia di Ranma, giovane detective squattrinato ma pieno di iniziativa e della sua socia Rella, bionda mozzafiato e ricchissima. Pur non avendo bisogno di lavorare, invece di condurre una vita oziosa, Rella decide di lavorare al fianco di Ranma nella loro agenzia investigativa. Indagando in un caso difficile, si ritrovano coinvolti in una sparatoria con tanto di incidente stradale e, al suo risveglio, Ranma non trova traccia di Rella. Ben presto scoprirà la terribile verità: i due sono vittime di un terribile esperimento scientifico, due anime in un corpo per cui, allo scoccare della mezzanotte, Ranma si trasforma in Rella , poi, dopo ventiquattro ore, il ciclo ricomincia, perché Rella torna Ranma. Come se non bastasse ognuno dei due mantiene la propria personalità e i propri ricordi personali, ma non sa nulla di ciò che l'altro ha visto! Questa serie di risvegli al buio provocherà una serie di gag, ma anche di difficoltà a non finire. Gli episodi scorreranno leggeri in una serie di investigazioni volte a scoprire la verità e a risolvere alcuni casi. La serie scorre leggera ma, allo stesso tempo, e molto più profonda di quanto non si direbbe. Entrambi i personaggi, infatti, sono più profondi e sfaccettati e anche la storia, piena di rimandi alle fiabe, e molto più intensa e sfaccettata. Rella, in particolare, non e certo ricca e viziata, una bionda tutta bellezza e null'altro ma, al contrario, ha un grande cuore e molto cervello, come capiremo nell'episodio dedicato alla sua infanzia. La grafica e molto bella, dai colori vividi, discreta la colonna sonora, buona la regia. Molto bello anche il personaggio di Dorothy (richiamo al mago di Oz), cameriera personale di Rella, anziana inventrice degna di un film di James Bond. Il risultato finale, però, non mi ha convinto del tutto. La durata di tredici episodi è a mio avviso troppo breve, data la buona premessa si sarebbe potuto e dovuto proseguire ben più a lungo. Inoltre, il finale stesso è davvero affrettato e superficiale, aperto e... No spoiler. Per cui, non per essere sadico, ma più di 6 non mi sento di dare.
"Masì, dài, alla fine è carino": sarebbe questa la frase con cui descriverei quest'anime non fossero richiesti almeno 500 caratteri per la recensione.
Beh, che dire: dal creatore di Lupin, ecco a voi il sosia di Lupin e la sosia - un po' meno... ehm, diciamo la sosia "zozza" - di Margot.
L'anime ha una trama però ben diversa che può rilevarsi interessante, non fosse che gli episodi sono alquanto banali. Ripeto, nell'insieme "Cinderella Boy" è una serie carina. Sicuramente avrei da consigliarvi molti altri anime prima di questo. Ma se proprio siete fan di Monkey Punch...
Beh, che dire: dal creatore di Lupin, ecco a voi il sosia di Lupin e la sosia - un po' meno... ehm, diciamo la sosia "zozza" - di Margot.
L'anime ha una trama però ben diversa che può rilevarsi interessante, non fosse che gli episodi sono alquanto banali. Ripeto, nell'insieme "Cinderella Boy" è una serie carina. Sicuramente avrei da consigliarvi molti altri anime prima di questo. Ma se proprio siete fan di Monkey Punch...
"Cinderella Boy" è una serie anime di tredici episodi, basata su un manga breve di Monkey Punch, autore famoso per avere creato quel mito immortale che è Lupin III.
Protagonisti della serie sono Ranma e Rella, due detective che gestiscono una piccola agenzia in una grande città chiamata Kirin Town, la città con il tasso di criminalità più alto del mondo, e per questo ribattezzata Killing Town.
Durante un'indagine apparentemente banale, i due detective finiscono per scoprire un grosso traffico d'armi, mettendosi contro il più potente criminale della città, e durante l'inseguimento che segue tra loro e i criminali, Ranma e Rella perdono apparentemente la vita in un incidente. Invece Ranma si risveglia una settimana dopo l'accaduto, nello stesso luogo, ma senza la sua partner accanto. Credendola morta, Ranma riprende la sua vita, ma allo scoccare della mezzanotte, come nella fiaba di Cenerentola da cui l'anime prende il titolo, Ranma deve andare via per lasciare spazio a Rella, che appare magicamente. Per qualche strano motivo adesso, i due detective condividono lo stesso corpo, ma non la memoria o le sensazioni, a giorni alterni, e per questo il loro obiettivo diventerà quello di scoprire la causa della cosa, e soprattutto trovare il modo di tornare come prima.
La storia dell'anime ha delle potenzialità vere, purtroppo sono tutte mal sfruttate. La storia fa fatica a ingranare, di tredici episodi quelli davvero importanti sono forse solo i primi due e gli ultimi tre, tutto il resto si può considerare in più. La trama principale della serie viene dimenticata per quasi tutta la durata dell'anime, e ripresa e conclusa alla bell'e meglio negli ultimi episodi, dando origine a un finale deludente che lascia molte cose irrisolte.
Per quel che riguarda l'aspetto grafico, il giudizio è insufficiente. A parte i due protagonisti Ranma e Rella, che sono palesemente Lupin con i capelli un po' scompigliati, e l'altra una Fujiko bionda, tutto il resto dei personaggi è brutti e mal disegnato. Lo stesso si può dire per tutto il resto del comparto tecnico: animazioni poco curate e insufficienti, sfondi spogli, scene d'azione lente e assolutamente poco coinvolgenti che in alcuni casi sfociano nel ridicolo completano il quadro - com'è possibile che una decina di sicari della mafia armati di mitra non riescano a colpire una sola volta il bersaglio?
Le musiche sono l'unica nota positiva della serie. La colonna sonora è bella, almeno lei. Le sonorità jazz ben si adattano alle atmosfere della serie, e riescono a donare un po' di brio e vitalità alle varie scene che accompagnano.
Una cosa abbastanza interessante però la serie ce l'ha, anche se non basta a farmi cambiare opinione su di essa: a partire dal titolo "Cinderella Boy", la serie è piena di citazioni e rimandi alle fiabe.
La protagonista femminile della serie si chiama Rella Cindy Shirayuki, dove ovviamente il suo primo e secondo nome letti all'inverso formano Cinderella, ovvero Cenerentola. Poi c'è il cognome Shirayuki, composto da Shiroi (bianco) e Yuki (neve), quindi Biancaneve. Poi ci sono gli altri personaggi, come la misteriosa Alice, l'informatore Pinocchio, l'informatrice sul web Tinkerbell, la cameriera di Rella che si chiama Dorothy, come la protagonista de "Il Mago di Oz", lo scienziato di nome Dr. Grimm, ovvio riferimento ai fratelli Grimm, e diversi altri personaggi ancora che non sto a elencare. E' abbastanza interessante cercare di scoprire tutte le citazioni presenti.
Ho lasciato per ultimo il protagonista maschile, Ranma Hinamatsuri. Il suo cognome è preso dalla festività giapponese omonima, festeggiata il 3 di marzo. Il suo nome tuttavia, a differenza di quello che alcuni pensano, non è una citazione a "Ranma ½" e al suo protagonista, con cui condivide la trasformazione con cambio di sesso. Questo perché il manga di "Cinderella Boy", da cui l'anime è tratto è precedente al famoso manga della Takahashi.
In conclusione, citazioni a parte, "Cinderella Boy" è un anime mediocre, con una storia potenzialmente interessante e personaggi abbastanza simpatici, anche se poco originali. Purtroppo il tutto viene mal gestito, l'anime alla lunga stanca nonostante la brevità, e arrivare alla fine diventa un impegno. Non nascondo che il motivo principale per il quale ho guardato la serie è il nome dell'autore e la somiglianza del protagonista a Lupin III. Mi aspettavo una serie divertente e brillante, e invece non è stato così. Peccato, un'occasione mancata.
Protagonisti della serie sono Ranma e Rella, due detective che gestiscono una piccola agenzia in una grande città chiamata Kirin Town, la città con il tasso di criminalità più alto del mondo, e per questo ribattezzata Killing Town.
Durante un'indagine apparentemente banale, i due detective finiscono per scoprire un grosso traffico d'armi, mettendosi contro il più potente criminale della città, e durante l'inseguimento che segue tra loro e i criminali, Ranma e Rella perdono apparentemente la vita in un incidente. Invece Ranma si risveglia una settimana dopo l'accaduto, nello stesso luogo, ma senza la sua partner accanto. Credendola morta, Ranma riprende la sua vita, ma allo scoccare della mezzanotte, come nella fiaba di Cenerentola da cui l'anime prende il titolo, Ranma deve andare via per lasciare spazio a Rella, che appare magicamente. Per qualche strano motivo adesso, i due detective condividono lo stesso corpo, ma non la memoria o le sensazioni, a giorni alterni, e per questo il loro obiettivo diventerà quello di scoprire la causa della cosa, e soprattutto trovare il modo di tornare come prima.
La storia dell'anime ha delle potenzialità vere, purtroppo sono tutte mal sfruttate. La storia fa fatica a ingranare, di tredici episodi quelli davvero importanti sono forse solo i primi due e gli ultimi tre, tutto il resto si può considerare in più. La trama principale della serie viene dimenticata per quasi tutta la durata dell'anime, e ripresa e conclusa alla bell'e meglio negli ultimi episodi, dando origine a un finale deludente che lascia molte cose irrisolte.
Per quel che riguarda l'aspetto grafico, il giudizio è insufficiente. A parte i due protagonisti Ranma e Rella, che sono palesemente Lupin con i capelli un po' scompigliati, e l'altra una Fujiko bionda, tutto il resto dei personaggi è brutti e mal disegnato. Lo stesso si può dire per tutto il resto del comparto tecnico: animazioni poco curate e insufficienti, sfondi spogli, scene d'azione lente e assolutamente poco coinvolgenti che in alcuni casi sfociano nel ridicolo completano il quadro - com'è possibile che una decina di sicari della mafia armati di mitra non riescano a colpire una sola volta il bersaglio?
Le musiche sono l'unica nota positiva della serie. La colonna sonora è bella, almeno lei. Le sonorità jazz ben si adattano alle atmosfere della serie, e riescono a donare un po' di brio e vitalità alle varie scene che accompagnano.
Una cosa abbastanza interessante però la serie ce l'ha, anche se non basta a farmi cambiare opinione su di essa: a partire dal titolo "Cinderella Boy", la serie è piena di citazioni e rimandi alle fiabe.
La protagonista femminile della serie si chiama Rella Cindy Shirayuki, dove ovviamente il suo primo e secondo nome letti all'inverso formano Cinderella, ovvero Cenerentola. Poi c'è il cognome Shirayuki, composto da Shiroi (bianco) e Yuki (neve), quindi Biancaneve. Poi ci sono gli altri personaggi, come la misteriosa Alice, l'informatore Pinocchio, l'informatrice sul web Tinkerbell, la cameriera di Rella che si chiama Dorothy, come la protagonista de "Il Mago di Oz", lo scienziato di nome Dr. Grimm, ovvio riferimento ai fratelli Grimm, e diversi altri personaggi ancora che non sto a elencare. E' abbastanza interessante cercare di scoprire tutte le citazioni presenti.
Ho lasciato per ultimo il protagonista maschile, Ranma Hinamatsuri. Il suo cognome è preso dalla festività giapponese omonima, festeggiata il 3 di marzo. Il suo nome tuttavia, a differenza di quello che alcuni pensano, non è una citazione a "Ranma ½" e al suo protagonista, con cui condivide la trasformazione con cambio di sesso. Questo perché il manga di "Cinderella Boy", da cui l'anime è tratto è precedente al famoso manga della Takahashi.
In conclusione, citazioni a parte, "Cinderella Boy" è un anime mediocre, con una storia potenzialmente interessante e personaggi abbastanza simpatici, anche se poco originali. Purtroppo il tutto viene mal gestito, l'anime alla lunga stanca nonostante la brevità, e arrivare alla fine diventa un impegno. Non nascondo che il motivo principale per il quale ho guardato la serie è il nome dell'autore e la somiglianza del protagonista a Lupin III. Mi aspettavo una serie divertente e brillante, e invece non è stato così. Peccato, un'occasione mancata.
Cinderella Boy è una serie anime di tredici episodi. Il motivo che mi spinse a guardare questa serie su Mtv fu principalmente il nome del suo creatore, un certo Monkey Punch già conosciuto ai più per il suo fantastico adattamento di Lupin in versione anime. Nonostante la sua immensa bravura, Punch non riesce con questa serie, pur volendolo, a ricreare le stesse situazioni che hanno portato tantissimo successo al suo Lupin. La cosa era abbastanza prevedibile, perché Lupin è davvero unico e inimitabile, eppure, vedendo i protagonisti di Cinderella Boy, per un momento m’illusi che ciò fosse possibile. Infatti, Ranma, protagonista della serie, ha un design molto simile a quello di Lupin, così come Rella, sua partner lavorativa e sua controparte femminile, somiglia tanto a Fujiko.
La storia racconta di due detective, Ranma e Rella, che durante una missione hanno un incidente d’auto. Ranma si riprende dopo alcuni giorni, e, non riuscendo a trovare alcuna traccia di Rella, si rassegna della sua morte. Tuttavia arrivata la mezzanotte, accade qualcosa di molto insolito. Ranma si trasforma in Rella, e arrivata ancora una volta mezzanotte Rella ritorna ad essere Ranma e così via. Dopo alcuni giorni che questo si ripete, i due capiscono quello che gli accade, e lasciandosi dei messaggi si dicono cosa fare per poter proseguire a lavorare sui vari casi.
Da notare è il nome del protagonista, Ranma, che, proprio come il personaggio ben più famoso creato da Rumiko Takahashi per la sua opera omonima, si trasforma in ragazza per poi tornare alle sue fattezze originali.
I disegni e le animazioni sono buoni ma nulla di eccezionale, tuttavia sono da apprezzare unicamente per il tratto di Monkey Punch.
Il doppiaggio italiano è molto buono, e la maggior parte delle voci l’ho trovata adatta a ciascun personaggio.
Buone sono anche entrambe le sigle, e in particolare quella d’apertura è molto orecchiabile.
Consiglio a tutti questa serie, perché di pochi episodi e piacevole da vedere, anche se a volte può risultare noiosa. La consiglio in particolare ai fan del genere azione e ai fan di Monkey Punch. Comunque vi anticipo che non c’è da aspettarsi molto da quest’opera, altrimenti si potrebbe restare delusi.
La storia racconta di due detective, Ranma e Rella, che durante una missione hanno un incidente d’auto. Ranma si riprende dopo alcuni giorni, e, non riuscendo a trovare alcuna traccia di Rella, si rassegna della sua morte. Tuttavia arrivata la mezzanotte, accade qualcosa di molto insolito. Ranma si trasforma in Rella, e arrivata ancora una volta mezzanotte Rella ritorna ad essere Ranma e così via. Dopo alcuni giorni che questo si ripete, i due capiscono quello che gli accade, e lasciandosi dei messaggi si dicono cosa fare per poter proseguire a lavorare sui vari casi.
Da notare è il nome del protagonista, Ranma, che, proprio come il personaggio ben più famoso creato da Rumiko Takahashi per la sua opera omonima, si trasforma in ragazza per poi tornare alle sue fattezze originali.
I disegni e le animazioni sono buoni ma nulla di eccezionale, tuttavia sono da apprezzare unicamente per il tratto di Monkey Punch.
Il doppiaggio italiano è molto buono, e la maggior parte delle voci l’ho trovata adatta a ciascun personaggio.
Buone sono anche entrambe le sigle, e in particolare quella d’apertura è molto orecchiabile.
Consiglio a tutti questa serie, perché di pochi episodi e piacevole da vedere, anche se a volte può risultare noiosa. La consiglio in particolare ai fan del genere azione e ai fan di Monkey Punch. Comunque vi anticipo che non c’è da aspettarsi molto da quest’opera, altrimenti si potrebbe restare delusi.
Cinderella Boy è un anime che nel titolo (purtroppo) racchiude tutta la trama.
La storia si svolge a Kirin Town in un futuro ipotetico. I protagonisti, Ranma e Rella, hanno una società di investigazioni private: R&R. Durante un indagine, incappano in un incidente automobilistico. Ranma si sveglia per primo sul luogo dell'incidente, ma non rinviene la sua collega. Ritenendola morta appura di avere dei vuoti di memoria di un giorno. Questi vuoti di memoria sono la conseguenza di uno scambio di personalità, in quanto i due condividono lo stesso corpo. Vale a dire che allo scoccare della mezzanotte Ranma diventa Rella, e poi Rella ridiventa Ranma alla successiva mezzanotte.
La trama è già banale in sé, ma la caratterizzazione dei personaggi lo è ancora di più. Pochissima introspezione, situazioni poco divertenti e gag che lasciano indifferente. A poco valgono i continui denudamenti di Rella, anche perché arrivano con fin troppa puntualità.
Sebbene il manga sia del 1980, l'anime è stato prodotto solo nel 2003. Basta notare l'aspetto di Ranma, un Lupin con una giacca gialla/avana (brrr). Inoltre il nome fa ricordare un'altra opera, Ranma ½, con le stesse prerogative dello scambio di corpi (e di sesso in Ranma ½). Tuttavia Cinderella Boy è antecedente e non si può dire ci sia stata alcuna "influenza" da parte dell'opera di Rumiko Takahashi.
Fatto sta che l'opera di Monkey Punch delude e annoia fin dalle prime puntate. Poco ispirato, passate pure oltre.
La storia si svolge a Kirin Town in un futuro ipotetico. I protagonisti, Ranma e Rella, hanno una società di investigazioni private: R&R. Durante un indagine, incappano in un incidente automobilistico. Ranma si sveglia per primo sul luogo dell'incidente, ma non rinviene la sua collega. Ritenendola morta appura di avere dei vuoti di memoria di un giorno. Questi vuoti di memoria sono la conseguenza di uno scambio di personalità, in quanto i due condividono lo stesso corpo. Vale a dire che allo scoccare della mezzanotte Ranma diventa Rella, e poi Rella ridiventa Ranma alla successiva mezzanotte.
La trama è già banale in sé, ma la caratterizzazione dei personaggi lo è ancora di più. Pochissima introspezione, situazioni poco divertenti e gag che lasciano indifferente. A poco valgono i continui denudamenti di Rella, anche perché arrivano con fin troppa puntualità.
Sebbene il manga sia del 1980, l'anime è stato prodotto solo nel 2003. Basta notare l'aspetto di Ranma, un Lupin con una giacca gialla/avana (brrr). Inoltre il nome fa ricordare un'altra opera, Ranma ½, con le stesse prerogative dello scambio di corpi (e di sesso in Ranma ½). Tuttavia Cinderella Boy è antecedente e non si può dire ci sia stata alcuna "influenza" da parte dell'opera di Rumiko Takahashi.
Fatto sta che l'opera di Monkey Punch delude e annoia fin dalle prime puntate. Poco ispirato, passate pure oltre.
Sono in disaccordo con la caterva di critiche che piove su quest'anime.
Non è niente di eccezionale, su questo non si discute, ma ho visto decisamente di peggio. I disegni non sono il massimo, la trama è un po' fumosa e stiracchiata, la trovata dei due personaggi che si scambiano le esistenze a mezzanotte non è delle più originali.
L'anime è dello stesso autore del mitico Lupin III, che non riesce però a fare di più che riciclare molto del suo vecchio capolavoro, nelle gag, nella fisionomia e nelle caratteristiche dei personaggi. Il risultato finale è leggero e non è poi così terribile: per me è una sufficienza.
Non è niente di eccezionale, su questo non si discute, ma ho visto decisamente di peggio. I disegni non sono il massimo, la trama è un po' fumosa e stiracchiata, la trovata dei due personaggi che si scambiano le esistenze a mezzanotte non è delle più originali.
L'anime è dello stesso autore del mitico Lupin III, che non riesce però a fare di più che riciclare molto del suo vecchio capolavoro, nelle gag, nella fisionomia e nelle caratteristiche dei personaggi. Il risultato finale è leggero e non è poi così terribile: per me è una sufficienza.
Beh, non ho visto la serie, ma uno speciale che la riassumeva, tuttavia mi è bastato (e avanzato) ciò per esprimere un giudizio, che è tutt'altro che positivo. Mi aspettavo dai primi minuti un anime frizzante, divertente, non avendo trovato male l'idea di fondo della trama, ma, dopo aver sopportato un po' a malapena i disegni e i fondali spogli fino all'osso, si sono aggiunti sempre più difetti, dalle animazioni legnose, alle scene d'azione, in certi punti ridicole (come ad esempio le sparatorie "finte" dove anche se ti sparano in cento non ti becchi nemmeno una pallottola), alla caratterizzazione banale e ridicola dei protagonisti e ancor peggio degli antagonisti, senza parlare dello scopiazzamento fatto a Lupin III, addirittura nella somiglianza del personaggio... che dire... bisogna vedere di tutto, ma questo proprio no!
Personalmente non mi sento di dare nè di più nè di meno di 6, il tratto è tipico di Monkey Punch nelle serie di Lupin III, ma più moderno, la storia è interessante poichè integra vari personaggi delle fiabe classiche, ma poste in chiave futuristica.
Buoni i colori e buona scelta nel doppiaggio, ma ciò che fà crollare il voto a 6 è un deludente finale, e mi stupisce data la qualità delle opere di Monkey Punch.
Speriamo in un'opera migliore dalla sua penna.
Buoni i colori e buona scelta nel doppiaggio, ma ciò che fà crollare il voto a 6 è un deludente finale, e mi stupisce data la qualità delle opere di Monkey Punch.
Speriamo in un'opera migliore dalla sua penna.
Penso che se ci fosse una gara per stabilire il peggior anime che abbia mai visto, Cinderella Boy potrebbe tranquillamente vincere. A una storia lenta da ingranare (di 13 puntate poi effettivamente solo la metà servono alla storia, il resto è roba inutile) si aggiungono personaggi che definirli buoni è un eufemismo tanto sono superficiali e stereotipati. Comparto tecnico da bocciare di brutto, musiche che neanche ricordo come siano tanto mi hanno impressionato. E aggiungiamoci anche un finale pessimo come pochi altri. Monkey Punch stavolta ha toppato di brutto.
Non so per quale motivo la tendina degli episodi non da la possibilità di inserirne più di 10, cmq li ho cisti tutti e 13. Ero molto combattuto se dare 5 o 6 a questa serie. Nulla di speciale, anzi come già detto da tacchan animazione sotto la media, storia poco coinvolgente, musiche appena sufficienti. Il risultato finale è un 5 insomma. Non è una serie che merita purtroppo. Speriamo in meglio
Un anime decisamente di cattivo gusto, a metà fra uno shojo e una soap. L'evidente "ladrata" tratta dall'ormai acclamatissimo Ranma 1/2(anche se posteriore a Cinderella boy) lo rende in gran parte roba già vista. La mediocre particolareggiatura dei disegni lo porta in fodo alla lista degli anime da guardare classificandolo come spazzatura!!!!! Non merita + di 3......
Se potessi dare un voto a scelta il 3 non basterebbe a esprimere tutto il mio sdegno. Cinderella boy è... come dire... Assolutamente INUTILE.
Non mi sprecherò a dire quali e quanti anime siano stati scopiazzati in modo vergognoso. Dirò che il solo fatto che la capigliatura pseudo afro di Spike Spiegel montata a forza su di una scimmia (Lupin è Lupin...gli altri A CASA!) dall'improbabile nome Ranma (ma per favore!) basta da sola a convincermi a scassare a calci il mio DVD e la mia TV per evitare il rischio di dovermi sciroppare un'altro obrobrio del genere. E poi, perdonatemi, ma visto che di solito c'è un budget per una serie animata mi sembra eccessivo spenderlo tutto per andare a prostitute a Shinjuku... perchè i produttori di Cinderella Boy sembra abbiano fatto esclusivamente questo. Ma è solo un'opinione....
Non mi sprecherò a dire quali e quanti anime siano stati scopiazzati in modo vergognoso. Dirò che il solo fatto che la capigliatura pseudo afro di Spike Spiegel montata a forza su di una scimmia (Lupin è Lupin...gli altri A CASA!) dall'improbabile nome Ranma (ma per favore!) basta da sola a convincermi a scassare a calci il mio DVD e la mia TV per evitare il rischio di dovermi sciroppare un'altro obrobrio del genere. E poi, perdonatemi, ma visto che di solito c'è un budget per una serie animata mi sembra eccessivo spenderlo tutto per andare a prostitute a Shinjuku... perchè i produttori di Cinderella Boy sembra abbiano fatto esclusivamente questo. Ma è solo un'opinione....
Domanda? Ma chi me l'ha fatto fare di vederlo... no, a parte gli scherzi, davvero non mi piace (e lo dico per non offendere, altrimenti la mia critica sarebbe ancora più pesante). le musiche ancor ancora, ma proprio l'anime... non m'ispira. La trama che all'inizio mi è parsa carina, si è rivelata una fregatura, la grafica peggiorava. Metteteci un cartellone con scritto "attenzione, questo anime potrebbe rimbambirvi il cervello" ed è fatta. Forse è vero che più passa il tempo più le case mangaka perdono fantasia.
Vostra Chise_chan
Vostra Chise_chan
Ho visto tutti gli episodi (13) e decisamente non ci siamo. A parte i commenti sulla realizzazione gia' fatti che condivido in pieno, dico che e' forse uno degli Anime con meno "spessore" che io abbia mai visto. Non e' particolarmente divertente ne particolamente serio. Mi sono divertito di piu' guardando One Piece, che e' tutto dire. Qualunque puntata di Lupen III supera di gran lunga questa serie, che sotto tutti gli aspetti e' decisamente scarsa. Voto 4!!!