Gunslinger Girl - Il Teatrino OAV
Ed ecco la serie di OAV direttamente da "Gunslinger Girl: il teatrino". Anche questo mini capitolo risente dei difetti della serie. C'è troppo zucchero, e quI addirittura niente azione, i disegni sono tali e quali a quelli del manga (dato che Yu Aida è supervisore diretto), ma i loro volti, in essi vi è un qualcosa di troppo allegro, raramente melanconico, troppo sicuri per appartenere alle celebri bimbe.
Ma qui stiamo confrontando troppo, sono due buoni episodi, purtroppo non a sé stanti, che approfondiscono la psicologia di Jean, il "fratello" meno considerato, il più freddo, ma non per questo il meno interessante. Fin qua bene, ma ripeto che lo zucchero di Henrietta a volte è spiazzante e nel manga non era mica presente. Perché allora? Un auto-boicottaggio di Yu Aida?
Ma qui stiamo confrontando troppo, sono due buoni episodi, purtroppo non a sé stanti, che approfondiscono la psicologia di Jean, il "fratello" meno considerato, il più freddo, ma non per questo il meno interessante. Fin qua bene, ma ripeto che lo zucchero di Henrietta a volte è spiazzante e nel manga non era mica presente. Perché allora? Un auto-boicottaggio di Yu Aida?
Evidentemente allo studio Artland non è bastato rovinare il marchio "Gunslinger Girl" con un pessimo sequel animato. Dovevano scavare il fondo con due OAV i cui eventi sono subito posteriori al finale della seconda serie televisiva.
O almeno così credevo prima di visionarli. Lo dico subito, tirar fuori qualcosa di peggio come "Gunslinger Girl - Il Teatrino" sarebbe stato difficilissimo, e infatti questi due OAV sono migliori, ma purtroppo di pochissimo.
Nel primo episodio ci troviamo a Venezia, in una missione che vede protagonisti la coppia biondo-platinata formata da Jean e Rico. C'è da ammettere che le scene d'azione stavolta sono abbastanza godibili, anche grazie a un incremento nella quantità di animazioni e nella qualità del dettaglio nei disegni, soprattutto a livello di fondali (non che ci volesse più di tanto rispetto alla serie tv). Purtroppo lo stile odiosamente moe del chara design è rimasto, così com'è rimasta piuttosto incolore la performance dei doppiatori.
L'episodio riesce comunque a destare un minimo d'interesse, grazie alla luce che viene fatta sul rapporto tra Jean e Rico, enfatizzando soprattutto i sentimenti e il modo di pensare del primo. Vengono inoltre riportati alla luce alcuni eventi dolorosi del passato di Jean, i quali finalmente danno un minimo di significato al suo caratteristico atteggiamento glaciale.
Nel secondo episodio Jean e Rico vengono affiancati dall'altra coppia storica formata da Henrietta e Jose. I quattro decidono di farsi una vacanza nel mare siciliano.
Praticamente un episodio filler, peraltro leggermente peggiore dal punto di vista tecnico rispetto al precedente.
Ancora una volta ci si focalizza sul passato di Jean, con una trovata narrativa abbastanza discutibile e banale, buttata lì quasi per caso.
Nel complesso, sarebbe stato meglio fare un unico mediometraggio al posto di un OAV senza infamia e senza lode e di un altro abbastanza inutile. Invece nemmeno stavolta si riesce a raggiungere la sufficienza generale.
O almeno così credevo prima di visionarli. Lo dico subito, tirar fuori qualcosa di peggio come "Gunslinger Girl - Il Teatrino" sarebbe stato difficilissimo, e infatti questi due OAV sono migliori, ma purtroppo di pochissimo.
Nel primo episodio ci troviamo a Venezia, in una missione che vede protagonisti la coppia biondo-platinata formata da Jean e Rico. C'è da ammettere che le scene d'azione stavolta sono abbastanza godibili, anche grazie a un incremento nella quantità di animazioni e nella qualità del dettaglio nei disegni, soprattutto a livello di fondali (non che ci volesse più di tanto rispetto alla serie tv). Purtroppo lo stile odiosamente moe del chara design è rimasto, così com'è rimasta piuttosto incolore la performance dei doppiatori.
L'episodio riesce comunque a destare un minimo d'interesse, grazie alla luce che viene fatta sul rapporto tra Jean e Rico, enfatizzando soprattutto i sentimenti e il modo di pensare del primo. Vengono inoltre riportati alla luce alcuni eventi dolorosi del passato di Jean, i quali finalmente danno un minimo di significato al suo caratteristico atteggiamento glaciale.
Nel secondo episodio Jean e Rico vengono affiancati dall'altra coppia storica formata da Henrietta e Jose. I quattro decidono di farsi una vacanza nel mare siciliano.
Praticamente un episodio filler, peraltro leggermente peggiore dal punto di vista tecnico rispetto al precedente.
Ancora una volta ci si focalizza sul passato di Jean, con una trovata narrativa abbastanza discutibile e banale, buttata lì quasi per caso.
Nel complesso, sarebbe stato meglio fare un unico mediometraggio al posto di un OAV senza infamia e senza lode e di un altro abbastanza inutile. Invece nemmeno stavolta si riesce a raggiungere la sufficienza generale.
Questi 2 OAV sono un'appendice di quella che viene considerata la seconda serie di " Gunslinger Girl", trasposizione animata del manga più famoso di Yu Aida. Dico "viene considerata" perché la seconda stagione denominata "Il teatrino" non ha nessuna continuità di trama né di design con la serie che l'aveva preceduta; pubblicati come succulenti extra per l'edizione DVD, questi due episodi aggiuntivi risultano essere, come gli altri 13, brutti esteticamente e con davvero poco mordente.
Quella che era la debolezza de " Il Teatrino" e cioè un chara design troppo moe rispetto alla drammaticità della trama e un livello nettamente inferiore della qualità tecnico/grafica rispetto alla prima serie, sono parimenti rintracciabili anche qui. Rico e Henrietta, splendidi e tragici protagonisti della versione cartacea, appaiono qui talmente inespressive da rendere da sole, con i loro occhioni estremamente pucciosi, completamente fuori luogo tutta la trama.
Ecco la trama, praticamente il primo episodio vede il duo Rico/Jean recarsi a Venezia per distruggere una cellula rivoltosa, il tutto si conclude velocemente senza che niente venga aggiunto alla storia generale. Il secondo episodio è un po' più interessante e vede i due fratelli Josè/Jean, accompagnati dalle loro partners letali, ritornare per una breve vacanza nella casa di famiglia a Taormina, rievocando vecchi fantasmi.
L'Italia dipinta da queste puntate risente del decadimento dei disegni e scade nella cartolina, perdendo tutte quelle atmosfere tragiche che imperniano con successo il manga e la prima versione animata.
In conclusione che dire, si tratta di un prodotto per puri appassionati del titolo e per chi abbia visto tutti i titoli animati, visti i numerosi richiami alla trama generale sarebbe impossibile da guardare per chi voglia approfittarne per cercare d'interessarsi all'universo delle Gunslinger Girl. A questi io consiglio vivamente di armarsi di pazienza e leggere il manga, oltretutto recentemente ripubblicato in un'ottima versione, o di guardarsi la prima serie, anche se datata 2003 si è proprio su un altro livello.
Quella che era la debolezza de " Il Teatrino" e cioè un chara design troppo moe rispetto alla drammaticità della trama e un livello nettamente inferiore della qualità tecnico/grafica rispetto alla prima serie, sono parimenti rintracciabili anche qui. Rico e Henrietta, splendidi e tragici protagonisti della versione cartacea, appaiono qui talmente inespressive da rendere da sole, con i loro occhioni estremamente pucciosi, completamente fuori luogo tutta la trama.
Ecco la trama, praticamente il primo episodio vede il duo Rico/Jean recarsi a Venezia per distruggere una cellula rivoltosa, il tutto si conclude velocemente senza che niente venga aggiunto alla storia generale. Il secondo episodio è un po' più interessante e vede i due fratelli Josè/Jean, accompagnati dalle loro partners letali, ritornare per una breve vacanza nella casa di famiglia a Taormina, rievocando vecchi fantasmi.
L'Italia dipinta da queste puntate risente del decadimento dei disegni e scade nella cartolina, perdendo tutte quelle atmosfere tragiche che imperniano con successo il manga e la prima versione animata.
In conclusione che dire, si tratta di un prodotto per puri appassionati del titolo e per chi abbia visto tutti i titoli animati, visti i numerosi richiami alla trama generale sarebbe impossibile da guardare per chi voglia approfittarne per cercare d'interessarsi all'universo delle Gunslinger Girl. A questi io consiglio vivamente di armarsi di pazienza e leggere il manga, oltretutto recentemente ripubblicato in un'ottima versione, o di guardarsi la prima serie, anche se datata 2003 si è proprio su un altro livello.
<b>[ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!]</b>
Il primo oav riguarda una missione di Jean e Rico a Venezia.
Non mi sento di esprimere opinioni in particolare su questo episodio, dato che non mi ha detto niente di più rispetto a quanto già sapevo sull'universo "Gunslinger Girl".
Il secondo, decisamente più interessante, è molto più introspettivo ed intimista.Protagonisti Jean, Josè e le rispettive “marionette”, che si concedono una breve vacanza a Taormina, nella villa di famiglia dei due fratelli. Già in un altro episodio della serie televisiva era stata ambientata una storia a Taormina, ma le analogie si fermano qui.
Il nocciolo della puntata sono i sentimenti che i due fratelli provano nei confronti della sorellina (Enrica) uccisa in un attentato terroristico insieme ai loro genitori; evento che poi li spinse ad arruolarsi nel famoso “Ente per il Benessere Pubblico” .
La psicologia di Jean e Josè oscilla tra i sensi di colpa e la sete di vendetta, anche se i due, chiaramente molto diversi per carattere ed inclinazioni, hanno poi reagito in maniera differente.
Mentre Jean si è indurito, è diventato freddo (mai visto un sorriso sul suo volto) e pensa solo ad uccidere con agghiacciante determinazione, fino al punto di contare i nemici eliminati.
Josè sembra avere un atteggiamento, almeno apparentemente, più equilibrato, e meno propenso ad usare le armi rispetto a suo fratello.
I due atteggiamenti si manifestano in maniera lampante nel modo in cui si relazionano con le loro “marionette”: per Jean, Rico è solo una macchina da guerra, utile per raggiungere il suo scopo, e niente più. Così Rico viene trattata con notevole distacco dal suo istruttore, distacco che può anche apparire, talvolta, ai limiti della cattiveria. Se non altro, Rico non appare certo un monumento di sensibilità e dolcezza, e quindi non parrebbe dolersene troppo.
Al contrario la “marionetta” di Josè, Henrietta, ha un carattere più fragile e sensibile (intendiamoci, se c'è da sparare non si tira certo indietro). Josè nei suoi confronti si comporta in maniera quasi paterna. E' fin troppo evidente il transfert che il giovane istruttore ha operato nei confronti di Henrietta: nella sua mente la ragazzina ha preso il posto di sua sorella Enrica (e d'altronde, Henrietta non significa proprio “piccola Enrica”?); prendendosi cura di lei, riesce a sopportare meglio il dispiacere, ed i sensi di colpa per non essere stata abbastanza vicina alla sorellina.Quante promesse non mantenute? Quanto tempo passato lontano da lei, lasciandola sola in casa? Sintomatico anche il fatto che ad un certo punto Josè faccia indossare un vestito di Enrica proprio a Henrietta, mossa che spiazza non poco Jean.
In conclusione, due considerazioni.
La prima, è che consiglio vivamente la visione di questi due oav solo a chi ha già visionato almeno la prima serie televisiva, indispensabile per capire in quale contesto si muovono i personaggi e quali sono le loro storie personali.Altrimenti la comprensione è pressochè impossibile.
Secondo, considero che, in fondo, questi due oav nulla aggiungano e nulla tolgano alla valutazione complessiva di “Gunslinger Girl” anche se, come ho detto sopra, il secondo episodio getta maggior luce sui personaggi di Jean e di Josè.
Il primo oav riguarda una missione di Jean e Rico a Venezia.
Non mi sento di esprimere opinioni in particolare su questo episodio, dato che non mi ha detto niente di più rispetto a quanto già sapevo sull'universo "Gunslinger Girl".
Il secondo, decisamente più interessante, è molto più introspettivo ed intimista.Protagonisti Jean, Josè e le rispettive “marionette”, che si concedono una breve vacanza a Taormina, nella villa di famiglia dei due fratelli. Già in un altro episodio della serie televisiva era stata ambientata una storia a Taormina, ma le analogie si fermano qui.
Il nocciolo della puntata sono i sentimenti che i due fratelli provano nei confronti della sorellina (Enrica) uccisa in un attentato terroristico insieme ai loro genitori; evento che poi li spinse ad arruolarsi nel famoso “Ente per il Benessere Pubblico” .
La psicologia di Jean e Josè oscilla tra i sensi di colpa e la sete di vendetta, anche se i due, chiaramente molto diversi per carattere ed inclinazioni, hanno poi reagito in maniera differente.
Mentre Jean si è indurito, è diventato freddo (mai visto un sorriso sul suo volto) e pensa solo ad uccidere con agghiacciante determinazione, fino al punto di contare i nemici eliminati.
Josè sembra avere un atteggiamento, almeno apparentemente, più equilibrato, e meno propenso ad usare le armi rispetto a suo fratello.
I due atteggiamenti si manifestano in maniera lampante nel modo in cui si relazionano con le loro “marionette”: per Jean, Rico è solo una macchina da guerra, utile per raggiungere il suo scopo, e niente più. Così Rico viene trattata con notevole distacco dal suo istruttore, distacco che può anche apparire, talvolta, ai limiti della cattiveria. Se non altro, Rico non appare certo un monumento di sensibilità e dolcezza, e quindi non parrebbe dolersene troppo.
Al contrario la “marionetta” di Josè, Henrietta, ha un carattere più fragile e sensibile (intendiamoci, se c'è da sparare non si tira certo indietro). Josè nei suoi confronti si comporta in maniera quasi paterna. E' fin troppo evidente il transfert che il giovane istruttore ha operato nei confronti di Henrietta: nella sua mente la ragazzina ha preso il posto di sua sorella Enrica (e d'altronde, Henrietta non significa proprio “piccola Enrica”?); prendendosi cura di lei, riesce a sopportare meglio il dispiacere, ed i sensi di colpa per non essere stata abbastanza vicina alla sorellina.Quante promesse non mantenute? Quanto tempo passato lontano da lei, lasciandola sola in casa? Sintomatico anche il fatto che ad un certo punto Josè faccia indossare un vestito di Enrica proprio a Henrietta, mossa che spiazza non poco Jean.
In conclusione, due considerazioni.
La prima, è che consiglio vivamente la visione di questi due oav solo a chi ha già visionato almeno la prima serie televisiva, indispensabile per capire in quale contesto si muovono i personaggi e quali sono le loro storie personali.Altrimenti la comprensione è pressochè impossibile.
Secondo, considero che, in fondo, questi due oav nulla aggiungano e nulla tolgano alla valutazione complessiva di “Gunslinger Girl” anche se, come ho detto sopra, il secondo episodio getta maggior luce sui personaggi di Jean e di Josè.