Time Bokan - Le macchine del tempo
La tentazione di mettere uno contro l'altro i tutti i terzetti di "cattivi" delle serie "Time Bokan", citando le americanissime "Corse senza limiti" con Dick Dasterdly e Muttley, era troppo forte, tanto che i boss della Tatsunoko l'hanno fatto davvero. Ed eccoli lì, in una corsa dove tutti i trucchi sono ammessi, la banda Drombo da "Yattaman", i Predatori del Tempo, la principessa Lunedì con Settembre e Ottobre da "Calendar Man", e Madame Margot con Sgrinfia e Birba da "La macchina del Tempo", schierati con altre due terzetti che non conosco a contendersi il fatidico premio: un nuovo episodio TV della macchina, anzi del robot vincente. Per ridere si ride, anche se è scontrata la vittoria del terzetto che arriva per primo, troppo in primo piano rispetto agli altri (mi domando se il verdetto è dovuto a una scelta degli sceneggiatori o ad un sondaggio telefonico degli spettatori). Certo, però, è da masochisti vincere una nuova avventura dove il terzetto di "cattivi" è costretto, per contratto, a doverle ribeccare dai veri eroi della saga, però almeno c'è il contentino di vedere nella seconda parte i nostri "cattivi" contro gli altri eroi della Tatsunoko, quelli seri come Hurricane Polymar, Kyashan, i Gatchaman, Speed Racer e la banda dei ranocchi (e Pinocchio, dove sta?). Aiuta molto il fatto che, anche se è un prodotto degli anni '90, il look sia tale e quale a quello degli anni '70... Peccato che la direzione del doppiaggio non sia stata affidata a Bruno Cattaneo, che curò "Calendar Man" e "Yattaman", perché con lui certe stonature forse non ci sarebbero state.
"Time Bokan" è composto da due OAV, realizzati rispettivamente nel 1993 e 1994, prodotti esclusivamente per il mercato dell'home video: "Chiki-chiki Ugo-ugo Hoge-hoge Machine Mo Race" e "Yattaman Tatsunoko Okoku de Dosokai da Koron". I due episodi sono totalmente slegati tra loro. Il primo riunisce tutti i "terzetti cattivi" delle varie serie in un'unica grande gara e va visto semplicemente come un interludio divertente (d'altronde con i cattivi di tutte le serie non poteva essere altrimenti), con un finale alla "Predatori del tempo/Calendar Man". Mentre il secondo è una specie di omaggio ai personaggi più famosi della Tatsunoko: Tekkaman, Kyashan, Hurricane Polymar, Gatchaman e ovviamente Yattaman. Dal lato tecnico non c'è niente di eccezionale, ma viene comunque raggiunto l'obbiettivo voluto dalla casa produttrice, ovvero dare alla possibilità a quelli della mia generazione di rivedere gli eroi che hanno seguito da piccoli.
Remake, sequel, opere commemorative... Quante volte si sentono dire peste e corna di queste categorie? Quante volte assistiamo a remake che ci fanno arrabbiare, pure mosse commerciali che sfruttano il successo di glorie del passato per spillare soldi e che tradiscono completamente lo spirito dell'originale? Quante volte abbiamo visto l'ennesimo remake di qualche lavoro di Go Nagai o di Leiji Matsumoto e ne siamo usciti con "però l'originale era un'altra cosa"? Ma ogni regola ha le sue eccezioni e "Yattaman" è una di queste: i suoi remake (ho visto i due OAV in esame e il live action del 2009) sono realizzati con fedeltà certosina e non perdono assolutamente nulla rispetto all'originale; di più, gli sono superiori per la loro caratteristica di puntate speciali e straordinarie. Nel caso dei due OAV commemorativi della "Time Bokan", realizzati a 10 anni dalla conclusione dell'ultima serie, ci troviamo di fronte a due episodi assolutamente eccezionali: nel primo tutti i cattivi delle otto serie della "Time Bokan" (purtroppo in Italia ne sono arrivate solo quattro: "La macchina del tempo", "Yattaman", "Calendar Man" e "I Predatori del Tempo") si scontrano in una gara senza esclusioni di colpi; nel secondo, i vincitori, ovvero il Trio Drombo (e ti pareva!) si scontrano contro gli eroi storici della Tatsunoko: i Gatchaman, Tekkaman e Hurricane Polymar.
Fanno la loro apparizione in piccoli cammei vari personaggi degli anni Settanta ben noti ai meno giovani, ma che sono stati dimenticati dai più: penso a serie come "Temple e Tam Tam" e "Demetan e le rane dello stagno"; inoltre vediamo anche personaggi degli anni Sessanta, come "Space Ace", la prima serie animata della Tatsunoko nel 1965, mai trasmessa in Italia, e personaggi di "Supercar Mach 5" del 1967, serie ben nota sia in Italia sia negli Stati Uniti. Se il primo OAV è divertentissimo e di ottimo livello, il secondo è superiore: è una festa della girella irresistibile per i fan di vecchia data. L'umorismo demenziale, irriverente e parodistico della Time Bokan scorre a fiumi nei due episodi, pieni di gag e trovate geniali (Boyakki sposato che gestisce un ristorante, la moglie che non viene mai mostrata in viso, il Trio Drombo che proietta un film anime con quanto di meglio offra il genere, ovvero robottoni e mutandine, Yattaman 1 e Yattaman 2 sposi novelli e mille altre idee): come dice Docrobei alla fine del secondo OAV, "il bello delle serie della Time Bokan è che le aspettative del pubblico non vengono mai tradite".
Unico neo: nella versione italiana i doppiatori non sono quelli tradizionali. È un peccato, ma non mi sento di penalizzare l'OAV per questo. La realizzazione tecnica non è nulla di che, ma questo è del tutto trascurabile, non servono soldi per catturare la genialità della "Time Bokan". Il chara design è molto fedele all'originale e l'influenza degli anni Novanta si vede solo in qualche dettaglio. Il voto alto è meritato. Meglio di questo c'è solo il live action del 2009.
Fanno la loro apparizione in piccoli cammei vari personaggi degli anni Settanta ben noti ai meno giovani, ma che sono stati dimenticati dai più: penso a serie come "Temple e Tam Tam" e "Demetan e le rane dello stagno"; inoltre vediamo anche personaggi degli anni Sessanta, come "Space Ace", la prima serie animata della Tatsunoko nel 1965, mai trasmessa in Italia, e personaggi di "Supercar Mach 5" del 1967, serie ben nota sia in Italia sia negli Stati Uniti. Se il primo OAV è divertentissimo e di ottimo livello, il secondo è superiore: è una festa della girella irresistibile per i fan di vecchia data. L'umorismo demenziale, irriverente e parodistico della Time Bokan scorre a fiumi nei due episodi, pieni di gag e trovate geniali (Boyakki sposato che gestisce un ristorante, la moglie che non viene mai mostrata in viso, il Trio Drombo che proietta un film anime con quanto di meglio offra il genere, ovvero robottoni e mutandine, Yattaman 1 e Yattaman 2 sposi novelli e mille altre idee): come dice Docrobei alla fine del secondo OAV, "il bello delle serie della Time Bokan è che le aspettative del pubblico non vengono mai tradite".
Unico neo: nella versione italiana i doppiatori non sono quelli tradizionali. È un peccato, ma non mi sento di penalizzare l'OAV per questo. La realizzazione tecnica non è nulla di che, ma questo è del tutto trascurabile, non servono soldi per catturare la genialità della "Time Bokan". Il chara design è molto fedele all'originale e l'influenza degli anni Novanta si vede solo in qualche dettaglio. Il voto alto è meritato. Meglio di questo c'è solo il live action del 2009.
Le "Time Bokan" sono un ciclo di serie televisive della Tatsunoko andate in onda tra il 1975 e il 1983, caratterizzate da un umorismo demenziale che mira alla presa in giro del genere robotico e di quello super-eroistico tokusatsu, di grande popolarità in quel periodo. Particolarità di queste serie sono le analogie negli stilemi narrativi, tutti simili fra loro, come pure il trio antagonista sempre buffo e perdente, la coppia di eroi e le battaglie tra assurdi robot antropomorfi.
Dieci anni dopo la messa in onda dell'ultima serie delle Time Bokan, vengono prodotti due OVA celebrativi dalla durata di 30 minuti l'uno, distribuiti anche in Italia da Yamato Video e andati in onda di recente per la prima volta sulla tv satellitare Man-Ga.
Nel primo episodio assisteremo a una gara d velocità fra tutti i cattivi delle Time Bokan. Inutile dire che i vari "terzetti" ricorreranno a ogni mezzo per vincere. Purtroppo noi italiani non possiamo conoscere tutti i personaggi concorrenti, dato che delle otto serie ufficiali Time Bokan ne sono arrivate quattro: "La Macchina del tempo", "Yattaman", "I Predatori del Tempo" e "Calendar Man", mentre i restanti sono inediti. Poco male comunque, data la somiglianza caratteriale dei personaggi che rende a noi familiari anche i cattivi sconosciuti. Inoltre sarà sempre il Trio Drombo, da sempre il più apprezzato, a rubare la scena.
Il secondo episodio è un vero e proprio crossover tra varie serie Tatsunoko, assolutamente imperdibile per i fan. Il Trio Drombo riceve l'incarico di recarsi nel "Regno di Tatsunoko" per rubare una pietra Drokostone collocata sull'occhio dell'emblema del regno, il cavalluccio marino, ma gli Yattaman, ormai ritirati a sdolcinata vita matrimoniale, sono pronti a stanarli.
Ho trovato questo secondo OVA persino più divertente del primo: l'atmosfera demenziale dei vecchi episodi di Yattaman rivive in una battaglia assurda senza esclusione di colpi, con tanto di cammei di altri noti personaggi Tatsunoko. Impossibile elencarli tutti, ma meritano sicuramente menzione gli eroi dei Gatchaman, Tekkaman, Kyashan e Hurricane Polimar con le sue strane pose, tutti inevitabilmente investiti da un'irresistibile vena comica. Il Robot del Trio Drombo cita chiaramente Sailor Moon, che spopolava in quegli anni, quasi a volersi burlare del fenomeno delle nuove generazioni giapponesi che non hanno conosciuto i Time Bokan, serie che invece rimarranno scolpite nell'immaginario dei fan più grandicelli come anche le recenti produzioni televisive e cinematografiche dimostrano.
Nel complesso si tratta di due episodi molto divertenti, che non mancheranno di divertire chi conosce almeno la maggior parte dei personaggi presenti, perché è a loro che si rivolgono, mentre gli altri non capiranno il loro umorismo old style e soprattutto non coglieranno le numerosissime citazioni. I vecchi fan italiani si mettano l'anima in pace per quanto concerne il doppiaggio italiano, le voci sentite per tanti anni su questi personaggi sono state tutte inevitabilmente sostituite essendo una produzione anni '90. I nuovi doppiatori però sono stati molto bravi a entrare nella parte.
In definitiva, se avete amato "Yattaman", "I Predatori del tempo" e compagni, e non sapete come passare 60 minuti in allegria, questi OVA potrebbero fare al caso vostro. Forse sono un po' fini a se stessi, ma indubbiamente rispettosi del glorioso passato della Tatsunoko e in linea con il suo spirito scacciapensieri.
Dieci anni dopo la messa in onda dell'ultima serie delle Time Bokan, vengono prodotti due OVA celebrativi dalla durata di 30 minuti l'uno, distribuiti anche in Italia da Yamato Video e andati in onda di recente per la prima volta sulla tv satellitare Man-Ga.
Nel primo episodio assisteremo a una gara d velocità fra tutti i cattivi delle Time Bokan. Inutile dire che i vari "terzetti" ricorreranno a ogni mezzo per vincere. Purtroppo noi italiani non possiamo conoscere tutti i personaggi concorrenti, dato che delle otto serie ufficiali Time Bokan ne sono arrivate quattro: "La Macchina del tempo", "Yattaman", "I Predatori del Tempo" e "Calendar Man", mentre i restanti sono inediti. Poco male comunque, data la somiglianza caratteriale dei personaggi che rende a noi familiari anche i cattivi sconosciuti. Inoltre sarà sempre il Trio Drombo, da sempre il più apprezzato, a rubare la scena.
Il secondo episodio è un vero e proprio crossover tra varie serie Tatsunoko, assolutamente imperdibile per i fan. Il Trio Drombo riceve l'incarico di recarsi nel "Regno di Tatsunoko" per rubare una pietra Drokostone collocata sull'occhio dell'emblema del regno, il cavalluccio marino, ma gli Yattaman, ormai ritirati a sdolcinata vita matrimoniale, sono pronti a stanarli.
Ho trovato questo secondo OVA persino più divertente del primo: l'atmosfera demenziale dei vecchi episodi di Yattaman rivive in una battaglia assurda senza esclusione di colpi, con tanto di cammei di altri noti personaggi Tatsunoko. Impossibile elencarli tutti, ma meritano sicuramente menzione gli eroi dei Gatchaman, Tekkaman, Kyashan e Hurricane Polimar con le sue strane pose, tutti inevitabilmente investiti da un'irresistibile vena comica. Il Robot del Trio Drombo cita chiaramente Sailor Moon, che spopolava in quegli anni, quasi a volersi burlare del fenomeno delle nuove generazioni giapponesi che non hanno conosciuto i Time Bokan, serie che invece rimarranno scolpite nell'immaginario dei fan più grandicelli come anche le recenti produzioni televisive e cinematografiche dimostrano.
Nel complesso si tratta di due episodi molto divertenti, che non mancheranno di divertire chi conosce almeno la maggior parte dei personaggi presenti, perché è a loro che si rivolgono, mentre gli altri non capiranno il loro umorismo old style e soprattutto non coglieranno le numerosissime citazioni. I vecchi fan italiani si mettano l'anima in pace per quanto concerne il doppiaggio italiano, le voci sentite per tanti anni su questi personaggi sono state tutte inevitabilmente sostituite essendo una produzione anni '90. I nuovi doppiatori però sono stati molto bravi a entrare nella parte.
In definitiva, se avete amato "Yattaman", "I Predatori del tempo" e compagni, e non sapete come passare 60 minuti in allegria, questi OVA potrebbero fare al caso vostro. Forse sono un po' fini a se stessi, ma indubbiamente rispettosi del glorioso passato della Tatsunoko e in linea con il suo spirito scacciapensieri.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Time Bokan OAV" è una simpatica miniserie OAV che celebra il mondo delle "Time bokan". Il primo OAV curiosamente mette in scena i cattivi delle varie serie in una sorta di corsa "automobilistica" in cui come premio vi è la possibilità che venga realizzato un nuovo episodio della propria opera. E' un episodio simpatico, anche se la non grande durata fa sì che non venga dato tanto spazio alle varie bande.
Peccato che da noi siano giunte solo quattro serie su sette, di modo che alcuni personaggi, anche se somiglianti a quelli che conosciamo, possano non risultare famigliari. C'è poi da dire che ormai le trasmettono sulle locali o sul sat, mi pare, e quindi c'è chi, come me, non ha potuto vedersi tutte quelle arrivate in Italia.
Nel secondo OAV invece vediamo il suddetto nuovo episodio della serie dei vincitori. Questa è l'occasione per vedere in scena anche i personaggi di altre serie storiche realizzate dalla Tatsunoko e il cross over alla fine si rivela azzeccato e divertente.
Forse una nota stonata può essere il fatto che la coppia di eroi si comporti in maniera frivola e sdolcinata rispetto a quanto avevamo visto nella serie TV dove era più dinamica. Dipenderà dal fatto che ora i due, se non ricordo male, sono sposati. Boh! Comunque ci si può passare sopra.
Consigliato decisamente ai fan delle serie.
Primo episodio: 7.
Secondo episodio: 8.
Media: 7,5.
"Time Bokan OAV" è una simpatica miniserie OAV che celebra il mondo delle "Time bokan". Il primo OAV curiosamente mette in scena i cattivi delle varie serie in una sorta di corsa "automobilistica" in cui come premio vi è la possibilità che venga realizzato un nuovo episodio della propria opera. E' un episodio simpatico, anche se la non grande durata fa sì che non venga dato tanto spazio alle varie bande.
Peccato che da noi siano giunte solo quattro serie su sette, di modo che alcuni personaggi, anche se somiglianti a quelli che conosciamo, possano non risultare famigliari. C'è poi da dire che ormai le trasmettono sulle locali o sul sat, mi pare, e quindi c'è chi, come me, non ha potuto vedersi tutte quelle arrivate in Italia.
Nel secondo OAV invece vediamo il suddetto nuovo episodio della serie dei vincitori. Questa è l'occasione per vedere in scena anche i personaggi di altre serie storiche realizzate dalla Tatsunoko e il cross over alla fine si rivela azzeccato e divertente.
Forse una nota stonata può essere il fatto che la coppia di eroi si comporti in maniera frivola e sdolcinata rispetto a quanto avevamo visto nella serie TV dove era più dinamica. Dipenderà dal fatto che ora i due, se non ricordo male, sono sposati. Boh! Comunque ci si può passare sopra.
Consigliato decisamente ai fan delle serie.
Primo episodio: 7.
Secondo episodio: 8.
Media: 7,5.
Io le Time Bokan non le ho mai amate, erano veramente un passatempo in attesa di altro (prima che cominciasse un Mazinga piuttosto che un Jeeg o altro ancora) sin da piccolo. Per caso infatti mi sono imbattuto in questi 2 oav e devo dire che non mi hanno di certo emozionato o altro.
L'unica cosa che ho gradito, da fan invece degli altri personaggi Tatsunoko è stato rivedere Polimar, Tekkaman, Kyashan etc. anche soltanto per pochi secondi... (dimenticavo la serie Calendar Man mi piaceva :-))
Tutto il resto è sufficiente, alla fine gli OAV sono simpatici ma nulla di più. Da vedere senza grosse pretese, sicuramente consigliato a chi era fan della serie, se li odiavate da bambini lasciate stare non ci sarà nulla di bello adesso a distanza di anni.
A presto
Koji
L'unica cosa che ho gradito, da fan invece degli altri personaggi Tatsunoko è stato rivedere Polimar, Tekkaman, Kyashan etc. anche soltanto per pochi secondi... (dimenticavo la serie Calendar Man mi piaceva :-))
Tutto il resto è sufficiente, alla fine gli OAV sono simpatici ma nulla di più. Da vedere senza grosse pretese, sicuramente consigliato a chi era fan della serie, se li odiavate da bambini lasciate stare non ci sarà nulla di bello adesso a distanza di anni.
A presto
Koji
E' stato difficile mettere un voto a questi due OAV. Da un lato abbiamo una commemorazione con i fiocchi, con citazioni a profusione di tipo stilistico, musicale e di storia Tatsunoko, con un disegno fedele ed un notevole impegno nel recuperare tutti quei doppiatori che creavano la grandiosa atmosfera delle Time Bokan e della Tatsunoko stessa. Divertente e riuscitissimo il risultato.
Dall'altro lato, però, abbiamo un'edizione italiana con un problema principale, ovvero un doppiaggio diverso dall'originale degli anni '80. Nonostante i nuovi doppiatori siano bravissimi, infatti, parte del fascino viene perso senza sentire le buffe voci che hanno reso celebre le serie qui da noi. L'unico neo del doppiaggio giapponese, invece, è la voce di Yatta 1, irritante anche nella serie principale e che hanno pensato bene di lasciare in questi OAV, sostituendo invece quella di Yatta 2, comunque ottima fortunatamente.
Tutto ciò non mina affatto un progetto davvero ottimo, imperdibile per i fans e da vedere per chiunque altro, per perdersi in un turbinio di demenzialità e vecchi ricordi che fa bene al cuore.
Dall'altro lato, però, abbiamo un'edizione italiana con un problema principale, ovvero un doppiaggio diverso dall'originale degli anni '80. Nonostante i nuovi doppiatori siano bravissimi, infatti, parte del fascino viene perso senza sentire le buffe voci che hanno reso celebre le serie qui da noi. L'unico neo del doppiaggio giapponese, invece, è la voce di Yatta 1, irritante anche nella serie principale e che hanno pensato bene di lasciare in questi OAV, sostituendo invece quella di Yatta 2, comunque ottima fortunatamente.
Tutto ciò non mina affatto un progetto davvero ottimo, imperdibile per i fans e da vedere per chiunque altro, per perdersi in un turbinio di demenzialità e vecchi ricordi che fa bene al cuore.
Ho visto questi OAV con una punta di vera commozione. Eh sì, perché se è vero che, bene o male, le serie "Time Bokan" erano ripetitive e semplici nella loro demenziale allegria, bisogna ammettere che rivedere insieme tutti i personaggi della Tatsunoko è stato un vero omaggio a noi che eravamo bimbi negli anni '70. In Italia tra l'altro abbiamo avuto la fortuna di poter assistere praticamente alla produzione completa degli eroi Tatsunoko, per cui rivedere tutte le classiche avventure del nostro adorabile "trio malvagio" mischiato ai vari Tekkaman, Kyashan, Polymar, Gatchaman etc. è stato un momento di vera nostalgia! Il voto che do è così alto non per l'effettivo valore artistico dell'opera in se' (che è tutto sommato limitato), ma perché questi due OAV hanno centrato in pieno gli obiettivi che si erano proposti, ovvero i cuori di noi vecchi bimbi appassionati di questi adorabili supereroi.
Ritengo questi due OAV un perfetto omaggio ai fan della serie Macchine del Tempo. Ero titubante all'inizio, non credevo potessero a distanza di anni ricreare il mondo delle macchine del tempo, ma sono felice di essere stato smentito. Il primo OAV tramite una corsa stile Wacky Race ci permette di vedere tutti i cattivi (veri protagonisti) delle serie anni 70/80, mentre il secondo premia i campioni storici, coloro che portano da sempre alta la bandiera di questa saga, con un episodio più classico ma in piena forma, aiutato nella sua demenzialità anche dall'appoggio di altri personaggi di questa casa produttrice. E' stato quasi commovente rivedere i personaggi, ormai con una propria vita tranquilla, ritornare in campo per un'ultima grande sfida. Anche i buoni in tal senso mi hanno sorpreso molto in positivo, anche se come da tradizione devono cedere scettro e corona ai cattivi. Oltre che consigliarne assolutametne la visione, mi sento più tranquillo ora verso il remake di Yattaman ed il precedente Kiramekiman. La Tatsunoko sembra invecchiare bene come il vino.