I predatori del tempo
"I predatori del tempo", come "Yattaman", appartiene alla serie della Tatsunoko denominata Time Bokan. Prodotta nel 1980, la serie ripete il canovaccio già visto in "Yattaman", ma con alcune differenze qualitative, che la rendono la migliore in assoluto.
Per prima cosa, salta subito all'occhio un piacevole e rinnovato stile grafico, accompagnato da una colorazione e un character design decisamente superiore rispetto alle serie precedenti. L'ambientazione è ottima, un'astronave, in orbita attorno alla Terra, dove vivono e lavorano i membri della pattuglia del tempo comandata dal severo e preciso direttore Tonnan. Anche questa volta ci sono buoni e cattivi, che ovviamente sono gli stessi personaggi dell'astronave, dediti a salvaguardare lo scorrere del tempo della storia umana, difendendolo dai predatori del tempo. I protagonisti, chissà perché, sono ancora una volta un ragazzo e una ragazza (Hikaru e Nana) e tre svogliati adulti dall'aspetto molto famigliare, con a capo una bellissima donna dai modi bruschi (Atasha) e due compagni decisamente ridicoli (il mitico Sekovitch e il suo grasso e forzuto amico Dowalski), ma sempre pieni d'inventiva e collaborazione reciproca. Ai tre, più in là nella serie, si affiancherà un quarto componente di nome Gekigashi, che non solo li aiuterà nelle loro missioni, ma si rivelerà un severo e carismatico avversario dei Salvastoria, che ovviamente sono Hikaru e Nana, mentre i predatori del tempo altro non sono che Sekovitch, Atasha, Dowalski e Gekigashi. Questa volta il loro capo è meno esilarante, ma anche più simpatico, e si chiama Tomamot. In ogni episodio Tomamot richiama il trio in disparte per impartirgli gli ordini, con lo scopo di alterare la storia, tramite ridicole proposte tratte da un libro di storia tutto suo. Una vota ricevuti gli ordini di Tonnan, i membri della pattuglia del tempo partono sempre con le stesse rispettive astronavi verso la Terra del passato, dove avverranno i famosi incontri tra robot, dall'aspetto tanto assurdo quanto comico.
Tutta la serie si basa su schemi ben precisi, ma nella parte finale diventa sempre più varia e demenziale, chiudendosi con un ottimo finale. La grande qualità di questa serie risiede nella carica demenziale eccelsa profusa dai soliti tre idoli, ma che, a differenza di "Yattaman", sono dotati di un carisma e una caratterizzazione decisamente superiori. Dal punto di vista tecnico, si nota subito una colorazione molto ricca e piacevole, un character design buono e un mecha design antico, ma compensato da un buon dettaglio dei robot. Le animazioni sono ancora vecchiotte, ma nettamente migliori e fluide rispetto a quanto visto in altre serie Time Bokan. Le musiche si fanno notare per qualità, specialmente quando le due squadre della pattuglia del tempo avviano le loro astronavi per partire, accompagnati da una canzone giapponese maschile, che sembra sottolineare il fascino dei viaggi nello spazio-tempo.
"I predatori del tempo" è un anime divertentissimo e pieno zeppo di trovate colme di sublime vena demenziale, che consiglio a chiunque abbia voglia di sane risate genuine.
Per prima cosa, salta subito all'occhio un piacevole e rinnovato stile grafico, accompagnato da una colorazione e un character design decisamente superiore rispetto alle serie precedenti. L'ambientazione è ottima, un'astronave, in orbita attorno alla Terra, dove vivono e lavorano i membri della pattuglia del tempo comandata dal severo e preciso direttore Tonnan. Anche questa volta ci sono buoni e cattivi, che ovviamente sono gli stessi personaggi dell'astronave, dediti a salvaguardare lo scorrere del tempo della storia umana, difendendolo dai predatori del tempo. I protagonisti, chissà perché, sono ancora una volta un ragazzo e una ragazza (Hikaru e Nana) e tre svogliati adulti dall'aspetto molto famigliare, con a capo una bellissima donna dai modi bruschi (Atasha) e due compagni decisamente ridicoli (il mitico Sekovitch e il suo grasso e forzuto amico Dowalski), ma sempre pieni d'inventiva e collaborazione reciproca. Ai tre, più in là nella serie, si affiancherà un quarto componente di nome Gekigashi, che non solo li aiuterà nelle loro missioni, ma si rivelerà un severo e carismatico avversario dei Salvastoria, che ovviamente sono Hikaru e Nana, mentre i predatori del tempo altro non sono che Sekovitch, Atasha, Dowalski e Gekigashi. Questa volta il loro capo è meno esilarante, ma anche più simpatico, e si chiama Tomamot. In ogni episodio Tomamot richiama il trio in disparte per impartirgli gli ordini, con lo scopo di alterare la storia, tramite ridicole proposte tratte da un libro di storia tutto suo. Una vota ricevuti gli ordini di Tonnan, i membri della pattuglia del tempo partono sempre con le stesse rispettive astronavi verso la Terra del passato, dove avverranno i famosi incontri tra robot, dall'aspetto tanto assurdo quanto comico.
Tutta la serie si basa su schemi ben precisi, ma nella parte finale diventa sempre più varia e demenziale, chiudendosi con un ottimo finale. La grande qualità di questa serie risiede nella carica demenziale eccelsa profusa dai soliti tre idoli, ma che, a differenza di "Yattaman", sono dotati di un carisma e una caratterizzazione decisamente superiori. Dal punto di vista tecnico, si nota subito una colorazione molto ricca e piacevole, un character design buono e un mecha design antico, ma compensato da un buon dettaglio dei robot. Le animazioni sono ancora vecchiotte, ma nettamente migliori e fluide rispetto a quanto visto in altre serie Time Bokan. Le musiche si fanno notare per qualità, specialmente quando le due squadre della pattuglia del tempo avviano le loro astronavi per partire, accompagnati da una canzone giapponese maschile, che sembra sottolineare il fascino dei viaggi nello spazio-tempo.
"I predatori del tempo" è un anime divertentissimo e pieno zeppo di trovate colme di sublime vena demenziale, che consiglio a chiunque abbia voglia di sane risate genuine.
"I predatori del tempo" è una di quelle serie anime che vedi da bambino e ti ricordi sempre, anche dopo essere cresciuto, così come le altre serie delle Time Bokan.
Elementi che contraddistinguono questa e le altre serie sono i protagonisti, due buoni(salvastoria) aiutati da un robot e quattro nemici (i predatori del tempo) con una spalla o un capo che li guida.
Poi c'è l'immancabile canovaccio introduzione-sabotaggio dell'astronave dei buoni-contrasto del piano dei nemici-lotta con i robot-disfatta dei cattivi e conseguente punizione o "allenamento", che risulta quasi sempre a favore dei salvastoria.
Il tutto è riempito di gag e scenette comiche, come ad esempio Atasha che finisce mezza nuda, pulsanti schiacciati da varie parti del corpo come l'occhio di Sekovitch, gli esilaranti robot-mascotte dei predatori, il computer delle previsioni, il maialino che si arrampica, l'anguilla che sbeffeggia e tanti altri. Non mancano i riferimenti alle altre serie, che lascio trovare a voi nei singoli episodi. Per finire, la sigla dei Cavalieri del Re, stupenda come sono tutti i loro lavori.
Per chi non conosce le serie Time Bokan, forse, può trovare un po' noioso il susseguirsi degli stessi eventi in ogni episodio, ma è proprio questo il bello.
Elementi che contraddistinguono questa e le altre serie sono i protagonisti, due buoni(salvastoria) aiutati da un robot e quattro nemici (i predatori del tempo) con una spalla o un capo che li guida.
Poi c'è l'immancabile canovaccio introduzione-sabotaggio dell'astronave dei buoni-contrasto del piano dei nemici-lotta con i robot-disfatta dei cattivi e conseguente punizione o "allenamento", che risulta quasi sempre a favore dei salvastoria.
Il tutto è riempito di gag e scenette comiche, come ad esempio Atasha che finisce mezza nuda, pulsanti schiacciati da varie parti del corpo come l'occhio di Sekovitch, gli esilaranti robot-mascotte dei predatori, il computer delle previsioni, il maialino che si arrampica, l'anguilla che sbeffeggia e tanti altri. Non mancano i riferimenti alle altre serie, che lascio trovare a voi nei singoli episodi. Per finire, la sigla dei Cavalieri del Re, stupenda come sono tutti i loro lavori.
Per chi non conosce le serie Time Bokan, forse, può trovare un po' noioso il susseguirsi degli stessi eventi in ogni episodio, ma è proprio questo il bello.
I predatori del tempo è il quarto anime delle serie Time Bokan. La storia è ambientata nel 2980; in una base spaziale ha sede la Pattuglia del Tempo, che ha il compito di stare sempre all'erta allo scopo d'impedire che qualcuno possa in qualche modo cambiare il corso della storia. In ogni episodio assistiamo alla competizione di due squadre: la squadra dei giovani Hikaru e Nana, che ricordano molto Ganchan e Janet di Yattaman (anche per il fatto che sono una coppia) e la squadra di Atasha, Sekovitch e Dowalski, che ricordano in tutto e per tutto il trio Drombo.
Le due squadre ricordano i personaggi di Yattaman anche per un altro importante aspetto: tutti loro hanno in realtà un'identità segreta. Infatti il trio capeggiato di Atasha si trasforma all'occorrenza nella banda criminale dei Predatori del Tempo, e sono proprio loro, infiltratisi nella Pattuglia, a tentare ogni volta di modificare gli eventi per entrare essi stessi nella storia, incantati dalle promesse di un misterioso personaggio mascherato, Tomomot, il cui nome si scrive ugualmente sia da destra sia da sinistra; d'altra parte Hikaru e Nana si trasformano ogni volta nei Salvastoria, che hanno l'ovvio ruolo di contrastare i piani dei Predatori.
Anche in questa serie i divertenti episodi sono a schema fisso, e la conclusione è scontata, con il "bene" che vince sul "male", ma anche in questo caso come si può non provare un'immensa simpatia per i tre strampalati pasticcioni che finiscono immancabilmente a mal partito?
Rispetto ad altre serie Time Bokan, in questa vi è però un'importante differenza, dovuta a un nuovo personaggio che ci viene presentato solo a metà storia (fatto insolito in queste serie), ma soprattutto al finale, che mi ha scioccata, e di cui ovviamente non anticipo nulla.
Il doppiaggio è lo stesso, validissimo, di quello di Yattaman e anche la sigla di quest'anime è dei fantastici Cavalieri del re.
Voto complessivo: 10.
Le due squadre ricordano i personaggi di Yattaman anche per un altro importante aspetto: tutti loro hanno in realtà un'identità segreta. Infatti il trio capeggiato di Atasha si trasforma all'occorrenza nella banda criminale dei Predatori del Tempo, e sono proprio loro, infiltratisi nella Pattuglia, a tentare ogni volta di modificare gli eventi per entrare essi stessi nella storia, incantati dalle promesse di un misterioso personaggio mascherato, Tomomot, il cui nome si scrive ugualmente sia da destra sia da sinistra; d'altra parte Hikaru e Nana si trasformano ogni volta nei Salvastoria, che hanno l'ovvio ruolo di contrastare i piani dei Predatori.
Anche in questa serie i divertenti episodi sono a schema fisso, e la conclusione è scontata, con il "bene" che vince sul "male", ma anche in questo caso come si può non provare un'immensa simpatia per i tre strampalati pasticcioni che finiscono immancabilmente a mal partito?
Rispetto ad altre serie Time Bokan, in questa vi è però un'importante differenza, dovuta a un nuovo personaggio che ci viene presentato solo a metà storia (fatto insolito in queste serie), ma soprattutto al finale, che mi ha scioccata, e di cui ovviamente non anticipo nulla.
Il doppiaggio è lo stesso, validissimo, di quello di Yattaman e anche la sigla di quest'anime è dei fantastici Cavalieri del re.
Voto complessivo: 10.
Altra serie Time Bokan. Come le altre, divertente e forse in assoluto la migliore. Certo un anime un po' ripetitivo visto che ogni episodio segue un canovaccio preciso (a parte il bel finale a sorpresa). Però grazie a una gradevole demenzialità le puntate si guardano davvero con piacere e si ride delle disavventure dei poveri predatori del tempo che, entrando in contatto con personaggi realmente esistiti, cercano di cambiare il corso della storia.
Fantastici della squadra di "cattivi", soprattutto la prorompente Atasha e il genio-inventore delle bizzarre macchine, Sekovitch. Sono loro i veri protagonisti della serie più che i buoni, i "salvastoria" Hikaru e Nana, che s'impegnano ogni volta a sventare i loro piani di stravolgere gli eventi del passato.
Sigla italiana fortissima, ancora una volta grazie ai Cavalieri del Re.
Fantastici della squadra di "cattivi", soprattutto la prorompente Atasha e il genio-inventore delle bizzarre macchine, Sekovitch. Sono loro i veri protagonisti della serie più che i buoni, i "salvastoria" Hikaru e Nana, che s'impegnano ogni volta a sventare i loro piani di stravolgere gli eventi del passato.
Sigla italiana fortissima, ancora una volta grazie ai Cavalieri del Re.
Quarta serie delle Time Bokan in ordine cronologico. Anche qui troviamo un vasto impiego di espedienti umoristici che fanno da fulcro a una comicità demenziale. In particolare, oltre al fatto che ogni singolo episodio si conclude con l'inevitabile disfatta del classico terzetto di nemici, qui si aggiunge il motivo comico dell'identità segreta, in una sorta di esilarante commedia degli equivoci che fa il verso alla classica figura dell'eroe in maschera. Divertimento assicurato.
Della saga bokan è quello realizzato meglio di tutti, più completo in ogni reparto artistico e un modo sano e divertente per raccontare la storia dell'umanità, vista dai divertenti ma attenti occhi del suo creatore.
Qui comunque ci vanno parecchio giù pesante, abitini aderenti per le fanciulle, qualche volta denudate, un orco cattivo che detta ordini sempre dal criminoso intento, ma che fa ridere alla grande tute le volte che appare, con un doppiatore italiano che rende alla grande questo personaggio.
Per non parlare di Sekovic, il suo genio e il suo naso, un tutt'uno con le macchine di sua invenzione e quelle piccole presenti all'interno portatrici di sventura, la più importante rappresentata dal maialino che si arrampica sugli alberi!
E' quel cartone dove sicuramente può vantare un primato, i cattivi sono più famosi dei buoni, più inutili come personaggi, ma sicuramente dagli ideali migliori dei loro nemici, ma come dicevo, sono i cattivi che gestiscono ogni trama, e molto bene!
Per non parlare delle punizioni spaziali, ogni episodio se ne vedono di ogni tipo!
Poi, chissà per quale motivo, un finale in due puntate che cambia completamente le carte in tavola dei protagonisti e degli antagonisti, ed è un colpo di teatro riuscito alla perfezione, per cui tutti gli obiettivi sono stati raggiunti dagli animatori della serie.
Spiegare bene la storia dell'umanità divertendosi e lanciando un messaggio molto particolare ed importante, anche quello che sembra il più malvagio ha un cuore e può sempre convertirsi a favore del bene, un cartone che va visto sotto innumerevoli aspetti, e per quanto demenziale in molti punti può essere, nasconde delle profondità incredibili.
La sigla, poi è un capolavoro del grande riccardo zara!
Ripeto, è il migliore in assoluto della saga bokan, e di chissà quanti cartoni del genere demenziale di cui sopra, non vi stancherete mai di rivederlo!
Qui comunque ci vanno parecchio giù pesante, abitini aderenti per le fanciulle, qualche volta denudate, un orco cattivo che detta ordini sempre dal criminoso intento, ma che fa ridere alla grande tute le volte che appare, con un doppiatore italiano che rende alla grande questo personaggio.
Per non parlare di Sekovic, il suo genio e il suo naso, un tutt'uno con le macchine di sua invenzione e quelle piccole presenti all'interno portatrici di sventura, la più importante rappresentata dal maialino che si arrampica sugli alberi!
E' quel cartone dove sicuramente può vantare un primato, i cattivi sono più famosi dei buoni, più inutili come personaggi, ma sicuramente dagli ideali migliori dei loro nemici, ma come dicevo, sono i cattivi che gestiscono ogni trama, e molto bene!
Per non parlare delle punizioni spaziali, ogni episodio se ne vedono di ogni tipo!
Poi, chissà per quale motivo, un finale in due puntate che cambia completamente le carte in tavola dei protagonisti e degli antagonisti, ed è un colpo di teatro riuscito alla perfezione, per cui tutti gli obiettivi sono stati raggiunti dagli animatori della serie.
Spiegare bene la storia dell'umanità divertendosi e lanciando un messaggio molto particolare ed importante, anche quello che sembra il più malvagio ha un cuore e può sempre convertirsi a favore del bene, un cartone che va visto sotto innumerevoli aspetti, e per quanto demenziale in molti punti può essere, nasconde delle profondità incredibili.
La sigla, poi è un capolavoro del grande riccardo zara!
Ripeto, è il migliore in assoluto della saga bokan, e di chissà quanti cartoni del genere demenziale di cui sopra, non vi stancherete mai di rivederlo!
*I predatotori del tempo, che deludono il mondo e saccheggiano le città...* Era così che risuonava fra le nostre menti la sigla degli anni 80/90 di questa serie.
"I predatori del tempo" fa parte di quelle che si chiamano "TIME BOKAN", le serie che hanno avuto molto successo in Italia, che includono nella loro trama, combattimenti fra robot, viaggi nel tempo e doppie squadre, una buona ed una cattiva. In questa serie, c'è un eccezione. Il titolo non rimanda alla squadra "buona", come Yattamen o Calendar Men, ma ricorda proprio il nome del gruppo dei nemici "I predatori del tempo", che infatti in tutte queste serie fanno i protagonisti ma vengono messi da parte, poiché perdenti e malvagi. Come in tutte le time bokan, si inizia con un introduzione della puntata, dove i predatori vengono a sapere dal loro capo misterioso il luogo del tesoro in cui è presente il tesoro; i Salvastoria lo vengono a sapere e partono per sconfiggerli e ci riescono sempre.
Le eccezioni di questo cartoon giapponese sono la presenza dei personaggi nello spazio e il legame fra le fasi del tempo (presente-passato-futuro) che devono proteggere per non rovinare l'equilibrio del mondo, e la premiazione dei due buoni e la punizione dei cattivi alla fine della puntata, cosa che nelle altre serie non accadeva. Questa serie si distingue per essere, più che varia e bella, per la demenzialità maggiore e il canovaccio in cui si strutturano gli episodi, elementi presenti in tutte queste serie nostalgiche.
"I predatori del tempo" fa parte di quelle che si chiamano "TIME BOKAN", le serie che hanno avuto molto successo in Italia, che includono nella loro trama, combattimenti fra robot, viaggi nel tempo e doppie squadre, una buona ed una cattiva. In questa serie, c'è un eccezione. Il titolo non rimanda alla squadra "buona", come Yattamen o Calendar Men, ma ricorda proprio il nome del gruppo dei nemici "I predatori del tempo", che infatti in tutte queste serie fanno i protagonisti ma vengono messi da parte, poiché perdenti e malvagi. Come in tutte le time bokan, si inizia con un introduzione della puntata, dove i predatori vengono a sapere dal loro capo misterioso il luogo del tesoro in cui è presente il tesoro; i Salvastoria lo vengono a sapere e partono per sconfiggerli e ci riescono sempre.
Le eccezioni di questo cartoon giapponese sono la presenza dei personaggi nello spazio e il legame fra le fasi del tempo (presente-passato-futuro) che devono proteggere per non rovinare l'equilibrio del mondo, e la premiazione dei due buoni e la punizione dei cattivi alla fine della puntata, cosa che nelle altre serie non accadeva. Questa serie si distingue per essere, più che varia e bella, per la demenzialità maggiore e il canovaccio in cui si strutturano gli episodi, elementi presenti in tutte queste serie nostalgiche.
Cartone veramente bello, che mi prese moltissimo quando ero bimbo; la storia si basa, sullo scontro tra i predatori del tempo, che vogliono modificare la storia per ordine di Tomomot e due ragazzi che si fanno chiamare i salva storia, che combattono per difendere lo svolgersi naturale della storia; una delle ultime serie della Time Bokan, segue la trama che caratterizza tutte le serie di questo genere. La comicità è assicurata, con il trio formato da la perfida Atasha, il genio incompreso Sekovitch e Il forte Dowalski. Di sicuro non è all'altezza del leggendario Yattaman, ma di sicuro è un cartone da vedere e rivedere continuamente.
Gradevole e divertente anime che gioca con i personaggi storici: da Cristoforo Colombo a Lawrence d'Arabia. In un lontano futuro il viaggio nel tempo è ormai una realtà e per evitare che qualcuno possa modificare la storia a proprio vantaggio esiste una forza di polizia, la Pattuglia del Tempo, che ha la propria sede in una base orbitante a migliaia di kilometri dalla Terra. La serie si focalizza su due squadre: da una parte abbiamo i buoni Hikaru e Nana, dall'altra un bizzarro terzetto composto dai "cattivi" Atasha, Sekovitch e Dowalski ai quali si aggiunge dopo le prime puntate Gekigaski. Un po' ripetitivo ma ci si diverte. Bella la sigla italiana.