Hela Supergirl!
In quest'opera si incrociano differenti realtà del mondo dei manga in cui non si può dare una ben definita collocazione, la ritengo una "arlecchinata", ovvero più "toppe" di trame e generi di anime fusi in un'unica opera, vi spiego il perché.
Innanzitutto è un anime di forte richiamo di grandi opere dedicate sui ninja, come Nino e Sasuke, nonché di altri titoli dove i superpoteri accompagnano spesso un ragazzo "normale" come "migliore amico", vedasi quindi i casi di "Lo specchio magico", "Doraemon", "Carletto il principe dei mostri", inoltre i disegni sgraziati dei protagonisti richiamano alla mente altre opere come "Ugo il re del judo" e "Coccinella".
Quindi, ragion per cui, diversi aspetti vengono richiamati all'interno di questo cartone, non ha un finale definito e può essere considerato a mio avviso "una grande incompiuta", fosse stata portata a termine, sarebbe stata un'opera a cui avrei sicuramente dato un voto più alto.
Nonostante i vari anime di riferimento, questo titolo porta con sé uno dei cambiamenti nell'animazione giapponese destinati a far strada, difatti è uno dei primi anime che può contare su una protagonista femminile che possiede delle abilità tali da permetterle di risolvere problemi complicatissimi, e tale evento in una narrazione simile sarà il preludio alle trame che vedremo nel decennio successivo con le maghette quali Creamy e similari.
La trama ha dei particolari molto validi quali l'adozione, tema che viene affrontato con una edulcorazione per renderlo digeribile ad un pubblico più piccolo, che sono il primo intento di quest'opera, come destinatari della visione. Difatti l'opera è ricca di situazioni comiche e di stranezze che alleggeriscono parecchio il vero fine che a mio avviso si pone l'autore con quest'opera. Ovvero il discorso riguardante la diversità.
C'è da dire infatti che la protagonista ha delle forme sgraziate, quasi mostruose, che la portano ad essere vista come una persona indifesa, capace di subire qualsiasi attacco esterno, inoltre nessuno mai penserebbe che in un esile corpicino si possa nascondere una forza della natura.
E di qui nasce l'altra morale della storia, ovvero quello di non fidarsi mai delle apparenze, o di ciò che potrebbe sembrare innocuo, quindi l'opera vuole insegnarci che bisogna portare rispetto per tutte le persone, senza denigrare chi è diverso o chi ha qualche guaio fisico permanente, è da imbecilli comportarsi in tal maniera, e difatti, l'opera, in maniera comica ce lo dice sempre questo, in maniera piuttosto marcata. E quale modo migliore se non quello della satira, dove una risata intelligente ci nasconde sempre qualcuno non intelligente che mal si comporta nella società, e deve quindi farci comprendere che non sempre è un mondo perfetto, ma si potrà avvicinare ad esserlo se molti imbecilli cominceranno a capire come si vive,specie in situazioni simili. Quindi è un anime che va visto ma anche osservato sotto altri aspetti con gran cura,nasconde sempre delle sorprese!
Inoltre l'anime vanta all'interno del doppiaggio italiano la presenza dei fratelli Luca e Monica Ward,destinati dopo qualche anno a diventare dei pilastri anche nel doppiaggio cinematografico, quindi un ulteriore elemento in più per cui questo anime va visto!
Innanzitutto è un anime di forte richiamo di grandi opere dedicate sui ninja, come Nino e Sasuke, nonché di altri titoli dove i superpoteri accompagnano spesso un ragazzo "normale" come "migliore amico", vedasi quindi i casi di "Lo specchio magico", "Doraemon", "Carletto il principe dei mostri", inoltre i disegni sgraziati dei protagonisti richiamano alla mente altre opere come "Ugo il re del judo" e "Coccinella".
Quindi, ragion per cui, diversi aspetti vengono richiamati all'interno di questo cartone, non ha un finale definito e può essere considerato a mio avviso "una grande incompiuta", fosse stata portata a termine, sarebbe stata un'opera a cui avrei sicuramente dato un voto più alto.
Nonostante i vari anime di riferimento, questo titolo porta con sé uno dei cambiamenti nell'animazione giapponese destinati a far strada, difatti è uno dei primi anime che può contare su una protagonista femminile che possiede delle abilità tali da permetterle di risolvere problemi complicatissimi, e tale evento in una narrazione simile sarà il preludio alle trame che vedremo nel decennio successivo con le maghette quali Creamy e similari.
La trama ha dei particolari molto validi quali l'adozione, tema che viene affrontato con una edulcorazione per renderlo digeribile ad un pubblico più piccolo, che sono il primo intento di quest'opera, come destinatari della visione. Difatti l'opera è ricca di situazioni comiche e di stranezze che alleggeriscono parecchio il vero fine che a mio avviso si pone l'autore con quest'opera. Ovvero il discorso riguardante la diversità.
C'è da dire infatti che la protagonista ha delle forme sgraziate, quasi mostruose, che la portano ad essere vista come una persona indifesa, capace di subire qualsiasi attacco esterno, inoltre nessuno mai penserebbe che in un esile corpicino si possa nascondere una forza della natura.
E di qui nasce l'altra morale della storia, ovvero quello di non fidarsi mai delle apparenze, o di ciò che potrebbe sembrare innocuo, quindi l'opera vuole insegnarci che bisogna portare rispetto per tutte le persone, senza denigrare chi è diverso o chi ha qualche guaio fisico permanente, è da imbecilli comportarsi in tal maniera, e difatti, l'opera, in maniera comica ce lo dice sempre questo, in maniera piuttosto marcata. E quale modo migliore se non quello della satira, dove una risata intelligente ci nasconde sempre qualcuno non intelligente che mal si comporta nella società, e deve quindi farci comprendere che non sempre è un mondo perfetto, ma si potrà avvicinare ad esserlo se molti imbecilli cominceranno a capire come si vive,specie in situazioni simili. Quindi è un anime che va visto ma anche osservato sotto altri aspetti con gran cura,nasconde sempre delle sorprese!
Inoltre l'anime vanta all'interno del doppiaggio italiano la presenza dei fratelli Luca e Monica Ward,destinati dopo qualche anno a diventare dei pilastri anche nel doppiaggio cinematografico, quindi un ulteriore elemento in più per cui questo anime va visto!
Serie per bambini che può essere catalogata nel genere maghette, visto che la sgraziata protagonista è in possesso di straordinari poteri, dovuti al fatto che è la discendente del famoso ninja Sasuke.
Tuttavia, Hela usa queste capacità per risolvere i piccoli problemi che capitano a scuola e nel quartiere, sempre affiancata da un buffo cane parlante.
La serie, ispirata ad un manga di Shotaro Ishimori, ha un character design che punta molto sul grottesco e in generale ha un tono piuttosto umoristico, ma senza altre qualità di particolare rilievo: la regia è convenzionale, come anche le trame degli episodi.
In Italia la serie ha avuto un buon cast di doppiatori, ma un adattamento con tutti i nomi cambiati e priva di specifici riferimenti ai ninja.
Molto bella la sigla realizzata da Nico Fidenco.
Tuttavia, Hela usa queste capacità per risolvere i piccoli problemi che capitano a scuola e nel quartiere, sempre affiancata da un buffo cane parlante.
La serie, ispirata ad un manga di Shotaro Ishimori, ha un character design che punta molto sul grottesco e in generale ha un tono piuttosto umoristico, ma senza altre qualità di particolare rilievo: la regia è convenzionale, come anche le trame degli episodi.
In Italia la serie ha avuto un buon cast di doppiatori, ma un adattamento con tutti i nomi cambiati e priva di specifici riferimenti ai ninja.
Molto bella la sigla realizzata da Nico Fidenco.