Fate/Kaleid Liner Prisma Illya 3rei!!
Nel 2016 va in onda “Fate/kaleid liner Prisma Illya 3rei”, quarta serie in dodici episodi dedicata allo spin-off sulla piccola von Einzebern. L’anime è prodotto come sempre dallo studio Silver Link ed è basato sul manga omonimo scritto e illustrato da Hiroshi Hiroyama.
All’inizio di questa stagione, Illya e compagni si recano sul monte Enzou per controllare l’area dopo la battaglia appena conclusasi. Inaspettatamente, si trovano di fronte due misteriose avversarie che rapiscono Miyu: nel tentativo di salvarla, la nostra protagonista finisce in una Fuyuki desolata e coperta di neve, dove incontra una ragazza senza ricordi di nome Tanaka.
Al contrario dell’opera precedente, la serie qui recensita parte senza alcun indugio. Già dal primo episodio, infatti, la trama decolla spedita e si arricchisce di eventi, battaglie e colpi di scena anche nelle puntate successive. Non si tratta di certo di una storia originalissima, ma è interessante al punto giusto e intrattiene a dovere lo spettatore. Ovviamente il ritmo non si mantiene costante per tutta la durata dell’anime: giusto in un paio di episodi fanno capolino i soliti difetti a cui ci hanno ben abituati, rappresentati da una modesta quantità di scene ecchi e yuri. A questi aggiungiamo i molti dubbi rimasti irrisolti: nelle ultime puntate, infatti, si succederanno diverse rivelazioni, accompagnate da un bel po’ di misteri a cui purtroppo non abbiamo ancora una risposta. Anche il finale non può definirsi tale, poiché lascia in sospeso una determinata situazione che verrà trattata dal film in uscita nell’estate del 2017.
Per quanto riguarda i personaggi, il nostro cast si arricchisce di nuove figure interessanti. Queste ultime non sono molto innovative, né presentano complessi risvolti psicologici. C’è da dire, però, che non rasentano nemmeno i soliti stereotipi, e con piccoli approfondimenti riescono a conferire nuovo vigore all’opera. La versione “ridotta” di Gilgamesh, ad esempio, occupa completamente la scena ogniqualvolta è presente; di spicco anche i nuovi antagonisti, a partire dal cupo capofamiglia degli Ainsworth fino ad arrivare alle due servitrici Angelica e Beatrice. Avvolta ancora dal mistero, invece, la vivace Tanaka. Per concludere, le due protagoniste, Illya e Miyu, andranno in contro ad una piccola crescita, mentre la sfrontata Kuro si confermerà, ancora una volta, un bel personaggio.
Il comparto tecnico si mantiene sempre su livelli davvero buoni: le animazioni e gli sfondi sono, come al solito, ben realizzati; ho notato, inoltre, un notevole miglioramento per quanto riguarda il character design. Orecchiabili le OST, così come l’opening e le ending.
Tirando le somme, penso che “Fate/kaleid liner Prisma Illya 3rei” abbia recuperato i fasti, seppur modesti, della prima stagione. Se quest’ultima aveva giocato molto sulla parodia e sulle gag, la quarta serie (mantenendo comunque intatto il lato umoristico) punta su una trama più seria, incalzante e strutturata a dovere. Un peccato, come sempre, per le occasionali scene di fanservice e per i tanti misteri rimasti irrisolti. Voto: 7.
All’inizio di questa stagione, Illya e compagni si recano sul monte Enzou per controllare l’area dopo la battaglia appena conclusasi. Inaspettatamente, si trovano di fronte due misteriose avversarie che rapiscono Miyu: nel tentativo di salvarla, la nostra protagonista finisce in una Fuyuki desolata e coperta di neve, dove incontra una ragazza senza ricordi di nome Tanaka.
Al contrario dell’opera precedente, la serie qui recensita parte senza alcun indugio. Già dal primo episodio, infatti, la trama decolla spedita e si arricchisce di eventi, battaglie e colpi di scena anche nelle puntate successive. Non si tratta di certo di una storia originalissima, ma è interessante al punto giusto e intrattiene a dovere lo spettatore. Ovviamente il ritmo non si mantiene costante per tutta la durata dell’anime: giusto in un paio di episodi fanno capolino i soliti difetti a cui ci hanno ben abituati, rappresentati da una modesta quantità di scene ecchi e yuri. A questi aggiungiamo i molti dubbi rimasti irrisolti: nelle ultime puntate, infatti, si succederanno diverse rivelazioni, accompagnate da un bel po’ di misteri a cui purtroppo non abbiamo ancora una risposta. Anche il finale non può definirsi tale, poiché lascia in sospeso una determinata situazione che verrà trattata dal film in uscita nell’estate del 2017.
Per quanto riguarda i personaggi, il nostro cast si arricchisce di nuove figure interessanti. Queste ultime non sono molto innovative, né presentano complessi risvolti psicologici. C’è da dire, però, che non rasentano nemmeno i soliti stereotipi, e con piccoli approfondimenti riescono a conferire nuovo vigore all’opera. La versione “ridotta” di Gilgamesh, ad esempio, occupa completamente la scena ogniqualvolta è presente; di spicco anche i nuovi antagonisti, a partire dal cupo capofamiglia degli Ainsworth fino ad arrivare alle due servitrici Angelica e Beatrice. Avvolta ancora dal mistero, invece, la vivace Tanaka. Per concludere, le due protagoniste, Illya e Miyu, andranno in contro ad una piccola crescita, mentre la sfrontata Kuro si confermerà, ancora una volta, un bel personaggio.
Il comparto tecnico si mantiene sempre su livelli davvero buoni: le animazioni e gli sfondi sono, come al solito, ben realizzati; ho notato, inoltre, un notevole miglioramento per quanto riguarda il character design. Orecchiabili le OST, così come l’opening e le ending.
Tirando le somme, penso che “Fate/kaleid liner Prisma Illya 3rei” abbia recuperato i fasti, seppur modesti, della prima stagione. Se quest’ultima aveva giocato molto sulla parodia e sulle gag, la quarta serie (mantenendo comunque intatto il lato umoristico) punta su una trama più seria, incalzante e strutturata a dovere. Un peccato, come sempre, per le occasionali scene di fanservice e per i tanti misteri rimasti irrisolti. Voto: 7.