Haikyu!! L'asso del Volley - Stagione 3
<b>Attenzione: la seguente recensione contiene spoiler</b>
Trama
"Haikyuu!!", così come molti altri spokon, ci aveva abituato ad una stagione incentrata su vari eventi e partite, mentre la terza serie ci parla esclusivamente del match per accedere al torneo nazionale, e non è un match qualsiasi, dato che i Corvi della Karasuno dovranno vedersela con le Aquile della temibile accademia Shiratorizawa, squadra formidabile con diverse partecipazioni ai nazionali e guidata dal temibile opposto Ushijima, asso della sua formazione.
In un incontro emozionante, spalmato su dieci episodi ( con una durata della partita simile alle finali scudetto di A1 o i tornei internazionali, come il Mondiale di pallavolo), avremo modo di apprezzare la differenza tra due visioni di gioco: da una parte, la forza devastante della Shiratorizawa, che gioca, come si dice in gergo, di "pura ignoranza" ( anche se questo non deve far pensare che non studino ogni azione), dall'altra la coralità di un gruppo che esalta i singoli.
Il risultato finale, che arriverà dopo un tiratissimo Tie-Break ( il quinto set che termina, tradizionalmente, quando una delle due compagini arriva a 15 punti - da notare poi che questo è il solo match da 5 set in tutte le qualificazioni, dato che nei tornei scolastici si gioca al meglio dei 3) non sarà così ovvio, nonostante tutto, e farà emergere un personaggio che, fino a poco tempo prima, non era esattamente il più entusiasta dei giocatori, ma ne parlerò approfonditamente nella sezione "Personaggi".
Personaggi
Tra tutti i personaggi della serie, uno che non ha mai davvero apprezzato fino in fondo la pallavolo ed era sembrato, talvolta, un pesce fuori dall'acqua è Kei Tsukishima. Come sappiamo, il biondo centrale della Karasuno, alto e intelligente, ha avuto una profonda delusione, da piccolo, legata ad una bugia del fratello maggiore ( che si vantava di essere l'asso della Karasuno), motivo che lo ha portato ad iscriversi al club "tanto per", senza essere mai "preso all'amo" da tale sport.
Tuttavia, se già dalla seconda serie vediamo una sua parziale trasformazione, nella terza stagione egli diventa l'elemento chiave della sua squadra, di cui guida la difesa a muro, ed ha anche il pregio di riuscire a fare proprio un muro spettacolare al temibile Ushijima, che consegna la vittoria di un set tiratissimo ai Corvi.
Ed è anche grazie al suo nuovo entusiasmo che i compagni danno il tutto per tutto, soprattutto quando Kei si infortuna gravemente ad una mano dopo aver cercato di murare più volte il forte asso avversario, tornando in maniera teatrale in tempo per il Tie-Break (con una vistosa fasciatura).
Parlando di Ushijima, vedremo anche le sue motivazioni e sono abbastanza classiche ( e realistiche): è diventato così forte ( al punto di giocare come titolare nella nazionale Under 19 giapponese, mica pizza e fichi) per amore di suo padre, un bravo giocatore che, tuttavia, non è mai arrivato oltre la serie B1. Il suo impegno per riuscire a compiacere il padre e realizzare la sua ambizione lo ha reso schivo e apparentemente freddo, ma il fenomenale diciottenne non è esattamente così.
Altro personaggio che spicca nella terza stagione è il forte centrale Tendou della Shiratorizawa, un vero idolo sia per il carattere da "giullare crudele", che per un'espressività incredibile. Dietro un atteggiamento tanto "inquietante" ( canta persino una canzoncina che narra della sua gioia nello spezzare la volontà degli avversari) c'è la storia di un bambino che è stato spesso isolato e considerato un mostro a causa di pregiudizi ( dovuti anche al suo aspetto, con dei capelli rossi ed un viso che pare turbare chi lo guarda), ma in realtà, Tendou è un mattacchione ed una persona molto intelligente e, a suo modo, sensibile. È anche il solo che tratta Ushijima alla pari, senza farsi tanti problemi, e l'asso della Shiratorizawa rispetta sinceramente il rosso.
Infine, vengono mostrate ancora meglio le motivazioni dei tre "senatori" della Karasuno, ovvero Daichi, Asahi e Sugawara. Scopriremo così che, da quando erano dei primini, hanno assistito impotenti all'eliminazione della loro formazione alle qualifiche e ciò li ha segnati profondamente, portandoli a considerare un "sogno mostruosamente proibito" anche solo immaginare di poter arrivare ai nazionali, specialmente ora che è la loro ultima possibilità. E ciò creerà un'empatia molto forte tra loro e lo spettatore.
Tecnica
Come sempre, il character design dell'opera è di sicuro impatto, con corpi ben proporzionati e disegni davvero di sicuro effetto. Allo stesso modo, le scene di gioco ed allenamento sono rese in maniera magistrale e più di una volta ci sembrerà di assistere a vera pallavolo. E questo anche perché "Haikyuu!!", a differenza di altre opere, è estremamente realistico ( si prende alcune libertà, ma tutti i presunti “colpi speciali”, come la nuova “super-veloce” di Hinata e Kageyama sono realizzabili).
Viene mostrata la scalata di una piccola squadra di un liceo che cerca di raggiungere grandi traguardi ed il tutto è realizzato ad arte.
Da notare che rispetto al manga, l'anime ha un disegno più curato e meno spigoloso, rendendo ogni personaggio istantaneamente riconoscibile.
Come al solito, è da oscar la colonna sonora, forte di brani che restano impressi per la loro realizzazione e la capacità di sposarsi benissimo con una determinata scena.
Uno dei pochi difetti che mi sento di segnalare, e che non riguarda esattamente gli elementi tecnici della serie, è la presenza più unica che rara di "falli" ( errori che una squadra effettua, come il tocco a rete o la pestata al servizio, e che consegnano punti agli avversari). Ovviamente, sono sacrificati in nome della spettacolarità e dell'esaltazione delle belle giocate ( che sono la cosa più esaltante della pallavolo, ovviamente).
Conclusioni
"Haikyuu!! Third season" conclude quanto di bello e spettacolare abbiamo visto durante la "Second season" e la scena finale, di cui non vi parlo per spingervi a vedere la quarta stagione, in arrivo a Gennaio 2020, crea interessanti presupposti per un'evoluzione della trama.
Prima di ciò, tuttavia, potremo conoscere il destino della Nekoma e della Fukurudani in due OVA a fine Dicembre.
Insomma, "Haikyuu!!" promette di farci assistere alla migliore pallavolo animata di sempre!
Trama
"Haikyuu!!", così come molti altri spokon, ci aveva abituato ad una stagione incentrata su vari eventi e partite, mentre la terza serie ci parla esclusivamente del match per accedere al torneo nazionale, e non è un match qualsiasi, dato che i Corvi della Karasuno dovranno vedersela con le Aquile della temibile accademia Shiratorizawa, squadra formidabile con diverse partecipazioni ai nazionali e guidata dal temibile opposto Ushijima, asso della sua formazione.
In un incontro emozionante, spalmato su dieci episodi ( con una durata della partita simile alle finali scudetto di A1 o i tornei internazionali, come il Mondiale di pallavolo), avremo modo di apprezzare la differenza tra due visioni di gioco: da una parte, la forza devastante della Shiratorizawa, che gioca, come si dice in gergo, di "pura ignoranza" ( anche se questo non deve far pensare che non studino ogni azione), dall'altra la coralità di un gruppo che esalta i singoli.
Il risultato finale, che arriverà dopo un tiratissimo Tie-Break ( il quinto set che termina, tradizionalmente, quando una delle due compagini arriva a 15 punti - da notare poi che questo è il solo match da 5 set in tutte le qualificazioni, dato che nei tornei scolastici si gioca al meglio dei 3) non sarà così ovvio, nonostante tutto, e farà emergere un personaggio che, fino a poco tempo prima, non era esattamente il più entusiasta dei giocatori, ma ne parlerò approfonditamente nella sezione "Personaggi".
Personaggi
Tra tutti i personaggi della serie, uno che non ha mai davvero apprezzato fino in fondo la pallavolo ed era sembrato, talvolta, un pesce fuori dall'acqua è Kei Tsukishima. Come sappiamo, il biondo centrale della Karasuno, alto e intelligente, ha avuto una profonda delusione, da piccolo, legata ad una bugia del fratello maggiore ( che si vantava di essere l'asso della Karasuno), motivo che lo ha portato ad iscriversi al club "tanto per", senza essere mai "preso all'amo" da tale sport.
Tuttavia, se già dalla seconda serie vediamo una sua parziale trasformazione, nella terza stagione egli diventa l'elemento chiave della sua squadra, di cui guida la difesa a muro, ed ha anche il pregio di riuscire a fare proprio un muro spettacolare al temibile Ushijima, che consegna la vittoria di un set tiratissimo ai Corvi.
Ed è anche grazie al suo nuovo entusiasmo che i compagni danno il tutto per tutto, soprattutto quando Kei si infortuna gravemente ad una mano dopo aver cercato di murare più volte il forte asso avversario, tornando in maniera teatrale in tempo per il Tie-Break (con una vistosa fasciatura).
Parlando di Ushijima, vedremo anche le sue motivazioni e sono abbastanza classiche ( e realistiche): è diventato così forte ( al punto di giocare come titolare nella nazionale Under 19 giapponese, mica pizza e fichi) per amore di suo padre, un bravo giocatore che, tuttavia, non è mai arrivato oltre la serie B1. Il suo impegno per riuscire a compiacere il padre e realizzare la sua ambizione lo ha reso schivo e apparentemente freddo, ma il fenomenale diciottenne non è esattamente così.
Altro personaggio che spicca nella terza stagione è il forte centrale Tendou della Shiratorizawa, un vero idolo sia per il carattere da "giullare crudele", che per un'espressività incredibile. Dietro un atteggiamento tanto "inquietante" ( canta persino una canzoncina che narra della sua gioia nello spezzare la volontà degli avversari) c'è la storia di un bambino che è stato spesso isolato e considerato un mostro a causa di pregiudizi ( dovuti anche al suo aspetto, con dei capelli rossi ed un viso che pare turbare chi lo guarda), ma in realtà, Tendou è un mattacchione ed una persona molto intelligente e, a suo modo, sensibile. È anche il solo che tratta Ushijima alla pari, senza farsi tanti problemi, e l'asso della Shiratorizawa rispetta sinceramente il rosso.
Infine, vengono mostrate ancora meglio le motivazioni dei tre "senatori" della Karasuno, ovvero Daichi, Asahi e Sugawara. Scopriremo così che, da quando erano dei primini, hanno assistito impotenti all'eliminazione della loro formazione alle qualifiche e ciò li ha segnati profondamente, portandoli a considerare un "sogno mostruosamente proibito" anche solo immaginare di poter arrivare ai nazionali, specialmente ora che è la loro ultima possibilità. E ciò creerà un'empatia molto forte tra loro e lo spettatore.
Tecnica
Come sempre, il character design dell'opera è di sicuro impatto, con corpi ben proporzionati e disegni davvero di sicuro effetto. Allo stesso modo, le scene di gioco ed allenamento sono rese in maniera magistrale e più di una volta ci sembrerà di assistere a vera pallavolo. E questo anche perché "Haikyuu!!", a differenza di altre opere, è estremamente realistico ( si prende alcune libertà, ma tutti i presunti “colpi speciali”, come la nuova “super-veloce” di Hinata e Kageyama sono realizzabili).
Viene mostrata la scalata di una piccola squadra di un liceo che cerca di raggiungere grandi traguardi ed il tutto è realizzato ad arte.
Da notare che rispetto al manga, l'anime ha un disegno più curato e meno spigoloso, rendendo ogni personaggio istantaneamente riconoscibile.
Come al solito, è da oscar la colonna sonora, forte di brani che restano impressi per la loro realizzazione e la capacità di sposarsi benissimo con una determinata scena.
Uno dei pochi difetti che mi sento di segnalare, e che non riguarda esattamente gli elementi tecnici della serie, è la presenza più unica che rara di "falli" ( errori che una squadra effettua, come il tocco a rete o la pestata al servizio, e che consegnano punti agli avversari). Ovviamente, sono sacrificati in nome della spettacolarità e dell'esaltazione delle belle giocate ( che sono la cosa più esaltante della pallavolo, ovviamente).
Conclusioni
"Haikyuu!! Third season" conclude quanto di bello e spettacolare abbiamo visto durante la "Second season" e la scena finale, di cui non vi parlo per spingervi a vedere la quarta stagione, in arrivo a Gennaio 2020, crea interessanti presupposti per un'evoluzione della trama.
Prima di ciò, tuttavia, potremo conoscere il destino della Nekoma e della Fukurudani in due OVA a fine Dicembre.
Insomma, "Haikyuu!!" promette di farci assistere alla migliore pallavolo animata di sempre!
Grande dimostrazione di forza da parte della Kararuno, contro una squadra che tale non è. Da notare l'enorme sviluppo psicologico di Kageyama e di Tsukishima.
Kei in particolare ritrova quella passione che aveva perso anche se ha ancora strada da fare. Una partita avvincente con il finale normale ma appassionante e che lascia soddisfatti del tutto alla fine.
Dieci episodi necessari per rendere tutto al meglio e proseguire la storia degnamente e in modo soddisfacente per tutti. Nessuna sorpresa per la presentazione dei rivali.
Kei in particolare ritrova quella passione che aveva perso anche se ha ancora strada da fare. Una partita avvincente con il finale normale ma appassionante e che lascia soddisfatti del tutto alla fine.
Dieci episodi necessari per rendere tutto al meglio e proseguire la storia degnamente e in modo soddisfacente per tutti. Nessuna sorpresa per la presentazione dei rivali.
Una sola parola: magnifico.
La terza stagione di "Haikyuu!!" copre una sola partita, quella contro la potentissima Shiratorizawa, per l'accesso al torneo nazionale del Giappone.
Dieci puntate per una partita sola? Beh, considerando che si tratta di cinque set non sono poi così tante. Inoltre, tra un servizio e l'altro, gli autori hanno aggiunto flashback e considerazioni dei vari personaggi, compreso, per esempio, l'allenatore avversario.
La forza di questa stagione non è tanto la bellissima animazione o le musiche che rendono alla perfezione la tensione in campo, ma i personaggi. Uno di quelli che prevale è proprio Tsukishima, a cui sembrava non piacesse nemmeno la pallavolo. Anche gli avversari vengono umanizzati: anche loro sbagliano, anche loro hanno fortuna.
La partita, come si capisce fin da subito, è una guerra di ideali: è meglio una squadra composta da persone forti che giocano al loro massimo, o una con giocatori singolarmente meno forti ma con tattiche e schemi di gruppo? Meglio il talento o il gioco di squadra?
Una bella stagione, per fortuna non troppo lunga, ma solo perché non penso avrei potuto reggere altri episodi con quella dose di ansia!
La terza stagione di "Haikyuu!!" copre una sola partita, quella contro la potentissima Shiratorizawa, per l'accesso al torneo nazionale del Giappone.
Dieci puntate per una partita sola? Beh, considerando che si tratta di cinque set non sono poi così tante. Inoltre, tra un servizio e l'altro, gli autori hanno aggiunto flashback e considerazioni dei vari personaggi, compreso, per esempio, l'allenatore avversario.
La forza di questa stagione non è tanto la bellissima animazione o le musiche che rendono alla perfezione la tensione in campo, ma i personaggi. Uno di quelli che prevale è proprio Tsukishima, a cui sembrava non piacesse nemmeno la pallavolo. Anche gli avversari vengono umanizzati: anche loro sbagliano, anche loro hanno fortuna.
La partita, come si capisce fin da subito, è una guerra di ideali: è meglio una squadra composta da persone forti che giocano al loro massimo, o una con giocatori singolarmente meno forti ma con tattiche e schemi di gruppo? Meglio il talento o il gioco di squadra?
Una bella stagione, per fortuna non troppo lunga, ma solo perché non penso avrei potuto reggere altri episodi con quella dose di ansia!
La terza stagione di "Haikyuu!!" copre solo una partita: nonostante la sua breve durata, solo dieci episodi, finisce per essere meno varia e frizzante della precedente. C’è ovviamente spazio per tantissima pallavolo, ma, secondo la mia opinione, quanto viene mostrato è troppo diluito e non riesce a raggiungere i livelli di coinvolgimento che abbiamo già avuto modo di sperimentare. Tra l’altro, mi è sembrato che l’avversario fosse meno interessante, probabilmente in quanto la squadra antagonista si focalizza troppo su un solo giocatore e questo non permette di creare altre figure veramente intriganti. Di positivo c’è una sfida a muro che sposta moltissima enfasi su Tsukki, pertanto se lo amate vi farà piacere sapere che sarà determinante più volte durante la partita. Per il resto, ci si focalizza sulla sfida tra individualità e gioco di squadra: da una parte c'è chi fa della fisicità e del talento il perno del suo gioco, dall’altra chi sfrutta al meglio delle caratteristiche meno evidenti, ma che amalgamate fra di loro risultano un’arma altrettanto importante.
Non mancano i flashback e gli approfondimenti sui personaggi, da entrambe le parti. Anche a livello di background si lavora moltissimo su Tsukki, che ruba la scena anche ai due protagonisti. C’è anche spazio per gli outsider, così come per gli avversari, persino sul loro allenatore.
A livello tecnico si rimane su livelli molto buoni, anche le sigle sono ancora una volta molto ispirate.
Se è vero che fra le tre stagioni questa nel complesso la ritengo quella meno riuscita, è anche vero che i limiti sono dovuti non tanto a difetti di sceneggiatura, ma solo al fatto che si limita a coprire solo una partita e, pur facendolo bene, fatica a reggere il confronto con stagioni molto più lunghe e articolate. Rimane un ottimo prodotto: non ci sono motivi, se amate la serie, di lamentarsi. Non vedo l’ora di vedere la quarta stagione.
Non mancano i flashback e gli approfondimenti sui personaggi, da entrambe le parti. Anche a livello di background si lavora moltissimo su Tsukki, che ruba la scena anche ai due protagonisti. C’è anche spazio per gli outsider, così come per gli avversari, persino sul loro allenatore.
A livello tecnico si rimane su livelli molto buoni, anche le sigle sono ancora una volta molto ispirate.
Se è vero che fra le tre stagioni questa nel complesso la ritengo quella meno riuscita, è anche vero che i limiti sono dovuti non tanto a difetti di sceneggiatura, ma solo al fatto che si limita a coprire solo una partita e, pur facendolo bene, fatica a reggere il confronto con stagioni molto più lunghe e articolate. Rimane un ottimo prodotto: non ci sono motivi, se amate la serie, di lamentarsi. Non vedo l’ora di vedere la quarta stagione.