Majuu Senshi Luna Varga
Luna, principessa mascolina e ben poco regale, nel tentativo di proteggere il proprio paese dall’esercito nemico rimane vittima di un bizzarro incantesimo e si fonde col demone da lei risvegliato, Varga, un enorme drago che giaceva sopito nelle viscere del castello. Trasformata così in un ibrido fra una ragazza umana e un gigantesco drago dai molteplici poteri, la principessa parte per una importantissima missione: salvare la sorellina rapita dai demoni e svelare il mistero che si cela dietro il risveglio di oscure forze e lo strano comportamento del sovrano.
Ad accompagnarla, lungo la strada, incontrerà un manipolo di personaggi bizzarri e fuori di testa, che fra alterne vicende si uniranno a lei per un motivo o per un altro e la aiuteranno nella sua missione, mentre il rapporto fra la ragazza e il demone con cui ha suo malgrado stretto un legame andrà intensificandosi...
Majuu Senshi Luna Varga è una sconosciutissima serie Oav in quattro episodi del 1991 di cui, personalmente, sono venuto a conoscenza (come per molte altre serie da me visionate nell’ultimo anno) proprio grazie ad Animeclick. Ammetto che, personalmente, mi ha intrigato subito, sin dalle prime immagini, perché mi ha riportato alla mente gli albori della mia esperienza di lettore di manga, quando giravano serie fantasy come Slayers, Dragon Quest o Lythis, da cui questo Majuu Senshi Luna Varga sembra riprendere diversi elementi, sia per quanto riguarda la grafica, sia per quanto riguarda atmosfere e personaggi.
L’aria che si respira è quella di un’epica storia fantasy di stampo occidentale: ambientazione medievale, spade, cavalieri, draghi, stregoni, evocatori, mostri di ogni genere, briganti, valorosi guerrieri, incantesimi e profezie. E, tutto sommato, anche la nostra storia sarà più o meno un’epica storia fantasy di stampo occidentale, che ci parlerà di una ragazzina maschiaccio che dovrà affrontare una dura battaglia contro un oscuro male, durante la quale crescerà, scoprendosi donna.
E’ senza dubbio un’atmosfera molto classica e affascinante, quella in cui verremo coinvolti durante la visione, una storia fantastica d’ampio respiro come quelle dei romanzi. Tuttavia, Majuu Senshi Luna Varga rivela immediatamente la sua nipponicità, non soltanto con uno stile di disegno garbato e tipicamente “da cartone animato giapponese” (o perlomeno come lo si intendeva negli anni ’90) ma anche con qualche, immancabile, ammiccamento sessuale (si vedano le ripetute nudità della protagonista o uno dei personaggi che ci prova spudoratamente con lei in una malcelata scena saffica).
Un elemento molto importante, che si affianca all’epicità della trama senza rovinarne i momenti salienti, poi, è l’umorismo. Per metà buona del suo svolgimento, Majuu Senshi Luna Varga sarà una sequela inarrestabile di gags, di personaggi fuori di testa che riveleranno allo spettatore il loro lato più folle e di risate. Il personaggio che maggiormente incarnerà questo aspetto sarà, dopo la protagonista, il più importante e il maggiormente riuscito della storia, lo spassosissimo guerriero Bato Robis.
Armato di un’enorme ascia da guerra, guercio, barbuto, forzuto, gigantesco e tenace, Bato Robis è un valoroso guerriero dell’armata nemica simile al Bruto di "Braccio di Ferro" che considera Luna la sua rivale e passerà tre quarti della serie a rincorrerla e ad inscenare con lei inseguimenti al limite dell’assurdo, degni dei migliori cartoon dei Looney Tunes, mettendo a ferro e fuoco tutto ciò che si frappone fra lui e la sua nemica giurata, causando enormi guai agli altri personaggi coinvolti ma riuscendo a far ridere lo spettatore in maniera incredibile.
Elemento comico principale della serie, Bato Robis è un gran personaggio, che riuscirà persino ad avere una splendida parte attiva nel corso della storia, facendosi amare ancor di più dagli spettatori.
Spettatori che, peraltro, saranno già ampiamente soddisfatti della protagonista, la battagliera Luna, dotata di una caratterizzazione fresca e divertente oltre che in continua evoluzione come donna, e del mastodontico dragone Varga in cui è capace di mutare, il quale darà spesso e volentieri il via ad apocalittiche e spettacolari scene di distruzione che ricordano i kaiju eiga di "Godzilla".
A livello grafico, Majuu Senshi Luna Varga è ottimamente realizzato. I disegni sono molto variegati, classici ed efficaci, le animazioni sono ottime, la colonna sonora interna agli episodi è gasante e sorprendentemente efficace e anche le due sigle, soprattutto quella di apertura, sono gradevolissime.
La cosa più sorprendente, però, è il doppiaggio. E’ incredibile l’ammontare di grandi nomi che hanno partecipato a questo sconosciuto Oav in quattro episodi di cui nessuno sa nulla. Luna è doppiata da una straordinaria Michie Tomizawa, doppiatrice dalla voce a tratti decisa e a tratti dolcissima, che riesce a donarle sia la fierezza di una guerriera sia la femminilità di una ragazza, sebbene in certe frasi, se si chiudono gli occhi, sembra quasi di sentir parlare Sailor Mars, il personaggio più celebre della Tomizawa, e non Luna. Un fantasmagorico Banjou Ginga dona invece la sua voce possente a Bato Robis, rendendolo forte e minaccioso, ma anche di una simpatia unica. Completa il cast, poi, gente del calibro di Eiko Yamada, Hiromi Tsuru, Eriko Hara, Tomomichi Nishimura, Keiichi Nanba.
Majuu Senshi Luna Varga, diviso in quattro episodi di mezz’ora l’uno, è come se fosse uno scorrevole film fantasy. Purtroppo, anche i ritmi sono quelli, abbastanza concitati e compressi, di un lungometraggio, e non tutti gli elementi della storia, in primis il finale un po’ improvviso, avranno il giusto spazio. Si tratta di una produzione di scarsa importanza, all’interno della grande storia dell’animazione nipponica, una delle tante produzioni di serie B che gli anni ’80 e ’90 ci hanno regalato, ma tutto sommato è una bella storia, ottima a livello tecnico, che svolge alla perfezione il suo scopo di intrattenere lo spettatore con una bella avventura fantasy. Merita un’occhiata anche solo per l’ottimo doppiaggio e per la straordinaria simpatia dei personaggi.
Una piccola perla nel mare magnum delle produzioni dei primi anni ’90 che di sicuro mi rimarrà nel cuore, e ringrazio il database di Animeclick per avermela fatta conoscere.
Ad accompagnarla, lungo la strada, incontrerà un manipolo di personaggi bizzarri e fuori di testa, che fra alterne vicende si uniranno a lei per un motivo o per un altro e la aiuteranno nella sua missione, mentre il rapporto fra la ragazza e il demone con cui ha suo malgrado stretto un legame andrà intensificandosi...
Majuu Senshi Luna Varga è una sconosciutissima serie Oav in quattro episodi del 1991 di cui, personalmente, sono venuto a conoscenza (come per molte altre serie da me visionate nell’ultimo anno) proprio grazie ad Animeclick. Ammetto che, personalmente, mi ha intrigato subito, sin dalle prime immagini, perché mi ha riportato alla mente gli albori della mia esperienza di lettore di manga, quando giravano serie fantasy come Slayers, Dragon Quest o Lythis, da cui questo Majuu Senshi Luna Varga sembra riprendere diversi elementi, sia per quanto riguarda la grafica, sia per quanto riguarda atmosfere e personaggi.
L’aria che si respira è quella di un’epica storia fantasy di stampo occidentale: ambientazione medievale, spade, cavalieri, draghi, stregoni, evocatori, mostri di ogni genere, briganti, valorosi guerrieri, incantesimi e profezie. E, tutto sommato, anche la nostra storia sarà più o meno un’epica storia fantasy di stampo occidentale, che ci parlerà di una ragazzina maschiaccio che dovrà affrontare una dura battaglia contro un oscuro male, durante la quale crescerà, scoprendosi donna.
E’ senza dubbio un’atmosfera molto classica e affascinante, quella in cui verremo coinvolti durante la visione, una storia fantastica d’ampio respiro come quelle dei romanzi. Tuttavia, Majuu Senshi Luna Varga rivela immediatamente la sua nipponicità, non soltanto con uno stile di disegno garbato e tipicamente “da cartone animato giapponese” (o perlomeno come lo si intendeva negli anni ’90) ma anche con qualche, immancabile, ammiccamento sessuale (si vedano le ripetute nudità della protagonista o uno dei personaggi che ci prova spudoratamente con lei in una malcelata scena saffica).
Un elemento molto importante, che si affianca all’epicità della trama senza rovinarne i momenti salienti, poi, è l’umorismo. Per metà buona del suo svolgimento, Majuu Senshi Luna Varga sarà una sequela inarrestabile di gags, di personaggi fuori di testa che riveleranno allo spettatore il loro lato più folle e di risate. Il personaggio che maggiormente incarnerà questo aspetto sarà, dopo la protagonista, il più importante e il maggiormente riuscito della storia, lo spassosissimo guerriero Bato Robis.
Armato di un’enorme ascia da guerra, guercio, barbuto, forzuto, gigantesco e tenace, Bato Robis è un valoroso guerriero dell’armata nemica simile al Bruto di "Braccio di Ferro" che considera Luna la sua rivale e passerà tre quarti della serie a rincorrerla e ad inscenare con lei inseguimenti al limite dell’assurdo, degni dei migliori cartoon dei Looney Tunes, mettendo a ferro e fuoco tutto ciò che si frappone fra lui e la sua nemica giurata, causando enormi guai agli altri personaggi coinvolti ma riuscendo a far ridere lo spettatore in maniera incredibile.
Elemento comico principale della serie, Bato Robis è un gran personaggio, che riuscirà persino ad avere una splendida parte attiva nel corso della storia, facendosi amare ancor di più dagli spettatori.
Spettatori che, peraltro, saranno già ampiamente soddisfatti della protagonista, la battagliera Luna, dotata di una caratterizzazione fresca e divertente oltre che in continua evoluzione come donna, e del mastodontico dragone Varga in cui è capace di mutare, il quale darà spesso e volentieri il via ad apocalittiche e spettacolari scene di distruzione che ricordano i kaiju eiga di "Godzilla".
A livello grafico, Majuu Senshi Luna Varga è ottimamente realizzato. I disegni sono molto variegati, classici ed efficaci, le animazioni sono ottime, la colonna sonora interna agli episodi è gasante e sorprendentemente efficace e anche le due sigle, soprattutto quella di apertura, sono gradevolissime.
La cosa più sorprendente, però, è il doppiaggio. E’ incredibile l’ammontare di grandi nomi che hanno partecipato a questo sconosciuto Oav in quattro episodi di cui nessuno sa nulla. Luna è doppiata da una straordinaria Michie Tomizawa, doppiatrice dalla voce a tratti decisa e a tratti dolcissima, che riesce a donarle sia la fierezza di una guerriera sia la femminilità di una ragazza, sebbene in certe frasi, se si chiudono gli occhi, sembra quasi di sentir parlare Sailor Mars, il personaggio più celebre della Tomizawa, e non Luna. Un fantasmagorico Banjou Ginga dona invece la sua voce possente a Bato Robis, rendendolo forte e minaccioso, ma anche di una simpatia unica. Completa il cast, poi, gente del calibro di Eiko Yamada, Hiromi Tsuru, Eriko Hara, Tomomichi Nishimura, Keiichi Nanba.
Majuu Senshi Luna Varga, diviso in quattro episodi di mezz’ora l’uno, è come se fosse uno scorrevole film fantasy. Purtroppo, anche i ritmi sono quelli, abbastanza concitati e compressi, di un lungometraggio, e non tutti gli elementi della storia, in primis il finale un po’ improvviso, avranno il giusto spazio. Si tratta di una produzione di scarsa importanza, all’interno della grande storia dell’animazione nipponica, una delle tante produzioni di serie B che gli anni ’80 e ’90 ci hanno regalato, ma tutto sommato è una bella storia, ottima a livello tecnico, che svolge alla perfezione il suo scopo di intrattenere lo spettatore con una bella avventura fantasy. Merita un’occhiata anche solo per l’ottimo doppiaggio e per la straordinaria simpatia dei personaggi.
Una piccola perla nel mare magnum delle produzioni dei primi anni ’90 che di sicuro mi rimarrà nel cuore, e ringrazio il database di Animeclick per avermela fatta conoscere.