Kurokami the Animation
Ho iniziato a vedere questo anime con qualche dubbio che alla fine si è rivelato certezza, eppure mi ha conquistato; di solito gli anime di questo genere che hanno sullo sfondo le arti marziali o comunque i superpoteri sono una scalata verso un potere superiore che aiuta il o i protagonisti della storia a superare il super-cattivo in uno scontro mozzafiato, cosa che in questa storia è vero solo per metà.
La trama ha come filo conduttore le vicende del protagonista ed è legata a doppio filo alla teoria del "doppeliner": questo, insieme al dramma della perdita (di tutti e due), unisce Keita e Kuro in una ricerca di mezze verità, combattimenti e qualche volta inutili sentimentalismi, esasperati da situazioni non troppo plausibili. Questo accade mentre intorno a "loro" (Keita e Kuro) come un ciclone iniziano a ruotare vari comprimari che aggiungono il senso "battle" a tutta la vicenda. Senza scendere nel dettaglio, la sceneggiatura ha parecchie lacune, specialmente nei flashback del passato dei protagonisti.
La paura di rivelare o di non rivelare troppo della trama purtroppo genera un po' di confusione, comunque si procede avanti abbastanza spediti, le soluzioni trovate sono purtroppo scontate ma funzionali; la storia in effetti "potrebbe" essere vista anche come originale, vista l'ottima trovata dei doppeliner, forse meno (come clichè) quella dei Mototsumitama, che hanno bisogno di un pattuente per valorizzare appieno i loro poteri.
I personaggi in questa storia alla fine sono tutti funzionali, anche se marginali e scontati nei loro ruoli.
Il protagonista, a parte la sua gentilezza, non risalta mai per carattere o per qualche altra dote, quindi risulta quanto mai pietrificato nel suo ruolo di inconsapevole, pur riuscendo a dare in sporadiche occasioni una bella profondità ai dialoghi.
Il lato tecnico è senza odi ne lodi (sicuramente avrebbero potuto fare meglio), sicuramente una maggiore incisione nei colori e nella rappresentazione avrebbe valorizzato differentemente i personaggi, ma sicuramente non è un punto di forza di questo anime.
In conclusione mi è piaciuto, ho visto tutti e ventitré gli episodi (perché ventitré? Sono stati scaramantici forse?), senza forzature, ma solo indispettito da quello che avrebbero potuto fare meglio.
La trama ha come filo conduttore le vicende del protagonista ed è legata a doppio filo alla teoria del "doppeliner": questo, insieme al dramma della perdita (di tutti e due), unisce Keita e Kuro in una ricerca di mezze verità, combattimenti e qualche volta inutili sentimentalismi, esasperati da situazioni non troppo plausibili. Questo accade mentre intorno a "loro" (Keita e Kuro) come un ciclone iniziano a ruotare vari comprimari che aggiungono il senso "battle" a tutta la vicenda. Senza scendere nel dettaglio, la sceneggiatura ha parecchie lacune, specialmente nei flashback del passato dei protagonisti.
La paura di rivelare o di non rivelare troppo della trama purtroppo genera un po' di confusione, comunque si procede avanti abbastanza spediti, le soluzioni trovate sono purtroppo scontate ma funzionali; la storia in effetti "potrebbe" essere vista anche come originale, vista l'ottima trovata dei doppeliner, forse meno (come clichè) quella dei Mototsumitama, che hanno bisogno di un pattuente per valorizzare appieno i loro poteri.
I personaggi in questa storia alla fine sono tutti funzionali, anche se marginali e scontati nei loro ruoli.
Il protagonista, a parte la sua gentilezza, non risalta mai per carattere o per qualche altra dote, quindi risulta quanto mai pietrificato nel suo ruolo di inconsapevole, pur riuscendo a dare in sporadiche occasioni una bella profondità ai dialoghi.
Il lato tecnico è senza odi ne lodi (sicuramente avrebbero potuto fare meglio), sicuramente una maggiore incisione nei colori e nella rappresentazione avrebbe valorizzato differentemente i personaggi, ma sicuramente non è un punto di forza di questo anime.
In conclusione mi è piaciuto, ho visto tutti e ventitré gli episodi (perché ventitré? Sono stati scaramantici forse?), senza forzature, ma solo indispettito da quello che avrebbero potuto fare meglio.
Non sono riuscito a guardarmelo fino in fondo, e questo spiega ampiamente il mio voto a un prodotto che non considero scadente, direi, tuttavia le potenzialità di "Kurokami the Animation" per me stanno solamente nella trama; la scenografia mi ha deluso parecchio, quindi, per stringere, se di base l'idea poteva anche non dispiacermi, il modo in cui è stata trattata mi ha lasciato insoddisfatto o, per essere più precisi, mi ha annoiato parecchio...
Sono riuscito a seguire come si deve fino all'episodio 10, dopodiché, sebbene abbia letto in altre recensioni che dal decimo in poi le cose sarebbero migliorate, quello che avevo visto era abbastanza per me (dieci episodi di possibilità a un anime di un totale di ventitré sono fin troppe per dare una possibilità alla serie di "riscattarsi" ai miei occhi e cominciare a coinvolgermi... non è stato così e, anche fosse cambiato qualcosa, all'undicesima non si possono cancellare dieci episodi di noia e delusione!).
Per poter fare una recensione degna di questo nome ho continuato a seguire la serie fino all'ultimo episodio, saltando i filmati di cinque/dieci minuti per volta, soffermandomi solo sulle parti che mi sembravano avessero una rilevanza ai fini della trama, ma è stato noioso persino quello, e premetto che "Shakugan no Shana" me lo sono visto dall'inizio alla fine tre serie su due, quindi non è che sia totalmente "allergico" al genere, ma, sebbene ritenga questo paradossalmente più interessante e di spessore rispetto a " Shakugan no Shana", io "Kurokami the Animation" non sono proprio riuscito a sorbirmelo, né a farmi piacere o andare giù determinate scelte nello sviluppo dei personaggi, il sistema dei combattimenti, etc. Insomma, a me sinceramente non è piaciuto.
Lo consiglio a chi ha particolarmente apprezzato "Shakugan no Shana", perché le similitudini sono parecchie; questo prodotto ha una trama migliore a mio avviso, ma l'altro sviluppa meglio altre cose, quindi poi starà a voi fare le vostre valutazioni in merito.
Per me "Kurokami the Animation" è un buon prodotto che però non aveva le caratteristiche per appassionarmi: trama interessante, grafica carina e musica ok, ma la sceneggiatura non mi è piaciuta... e non è un dettaglio! Quindi il mio voto è 5! Mi dispiace, perché non è brutto, forse obbiettivamente merita almeno un 6, ma non me la sento di darlo a un prodotto che non sono riuscito a vedere come si deve dall'inizio alla fine. E' grave che abbia dovuto saltare parti delle puntate per arrivare di corsa alla fine e avere almeno delle basi sufficienti per fare una recensione accettabile, e di certo non posso non tenere conto di questo fattore!
Quindi, per riassumere, lo considero uno di quegli anime che "o si ama o si odia"; purtroppo io faccio parte della seconda categoria, peccato, perché non lo considero brutto come sopra vagamente spiegato, ma pazienza... de gustibus disputandum non est, no?
P.S. Piccolo apprezzamento per le ultime due puntate con un po' più di "spessore"; probabilmente mi fossero piaciute le ventuno puntate precedenti le avrei trovate molto belle, quindi magari per voi sarà così... quindi, che dire? Vi invito a scoprire a quale categoria appartenere e vi auguro buona visione!
Sono riuscito a seguire come si deve fino all'episodio 10, dopodiché, sebbene abbia letto in altre recensioni che dal decimo in poi le cose sarebbero migliorate, quello che avevo visto era abbastanza per me (dieci episodi di possibilità a un anime di un totale di ventitré sono fin troppe per dare una possibilità alla serie di "riscattarsi" ai miei occhi e cominciare a coinvolgermi... non è stato così e, anche fosse cambiato qualcosa, all'undicesima non si possono cancellare dieci episodi di noia e delusione!).
Per poter fare una recensione degna di questo nome ho continuato a seguire la serie fino all'ultimo episodio, saltando i filmati di cinque/dieci minuti per volta, soffermandomi solo sulle parti che mi sembravano avessero una rilevanza ai fini della trama, ma è stato noioso persino quello, e premetto che "Shakugan no Shana" me lo sono visto dall'inizio alla fine tre serie su due, quindi non è che sia totalmente "allergico" al genere, ma, sebbene ritenga questo paradossalmente più interessante e di spessore rispetto a " Shakugan no Shana", io "Kurokami the Animation" non sono proprio riuscito a sorbirmelo, né a farmi piacere o andare giù determinate scelte nello sviluppo dei personaggi, il sistema dei combattimenti, etc. Insomma, a me sinceramente non è piaciuto.
Lo consiglio a chi ha particolarmente apprezzato "Shakugan no Shana", perché le similitudini sono parecchie; questo prodotto ha una trama migliore a mio avviso, ma l'altro sviluppa meglio altre cose, quindi poi starà a voi fare le vostre valutazioni in merito.
Per me "Kurokami the Animation" è un buon prodotto che però non aveva le caratteristiche per appassionarmi: trama interessante, grafica carina e musica ok, ma la sceneggiatura non mi è piaciuta... e non è un dettaglio! Quindi il mio voto è 5! Mi dispiace, perché non è brutto, forse obbiettivamente merita almeno un 6, ma non me la sento di darlo a un prodotto che non sono riuscito a vedere come si deve dall'inizio alla fine. E' grave che abbia dovuto saltare parti delle puntate per arrivare di corsa alla fine e avere almeno delle basi sufficienti per fare una recensione accettabile, e di certo non posso non tenere conto di questo fattore!
Quindi, per riassumere, lo considero uno di quegli anime che "o si ama o si odia"; purtroppo io faccio parte della seconda categoria, peccato, perché non lo considero brutto come sopra vagamente spiegato, ma pazienza... de gustibus disputandum non est, no?
P.S. Piccolo apprezzamento per le ultime due puntate con un po' più di "spessore"; probabilmente mi fossero piaciute le ventuno puntate precedenti le avrei trovate molto belle, quindi magari per voi sarà così... quindi, che dire? Vi invito a scoprire a quale categoria appartenere e vi auguro buona visione!
Quando sono venuto a conoscenza dell'esistenza di un anime che traeva spunto dal mito dei "doppelganger" mi ci sono catapultato quasi subito, tanta era la mia curiosità verso l'argomento.
Per chi non lo sapesse, questa leggenda, di origine chiaramente nordica, sostiene che ogni essere umano possiede uno o più "doppi" che se ne vanno tranquillamente in giro sulla terra. Per doppio non s'intende, però, un semplice "sosia", ma un vero e proprio duplicato di sé stessi, identico praticamente in tutto al suo modello quasi fosse un'immagine riflessa in uno specchio. Secondo la versione a me pervenuta, che poi è praticamente la stessa utilizzata per quest'anime, la probabilità di incontrare il proprio "doppel" è bassissima: in genere, infatti, essi vivono in regioni del mondo diverse e lontane l'una dall'altra, per cui le possibilità di un contatto sono ridotte ai minimi termini. Nel remoto caso, però, in cui si abbia la sfortuna di incontrare il proprio doppio, il tentare di socializzare con lui si rivelerebbe essere una pessima idea: in base a quel principio di paradosso che tanta fortuna ha avuto nei film sui viaggi nel tempo, la coesistenza in uno stesso luogo di due doppi è ritenuta intollerabile, ragion per cui uno dei due sarà destinato inevitabilmente alla morte.
Kurokami, dunque, riprende questa leggenda apportandogli qualche piccola correzione: in primis non si parla di doppelganger ma di doppeliner, in quanto le copie non hanno origine casuale ma nascono in un sistema che definirei alla "sliding doors": esse sono cioè il risultato della diversa evoluzione che gli individui avrebbero avuto seguendo strade diverse e facendo scelte diverse. Questo, però, solo in teoria, in quanto nella pratica nell'anime i doppi sembrano avere la solita origine casuale.
Differenza ben più importante rispetto al mito è quella secondo cui il numero di doppi esistente per ogni persona è fisso ed è composto da tre unità, di cui una ha caratteri dominanti (root), mentre le altre due (sub) sono sempre più deboli e destinate inevitabilmente a soccombere nel caso di un malaugurato faccia a faccia. Se ciò non bastasse si ipotizza che alla morte di un sub tutto il suo "tera" (che sarebbe una sorta di energia vitale) viene assorbito dal root, che si trasformerà in un "master root", ossia un essere umano dotato di intelligenza e fortuna superiori rispetto alla media.
Per garantire l'equilibrio nel sistema dei dopperliner, esistono poi degli esseri chiamati "mototsumitana", che differiscono dai comuni mortali per le particolari doti di combattimento e per un aspetto fisico inedito, che io definirei "indiano-elfico". Come questi esseri garantiscano l'equilibrio del sistema rimane però un mistero.
Tra un essere umano ed un mototsumitana, infine, è possibile stipulare un contratto attraverso cui l'uomo - che da questo momento verrà definito come il "contraente" - contribuirà ad accrescere il potere di questi esseri condividendo con loro il proprio tera attraverso un processo definito di "sincronizzazione". Nel corso dell'anime questo processo avrà luogo con modalità simili a quelle con cui Bunny si trasforma in Sailor Moon nell'omonimo anime.
Insomma, questo Kurokami alterna idee molto interessanti ad autentiche stupidaggini e a una serie di "buchi" nella trama facilmente rilevabili. Non nego che dopo i primi quattro-cinque episodi sono stato seriamente tentato di abbandonare tutto: anche chiudendo un occhio sulle imperfezioni della trama, che rimaneva comunque interessante, non ero molto convinto della bontà dei personaggi rappresentati. Kuro, in particolare, non mi attraeva proprio per niente: troppo poco tsundere rispetto ad altri personaggi femminili che in genere animano questi titoli (Shana, Louise, ecc.). Se questo non bastasse trovavo il tratto grafico un po' troppo vecchio, specie se rapportato all'anno di produzione di quest'anime.
Tuttavia Kurokami è riuscito pian piano a conquistarmi, grazie a una crescita che diventava palpabile episodio dopo episodio. La trama, dopo una certa lentezza iniziale, finirà per decollare definitivamente dopo una decina di episodi; anche se l'andamento della stessa risulterà alla lunga prevedibile, non mancano diversi colpi di scena decisamente apprezzabili. Gli stessi personaggi, dopo alcune discutibilissime scelte iniziali, miglioreranno parecchio in termini di caratterizzazione fino ad acquisire addirittura un certo carisma.
La mia valutazione, dunque, non può essere che positiva con unico dubbio: non sarebbe stato meglio terminare il tutto con l'episodio 22? L'ultimo episodio, infatti, propone un finale da "libro Cuore" che non sono riuscito ad apprezzare molto. Insomma Kurokami, anche in relazione al suo finale si rivela un buon prodotto, ma resta sempre viva la sensazione che si poteva fare decisamente meglio, specie considerando gli ottimi presupposti.
Per chi non lo sapesse, questa leggenda, di origine chiaramente nordica, sostiene che ogni essere umano possiede uno o più "doppi" che se ne vanno tranquillamente in giro sulla terra. Per doppio non s'intende, però, un semplice "sosia", ma un vero e proprio duplicato di sé stessi, identico praticamente in tutto al suo modello quasi fosse un'immagine riflessa in uno specchio. Secondo la versione a me pervenuta, che poi è praticamente la stessa utilizzata per quest'anime, la probabilità di incontrare il proprio "doppel" è bassissima: in genere, infatti, essi vivono in regioni del mondo diverse e lontane l'una dall'altra, per cui le possibilità di un contatto sono ridotte ai minimi termini. Nel remoto caso, però, in cui si abbia la sfortuna di incontrare il proprio doppio, il tentare di socializzare con lui si rivelerebbe essere una pessima idea: in base a quel principio di paradosso che tanta fortuna ha avuto nei film sui viaggi nel tempo, la coesistenza in uno stesso luogo di due doppi è ritenuta intollerabile, ragion per cui uno dei due sarà destinato inevitabilmente alla morte.
Kurokami, dunque, riprende questa leggenda apportandogli qualche piccola correzione: in primis non si parla di doppelganger ma di doppeliner, in quanto le copie non hanno origine casuale ma nascono in un sistema che definirei alla "sliding doors": esse sono cioè il risultato della diversa evoluzione che gli individui avrebbero avuto seguendo strade diverse e facendo scelte diverse. Questo, però, solo in teoria, in quanto nella pratica nell'anime i doppi sembrano avere la solita origine casuale.
Differenza ben più importante rispetto al mito è quella secondo cui il numero di doppi esistente per ogni persona è fisso ed è composto da tre unità, di cui una ha caratteri dominanti (root), mentre le altre due (sub) sono sempre più deboli e destinate inevitabilmente a soccombere nel caso di un malaugurato faccia a faccia. Se ciò non bastasse si ipotizza che alla morte di un sub tutto il suo "tera" (che sarebbe una sorta di energia vitale) viene assorbito dal root, che si trasformerà in un "master root", ossia un essere umano dotato di intelligenza e fortuna superiori rispetto alla media.
Per garantire l'equilibrio nel sistema dei dopperliner, esistono poi degli esseri chiamati "mototsumitana", che differiscono dai comuni mortali per le particolari doti di combattimento e per un aspetto fisico inedito, che io definirei "indiano-elfico". Come questi esseri garantiscano l'equilibrio del sistema rimane però un mistero.
Tra un essere umano ed un mototsumitana, infine, è possibile stipulare un contratto attraverso cui l'uomo - che da questo momento verrà definito come il "contraente" - contribuirà ad accrescere il potere di questi esseri condividendo con loro il proprio tera attraverso un processo definito di "sincronizzazione". Nel corso dell'anime questo processo avrà luogo con modalità simili a quelle con cui Bunny si trasforma in Sailor Moon nell'omonimo anime.
Insomma, questo Kurokami alterna idee molto interessanti ad autentiche stupidaggini e a una serie di "buchi" nella trama facilmente rilevabili. Non nego che dopo i primi quattro-cinque episodi sono stato seriamente tentato di abbandonare tutto: anche chiudendo un occhio sulle imperfezioni della trama, che rimaneva comunque interessante, non ero molto convinto della bontà dei personaggi rappresentati. Kuro, in particolare, non mi attraeva proprio per niente: troppo poco tsundere rispetto ad altri personaggi femminili che in genere animano questi titoli (Shana, Louise, ecc.). Se questo non bastasse trovavo il tratto grafico un po' troppo vecchio, specie se rapportato all'anno di produzione di quest'anime.
Tuttavia Kurokami è riuscito pian piano a conquistarmi, grazie a una crescita che diventava palpabile episodio dopo episodio. La trama, dopo una certa lentezza iniziale, finirà per decollare definitivamente dopo una decina di episodi; anche se l'andamento della stessa risulterà alla lunga prevedibile, non mancano diversi colpi di scena decisamente apprezzabili. Gli stessi personaggi, dopo alcune discutibilissime scelte iniziali, miglioreranno parecchio in termini di caratterizzazione fino ad acquisire addirittura un certo carisma.
La mia valutazione, dunque, non può essere che positiva con unico dubbio: non sarebbe stato meglio terminare il tutto con l'episodio 22? L'ultimo episodio, infatti, propone un finale da "libro Cuore" che non sono riuscito ad apprezzare molto. Insomma Kurokami, anche in relazione al suo finale si rivela un buon prodotto, ma resta sempre viva la sensazione che si poteva fare decisamente meglio, specie considerando gli ottimi presupposti.
"Kurokami the Animation" è l'adattamento dell'omonimo manga scritto da Dall-Young Lim e illustrato da Sung-Woo Park.
Storia
L'anime parla di Keita Ibuki, un ragazzo che vive a Tokyo e che, dalla morte accidentale della madre, evita di affezionarsi alle altre persone. La sua vita cambierà quando incontrerà casualmente Kuro, una ragazza apparentemente normale, in un chiosco di ramen. Keita scoprirà grazie a lei che nel mondo esiste il cosiddetto "sistema dei doppeliner", per cui vi sono tre persone con lo stesso aspetto ma dotate di diversa fortuna. Quando le due dotate di minore fortuna (chiamate "sub") si incontrano o incontrano quella dotata di più fortuna (chiamata "root"), i sub muoiono a causa di malattie o incidenti, e la loro fortuna passa al root. La madre di Keita, infatti, venne investita da una macchina il giorno dopo aver visto una donna identica a lei.
Inoltre, nel mondo vivono degli esseri identici, nell'aspetto, agli umani, ma dotati di capacità nettamente superiori, i mototsumitama, il cui compito è preservare l'equilibrio del mondo, anche tramite la stipulazione di un contratto con un umano.
Keita, dopo una serie di eventi, diverrà il contraente di Kuro, la quale ha intenzione di uccidere il fratello per motivi inizialmente poco chiari.
Parlando sinceramente, per circa metà della serie, forse anche di più, la storia è abbastanza noiosa, lo sviluppo non è brutto, ma non coinvolge più di tanto.
L'anime si risolleva nelle ultime puntate, grazie a un certo numero di rivelazioni a sorpresa e di avvenimenti inaspettati.
Essendo il manga ancora in corso (diciassette volumi, al momento), credo che il finale sia stato inventato per dare una conclusione definitiva alla serie.
Personaggi
Anche qui la caratterizzazione rimane altalenante fino alle ultime puntate, e anche l'evoluzione di molti dei personaggi (salvo forse Keita) non mi è parsa realizzata così bene. E' anche vero che, cercando, si trova molto, ma molto di peggio.
Audio e colonna sonora
Le opening e le ending sono buone, non certo eccezionali, ma comunque buone. Le musiche si adattano molto bene allo stile della serie, e fanno bene il loro lavoro.
Disegni e animazioni
I disegni sono curati nei dettagli, con animazioni fluide. Probabilmente l'unica nota stonata è la ripetizione delle stesse scene quando viene attivato il synchro o utilizzato l'exceed.
Longevità
La serie è composta da ventitré episodi di ventiquattro minuti ciascuno, forse sono un tantino troppi. Penso che avendone tolti giusto due o tre e avendo reso più rapido lo svolgersi degli avvenimenti la serie ne sarebbe uscita meglio.
Apprezzamento personale
Il mio apprezzamento è normale. "Kurokami the Animation" è una serie che, se avesse mantenuto fino alla fine la stessa qualità, probabilmente non sarebbe stata niente di che. Si risolleva grazie agli ultimi episodi.
Voto complessivo: 7.
"Kurokami the Animation" è una serie consigliata in generale a chi cerca un qualcosa di poco impegnativo e non ha problemi a vedere un po' di sangue durante i combattimenti.
Storia
L'anime parla di Keita Ibuki, un ragazzo che vive a Tokyo e che, dalla morte accidentale della madre, evita di affezionarsi alle altre persone. La sua vita cambierà quando incontrerà casualmente Kuro, una ragazza apparentemente normale, in un chiosco di ramen. Keita scoprirà grazie a lei che nel mondo esiste il cosiddetto "sistema dei doppeliner", per cui vi sono tre persone con lo stesso aspetto ma dotate di diversa fortuna. Quando le due dotate di minore fortuna (chiamate "sub") si incontrano o incontrano quella dotata di più fortuna (chiamata "root"), i sub muoiono a causa di malattie o incidenti, e la loro fortuna passa al root. La madre di Keita, infatti, venne investita da una macchina il giorno dopo aver visto una donna identica a lei.
Inoltre, nel mondo vivono degli esseri identici, nell'aspetto, agli umani, ma dotati di capacità nettamente superiori, i mototsumitama, il cui compito è preservare l'equilibrio del mondo, anche tramite la stipulazione di un contratto con un umano.
Keita, dopo una serie di eventi, diverrà il contraente di Kuro, la quale ha intenzione di uccidere il fratello per motivi inizialmente poco chiari.
Parlando sinceramente, per circa metà della serie, forse anche di più, la storia è abbastanza noiosa, lo sviluppo non è brutto, ma non coinvolge più di tanto.
L'anime si risolleva nelle ultime puntate, grazie a un certo numero di rivelazioni a sorpresa e di avvenimenti inaspettati.
Essendo il manga ancora in corso (diciassette volumi, al momento), credo che il finale sia stato inventato per dare una conclusione definitiva alla serie.
Personaggi
Anche qui la caratterizzazione rimane altalenante fino alle ultime puntate, e anche l'evoluzione di molti dei personaggi (salvo forse Keita) non mi è parsa realizzata così bene. E' anche vero che, cercando, si trova molto, ma molto di peggio.
Audio e colonna sonora
Le opening e le ending sono buone, non certo eccezionali, ma comunque buone. Le musiche si adattano molto bene allo stile della serie, e fanno bene il loro lavoro.
Disegni e animazioni
I disegni sono curati nei dettagli, con animazioni fluide. Probabilmente l'unica nota stonata è la ripetizione delle stesse scene quando viene attivato il synchro o utilizzato l'exceed.
Longevità
La serie è composta da ventitré episodi di ventiquattro minuti ciascuno, forse sono un tantino troppi. Penso che avendone tolti giusto due o tre e avendo reso più rapido lo svolgersi degli avvenimenti la serie ne sarebbe uscita meglio.
Apprezzamento personale
Il mio apprezzamento è normale. "Kurokami the Animation" è una serie che, se avesse mantenuto fino alla fine la stessa qualità, probabilmente non sarebbe stata niente di che. Si risolleva grazie agli ultimi episodi.
Voto complessivo: 7.
"Kurokami the Animation" è una serie consigliata in generale a chi cerca un qualcosa di poco impegnativo e non ha problemi a vedere un po' di sangue durante i combattimenti.
Ho visto la serie di Kurokami diverso tempo fa, ma ho ritrovato una piccola recensione che mi sento di condividere con tutti voi.
Tenevo le puntate da parte da diversi mesi, così mi sono messo e nel giro di due giorni e mezzo ho finito di vedere tutta la serie. Diciamo che è stata una visione un po' strana... Come anime, "Kurokami the Animation" non è per niente malvagio, anzi, ma a mio parere è stato gestito molto male dal punto di vista dello sviluppo dei personaggi. Questi ultimi, episodio dopo episodio, danno continuamente l'aria di volersi distinguere, di avere tantissimo da dire. Più volte sembrano volere sorprendere, ma per quanti sforzi facciano, superata la crisi momentanea, ritornano sempre gli stereotipi di loro stessi. Le uniche decisioni che prendono il più delle volte appaiono pilotate apposta per permettere alla storia di proseguire sui suoi binari.
Il rapporto fra i protagonisti Keita e Kuro, nonostante sia ben definito e più volte reiterato nel corso della serie, non convince pienamente, anche per via di come "termina", in un finale che appare ingiustificato, sbilanciato, quasi scorretto.
Molti dei personaggi comprimari, alcuni dei quali risultano essere anche abbastanza importanti per la trama principale, non vengono minimamente contestualizzati: in pratica, appaiono in un episodio e ce li si porta appresso per tutti gli episodi successivi. E pur risultando spesso indispensabili perché la trama prosegua, le loro psicologie rimangono quasi completamente un mistero - e qui ci si ricollega al discorso di prima. Insomma, si ha perennemente l'impressione che manchi qualcosa.
Gli unici personaggi a tutto tondo sono gli antagonisti, Kuraki e Reishin, di cui vengono ben spiegate le ragioni dietro alle loro azioni e che vengono caratterizzati a dovere, risultando di fatto i personaggi migliori della serie.
D'altro canto, va detto che l'anime ha anche una miriade di lati positivi, che mi hanno spinto a guardare tutta la serie in così poco tempo. Infatti, la storyline principale credo sia una delle migliori che abbia mai visto in un anime. Non voglio spoilerarvela in alcun modo, ma sta di fatto che l'ho trovata molto originale e ben congegnata, sufficientemente intricata quel tanto che basta per doversi prendere il tempo di rimettere tutti i pezzi insieme. Alla fine tutti i nodi vengono comunque al pettine, senza lasciare niente di essenziale al caso.
Le scene di combattimento, numerosissime durante la serie, sono fra le più belle a cui abbia assistito in un anime action: lunghe, dinamiche ed esaltanti, come piacciono a me. I power-up che s'incontrano durante la serie non fanno che renderle migliori a ogni episodio, fino ad arrivare alla superba battaglia finale.
Anche dal punto di vista tecnico, queste ultime sono realizzate con grande cura, e in generale tutta la confezione dell'anime è di ottima fattura (si parla dei Sunrise).
Pure il character design mi è piaciuto parecchio - capelli del protagonista a parte, anche se tempo 3-4 episodi e ci si fa l'abitudine.
Un vero peccato che gli sceneggiatori si siano concentrati tutti sulla trama e si siano completamente dimenticati di dare maggiore personalità ai personaggi. Se si fossero presi almeno 10-15 episodi in più per dare contesto e spessore a ogni protagonista, non credo di esagerare se dico che ci saremmo trovati di fronte a un vero must, una delle migliori serie action/fantasy degli ultimi 5 anni.
Per me il voto non può andare oltre il 7, ma in caso contrario gli avrei messo 9 senza tante remore. "Kurokami the Animation" è quella che si dice un'occasione mancata. Ad ogni modo, ho letto da più parti che il manga è migliore, oltre ad avere una caratterizzazione e un trama quasi totalmente diverse, per cui credo proprio che comincerò anche quello non appena ne avrò la possibilità.
Mi sento di consigliare l'anime soltanto se siete disposti ad andare oltre la mancanza di carattere dei protagonisti, e se volete semplicemente godervi una trama fantasy molto ben scritta e orchestrata. Il che è già molto.
Tenevo le puntate da parte da diversi mesi, così mi sono messo e nel giro di due giorni e mezzo ho finito di vedere tutta la serie. Diciamo che è stata una visione un po' strana... Come anime, "Kurokami the Animation" non è per niente malvagio, anzi, ma a mio parere è stato gestito molto male dal punto di vista dello sviluppo dei personaggi. Questi ultimi, episodio dopo episodio, danno continuamente l'aria di volersi distinguere, di avere tantissimo da dire. Più volte sembrano volere sorprendere, ma per quanti sforzi facciano, superata la crisi momentanea, ritornano sempre gli stereotipi di loro stessi. Le uniche decisioni che prendono il più delle volte appaiono pilotate apposta per permettere alla storia di proseguire sui suoi binari.
Il rapporto fra i protagonisti Keita e Kuro, nonostante sia ben definito e più volte reiterato nel corso della serie, non convince pienamente, anche per via di come "termina", in un finale che appare ingiustificato, sbilanciato, quasi scorretto.
Molti dei personaggi comprimari, alcuni dei quali risultano essere anche abbastanza importanti per la trama principale, non vengono minimamente contestualizzati: in pratica, appaiono in un episodio e ce li si porta appresso per tutti gli episodi successivi. E pur risultando spesso indispensabili perché la trama prosegua, le loro psicologie rimangono quasi completamente un mistero - e qui ci si ricollega al discorso di prima. Insomma, si ha perennemente l'impressione che manchi qualcosa.
Gli unici personaggi a tutto tondo sono gli antagonisti, Kuraki e Reishin, di cui vengono ben spiegate le ragioni dietro alle loro azioni e che vengono caratterizzati a dovere, risultando di fatto i personaggi migliori della serie.
D'altro canto, va detto che l'anime ha anche una miriade di lati positivi, che mi hanno spinto a guardare tutta la serie in così poco tempo. Infatti, la storyline principale credo sia una delle migliori che abbia mai visto in un anime. Non voglio spoilerarvela in alcun modo, ma sta di fatto che l'ho trovata molto originale e ben congegnata, sufficientemente intricata quel tanto che basta per doversi prendere il tempo di rimettere tutti i pezzi insieme. Alla fine tutti i nodi vengono comunque al pettine, senza lasciare niente di essenziale al caso.
Le scene di combattimento, numerosissime durante la serie, sono fra le più belle a cui abbia assistito in un anime action: lunghe, dinamiche ed esaltanti, come piacciono a me. I power-up che s'incontrano durante la serie non fanno che renderle migliori a ogni episodio, fino ad arrivare alla superba battaglia finale.
Anche dal punto di vista tecnico, queste ultime sono realizzate con grande cura, e in generale tutta la confezione dell'anime è di ottima fattura (si parla dei Sunrise).
Pure il character design mi è piaciuto parecchio - capelli del protagonista a parte, anche se tempo 3-4 episodi e ci si fa l'abitudine.
Un vero peccato che gli sceneggiatori si siano concentrati tutti sulla trama e si siano completamente dimenticati di dare maggiore personalità ai personaggi. Se si fossero presi almeno 10-15 episodi in più per dare contesto e spessore a ogni protagonista, non credo di esagerare se dico che ci saremmo trovati di fronte a un vero must, una delle migliori serie action/fantasy degli ultimi 5 anni.
Per me il voto non può andare oltre il 7, ma in caso contrario gli avrei messo 9 senza tante remore. "Kurokami the Animation" è quella che si dice un'occasione mancata. Ad ogni modo, ho letto da più parti che il manga è migliore, oltre ad avere una caratterizzazione e un trama quasi totalmente diverse, per cui credo proprio che comincerò anche quello non appena ne avrò la possibilità.
Mi sento di consigliare l'anime soltanto se siete disposti ad andare oltre la mancanza di carattere dei protagonisti, e se volete semplicemente godervi una trama fantasy molto ben scritta e orchestrata. Il che è già molto.
Questo è un anime abbastanza bello: la trama è coinvolgente, c'è presenza di azione, sentimento e un pizzico di ironia. I disegni sono veramente ben fatti, un po' meno lo è invece la colonna sonora.
Le note negative di quest'anime a mio parere sono:
- la presenza di sequenze ripetute durante i combattimenti, per es. quando i personaggi effettuano il syncro;
- nella fase finale dell'anime la trama scade un po' per inventiva e veridicità: la trama in sé non è male, e proprio per questo gli autori avrebbero potuto fare molto meglio.
Per il resto, devo dire che sono stato toccato dalla sequenza finale dell'ultima puntata, quella dopo la canzone finale, proprio alla fine dell'anime. Per vedere quella sequenza e capirne il significato vale veramente la pena di vedere tutto l'anime.
Le note negative di quest'anime a mio parere sono:
- la presenza di sequenze ripetute durante i combattimenti, per es. quando i personaggi effettuano il syncro;
- nella fase finale dell'anime la trama scade un po' per inventiva e veridicità: la trama in sé non è male, e proprio per questo gli autori avrebbero potuto fare molto meglio.
Per il resto, devo dire che sono stato toccato dalla sequenza finale dell'ultima puntata, quella dopo la canzone finale, proprio alla fine dell'anime. Per vedere quella sequenza e capirne il significato vale veramente la pena di vedere tutto l'anime.
Kurokami è un anime che personalmente mi è piaciuto e consiglio, il mio voto sarebbe quasi un 9 pieno ma, per via di alcune cose che di seguito andrò a spiegare, gli do un 8.
La storia ruota tra Kuro e Keita e tutto ciò che ruota intorno ai 2, le loro storie personali, i loro sentimenti, la loro vita; detta molto brevemente Kuro (che è una mototsumitama, un essere simile agli umani ma con forza e resistenza ben al di sopra di un normale essere umano) dopo alcuni fatti di sangue lascia la sua "terra sacra" per andare alla ricerca del fratello che a quanto pare è coinvolto in qualcosa di orribile; nel suo viaggio incontra Keita che, senza colpa, viene ferito mortalmente e così Kuro decide di stipulare un contratto con lui per salvargli la vita; così facendo da adesso loro potranno utilizzare il Synchro che fa si che i poteri di Kuro aumentino tanto più è il loro affiatamento, sia mentale che affettivo. Arrivati a questo punto la storia prosegue ma non dirò altro per non spoilerare troppo. Le animazioni sono ben fatte, la colonna sonora ben si adatta nei vari momenti, specialmente durante i combattimenti secondo me vengono maggiormente esaltati e il tutto scorre a un ritmo ne troppo lento ma nemmeno troppo incalzante. I combattimenti sono piuttosto violenti e Kuro, la povera protagonista, spesso le prende di santa ragione, ma come Rocky incassa e restituisce grazie all'aiuto di Keita e al loro contratto di cui ho parlato prima. A parte i combattimenti non mancano però momenti più tranquilli ed anche divertenti, specialmente grazie a Kuro e alla sua infinita fame e a volte ignoranza del mondo umano. La trama può sembrare semplice e abbastanza lineare ma episodio dopo episodio ci si rende conto che quello che credevamo non era proprio così, ammetto però che l'evolversi delle situazioni possono essere prevedibili ma personalmente verso la fine ho trovato alcuni fatti davvero inaspettati e ciò contribuisce alla visione di questo anime che però non è perfetto, a mio parere è abbastanza lento nella caratterizzazione psicologica dei personaggi e ci sono diverse scene ripetute. Come qualcun'altro ha detto in realtà gli episodi sono 22, l'ultimo è un riassunto con poi il finale di tutta la storia che, secondo me, poteva prendere ancora almeno una puntata per meglio parlare degli eventi finali e di cosa è successo.
Se deciderete di dargli una possibilita, se dopo aver letto le varie recensioni quest'anime vi intriga, allora vi auguro buona visione!
La storia ruota tra Kuro e Keita e tutto ciò che ruota intorno ai 2, le loro storie personali, i loro sentimenti, la loro vita; detta molto brevemente Kuro (che è una mototsumitama, un essere simile agli umani ma con forza e resistenza ben al di sopra di un normale essere umano) dopo alcuni fatti di sangue lascia la sua "terra sacra" per andare alla ricerca del fratello che a quanto pare è coinvolto in qualcosa di orribile; nel suo viaggio incontra Keita che, senza colpa, viene ferito mortalmente e così Kuro decide di stipulare un contratto con lui per salvargli la vita; così facendo da adesso loro potranno utilizzare il Synchro che fa si che i poteri di Kuro aumentino tanto più è il loro affiatamento, sia mentale che affettivo. Arrivati a questo punto la storia prosegue ma non dirò altro per non spoilerare troppo. Le animazioni sono ben fatte, la colonna sonora ben si adatta nei vari momenti, specialmente durante i combattimenti secondo me vengono maggiormente esaltati e il tutto scorre a un ritmo ne troppo lento ma nemmeno troppo incalzante. I combattimenti sono piuttosto violenti e Kuro, la povera protagonista, spesso le prende di santa ragione, ma come Rocky incassa e restituisce grazie all'aiuto di Keita e al loro contratto di cui ho parlato prima. A parte i combattimenti non mancano però momenti più tranquilli ed anche divertenti, specialmente grazie a Kuro e alla sua infinita fame e a volte ignoranza del mondo umano. La trama può sembrare semplice e abbastanza lineare ma episodio dopo episodio ci si rende conto che quello che credevamo non era proprio così, ammetto però che l'evolversi delle situazioni possono essere prevedibili ma personalmente verso la fine ho trovato alcuni fatti davvero inaspettati e ciò contribuisce alla visione di questo anime che però non è perfetto, a mio parere è abbastanza lento nella caratterizzazione psicologica dei personaggi e ci sono diverse scene ripetute. Come qualcun'altro ha detto in realtà gli episodi sono 22, l'ultimo è un riassunto con poi il finale di tutta la storia che, secondo me, poteva prendere ancora almeno una puntata per meglio parlare degli eventi finali e di cosa è successo.
Se deciderete di dargli una possibilita, se dopo aver letto le varie recensioni quest'anime vi intriga, allora vi auguro buona visione!
Questo anime mi aveva incuriosito per alcuni screenshots che rilevavano un uso dei colori e un'ambientazione abbastanza curato. In effetti, guardandolo, si nota fin da subito che questo è uno dei punti di forza di questa serie, inoltre un'ottima colonna sonora rende più cupe alcune scene o avvincenti i combattimenti. Questi, se all'inizio sembrano deludere, col procedere della storia si fanno più avvincenti, e sono riproposti con una buona dinamica, anche se non c'è molta inventiva e si vedono spesso le stesse cose.
Passiamo alle note dolenti: i personaggi sono dei fantocci senza carattere che raccontano una storia che all'inizio lascia perplessi in quanto sembra mancare di una qualsiasi struttura, affidandosi a delle improbabili affermazioni che vengono prese come verità assolute da tutti. La trama inizialmente sconclusionata inizia a prendere una forma solo dopo 8-10 puntate, tanto che mi era preso il desiderio di interrompere la visione della serie, cosa che faccio assai di rado; se avessi dovuto dare un voto dopo 8 puntate sarebbe stato 5. Poi inizia a comparire una storia sensata, anche se molto semplice, e si possono apprezzare maggiormente la fattura dell'anime che ho elencato all'inizio. Non svelo nulla della storia perchè non ne ha molta, ed in conclusione posso dire che andando avanti l'anime migliora meritandosi in complessivo un 7.
P.S.: in realtà la serie è di 22 episodi, l'ultimo è una sorta di riassunto.
Passiamo alle note dolenti: i personaggi sono dei fantocci senza carattere che raccontano una storia che all'inizio lascia perplessi in quanto sembra mancare di una qualsiasi struttura, affidandosi a delle improbabili affermazioni che vengono prese come verità assolute da tutti. La trama inizialmente sconclusionata inizia a prendere una forma solo dopo 8-10 puntate, tanto che mi era preso il desiderio di interrompere la visione della serie, cosa che faccio assai di rado; se avessi dovuto dare un voto dopo 8 puntate sarebbe stato 5. Poi inizia a comparire una storia sensata, anche se molto semplice, e si possono apprezzare maggiormente la fattura dell'anime che ho elencato all'inizio. Non svelo nulla della storia perchè non ne ha molta, ed in conclusione posso dire che andando avanti l'anime migliora meritandosi in complessivo un 7.
P.S.: in realtà la serie è di 22 episodi, l'ultimo è una sorta di riassunto.
Ottimo anime, mi è molto piaciuto. In effetti, come già stato precedentemente detto, ricorda, Shakugan no Shana (Kuro nell'aspetto ricorda molto Shana).
Fin dai primi episodi della serie, ho iniziato a pensare/sperare su un legame più intenso tra Keita e Kuro, ma ovviamente mi sbagliavo, del resto sarebbe potuto sembrare strano in un anime che di shōjo non ha nulla. L'anime in se, sa farsi piacere e guardare, saltellando da scene delicate a scene più leggere. Infine, il finale, non mi ha lasciata immune... che oltre ad essere triste di suo, ha aggiunto anche la loro impossibilità, di essersi potuti rivedere almeno una volta. ç_ç
Fin dai primi episodi della serie, ho iniziato a pensare/sperare su un legame più intenso tra Keita e Kuro, ma ovviamente mi sbagliavo, del resto sarebbe potuto sembrare strano in un anime che di shōjo non ha nulla. L'anime in se, sa farsi piacere e guardare, saltellando da scene delicate a scene più leggere. Infine, il finale, non mi ha lasciata immune... che oltre ad essere triste di suo, ha aggiunto anche la loro impossibilità, di essersi potuti rivedere almeno una volta. ç_ç
Un bell'anime, scorrevole e piacevole, non troppo impegnativo. Nonostante questo non posso non notare molti richiami da altri anime già visti che rendono il prodotto finale non molto originale a mio parere.
Innanzi tutto l'impostazione della trama mi ricorda in modo molto diretto le vicende narrate in Elfen Lied. Lo stile non è ovviamente splatter come quello del suddetto anime, ma la dualità "essere umano" e "creatura non-del-tutto-umana" si ripresenta, sebbene in forma diversa, portando ancora una volta a confronto due razze che si confrontano per creare un "mondo nuovo". La figura del co-protagonista maschio è anch'essa molto simile a quella proposta da Elfen Lied: ragazzo con infanzia difficile, emotivamente chiuso, figura maschile in mezzo a figure femminili carine che spasimano per lui ma non se ne accorge... Infine, il concetto di "contratto" tra umano e "creatura" è molto simile a quello di Chrno Crusade. Anche qui è proposta la dualità umano contraente e creatura dotata di poteri sovraumani che sfrutta l'energia umana ("Tera" in Kurokami e "energia Astrale" in Chrno Crusade). Fortunatamente la trama riesce a distinguersi per un background originale.
La storyline è lineare, a mio parere semplice, però in alcuni punti sconnessa; i personaggi secondari potrebbero essere integrati in modo migliore nella storia.
Tecnicamente è realizzato in modo buono, paesaggi e ambientazioni curate, alcune animazioni particolari non mi hanno convinto ma generalmente mi sembra bello e piacevole da vedere.
Credo che un 7 vada bene.
Innanzi tutto l'impostazione della trama mi ricorda in modo molto diretto le vicende narrate in Elfen Lied. Lo stile non è ovviamente splatter come quello del suddetto anime, ma la dualità "essere umano" e "creatura non-del-tutto-umana" si ripresenta, sebbene in forma diversa, portando ancora una volta a confronto due razze che si confrontano per creare un "mondo nuovo". La figura del co-protagonista maschio è anch'essa molto simile a quella proposta da Elfen Lied: ragazzo con infanzia difficile, emotivamente chiuso, figura maschile in mezzo a figure femminili carine che spasimano per lui ma non se ne accorge... Infine, il concetto di "contratto" tra umano e "creatura" è molto simile a quello di Chrno Crusade. Anche qui è proposta la dualità umano contraente e creatura dotata di poteri sovraumani che sfrutta l'energia umana ("Tera" in Kurokami e "energia Astrale" in Chrno Crusade). Fortunatamente la trama riesce a distinguersi per un background originale.
La storyline è lineare, a mio parere semplice, però in alcuni punti sconnessa; i personaggi secondari potrebbero essere integrati in modo migliore nella storia.
Tecnicamente è realizzato in modo buono, paesaggi e ambientazioni curate, alcune animazioni particolari non mi hanno convinto ma generalmente mi sembra bello e piacevole da vedere.
Credo che un 7 vada bene.
Prodotto Discreto, gli darei 7,5 ma non c'è il mezzo per cui gli do 7... più che altro per il ritmo lento ma facciamo le cose con ordine.
Trama: l'anime è più o meno ambientato nei gg. ns. dove però si è venuti a conoscenza di un fantomatico sistema per il quale al mondo esistono 3 copie per ogni persona esistente che si spartiscono la fortuna (in parti non uguali) tra di loro. Se per puro caso le copie vengono a contatto tra di loro quella con meno fortuna muore (un incidente, malattia, ecc...) e cede la sua "fortuna" alla copia radice (Master Root). Esistono poi degli esseri (umani all'apparenza) che son li per vedere di mantenere l'equilibrio che formano contratti con gli umani per aumentare il loro potere.
Il ns. ero di turno è una copia che ha formato un contratto con la principessa di questi controllori che è venuta sulla terra dalla "terra santa" per uccidere il fratello... e qui mi fermo perchè se no rovino il bello. Detto questo posso dire che l'anime ha un ritmo non molto veloce ed alcune puntate sono lente. I personaggi sono bene disegnati e tutto l'ambiente è piacevole, ci sono parecchi stereotipi tipici degli anime ma nulla di snervante. Le musiche accompagnano quasi sempre bene le scene. Tutto sommato un prodotto da guardare.
Ciaoz.-
Trama: l'anime è più o meno ambientato nei gg. ns. dove però si è venuti a conoscenza di un fantomatico sistema per il quale al mondo esistono 3 copie per ogni persona esistente che si spartiscono la fortuna (in parti non uguali) tra di loro. Se per puro caso le copie vengono a contatto tra di loro quella con meno fortuna muore (un incidente, malattia, ecc...) e cede la sua "fortuna" alla copia radice (Master Root). Esistono poi degli esseri (umani all'apparenza) che son li per vedere di mantenere l'equilibrio che formano contratti con gli umani per aumentare il loro potere.
Il ns. ero di turno è una copia che ha formato un contratto con la principessa di questi controllori che è venuta sulla terra dalla "terra santa" per uccidere il fratello... e qui mi fermo perchè se no rovino il bello. Detto questo posso dire che l'anime ha un ritmo non molto veloce ed alcune puntate sono lente. I personaggi sono bene disegnati e tutto l'ambiente è piacevole, ci sono parecchi stereotipi tipici degli anime ma nulla di snervante. Le musiche accompagnano quasi sempre bene le scene. Tutto sommato un prodotto da guardare.
Ciaoz.-
Quando ne ho letto la trama devo dire che pensavo fosse più bello, mi ricorda molto Shakugan no Shana, già dopo il primo episodio, ma quest'ultimo è migliore. L'animazione comunque è bella e il doppiaggio è fatto molto bene, anche le sigle sono ben fatte; tuttavia c'è qualcosa che non funziona dalla partenza, saranno i personaggi e le situazioni che si vengono a creare perchè penso che smetterò di seguirlo. L'idea di fondo è abbastanza originale, ma potevano svilupparla meglio e soprattutto sviluppare meglio i personaggi, sono troppo scontati (sopratutto il protagonista maschile è davvero banale).
Ma un sette come voto posso anche darlo ;).
Ps: è consigliato a chi è piaciuto Shakugan no Shana *O*.
Ma un sette come voto posso anche darlo ;).
Ps: è consigliato a chi è piaciuto Shakugan no Shana *O*.
Per me questo anime è stupendo:ha un trama un po' complicata ma interessante, ottima grafica,ottima la sonora, insomma un'idea molto originale. Inoltre, è costruito molto bene, ogni momento intrecciando assieme momenti di comicità e serietà perfettamente. Kuro è una mototsumitama, dotata di poteri fuori portata dagli umani e ha una storia tragica alle sue spalle, Keita, è un semplice studente segnato dalla morte dei suoi cari e sopratutto della madre, morta dopo aver visto una sua "copia". Consiglio vivamente a tutti di guardare questo anime, perchè merita davvero. All'inizio potrebbe sembrare ripetitivo con le lotte (che a mio parere sono fenomenali), ma poi, episodio dopo episodio ti prende molto! Il 10 se lo merita in pieno.
Premetto che non sono amante dello splatter, non mi piace vedere sangue a fiumi, violenza gratuita e bambini spalmati sull'asfalto, quindi il mio giudizio è piuttosto di parte, però devo proprio dire che questa serie mi ha deluso. Le premesse per fare un ottimo anime c'erano tutte: combattimenti, atmosfera di tensione e orrore, risvolti paranormali e anche filosofici e religiosi avrebbero potuto dar vita a qualcosa di veramente interessante. Invece dopo le prime puntate tutto tende ad essere ripetitivo: i protagonisti si nascondono o scappano, vengono rintracciati da nemici fortissimi, la ragazza (Kuro, che è l'unica che fa veramente qualcosa) le prende di santa ragione in scene di violenza e cattiveria inaudite mentre lui rimane passivo finché si ricorda di usare il "Synchro" con il quale lei acquista una grande potenza e sconfigge gli avversari. Tutto questo puntata dopo puntata, con pochissime varianti e con ettolitri di sangue versato. Dopo un poco viene a noia, indipendentemente dai gusti. Devo inoltre aggiungere questo: si vuol fare un anime horror? Ebbene, si faccia un anime horror, o splatter come si preferisce, ma non un anime con personaggi e situazioni del tutto comiche prima o dopo massacri e scene di alta drammaticità. Kuro (e ancor più il cagnolino Puni Puni) spesso è veramente ridicola. Ho guardato le puntate finora subbate in italiano, ma credo che mi fermerò qui: penso che non scaricherò le successive immaginando cosa mi faranno vedere.
La morte di una persona cara non può essere cancellata. È destino.
Se la fortuna o la sfortuna sono definiti dal destino allora quest'ultimo può essere cambiato.
Per essere in grado di cogliere l'attimo fortuito bisogna battersi.
Più il legame tra due persone è profondo, più sarà facile controllare il destino dell'altro.
Così inizia questo anime che col passare dei minuti si fa sempre più interessante.
Il protagonista è un ragazzo di nome Keita che per delle strane coincidenze sfortunate nel corso della sue breve vita perde le persone a lui più care.
In seguito si scopre che la perdita di queste persone è causata dalla misteriosa teoria dei Doppelgänger (nell'anime, doppeliner). Essa dice che al mondo esistono per ciascun essere umano, altre 2 persone identiche a lui. Queste 3 persone condividono il medesimo destino e se per caso si dovessero incontrare uno di loro dovrà morire all'istante.
Un giorno Keita piomba su Kuro, una guardiana dell'equilibrio terrestre (cosidetta Mototsumitana). Essi sono individui particolarmente forti che si occupano di impedire lo sfruttamento di questa teoria dei Doppelgänger per fini malevoli. Nel corso dei primi episodi si vedono combattimenti fenomenali e suppongo che sarà così anche in seguito. Inoltre Keita si "legherà" a Kuro a causa della perdita di un braccio... Buona visione. ;-)
Se la fortuna o la sfortuna sono definiti dal destino allora quest'ultimo può essere cambiato.
Per essere in grado di cogliere l'attimo fortuito bisogna battersi.
Più il legame tra due persone è profondo, più sarà facile controllare il destino dell'altro.
Così inizia questo anime che col passare dei minuti si fa sempre più interessante.
Il protagonista è un ragazzo di nome Keita che per delle strane coincidenze sfortunate nel corso della sue breve vita perde le persone a lui più care.
In seguito si scopre che la perdita di queste persone è causata dalla misteriosa teoria dei Doppelgänger (nell'anime, doppeliner). Essa dice che al mondo esistono per ciascun essere umano, altre 2 persone identiche a lui. Queste 3 persone condividono il medesimo destino e se per caso si dovessero incontrare uno di loro dovrà morire all'istante.
Un giorno Keita piomba su Kuro, una guardiana dell'equilibrio terrestre (cosidetta Mototsumitana). Essi sono individui particolarmente forti che si occupano di impedire lo sfruttamento di questa teoria dei Doppelgänger per fini malevoli. Nel corso dei primi episodi si vedono combattimenti fenomenali e suppongo che sarà così anche in seguito. Inoltre Keita si "legherà" a Kuro a causa della perdita di un braccio... Buona visione. ;-)