Resort Boin
<Attenzione contiene spoiler>
Introduzione e sviluppo
La prima stagione di un piccolo mini-hentai a contenuto loli-oppai che sembra fornire prospettive abbastanza intriganti. Il nostro piccolo-grande eroe dimostra di essere avere anche spirito d'iniziativa e fa di tutto pur di soddisfare le donzelle nei paraggi. Queste non perdono l'occasione per dargli del filo da torcere e mettono alla prova la sua resistenza per vedere di che pasta è effettivamente fatto. Il risultato è una mini-maratona di prestazioni tira e molla cortonate dal ritmo "alternato" "lento-veloce" che conferiscono alla vicenda una certa componente erotica che si basa sulla strategia della gradualità. (Come dice una vecchia pubblicità "La vita va assaporata lentamente", scusate il paragone). Comunque, il risultato è senz'altro accettabile.
Grafica
La grafica è molto equilibrata, senza troppe pretese. I disegni sono semplici, ma fluidi e dinamici ed esprimono tutta la carica emotiva e sentimentale dei personaggi nei loro atti più intensi ed intimi. I colori sono ben distribuiti e presentano un buon contrasto chiaro-scuro che ben bilancia anche l'atmosfera e l'ambientazione nella quale le vicende hanno luogo.
Colonna sonora
Anche la colonna sonora è ben equilibrata e contribuisce a sua volta a bilanciare la trama esprimendo anche la vivacità dei personaggi e delle situazioni che vivono.
Giudizio finale
Una prima stagione molto leggera che pone delle premesse decisamente promettenti e che funge da approfondimento abbastanza gradevole per quel tema tormentato che è l'amore adolescenziale.
Voto: 7
Introduzione e sviluppo
La prima stagione di un piccolo mini-hentai a contenuto loli-oppai che sembra fornire prospettive abbastanza intriganti. Il nostro piccolo-grande eroe dimostra di essere avere anche spirito d'iniziativa e fa di tutto pur di soddisfare le donzelle nei paraggi. Queste non perdono l'occasione per dargli del filo da torcere e mettono alla prova la sua resistenza per vedere di che pasta è effettivamente fatto. Il risultato è una mini-maratona di prestazioni tira e molla cortonate dal ritmo "alternato" "lento-veloce" che conferiscono alla vicenda una certa componente erotica che si basa sulla strategia della gradualità. (Come dice una vecchia pubblicità "La vita va assaporata lentamente", scusate il paragone). Comunque, il risultato è senz'altro accettabile.
Grafica
La grafica è molto equilibrata, senza troppe pretese. I disegni sono semplici, ma fluidi e dinamici ed esprimono tutta la carica emotiva e sentimentale dei personaggi nei loro atti più intensi ed intimi. I colori sono ben distribuiti e presentano un buon contrasto chiaro-scuro che ben bilancia anche l'atmosfera e l'ambientazione nella quale le vicende hanno luogo.
Colonna sonora
Anche la colonna sonora è ben equilibrata e contribuisce a sua volta a bilanciare la trama esprimendo anche la vivacità dei personaggi e delle situazioni che vivono.
Giudizio finale
Una prima stagione molto leggera che pone delle premesse decisamente promettenti e che funge da approfondimento abbastanza gradevole per quel tema tormentato che è l'amore adolescenziale.
Voto: 7
Resort Boin è il sequel, datato 2007, dell'OAV Boin, adattamento animato dell'omonima visual novel. Avevamo lasciato Daisuke alle prese con due studentesse cotte di lui, Nao e Mitsugu, pronte a contenderselo ma nello stesso tempo non troppo gelose l'una dell'altra; adesso ritroviamo questo terzetto in un'isola tropicale, in vacanza, ma le cose si complicano per via dell'intromissione di altre ragazze, ossia Maya (cugina di Daisuke), Kanae, Mika e la cameriera Momona. L'harem si ingigantisce e il "povero" professore si ritrova conteso fra queste cinque ragazze, con la differenza, rispetto a una normale commedia harem, che qui cucca, e di brutto!
Rispetto al precedente Boin, il sequel è migliore sotto alcuni aspetti. Innanzitutto ci sono 3 episodi, invece dei 2 della precedente opera, in modo da sviluppare meglio l'azione che coinvolge non più tre ma cinque ragazze. La varietà delle scene di sesso è maggiore: se in Boin trovavamo soltanto scene di sesso di coppia (per lo più in uniforme) e un ménage à trois finale, in Resort Boin abbiamo invece varie scene di sesso di gruppo, una scena di bondage (piuttosto soft, a dir la verità) e addirittura un paio di tentacle rape.
La caratterizzazione dei personaggi ancora una volta è piuttosto superficiale, anche se spicca maggiormente il personaggio di Nao, soprattutto per una scena in cui un ragazzo ricco e di bell'aspetto cerca di sedurla e lei lo rifiuta, perché ama Dai-chan. Quanto alla trama, ancora una volta ruota attorno ai tentativi (sempre coronati da successo) delle ragazze di far sesso con Daisuke o di Daisuke di far sesso con le ragazze, visto che il nostro professore non è così passivo e non si lascia semplicemente trascinare come la maggior parte dei protagonisti di opere del genere.
Come detto già per Boin, nel mondo degli hentai c'è di meglio, ma anche sicuramente di peggio. Resort Boin è un piacevole intrattenimento, poco originale ma con una varietà di scene e di situazioni mag-giore rispetto al suo predecessore e un buon cast di personaggi femminili, anche se poco approfonditi. Se siete amanti degli hentai, e in particolare degli hentai basati su harem, non potete perdervelo.
Rispetto al precedente Boin, il sequel è migliore sotto alcuni aspetti. Innanzitutto ci sono 3 episodi, invece dei 2 della precedente opera, in modo da sviluppare meglio l'azione che coinvolge non più tre ma cinque ragazze. La varietà delle scene di sesso è maggiore: se in Boin trovavamo soltanto scene di sesso di coppia (per lo più in uniforme) e un ménage à trois finale, in Resort Boin abbiamo invece varie scene di sesso di gruppo, una scena di bondage (piuttosto soft, a dir la verità) e addirittura un paio di tentacle rape.
La caratterizzazione dei personaggi ancora una volta è piuttosto superficiale, anche se spicca maggiormente il personaggio di Nao, soprattutto per una scena in cui un ragazzo ricco e di bell'aspetto cerca di sedurla e lei lo rifiuta, perché ama Dai-chan. Quanto alla trama, ancora una volta ruota attorno ai tentativi (sempre coronati da successo) delle ragazze di far sesso con Daisuke o di Daisuke di far sesso con le ragazze, visto che il nostro professore non è così passivo e non si lascia semplicemente trascinare come la maggior parte dei protagonisti di opere del genere.
Come detto già per Boin, nel mondo degli hentai c'è di meglio, ma anche sicuramente di peggio. Resort Boin è un piacevole intrattenimento, poco originale ma con una varietà di scene e di situazioni mag-giore rispetto al suo predecessore e un buon cast di personaggi femminili, anche se poco approfonditi. Se siete amanti degli hentai, e in particolare degli hentai basati su harem, non potete perdervelo.