Abunai Sisters - Koko & Mika
Un cartone animato grandioso, spettacolare, esplosivo e con "molto spessore". Chi ha avuto l'idea di crearlo è veramente un genio della semplicità, del business, della pubblicità e della maliziosità ben impostata e ben concentrata. Solo per la grafica la trama ricorda un manifesto pubblicitario che invita lo spettatore (soprattutto il pubblico maschile, ma penso anche quello femminile) a immergersi in questa serie di gag esilaranti e ben architettate e ben concepite.
Le vicende, brevi nella durata, ruotano intorno alle (dis-)avventure di una coppia di sorelle molto avvenenti e con un sex appeal da paura, le quali devono vedersela con una coppia di mascalzoni che tentano puntualmente di rubare il Diamante delle Tette, il loro Segreto di Bellezza. Purtroppo i loro piani falliscono miseramente e le due sorelle ne escono sempre illese. La grafica ricorda molto le Bratz, le bambole modelle per cui come per Barbie ed altri marchi di bambole, milioni di ragazze (e molto probabilmente anche molti ragazzi) hanno perso letteralmente e concretamente la testa.
La sigla di apertura è semplicemente grandiosa, spassosa, divertente. Il paparazzo è il classico liceale/nerd/otaku giapponese un po' senza speranze di successo con il genere femminile. La cattiva mi ricorda molto Yu Baba, l'antagonista de "La Città Incantata" del Grande e Sommo Maestro dello Studio Ghibli, Hayao Miyazaki e penso che sia una sorta di tributo/cameo/omaggio ad uno dei maestri più amati dal pubblico nonché ad uno dei suoi personaggi più contorti e machiavellici; infatti qua l'antagonista ordisce sempre nuove trame a danno delle due protagoniste, che però come detto prima non vanno mai a buon fine.
L'ambientazione è molto semplice e ricorda più che altro il Taj Mahal in India. Poi infine lo stesso titolo del cartone Abunai Sisters se si fa una ricerca si scopre che vuole dire Sorelle Pericolose e questa traduzione mista Giapponese-Inglese rende ed è resa perfettamente dalle vicende brevi che qui si svolgono. Sembra una spy-story ma molto sexy e questo conferisce al brand il suo successo, oggettivamente e obiettivamente più che meritato, gli outfit conferiscono loro un ulteriore carica erotica. Poi bisogna ammettere che proprio questa avvenenza delle due protagoniste è la vera chiave del loro successo, ricordano molto altri personaggi suadenti dell'animazione come Jessica Rabbit e citando anche le Principesse Disney, le Winx etc... Questo è ciò a cui il titolo allude cioè Bello=Pericoloso Sublime, Superbo, ma è veramente una cosa pericolosa, sbagliata? Io ne dubito. Perché ciò che siamo fuori è il risultato di ciò che accade dentro di noi. Infine il ruolo di agenti segreti non può che farci collegare questa trama alle Totally Spies, quindi a maggior ragione è un brand di successo. Voto: 10
Le vicende, brevi nella durata, ruotano intorno alle (dis-)avventure di una coppia di sorelle molto avvenenti e con un sex appeal da paura, le quali devono vedersela con una coppia di mascalzoni che tentano puntualmente di rubare il Diamante delle Tette, il loro Segreto di Bellezza. Purtroppo i loro piani falliscono miseramente e le due sorelle ne escono sempre illese. La grafica ricorda molto le Bratz, le bambole modelle per cui come per Barbie ed altri marchi di bambole, milioni di ragazze (e molto probabilmente anche molti ragazzi) hanno perso letteralmente e concretamente la testa.
La sigla di apertura è semplicemente grandiosa, spassosa, divertente. Il paparazzo è il classico liceale/nerd/otaku giapponese un po' senza speranze di successo con il genere femminile. La cattiva mi ricorda molto Yu Baba, l'antagonista de "La Città Incantata" del Grande e Sommo Maestro dello Studio Ghibli, Hayao Miyazaki e penso che sia una sorta di tributo/cameo/omaggio ad uno dei maestri più amati dal pubblico nonché ad uno dei suoi personaggi più contorti e machiavellici; infatti qua l'antagonista ordisce sempre nuove trame a danno delle due protagoniste, che però come detto prima non vanno mai a buon fine.
L'ambientazione è molto semplice e ricorda più che altro il Taj Mahal in India. Poi infine lo stesso titolo del cartone Abunai Sisters se si fa una ricerca si scopre che vuole dire Sorelle Pericolose e questa traduzione mista Giapponese-Inglese rende ed è resa perfettamente dalle vicende brevi che qui si svolgono. Sembra una spy-story ma molto sexy e questo conferisce al brand il suo successo, oggettivamente e obiettivamente più che meritato, gli outfit conferiscono loro un ulteriore carica erotica. Poi bisogna ammettere che proprio questa avvenenza delle due protagoniste è la vera chiave del loro successo, ricordano molto altri personaggi suadenti dell'animazione come Jessica Rabbit e citando anche le Principesse Disney, le Winx etc... Questo è ciò a cui il titolo allude cioè Bello=Pericoloso Sublime, Superbo, ma è veramente una cosa pericolosa, sbagliata? Io ne dubito. Perché ciò che siamo fuori è il risultato di ciò che accade dentro di noi. Infine il ruolo di agenti segreti non può che farci collegare questa trama alle Totally Spies, quindi a maggior ragione è un brand di successo. Voto: 10
Mamma mia che trashata da paura!
Davvero, tecnicamente è inclassificabile, con quel 3d squallido, dialoghi totalmente inesistenti e quell'umorismo grezzo da far sembrare i film di Boldi e Desica raffinati...
Insomma, ora sapete cosa vi aspetta da questi corti distribuiti su web e magari, poi, in fondo qualche grassa risata ve la strappa pure.
Davvero, tecnicamente è inclassificabile, con quel 3d squallido, dialoghi totalmente inesistenti e quell'umorismo grezzo da far sembrare i film di Boldi e Desica raffinati...
Insomma, ora sapete cosa vi aspetta da questi corti distribuiti su web e magari, poi, in fondo qualche grassa risata ve la strappa pure.
