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Ariadna

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
"Angie Girl", anime del 1977 in ventisei episodi prodotto dalla Nippon Animation, è forse una delle prime serie a trattare il genere poliziesco, pur senza grandi pretese. Per comprenderne pregi e difetti, iniziamo con la trama.

Trama:
La trama è molto semplice: Londra, fine 1800. Angie è una ragazzina di dodici anni con un grande talento investigativo. Affiancata dall'ispettore Jackson di Scotland Yard, dal suo assistente Michael e dall'amico Frank, in ogni puntata dovrà risolvere un enigma diverso. Piccolo appunto: paradossalmente, benché il filo conduttore di tutte le vicende sia il mistero, in realtà di misterioso o poco limpido nella storia non c'è niente. Nessuna sotto-trama, nessun colpo di scena finale, nessun cugino o bisnonno segreto (contrariamente a molti altri anime dell'epoca)...

Disegni:
L'aspetto grafico, si sa, può rappresentare un buon biglietto da visita e, quindi, è nell'interesse dei produttori di una serie che esso sia ben curato. Non è però il caso di "Angie", che ha tutta l'aria di essere un'opera non ambiziosa, a basso budget, forse creata per "tappare" una falla tra due anime di più alta qualità o per vendere tutta una sequela di gadget legati alla piccola detective protagonista. Non ci è dato saperlo con certezza: resta il fatto che sia il character design che le animazioni lasciano molto a desiderare. I personaggi sono quasi abbozzati e spesso, se malvagi, hanno l'aspetto di caricature disegnate da una mano infantile. Il colpevole, insomma, si riconosce dai tratti somatici e anatomici, alla Lombroso. Caustiche, poi, certe soluzioni cromatiche (i capelli di Michael, ad esempio, dovrebbero essere biondi ma appaiono costantemente verdi. E vogliamo parlare della gonna a pois della giovanissima emula di Sherlock?). Decisamente, non sono aspetti come questi a costituire il punto di forza di questo titolo.

Storia:
A differenza di altre serie a tinte gialle ("Meitantei Poirot to Marple", "Detective Conan"), in questa, ogni episodio è auto-conclusivo e non collegato a quelli precedenti e successivi, eccezion fatta per l'ultimo e il primo. Se ne può tranquillamente saltare uno, o guardarli in ordine sparso: la comprensione della storia da parte dello spettatore non ne soffrirà minimamente. Ammirevole, a mio giudizio, la capacità degli sceneggiatori di gestire un'intera avventura in maniera logica e non frettolosa in meno di mezz'ora di puntata. Inoltre, va detto che l'opera si presta benissimo ad essere guardata da un pubblico di età piuttosto bassa, poiché i "crimini" perpetrati dai cattivi di turno sono all'insegna dell'ingenuità, e non di rado non sono neanche veri e propri atti di pura malvagità.

Personaggi:
Angie, la protagonista, è un personaggio abbastanza stereotipato, sia graficamente che caratterialmente: grandi occhi azzurri, lunghi capelli biondi, enorme fiocco rosso/rosa in testa, coraggiosa, vivace, debole per un ragazzo più grande, con amici animali, nonna premurosa, genitori assenti, amici affezionati, istitutrice acida, maggiordomo devoto ecc ecc. Su di lei non c'è altro da aggiungere: sarà sufficiente fare un plauso alla sua perspicacia e al suo spirito indomito. Fra i comprimari, invece, abbiamo il già citato agente Michael, che dovrebbe essere il classico "bello" del cast nonché l'interesse romantico dell'eroina ma che, con quella tinta da denuncia al parrucchiere e la mantellina alla Basil Rathbone, finisce per ridursi a semplice spalla dell'ispettore Jackson. Quest'ultimo è l'elemento "comico" in una serie già di per sé poco "impegnata". Dovrebbe essere l'antagonista di Angie: nemmeno a lui, tuttavia, è concesso mantenere intatto il proprio ruolo, finendo per divenire una macchietta destinata a suscitare l'ilarità del pubblico e a stemperare i momenti di "tensione".

Giudizio globale:
Il voto che, per me, quest'anime merita è 7. Se le pecche nella realizzazione sono numerose ed evidenti, ci si trova comunque davanti ad una storia carina, apprezzabile, disimpegnata, consapevole dei suoi limiti. Consigliata ai più piccoli, ai nostalgici e agli appassionati del genere "giallo".

simona

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simona

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Ricordo bene questa serie, ambientata nella Londra del XIX secolo, che vede come protagonista un'aristocratica fanciulla nei panni di un detective.
La serie è concentrata maggiormente su Angie che risolve una serie di reati a fianco agli investigatori di Scotland Yard, facendo respirare quell'atmosfera tipica storica col tocco poliziesco. La protagonista se la cava alla meglio e con la sua grande forza d'animo, la sua virtù e il suo coraggio riesce sempre a risolvere tutto ciò che è difficile.
Una serie discreta che riesce ancora a mantenere un certo fascino.


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Maison72

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Questo anime tratta delle vicende della giovanissima Angie, ragazzina dodicenne, che con la sua spiccate intelligenza riesce a sventare tutti i crimini e misfatti che avvengono a Londra nel XIX secolo.
Il personaggio ricorda molto il personaggio di Sherlock Holmes, naturalmente ricalcato per un pubblico di bambini o comunque rivolto ad un target di età abbastanza basso. La ragazzina sfrutta in particolare modo le sue capacità di osservazione e di indagine ed è spesso aiutata da Frankie, col suo cagnolino, e Michael, un agente di Scotland Yard.

Per essere prodotto dalla mitica Nippon Animation non rientra nei loro migliori lavori e non fa parte della storica serie delle Meisaku; spesso le animazioni sono di basso profilo. Gli episodi sono scollegati fra loro in quanto presentano ognuno un caso da risolvere e non si presentano come particolarmente complessi.

Il regista della serie è Fumio Kurokawa, che ha anche diretto Il giro del mondo di Willy Fog in 80 giorni, Pollyanna, Cristoforo Colombo, Il libro della giungla, Piccole donne, etc
La storia originale invece è di Yu Yamamoto.
Le musiche giapponesi sono nella media, la opening è carina ed altrettanto almeno una bgm.
Per quanto riguarda l'edizione italiana il doppiaggio è modesto ma accettabile, i doppiatori sono i seguenti:

Monica Cadueri : Miss Angie
Giuliano Santi : Tucker
Leo Valeriano : Ispettore Jackson e Michael
Monica Cadueri : Lady Barbara
Riccardo Rossi : Frankie

La sigla italiana invece è del gruppo "Chelli e Chelli" (Ambrosio - Barracuda) del 1982 e secondo me e' molto bella ed azzeccata.

In conclusione e' una serie carina per bambini, non ci sono controindicazioni perchè non c'è violenza o altre tematiche da bollino rosso, quindi i genitori possono stare tranquilli.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Pur inserito in un altro contesto storico, pur portando con sé un numero alto di anni alle spalle dalla sua prima trasmissione, possiamo dire a tutti gli effetti che questo cartone, pur avendo protagonista un personaggio femminile in merito, anziché uno maschile, è il diretto predecessore del Detective Conan.

Anche qui, come nell'altro anime di cui ho fatto il paragone c'è il connotato dell'innocenza e della voglia di scoprire il mondo di una ragazzina di cui mai si sospetterebbe la sua spiccata dote di investigatrice, riuscendo a risolvere casi davvero complicati in cui anche un adulto avrebbe notevoli difficoltà.

A volte si trova ad affrontare casi più grandi di lei, ma grazie alla sua tenacia e all'amicizia che la lega a molti che la vogliono bene riuscirà a risolvere i casi nonostante le avversità.

Un cartone dal canovaccio sicuramente già visto, ma che ha dalla sua il fatto di volere insegnare che a volte la competenza di svolgere un certo lavoro non è dato solo dalla grinta e dall'orgoglio perchè la materia la si conosce molto bene ed in più punti, ma è dato anche da uno spiccato senso di coraggio unito ad un talento che a volte è di difficile comprensione per molti, ma che è decisivo in parecchie situazioni difficili.

Qui si ripete lo schema, con l'aggiunta del discorso tra le differenze che ci sono tra un adulto detective esperto, ed una ragazzina dal forte temperamento e talento nel risolvere complicati casi, se vogliamo, in pratica una sorta di avversione ai "bambini prodigio", ma il talento, se ben usato, non conosce limiti di età, anzi ne accresce le competenze di una persona navigata nella materia più facilmente, visto che il talento consiste di avere una visione molto pratica e determinante di ciò che comporterebbe ore ed ore di studio approfondito.

Un cartone da vedere sicuramente per come è ben strutturato.

In aggiunta da cornice c'è la sigla italiana che ricorda molto quella di Candy candy considerato che il periodo di produzione dei due anime è più o meno lo stesso.


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Hadrill

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
E' difficile dare un giudizio su una serie che piaceva da piccoli, perché, ovviamente, cambiano priorità e senso estetico.
Angie, vista con i miei occhi di oggi, è una serie mediocre, che unisce trame piuttosto insulse a un'animazione scadente, supportata da un doppiaggio italiano di poche pretese (che utilizza tuttavia voci azzeccate): da piccola apprezzavo l'atmosfera “inquietante”, evocativa, di certi episodi, e la struttura da romanzo giallo, e anche il disegno dei personaggi, che ancora oggi trovo apprezzabile.
Tutto sommato interessante il commento musicale e notevole la sigla italiana, una delle mie preferite.