Ciao Sabrina
La tranquilla vita di Sabrina è sconvolta quando il padre Luciano, presidente di una grande azienda d' intrattenimento, muore e la madre finisce in coma.
La situazione drammatica farà venire alla luce le sue doti da cantante e la sua vita non sarà più la stessa. Dovrà vedersela con il diabolico zio Rolando, interessato solo ai soldi, la perfida Simonetta e si confronterà con la rockeggiante Susi. Potrà contare però su una variegata fauna di personaggi come la domestica Ines, l'autista Italo, l'affascinante cantante Max, l'impresario Giorgio, le compagne Daniela e Roberta, l'amico del cuore Gianluca e i suoi due cagnolini Fortissimo e Pianissimo.
CS è una tipica produzione del periodo, in cui la protagonista deve superare un sacco di difficoltà tra colpi bassi e rivalità musicali. Immancabili anche le situazioni sentimentali, anche se qui sono messe sullo sfondo, lasciando spazio al mondo dello spettacolo. Erano anni dove la 'figaggine' aveva il suo peso e quindi anche in una serie per ragazzine come questa non poteva che essere presente grazie a Max e Roberta, assieme all'usuale tocco da soap opera.
Benché non manchino situazioni leggere, l'opera è piuttosto seriosa e grazie a questo riesce a coinvolgere nel suo svolgimento fino ad un finale curioso e decisamente metaforico.
In patria, all'inizio non riscosse tanto successo, ma poi man mano salì nel gradimento e il merchandising correlato ebbe grandi vendite. Tutto questo spinse a creare una serie simile, "Diventeremo famose".
La situazione drammatica farà venire alla luce le sue doti da cantante e la sua vita non sarà più la stessa. Dovrà vedersela con il diabolico zio Rolando, interessato solo ai soldi, la perfida Simonetta e si confronterà con la rockeggiante Susi. Potrà contare però su una variegata fauna di personaggi come la domestica Ines, l'autista Italo, l'affascinante cantante Max, l'impresario Giorgio, le compagne Daniela e Roberta, l'amico del cuore Gianluca e i suoi due cagnolini Fortissimo e Pianissimo.
CS è una tipica produzione del periodo, in cui la protagonista deve superare un sacco di difficoltà tra colpi bassi e rivalità musicali. Immancabili anche le situazioni sentimentali, anche se qui sono messe sullo sfondo, lasciando spazio al mondo dello spettacolo. Erano anni dove la 'figaggine' aveva il suo peso e quindi anche in una serie per ragazzine come questa non poteva che essere presente grazie a Max e Roberta, assieme all'usuale tocco da soap opera.
Benché non manchino situazioni leggere, l'opera è piuttosto seriosa e grazie a questo riesce a coinvolgere nel suo svolgimento fino ad un finale curioso e decisamente metaforico.
In patria, all'inizio non riscosse tanto successo, ma poi man mano salì nel gradimento e il merchandising correlato ebbe grandi vendite. Tutto questo spinse a creare una serie simile, "Diventeremo famose".
Ispirato alla storia di una vera idol giapponese, Ciao Sabrina narra le vicende di Sabrina Tamura, unica figlia del defunto presidente della Tamura Production, Luciano.
Ostacolata dalle manie di grandezza dello zio Rolando, la carriera artistica di Sabrina viaggerà per tutti i cinquantuno episodi tra mille difficoltà e la costante incertezza di non essere mai all'altezza.
Grande rivale di Sabrina è Susy. Scoperta proprio da suo padre e talento di punta delle imprese Tamura, Susy rappresenta prima il modello a cui ispirarsi per Sabrina, diventando però poi, complici i loschi piani dello zio, la sua più acerrima rivale.
Un doppiaggio ben realizzato, con ottimi professionisti (Paola Tovaglia, Nadia Biondini e Ivo de Palma, solo per citarne alcuni), e una colonna sonora con tante canzoni orecchiabili e varie nello stile (si passa dal pop puro di Sabrina al rock melodico di Susy, fino ad arrivare al blues di Fabrizio) rendono quest’anime, seppure nella trama abbastanza "favoleggiante" e melenso, comunque godibile e apprezzabile. Discreti sono i disegni. Poco curati e leggermente abbozzati nelle prime puntate, migliorano man mano con il prosieguo delle puntate.
Meno commerciale di tanti altri cartoni realizzati nello stesso periodo, Ciao Sabrina è rivolto più a un pubblico di nicchia, lo stesso di "Kiss me Licia" e di "Diventeremo famose" per intenderci.
Da vedere.
Ostacolata dalle manie di grandezza dello zio Rolando, la carriera artistica di Sabrina viaggerà per tutti i cinquantuno episodi tra mille difficoltà e la costante incertezza di non essere mai all'altezza.
Grande rivale di Sabrina è Susy. Scoperta proprio da suo padre e talento di punta delle imprese Tamura, Susy rappresenta prima il modello a cui ispirarsi per Sabrina, diventando però poi, complici i loschi piani dello zio, la sua più acerrima rivale.
Un doppiaggio ben realizzato, con ottimi professionisti (Paola Tovaglia, Nadia Biondini e Ivo de Palma, solo per citarne alcuni), e una colonna sonora con tante canzoni orecchiabili e varie nello stile (si passa dal pop puro di Sabrina al rock melodico di Susy, fino ad arrivare al blues di Fabrizio) rendono quest’anime, seppure nella trama abbastanza "favoleggiante" e melenso, comunque godibile e apprezzabile. Discreti sono i disegni. Poco curati e leggermente abbozzati nelle prime puntate, migliorano man mano con il prosieguo delle puntate.
Meno commerciale di tanti altri cartoni realizzati nello stesso periodo, Ciao Sabrina è rivolto più a un pubblico di nicchia, lo stesso di "Kiss me Licia" e di "Diventeremo famose" per intenderci.
Da vedere.