Angel Cop
"Angel Cop" è una serie OAV nata a fine anni '80, e si è sviluppata per tutti i primi anni '90.
Una serie fortemente trash la definirei, dialoghi risibili che sembrano scritti da adolescenti, una trama non troppo ben riuscita, personaggi che hanno un approfondimento psicologico minore di quelli di Fast & Furious, però l'iperviolenza e le animazioni, nonché il character design sono di alta qualità, le scene di azione sono molto coinvolgenti, che alla fine gli si perdona qualsiasi difetto.
I villain con poteri ESP devastanti sembrano fuori luogo, ma la battaglia tra un cyborg e questi esseri è forse una delle cose più epiche mai viste in animazione. Se forse la sceneggiatura fosse stata un pelo migliore, e i personaggi un po' meglio caratterizzati, a quest'ora parlerebbero tutti di un cult. Invece così è un cult a metà: una specie di b-movie, realizzato in maniera impeccabile, ma che si inceppa di frequente a causa dei problemi evidenziati. Eppure rimane bello da vedere anche dopo tanti anni, nonostante tutto. Alla fine dialoghi come "se questa è giustizia, io sono una banana" dovrebbero essere insegnati anche a scuola!
Una serie fortemente trash la definirei, dialoghi risibili che sembrano scritti da adolescenti, una trama non troppo ben riuscita, personaggi che hanno un approfondimento psicologico minore di quelli di Fast & Furious, però l'iperviolenza e le animazioni, nonché il character design sono di alta qualità, le scene di azione sono molto coinvolgenti, che alla fine gli si perdona qualsiasi difetto.
I villain con poteri ESP devastanti sembrano fuori luogo, ma la battaglia tra un cyborg e questi esseri è forse una delle cose più epiche mai viste in animazione. Se forse la sceneggiatura fosse stata un pelo migliore, e i personaggi un po' meglio caratterizzati, a quest'ora parlerebbero tutti di un cult. Invece così è un cult a metà: una specie di b-movie, realizzato in maniera impeccabile, ma che si inceppa di frequente a causa dei problemi evidenziati. Eppure rimane bello da vedere anche dopo tanti anni, nonostante tutto. Alla fine dialoghi come "se questa è giustizia, io sono una banana" dovrebbero essere insegnati anche a scuola!
Semplicemente uno dei peggiori pezzi animati (la definizione di "anime" è fin troppo generosa per questo prodotto) provenienti dal Giappone che mai vi capiterà di guardare nella vostra vita.
Animazione scadente, storia senza alcun senso, personaggi (compresa la protagonista) senza mordente e senza la minima caratterizzazione, il tutto condito dalla tipica ultraviolenza gratuita che i giapponesi ficcano di mezzo quando non riescono a mettere qualcosa di decente che riesca ad attirare l'attenzione dello spettatore.
Se esiste uno standard nella scala di bassezza che il medium animazione è riuscito a raggiungere durante gli anni, "Angel Cop" ne rappresenta il punto più basso in assoluto (anche se mi dicono che "Violence Jack" sia ben peggio di "Angel Cop"). Evitatelo come la peste e non vi farete mancare nulla.
Animazione scadente, storia senza alcun senso, personaggi (compresa la protagonista) senza mordente e senza la minima caratterizzazione, il tutto condito dalla tipica ultraviolenza gratuita che i giapponesi ficcano di mezzo quando non riescono a mettere qualcosa di decente che riesca ad attirare l'attenzione dello spettatore.
Se esiste uno standard nella scala di bassezza che il medium animazione è riuscito a raggiungere durante gli anni, "Angel Cop" ne rappresenta il punto più basso in assoluto (anche se mi dicono che "Violence Jack" sia ben peggio di "Angel Cop"). Evitatelo come la peste e non vi farete mancare nulla.
Un titolo che si è dimostrato più interessante di quanto mi aspettassi, nonostante la sua semplicità di fondo.
"Angel Cop" va preso per quello che è, un titolo full action che non cerca certo l'originalità come vicende e presenta personaggi con una caratterizzazione piuttosto schematica, ossia da un lato cattivi a tutto tondo e dall’altro i buoni che, pur dimostrando spesso una spietatezza pari a quella dei criminali, tengono davvero alla giustizia. In realtà la serie cercherebbe pure di darsi un’anima, dato che contiene una critica agli eccessi del capitalismo e a quella parte del Giappone che fa propri tali eccessi mettendoli anche davanti al bene del proprio paese. Ma questa critica, pur non essendo inutile perché dà origine alla trama, è realizzata in modo molto semplice ed è stata pure sfortunata, perché rapidamente superata dalla storia: la serie comincia nel 1989, è ambientata alla fine degli anni '90, ma nel 1991 avvengono lo scoppio della bolla speculativa giapponese e il crollo del mondo comunista, col risultato che se già durante gli anni '90 sembrava ormai molto inverosimile parlare del Giappone come prima potenza economica del mondo e di minacce comuniste, figuriamoci oggi. Insomma l’aspetto ‘sociologico’ appare davvero parecchio invecchiato. Pertanto l’aspetto in cui "Angel Cop" va veramente bene è quello dell’azione: il ritmo è continuo e non ci si annoia mai, le scene di combattimenti e sparatorie non sono memorabili ma ben costruite, sanno creare una buona suspense e la componente fantascientifica (pur non molto originale) garantisce un livello di distruzione e violenza superiore a quella di un normale action, tanto che a volte vengono inseriti veri e propri momenti di horror splatter.
Riguardo alle animazioni e ai design sono ancora oggi godibili, pur apparendo a volte invecchiati, e ogni tanto c’è pure del fan service gratuito. Da notare per ultimo che il finale non è completamente risolutivo, forse in vista di una eventuale seconda serie mai realizzata.
Dunque "Angel Cop" è un titolo non certo originale, che sotto alcuni aspetti appare superato, ma in generale sa ancora svolgere bene il suo compito, ossia intrattenere il pubblico.
"Angel Cop" va preso per quello che è, un titolo full action che non cerca certo l'originalità come vicende e presenta personaggi con una caratterizzazione piuttosto schematica, ossia da un lato cattivi a tutto tondo e dall’altro i buoni che, pur dimostrando spesso una spietatezza pari a quella dei criminali, tengono davvero alla giustizia. In realtà la serie cercherebbe pure di darsi un’anima, dato che contiene una critica agli eccessi del capitalismo e a quella parte del Giappone che fa propri tali eccessi mettendoli anche davanti al bene del proprio paese. Ma questa critica, pur non essendo inutile perché dà origine alla trama, è realizzata in modo molto semplice ed è stata pure sfortunata, perché rapidamente superata dalla storia: la serie comincia nel 1989, è ambientata alla fine degli anni '90, ma nel 1991 avvengono lo scoppio della bolla speculativa giapponese e il crollo del mondo comunista, col risultato che se già durante gli anni '90 sembrava ormai molto inverosimile parlare del Giappone come prima potenza economica del mondo e di minacce comuniste, figuriamoci oggi. Insomma l’aspetto ‘sociologico’ appare davvero parecchio invecchiato. Pertanto l’aspetto in cui "Angel Cop" va veramente bene è quello dell’azione: il ritmo è continuo e non ci si annoia mai, le scene di combattimenti e sparatorie non sono memorabili ma ben costruite, sanno creare una buona suspense e la componente fantascientifica (pur non molto originale) garantisce un livello di distruzione e violenza superiore a quella di un normale action, tanto che a volte vengono inseriti veri e propri momenti di horror splatter.
Riguardo alle animazioni e ai design sono ancora oggi godibili, pur apparendo a volte invecchiati, e ogni tanto c’è pure del fan service gratuito. Da notare per ultimo che il finale non è completamente risolutivo, forse in vista di una eventuale seconda serie mai realizzata.
Dunque "Angel Cop" è un titolo non certo originale, che sotto alcuni aspetti appare superato, ma in generale sa ancora svolgere bene il suo compito, ossia intrattenere il pubblico.
Angel Cop è ambientato in un futuro immaginato da una mentalità ancora in "Guerra Fredda" degli anni '80. Infatti, nel Giappone rappresentato nell'opera, un gruppo terroristico, il Maggio Rosso, ha dato inizio ad una catena di attentati e omicidi a Tokyo, minacciando la stabilità dell'intero Paese. Il governo decide quindi di impiegare la Special Security Force (SSF), una divisione di elementi scelti autorizzati all'uso di qualsiasi mezzo al fine dichiarato di tutelare la pubblica sicurezza. Tra loro fila c'è Angel, una donna bella e letale. Ma non passera molto prima di rendersi conto che la situazione non è chiara come le fonti interne l'avevano descritta, in quanto molti membri del Maggio Rosso vengono trovati brutalmente mutilati da una non meglio identificata forza oscura.
Col senno di poi sentir parlare di gruppi terroristici comunisti fa quasi sorridere, ma di certo l'aver condito questa opera di un estrema rappresentazione della violenza, a volte anche gratuita, fa riflettere sul senso di paura nel quale si viveva in quegli anni, e di averlo infuso con una certa maestria in quei soli 6 episodi di Angel Cop. Tuttavia, dalle buone premesse, si arriva a scadere nel solito connubio "uomo-macchina", che visto ai giorni nostri è più banale di quanto poteva sembrare all'epoca. In ogni caso da vedere.
Col senno di poi sentir parlare di gruppi terroristici comunisti fa quasi sorridere, ma di certo l'aver condito questa opera di un estrema rappresentazione della violenza, a volte anche gratuita, fa riflettere sul senso di paura nel quale si viveva in quegli anni, e di averlo infuso con una certa maestria in quei soli 6 episodi di Angel Cop. Tuttavia, dalle buone premesse, si arriva a scadere nel solito connubio "uomo-macchina", che visto ai giorni nostri è più banale di quanto poteva sembrare all'epoca. In ogni caso da vedere.