Gungrave
La storia è tutta incentrata sul rapporto tra due amici che inizialmente fanno parte di una gang di ragazzini teppistelli ma sostanzialmente non troppo cattivi, ladruncoli insomma, storia che, evolvendosi, li divide, ne uccide alcuni e fa nascere una rivalità estrema tra i due protagonisti.
Mi è piaciuto, anche se nel complesso non mi ha travolto in modo particolare. Diciamo che sono perlopiù cazzotti e pallottole per aria e zombie di ogni genere e forma, però l'autore avrebbe potuto dare più spessore alla storia dei protagonisti, lasciando loro più spazio e caratterizzandoli maggiormente.
Ma dopo tutto, per essere tratto da un gioco, è già un successo.
Mi è piaciuto, anche se nel complesso non mi ha travolto in modo particolare. Diciamo che sono perlopiù cazzotti e pallottole per aria e zombie di ogni genere e forma, però l'autore avrebbe potuto dare più spessore alla storia dei protagonisti, lasciando loro più spazio e caratterizzandoli maggiormente.
Ma dopo tutto, per essere tratto da un gioco, è già un successo.
Storia di malavita con l'aggiunta di un pizzico di fantascienza, questo "Gungrave" racconta l'ascesa e il declino all'interno della mafia di due amici, Brandon Heat ed Harry McDowell.
La storia inizia nel presente per poi tornare subito al passato, per far capire come si sono svolti gli eventi che hanno portato la trama a quel determinato momento. Questo avviene per circa la metà della serie, per poi ripartire con la narrazione per giungere ad un degno epilogo.
La trama è interessante, ed anche se rallenta verso la metà, si snoda fluida attraverso i numerosi personaggi che appaiono nella serie. Questi sono tutti molto curati, hanno un loro ben delineato beckground, e si relazionano l'un l'altro in un modo reale e credibile, senza contare il fatto che i legami tra questi sono proprio uno dei punti forti della storia.
L'aspetto grafico è invece uno dei più altalenanti che mi sia capitato di vedere: se si osservano infatti le immagini delle scene della normale narrazione, appaiono alquanto statiche e scarsamente animate, mentre in quelle d'azione si assiste a dei veri e propri capolavori dell'animazione, come esempio basta prendere subito all'inizio la scena del primo combattimento, fluidissima e veramente ben fatta, che si contrappone ad una scena di uno dei primi episodi in cui i personaggi si aggirano per strada ed i passanti sono delle semplici sagome inanimate, come
dipinte sullo sfondo. Questo certo non influisce più di tanto sul valore complessivo dell'anime, il cui punto forte rimane la trama, ma certamente si poteva fare un piccolo sforzo in più.
La parte relativa alla colonna sonora è certamente appropriata e di ottimo contorno alle scene d'azione e non, mentre invece riguardo alle sigle di apertura e di chiusura, devo dire che anche se ben realizzate non mi hanno convinto fino in fondo.
Bisogna certamente tenere però in considerazione il fatto che ci troviamo di fronte ad un prodotto di ottimo spessore, che anche se non privo di difetti, sfoggia una trama raffinata e certamente interessante, impreziosita da valori come l'amicizia e l'onore, non per ultimo da una vena drammatica che non guasta affatto nel suo genere.
Visione consigliata a tutti, eccetto coloro che cercano un prodotto più spensierato.
La storia inizia nel presente per poi tornare subito al passato, per far capire come si sono svolti gli eventi che hanno portato la trama a quel determinato momento. Questo avviene per circa la metà della serie, per poi ripartire con la narrazione per giungere ad un degno epilogo.
La trama è interessante, ed anche se rallenta verso la metà, si snoda fluida attraverso i numerosi personaggi che appaiono nella serie. Questi sono tutti molto curati, hanno un loro ben delineato beckground, e si relazionano l'un l'altro in un modo reale e credibile, senza contare il fatto che i legami tra questi sono proprio uno dei punti forti della storia.
L'aspetto grafico è invece uno dei più altalenanti che mi sia capitato di vedere: se si osservano infatti le immagini delle scene della normale narrazione, appaiono alquanto statiche e scarsamente animate, mentre in quelle d'azione si assiste a dei veri e propri capolavori dell'animazione, come esempio basta prendere subito all'inizio la scena del primo combattimento, fluidissima e veramente ben fatta, che si contrappone ad una scena di uno dei primi episodi in cui i personaggi si aggirano per strada ed i passanti sono delle semplici sagome inanimate, come
dipinte sullo sfondo. Questo certo non influisce più di tanto sul valore complessivo dell'anime, il cui punto forte rimane la trama, ma certamente si poteva fare un piccolo sforzo in più.
La parte relativa alla colonna sonora è certamente appropriata e di ottimo contorno alle scene d'azione e non, mentre invece riguardo alle sigle di apertura e di chiusura, devo dire che anche se ben realizzate non mi hanno convinto fino in fondo.
Bisogna certamente tenere però in considerazione il fatto che ci troviamo di fronte ad un prodotto di ottimo spessore, che anche se non privo di difetti, sfoggia una trama raffinata e certamente interessante, impreziosita da valori come l'amicizia e l'onore, non per ultimo da una vena drammatica che non guasta affatto nel suo genere.
Visione consigliata a tutti, eccetto coloro che cercano un prodotto più spensierato.
Un grandissimo game designer una volta disse, salvo poi contraddirsi in seguito, che non avrebbe visto di buon occhio la pubblicazione di un blockbuster dedicato al suo third-person shooter, perché si sarebbe presentato sempre e comunque come un insieme di livelli da completare e boss da eliminare. Per Gungrave questa considerazione non potrebbe essere stata più plausibile, dato il concept di frenetico sparatutto arcade, che al fattore trama non aveva dato tanto spazio sui lidi PlayStation. Invece l'ennesima fatica targata Madhouse riesce a estrapolare dal titolo SEGA le potenzialità per una storia mozzafiato, in cui a farla da padrone saranno, più di ogni duello o sparatoria, vicende estremamente drammatiche e memorabili biografie dei personaggi a esse legati. Gungrave è un'opera che riesce a ritrarre un contesto malavitoso in modo maturo e realistico - relativamente, anche se l'aspetto fantascientifico è solo marginale - come pochissimi altri anime sono riusciti a fare: potrei citare Texhnolyze, dello stesso anno, o i recenti Michiko e Hatchin e Phantom, mentre i vari Black Lagoon, e Baccano! avrebbero assunto di fronte all'argomento 'mafia' un atteggiamento già molto più distante, mirato all'intrattenimento e all'adrenalina. La sceneggiatura di Gungrave, come qualcun altro ha giustamente evidenziato, può facilmente richiamare alla memoria quelle di grandi crime movies del cinema internazionale, come C'era una volta in America o l'ancora più accostabile City of God di Meirelles.
In una locazione imprecisata, ma molto probabilmente negli Stati Uniti, assisteremo alla progressiva ascesa dei protagonisti ai vertici della malavita, seguendoli passo passo in un cammino che partirà fin dall'infanzia e li condurrà, dopo una lunga escalation fatta di alleanze, tradimenti e soprattutto sacrifici, a un epilogo meraviglioso e inevitabile. In campo anime/manga la storyline di Gungrave può poi ricollegarsi a quella di un titolo su tutti, ovvero Berserk, sia per la narrazione in flashback di buona parte di essa, sia per il vincolo di fratellanza - poi alterato drammaticamente - tra Harry e Brandon come perno e motore di tutto, che ricorderà sotto molti aspetti il legame Grifis-Gatsu.
Decisamente importanti sono le riflessioni che la serie contribuisce a innescare, grazie a un chara development che investe proprio tutti, nessuno escluso, non solo caratterialmente parlando, ma anche per ciò che concerne l'aspetto fisico. L'invecchiamento dei personaggi, sempre più visibile con il trascorrere degli episodi, abbellisce e amplifica la trama, ne scandisce la cronologia, e rafforza uno dei concetti fondamentali dell'opera: l'ambizione al potere eterno, quella di predominare per sempre su tutto e tutti, è mera illusione, come quella di divenire immortali affidandosi alla scienza, che ci trasformerebbe invece in esseri mostruosi agonizzanti in attesa di una seconda morte (i Superior). Anche chi era il boss più temuto di tutti (Harry McDowell), di fronte ai segni del tempo potrà solo rinunciare alle manie di grandezza, aspettarsi che qualcun altro prenda il suo posto in quel circolo vizioso, e magari ripensare al momento in cui la vera felicità non era ancora stata rimpiazzata dalla bramosia.
Tecnicamente Gungrave è piuttosto discontinuo, con animazioni mai pienamente soddisfacenti se non negli episodi di testa e di coda, mentre regia e sonoro risultano quasi sempre incisivi e decisivi. Pur non eccellendo graficamente, o peccando di una drammaticità a volte un po' eccessiva, quest'anime non si dimentica facilmente, per cui lo consiglio caldamente, specie agli amanti del cinema.
In una locazione imprecisata, ma molto probabilmente negli Stati Uniti, assisteremo alla progressiva ascesa dei protagonisti ai vertici della malavita, seguendoli passo passo in un cammino che partirà fin dall'infanzia e li condurrà, dopo una lunga escalation fatta di alleanze, tradimenti e soprattutto sacrifici, a un epilogo meraviglioso e inevitabile. In campo anime/manga la storyline di Gungrave può poi ricollegarsi a quella di un titolo su tutti, ovvero Berserk, sia per la narrazione in flashback di buona parte di essa, sia per il vincolo di fratellanza - poi alterato drammaticamente - tra Harry e Brandon come perno e motore di tutto, che ricorderà sotto molti aspetti il legame Grifis-Gatsu.
Decisamente importanti sono le riflessioni che la serie contribuisce a innescare, grazie a un chara development che investe proprio tutti, nessuno escluso, non solo caratterialmente parlando, ma anche per ciò che concerne l'aspetto fisico. L'invecchiamento dei personaggi, sempre più visibile con il trascorrere degli episodi, abbellisce e amplifica la trama, ne scandisce la cronologia, e rafforza uno dei concetti fondamentali dell'opera: l'ambizione al potere eterno, quella di predominare per sempre su tutto e tutti, è mera illusione, come quella di divenire immortali affidandosi alla scienza, che ci trasformerebbe invece in esseri mostruosi agonizzanti in attesa di una seconda morte (i Superior). Anche chi era il boss più temuto di tutti (Harry McDowell), di fronte ai segni del tempo potrà solo rinunciare alle manie di grandezza, aspettarsi che qualcun altro prenda il suo posto in quel circolo vizioso, e magari ripensare al momento in cui la vera felicità non era ancora stata rimpiazzata dalla bramosia.
Tecnicamente Gungrave è piuttosto discontinuo, con animazioni mai pienamente soddisfacenti se non negli episodi di testa e di coda, mentre regia e sonoro risultano quasi sempre incisivi e decisivi. Pur non eccellendo graficamente, o peccando di una drammaticità a volte un po' eccessiva, quest'anime non si dimentica facilmente, per cui lo consiglio caldamente, specie agli amanti del cinema.
"GunGrave" si è rivelato interessante, originale ed esuberante. Come al solito l'ho conosciuto in quanto me lo avevano consigliato, ma lo avevo "droppato" dopo aver visto il primo episodio e dopo aver saputo che era tratto da un videogioco. Mai feci errore più grande. Infatti dopo essermi deciso a continuare la visione ho eliminato qualsiasi pregiudizio e ho trovato un capolavoro. Il punto di forza di quest'anime è la drammaticità, che si rivela l'elemento chiave che spinge ai combattimenti e alle azioni dei protagonisti, che si vedono immersi in questo vortice e non riescono a fuggire.
La trama è complessa. Ci troviamo in un'America degli anni '80 - questo l'ho dedotto dalla data di nascita dei protagonisti, che dovrebbe essere il 1943) -, in cui la mafia ha il controllo di tutto. Un furgoncino è inseguito da strani mostri chiamati "Orcman". Dentro questo furgoncino si trovano un dottore, una ragazzina e un uomo che è stato resuscitato ed è in uno stato di quiescenza. Quest'uomo è Brandon Heat, protagonista della serie, chiamato anche Beyond The Grave.
La storia, comunque, dopo questo primo episodio, non continua, bensì comincia un lungo flashback che ci mostrerà come si è giunti a quella situazione.
Chi è abituato ai flashback di "Naruto" o di "One piece" (odiosissimo quello su Ace) in questo momento starà pensando che quest'anime non fa per lui. In realtà occorre dire che il primo episodio è solo funzionale a mettere un'enorme curiosità. L'anime infatti comincia ufficialmente all'episodio 2. Lì ci vengono mostrati Brandon (o Blandon come lo scrivono i Giapponesi) da giovane con il suo più grande amico Harry Macdowel e la donna di cui è innamorato, Maria.
Il flashback stesso è la storia. Il flashback è ciò che ci fa adorare la serie! Ho seriamente riconsiderato la serie grazie a quest'analessi che, dico già da ora, si sviluppa in circa 16 episodi. La storia, pertanto, è divisa in due parti. Nella prima ci viene mostrato ciò che accade prima dell'episodio 1 mentre nella seconda ciò che avviene dopo.
Andrebbero analizzate entrambe le parti, ma per evitare spoiler dico solamente che l'analessi è la vera parte anime, mentre nella seconda parte prende vita il lato più vicino al videogame. Power-up, azione e combattimenti all'ultimo sangue si rivelano le chiavi degli scontri. Il tutto è legato grazie alla drammaticità che si manifesta in quasi tutte le puntate.
A parte ciò da sottolineare è la caratterizzazione dei personaggi. Non assistiamo a dei personaggi statici (tipici dei protagonisti dei vari videogiochi), bensì ognuno di loro subisce un'evoluzione o un'involuzione che li rende davvero particolari. E' il caso di Brandon, che in 18 episodi le uniche cose che manterrà fisse sono il suo essere schivo e taciturno. Proprio il nostro protagonista diventa pian piano più un personaggio shounen che ti fa emozionare e riflettere grazie a ciò che fa.
<b>[Piccolo Spoiler]</b>
Harry invece, nonostante cambi tantissimo, diventa un elemento irritante. Le sue azioni sono molto umane, risulta però antipatico e noioso, perché comincia a livello maniacale una lotta al potere che lo porta a perdere alcuni valori che da giovane riteneva fondamentali. Qui si assiste all'involuzione.
<b>[Fine Spoiler]</b>
Solo per ciò che ho sopracitato basta per dare un 10 a questa serie, eppure c'è da dire qualche altra cosa. I temi trattati emozionano e sono profondi. Non si fa filosofia e mancano i discorsi nonsense, che rivelano come i personaggi siano umani. I valori vengono comunicati grazie alle azioni e alle scelte dei personaggi. Ciò è dimostrato dal fatto che Brandon sia un tipo silenzioso e parla veramente se necessario. Eppure ciò che si evince è: "L'amicizia vince sempre". Perché volendo o no l'opera ci mostra come gli amori, le ricchezze, le donne, il successo e il potere con il tempo scompaiono, ma l'amicizia, quella vera, è infinita e illimitata. Da ri-sottolineare, vista la grande capacità dell'autore, è che non si capisce perché ci viene detto, ma si deduce dalla visione dell'intero anime.
A livello tecnico avrei qualcosa da ridire se questa fosse una serie del 2012, però considerando il livello del 2003 la serie era al top - i disegni sono simili a quelli di "Hellsing". Comunque se il disegno non è come quello contemporaneo la scelta delle OST e i colori sono superiori rispetto a quelli usati nel 2012. A ogni episodio ci sono dei sottofondi scelti accuratamente che si abbinano perfettamente a ciò che succede. I colori sono smorti e non esistono gli occhi brillanti (solo Mika li ha e sinceramente non ho capito il perché), ma occhi realistici monocromatici con l'iride al centro.
Dopo tutto ciò posso dire che la serie è esuberante perché è fuori dalla norma rispetto a un normale anime tratto da un videogioco. Avete presente "School Days" o "Princess Princess" (entrambi tratti da un eroge) o "Devil May Cry" (tratto da un videogioco molto bello)? Bene, appena cominciate la visione di quest'anime dimenticatevi questi obbrobri dell'animazione giapponese e guardate il tutto senza pregiudizi, un po' come ho fatto io appena ho deciso di riprenderlo.
Lo consiglio a coloro che amano "Hellsing" per il disegno, le pose del protagonista e la super essenza da figo (tipica di Alucard), che sembrano far parte di quest'anime, e a coloro a cui piace "Baccano!" per l'ambientazione nell'America dei gangster.
Un must da vedere!
La trama è complessa. Ci troviamo in un'America degli anni '80 - questo l'ho dedotto dalla data di nascita dei protagonisti, che dovrebbe essere il 1943) -, in cui la mafia ha il controllo di tutto. Un furgoncino è inseguito da strani mostri chiamati "Orcman". Dentro questo furgoncino si trovano un dottore, una ragazzina e un uomo che è stato resuscitato ed è in uno stato di quiescenza. Quest'uomo è Brandon Heat, protagonista della serie, chiamato anche Beyond The Grave.
La storia, comunque, dopo questo primo episodio, non continua, bensì comincia un lungo flashback che ci mostrerà come si è giunti a quella situazione.
Chi è abituato ai flashback di "Naruto" o di "One piece" (odiosissimo quello su Ace) in questo momento starà pensando che quest'anime non fa per lui. In realtà occorre dire che il primo episodio è solo funzionale a mettere un'enorme curiosità. L'anime infatti comincia ufficialmente all'episodio 2. Lì ci vengono mostrati Brandon (o Blandon come lo scrivono i Giapponesi) da giovane con il suo più grande amico Harry Macdowel e la donna di cui è innamorato, Maria.
Il flashback stesso è la storia. Il flashback è ciò che ci fa adorare la serie! Ho seriamente riconsiderato la serie grazie a quest'analessi che, dico già da ora, si sviluppa in circa 16 episodi. La storia, pertanto, è divisa in due parti. Nella prima ci viene mostrato ciò che accade prima dell'episodio 1 mentre nella seconda ciò che avviene dopo.
Andrebbero analizzate entrambe le parti, ma per evitare spoiler dico solamente che l'analessi è la vera parte anime, mentre nella seconda parte prende vita il lato più vicino al videogame. Power-up, azione e combattimenti all'ultimo sangue si rivelano le chiavi degli scontri. Il tutto è legato grazie alla drammaticità che si manifesta in quasi tutte le puntate.
A parte ciò da sottolineare è la caratterizzazione dei personaggi. Non assistiamo a dei personaggi statici (tipici dei protagonisti dei vari videogiochi), bensì ognuno di loro subisce un'evoluzione o un'involuzione che li rende davvero particolari. E' il caso di Brandon, che in 18 episodi le uniche cose che manterrà fisse sono il suo essere schivo e taciturno. Proprio il nostro protagonista diventa pian piano più un personaggio shounen che ti fa emozionare e riflettere grazie a ciò che fa.
<b>[Piccolo Spoiler]</b>
Harry invece, nonostante cambi tantissimo, diventa un elemento irritante. Le sue azioni sono molto umane, risulta però antipatico e noioso, perché comincia a livello maniacale una lotta al potere che lo porta a perdere alcuni valori che da giovane riteneva fondamentali. Qui si assiste all'involuzione.
<b>[Fine Spoiler]</b>
Solo per ciò che ho sopracitato basta per dare un 10 a questa serie, eppure c'è da dire qualche altra cosa. I temi trattati emozionano e sono profondi. Non si fa filosofia e mancano i discorsi nonsense, che rivelano come i personaggi siano umani. I valori vengono comunicati grazie alle azioni e alle scelte dei personaggi. Ciò è dimostrato dal fatto che Brandon sia un tipo silenzioso e parla veramente se necessario. Eppure ciò che si evince è: "L'amicizia vince sempre". Perché volendo o no l'opera ci mostra come gli amori, le ricchezze, le donne, il successo e il potere con il tempo scompaiono, ma l'amicizia, quella vera, è infinita e illimitata. Da ri-sottolineare, vista la grande capacità dell'autore, è che non si capisce perché ci viene detto, ma si deduce dalla visione dell'intero anime.
A livello tecnico avrei qualcosa da ridire se questa fosse una serie del 2012, però considerando il livello del 2003 la serie era al top - i disegni sono simili a quelli di "Hellsing". Comunque se il disegno non è come quello contemporaneo la scelta delle OST e i colori sono superiori rispetto a quelli usati nel 2012. A ogni episodio ci sono dei sottofondi scelti accuratamente che si abbinano perfettamente a ciò che succede. I colori sono smorti e non esistono gli occhi brillanti (solo Mika li ha e sinceramente non ho capito il perché), ma occhi realistici monocromatici con l'iride al centro.
Dopo tutto ciò posso dire che la serie è esuberante perché è fuori dalla norma rispetto a un normale anime tratto da un videogioco. Avete presente "School Days" o "Princess Princess" (entrambi tratti da un eroge) o "Devil May Cry" (tratto da un videogioco molto bello)? Bene, appena cominciate la visione di quest'anime dimenticatevi questi obbrobri dell'animazione giapponese e guardate il tutto senza pregiudizi, un po' come ho fatto io appena ho deciso di riprenderlo.
Lo consiglio a coloro che amano "Hellsing" per il disegno, le pose del protagonista e la super essenza da figo (tipica di Alucard), che sembrano far parte di quest'anime, e a coloro a cui piace "Baccano!" per l'ambientazione nell'America dei gangster.
Un must da vedere!
"GunGrave" è una serie a mio parere quasi perfetta. La prima parte è un gioiello assoluto: l'evoluzione della trama, i personaggi e l'ambientazione erano tali da farmi quasi gridare al miracolo. L'intera vicenda narrata nella prima parte è un crescendo di emozioni, una meravigliosa sinfonia dai toni forti diretta al cuore. Una poesia animata in cui amore e odio convivono in un ambiente surreale dominato dall'avidità e dal potere.
Una poesia che purtroppo si interrompe poco dopo la metà della serie ma che per fortuna si ritrova nel finale. Il vero neo è appunto nelle puntate intermedie: la magia lascia spazio ai proiettili e a tante scene poco significative. Nonostante ciò, grazie a un'inerzia emotiva generata dagli episodi precedenti, esse riescono a trasportare lo spettatore verso la fine senza troppi problemi.
"GunGrave" è una serie che vi farà piangere e vi farà stringere il cuore per la tensione emotiva. Arrivati al 26° episodio vi renderete conto di come vi mancheranno determinati personaggi. Il mio consiglio è ovviamente di non perdersi questo gioiello e di goderselo tutto nel minor tempo possibile in modo da non ridurre l'immedesimazione.
Una poesia che purtroppo si interrompe poco dopo la metà della serie ma che per fortuna si ritrova nel finale. Il vero neo è appunto nelle puntate intermedie: la magia lascia spazio ai proiettili e a tante scene poco significative. Nonostante ciò, grazie a un'inerzia emotiva generata dagli episodi precedenti, esse riescono a trasportare lo spettatore verso la fine senza troppi problemi.
"GunGrave" è una serie che vi farà piangere e vi farà stringere il cuore per la tensione emotiva. Arrivati al 26° episodio vi renderete conto di come vi mancheranno determinati personaggi. Il mio consiglio è ovviamente di non perdersi questo gioiello e di goderselo tutto nel minor tempo possibile in modo da non ridurre l'immedesimazione.
Di solito i prodotti tratti dai videogiochi, ancor più se questi sono titoli di azione, si dimostrano piuttosto mediocri e lacunosi in primis nella sceneggiatura. "Gungrave" è un'incredibile e inaspettata sorpresa. Inaspettata in quanto il primo episodio ha tutte le caratteristiche per confermare ancora una volta la regola di cui sopra: una realizzazione mediocre, un protagonista molto truzzo e tamarro e tanta azione dozzinale.
In realtà la seconda puntata ci trasporta in un lungo flashback che finirà se ben ricordo al 19° episodio, con la riproposizione, questa volta collocato in modo corretto nella storyline, del primo episodio. La vera storia inizia infatti ben prima: un gruppo di ragazzi, dei giovani teppistelli, piuttosto innocui e che vivono in modo spensierato tra scazzottate e spacconate varie, finisce per irritare le persone sbagliate. Le conseguenze saranno tragiche e di colpo i ragazzi verranno catapultati nel mondo degli adulti, dove dovranno lottare per rimanere in vita. I due protagonisti hanno le carte in regola per farcela e, anzi, entreranno in una sorta di mafia decisi a bruciare le tappe. In questa storia lentamente si inseriscono elementi di fantascienza che ci riportano alla situazione vista nel primo episodio, con un protagonista molto cambiato e incavolato.
"Gungrave" si dimostra molto profondo e probabilmente ha come difetto, oltre a delle sigle un po' sottotono e una realizzazione tecnica a volte solo mediocre, quello di risultare a tratti eccessivamente lento e introspettivo. Per un titolo tratto da un videogioco di azione trovo sia una situazione quasi paradossale. Non risulta invece banale: né nel suo svolgimento né nel finale, secondo me molto azzeccato. Regala inoltre alcune sequenze molto suggestive supportate, soprattutto nella seconda parte, anche da una buona colonna sonora. In realtà, poco prima della fine, ci sono tre o quattro puntate un po' scontate dedicate a scontri con quelli che possono essere assimilati a una sorta di "boss di fine livello". L'ispirazione videoludica in certi momenti emerge e porta a banalizzazioni che si fanno notare e che in qualche modo danno fastidio, tuttavia si tratta di casi sporadici. Tali momenti sono inoltre ben bilanciati da una costante volontà di dare spessore ai personaggi che, pur offrendo qualche contraddizione, risultano ben riusciti.
La fine, come accennavo, è diversa da come me la sarei attesa e onestamente mi è molto piaciuta.
Nel complesso "Gungrave" è un titolo meritevole di attenzione e che riesce ad arrivare a buoni livelli, sostenuto da una trama abbastanza solida e interessante.
Se tuttavia cercate un titolo frenetico e ricco di azione, non fatevi ingannare dal primo episodio, perché in realtà l'anime procede con un passo lento e non ha certamente tra i suoi punti di forza combattimenti spettacolari e mozzafiato.
In realtà la seconda puntata ci trasporta in un lungo flashback che finirà se ben ricordo al 19° episodio, con la riproposizione, questa volta collocato in modo corretto nella storyline, del primo episodio. La vera storia inizia infatti ben prima: un gruppo di ragazzi, dei giovani teppistelli, piuttosto innocui e che vivono in modo spensierato tra scazzottate e spacconate varie, finisce per irritare le persone sbagliate. Le conseguenze saranno tragiche e di colpo i ragazzi verranno catapultati nel mondo degli adulti, dove dovranno lottare per rimanere in vita. I due protagonisti hanno le carte in regola per farcela e, anzi, entreranno in una sorta di mafia decisi a bruciare le tappe. In questa storia lentamente si inseriscono elementi di fantascienza che ci riportano alla situazione vista nel primo episodio, con un protagonista molto cambiato e incavolato.
"Gungrave" si dimostra molto profondo e probabilmente ha come difetto, oltre a delle sigle un po' sottotono e una realizzazione tecnica a volte solo mediocre, quello di risultare a tratti eccessivamente lento e introspettivo. Per un titolo tratto da un videogioco di azione trovo sia una situazione quasi paradossale. Non risulta invece banale: né nel suo svolgimento né nel finale, secondo me molto azzeccato. Regala inoltre alcune sequenze molto suggestive supportate, soprattutto nella seconda parte, anche da una buona colonna sonora. In realtà, poco prima della fine, ci sono tre o quattro puntate un po' scontate dedicate a scontri con quelli che possono essere assimilati a una sorta di "boss di fine livello". L'ispirazione videoludica in certi momenti emerge e porta a banalizzazioni che si fanno notare e che in qualche modo danno fastidio, tuttavia si tratta di casi sporadici. Tali momenti sono inoltre ben bilanciati da una costante volontà di dare spessore ai personaggi che, pur offrendo qualche contraddizione, risultano ben riusciti.
La fine, come accennavo, è diversa da come me la sarei attesa e onestamente mi è molto piaciuta.
Nel complesso "Gungrave" è un titolo meritevole di attenzione e che riesce ad arrivare a buoni livelli, sostenuto da una trama abbastanza solida e interessante.
Se tuttavia cercate un titolo frenetico e ricco di azione, non fatevi ingannare dal primo episodio, perché in realtà l'anime procede con un passo lento e non ha certamente tra i suoi punti di forza combattimenti spettacolari e mozzafiato.
"The hero never dies".
Questa frase non è presa dall'anime "Gungrave", ma ben si adatta al personaggio che ne è protagonista: Brandon Heat.
Nel 2002 la compagnia di videogame Sega pubblica il gioco Gungrave per Playstation 2, videogioco di genere sparatutto in terza persona che si avvale della collaborazione di Yasuhiro Nightow (Trigun) per il design dei personaggi e per setting della storia e di Kosuke Fujishima (Sakura Wars, Oh! Mia Dea) per il mecha design.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Il protagonista del videogame è Brandon Heat, o meglio Beyond The Grave, un Deadman, che è stato riportato in vita quindici anni dopo la sua morte. Nel gioco siamo artefici della sua vendetta conto l'organizzazione criminale che l'ha ucciso, la Millenion. Un difetto del gioco (tra i vari) è che la storia è poco approfondita, il giocatore si ritrova a sparare migliaia di proiettili quasi senza sapere il perché.
Fortuna che il videogame ha avuto discreto successo, abbastanza perché ne venisse fatto un anime. Infatti l'anime espande di molto la storia, e finalmente viene spiegato tutto per bene.
La serie è divisa in due parti ben distinte: dopo il primo episodio che ci catapulta nel mezzo degli eventi, nel secondo parte un lungo flashback che vede protagonisti Brandon e il suo migliore amico Harry. In questi episodi viene mostrata l'ascesa da semplici teppisti di strada a criminali fatti e finiti, uno come killer e l'altro come esecutivo nei ranghi della più grande organizzazione criminale del mondo, la Millenion. La voglia di diventare il numero uno, e di avere sempre più, rompe il legame tra Brandon e Harry, e Brandon muore, ucciso dalla persona di cui si fidava di più, proprio da Harry.
Qui inizia la seconda parte della serie, che segue vagamente gli eventi del videogame, con Beyond The Grave che inizia la sua vendetta contro i vari boss della Millenion, tutti suoi ex compagni, fino ad arrivare all'inevitabile faccia a faccia contro Harry.
La prima parte della serie è davvero ottima, c'è poca azione, poche sparatorie, ma è molto bella da guardare per il modo in cui tutto viene raccontato. I personaggi vengono caratterizzati benissimo, Brandon e Harry su tutti. Non c'è una scena inutile o fuori posto. Tutto è raccontato per fare capire allo spettatore perché i due si affronteranno alla fine. L'ascesa dei due nella Millenion è narrata quasi come fosse un film, tipo "Il Padrino" o simili. Pian Piano, come Brandon e Harry, anche lo spettatore viene introdotto nella Millenion, ne scopriamo i meccanismi, le regole, ciò che si può fare e ciò che si deve fare, e l'unica regola: mai tradire. Questo è il nocciolo di tutta la faccenda.
La seconda parte è caratterizzata dalle spettacolari sparatorie di cui è protagonista il resuscitato Grave, prima contro gli Orgman dell'organizzazione, poi contro i vari capi. Questa parte è caratterizzata da una maggiore componente fantascientifica, che comunque non appare all'improvviso, ma è introdotta gradualmente negli episodi. Grave ha un limite di tempo prima che il suo corpo ceda, e i boss della Millenion sono in grado di trasformarsi in mostri.
Nel corso dei 26 episodi non c'è un solo episodio noioso o inutile. La serie è perfetta secondo me in quello che racconta. La vita di Brandon è raccontata in modo intenso, commovente e drammatico, e lo stesso vale per Harry, uno dei "cattivi" secondo me meglio caratterizzati finora.
Amore, amicizia, rispetto, ideali, famiglia: tutti questi temi vengono approfonditi dall'inizio alla fine in una perfetta escalation, fino ad arrivare a un ottimo finale, uno dei più intensi che abbia visto finora.
I disegni sono ottimi. Il chara design del videogame è riportato fedelmente, e si nota la mano di Nightow. Uno degli amici di Brandon è un'ovvia citazione a Vash The Stampede, ha la stessa faccia simpatica e un grembiule da cucina (fa il barista) con su scritto Peace.
L'abito viola da cowboy di Grave fa poche apparizioni, è vestito più sobriamente, il che è un bene, perché il vestito era davvero pacchiano, molto figo in un videogame ma stonava molto con l'ambientazione.
Le animazioni danno il meglio nei frenetici scontri a fuoco, con i vari proiettili che sfrecciano e gente che muore da una parte e dell'altra. Le scene d'azione della parte finale della serie sono ottime.
Il doppiaggio originale giapponese è perfetto, tranne le pronunce dei nomi inglesi, su tutte "Biondo za Gurave", ma per intensità, recitazione, ecc. è davvero ottimo.
Anche le musiche sono molto buone. Tutti i vari pezzi accompagnano benissimo ogni scena. La scelta di utilizzare alcuni brani dal videogame poi è molto azzeccata, in particolare la malinconica "Here Comes The Rain". Stupenda la sigla finale "Akaneiro Ga Moeru Toki" che in video mostra Brandon e Harry che corrono su un prato in direzione del sole, metafora di un domani e un futuro migliore, molto bella e commovente.
"Gungrave" è a mio parere perfetto. Non riesco a trovargli un difetto anche volendo. Mi è piaciuto davvero tanto, mi ha emozionato, fatto esaltare con le scene d'azione, riflettere su alcune cose, come i personaggi mentre si ponevano certe domande, commosso in altre scene, e sconvolto in altre, tipo la scena della morte di Brandon, sapevo che sarebbe morto, viene detto nel primo episodio, e l'avevo già vista nel gioco, ma è davvero intensa, e spaventosa allo stesso tempo che mi ha fatto male vederla.
Il finale della serie poi è perfetto, davvero. Arrivare alla fine della serie e restare a provare varie emozioni difficili da descrivere vale tutto il tempo dedicato alla visione dell'anime.
Una cosa del finale che mi ha stupito è che chiude completamente la storia e non me l'aspettavo. Dato che l'anime è stato realizzato tra il primo e il secondo videogame, mi aspettavo che desse il via alle vicende del sequel, invece finisce senza possibilità di seguiti. Questo pone il secondo videogame, e anche il primo in quanto differisce nel finale, su un altro piano narrativo, che dunque raccontano la stessa storia in modo diverso.
In conclusione dico che ho adorato "Gungrave" come videogame e ancora di più in versione anime. Non mi aspettavo davvero nulla dalla trasposizione animata di un gioco, visti i precedenti, ma mi sono dovuto ricredere pienamente. E' uno dei migliori anime che ho visto finora.
Lo consiglio a tutti in generale, e ai fan del videogame in particolare, dicendo di provarli entrambi, anime e videogame sono due belle esperienze.
Questa frase non è presa dall'anime "Gungrave", ma ben si adatta al personaggio che ne è protagonista: Brandon Heat.
Nel 2002 la compagnia di videogame Sega pubblica il gioco Gungrave per Playstation 2, videogioco di genere sparatutto in terza persona che si avvale della collaborazione di Yasuhiro Nightow (Trigun) per il design dei personaggi e per setting della storia e di Kosuke Fujishima (Sakura Wars, Oh! Mia Dea) per il mecha design.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Il protagonista del videogame è Brandon Heat, o meglio Beyond The Grave, un Deadman, che è stato riportato in vita quindici anni dopo la sua morte. Nel gioco siamo artefici della sua vendetta conto l'organizzazione criminale che l'ha ucciso, la Millenion. Un difetto del gioco (tra i vari) è che la storia è poco approfondita, il giocatore si ritrova a sparare migliaia di proiettili quasi senza sapere il perché.
Fortuna che il videogame ha avuto discreto successo, abbastanza perché ne venisse fatto un anime. Infatti l'anime espande di molto la storia, e finalmente viene spiegato tutto per bene.
La serie è divisa in due parti ben distinte: dopo il primo episodio che ci catapulta nel mezzo degli eventi, nel secondo parte un lungo flashback che vede protagonisti Brandon e il suo migliore amico Harry. In questi episodi viene mostrata l'ascesa da semplici teppisti di strada a criminali fatti e finiti, uno come killer e l'altro come esecutivo nei ranghi della più grande organizzazione criminale del mondo, la Millenion. La voglia di diventare il numero uno, e di avere sempre più, rompe il legame tra Brandon e Harry, e Brandon muore, ucciso dalla persona di cui si fidava di più, proprio da Harry.
Qui inizia la seconda parte della serie, che segue vagamente gli eventi del videogame, con Beyond The Grave che inizia la sua vendetta contro i vari boss della Millenion, tutti suoi ex compagni, fino ad arrivare all'inevitabile faccia a faccia contro Harry.
La prima parte della serie è davvero ottima, c'è poca azione, poche sparatorie, ma è molto bella da guardare per il modo in cui tutto viene raccontato. I personaggi vengono caratterizzati benissimo, Brandon e Harry su tutti. Non c'è una scena inutile o fuori posto. Tutto è raccontato per fare capire allo spettatore perché i due si affronteranno alla fine. L'ascesa dei due nella Millenion è narrata quasi come fosse un film, tipo "Il Padrino" o simili. Pian Piano, come Brandon e Harry, anche lo spettatore viene introdotto nella Millenion, ne scopriamo i meccanismi, le regole, ciò che si può fare e ciò che si deve fare, e l'unica regola: mai tradire. Questo è il nocciolo di tutta la faccenda.
La seconda parte è caratterizzata dalle spettacolari sparatorie di cui è protagonista il resuscitato Grave, prima contro gli Orgman dell'organizzazione, poi contro i vari capi. Questa parte è caratterizzata da una maggiore componente fantascientifica, che comunque non appare all'improvviso, ma è introdotta gradualmente negli episodi. Grave ha un limite di tempo prima che il suo corpo ceda, e i boss della Millenion sono in grado di trasformarsi in mostri.
Nel corso dei 26 episodi non c'è un solo episodio noioso o inutile. La serie è perfetta secondo me in quello che racconta. La vita di Brandon è raccontata in modo intenso, commovente e drammatico, e lo stesso vale per Harry, uno dei "cattivi" secondo me meglio caratterizzati finora.
Amore, amicizia, rispetto, ideali, famiglia: tutti questi temi vengono approfonditi dall'inizio alla fine in una perfetta escalation, fino ad arrivare a un ottimo finale, uno dei più intensi che abbia visto finora.
I disegni sono ottimi. Il chara design del videogame è riportato fedelmente, e si nota la mano di Nightow. Uno degli amici di Brandon è un'ovvia citazione a Vash The Stampede, ha la stessa faccia simpatica e un grembiule da cucina (fa il barista) con su scritto Peace.
L'abito viola da cowboy di Grave fa poche apparizioni, è vestito più sobriamente, il che è un bene, perché il vestito era davvero pacchiano, molto figo in un videogame ma stonava molto con l'ambientazione.
Le animazioni danno il meglio nei frenetici scontri a fuoco, con i vari proiettili che sfrecciano e gente che muore da una parte e dell'altra. Le scene d'azione della parte finale della serie sono ottime.
Il doppiaggio originale giapponese è perfetto, tranne le pronunce dei nomi inglesi, su tutte "Biondo za Gurave", ma per intensità, recitazione, ecc. è davvero ottimo.
Anche le musiche sono molto buone. Tutti i vari pezzi accompagnano benissimo ogni scena. La scelta di utilizzare alcuni brani dal videogame poi è molto azzeccata, in particolare la malinconica "Here Comes The Rain". Stupenda la sigla finale "Akaneiro Ga Moeru Toki" che in video mostra Brandon e Harry che corrono su un prato in direzione del sole, metafora di un domani e un futuro migliore, molto bella e commovente.
"Gungrave" è a mio parere perfetto. Non riesco a trovargli un difetto anche volendo. Mi è piaciuto davvero tanto, mi ha emozionato, fatto esaltare con le scene d'azione, riflettere su alcune cose, come i personaggi mentre si ponevano certe domande, commosso in altre scene, e sconvolto in altre, tipo la scena della morte di Brandon, sapevo che sarebbe morto, viene detto nel primo episodio, e l'avevo già vista nel gioco, ma è davvero intensa, e spaventosa allo stesso tempo che mi ha fatto male vederla.
Il finale della serie poi è perfetto, davvero. Arrivare alla fine della serie e restare a provare varie emozioni difficili da descrivere vale tutto il tempo dedicato alla visione dell'anime.
Una cosa del finale che mi ha stupito è che chiude completamente la storia e non me l'aspettavo. Dato che l'anime è stato realizzato tra il primo e il secondo videogame, mi aspettavo che desse il via alle vicende del sequel, invece finisce senza possibilità di seguiti. Questo pone il secondo videogame, e anche il primo in quanto differisce nel finale, su un altro piano narrativo, che dunque raccontano la stessa storia in modo diverso.
In conclusione dico che ho adorato "Gungrave" come videogame e ancora di più in versione anime. Non mi aspettavo davvero nulla dalla trasposizione animata di un gioco, visti i precedenti, ma mi sono dovuto ricredere pienamente. E' uno dei migliori anime che ho visto finora.
Lo consiglio a tutti in generale, e ai fan del videogame in particolare, dicendo di provarli entrambi, anime e videogame sono due belle esperienze.
La prima parte della serie, riguardante l'ascesa nel mondo del crimine dei due protagonisti, ha un'ottima sceneggiatura, con un crescendo notevole degli intrecci tra i personaggi molto ben congegnato.
Purtroppo da quando la storia viene ricollegata agli accadimenti del primo episodio, la trama comincia a trascinarsi noiosamente in un semi-dramma fantascientifico traboccante vendetta in cui le scene di azione e combattimento mettono in evidenze grosse lacune nell'animazione e nella cura dei particolari dei disegni, che sono la più grossa pecca di questa serie. Finale non pessimo, ma prevedibile.
"Gungrave" è in definitiva una buona serie (contando anche che è tratto da un videogioco) che vale comunque la pena di guardare grazie a una prima metà riuscitissima.
Molto più bello di "Trigun" comunque.
Purtroppo da quando la storia viene ricollegata agli accadimenti del primo episodio, la trama comincia a trascinarsi noiosamente in un semi-dramma fantascientifico traboccante vendetta in cui le scene di azione e combattimento mettono in evidenze grosse lacune nell'animazione e nella cura dei particolari dei disegni, che sono la più grossa pecca di questa serie. Finale non pessimo, ma prevedibile.
"Gungrave" è in definitiva una buona serie (contando anche che è tratto da un videogioco) che vale comunque la pena di guardare grazie a una prima metà riuscitissima.
Molto più bello di "Trigun" comunque.
"GunGrave" è un anime dal doppio volto, non fatevi ingannare dalla prima puntata, il bello arriverà dalla seconda in poi. La serie è un gran bel mafia-drama che racconta le vicende di Brandon Heat e del suo amico Harry, che ben presto faranno carriera all'interno dell'organizzazione mafiosa Millenion.
Trovo i personaggi fantastici, Brandon parla poco ma lui non ha bisogno di parola, gli basta la sua pistola, mentre Harry è l'esatto contrario, è la mente , sarà proprio grazie al suo talento e alla sua faccia tosta che diventerà uno "che conta".
Proprio sul più bello l'anime si trasforma e diventa un altro genere, totalmente opposto, più action. Sinceramente preferivo la prima parte, ma anche la seconda non è brutta.
La sigla è molto bella così come praticamente tutto il resto delle musiche. Le animazioni in generale sono di ottimo livello.
Mi ha veramente colpito la scena di Harry e Brandon in ascensore in cui si costruisce una sorta di yin e yang, la luce divide a metà la sua superficie e da una parte abbiamo uno vestito di bianco che impugna una pistola nera e l'altro vestito di nero con in mano una pistola bianca.
Beh, allora, siete ancora qua? Andate subito a vedervi GunGrave e vedrete che non ve ne pentirete assolutamente. Un anime veramente come pochi.
Trovo i personaggi fantastici, Brandon parla poco ma lui non ha bisogno di parola, gli basta la sua pistola, mentre Harry è l'esatto contrario, è la mente , sarà proprio grazie al suo talento e alla sua faccia tosta che diventerà uno "che conta".
Proprio sul più bello l'anime si trasforma e diventa un altro genere, totalmente opposto, più action. Sinceramente preferivo la prima parte, ma anche la seconda non è brutta.
La sigla è molto bella così come praticamente tutto il resto delle musiche. Le animazioni in generale sono di ottimo livello.
Mi ha veramente colpito la scena di Harry e Brandon in ascensore in cui si costruisce una sorta di yin e yang, la luce divide a metà la sua superficie e da una parte abbiamo uno vestito di bianco che impugna una pistola nera e l'altro vestito di nero con in mano una pistola bianca.
Beh, allora, siete ancora qua? Andate subito a vedervi GunGrave e vedrete che non ve ne pentirete assolutamente. Un anime veramente come pochi.
Premesa: non bisogna giudicare l'anime né dal primo episodio né dal genere superpoteri-fantacienza, perché sono assolutamente marginali rispetto alla vera trama dell'anime. Come molti sono partito molto scettico riguardo alla visione di un anime tratto da un videogioco dopo alcune brutte esperienze, vedesi Devil May Cry su tutte, invece fortunatamente posso dire di essermi sbagliato.
Questa a mio avviso è assolutamente un'opera di tutto rispetto, anzi un anime davvero coinvolgente e capace di suscitare emozioni forti come pochi altri lavori hanno fatto. Qui si parla di una storia "vera", se così vogliamo dire, con sentimenti genuini quali amicizia, rispetto, avidità, vendetta, amore e odio. Insomma, per farla breve se cercate un anime veramanete ben fatto dovete vederlo.
Questa a mio avviso è assolutamente un'opera di tutto rispetto, anzi un anime davvero coinvolgente e capace di suscitare emozioni forti come pochi altri lavori hanno fatto. Qui si parla di una storia "vera", se così vogliamo dire, con sentimenti genuini quali amicizia, rispetto, avidità, vendetta, amore e odio. Insomma, per farla breve se cercate un anime veramanete ben fatto dovete vederlo.
Ambientato in una non meglio precisata città, in una non ben precisata nazione, con uno sviluppo narrativo che si spalma su decenni (se non ho male inteso, dagli anni '50-'60 fino ai giorni nostri), Gungrave è il classico anime di ambientazione criminale, in questo caso mafiosa, dove sangue e sparatorie abbondano. Ma sarebbe riduttivo caratterizzare quest'anime solo con queste parole.
Gungrave è, innanzitutto, la storia di un'amicizia (tra Harry e Brandon), e una storia di legami e di fedeltà tra uomini che hanno una visione etica della realtà decisamente distorta. Fedeltà a un'organizzazione criminale (chiamata Millenion), con le sue ferree leggi non scritte che non ammettono deroghe o eccezioni, e che diventa sempre più potente ed onnipresente, estendendo il suo controllo su una città dove pare non esserci una molecola di legalità; persino la polizia compare pochissime volte nella serie e, per quanto riguarda il governo legittimo e politico della città stessa, solo in un occasione si vede, brevemente, il sindaco con i suoi collaboratori. Per il resto, nisba. La cosiddetta società civile è inesistente.
La città diventa così un mero campo di battaglia e contemporaneamente terra di conquista per gente senza scrupoli.
I due protagonisti in questione fanno a un certo punto la loro scelta: ma mentre per Harry l'ambizione è divorante, per Brandon le cose sembrano essere un po' differenti; la scalata al potere di Harry è veloce e irresistibile, non avendo costui il minimo riguardo per gli ostacoli che trova sulla propria strada; ma il prezzo che dovrà pagare sarà salatissimo.
Anime appassionante e avvincente, dove viene chiaramente dimostrato fino a che punto l'avidità e la sete di potere possono portare gli uomini (o almeno, alcuni uomini).
Ora, se nella prima parte il canovaccio è abbastanza ben delineato, con delle atmosfere che a me un po' hanno ricordato certi scorci di Cowboy Bebop (anche per via della bella colonna sonora), a un certo punto, però, la serie vira un po' troppo sulla fantascienza pura. Non che non apprezzi la fantascienza, sia chiaro, ma secondo il mio parere si è andato un po' a sprecare l'ottima ambientazione costruita all'inizio; gli spunti via via adottati in questa opera sono francamente un po' troppo inverosimili per un anime che tratta il tema della criminalità organizzata.
Altro aspetto che mi ha un po' urtato: il boss della Millenion, quello “storico”, presente all'inizio, ci viene presentato dagli autori con una serie di connotati un po' troppo bonari. Anziano, saggio, attento agli equilibri tra le varie organizzazioni concorrenti (non per niente è chiamato Big Daddy: Grande Papà, e il nome dice tutto), capace di amorevoli attenzioni nei confronti del prossimo; sembra quasi che sia capitato lì per caso, e invece è stato il fondatore della Millenion. Come si spiega? Forse gli autori volevano mettere in risalto le differenze tra Big Daddy e altri personaggi amorali? Comunque, invece di una critica (come c'è per esempio nei confronti di Harry) sembra ci sia una sorta di rispetto “per i vecchi tempi andati” rispetto ai comportamenti delle “nuove leve”.
Questo elemento, insieme a quello di cui ho scritto dieci righe sopra, mi fanno abbassare un pochino il voto, anche se di poco.
Gungrave è, innanzitutto, la storia di un'amicizia (tra Harry e Brandon), e una storia di legami e di fedeltà tra uomini che hanno una visione etica della realtà decisamente distorta. Fedeltà a un'organizzazione criminale (chiamata Millenion), con le sue ferree leggi non scritte che non ammettono deroghe o eccezioni, e che diventa sempre più potente ed onnipresente, estendendo il suo controllo su una città dove pare non esserci una molecola di legalità; persino la polizia compare pochissime volte nella serie e, per quanto riguarda il governo legittimo e politico della città stessa, solo in un occasione si vede, brevemente, il sindaco con i suoi collaboratori. Per il resto, nisba. La cosiddetta società civile è inesistente.
La città diventa così un mero campo di battaglia e contemporaneamente terra di conquista per gente senza scrupoli.
I due protagonisti in questione fanno a un certo punto la loro scelta: ma mentre per Harry l'ambizione è divorante, per Brandon le cose sembrano essere un po' differenti; la scalata al potere di Harry è veloce e irresistibile, non avendo costui il minimo riguardo per gli ostacoli che trova sulla propria strada; ma il prezzo che dovrà pagare sarà salatissimo.
Anime appassionante e avvincente, dove viene chiaramente dimostrato fino a che punto l'avidità e la sete di potere possono portare gli uomini (o almeno, alcuni uomini).
Ora, se nella prima parte il canovaccio è abbastanza ben delineato, con delle atmosfere che a me un po' hanno ricordato certi scorci di Cowboy Bebop (anche per via della bella colonna sonora), a un certo punto, però, la serie vira un po' troppo sulla fantascienza pura. Non che non apprezzi la fantascienza, sia chiaro, ma secondo il mio parere si è andato un po' a sprecare l'ottima ambientazione costruita all'inizio; gli spunti via via adottati in questa opera sono francamente un po' troppo inverosimili per un anime che tratta il tema della criminalità organizzata.
Altro aspetto che mi ha un po' urtato: il boss della Millenion, quello “storico”, presente all'inizio, ci viene presentato dagli autori con una serie di connotati un po' troppo bonari. Anziano, saggio, attento agli equilibri tra le varie organizzazioni concorrenti (non per niente è chiamato Big Daddy: Grande Papà, e il nome dice tutto), capace di amorevoli attenzioni nei confronti del prossimo; sembra quasi che sia capitato lì per caso, e invece è stato il fondatore della Millenion. Come si spiega? Forse gli autori volevano mettere in risalto le differenze tra Big Daddy e altri personaggi amorali? Comunque, invece di una critica (come c'è per esempio nei confronti di Harry) sembra ci sia una sorta di rispetto “per i vecchi tempi andati” rispetto ai comportamenti delle “nuove leve”.
Questo elemento, insieme a quello di cui ho scritto dieci righe sopra, mi fanno abbassare un pochino il voto, anche se di poco.
Davvero una piacevole sorpresa, assolutamente insaspettata. Dopo aver visto il primo episodio, ho subito pensato, di trovarmi difronte l'ennesimo eroe, zitto e muto. Ma fortunatamente non è stato così.
Oddio, il protagonista non è che parli molto lo stesso, ma ogni espressione del viso, ci fa capire la sensazione che prova in quel determinato momento. Metà serie, è dedicata al suo passato, il restante al seguito del primo episodio... posso dire, senza mezzi termini, che in 26 episodi, gli autori sono riusciti a dipingere la storia di un uomo.
Di un uomo e del suo migliore amico. Davvero bello.
Un difetto che gli si può trovare, è sicuramente l ' opening. Davvero brutta a mio parere, rispetto all ending che è molto ben fatto.
Il mio consiglio è di vederlo dal primo fino all'ultimo, perchè davvvero, merita.
Un' ultimo appunto per l' ultimo episodio.
Commovente.
Oddio, il protagonista non è che parli molto lo stesso, ma ogni espressione del viso, ci fa capire la sensazione che prova in quel determinato momento. Metà serie, è dedicata al suo passato, il restante al seguito del primo episodio... posso dire, senza mezzi termini, che in 26 episodi, gli autori sono riusciti a dipingere la storia di un uomo.
Di un uomo e del suo migliore amico. Davvero bello.
Un difetto che gli si può trovare, è sicuramente l ' opening. Davvero brutta a mio parere, rispetto all ending che è molto ben fatto.
Il mio consiglio è di vederlo dal primo fino all'ultimo, perchè davvvero, merita.
Un' ultimo appunto per l' ultimo episodio.
Commovente.
Dopo aver scoperto per caso questa serie e dopo aver avuto una impressione tutt'altro che positiva dal primo episodio devo ammettere che Gungrave mi ha conquistato!
Lo sviluppo delle personalità dei numerosi personaggi e in particolare l'amicizia tra Harry e Brandon è il punto forte della serie, che sa emozionare e coinvolgere allo stesso tempo. Personalmente ho apprezzato anche il livello dell'animazione e l'originale colonna sonora che ben sottolinea la drammaticità della storia. In definitiva un anime cupo, malinconico e commovente che merita assolutamente una visione.
Lo sviluppo delle personalità dei numerosi personaggi e in particolare l'amicizia tra Harry e Brandon è il punto forte della serie, che sa emozionare e coinvolgere allo stesso tempo. Personalmente ho apprezzato anche il livello dell'animazione e l'originale colonna sonora che ben sottolinea la drammaticità della storia. In definitiva un anime cupo, malinconico e commovente che merita assolutamente una visione.
E' un anime forte e paradossale, mi è piaciuto molto, mi ha commosso, è avvincente anche se tratto da un videogioco.
Sono come due storie una dentro l'altra, inizia tipo Berserk poi c'è un lunghissimo flash beck e poi ritorna al futuro.
Purtroppo l'inizio e la fine non sono eccezionali e il disegno poteva essere migliore soprattutto per quanto rigurda i cattivi ma il flash beck è strepitoso riesce a far commuovere lo spettatore, riesce a farti tifare per la mafia, ti fa trovare i buoni tra i cattivi, è paradossale e bellissimo.
Brandon tutto sommato non dovrebbe essere più che un assassino, è un sicario ma si riesce così bene a immedesimarsi, a entrare nel personaggio, addirittura a giustificare cose orribili che lo si trasforma in um personaggio positivo.
Bellissimo, peccato solo per la parte di storia nel ''presente''.
Sono come due storie una dentro l'altra, inizia tipo Berserk poi c'è un lunghissimo flash beck e poi ritorna al futuro.
Purtroppo l'inizio e la fine non sono eccezionali e il disegno poteva essere migliore soprattutto per quanto rigurda i cattivi ma il flash beck è strepitoso riesce a far commuovere lo spettatore, riesce a farti tifare per la mafia, ti fa trovare i buoni tra i cattivi, è paradossale e bellissimo.
Brandon tutto sommato non dovrebbe essere più che un assassino, è un sicario ma si riesce così bene a immedesimarsi, a entrare nel personaggio, addirittura a giustificare cose orribili che lo si trasforma in um personaggio positivo.
Bellissimo, peccato solo per la parte di storia nel ''presente''.
Ho visto 14 puntate di Gungrave. Devo ammettere che la serie mi ha stupito parecchio, la storia è interessante e man mano che si va avanti diventa sempre più intricata. Le musiche sono molto particolari, e il colore scuro che caratterizza le puntate sono un tocco decisamente adatto al contenuto. Ho visto numerose serie (almeno 20), a mio parere tra tutte queste Gungrave merita quasi 8 di voto.
Per parlare di questo anime dovrei fare due recensioni, una oggettiva e una soggettiva. Partiamo da quella oggettiva: anche se è stato detto, lo ribadisco, il primo episodio inganna, guardatelo, mettetelo da parte e poi iniziate a gustarvi Gungrave dal secondo. Anche io poi sono stata un po' contrariata dagli elementi fantascientifici anche se devo ammettere, non disturbano più di tanto l'atmosfera. Poi per quanto riguarda la trama non credo di aver mai visto un'anime trattare così bene il tema della lealtà, dell'amicizia già magari accennati in Trigun ma qui molto più approfonditi e realistici. La storia è solida, accurata, ti porta passo dopo passo a dare un senso a quel primo episodio. Dal punto di vista tecnico bellissimi i disegni, mancano un po' musiche coinvolgenti ma fanno comunque una bella figura. Voto: 8.
Ora, recenzione soggettiva: uno dei più begli anime che abbia mai visto, mi ha coinvolto completamente, scioccato, fatto riflettere, con un protagonista che più dolce non si puo' e che ti rimane dentro, anche a distanza di settimane. NOn mi commuovo facilmente e ho passato tutta l'ultima puntata a piangere. Voto: 10. Quindi la media è 9.
Ora, recenzione soggettiva: uno dei più begli anime che abbia mai visto, mi ha coinvolto completamente, scioccato, fatto riflettere, con un protagonista che più dolce non si puo' e che ti rimane dentro, anche a distanza di settimane. NOn mi commuovo facilmente e ho passato tutta l'ultima puntata a piangere. Voto: 10. Quindi la media è 9.
Un anime degno del nome del suo regista. Possiamo dividere la storia in 2 parti completamente distinte: una fantascentifica e un'altra incentrata sul drama.
Chi ha visto Trigun non può perdersi questa serie che io reputo una delle più belle in circolazone. Brandon Heat vi perseguiterà anche negli incubi O_=
Chi ha visto Trigun non può perdersi questa serie che io reputo una delle più belle in circolazone. Brandon Heat vi perseguiterà anche negli incubi O_=
Si direi che mi è piaciuto....Ma non riesco a capire come un anime del genere possa venire fuori da un videogioco....semmai è possibile il contrario.
Ma andiamo per ordine, nel primo episodio vedrete una specie di cyborg super armato che ammazza tutti , come me penserete....iniziamo male. Il brutto, fortunatamente, finisce qui.
Nei successivi episodi nasceranno i personaggi di questa drammatica storia.
Vedrete tutto ma proprio tutto della loro storia, immersa nel mondo della mafia.
Non voglio fare spoiler ma l'epilogo delle storie di mafia è quasi sempre prevedibile.
In questo contesto viene inserito un tratto fantascientifico, secondo me fuori luogo, che porterà a creare i mostri che si vedono nel primo episodio.
In definitiva è una storia che vale la pena di vedere, anche i combattimenti sono decenti, la qualità dei disegni è nella norma e le sigle non sono niente di eccezionale.
Un unico appunto sta nella quntità di pallottole che una normale pistola puo contenere (non quelle di di BtGrave ma quelle Brandon Heat)......difficilmente una pistola puo sparare 40 colpi senza mettere mano ad un caricatore e guarda caso i proiettili finiscono proprio quando serve l'utimo colpo.....patetico
Ma andiamo per ordine, nel primo episodio vedrete una specie di cyborg super armato che ammazza tutti , come me penserete....iniziamo male. Il brutto, fortunatamente, finisce qui.
Nei successivi episodi nasceranno i personaggi di questa drammatica storia.
Vedrete tutto ma proprio tutto della loro storia, immersa nel mondo della mafia.
Non voglio fare spoiler ma l'epilogo delle storie di mafia è quasi sempre prevedibile.
In questo contesto viene inserito un tratto fantascientifico, secondo me fuori luogo, che porterà a creare i mostri che si vedono nel primo episodio.
In definitiva è una storia che vale la pena di vedere, anche i combattimenti sono decenti, la qualità dei disegni è nella norma e le sigle non sono niente di eccezionale.
Un unico appunto sta nella quntità di pallottole che una normale pistola puo contenere (non quelle di di BtGrave ma quelle Brandon Heat)......difficilmente una pistola puo sparare 40 colpi senza mettere mano ad un caricatore e guarda caso i proiettili finiscono proprio quando serve l'utimo colpo.....patetico
Il primo episodio, collocato temporalmente molto più avanti nella serie, scoraggia un po' lo spettatore a guardare un anime che invece per i primi 16 episodi racconta una storia credibile e ben fatta.
Disegni, animazioni e Musiche davvero in sintonia, gli varrebbero un voto più alto ma l'ultima parte cambia totalmente e quando si riaggancia con l'episodio di apertura sembra un'altra serie.
Disegni, animazioni e Musiche davvero in sintonia, gli varrebbero un voto più alto ma l'ultima parte cambia totalmente e quando si riaggancia con l'episodio di apertura sembra un'altra serie.
Gungrave è un piccolo gioiello, di quelli che brillano fra la moltitudine di anime 'di poco spessore' se così vogliamo definirli. Visto il primo episodio non mi sarei aspettato granchè e invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. La storia di amicizia tra Harry e Brandon è qualcosa che rimane impresso. Il bello (o brutto a discrezione) è che lo poni come termine di paragone anche se, lo sanno tutti, non si dovrebbe, ed ecco che iniziamo a sognare. Gungrave ti tira fuori delle emozioni che nemmeno sapevi fossero tue. E' la medicina per persone sensibili e un tonico per quelle normali che pur sempre apprezeranno questa fantastica serie, visto che non è stato tralasciato nulla.. dall sigle (stupende) alle scene di combattimenti. Guardatelo.
Si dice che Yasuhiro Nightow, il creatore di Trigun, ritenesse lo stesso Trigun un'opera secondaria, preludio al suo vero capolavoro chiamato Gungrave.
Per quanto fossi scettico ricordando quanto bello è stato Trigun e superato l'impatto con il primo episodio, Gungrave mi ha conquistato in maniera totale e da par mio lo ritengo l'unico anime mai visto che mi abbia fatto provare davvero sensazioni forti, una delle pochissime opere del panorama anime degne di essere visionate.
Per quanto fossi scettico ricordando quanto bello è stato Trigun e superato l'impatto con il primo episodio, Gungrave mi ha conquistato in maniera totale e da par mio lo ritengo l'unico anime mai visto che mi abbia fatto provare davvero sensazioni forti, una delle pochissime opere del panorama anime degne di essere visionate.
Ultimamente non avevo trovato un anime che potesse dare emozioni così forti come quelle scatenate dai cari e vecchi trigun e cowboy bebop...poi mi hanno consigliato quest'anime. Premesso che l'ho guardato in soli due giorni tanto mi ha fatto appasionare, Gungrave mi ha lasciato delle sensazioni che pure tuttora (che ormai son passati 6 mesi) continuano a voler permanere nel mio animo.
In particolarte ricordo ancora la forte umanità dei personaggi...così forte che ad un certo punto della narrazione ho smesso di considerarli tali e ho cominciato ad immedesimarmi in ognuno di loro, capendo le loro azioni, i loro bisogni e i loro sentimenti...una sensazione che difficilmente mi capiterà di risentire in qualche altro anime.
E tutto questo solo considerando il lato emotivo. La storia è qualcosa di così intringante, coinvolgente, appassionante ( e sopratutto profondo) che anche una persona come me a cui non piace particolamente il genere "mafioso" ne è rimasto stregato fino alla fine. E non vi dico quante lacrime ho speso nell'ultima puntata....
Dulcis in fundo va anche un piccolo apprezzamento alla colonna sonora che si fa apprezzare nel suo genere ^_^
E ora, sperando che non siate ancora qui a leggere, correte a guardarlo..sicuramente non ve ne pentirete ;)
In particolarte ricordo ancora la forte umanità dei personaggi...così forte che ad un certo punto della narrazione ho smesso di considerarli tali e ho cominciato ad immedesimarmi in ognuno di loro, capendo le loro azioni, i loro bisogni e i loro sentimenti...una sensazione che difficilmente mi capiterà di risentire in qualche altro anime.
E tutto questo solo considerando il lato emotivo. La storia è qualcosa di così intringante, coinvolgente, appassionante ( e sopratutto profondo) che anche una persona come me a cui non piace particolamente il genere "mafioso" ne è rimasto stregato fino alla fine. E non vi dico quante lacrime ho speso nell'ultima puntata....
Dulcis in fundo va anche un piccolo apprezzamento alla colonna sonora che si fa apprezzare nel suo genere ^_^
E ora, sperando che non siate ancora qui a leggere, correte a guardarlo..sicuramente non ve ne pentirete ;)
L'amicizia, l'amore, la famiglia, la lealta, la violenza e l'avidità, sono tutti sentimenti e punti focali che nell'anime GunGrave risuonano feroci tra i colpi di pistole e il sangue. Suspence e risvolti inaspettati, per una storia che adotta la riuscitissima linea di narrazione già vista in manga come il mitico BERSERK. Apprezzabile il fatto che l'ideatore non si sia basato unicamente sui poteri che Grave di spone dopo la sua "rinascita" come non morto, ma il tutto è focalizzato sui sentimaneti citati sopra, sugli intrecci che ne derivano e sulle conseguenze che essi hanno sulla vita di due ragazzi e consecutivamente sul mondo intero.
Lo consiglio caldamente a tutti, anche a quelle persone scettiche che innanzi al primo episodio sono rimasti delusi.
Lo consiglio caldamente a tutti, anche a quelle persone scettiche che innanzi al primo episodio sono rimasti delusi.
Ottima serie.
La prima puntata lascia presagire la solita trama con protagonista dotato di un qualche potere che deve salvare il mondo, ma dalla seconda inizia un lungo flashback che racconta gli eventi che hanno portato alla situazione attuale che a mio avviso è veramente ben fatto.
Arrivati alla puntata 18 (che è un copia-incolla della prima), la storia riprende da dove era stata lasciata, ma secondo me perde abbastanza in questa ultima parte, rientrando per certi versi nello stereotipo descritto sopra, anche se il finale è diverso da come ci si potrebbe aspettare.
La prima puntata lascia presagire la solita trama con protagonista dotato di un qualche potere che deve salvare il mondo, ma dalla seconda inizia un lungo flashback che racconta gli eventi che hanno portato alla situazione attuale che a mio avviso è veramente ben fatto.
Arrivati alla puntata 18 (che è un copia-incolla della prima), la storia riprende da dove era stata lasciata, ma secondo me perde abbastanza in questa ultima parte, rientrando per certi versi nello stereotipo descritto sopra, anche se il finale è diverso da come ci si potrebbe aspettare.
bhè che dire....GunGrave la serie non ha per niente deluso le mie aspettative giq dal trailer che vide ad inizio 2003...questa splendida storia d'amicizia e potere mescolate insieme rendono unico ogni singolo episodio. Brandon Heat &Harry Macdowell i due protaonisti/antagonisti della storia , danno vitaa d un susseguirsi di colpi di scena che lasciancon il fiato corto..Da non perdere assolutamente^^ CONSIGLIATISSIMO. Phenoal
Premessa
E' da molto che volevo scrivere una rece più completa di quest'opera che reputo una delle migliori di sempre.
Gli anime tratti dai videogiochi ad un pubblico dalle aspettative più alte della media non provocano attrattiva di solito, eppure questo anime ha avuto modo di far ricredere molti fan di anime ed a me personalmente ha emozionato tantissimo, non a caso ho visto l'anime più di una volta e davevo anche preso il videogioco per plastation 2, ma quest'ultimo non mi ha appassionato più tanto.
L'anime inizia in maniera abbastanza classica, il protagonista tenebroso e "forte" sconfigge e salva la fanciulla dai cattivi con delle pistole giganti ed un grosso scudo che sembra una custodia molto grande di una chitarra. Ebbene dimenticatevi totalmente di questo personaggio fino al 16°/17° episodio fino a quando verrà trattato tutto quello che è successo prima di quel momento...
Trama
Brandon Heat ed Harry Mcdowell sono degli orfani cresciuti insieme e divenuti ormai inseparabili sin dai tempi dell'infanzia, ora giovani ventenni hanno una specie di bandicciola con altri ragazzi con i quali organizzano delle piccole dispute fra bande di piccoli delinquenti.
Harry, molto intelligente e brillante ha l'area del leader e si vede subito che non è uno che lascia correre, Brandon molto abile con i pugni e successivamente con le armi da fuoco è un tipo taciturno ed introverso, sempre a fianco ad Harry gli dà man forte anche se l'amico esagera rischiando non poco in uno degli ultimi scontri con un gruppetto di mafiosi della millennium, un organizzaizone di stampo mafioso che tutti temono da sempre ed alla quale ormai gran parte della città è assoggettata.
Ebbene, sembra la fine quando invece, per una serie di eventi, verranno "arruolati" in una delle bande di minoranza della stessa organizzazione.
Da quì in poi comincerà la scalata al potere di Harry sempre spalleggiato dal tuo inseparabile e fidatissimo amico Brandon, i due seppur in modi diversi cercheranno di salire la vetta della millennium finchè un giorno non si troveranno faccia a faccia con una realtà diversa da quel che si aspettavano, trovando ognuno di loro il rispettivo amico in azioni ... L'unica regola è non tradire questa è la leffe d'acciao della Millennium Riuscirà ad applicarla fino in fondo il nostro eliminatore? Ai traditori spetta solo la morte, questa è la regola della Millennium, questa è la Millennium, la famiglia ha bisogno di basi solide e di fiducia per questo non si può tradire!
Considerazioni
L'anime offre continui colpi di scena e tra esperimenti scientifici e giochi di potere la trama offre emozioni molto forti ed evidenzia come nonostante la mafia possa essere giusta o meno la lealtà tra le persone è di basilare importanza, tant'è vero che molti useranno il termine aniki (fratello) per rivolgersi ai senpai o ad amici di vecchia data.
Alcuni scontri sono veramente eccezionali e ci sono delle trovate scenografiche e di regia che ho apprezzato moltissimo, la colonna sonora l'ho ascoltata per mesi senza mai stancarmi, anzi, il disegno è buono ed abbastanza curato nei particolari i fondali molto adeguati ai momenti ed alle situazioni, con delle inquadrature in alcune scene assolutamente non banali.
L'anime è un crescendo e pertanto diventa difficile staccarsi dallo schermo, fino ad arrivare ad un finale ("sottinteso"?) che fa commuovere...
Bene tutto questo è Gungrave e poi diciamocelo uno che si presenta col nome di Beyond the grave, ma quant'è fico? Smile
Di Yasuhiro Nightow, disegnatore e creatore della storia e dei personaggi del gioco e dell' anime di Gungrave, ha anche creato e diretto trigun, il quale secondo alcuni sarebbe stato solo il prototipo del successivo capolavoro quale è stato Gungrave (trigun è del 1998)
Ovviamente l'anime non è mai arrivato in italia tramite distributori ufficiali del quale fu fatto un Hardsub ita nel 2003/2004
E' da molto che volevo scrivere una rece più completa di quest'opera che reputo una delle migliori di sempre.
Gli anime tratti dai videogiochi ad un pubblico dalle aspettative più alte della media non provocano attrattiva di solito, eppure questo anime ha avuto modo di far ricredere molti fan di anime ed a me personalmente ha emozionato tantissimo, non a caso ho visto l'anime più di una volta e davevo anche preso il videogioco per plastation 2, ma quest'ultimo non mi ha appassionato più tanto.
L'anime inizia in maniera abbastanza classica, il protagonista tenebroso e "forte" sconfigge e salva la fanciulla dai cattivi con delle pistole giganti ed un grosso scudo che sembra una custodia molto grande di una chitarra. Ebbene dimenticatevi totalmente di questo personaggio fino al 16°/17° episodio fino a quando verrà trattato tutto quello che è successo prima di quel momento...
Trama
Brandon Heat ed Harry Mcdowell sono degli orfani cresciuti insieme e divenuti ormai inseparabili sin dai tempi dell'infanzia, ora giovani ventenni hanno una specie di bandicciola con altri ragazzi con i quali organizzano delle piccole dispute fra bande di piccoli delinquenti.
Harry, molto intelligente e brillante ha l'area del leader e si vede subito che non è uno che lascia correre, Brandon molto abile con i pugni e successivamente con le armi da fuoco è un tipo taciturno ed introverso, sempre a fianco ad Harry gli dà man forte anche se l'amico esagera rischiando non poco in uno degli ultimi scontri con un gruppetto di mafiosi della millennium, un organizzaizone di stampo mafioso che tutti temono da sempre ed alla quale ormai gran parte della città è assoggettata.
Ebbene, sembra la fine quando invece, per una serie di eventi, verranno "arruolati" in una delle bande di minoranza della stessa organizzazione.
Da quì in poi comincerà la scalata al potere di Harry sempre spalleggiato dal tuo inseparabile e fidatissimo amico Brandon, i due seppur in modi diversi cercheranno di salire la vetta della millennium finchè un giorno non si troveranno faccia a faccia con una realtà diversa da quel che si aspettavano, trovando ognuno di loro il rispettivo amico in azioni ... L'unica regola è non tradire questa è la leffe d'acciao della Millennium Riuscirà ad applicarla fino in fondo il nostro eliminatore? Ai traditori spetta solo la morte, questa è la regola della Millennium, questa è la Millennium, la famiglia ha bisogno di basi solide e di fiducia per questo non si può tradire!
Considerazioni
L'anime offre continui colpi di scena e tra esperimenti scientifici e giochi di potere la trama offre emozioni molto forti ed evidenzia come nonostante la mafia possa essere giusta o meno la lealtà tra le persone è di basilare importanza, tant'è vero che molti useranno il termine aniki (fratello) per rivolgersi ai senpai o ad amici di vecchia data.
Alcuni scontri sono veramente eccezionali e ci sono delle trovate scenografiche e di regia che ho apprezzato moltissimo, la colonna sonora l'ho ascoltata per mesi senza mai stancarmi, anzi, il disegno è buono ed abbastanza curato nei particolari i fondali molto adeguati ai momenti ed alle situazioni, con delle inquadrature in alcune scene assolutamente non banali.
L'anime è un crescendo e pertanto diventa difficile staccarsi dallo schermo, fino ad arrivare ad un finale ("sottinteso"?) che fa commuovere...
Bene tutto questo è Gungrave e poi diciamocelo uno che si presenta col nome di Beyond the grave, ma quant'è fico? Smile
Di Yasuhiro Nightow, disegnatore e creatore della storia e dei personaggi del gioco e dell' anime di Gungrave, ha anche creato e diretto trigun, il quale secondo alcuni sarebbe stato solo il prototipo del successivo capolavoro quale è stato Gungrave (trigun è del 1998)
Ovviamente l'anime non è mai arrivato in italia tramite distributori ufficiali del quale fu fatto un Hardsub ita nel 2003/2004
Inizialmente ero perplesso in quanto tratto da un gioco... Invece sono rimasto decisamente spiazzato. Tralasciando i dettagli tecnici (disegno, musica, ecc.), mi soffermerei sulla storia: è avvincente, disillusa e psicologicamente dinamica, ma coerente. La caratterizzazione dei personaggi principali è tra le migliori che abbia mai visto. Vite che si intrecciano, si trovano, si perdono. Vendetta e perdono. Se date importanza soprattutto a storia e dialoghi, credo che sia un anime imperdibile. Veramente bello e praticamente scevro di lungaggini o puntate di recap ;-)