Night Warriors - Darkstalkers' Revenge
Nel 1997 viene realizzato da Madhouse un anime dedicato a una celebre serie videoludica di picchiaduro, prodotta dalla grande Capcom, sto parlando di Darkstalkers (ma il titolo originale in Giappone è Vampire - The Night Warriors).
La trama di questa breve serie non sarà articolata, ma riesce a scorrere in maniera godibile, nonostante il tema di fondo sembri all'apparenza e soltanto inizialmente abbastanza puerile: lotta degli umani contro le tenebre, del bene contro il male.
Cosa c'è allora di particolare in quest'opera? Sicuramente il fatto che viene data moltissima importanza ai singoli darkstalkers (le creature delle tenebre qui protagoniste), aventi ognuno degli obiettivi diversi, delle storie da raccontare, degli ideali che spesso non li pongono di parte, nè con i loro simili oscuri, né con gli umani, che si scoprirà, non sono meno crudeli: parlando di ciò vengono allo scoperto i profondi messaggi che l'opera lascia allo spettatore, tramite le situazioni individuali di ogni personaggio.
Viene fuori il tema delle discriminazioni e dell'intolleranza da parte dell'uomo, egoista e cinico, di fronte ad esseri troppo "diversi", con l'assurda necessità di giudicare questi senza distinguerli per ciò che sono realmente, e così non si può che ricorrere alla violenza e alla lotta. Di tali conflitti ne approfitta il personaggio di Pyron, il classico aspirante dominatore del mondo, il cui fine è riuscire nella sua conquista soltanto dopo aver affrontato un avversario alla sua portata; nel frattempo i Darkstalkers, come l'avvenente Morrigan, il vampiro Demitri, le astute sorelle Mei-Ling e Hsian-Ko, la simpatica donna-gatto Felicia, il gigantesco guerriero Donovan, seguono la loro strada con intraprendenza. In particolare quest'ultimo, un cacciatore di Darkstalkers, pur essendo lui stesso metà creatura delle tenebre e metà umano, potrebbe essere considerato il vero protagonista della serie, grazie alla rilevanza della sua storia personale e al rapporto con la piccola e caratterizzatissima Anita, alla quale costui cercherà di far ritornare il sorriso dopo un'infanzia terribile. Tutti i protagonisti elencati, insieme ai rimanenti, bisogna dirlo, sono stati riprodotti fedelmente, sia nel design che nello stile di combattimento, ma soprattutto la caratterizzazione psicologica non è per nulla da meno, anzi, tiene testa a molti altri personaggi del genere consentendo a questo titolo di ottenere l'apprezzamento di chi cerca un anime non affatto stereotipato e incentrato soltanto sulla lotta tra bene e male, ma assolutamente maturo nei contenuti e, oltretutto, realizzato magnificamente in campo audiovisivo, e in ciò la Madhouse non delude mai!
Da notare è proprio il grandissimo lavoro di animazione, sempre fluidissima, apportato alle spettacolari scene di combattimento (ovviamente molto presenti, visto che stiamo parlando di una serie di picchiaduro), che non appaiono mai banali e mettono in risalto i differenti stili di lotta di tutti gli opponenti, e un plauso va di sicuro anche alle inquadrature sempre perfette.
Seppur sconosciuta a tanti, tale serie di OAV è consigliatissima a tutti, non solo ai fan del videogioco, poiché le emozioni non mancano e si ha davvero l'impressione di godersi un'opera ragguardevole e importante, oltre che interessante.
La trama di questa breve serie non sarà articolata, ma riesce a scorrere in maniera godibile, nonostante il tema di fondo sembri all'apparenza e soltanto inizialmente abbastanza puerile: lotta degli umani contro le tenebre, del bene contro il male.
Cosa c'è allora di particolare in quest'opera? Sicuramente il fatto che viene data moltissima importanza ai singoli darkstalkers (le creature delle tenebre qui protagoniste), aventi ognuno degli obiettivi diversi, delle storie da raccontare, degli ideali che spesso non li pongono di parte, nè con i loro simili oscuri, né con gli umani, che si scoprirà, non sono meno crudeli: parlando di ciò vengono allo scoperto i profondi messaggi che l'opera lascia allo spettatore, tramite le situazioni individuali di ogni personaggio.
Viene fuori il tema delle discriminazioni e dell'intolleranza da parte dell'uomo, egoista e cinico, di fronte ad esseri troppo "diversi", con l'assurda necessità di giudicare questi senza distinguerli per ciò che sono realmente, e così non si può che ricorrere alla violenza e alla lotta. Di tali conflitti ne approfitta il personaggio di Pyron, il classico aspirante dominatore del mondo, il cui fine è riuscire nella sua conquista soltanto dopo aver affrontato un avversario alla sua portata; nel frattempo i Darkstalkers, come l'avvenente Morrigan, il vampiro Demitri, le astute sorelle Mei-Ling e Hsian-Ko, la simpatica donna-gatto Felicia, il gigantesco guerriero Donovan, seguono la loro strada con intraprendenza. In particolare quest'ultimo, un cacciatore di Darkstalkers, pur essendo lui stesso metà creatura delle tenebre e metà umano, potrebbe essere considerato il vero protagonista della serie, grazie alla rilevanza della sua storia personale e al rapporto con la piccola e caratterizzatissima Anita, alla quale costui cercherà di far ritornare il sorriso dopo un'infanzia terribile. Tutti i protagonisti elencati, insieme ai rimanenti, bisogna dirlo, sono stati riprodotti fedelmente, sia nel design che nello stile di combattimento, ma soprattutto la caratterizzazione psicologica non è per nulla da meno, anzi, tiene testa a molti altri personaggi del genere consentendo a questo titolo di ottenere l'apprezzamento di chi cerca un anime non affatto stereotipato e incentrato soltanto sulla lotta tra bene e male, ma assolutamente maturo nei contenuti e, oltretutto, realizzato magnificamente in campo audiovisivo, e in ciò la Madhouse non delude mai!
Da notare è proprio il grandissimo lavoro di animazione, sempre fluidissima, apportato alle spettacolari scene di combattimento (ovviamente molto presenti, visto che stiamo parlando di una serie di picchiaduro), che non appaiono mai banali e mettono in risalto i differenti stili di lotta di tutti gli opponenti, e un plauso va di sicuro anche alle inquadrature sempre perfette.
Seppur sconosciuta a tanti, tale serie di OAV è consigliatissima a tutti, non solo ai fan del videogioco, poiché le emozioni non mancano e si ha davvero l'impressione di godersi un'opera ragguardevole e importante, oltre che interessante.
Dopo l'enorme successo di Street Fighter II, Capcom decise di creare un altro coin-op di genere picchiaduro 2D. Darkstalkers:The Night Warriors esce nelle sale giochi giapponesi nel 1994 ed è subito un grande successo. Il gameplay è ricopiato da Street Fighter, però introduce per la prima volta una grafica cartoonesca(che successivamente Capcom utilizzerà anche per Street Fighter Alpha). L'anime di questo titolo è un operazione molto più intensa di una normale trasposizione di un picchiaduro. Se il videogame propone il normale scontro tra bene e male, l'anime è molto più complesso e i personaggi riflettono tutta la complessità della loro forma fisica. Nel videogame il personaggio principale è Dimitri, un super vampiro. Nell'anime invece la figura principale, forse, va trovata in Donovan, assente nella prima versione del videogioco. Anche se la trama risulta complessa e ambigua rimane comunque fedele alla versione poligonale. Gli scontri sono esaltati, curati nei minimi particolari e i personaggi si muovono come nel videogioco. Si può notare come la Madhouse abbia creato nel 1997 un comparto tecnico veramente invidiabile. Animazioni colori e disegni sono sempre ottimi per tutta la durata degli OAV e le inquadrature cercano sempre prospettive particolari per far percepire alla perfezione la potenza dei singoli personaggi. Donovan è un personaggio eccezionale, un chara design intelligente e la bambina(Anita) che lo segue sempre è abbastanza ambigua per piacere. Non lasciatevi tradire dalle aspettative, non è il solito anime dedicato ad una serie di videogame, questi OAV si possono apprezzare anche senza conoscere il gioco. Sicuramente un ottimo prodotto.
Non ho giocato al gioco, ma ho capito che l'idea di base era quella su cui si sono creati anche l'anime di Street Fighter e Tekken: creare un breve cartone animato (solo 4 episodi) in cui concentrare l'apparizione di tutti i personaggi possibili. E' naturale quindi che la storia risulti molto compressa e che non ci sia il tempo non solo di analizzare la psicologia, ma nemmeno di conoscere alcuni personaggi, che fanno brevi e inutili apparizioni. Nonostante questo limite, a mio parere scusabile, il lavoro finale è molto ben riuscito e superiore agli adattamenti di Street Fighter e Tekken (che cito solo come rappresentanti di anime basati su un picchiaduro). La trama è contorta, veloce, compressa, ma comprensibile e piacevole (anche se la scelta di Donovan come protagonista non sia il massimo). I combattimenti sono ottimamente realizzati e il chara design è a dir poco favoloso (basti pensare alla figura di Morrigan). Mi è piaciuto davvero molto (e io ho gusti difficili e strani): una piccola perla, da guardare.