Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione
"Gensomaiden Saiyuki" (conosciuto in Italia come "Saiyuki - La Leggenda del Demone delle Illusioni" o semplicemente come "Saiyuki") nasce come manga nel 1997 (pubblicato per la prima volta in Italia nel 2004) e come anime nel 2000 (in Italia nel 2002) dalla mente di Kazuya Minekura, ispirato dal vero "Saiyuki", cioè "Viaggio in Occidente", una sorta di Iliade estremo-orientale, pietra miliare della cultura giapponese, a cui si sono ispirati per le proprie opere, tra gli altri, Akira Toriyama per il suo "Dragon Ball".
La trama: il gruppo formato da Genjo Sanzo, un bonzo che se ne va in giro con una pistola ammazza-demoni, Son Goku, essere eretico nato dalla roccia dalle caratteristiche scimmiesche, Sha Gojyo, mezzodemone nato dall'unione di un essere umano e di un demone (o, se preferite, un pervertito di un kappa), e Cho Hakkai, demone un tempo essere umano, si mette in viaggio verso ovest per impedire la resurrezione del demone Gyumao.
L'anime si divide in due parti: i primi venticinque episodi, basati sui primi sette volumi del manga, e i restanti venticinque, che mischiano una trama originale ad alcuni capitoli della seconda serie del manga, "Saiyuki Gaiden".
All'inizio l'anime non mi interessava particolarmente, lo guardavo ma con poco interesse; successivamente, l'ho rivisto tutto da capo e mi ci sono appassionata, facendo rientrare "Saiyuki" nell'infinita lista di anime che mi sono dovuta guardare due volte per gustarli fino in fondo, tanto che è l'unico anime di cui ho tutti i manga.
Rimanendo in tema manga, provo a confrontare la versione cartacea con quella animata. Nel complesso, la prima parte dell'anime (quella che riprende i primi volumi) è molto fedele all'originale, anche se è stato reso più "soft" (se nel manga trovi un paio di capezzoli femminili circa ogni dieci pagine, nell'anime neanche l'ombra, e molti doppi sensi a sfondo sessuale sono stati rimossi, ma può darsi che quest'ultimo sia solo un problema di doppiaggio). Sono molto dispiaciuta che la serie TV non abbia ripreso anche gli ultimi due volumi: la storia dei bambini demoni gemelli, il misterioso monaco Sanzo che si fa chiamare "il Signore", il temporaneo distacco di Gojyo dal resto gruppo... mi sarebbe piaciuto poterne avere anche una versione animata. Anche la seconda parte dell'anime mi è piaciuta: la storia di Homura, il principe dio della guerra, e delle vite precedenti di Sanzo, Goku, Gojyo e Hakkai nel Mondo Celeste (tratti da "Saiyuki Gaiden") mi sono sembrate molto interessanti.
Nel complesso, "Saiyuki" è un anime che ho apprezzato pienamente (e che probabilmente definirò il mio preferito anche dopo aver visto altri dieci anime), soprattutto perché ha tutto ciò che mi piace in un anime: c'è una parte di combattimenti, una di "backstory" ricca di sentimento per ogni personaggio, una buona comicità, il tutto mischiato con una trama interessante. Se anche voi amate questo genere di cose, ve lo consiglio caldamente. Buona visione a tutti coloro che sono stati convinti dalla mia prima recensione!
La trama: il gruppo formato da Genjo Sanzo, un bonzo che se ne va in giro con una pistola ammazza-demoni, Son Goku, essere eretico nato dalla roccia dalle caratteristiche scimmiesche, Sha Gojyo, mezzodemone nato dall'unione di un essere umano e di un demone (o, se preferite, un pervertito di un kappa), e Cho Hakkai, demone un tempo essere umano, si mette in viaggio verso ovest per impedire la resurrezione del demone Gyumao.
L'anime si divide in due parti: i primi venticinque episodi, basati sui primi sette volumi del manga, e i restanti venticinque, che mischiano una trama originale ad alcuni capitoli della seconda serie del manga, "Saiyuki Gaiden".
All'inizio l'anime non mi interessava particolarmente, lo guardavo ma con poco interesse; successivamente, l'ho rivisto tutto da capo e mi ci sono appassionata, facendo rientrare "Saiyuki" nell'infinita lista di anime che mi sono dovuta guardare due volte per gustarli fino in fondo, tanto che è l'unico anime di cui ho tutti i manga.
Rimanendo in tema manga, provo a confrontare la versione cartacea con quella animata. Nel complesso, la prima parte dell'anime (quella che riprende i primi volumi) è molto fedele all'originale, anche se è stato reso più "soft" (se nel manga trovi un paio di capezzoli femminili circa ogni dieci pagine, nell'anime neanche l'ombra, e molti doppi sensi a sfondo sessuale sono stati rimossi, ma può darsi che quest'ultimo sia solo un problema di doppiaggio). Sono molto dispiaciuta che la serie TV non abbia ripreso anche gli ultimi due volumi: la storia dei bambini demoni gemelli, il misterioso monaco Sanzo che si fa chiamare "il Signore", il temporaneo distacco di Gojyo dal resto gruppo... mi sarebbe piaciuto poterne avere anche una versione animata. Anche la seconda parte dell'anime mi è piaciuta: la storia di Homura, il principe dio della guerra, e delle vite precedenti di Sanzo, Goku, Gojyo e Hakkai nel Mondo Celeste (tratti da "Saiyuki Gaiden") mi sono sembrate molto interessanti.
Nel complesso, "Saiyuki" è un anime che ho apprezzato pienamente (e che probabilmente definirò il mio preferito anche dopo aver visto altri dieci anime), soprattutto perché ha tutto ciò che mi piace in un anime: c'è una parte di combattimenti, una di "backstory" ricca di sentimento per ogni personaggio, una buona comicità, il tutto mischiato con una trama interessante. Se anche voi amate questo genere di cose, ve lo consiglio caldamente. Buona visione a tutti coloro che sono stati convinti dalla mia prima recensione!
Prima di iniziare la recensione vera e propria, vorrei brevemente spiegare come sono entrato in contatto con quest'anime.
Sentitolo nominare per la prima volta in fumetteria, ho letto proprio su questo sito recensioni entusiaste da parte di utenti che stimo molto. Ciliegina sulla torta, veniva consigliato a chi aveva apprezzato "InuYasha" e quindi, da grande fan, ho pensato che non potevo proprio perdermelo. Non l'avessi mai fatto! Penso di poter dire, senza tema di smentita, che se mi fossi sparato un colpo di pistola in una gamba, probabilmente avrei sofferto di meno. E lo dico una volta per tutte, urbi et orbi, che se Sayuki è un cult dell'animazione giapponese e l'autrice del manga, Kazuya Minekura, è la regina del manga, allora io pretendo di essere nominato seduta stante Mister Universo!
Terminata la premessa, passiamo alla sinossi.
"Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione" prende a piene mani da quel "Viaggio in Occidente" che è un capolavoro della letteratura orientale e che per qualche strano motivo i mangaka giapponesi si sentono in dovere di dover stravolgere e fare a pezzi. E sì, perché il precedente che attingeva alla celeberrima opera orientale è "Dragon Ball", di quell'Akira Toriyama che secondo me andrebbe incarcerato all'Aia per crimini contro l'umanità.
Ma a parte queste inutili divagazioni, diciamo che la storia ruota attorno a un gruppo di squinternati che partono per un lungo viaggio con lo scopo di impedire la rinascita del demone Gyuma-o. Inutile dire che questo Gyuma-o non si vede neanche con il binocolo. Compaiono solo i suoi familiari, intenzionati a risvegliarlo, i quali però non agiscono direttamente. Perché, essendo capaci di schiacciare i nostri amici con un dito, per un motivo incomprensibile (forse per follia?) pensano bene di mandare degli inutili sicari, che i nostri uccidono in circa dieci secondi sempre con la stessa tecnica, per andare sul sicuro. Si aggiunga che ogni santissima puntata si svolge sempre nello stesso modo: il gruppo si ferma in un villaggio; Goku ha fame e fa una battuta sulla sua voracità; Gojyo dice una porcata (ma è un kappa/eroe o un aspirante premier italiano?!); arriva il mostro che viene ucciso in un attimo; si riparte in macchina, dove Goku dice a Gojyo che è un kappa pervertito, questi lo chiama stupida scimmia, Hakkai ridacchia (non fa altro per tutto il tempo, a parte a volta uscirsene con qualche frase buonista che neanche la mia maestra dell'asilo) e Sanzo li rimprovera. Sempre con lo stesso schema e sempre con le stesse identiche frasi. Vista una puntata le hai viste tutte.
Certo, ogni tanto c'è un episodio in cui a forza di flashback si fa un po' di luce sul passato dei protagonisti. Ma è pochissimo. E comunque persino in quelle, la sequenza fame, sesso e macchina non ce la risparmiano.
Perché il punto è che persino peggiori della trama ripetitiva, sono i dialoghi. Tremendi, di una banalità sconcertante. Ma proprio stereotipati al massimo, per nulla credibili, oltre che, ça va sans dire, tutti ricalcanti lo stesso schema e praticamente identici nelle diverse puntate.
Si aggiunga poi che praticamente mezza serie, dall'episodio 26 se non erro, è un gigantesco filler, che si discosta dal manga e non aggiunge nulla alla trama. E quindi il livello già non altissimo (per usare un eufemismo) peggiora ulteriormente.
Essendo queste le basi, non ci si può certo attendere chissà quale approfondita personalità dei personaggi. A parte il fatto che le comparse sono delle macchiette di una piattezza assurda. A parte il fatto che i nemici "fissi" dovrebbero avere, nell'intenzione degli autori, una personalità più sfaccettata, ma il tutto è abortito dopo poco e si ricade anche lì nella banalità. A parte tutto questo, dico, ma vogliamo parlare dei protagonisti? Ma sono quattro deficienti! Antipatici come pochi: uno è un presunto playboy perennemente arrapato che però non riesce a concludere con una donna neanche per sbaglio (Gojyo); un altro è un ritardato bulimico (Goku); un altro ancora è un maleducato scorbutico simpatico come la castrazione manuale (Sanzo); e infine c'è Hakkai, che è la versione giapponese di Forrest Gump. E ho detto tutto. Attenzione però, perché questi magnifici individui sembrano la versione sfigata dei Fantastici Quattro, ma in realtà hanno un passato oscuro e tormentato alle spalle. Verissimo; peccato che, come dicevo prima, questo passato compaia per due secondi ogni mille mila episodi e quindi non si capisce nulla.
A questo punto, direte voi, che magari il tutto viene compensato da disegni straordinari. Neanche a pensarlo! L'unico che forse è guardabile è Goku; Sanzo è di una bruttezza incredibile, con dei tratti somatici assurdi e sproporzionati. Degli altri vi dico solo di guardare gli occhi, così allungati e sbilenchi da non essere per nulla verosimili - e che non mi si dica che gli asiatici hanno gli occhi in quel modo, perché è un balla colossale!
L'unica cosa che si salva sono le musiche. L'opera è famosa proprio per queste e va universalmente riconosciuto che fanno assolutamente la loro figura, soprattutto le opening e l'ending.
E' solo per questo che do a quest'anime 2 e non 1. Un anime pessimo sconsigliato a tutti, grande e piccini, uomini e donne, bianchi e neri. Forse la più grande delusione "cartonistica" della mia vita. Se accettate un suggerimento: evitate Saiyuki come la peste!
Sentitolo nominare per la prima volta in fumetteria, ho letto proprio su questo sito recensioni entusiaste da parte di utenti che stimo molto. Ciliegina sulla torta, veniva consigliato a chi aveva apprezzato "InuYasha" e quindi, da grande fan, ho pensato che non potevo proprio perdermelo. Non l'avessi mai fatto! Penso di poter dire, senza tema di smentita, che se mi fossi sparato un colpo di pistola in una gamba, probabilmente avrei sofferto di meno. E lo dico una volta per tutte, urbi et orbi, che se Sayuki è un cult dell'animazione giapponese e l'autrice del manga, Kazuya Minekura, è la regina del manga, allora io pretendo di essere nominato seduta stante Mister Universo!
Terminata la premessa, passiamo alla sinossi.
"Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione" prende a piene mani da quel "Viaggio in Occidente" che è un capolavoro della letteratura orientale e che per qualche strano motivo i mangaka giapponesi si sentono in dovere di dover stravolgere e fare a pezzi. E sì, perché il precedente che attingeva alla celeberrima opera orientale è "Dragon Ball", di quell'Akira Toriyama che secondo me andrebbe incarcerato all'Aia per crimini contro l'umanità.
Ma a parte queste inutili divagazioni, diciamo che la storia ruota attorno a un gruppo di squinternati che partono per un lungo viaggio con lo scopo di impedire la rinascita del demone Gyuma-o. Inutile dire che questo Gyuma-o non si vede neanche con il binocolo. Compaiono solo i suoi familiari, intenzionati a risvegliarlo, i quali però non agiscono direttamente. Perché, essendo capaci di schiacciare i nostri amici con un dito, per un motivo incomprensibile (forse per follia?) pensano bene di mandare degli inutili sicari, che i nostri uccidono in circa dieci secondi sempre con la stessa tecnica, per andare sul sicuro. Si aggiunga che ogni santissima puntata si svolge sempre nello stesso modo: il gruppo si ferma in un villaggio; Goku ha fame e fa una battuta sulla sua voracità; Gojyo dice una porcata (ma è un kappa/eroe o un aspirante premier italiano?!); arriva il mostro che viene ucciso in un attimo; si riparte in macchina, dove Goku dice a Gojyo che è un kappa pervertito, questi lo chiama stupida scimmia, Hakkai ridacchia (non fa altro per tutto il tempo, a parte a volta uscirsene con qualche frase buonista che neanche la mia maestra dell'asilo) e Sanzo li rimprovera. Sempre con lo stesso schema e sempre con le stesse identiche frasi. Vista una puntata le hai viste tutte.
Certo, ogni tanto c'è un episodio in cui a forza di flashback si fa un po' di luce sul passato dei protagonisti. Ma è pochissimo. E comunque persino in quelle, la sequenza fame, sesso e macchina non ce la risparmiano.
Perché il punto è che persino peggiori della trama ripetitiva, sono i dialoghi. Tremendi, di una banalità sconcertante. Ma proprio stereotipati al massimo, per nulla credibili, oltre che, ça va sans dire, tutti ricalcanti lo stesso schema e praticamente identici nelle diverse puntate.
Si aggiunga poi che praticamente mezza serie, dall'episodio 26 se non erro, è un gigantesco filler, che si discosta dal manga e non aggiunge nulla alla trama. E quindi il livello già non altissimo (per usare un eufemismo) peggiora ulteriormente.
Essendo queste le basi, non ci si può certo attendere chissà quale approfondita personalità dei personaggi. A parte il fatto che le comparse sono delle macchiette di una piattezza assurda. A parte il fatto che i nemici "fissi" dovrebbero avere, nell'intenzione degli autori, una personalità più sfaccettata, ma il tutto è abortito dopo poco e si ricade anche lì nella banalità. A parte tutto questo, dico, ma vogliamo parlare dei protagonisti? Ma sono quattro deficienti! Antipatici come pochi: uno è un presunto playboy perennemente arrapato che però non riesce a concludere con una donna neanche per sbaglio (Gojyo); un altro è un ritardato bulimico (Goku); un altro ancora è un maleducato scorbutico simpatico come la castrazione manuale (Sanzo); e infine c'è Hakkai, che è la versione giapponese di Forrest Gump. E ho detto tutto. Attenzione però, perché questi magnifici individui sembrano la versione sfigata dei Fantastici Quattro, ma in realtà hanno un passato oscuro e tormentato alle spalle. Verissimo; peccato che, come dicevo prima, questo passato compaia per due secondi ogni mille mila episodi e quindi non si capisce nulla.
A questo punto, direte voi, che magari il tutto viene compensato da disegni straordinari. Neanche a pensarlo! L'unico che forse è guardabile è Goku; Sanzo è di una bruttezza incredibile, con dei tratti somatici assurdi e sproporzionati. Degli altri vi dico solo di guardare gli occhi, così allungati e sbilenchi da non essere per nulla verosimili - e che non mi si dica che gli asiatici hanno gli occhi in quel modo, perché è un balla colossale!
L'unica cosa che si salva sono le musiche. L'opera è famosa proprio per queste e va universalmente riconosciuto che fanno assolutamente la loro figura, soprattutto le opening e l'ending.
E' solo per questo che do a quest'anime 2 e non 1. Un anime pessimo sconsigliato a tutti, grande e piccini, uomini e donne, bianchi e neri. Forse la più grande delusione "cartonistica" della mia vita. Se accettate un suggerimento: evitate Saiyuki come la peste!
Davvero un anime molto particolare, spesso anche di difficile comprensione dati i discorsi di filosofia zen.
Inizialmente si presenta come il classico shounen dalla trama banale, ma, andando avanti con la serie, ci si rende conto del fatto che la storia data all'inizio non era altro che una "scusa" per intrecciare e tessere man a mano la vera storia.
I disegni molto, molto particolari e curati, non si presentano come i classici tratti, che, come è già stato detto, perdono nelle semplici comparse alle quali viene dato un design anonimo.
A parer mio, anche la saga di Homura Taishi (negli ultimi episodi) è stata inserita bene, nonostante sia un filler: non fa altro che far incentrare l'attenzione sul mondo celeste e su piccoli flash relativi ai segreti celato nel passato dei vari personaggi.
Nonostante ciò, ci sono stati episodi inutili che non han fatto altro che allungare la saga rendendola un po' "acquosa".
La caratterizzazione dei personaggi principale è assolutamente perfetta: mai mi era capitato, né mi è capitato tuttora, di trovare personaggi dalla caratterizzazione così completa come nelle serie di Kazuya Minekura (persino l'innato senso di giustizia nei protagonisti di Naoki Urasawa fa storcere il naso, in quanto non viene giustificato nella caratterizzazione del personaggio tale desiderio, al contrario di come accade con la Minekura).
Musiche, a parer mio, bellissime così come le sigle (la prima canzone giapponese che imparai a memoria fu la prima opening, avevo 14 anni più o meno... quanti anni son passati).
Una serie da seguire, che consiglio caldamente, meglio ancora il manga dove non si presentano questi filler che danno quella sensazione noiosa ed "acquosa" alla serie.
Inizialmente si presenta come il classico shounen dalla trama banale, ma, andando avanti con la serie, ci si rende conto del fatto che la storia data all'inizio non era altro che una "scusa" per intrecciare e tessere man a mano la vera storia.
I disegni molto, molto particolari e curati, non si presentano come i classici tratti, che, come è già stato detto, perdono nelle semplici comparse alle quali viene dato un design anonimo.
A parer mio, anche la saga di Homura Taishi (negli ultimi episodi) è stata inserita bene, nonostante sia un filler: non fa altro che far incentrare l'attenzione sul mondo celeste e su piccoli flash relativi ai segreti celato nel passato dei vari personaggi.
Nonostante ciò, ci sono stati episodi inutili che non han fatto altro che allungare la saga rendendola un po' "acquosa".
La caratterizzazione dei personaggi principale è assolutamente perfetta: mai mi era capitato, né mi è capitato tuttora, di trovare personaggi dalla caratterizzazione così completa come nelle serie di Kazuya Minekura (persino l'innato senso di giustizia nei protagonisti di Naoki Urasawa fa storcere il naso, in quanto non viene giustificato nella caratterizzazione del personaggio tale desiderio, al contrario di come accade con la Minekura).
Musiche, a parer mio, bellissime così come le sigle (la prima canzone giapponese che imparai a memoria fu la prima opening, avevo 14 anni più o meno... quanti anni son passati).
Una serie da seguire, che consiglio caldamente, meglio ancora il manga dove non si presentano questi filler che danno quella sensazione noiosa ed "acquosa" alla serie.
Gensoumaden Saiyuki o meglio Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione è una serie animata di 50 episodi prodotta da Studio Pierrot, tratta dal manga di Kazuya Minekura e trasmessa in Italia nel contenitore Anime Night di MTV nel 2002 edita dalla società Dynit. La serie narra di un gruppo di quattro persone: il bonzo Genjo Sanzo armato di una pistola ammazza-demoni; Cho Hakkai, un uomo divenuto demone, gentile e sempre pacato in grado di usare l'energia vitale; Sha Gojyo, un essere per metà umano e metà demone, casanova e armato di un'alabarda di ferro con una lama a mezzaluna; ed infine Son Goku, un essere eretico originato da una roccia, dalle caratteristiche scimmiesche e con un bastone chiamato Nyoibo in grado di allungarsi o accorciarsi a suo piacimento. Il gruppo si dirige verso Ovest nel Tenjiku per impedire che il re dei demoni Gyumao sigillato 500 anni prima, torni in vita.
Leggendo la trama ed in particolare la descrizione dei personaggi, sicuramente verranno in mente delle analogie con Dragon Ball, per il semplice fatto che anche Saiyuki si ispira all'omonimo libro, le somiglianze comunque non si soffermano solo sulla storia di Viaggio verso Ovest ma anche proprio al manga di Toriyama. Il plot della serie che vede l'inizio di in un viaggio, come si può facilmente intuire diventerà un perno fisso, infatti da lì in poi vedremo sempre il gruppo di Sanzo imbattersi in eventi durante il viaggio e riprenderlo dopo la risoluzione.
Diciamo che l'anime di Saiyuki si può suddividere in 2 tronconi:
Ep.1-25, Voto 9,5: I primi 25 episodi suppergiù sono tratti dai primi 7 volumi del manga e narrano i primi fasti del gruppo di Sanzo contro quello del Principe Kogaiji e da alcuni flashback dei protagonisti. Questa prima parte ci mette poco a far innamorare lo spettatore, anche se filtrata da alcuni Anime Original, o meglio episodi di riempimento.
Ep.26-50, Voto 7: Gli ultimi 25 episodi invece sono una vera e propria saga originale, questa narra la battaglia contro Homura, il Principe Dio della Guerra. Bisogna dire che tra tutte le "saghe filler" che ho visto negli anime, questa forse è quella che ho gradito di più, anzi, che non riesco assolutamente ad odiare e a ritenere brutta, al tempo mi stupii di venire a sapere che si trattava di episodi di riempimento. Inutile dire che non è all'altezza della serie originale e che ovviamente come tutte le saghe filler non ha risvolti narrativi consistenti, inoltre anche qui non mancano degli intermezzi che rimandano le svolte solo per il gran finale, tra cui dei gradevoli episodi ambientati nel mondo celeste di 500 anni prima tratti dallo spinoff Saiyuki Gaiden.
Saiyuki non è il classico shonen di combattimento, infatti in quest'opera le mazzate non sono assolutamente ciò su cui fa leva la serie, il cavallo da battaglia infatti è la profondità delle situazioni e dei dialoghi, solitamente in un duello la bellezza non deriva dalla lotta ma bensì dallo scontro verbale che si viene a creare e per le atmosfere suggestive sorrette dalle bellissime OST in sottofondo. Ad insaporire di più la storia vi è una certa dose di humor che vede dei continui siparietti comici tra i protagonisti. Un altro elemento che salta subito all'occhio, è la grafica particolare, molto accesa e ritoccata in digitale, supportata da una regia bizzarra; inquadrature, luci/ombre e "riprese" non sono nella norma, e da un'animazione controversa; spesso le battaglie sono a malapena accennate e le scene, tipo i demoni morti che scompaiono dopo essere stati uccisi, ricordano più un videogioco. Non so quanto l'anime vada in simbiosi col manga, ciò che è certo è che bisogna vedersi qualche puntata prima di abituarsi a questo modo di fare che comunque io trovo in parte molto gradevole ed intrigante. Per quanto riguarda il character design, trovo i personaggi creati solo per l'anime abbastanza mediocri, fanno solo eccezione Homura, Shien, Zenon e pochi altri. In alcuni casi l'animazione è palesemente pessima, tipo l'episodio 27 dove si vede un furgone accappottarsi con una CG a dir poco orrenda, ok la regia particolare ma non si può a questi livelli.
Il comparto musicale è veramente eccellente; le opening e le ending sono molto orecchiabili, in particolare For Real e Tightrope. Le backround invece sono epiche ed evocative, perfette per una serie così profonda, uno dei comparti musicali più belli che io abbia mai sentito nel mondo degli anime.
Il doppiaggio italiano è molto suggestivo, ogni voce sembra appartenere davvero ai personaggi, in particolare quelle dei quattro protagonisti.
Il voto in conclusione sarebbe un 8,5, ma non essendoci i mezzi-voti metto 9, considerando anche il sentimento affettivo che provo verso Saiyuki, essendo uno dei primi anime che guardai su MTV. Ora non mi resta che guardare i sequel, Reload e Gunlock, sperando che siano all'altezza di questa serie.
Leggendo la trama ed in particolare la descrizione dei personaggi, sicuramente verranno in mente delle analogie con Dragon Ball, per il semplice fatto che anche Saiyuki si ispira all'omonimo libro, le somiglianze comunque non si soffermano solo sulla storia di Viaggio verso Ovest ma anche proprio al manga di Toriyama. Il plot della serie che vede l'inizio di in un viaggio, come si può facilmente intuire diventerà un perno fisso, infatti da lì in poi vedremo sempre il gruppo di Sanzo imbattersi in eventi durante il viaggio e riprenderlo dopo la risoluzione.
Diciamo che l'anime di Saiyuki si può suddividere in 2 tronconi:
Ep.1-25, Voto 9,5: I primi 25 episodi suppergiù sono tratti dai primi 7 volumi del manga e narrano i primi fasti del gruppo di Sanzo contro quello del Principe Kogaiji e da alcuni flashback dei protagonisti. Questa prima parte ci mette poco a far innamorare lo spettatore, anche se filtrata da alcuni Anime Original, o meglio episodi di riempimento.
Ep.26-50, Voto 7: Gli ultimi 25 episodi invece sono una vera e propria saga originale, questa narra la battaglia contro Homura, il Principe Dio della Guerra. Bisogna dire che tra tutte le "saghe filler" che ho visto negli anime, questa forse è quella che ho gradito di più, anzi, che non riesco assolutamente ad odiare e a ritenere brutta, al tempo mi stupii di venire a sapere che si trattava di episodi di riempimento. Inutile dire che non è all'altezza della serie originale e che ovviamente come tutte le saghe filler non ha risvolti narrativi consistenti, inoltre anche qui non mancano degli intermezzi che rimandano le svolte solo per il gran finale, tra cui dei gradevoli episodi ambientati nel mondo celeste di 500 anni prima tratti dallo spinoff Saiyuki Gaiden.
Saiyuki non è il classico shonen di combattimento, infatti in quest'opera le mazzate non sono assolutamente ciò su cui fa leva la serie, il cavallo da battaglia infatti è la profondità delle situazioni e dei dialoghi, solitamente in un duello la bellezza non deriva dalla lotta ma bensì dallo scontro verbale che si viene a creare e per le atmosfere suggestive sorrette dalle bellissime OST in sottofondo. Ad insaporire di più la storia vi è una certa dose di humor che vede dei continui siparietti comici tra i protagonisti. Un altro elemento che salta subito all'occhio, è la grafica particolare, molto accesa e ritoccata in digitale, supportata da una regia bizzarra; inquadrature, luci/ombre e "riprese" non sono nella norma, e da un'animazione controversa; spesso le battaglie sono a malapena accennate e le scene, tipo i demoni morti che scompaiono dopo essere stati uccisi, ricordano più un videogioco. Non so quanto l'anime vada in simbiosi col manga, ciò che è certo è che bisogna vedersi qualche puntata prima di abituarsi a questo modo di fare che comunque io trovo in parte molto gradevole ed intrigante. Per quanto riguarda il character design, trovo i personaggi creati solo per l'anime abbastanza mediocri, fanno solo eccezione Homura, Shien, Zenon e pochi altri. In alcuni casi l'animazione è palesemente pessima, tipo l'episodio 27 dove si vede un furgone accappottarsi con una CG a dir poco orrenda, ok la regia particolare ma non si può a questi livelli.
Il comparto musicale è veramente eccellente; le opening e le ending sono molto orecchiabili, in particolare For Real e Tightrope. Le backround invece sono epiche ed evocative, perfette per una serie così profonda, uno dei comparti musicali più belli che io abbia mai sentito nel mondo degli anime.
Il doppiaggio italiano è molto suggestivo, ogni voce sembra appartenere davvero ai personaggi, in particolare quelle dei quattro protagonisti.
Il voto in conclusione sarebbe un 8,5, ma non essendoci i mezzi-voti metto 9, considerando anche il sentimento affettivo che provo verso Saiyuki, essendo uno dei primi anime che guardai su MTV. Ora non mi resta che guardare i sequel, Reload e Gunlock, sperando che siano all'altezza di questa serie.
A tratti sarebbe anche interessante. Nei flashback. Dal momento che il passato dei personaggi è interessante. E in alcune apparizioni del principe. Peccato che sia poco, troppo poco.
Perché purtroppo il tutto si perde. Si perde in uno schema monotematico e ripetitivo che distrugge ogni qualità positiva dell'opera. Specie da un certo punto in avanti, quando (a quanto ne so) si stacca dal manga.
I protagonisti entrano in un villaggio in camionetta, Goku litiga un po' con Sagojo sempre per gli stessi motivi, sempre nello stesso modo, sempre con le stesse mani, sempre con gli stessi insulti, sempre con Goku che ha fame, Gojo che gli dice che è senza fondo, Goku che lo chiama pervertito, Gojo che lo chiama faccia da scimmia, Hakkai che ridacchia e Sanzo che dice di smetterla.
Entrati nel villaggio scoprono che c'è un demone.
I popolani hanno paura del demone.
I protagonisti sgridano i popolani perché sono fifoni.
I demoni attaccano i protagonisti.
I protagonisti dicono tre frasi spaccone e uccidono i demoni senza farsi un graffio.
Ripartono dal villaggio.
Goku, ha fame, litiga con Sagojo, Hakkai se la ride, Sanzo minaccia.
Fine di un episodio tipico. E per episodio tipico intendo circa tre quarti degli episodi che io abbia visto...
Ma questi demoni cambiano in qualcosa l'uno dall'altro? NO.
I sicari sono tutti uguali, nessuna tecnica che cambi o che metta in difficoltà i protagonisti, MAI. Perché loro non possono perdere.
Dulcis in fundo, i protagonisti usano sempre solo la stessa identica tecnica, per non sbagliare e per non rischiare di variare qualcosa. Visto un episodio si è vista tutta la tipologia.
E le accuse ai popolani? Da piangere!
Perché? Vedere degli dei in terra che si lamentano dei fifoni che combattono contro i demoni quando loro, quando affrontano gli stessi sicari, è già tanto se sudano, mi sembra un filino demenziale. Come se io passassi il tempo a dire alle formiche che non devono aver paura dei ragnetti, bella forza!
Poi ci sono un paio di episodi che sembrano portare minimamente avanti ma sono troppo pochi e la portano troppo poco avanti. Specie perché conclusi è come se non ci fossero stati, tanto si riparte.
Ad un certo punto verso il 27° episodio la trama sembra cominciare a migliorare con l'apparizione di un nuovo nemico. Alleluja!
E che fa questo nemico? Manda sicari inutili che non possono fare nulla contro i protagonisti e che ripetono lo schema dei demoni di cui ho già parlato passo passo senza sbagliare un colpo.
Aggiungeteci un'animazione che definir "ferma" è farle un complimento e capirete tutte le motivazioni del mio voto.
A breve leggerò il manga e spero sia meglio visto che, se non si perdesse in un'inutilità di filler tutti identicamente inutili IMHO potrebbe essere molto molto meglio. In caso aggiornerò la recensione.
Il voto sarebbe un 5.5; il fatto che all'inizio mi avesse preso alimenta la mia delusione per ciò che è diventato dopo.
Perché purtroppo il tutto si perde. Si perde in uno schema monotematico e ripetitivo che distrugge ogni qualità positiva dell'opera. Specie da un certo punto in avanti, quando (a quanto ne so) si stacca dal manga.
I protagonisti entrano in un villaggio in camionetta, Goku litiga un po' con Sagojo sempre per gli stessi motivi, sempre nello stesso modo, sempre con le stesse mani, sempre con gli stessi insulti, sempre con Goku che ha fame, Gojo che gli dice che è senza fondo, Goku che lo chiama pervertito, Gojo che lo chiama faccia da scimmia, Hakkai che ridacchia e Sanzo che dice di smetterla.
Entrati nel villaggio scoprono che c'è un demone.
I popolani hanno paura del demone.
I protagonisti sgridano i popolani perché sono fifoni.
I demoni attaccano i protagonisti.
I protagonisti dicono tre frasi spaccone e uccidono i demoni senza farsi un graffio.
Ripartono dal villaggio.
Goku, ha fame, litiga con Sagojo, Hakkai se la ride, Sanzo minaccia.
Fine di un episodio tipico. E per episodio tipico intendo circa tre quarti degli episodi che io abbia visto...
Ma questi demoni cambiano in qualcosa l'uno dall'altro? NO.
I sicari sono tutti uguali, nessuna tecnica che cambi o che metta in difficoltà i protagonisti, MAI. Perché loro non possono perdere.
Dulcis in fundo, i protagonisti usano sempre solo la stessa identica tecnica, per non sbagliare e per non rischiare di variare qualcosa. Visto un episodio si è vista tutta la tipologia.
E le accuse ai popolani? Da piangere!
Perché? Vedere degli dei in terra che si lamentano dei fifoni che combattono contro i demoni quando loro, quando affrontano gli stessi sicari, è già tanto se sudano, mi sembra un filino demenziale. Come se io passassi il tempo a dire alle formiche che non devono aver paura dei ragnetti, bella forza!
Poi ci sono un paio di episodi che sembrano portare minimamente avanti ma sono troppo pochi e la portano troppo poco avanti. Specie perché conclusi è come se non ci fossero stati, tanto si riparte.
Ad un certo punto verso il 27° episodio la trama sembra cominciare a migliorare con l'apparizione di un nuovo nemico. Alleluja!
E che fa questo nemico? Manda sicari inutili che non possono fare nulla contro i protagonisti e che ripetono lo schema dei demoni di cui ho già parlato passo passo senza sbagliare un colpo.
Aggiungeteci un'animazione che definir "ferma" è farle un complimento e capirete tutte le motivazioni del mio voto.
A breve leggerò il manga e spero sia meglio visto che, se non si perdesse in un'inutilità di filler tutti identicamente inutili IMHO potrebbe essere molto molto meglio. In caso aggiornerò la recensione.
Il voto sarebbe un 5.5; il fatto che all'inizio mi avesse preso alimenta la mia delusione per ciò che è diventato dopo.
Il mio primo contatto con Sayuki, che mi ha fatto appassionare alla storia e comprare il manga.
La trama riprende in parte quella del viaggio in occidente, una leggenda famosissima in Giappone che ha ispirato altri anime, rielaborato dalla Sensei Minekura. È importante sapere che il genere dell'anime non è Shonen Ai, anche se ci sono alcune scene ambigue, però piuttosto lievi rispetto a quelle del manga. L'anime segue fedelmente il manga per i primi episodi, per poi discostarsi completamente, tuttavia è presente un filler molto interessante, che non rovina affatto l'atmosfera dell'anime, ovvero quello del Dio Homura.
I quattro protagonisti hanno un passato negativo alle spalle, che ha condizionato il loro modo di essere e forse di agire; sono tutti diversi e ognuno con i propri pregi e difetti, sono quattro protagonisti, nessuno predomina sull'altro.
Il Chara Design non mi dispiace, anzi mi piace molto in quasi tutti gli episodi, certo, delle volte scade un po', ma non è la fine del mondo. Le sigle di apertura e chiusura sono semplicemente fantastiche (escludendo la prima ending) e l'animazione è abbastanza buona, anche se può apparire bloccata in certi punti.
Oltre alle sigle sono molto belle le musiche presenti negli episodi, in modo particolare "For real, piano version" uno dei temi più suggestivi.
Anche la caratterizzazione dei personaggi rimane buona, fedele al manga, ma aldilà di ciò troviamo anche alcune pecche, alcune abbastanza gravi come scene censurate: tanto per citare un esempio, nel manga i demoni venivano fatti a pezzi, qui scompaiono non appena vengono eliminati.
Altro difetto, ma decisamente meno grave, il fatto che i capelli del mezzodemone Sha Gojyo non siano rosso sangue, bensì di un poco piacevole... rosa scuro? Violetto? Mi chiedo se costasse tanto farglieli rossi.
Insomma, di pecche ne ha confrontato alla versione cartacea, ma sono più che altro dettagli tecnici. Rimane lo stesso il mio anime preferito, e consigliato a chiunque.
La trama riprende in parte quella del viaggio in occidente, una leggenda famosissima in Giappone che ha ispirato altri anime, rielaborato dalla Sensei Minekura. È importante sapere che il genere dell'anime non è Shonen Ai, anche se ci sono alcune scene ambigue, però piuttosto lievi rispetto a quelle del manga. L'anime segue fedelmente il manga per i primi episodi, per poi discostarsi completamente, tuttavia è presente un filler molto interessante, che non rovina affatto l'atmosfera dell'anime, ovvero quello del Dio Homura.
I quattro protagonisti hanno un passato negativo alle spalle, che ha condizionato il loro modo di essere e forse di agire; sono tutti diversi e ognuno con i propri pregi e difetti, sono quattro protagonisti, nessuno predomina sull'altro.
Il Chara Design non mi dispiace, anzi mi piace molto in quasi tutti gli episodi, certo, delle volte scade un po', ma non è la fine del mondo. Le sigle di apertura e chiusura sono semplicemente fantastiche (escludendo la prima ending) e l'animazione è abbastanza buona, anche se può apparire bloccata in certi punti.
Oltre alle sigle sono molto belle le musiche presenti negli episodi, in modo particolare "For real, piano version" uno dei temi più suggestivi.
Anche la caratterizzazione dei personaggi rimane buona, fedele al manga, ma aldilà di ciò troviamo anche alcune pecche, alcune abbastanza gravi come scene censurate: tanto per citare un esempio, nel manga i demoni venivano fatti a pezzi, qui scompaiono non appena vengono eliminati.
Altro difetto, ma decisamente meno grave, il fatto che i capelli del mezzodemone Sha Gojyo non siano rosso sangue, bensì di un poco piacevole... rosa scuro? Violetto? Mi chiedo se costasse tanto farglieli rossi.
Insomma, di pecche ne ha confrontato alla versione cartacea, ma sono più che altro dettagli tecnici. Rimane lo stesso il mio anime preferito, e consigliato a chiunque.
Ho appena finito di rivedere la serie per intero e sono pronto per fare una recensione un po' più approfondita: il voto giusto sarebbe circa 8.
Saiyuki è una serie piuttosto strana, con tanti pregi e tanti difetti sotto quasi tutti i punti di vista.
Grafica: disegni e fondali di ottimo livello per l'epoca, ma con animazioni decisamente scarse, a volte oserei dire inesistenti.
Personaggi: bellissimo il design dei personaggi principali (sia amici che nemici), scialbo e anonimo quello dei nemici generici e delle varie comparse.
Musiche: complessivamente molto belle e azzeccate, ottime anche le sigle.
Analizzata la forma, veniamo ora alla sostanza: l'impressione che si può avere dai primissimi episodi non è delle migliori perché si propone come una specie di shonen con trama banale, tanta azione e poco cervello. Nel giro di pochi episodi però (all'incirca intorno alla decima puntata) avviene una metamorfosi e l'anime si rivela l'esatto contrario di ciò che sembrava prima. La trama si infittisce, cominciano a intravedersi tematiche filosofiche molto profonde e affrontate in modo insolito. Fanno inoltre il loro ingresso molti nuovi personaggi mentre quelli già presenti acquistano sempre più spessore, soprattutto grazie ai lunghi flashback sul loro passato (o meglio sui loro passati), facendo crescere notevolmente l'interesse verso gli stessi.
Purtroppo tutto questo ben di dio è diluito in una quantità decisamente eccessiva di episodi, con il risultato di alternare le puntate più serie e importanti ai fini della trama o della caratterizzazione dei personaggi, ad altre decisamente frivole e inutili, paragonabili ai peggiori filler di Naruto, il che crea un contrasto piuttosto stridente e spiacevole.
Insomma una serie con le potenzialità di un capolavoro minata però da troppi difetti che potevano essere tranquillamente evitati.
Voto: 8
Saiyuki è una serie piuttosto strana, con tanti pregi e tanti difetti sotto quasi tutti i punti di vista.
Grafica: disegni e fondali di ottimo livello per l'epoca, ma con animazioni decisamente scarse, a volte oserei dire inesistenti.
Personaggi: bellissimo il design dei personaggi principali (sia amici che nemici), scialbo e anonimo quello dei nemici generici e delle varie comparse.
Musiche: complessivamente molto belle e azzeccate, ottime anche le sigle.
Analizzata la forma, veniamo ora alla sostanza: l'impressione che si può avere dai primissimi episodi non è delle migliori perché si propone come una specie di shonen con trama banale, tanta azione e poco cervello. Nel giro di pochi episodi però (all'incirca intorno alla decima puntata) avviene una metamorfosi e l'anime si rivela l'esatto contrario di ciò che sembrava prima. La trama si infittisce, cominciano a intravedersi tematiche filosofiche molto profonde e affrontate in modo insolito. Fanno inoltre il loro ingresso molti nuovi personaggi mentre quelli già presenti acquistano sempre più spessore, soprattutto grazie ai lunghi flashback sul loro passato (o meglio sui loro passati), facendo crescere notevolmente l'interesse verso gli stessi.
Purtroppo tutto questo ben di dio è diluito in una quantità decisamente eccessiva di episodi, con il risultato di alternare le puntate più serie e importanti ai fini della trama o della caratterizzazione dei personaggi, ad altre decisamente frivole e inutili, paragonabili ai peggiori filler di Naruto, il che crea un contrasto piuttosto stridente e spiacevole.
Insomma una serie con le potenzialità di un capolavoro minata però da troppi difetti che potevano essere tranquillamente evitati.
Voto: 8
Questo anime, a parer mio, si presenta bene e con carte di tutto rispetto. Questo meraviglioso viaggio verso l'occidente inizia in modo piuttosto semplice e lineare, ma si dimostra però ben presto molto più profondo ed interessante di quello che ci si poteva aspettare all'inizio. Si respira quell'atmosfera tipica occidentale che ti cattura profondamente.
I personaggi vengono trattati e delineati in modo perfetto, svelando sempre di più i retroscena del loro passato e facendo scorgere mille sfaccettature del loro carattere.
A livello grafico si può parlare di un ottima qualità per quanto riguarda i disegni. Anche la caratterizzazione visiva dei personaggi è molto buona e li rende immediatamente distinguibili tra loro e, allo stesso modo, tutti affascinanti. Bellissimo!
I personaggi vengono trattati e delineati in modo perfetto, svelando sempre di più i retroscena del loro passato e facendo scorgere mille sfaccettature del loro carattere.
A livello grafico si può parlare di un ottima qualità per quanto riguarda i disegni. Anche la caratterizzazione visiva dei personaggi è molto buona e li rende immediatamente distinguibili tra loro e, allo stesso modo, tutti affascinanti. Bellissimo!
Un altro capolavoro dell'animazione giapponese, senza ombra di dubbio!
(infatti, sono riuscita a vederlo dall'inizio alla fine, anche se devo vedere la serie Reload).
Per i curiosi che non sanno nulla né del manga né dell'anime, ecco una piccola perla di saggezza prima delle spiegazioni ufficiali: la prima volta che ho visto quest'anime di sfuggita facendo zapping con il telecomando, ho pensato: "Questi tipi sembrano completamente suonati".
Guardandolo con attenzione, tempo dopo, (tra le risate interminabili) mi sono ricreduta: "Quei tipi SONO completamente FUORI DI TESTA!!!" XD
Per cui non aspettatevi di meno. La storia è incentrata su quattro personaggi principali: Un monaco di altissimo livello, un ragazzo fortissimo che lo segue ovunque, un mezzodemone che si comporta come un fratello maggiore e un demone dall'aspetto mite, che viaggiano verso ovest per scongiurare un anomalia, che sconvolge la loro terra facendo impazzire tutti i demoni, salvo questi tre (ora capirete perchè dico tre).
Detto così sembra una bella storiella di amicizia e buoni propositi, ma che mi dite se aggiungo un po' di caratteristiche meno "positive e consuete"?
Allora, il monaco in questione (Sanzo) è un "bonzo corrotto" che non fa altro che fumare, picchiare i suoi compagni e sparare a destra e a sinistra.
Il ragazzino (Goku) è un demone di oltre 500 anni (anche se ne dimostra 5) che mangia a più non posso, crea gag divertentissime (a sue spese dato che il monaco lo mena un giorno sì e l'altro pure!) e litiga con il mezzodemone ogni volta che ne ha l'occasione.
Quest'ultimo (Goijo) è un "kappa pervertito" (ovvero un demone d'acqua che corre dietro a tutte le belle donne e, come se non bastasse, ha sempre una sigaretta in bocca).
Mentre l'ultimo (Hakkai) è tutto fuorché normale, per cui non fatevi ingannare dalla sua faccia da angioletto, perchè è capace di azioni folli!
Aggiungete a questi quattro combattimenti mozzafiato, musiche irresistibili, passati oscuri e tragici e altri personaggi folli ed ecco a voi Saiyuki!
Per quelli che hanno letto il manga, vi annuncio con grande dispiacere che la storia non segue fedelmente il manga.
Mi spigo meglio: per metà circa è identico al manga (salvo alcuni episodi assurdi ed esilaranti aggiuntivi, che vi serviranno per staccare un po' dalla storia).
Successivamente, però, fa la sua entrata in scena un personaggio inatteso (dato che non esiste nel fumetto), ovvero il dio della guerra... (no, non è Nataku) Homura.
Non per questo l'anime perde punti, anzi!
I combattimento sono mozzafiato, le battute sono da sbellicarsi e non è male sentire la suspense che sale, visto che, anche se abbiamo letto il manga, non possiamo sapere cosa accadrà.
Ma non disperate! La storia originale prosegue nella serie Reload (inedita in Italia) e che, purtroppo, i veri fan come me e mio fratello si dovranno accontentare di vedere sottotitolata in italiano (anche se spero vivamente che arrivi presto in Italia! XD).
Per cui, se volete immergervi in una storia insolita e coinvolgente non dovete fare altro che guardare Saiyuki e, possibilmente, leggere anche il manga.
Non ne rimarrete delusi, garantito da una vera fan di manga e anime! =)
(infatti, sono riuscita a vederlo dall'inizio alla fine, anche se devo vedere la serie Reload).
Per i curiosi che non sanno nulla né del manga né dell'anime, ecco una piccola perla di saggezza prima delle spiegazioni ufficiali: la prima volta che ho visto quest'anime di sfuggita facendo zapping con il telecomando, ho pensato: "Questi tipi sembrano completamente suonati".
Guardandolo con attenzione, tempo dopo, (tra le risate interminabili) mi sono ricreduta: "Quei tipi SONO completamente FUORI DI TESTA!!!" XD
Per cui non aspettatevi di meno. La storia è incentrata su quattro personaggi principali: Un monaco di altissimo livello, un ragazzo fortissimo che lo segue ovunque, un mezzodemone che si comporta come un fratello maggiore e un demone dall'aspetto mite, che viaggiano verso ovest per scongiurare un anomalia, che sconvolge la loro terra facendo impazzire tutti i demoni, salvo questi tre (ora capirete perchè dico tre).
Detto così sembra una bella storiella di amicizia e buoni propositi, ma che mi dite se aggiungo un po' di caratteristiche meno "positive e consuete"?
Allora, il monaco in questione (Sanzo) è un "bonzo corrotto" che non fa altro che fumare, picchiare i suoi compagni e sparare a destra e a sinistra.
Il ragazzino (Goku) è un demone di oltre 500 anni (anche se ne dimostra 5) che mangia a più non posso, crea gag divertentissime (a sue spese dato che il monaco lo mena un giorno sì e l'altro pure!) e litiga con il mezzodemone ogni volta che ne ha l'occasione.
Quest'ultimo (Goijo) è un "kappa pervertito" (ovvero un demone d'acqua che corre dietro a tutte le belle donne e, come se non bastasse, ha sempre una sigaretta in bocca).
Mentre l'ultimo (Hakkai) è tutto fuorché normale, per cui non fatevi ingannare dalla sua faccia da angioletto, perchè è capace di azioni folli!
Aggiungete a questi quattro combattimenti mozzafiato, musiche irresistibili, passati oscuri e tragici e altri personaggi folli ed ecco a voi Saiyuki!
Per quelli che hanno letto il manga, vi annuncio con grande dispiacere che la storia non segue fedelmente il manga.
Mi spigo meglio: per metà circa è identico al manga (salvo alcuni episodi assurdi ed esilaranti aggiuntivi, che vi serviranno per staccare un po' dalla storia).
Successivamente, però, fa la sua entrata in scena un personaggio inatteso (dato che non esiste nel fumetto), ovvero il dio della guerra... (no, non è Nataku) Homura.
Non per questo l'anime perde punti, anzi!
I combattimento sono mozzafiato, le battute sono da sbellicarsi e non è male sentire la suspense che sale, visto che, anche se abbiamo letto il manga, non possiamo sapere cosa accadrà.
Ma non disperate! La storia originale prosegue nella serie Reload (inedita in Italia) e che, purtroppo, i veri fan come me e mio fratello si dovranno accontentare di vedere sottotitolata in italiano (anche se spero vivamente che arrivi presto in Italia! XD).
Per cui, se volete immergervi in una storia insolita e coinvolgente non dovete fare altro che guardare Saiyuki e, possibilmente, leggere anche il manga.
Non ne rimarrete delusi, garantito da una vera fan di manga e anime! =)
Il buon vecchio Saiyuki, devo ammettere che col senno di poi (cioè dopo aver letto il manga) il chara non è il massimo... Per quanto ricordi la storia sulle prime segue abbastanza il manga, forse un po' allungata la storia, sinceramente la parte che preferisco è il Gaiden che appare a sprazzi da un certo punto in poi (W Konzen XD) mi dispiace un pò che la storia del Gaiden non venga ulteriormente fatta ma va bé. Direi che da 'Gaiden' in poi la serie accumula punti perchè si la storia è carina ma non regge il confronto con l'originale cartaceo o la botta di originalità finale è piacevole. Non ho visto la seconda serie ma già dagli spezzoni visti qua e la non mi ispira più di tanto. La cosa peggiore, esclusa un po' la lentezza e il chara un po' spigoloso, sono le sigle a dir poco orribili, l'unica che si salva un po' è la Tightrope (Requiem Version) beccato che sia in uno dei film (che non ho visto, ma che razza di fan sono??). Quindi mi tengo sul sicuro 7 sufficiente ma niente di esaltante.
In questa recensione cercherò di confrontare il meno possibile l'anime col manga (molto più ricco rispetto alla versione animata)
Saiyuki è un anime ispirato alla famosa leggenda cinese che vede protagonista un gruppo di quattro ragazzi in viaggio verso ovest; questi sono tre demoni, Sha Gojyo, Son Goku e Cho Hakkai, guidati da un monaco di nome Sanzo. Al racconto originale si sommano diverse nuove idee ed elementi moderni che rendono l'ambiente particolare e originale (come ad esempio il piccolo drago bianco che diventa una jeep... )
Lo stile dell'autrice, sia nel manga sia nell'anime, si fa riconoscere facilmente e i personaggi sono ben diversi da come ci si potrebbe aspettare: Sanzo sembra tutto tranne un monaco, Goku, sebbene creda fermamente nei valori, non è per nulla privo di peccato, mentre Gojyo, il kappa dagli occhi rossi, ha la fama di donnaiolo e truffatore. Persino Hakkai che sembra il più docile del gruppo è forse quello che nasconde più scheletri nell'armadio.
Nonostante i caratteri totalmente diversi dei suoi componenti in perenne lotta tra loro, il gruppo è in realtà molto affiatato.
Purtroppo l'anime scorre lento ed è farcito di scene con il solo scopo di esaltare i personaggi, i quali sono sempre pronti ad apparire magicamente in aiuto degli amici nel momento giusto, a riempire i combattimenti delle solite battute presuntuose del tipo "tsk! Ti ho sottovalutato, ma questa volta non te la caverai così facilmente! " o "mpf! È tutto qui quello che sai fare? " e ad apparire splendidi anche pestati a sangue...
E' questo che penalizza un po' questo anime: tutto risulta piuttosto esagerato e a volte arriva a sfiorare il ridicolo (basti vedere certi mostri che non sanno neanche da che parte girarsi).
Nulla da dire alla musica, anche se alla lunga stufa un po'. Anche le sigle, decisamente orecchiabili, regalano delle buonissime animazioni (non si può però dire lo stesso del resto dell'opera).
Nel complesso è un buon anime, anche se i disegni non sono sempre eccellenti e certi messaggi non mi hanno trovato per nulla d'accordo (ma sono davvero così drastiche le regole del buddismo? Non mi risulta).
C'è da dire che da una parte lo associo ai miei ricordi della scuola media, di conseguenza non riuscirò mai a dare un giudizio pienamente oggettivo.
Saiyuki è un anime ispirato alla famosa leggenda cinese che vede protagonista un gruppo di quattro ragazzi in viaggio verso ovest; questi sono tre demoni, Sha Gojyo, Son Goku e Cho Hakkai, guidati da un monaco di nome Sanzo. Al racconto originale si sommano diverse nuove idee ed elementi moderni che rendono l'ambiente particolare e originale (come ad esempio il piccolo drago bianco che diventa una jeep... )
Lo stile dell'autrice, sia nel manga sia nell'anime, si fa riconoscere facilmente e i personaggi sono ben diversi da come ci si potrebbe aspettare: Sanzo sembra tutto tranne un monaco, Goku, sebbene creda fermamente nei valori, non è per nulla privo di peccato, mentre Gojyo, il kappa dagli occhi rossi, ha la fama di donnaiolo e truffatore. Persino Hakkai che sembra il più docile del gruppo è forse quello che nasconde più scheletri nell'armadio.
Nonostante i caratteri totalmente diversi dei suoi componenti in perenne lotta tra loro, il gruppo è in realtà molto affiatato.
Purtroppo l'anime scorre lento ed è farcito di scene con il solo scopo di esaltare i personaggi, i quali sono sempre pronti ad apparire magicamente in aiuto degli amici nel momento giusto, a riempire i combattimenti delle solite battute presuntuose del tipo "tsk! Ti ho sottovalutato, ma questa volta non te la caverai così facilmente! " o "mpf! È tutto qui quello che sai fare? " e ad apparire splendidi anche pestati a sangue...
E' questo che penalizza un po' questo anime: tutto risulta piuttosto esagerato e a volte arriva a sfiorare il ridicolo (basti vedere certi mostri che non sanno neanche da che parte girarsi).
Nulla da dire alla musica, anche se alla lunga stufa un po'. Anche le sigle, decisamente orecchiabili, regalano delle buonissime animazioni (non si può però dire lo stesso del resto dell'opera).
Nel complesso è un buon anime, anche se i disegni non sono sempre eccellenti e certi messaggi non mi hanno trovato per nulla d'accordo (ma sono davvero così drastiche le regole del buddismo? Non mi risulta).
C'è da dire che da una parte lo associo ai miei ricordi della scuola media, di conseguenza non riuscirò mai a dare un giudizio pienamente oggettivo.
Si tratta di un anime ormai famosissimo e molto apprezzato. La realizzazione tecnica è ottima e il chara design fedele a quello del manga, bellissimo. Anche la trama è interessante, parte da episodi auto conclusivi piacevoli per poi sviluppare una trama stupefacente, fatta di divinità e rancori passati, spiegati meglio in un flashback ben realizzato e gradevole. Tutta la trama è resa affascinante dalle figure ottimamente disegnate e dalla poesia della trama e dell'ambientazione. L'unica pecca sono i principi buddhisti su cui si basa la trama, che non tutti possono apprezzare e che possono provocare un rifiuto verso l'ideologia con cui si muovono i personaggi. In ogni caso, un anime da guardare.
Serie difficile da definire.
Credo che MAI come in questo caso esista una spaccatura più grossa tra chi lo ama e chi lo odia.
COME CAPIRE A QUALE DELLE DUE CATEGORIE APPARTENETE: guardatevi l'episodio 8. Se dopo la visione vi continua ad interessare, ok. Se al contrario continuate a non farvelo piacere... Credo che non ci sia niente da fare. Lasciate perdere, e nessuno ve ne vorrà per questo.
TECNICAMENTE PARLANDO:
Una vera e propria schifezza sotto ogni punto di vista. Animazione ben sotto la media, chara design che definire un obbrobrio è un eufemismo, musiche (sigle d'apertura escluse) insulse, fondali che non dicono niente, trama rispetto al manga pasticciata e censurata (SI', L'HANNO CENSURATO! Cari fan di questa serie, non continuante a fare finta di niente! Hanno segato via cose anche importanti per la storia!).
Ma c'è un "però". Anzi, ce ne sono diversi.
Intanto, l'integrazione del Gaiden. A partire dalla seconda metà della serie, la trama si distacca quasi completamente dal manga, esclusi i numerosi riferimenti al Gaiden (Saiyuki Gaiden, prequel della serie principale tutt'ora in corso di pubblicazione) che sono risultati "interessanti" anche per alcuni membri la categoria degli "anti-Saiyuki".
In secondo luogo, in alcune parti c'è un uso insolito delle sequenze narrative. Se volete un paragone, certe colorazioni e certe inquadrature, sono simili alle sperimentazioni che verranno fatte un paio d'anni dopo per "The Soultaker".
VOTO:
sarebbe un 6 (a pelo) ma essendo io fan di Saiyu lo alzo di uno.
Credo che MAI come in questo caso esista una spaccatura più grossa tra chi lo ama e chi lo odia.
COME CAPIRE A QUALE DELLE DUE CATEGORIE APPARTENETE: guardatevi l'episodio 8. Se dopo la visione vi continua ad interessare, ok. Se al contrario continuate a non farvelo piacere... Credo che non ci sia niente da fare. Lasciate perdere, e nessuno ve ne vorrà per questo.
TECNICAMENTE PARLANDO:
Una vera e propria schifezza sotto ogni punto di vista. Animazione ben sotto la media, chara design che definire un obbrobrio è un eufemismo, musiche (sigle d'apertura escluse) insulse, fondali che non dicono niente, trama rispetto al manga pasticciata e censurata (SI', L'HANNO CENSURATO! Cari fan di questa serie, non continuante a fare finta di niente! Hanno segato via cose anche importanti per la storia!).
Ma c'è un "però". Anzi, ce ne sono diversi.
Intanto, l'integrazione del Gaiden. A partire dalla seconda metà della serie, la trama si distacca quasi completamente dal manga, esclusi i numerosi riferimenti al Gaiden (Saiyuki Gaiden, prequel della serie principale tutt'ora in corso di pubblicazione) che sono risultati "interessanti" anche per alcuni membri la categoria degli "anti-Saiyuki".
In secondo luogo, in alcune parti c'è un uso insolito delle sequenze narrative. Se volete un paragone, certe colorazioni e certe inquadrature, sono simili alle sperimentazioni che verranno fatte un paio d'anni dopo per "The Soultaker".
VOTO:
sarebbe un 6 (a pelo) ma essendo io fan di Saiyu lo alzo di uno.