Basquash!
Se siete alla ricerca di un'opera fuori dagli schemi, l'avete trovata! E' vero che in Basquash! i personaggi sono quasi tutti stereotipati ma è anche vero che quest'anime cade poche volte nella banalità. Detto questo, sicuramente non dovete aspettarvi un'opera impegnativa o di difficile "lettura", anzi...
Basquash! è, infatti, un'opera semplice e simpatica ma la qualità che più mi ha colpito (e che in gran parte giustifica l'8) è la freschezza che si respira in tutto lo svolgersi della vicenda.
La trama è semplice e lineare: gli anni passano e il basket ora si gioca "in sella" a dei robottoni, ma tra i talenti di questo nuovo sport, nasce (deve nascere!) la leggenda! A condimento di questa trama ci sono storie d'amore, gag esilaranti e una buona dose d'azione-sport.
Il punto forte dell'anime, secondo il mio modesto parere, sono i personaggi (oltre che la grafica pulita e molto luminosa). Nel "cast" troviamo infatti personaggi per tutti i gusti: tipi strani a bizzeffe, il tormentato di turno, il protagonista casinista, la fidanzata all'inizio antipatica, quella innamorata ma di cui non vengono capiti i sentimenti, etc etc. Ma, anche in questo caso, pochi personaggi (se non nessuno) restano al punto di partenza, tutti subiscono un'evoluzione.
Alla fine un 8 è più che meritato per un anime che non si lascia acclamare come capolavoro ma che si lascia guardare col sorriso sulle labbra e senza momenti di noia... a tal punto, se proprio devo trovare una pecca, ci sono un paio di episodi filler e noiosi (ma giusto 2!) che rallentano la narrazione... ma quale anime non ne ha?!
Genialata assoluta poi le scarpe dei robottoni della NIKE!
Un'ultima cosa: non vi lasciate spaventare dal nome impronunciabile dell'anime, dopo averlo visto, almeno una volta griderete BASQUASH!
Basquash! è, infatti, un'opera semplice e simpatica ma la qualità che più mi ha colpito (e che in gran parte giustifica l'8) è la freschezza che si respira in tutto lo svolgersi della vicenda.
La trama è semplice e lineare: gli anni passano e il basket ora si gioca "in sella" a dei robottoni, ma tra i talenti di questo nuovo sport, nasce (deve nascere!) la leggenda! A condimento di questa trama ci sono storie d'amore, gag esilaranti e una buona dose d'azione-sport.
Il punto forte dell'anime, secondo il mio modesto parere, sono i personaggi (oltre che la grafica pulita e molto luminosa). Nel "cast" troviamo infatti personaggi per tutti i gusti: tipi strani a bizzeffe, il tormentato di turno, il protagonista casinista, la fidanzata all'inizio antipatica, quella innamorata ma di cui non vengono capiti i sentimenti, etc etc. Ma, anche in questo caso, pochi personaggi (se non nessuno) restano al punto di partenza, tutti subiscono un'evoluzione.
Alla fine un 8 è più che meritato per un anime che non si lascia acclamare come capolavoro ma che si lascia guardare col sorriso sulle labbra e senza momenti di noia... a tal punto, se proprio devo trovare una pecca, ci sono un paio di episodi filler e noiosi (ma giusto 2!) che rallentano la narrazione... ma quale anime non ne ha?!
Genialata assoluta poi le scarpe dei robottoni della NIKE!
Un'ultima cosa: non vi lasciate spaventare dal nome impronunciabile dell'anime, dopo averlo visto, almeno una volta griderete BASQUASH!
La prima cosa che balza agli occhi (letteralmente) di quest'anime è la grande cura tecnica con cui gli autori l'hanno realizzato. I fondali sono bellissimi, in particolare gli scenari urbani. I protagonisti vivono e si muovono all'interno di una città molto affascinante, dove splendore e decadenza si mescolano tra loro in poco spazio. Dove un'umanità estremamente varia circola tra grandi spazi e vicoletti semidistrutti. Sotto alcuni aspetti assomiglia un po' al Bronx come, iconograficamente, si presentava una volta (ora è diventato un quartiere di loft costosi).
Mi è capitato diverse volte di fermare l'immagine durante la visione, proprio per godermi tutti i dettagli dei disegni e della città; è incredibile la cura che gli illustratori vi hanno dedicato.
Anche il chara dei personaggi è molto gradevole, sebbene sia maggiormente nella norma rispetto al resto.
E veniamo ora alla narrazione. Innanzitutto, se siete appassionati di basket, questo anime fa per voi. In realtà la serie è incentrata su di un gioco che un po' assomiglia al basket, ma non è proprio il basket convenzionale che conosciamo noi, e si chiama Basquash!, appunto; tanto basta, però, per permettere agli autori una clamorosa "marchetta" (mi si scusi il termine non proprio ortodosso, ma penso che renda molto bene l'idea) a favore di una nota marca di scarpe sportive. Inoltre, sia l'estetica dei personaggi, sia il loro abbigliamento richiamano molto quelle atmosfere metropolitane, un po' hip-hop, un po' underground, che ben si sposano con questo sport.
Lo spirito con cui i personaggi affrontano le situazioni, non solo quelle sportive, richiamano un po' un altro anime famoso: "Gurren Lagann". Anche in "Basquash!" tutto è esagerato: gesti, parole, situazioni, tutto portato al parossismo. I dialoghi spesso infarciti di affermazioni apodittiche, senza alcun diritto di replica. Però è divertente, e la visione scorre via piacevolmente.
Il fulcro attorno a cui gira la storia, e che riguarda chi più, che meno, tutti i personaggi, è il bisogno/desiderio di riscatto; è la molla che spinge i protagonisti ad agire, e l'unica strada che possono percorrere per raggiungere tale riscatto, è quella di diventare campioni di Basquash!
L'anime è consigliato anche a chi, come me, non ama particolarmente il basket.
Mi è capitato diverse volte di fermare l'immagine durante la visione, proprio per godermi tutti i dettagli dei disegni e della città; è incredibile la cura che gli illustratori vi hanno dedicato.
Anche il chara dei personaggi è molto gradevole, sebbene sia maggiormente nella norma rispetto al resto.
E veniamo ora alla narrazione. Innanzitutto, se siete appassionati di basket, questo anime fa per voi. In realtà la serie è incentrata su di un gioco che un po' assomiglia al basket, ma non è proprio il basket convenzionale che conosciamo noi, e si chiama Basquash!, appunto; tanto basta, però, per permettere agli autori una clamorosa "marchetta" (mi si scusi il termine non proprio ortodosso, ma penso che renda molto bene l'idea) a favore di una nota marca di scarpe sportive. Inoltre, sia l'estetica dei personaggi, sia il loro abbigliamento richiamano molto quelle atmosfere metropolitane, un po' hip-hop, un po' underground, che ben si sposano con questo sport.
Lo spirito con cui i personaggi affrontano le situazioni, non solo quelle sportive, richiamano un po' un altro anime famoso: "Gurren Lagann". Anche in "Basquash!" tutto è esagerato: gesti, parole, situazioni, tutto portato al parossismo. I dialoghi spesso infarciti di affermazioni apodittiche, senza alcun diritto di replica. Però è divertente, e la visione scorre via piacevolmente.
Il fulcro attorno a cui gira la storia, e che riguarda chi più, che meno, tutti i personaggi, è il bisogno/desiderio di riscatto; è la molla che spinge i protagonisti ad agire, e l'unica strada che possono percorrere per raggiungere tale riscatto, è quella di diventare campioni di Basquash!
L'anime è consigliato anche a chi, come me, non ama particolarmente il basket.
<i>Da qualche parte nell'universo esiste una galassia nella quale c'è un pianeta chiamato Earthdash. Se su questo pianeta alzi gli occhi al cielo scoprirai che la sua luna ospita una città chiamata Mooneyes. Più luminosa del sole di giorno e più scintillante delle stelle di notte quella città rappresenta i sogni e le speranze della gente. Tutti sognano di andare a vivere sulla luna, prima o poi...</i>
<i>Shouji Kawamori</i>, nume tutelare dell'animazione giapponese sin dai tempi del primo <i>Macross</i>, pare non farsi alcun problema a utilizzare i mecha nei modi più inconsueti e improbabili, tuttavia con Basquash! arriva probabilmente a superare se stesso. Non contento di averli fatti surfare in aria in <i>Eureka Seven</i>, stavolta decide di... giocarci a basket! Ma solo dopo aver fatto loro indossare un bel paio di scarpe giganti targate Nike!
Con un incipit del genere difficile aspettare una serie che si prenda troppo sul serio, e così infatti è: in <b>Basquash</b> gli sceneggiatori sembrano essersi divertiti molto a inserire tutto ciò che passava loro per la testa. Feticiste dei piedi che parlano solo con loro perché "i piedi non mentono mai", uomini fissati con le sfere perfette, siano esse palle da gioco, bolle di sapone o tette, strani animali parlanti di origine ignota, ragazze in cerca dei geni di uomini forti che si bagnano ogni volta che trovano un uomo in grado di sconfiggerle, tette lunari che sfidano la gravità terrestre, giganti, mafiosi, esseri umani potenziati artificialmente, canestri in grado di registrare il "grado di leggenda" di ogni tiro sono solo alcune delle cose che potremo trovare in <b>Basquash!</b>. Insomma, una cosa è certa: <i>Kawamori</i> e soci hanno dato libero sfogo alla fantasia quasi come se a ogni nuova idea avessero pensato: "Oddio, questa è una figata, dobbiamo inserirla a ogni costo!". Ovviamente tutto ciò ha come principale conseguenza negativa una certa perdita di credibilità e coerenza, tuttavia, come accennato sopra, <b>Basquash!</b> non è neanche lontanamente un titolo ambizioso come potevano essere <i>Macross</i>, <i>Escaflowne</i> o <i>Eureka Seven</i>, risultando più facilmente accostabile a un <i>Aquarion</i>, e è perciò apprezzabile al meglio solamente ponendosi nel medesimo ordine d'idee dei suoi autori e lasciandosi trasportare dalla narrazione, mettendo già in conto la presenza di scene e comportamenti a volte abbastanza insensati e buchi narrativi.
Nonostante tutto questo, tuttavia, non si può definire <b>Basquash!</b> un anime superficiale, in fondo tra i suoi creatori c'è sempre uno dei maggiori talenti dell'ultimo trentennio d'animazione. Diverse sono le tematiche affrontate, alcune dichiaratamente, altre più in sottofondo; a farla da padrone sembra tuttavia, come già era stato in <i>Escaflowne</i>, il dualismo tra scienza e miracolo generato dalle mani dell'uomo, tra logica e sentimenti, tra mente e cuore.
Perfettamente in linea con lo spirito della storia è la caratterizzazione del protagonista Dan JD, insulso tappetto dai capelli alla supersayan di rara stupidità ma con una grande abilità nel basket e lo scopo dichiarato di distruggere l'BFB (Big Foot Basket), la lega sportiva in cui squadre di tre giocatori si sfidano alla guida dei loro possenti mecha.
Abbastanza canonica la decisione di assegnare a ciascuno dei personaggi principali un passato doloroso e tormentato da cui non sono ancora stati in grado di affrancarsi e i cui strascichi li condizionano ancora oggi. Questo non solo permette l'inserimento di diverse sotto-trame legate alle vicende dei singoli personaggi, ma anche di guidarne la crescita e la maturazione psicologica su binari prestabiliti di pari passo al superamento del dolore degli eventi passati e l'accettazione del presente. Maturazione dei personaggi che è sì presente, in <b>Basquash!</b>, ma non eccessivamente enfatizzata, limitandosi più che altro alla smussatura degli angoli più appuntiti del carattere dei vari personaggi, mantenendone pressoché inalterate le singole caratterizzazioni.
Ispirata a <i>Macross</i> è la profonda compenetrazione tra musica e storia, grazie al gruppo Idol delle Eclipse, le cui canzoni acquisiscono nell'economia della vicenda un'importanza superiore a quella di mera colonna sonora, così come già era stato per Minmay e il suo Kyun Kyun, sebbene il paragone sia per certi versi ingeneroso verso una delle figure maggiormente iconiche dell'animazione giapponese tutta. Per il resto, l'OST riesce a supportare più che bene le immagini in ogni situazione, dando tuttavia il meglio di sé con le potenti melodie che accompagnano le partite di <b>Basquash!</b>, altamente spettacolari e con animazioni e giochi di luce in grado di rendere al meglio dribbling, passaggi e schiacciate portati all'eccesso di questi enormi robot.
L'estetica di <i>Kawamori</i>, in grado di segnare un'intera generazione di creativi e araldo della nuova era dell'animazione profetizzata da <i>Nagano</i> a Shinjuku nel 1981, è qui presente più forte che mai ed esplode in tutta la sua fantasia e il suo estro creativo non essendo limitata da esigenze di coerenza e credibilità narrativa. <b>Basquash!</b> è un po' di tutto, uno spokon, un racconto di formazione, una commedia sentimentale, una storia di fantascienza, un'epopea epica... Proprio per questa sua natura indefinita, <b>Basquash!</b> può parimenti risultare una visione incredibilmente appassionante come venire recepito come una colossale puttanata, in base al proprio grado di "sospensione dell'idiozia" e al diverso peso che si vuole dare, nell'analisi dell'opera, all'incoerenza e insensatezza di alcune situazioni.</i></i>
<i>Shouji Kawamori</i>, nume tutelare dell'animazione giapponese sin dai tempi del primo <i>Macross</i>, pare non farsi alcun problema a utilizzare i mecha nei modi più inconsueti e improbabili, tuttavia con Basquash! arriva probabilmente a superare se stesso. Non contento di averli fatti surfare in aria in <i>Eureka Seven</i>, stavolta decide di... giocarci a basket! Ma solo dopo aver fatto loro indossare un bel paio di scarpe giganti targate Nike!
Con un incipit del genere difficile aspettare una serie che si prenda troppo sul serio, e così infatti è: in <b>Basquash</b> gli sceneggiatori sembrano essersi divertiti molto a inserire tutto ciò che passava loro per la testa. Feticiste dei piedi che parlano solo con loro perché "i piedi non mentono mai", uomini fissati con le sfere perfette, siano esse palle da gioco, bolle di sapone o tette, strani animali parlanti di origine ignota, ragazze in cerca dei geni di uomini forti che si bagnano ogni volta che trovano un uomo in grado di sconfiggerle, tette lunari che sfidano la gravità terrestre, giganti, mafiosi, esseri umani potenziati artificialmente, canestri in grado di registrare il "grado di leggenda" di ogni tiro sono solo alcune delle cose che potremo trovare in <b>Basquash!</b>. Insomma, una cosa è certa: <i>Kawamori</i> e soci hanno dato libero sfogo alla fantasia quasi come se a ogni nuova idea avessero pensato: "Oddio, questa è una figata, dobbiamo inserirla a ogni costo!". Ovviamente tutto ciò ha come principale conseguenza negativa una certa perdita di credibilità e coerenza, tuttavia, come accennato sopra, <b>Basquash!</b> non è neanche lontanamente un titolo ambizioso come potevano essere <i>Macross</i>, <i>Escaflowne</i> o <i>Eureka Seven</i>, risultando più facilmente accostabile a un <i>Aquarion</i>, e è perciò apprezzabile al meglio solamente ponendosi nel medesimo ordine d'idee dei suoi autori e lasciandosi trasportare dalla narrazione, mettendo già in conto la presenza di scene e comportamenti a volte abbastanza insensati e buchi narrativi.
Nonostante tutto questo, tuttavia, non si può definire <b>Basquash!</b> un anime superficiale, in fondo tra i suoi creatori c'è sempre uno dei maggiori talenti dell'ultimo trentennio d'animazione. Diverse sono le tematiche affrontate, alcune dichiaratamente, altre più in sottofondo; a farla da padrone sembra tuttavia, come già era stato in <i>Escaflowne</i>, il dualismo tra scienza e miracolo generato dalle mani dell'uomo, tra logica e sentimenti, tra mente e cuore.
Perfettamente in linea con lo spirito della storia è la caratterizzazione del protagonista Dan JD, insulso tappetto dai capelli alla supersayan di rara stupidità ma con una grande abilità nel basket e lo scopo dichiarato di distruggere l'BFB (Big Foot Basket), la lega sportiva in cui squadre di tre giocatori si sfidano alla guida dei loro possenti mecha.
Abbastanza canonica la decisione di assegnare a ciascuno dei personaggi principali un passato doloroso e tormentato da cui non sono ancora stati in grado di affrancarsi e i cui strascichi li condizionano ancora oggi. Questo non solo permette l'inserimento di diverse sotto-trame legate alle vicende dei singoli personaggi, ma anche di guidarne la crescita e la maturazione psicologica su binari prestabiliti di pari passo al superamento del dolore degli eventi passati e l'accettazione del presente. Maturazione dei personaggi che è sì presente, in <b>Basquash!</b>, ma non eccessivamente enfatizzata, limitandosi più che altro alla smussatura degli angoli più appuntiti del carattere dei vari personaggi, mantenendone pressoché inalterate le singole caratterizzazioni.
Ispirata a <i>Macross</i> è la profonda compenetrazione tra musica e storia, grazie al gruppo Idol delle Eclipse, le cui canzoni acquisiscono nell'economia della vicenda un'importanza superiore a quella di mera colonna sonora, così come già era stato per Minmay e il suo Kyun Kyun, sebbene il paragone sia per certi versi ingeneroso verso una delle figure maggiormente iconiche dell'animazione giapponese tutta. Per il resto, l'OST riesce a supportare più che bene le immagini in ogni situazione, dando tuttavia il meglio di sé con le potenti melodie che accompagnano le partite di <b>Basquash!</b>, altamente spettacolari e con animazioni e giochi di luce in grado di rendere al meglio dribbling, passaggi e schiacciate portati all'eccesso di questi enormi robot.
L'estetica di <i>Kawamori</i>, in grado di segnare un'intera generazione di creativi e araldo della nuova era dell'animazione profetizzata da <i>Nagano</i> a Shinjuku nel 1981, è qui presente più forte che mai ed esplode in tutta la sua fantasia e il suo estro creativo non essendo limitata da esigenze di coerenza e credibilità narrativa. <b>Basquash!</b> è un po' di tutto, uno spokon, un racconto di formazione, una commedia sentimentale, una storia di fantascienza, un'epopea epica... Proprio per questa sua natura indefinita, <b>Basquash!</b> può parimenti risultare una visione incredibilmente appassionante come venire recepito come una colossale puttanata, in base al proprio grado di "sospensione dell'idiozia" e al diverso peso che si vuole dare, nell'analisi dell'opera, all'incoerenza e insensatezza di alcune situazioni.</i></i>
"Basquash!" è senza dubbio uno degli esempi migliori di quanto i filler possano rovinare una serie con dei buoni presupposti. L'anime parte con una base decisamente ottima: animazione curata e fluida, disegni originali e piacevoli, atmosfere e sfondi dettagliatissimi e con colori meravigliosi e, least but not last, una storia divertente e promettente.
Poi, come spesso succede agli anime che si dilungano troppo, annega in una spiacevole serie di inutili e inopportuni strafalcioni: partendo dalla più scontata scomparsa di filo logico nella trama, fino ad arrivare agli errori grafici alquanto gravi delle ultime puntate, passando per la perdita di caratterizzazione dei personaggi.
Ma dopo questa piccola introduzione, veniamo all'analisi dell'anime.
Trama
Dan, il classico protagonista scapestrato e irresponsabile ma pieno di energie, si trova a dare vita, puramente per caso, a un nuovo sport: il Basquash, una sorta di street basket giocato a bordo di giganteschi robottoni detti "Bigfoot". Preso inizialmente come un gioco, il Basquash diventerà la sua ragione di vita insieme alla sua banda di amici (che è anche il suo team), un po' a causa di motivazioni personali - come nel caso di Dan che sogna di vincere un prestigioso torneo e poter andare sulla Luna per curare la menomazione alle gambe subita dalla sorellina proprio a causa di un Bigfoot - e un po' per motivi di causa maggiore - indovinate un po'? La Terra è in grave pericolo e qualcuno deve salvarla. Attraverso scontri e incontri con altri giocatori, i "basquasher", il protagonista e i suoi amici scoprono la leggendaria storia della nascita della vita nell'universo e del Basquash, nonché i racconti riguardanti la figura dell'eroe che salverà la Terra e la Luna da un futuro alquanto minaccioso. La lotta per il titolo di "Leggenda" è cominciata e i nostri eroi scendono in campo per combattere.
Ambientazione
Il tutto si svolge in un'ambientazione fantascientifica, non esattamente spiegata, ma comunque molto interessante. Gli uomini hanno colonizzato la Luna e quest'ultima è adesso un luogo dove apparentemente i sogni di chiunque si possono avverare: ogni ragazza può aspirare a un seno gigantesco grazie alla differente gravità presente sul satellite (fino a raggiungere livelli alquanto eccessivi), la tecnologia ha raggiunto limiti impensabili e sia la vita quotidiana sia le scienze, medicina in primis, ne hanno tratto grande beneficio.
Ovviamente, però, la Luna non è per tutti. Andarci non è facile, né economico. E il "Moon Cannon", un cannone che spara la gente su grosse navicelle fin sulla Luna, è un lusso che in pochi possono permettersi.
E, inutile dire, la Luna ha anche il suo lato misterioso: nella sua parte non urbanizzata si cela un grande mistero (che in realtà non verrà spiegato, ma questi sono dettagli) e i nostri eroi ci cascheranno proprio in mezzo, ottenendone vagonate di guai in più.
Grafica
C'è poco da dire: buona. Decisamente buona. Come al solito all'inizio è più che buona e va perdendosi un po' nel corso dell'anime, ma è assolutamente normale e comunque il livello rimane sopra la media. Piacevole è soprattutto l'utilizzo della computer grafica nella realizzazione dei Bigfoot, che sono perfettamente inseriti nello stile nonostante siano fatti in 3d. Gli sfondi sono molto belli, le città e i paesaggi sono interessanti e ben realizzati.
Notevole, sotto questo punto di vista, è il fanservice: c'è ogni tipo di ragazza che si possa immaginare, dalla prosperosissima donna matura in stile segretaria, alla tenera e insicura principessa pronta a fare di tutto per realizzare i propri sogni. Il tutto in un susseguirsi alquanto incessante di décolleté - ovviamente non parlo delle scarpe - molto provocanti, anche se non sempre disegnati al meglio.
Probabilmente la grafica è il punto che tiene in piedi l'anime in molte parti, quando la trama e i personaggi perdono ogni attrattiva.
Colonna sonora
Quale scelta migliore per un anime di basket, se non una colonna sonora con un po' di hip-hop? Le sigle sono orecchiabili e piacevoli. La musica in generale svolge un ruolo molto importante nell'anime, in quanto tra i personaggi che appaiono a metà serie c'è un gruppo di Idol, molto importanti nella storia, di cui si vedono innumerevoli concerti e balletti. Peccato che la loro presenza faccia perdere un po' il feel "hip-hop" a cui accennavo prima, ma il risultato finale è comunque buono.
La Nike
Piccola parentesi sul dettaglio forse più notevole dell'anime: la sponsorizzazione Nike. I Bigfoot dei protagonisti indossano infatti equipaggiamenti Nike, realizzati nell'anime dalla "manager" dall'imponente seno lunare che ha il potere di parlare con i piedi e comprendere cosa sia meglio per ognuno di essi. Non si tratta di una casuale somiglianza: la sponsorizzazione è ufficiale, apprezzabile o meno, ma sicuramente curiosa.
Giudizio finale: l'anime di per sé non è un brutto prodotto. I personaggi sono simpatici e originali, anche se non molto curati in alcune parti, e il loro numero è anche notevole. Purtroppo il problema principale sono le puntate filler, che riempiono l'anime di momenti morti e inutili: la trama è visibilmente annacquata e piena di divagazioni inutili, che spesso non aggiungono nulla alla storia, se non qualche (noiosa) puntata in più.
Anche il genere varia più volte: passando da uno sportivo avventuroso, al semi-drammatico della fine, passando per lo slice of life con accenni di mahou shojou alla 'Doremì'. Un po' un pasticcio insomma. 'Basquash!' è comunque un buon progetto, che consiglio agli amanti degli anime sportivi che ultimamente mancano sulla scena. Immancabile per coloro che amano il basket e consigliato anche agli amanti dei robottoni!
Poi, come spesso succede agli anime che si dilungano troppo, annega in una spiacevole serie di inutili e inopportuni strafalcioni: partendo dalla più scontata scomparsa di filo logico nella trama, fino ad arrivare agli errori grafici alquanto gravi delle ultime puntate, passando per la perdita di caratterizzazione dei personaggi.
Ma dopo questa piccola introduzione, veniamo all'analisi dell'anime.
Trama
Dan, il classico protagonista scapestrato e irresponsabile ma pieno di energie, si trova a dare vita, puramente per caso, a un nuovo sport: il Basquash, una sorta di street basket giocato a bordo di giganteschi robottoni detti "Bigfoot". Preso inizialmente come un gioco, il Basquash diventerà la sua ragione di vita insieme alla sua banda di amici (che è anche il suo team), un po' a causa di motivazioni personali - come nel caso di Dan che sogna di vincere un prestigioso torneo e poter andare sulla Luna per curare la menomazione alle gambe subita dalla sorellina proprio a causa di un Bigfoot - e un po' per motivi di causa maggiore - indovinate un po'? La Terra è in grave pericolo e qualcuno deve salvarla. Attraverso scontri e incontri con altri giocatori, i "basquasher", il protagonista e i suoi amici scoprono la leggendaria storia della nascita della vita nell'universo e del Basquash, nonché i racconti riguardanti la figura dell'eroe che salverà la Terra e la Luna da un futuro alquanto minaccioso. La lotta per il titolo di "Leggenda" è cominciata e i nostri eroi scendono in campo per combattere.
Ambientazione
Il tutto si svolge in un'ambientazione fantascientifica, non esattamente spiegata, ma comunque molto interessante. Gli uomini hanno colonizzato la Luna e quest'ultima è adesso un luogo dove apparentemente i sogni di chiunque si possono avverare: ogni ragazza può aspirare a un seno gigantesco grazie alla differente gravità presente sul satellite (fino a raggiungere livelli alquanto eccessivi), la tecnologia ha raggiunto limiti impensabili e sia la vita quotidiana sia le scienze, medicina in primis, ne hanno tratto grande beneficio.
Ovviamente, però, la Luna non è per tutti. Andarci non è facile, né economico. E il "Moon Cannon", un cannone che spara la gente su grosse navicelle fin sulla Luna, è un lusso che in pochi possono permettersi.
E, inutile dire, la Luna ha anche il suo lato misterioso: nella sua parte non urbanizzata si cela un grande mistero (che in realtà non verrà spiegato, ma questi sono dettagli) e i nostri eroi ci cascheranno proprio in mezzo, ottenendone vagonate di guai in più.
Grafica
C'è poco da dire: buona. Decisamente buona. Come al solito all'inizio è più che buona e va perdendosi un po' nel corso dell'anime, ma è assolutamente normale e comunque il livello rimane sopra la media. Piacevole è soprattutto l'utilizzo della computer grafica nella realizzazione dei Bigfoot, che sono perfettamente inseriti nello stile nonostante siano fatti in 3d. Gli sfondi sono molto belli, le città e i paesaggi sono interessanti e ben realizzati.
Notevole, sotto questo punto di vista, è il fanservice: c'è ogni tipo di ragazza che si possa immaginare, dalla prosperosissima donna matura in stile segretaria, alla tenera e insicura principessa pronta a fare di tutto per realizzare i propri sogni. Il tutto in un susseguirsi alquanto incessante di décolleté - ovviamente non parlo delle scarpe - molto provocanti, anche se non sempre disegnati al meglio.
Probabilmente la grafica è il punto che tiene in piedi l'anime in molte parti, quando la trama e i personaggi perdono ogni attrattiva.
Colonna sonora
Quale scelta migliore per un anime di basket, se non una colonna sonora con un po' di hip-hop? Le sigle sono orecchiabili e piacevoli. La musica in generale svolge un ruolo molto importante nell'anime, in quanto tra i personaggi che appaiono a metà serie c'è un gruppo di Idol, molto importanti nella storia, di cui si vedono innumerevoli concerti e balletti. Peccato che la loro presenza faccia perdere un po' il feel "hip-hop" a cui accennavo prima, ma il risultato finale è comunque buono.
La Nike
Piccola parentesi sul dettaglio forse più notevole dell'anime: la sponsorizzazione Nike. I Bigfoot dei protagonisti indossano infatti equipaggiamenti Nike, realizzati nell'anime dalla "manager" dall'imponente seno lunare che ha il potere di parlare con i piedi e comprendere cosa sia meglio per ognuno di essi. Non si tratta di una casuale somiglianza: la sponsorizzazione è ufficiale, apprezzabile o meno, ma sicuramente curiosa.
Giudizio finale: l'anime di per sé non è un brutto prodotto. I personaggi sono simpatici e originali, anche se non molto curati in alcune parti, e il loro numero è anche notevole. Purtroppo il problema principale sono le puntate filler, che riempiono l'anime di momenti morti e inutili: la trama è visibilmente annacquata e piena di divagazioni inutili, che spesso non aggiungono nulla alla storia, se non qualche (noiosa) puntata in più.
Anche il genere varia più volte: passando da uno sportivo avventuroso, al semi-drammatico della fine, passando per lo slice of life con accenni di mahou shojou alla 'Doremì'. Un po' un pasticcio insomma. 'Basquash!' è comunque un buon progetto, che consiglio agli amanti degli anime sportivi che ultimamente mancano sulla scena. Immancabile per coloro che amano il basket e consigliato anche agli amanti dei robottoni!
Combinare due elementi diametralmente molto lontani come mecha e sport non è un'impresa da poco, se poi ci si aggiunge anche uno sponsor d'eccezione come la famosa casa produttrice di articoli sportivi Nike, beh allora l'opera ha tutte le carte in regola per diventare un capolavoro, o no?
'Basquash' parte dall'idea di fondo dello street basket, composto da mosse al limite della "correttezza" e da stili assolutamente unici e spettacolari. Dan JD è un ragazzo dotato di grandi capacità in questo ambito e involontariamente creerà uno sport unico nel suo genere e alla portata di ogni possessore di bigfoot, mecha con carlinghe di automobili: ovvero il Basquash, street basket con robottoni in poche parole.
Le vicende che si susseguiranno porteranno Dan in molti luoghi dove praticare questo sport e fare la conoscenza di chi come lui è riuscito a crearsi uno stile personalizzato di questo già particolare sport. Tuttavia da metà serie in poi la trama prende una piega un po' esagerata ed esasperata dello sport chiamato Basquash, ma dato che implica svelarne alcuni segreti specie sul finale non mi dilungherò oltre. In ogni caso non avremmo a che fare semplicemente con un susseguirsi di incontri, ma anche con intrighi politici interplanetari, non è un'esagerazione.
Una particolarità che fa per certi versi sprofondare questo anime, facendogli perdere molti punti, è l'immissione di elementi fanservice tra i più assurdamente inutili mai visti in una serie. Si avrà a che fare con ragazzine e donne con delle portaerei sul petto, con maniache feticiste tra cui anche masochiste, il tutto accompagnato da un abbigliamento succinto e/o quasi inesistente il più delle volte. Viene da chiedersi perché. Poteva risultare una serie con qualche gag, un po' di fantascienza e sport perfetta, ma no! Il fanservice ci vuole, e sta bene ovunque (secondo i creatori)... Patetico.
Altra particolarità a mio parere inutile ai fini di trama e di utilità sono gli esseri alieni (?) parlanti che assumono la forma di accessori di abbigliamento come fasce per la fronte, guanti, occhiali, fiocchi per capelli, ecc. A che servono questi elementi? E' questo che mi sono chiesto per tutta la durata dell'anime. Sono degli esseri che non hanno nessunissima utilità nello svolgersi della storia, semplicemente si trasformano in accessori, parlano ai loro padroni facendo discorsi che non mi sono apparsi di alcuna utilità. Insomma sembrano essere stati messi là tanto per aggiungere qualche altro elemento alla storia, pur se di assoluta inutilità se non quella di rendere il tutto molto infantile.
Veniamo ora a un altro particolare assai controverso, l'aspetto tecnico. Ci ritroviamo di fronte a una computer graphic di eccellente qualità e che perfettamente combacia con i disegni classici. L'uso di luci ed effetti è semplicemente perfetto e originale, dando un tocco futuristico in grado di risultare assolutamente unico. Tuttavia per i disegni dei personaggi vale un discorso a parte: 9 personaggi femminili su 10 soffrono di serissimi problemi alla schiena (non so se mi spiego); alcune acconciature fanno venire in mente, come nel caso di Dan JD, 'Yu Gi Oh!' - badate, non è un complimento, anzi -; stesso discorso dicasi dei colori di questi ultimi.
Le animazioni sono una gioia per gli occhi, specie vedendo in azione i bigfoot con le loro azioni da street basket estremamente fluide e realistiche, per quanto possa risultare realistico un robottone che gioca a basket. Il comparto audio è altrettanto ottimo con sigle energiche e musiche di sottofondo che, seppur ripetute, non stancano l'orecchio e anzi mantengono alto il ritmo dei vari incontri, e non solo.
Per concludere, 'Basquash' è un capolavoro mancato, un anime che poteva diventare un cult di rara originalità che, a causa di scelte decisamente discutibili da parte dei creatori, più generalmente viene relegato ad anime da intrattenimento senza troppe pretese e con scelte stilistiche che faranno storcere il naso ai più. Un'opera tutto sommato consigliata per la sua assoluta particolarità.
'Basquash' parte dall'idea di fondo dello street basket, composto da mosse al limite della "correttezza" e da stili assolutamente unici e spettacolari. Dan JD è un ragazzo dotato di grandi capacità in questo ambito e involontariamente creerà uno sport unico nel suo genere e alla portata di ogni possessore di bigfoot, mecha con carlinghe di automobili: ovvero il Basquash, street basket con robottoni in poche parole.
Le vicende che si susseguiranno porteranno Dan in molti luoghi dove praticare questo sport e fare la conoscenza di chi come lui è riuscito a crearsi uno stile personalizzato di questo già particolare sport. Tuttavia da metà serie in poi la trama prende una piega un po' esagerata ed esasperata dello sport chiamato Basquash, ma dato che implica svelarne alcuni segreti specie sul finale non mi dilungherò oltre. In ogni caso non avremmo a che fare semplicemente con un susseguirsi di incontri, ma anche con intrighi politici interplanetari, non è un'esagerazione.
Una particolarità che fa per certi versi sprofondare questo anime, facendogli perdere molti punti, è l'immissione di elementi fanservice tra i più assurdamente inutili mai visti in una serie. Si avrà a che fare con ragazzine e donne con delle portaerei sul petto, con maniache feticiste tra cui anche masochiste, il tutto accompagnato da un abbigliamento succinto e/o quasi inesistente il più delle volte. Viene da chiedersi perché. Poteva risultare una serie con qualche gag, un po' di fantascienza e sport perfetta, ma no! Il fanservice ci vuole, e sta bene ovunque (secondo i creatori)... Patetico.
Altra particolarità a mio parere inutile ai fini di trama e di utilità sono gli esseri alieni (?) parlanti che assumono la forma di accessori di abbigliamento come fasce per la fronte, guanti, occhiali, fiocchi per capelli, ecc. A che servono questi elementi? E' questo che mi sono chiesto per tutta la durata dell'anime. Sono degli esseri che non hanno nessunissima utilità nello svolgersi della storia, semplicemente si trasformano in accessori, parlano ai loro padroni facendo discorsi che non mi sono apparsi di alcuna utilità. Insomma sembrano essere stati messi là tanto per aggiungere qualche altro elemento alla storia, pur se di assoluta inutilità se non quella di rendere il tutto molto infantile.
Veniamo ora a un altro particolare assai controverso, l'aspetto tecnico. Ci ritroviamo di fronte a una computer graphic di eccellente qualità e che perfettamente combacia con i disegni classici. L'uso di luci ed effetti è semplicemente perfetto e originale, dando un tocco futuristico in grado di risultare assolutamente unico. Tuttavia per i disegni dei personaggi vale un discorso a parte: 9 personaggi femminili su 10 soffrono di serissimi problemi alla schiena (non so se mi spiego); alcune acconciature fanno venire in mente, come nel caso di Dan JD, 'Yu Gi Oh!' - badate, non è un complimento, anzi -; stesso discorso dicasi dei colori di questi ultimi.
Le animazioni sono una gioia per gli occhi, specie vedendo in azione i bigfoot con le loro azioni da street basket estremamente fluide e realistiche, per quanto possa risultare realistico un robottone che gioca a basket. Il comparto audio è altrettanto ottimo con sigle energiche e musiche di sottofondo che, seppur ripetute, non stancano l'orecchio e anzi mantengono alto il ritmo dei vari incontri, e non solo.
Per concludere, 'Basquash' è un capolavoro mancato, un anime che poteva diventare un cult di rara originalità che, a causa di scelte decisamente discutibili da parte dei creatori, più generalmente viene relegato ad anime da intrattenimento senza troppe pretese e con scelte stilistiche che faranno storcere il naso ai più. Un'opera tutto sommato consigliata per la sua assoluta particolarità.
Questo è quello che si può chiamare capolavoro, in termini di tecnica e sonoro, e appassionante come pochi altri anime.
Parlando della storia, che riprende un po' di tutto e fa un ottimo miscuglio di ciò che preleva, dalla storia sportiva alla catastrofe della classica fine del mondo. Devo dire che poco alla volta mi sono lasciato trasportare in questo universo come non mi succedeva da tempo; più che la trama mi hanno appassionato le splendide ambientazioni e le caratterizzazioni dei personaggi principali e non, sopratutto Dan JD ed Iceman Hotty.
Il sonoro è di quelli che non si dimenticano facilmente e, anche se sono più consono ad ascoltare metal e punk, le musiche delle tre idol mi hanno fatto sognare a occhi aperti senza mai farmi annoiare o irritare, inoltre il doppiaggio è davvero perfetto, con le singole voci dei personaggi a dare vita a un'immersione che non si dimentica affatto e fa molto piacere - miracoli del doppiaggio giapponese.
<b>ATTENZIONE! PARTE CONTENENTE SPOILER!</b>
Se si dovessero dire i (piccolissimi) difetti, direi che 1) la storia all'inizio procede abbastanza lentamente e fino a quando non fanno la prima partita 1vs1vs1 la storia non entra nel vivo, 2) la storia che va a finire nella distruzione di Terra e Luna potevano anche risparmiarsela. Ma sono difettucci e non vanno a intaccare un lavoro così ben fatto.
<b>FINE SPOILER!</b>
E se davvero fosse solo un'opera commerciale della Nike (anche se credo che sia solo uno sponsor), devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative ed è a mio parere uno degli anime migliori disponibili di sempre!
Infatti per me non esiste più il Basket, ma solo Basquash!
Parlando della storia, che riprende un po' di tutto e fa un ottimo miscuglio di ciò che preleva, dalla storia sportiva alla catastrofe della classica fine del mondo. Devo dire che poco alla volta mi sono lasciato trasportare in questo universo come non mi succedeva da tempo; più che la trama mi hanno appassionato le splendide ambientazioni e le caratterizzazioni dei personaggi principali e non, sopratutto Dan JD ed Iceman Hotty.
Il sonoro è di quelli che non si dimenticano facilmente e, anche se sono più consono ad ascoltare metal e punk, le musiche delle tre idol mi hanno fatto sognare a occhi aperti senza mai farmi annoiare o irritare, inoltre il doppiaggio è davvero perfetto, con le singole voci dei personaggi a dare vita a un'immersione che non si dimentica affatto e fa molto piacere - miracoli del doppiaggio giapponese.
<b>ATTENZIONE! PARTE CONTENENTE SPOILER!</b>
Se si dovessero dire i (piccolissimi) difetti, direi che 1) la storia all'inizio procede abbastanza lentamente e fino a quando non fanno la prima partita 1vs1vs1 la storia non entra nel vivo, 2) la storia che va a finire nella distruzione di Terra e Luna potevano anche risparmiarsela. Ma sono difettucci e non vanno a intaccare un lavoro così ben fatto.
<b>FINE SPOILER!</b>
E se davvero fosse solo un'opera commerciale della Nike (anche se credo che sia solo uno sponsor), devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative ed è a mio parere uno degli anime migliori disponibili di sempre!
Infatti per me non esiste più il Basket, ma solo Basquash!
Avete mai visto dei robot giganti che giocano a basket per strada? Credo proprio di no. Infatti il bello di quest'anime è proprio la sua originalità, una storia mai vista, con un target vasto e un pizzico di malizia che non guasta mai. Uno stile all'avanguardia con disegni accurati e dettagliati che mettono in risalto i paesaggi e i personaggi. Una storia che ci porta su un pianeta simile alla Terra, ma con una luna molto più grande abitata da una classe sociale di persone molto più agiata, con un sacco di opportunità in più.
L'obbiettivo principale del protagonista Dan è proprio quello di riuscire a portare la propria sorellina sulla luna e per farlo è pronto a salire anche su un BigFoot, le gigantesche macchine con cui inventerà un nuovo modo per giocare a basket: il Basquash. E così, tra un canestro e l'altro, tra una storia di amicizia e le bellissime canzoni delle Eclipse, si scopre come tutto ruota intorno a una palla da basket.
Ma il pezzo forte deve ancora arrivare, perché i BigFoot giocano niente di meno che con indosso delle scarpe Nike, ridisegnate appositamente per questa serie. Questo elemento, per quanto eccitante, può generare dei dubbi a riguardo: per esempio ci si può chiedere quanto sia lecito che una grande marca sponsorizzi un anime e quindi si faccia pubblicità tramite questo. Personalmente ho apprezzato la cosa, come tutto l'anime del resto.
Consiglio vivamente questa serie a tutti coloro che amano lo sport e i mecha e gli anime divertenti.
L'obbiettivo principale del protagonista Dan è proprio quello di riuscire a portare la propria sorellina sulla luna e per farlo è pronto a salire anche su un BigFoot, le gigantesche macchine con cui inventerà un nuovo modo per giocare a basket: il Basquash. E così, tra un canestro e l'altro, tra una storia di amicizia e le bellissime canzoni delle Eclipse, si scopre come tutto ruota intorno a una palla da basket.
Ma il pezzo forte deve ancora arrivare, perché i BigFoot giocano niente di meno che con indosso delle scarpe Nike, ridisegnate appositamente per questa serie. Questo elemento, per quanto eccitante, può generare dei dubbi a riguardo: per esempio ci si può chiedere quanto sia lecito che una grande marca sponsorizzi un anime e quindi si faccia pubblicità tramite questo. Personalmente ho apprezzato la cosa, come tutto l'anime del resto.
Consiglio vivamente questa serie a tutti coloro che amano lo sport e i mecha e gli anime divertenti.
In un futuro alternativo, la popolazione umana si suddivide tra l'avanzata società lunare e gli abitanti più poveri rimasti sulla superficie della Terra; sul pianeta si è sviluppato uno sport estremamente popolare, il Big Foot Basketball, nel quale i giocatori di pallacanestro entrano in campo a bordo di mecha che si sfidano in arene stracolme di spettatori. Il protagonista della serie è Dan, ragazzo che detesta il BFB per colpa di un incidente capitato alla sua sorellina. Egli si ribellan allo status quo così da portare lo sport a essere giocato per la strada.
La trama dopo poco tempo, nonostante l'originale genere robo-sportivo, nelle tre puntate mostrate al Future Film Festival non decolla del tutto, perdendosi in fanservice gentilmente forniti da un paio di pulzelle maggiorate.
Il fatto che la vicenda non sia approfondita a sufficienza potrebbe passare in secondo piano a fronte di sequenze d'azione soddisfacenti, ma purtroppo gli scontri sportivi e le scene con i mecha anche se ben realizzati durano troppo poco per risollevare la qualità del resto dell'episodio. Le animazioni dei personaggi umani sono nella media, ma a spiccare sono i robottoni realizzati in computer grafica; da citare l'interessamento della Nike alla serie animata, fino a diventarne uno sponsor: fatto che diverrà evidentemente nelle puntate successive dove i mecha indosseranno bizzarre scarpe da ginnastica su misura, il cui design è stato studiato dalla celebre industria di accessori sportivi.
La trama dopo poco tempo, nonostante l'originale genere robo-sportivo, nelle tre puntate mostrate al Future Film Festival non decolla del tutto, perdendosi in fanservice gentilmente forniti da un paio di pulzelle maggiorate.
Il fatto che la vicenda non sia approfondita a sufficienza potrebbe passare in secondo piano a fronte di sequenze d'azione soddisfacenti, ma purtroppo gli scontri sportivi e le scene con i mecha anche se ben realizzati durano troppo poco per risollevare la qualità del resto dell'episodio. Le animazioni dei personaggi umani sono nella media, ma a spiccare sono i robottoni realizzati in computer grafica; da citare l'interessamento della Nike alla serie animata, fino a diventarne uno sponsor: fatto che diverrà evidentemente nelle puntate successive dove i mecha indosseranno bizzarre scarpe da ginnastica su misura, il cui design è stato studiato dalla celebre industria di accessori sportivi.
Difficile descrivere quest'anime, perché comprende svariati generi saltando in modo molto fluido dall'uno all'altro: l'impatto con la prima puntata fa pensare al solito anime sportivo con il personaggio principale dal carattere predominante su tutti gli altri che si vuole migliorare nello sport (in questo caso il basket) per rimediare a fatti del passato e già che c'è usando dei robottoni che odia. Se si guarda oltre questa prima impressione a cui altri anime ci hanno abituati, si scopre una storia ai limiti dell'irreale, in cui con una palla i giocatori riescono a compiere azioni strabilianti, a bordo di mecha, che vestono scarpe prodotte dal signor "Nike", che guarda caso sponsorizza l'anime. Non manca la componente harem, anche se fortunatamente non ci sono fan-service che nulla c'entrerebbero con la storia.
Sicuramente consiglio la serie agli amanti delle storie non impegnate (quali Gundam o Evangelion), ma che apprezzano i personaggi ben caratterizzati, tutti con un ruolo essenziale all'interno della storia.
Punto di forza della serie è sicuramente il disegno sempre accattivante, con azioni in computer grafica assolutamente fluide e perfettamente inserite.
Beh, buona visione!
Sicuramente consiglio la serie agli amanti delle storie non impegnate (quali Gundam o Evangelion), ma che apprezzano i personaggi ben caratterizzati, tutti con un ruolo essenziale all'interno della storia.
Punto di forza della serie è sicuramente il disegno sempre accattivante, con azioni in computer grafica assolutamente fluide e perfettamente inserite.
Beh, buona visione!
Anime veramente bello. La cosa che più salta all'occhio è di sicuro il character e le colonne sonore. Incredibili. Il fatto di essere un anime di ultima generazione si sente parecchio, ovviamente in senso buono.
La trama non è male, un mecha-sportivo basato sul basket. Originale e ben fatto. Un mix ottimo.
L'atmosfera che si crea ti fa rimanere attaccato allo schermo. Per ora ho visto una decina di puntate e devo dire che mi ha preso molto, sono ansioso si vederlo tutto.
Lo consiglio a tutti, fan o meno del genere ;)
La trama non è male, un mecha-sportivo basato sul basket. Originale e ben fatto. Un mix ottimo.
L'atmosfera che si crea ti fa rimanere attaccato allo schermo. Per ora ho visto una decina di puntate e devo dire che mi ha preso molto, sono ansioso si vederlo tutto.
Lo consiglio a tutti, fan o meno del genere ;)
Avendo visto molti episodi mi sono fatto un'idea più chiara su Basquash! A mio parere è un anime che spicca per la qualità grafica. La trama in se non è diversa dagli altri anime caratterizzati dal raggiungimento di un obbiettivo, storia d'amore intensa, ecc... Il contesto in cui vengono riproposti però è altamente innovativo... La storia ti coinvolge e ti cattura... Consigliato a chi preferisce un anime d'azione, con qualche intramezzo comico e una trama che via via si infittisce dando non pochi colpi di scena... È uno dei miei anime preferiti...
Una serie Visuale. Un' opera che ricalca il tratto cromatico e la linea del manga " king of Bandit Jing " - nei suoi primi numeri -. L'opera in se' è un prodotto di nicchia che cerca di impastare una gran quantità di generi, dallo Sport all' Harem alle fatiche per divenire campioni di Captain Tsubasa ( Holly e Banji ). Guardandola potrà far tornare alla memoria le peripezie dei looney toons in Slam Jam o dell'arcaico film " Susanna tutta Panna "; questo perchè Basquash! è un enorme spot pubblicitario made in Nike. La storia in se' può piacere, e sicuramente piacerà, ma non è per tutti i gusti. Storia a parte deve essere definita per i personaggi; sono molto ben caratterizzati e ben impostati nel loro ambiente e nelle loro mansioni, ma passano in secondo piano, quando i mecha iniziano ad indossare le Nike.
Colorato, allegro, movimentato, casinista..insomma bello. Un anime non noioso e messo in rilievo a mio parere da un character design spettacolare (Kazuhiro Soeta&Takahiro Yoshimatsu insegnano...:->)Fondali assolutamente fantastici così come il design dei mecha (3D).
Trovo perfetta la trovata dei mecha che giocano con le scarpe "nike-..." sfidandosi nei tornei in varie città e con il pubblico che fa il tifo; un grande palazzetto all'aperto.
Adoro inoltre questo contrasto tra la terra e la luna... l'uomo da sempre anela alla luna e in questo anime chi viene dalla luna ha tutto, ha le possibilità e il potere. La luna che fino a una certa ora notturna delizia i terrestri con il moon broadcasting per poi sparire e lasciare il sogno di poter essere raggiunta un giorno... forse. Eppure gli abitanti della luna son molti curiosi nei confronti della terra... chissà!
Voto 8 e mezzo. Aspetto sempre le nuove puntate e non vedo l'ora che arrivi la 26..sperando che basquash non diventi noioso, lento e melenso :-)
Trovo perfetta la trovata dei mecha che giocano con le scarpe "nike-..." sfidandosi nei tornei in varie città e con il pubblico che fa il tifo; un grande palazzetto all'aperto.
Adoro inoltre questo contrasto tra la terra e la luna... l'uomo da sempre anela alla luna e in questo anime chi viene dalla luna ha tutto, ha le possibilità e il potere. La luna che fino a una certa ora notturna delizia i terrestri con il moon broadcasting per poi sparire e lasciare il sogno di poter essere raggiunta un giorno... forse. Eppure gli abitanti della luna son molti curiosi nei confronti della terra... chissà!
Voto 8 e mezzo. Aspetto sempre le nuove puntate e non vedo l'ora che arrivi la 26..sperando che basquash non diventi noioso, lento e melenso :-)
La prima parola che mi viene in mente è "originale". Certo nulla di "mai visto", anzi sono molti gli spunti presi dal "solito", però devo dire la verità sono rimasto colpito... Ma passiamo ai fatti: la trama è relativamente semplice anche se c'è qualche lato "oscuro", pianeta lontano (tipo terra), una luna super tecno, futuro possibile (??), ragazzino di turno con animaletto al seguito (alla faccia dell'animaletto sembra un incrocio tra un diavolo della tazmania ed un mutaforma!) e combriccola di turno... per ora c'è il "serio", il "ciccio" e la gnocca super dotata ex amore d'infanzia ecc... il nostro eroe odia il nuovo sport del momento che un basket giocato da robot (mecha).
In questo odio centra di sicuro la sorella che è su una sedia a rotelle e per sfogare il suo odio spacca un po di tv qua e la durante la proiezione dello sport in questione, ma non contento ad un certo punto con il ritorno della sua ex amica/amore d'infanzia si fa prendere la mano e con un mecha si inserisce in un match distruggendo lo stadio per poi finire in gattabuia. Così finisce il primo episodio, il bello del prodotto è lo stile, il disegno, ricco, zeppo di particolari, i colori, le animazioni, sono tutte in stile con il mondo che è stato rappresentato e che per la prima volta sa di un po' d'aria fresca, non il solito futuro tech o il solito medioevo o peggio la solita scuola giapponese, c'è del nuovo. L'unica cosa che forse è un pochino sotto tono è la musica per il resto lo consiglio. BELLO!
Dopo 6 Ep. il prodotto mi prende sempre di, arrivano nuovi personaggi (principessa della luna, Super Iper Dotata di turno ... ) ed altri si delineano, la trama prende un po' più di forma e così si delinea la "nascita" di un nuovo sport, con robo, fisico e sprintante.
Per ora Lo consiglio vivamente. !!!
In questo odio centra di sicuro la sorella che è su una sedia a rotelle e per sfogare il suo odio spacca un po di tv qua e la durante la proiezione dello sport in questione, ma non contento ad un certo punto con il ritorno della sua ex amica/amore d'infanzia si fa prendere la mano e con un mecha si inserisce in un match distruggendo lo stadio per poi finire in gattabuia. Così finisce il primo episodio, il bello del prodotto è lo stile, il disegno, ricco, zeppo di particolari, i colori, le animazioni, sono tutte in stile con il mondo che è stato rappresentato e che per la prima volta sa di un po' d'aria fresca, non il solito futuro tech o il solito medioevo o peggio la solita scuola giapponese, c'è del nuovo. L'unica cosa che forse è un pochino sotto tono è la musica per il resto lo consiglio. BELLO!
Dopo 6 Ep. il prodotto mi prende sempre di, arrivano nuovi personaggi (principessa della luna, Super Iper Dotata di turno ... ) ed altri si delineano, la trama prende un po' più di forma e così si delinea la "nascita" di un nuovo sport, con robo, fisico e sprintante.
Per ora Lo consiglio vivamente. !!!
Io ho visto solo il primo episodio quindi non saprei farne una recensione approfondita comunque di per se il primo episodio è molto avvincente. La trama è semplice un ragazzino appassionato per il basket odia profondamente il nuovo sport in voga in città il basket sui mecha. Fa di tutto per boicottare le partite demolendo insieme agli amici i maxischermi in città. La grafica poi è molto bella e i movimenti dei mecha sono estremamente fluide ben realizzati. Lo consiglio caldamente a tutti i fan di basket e dei mecha.