Obake no Q-Tarou
Sono convinto che nell'eventualità questa serie fosse stata trasmessa in italia, sicuramente saremmo qui tutti a parlare di un titolo alla pari dell'americano Casper, su cui si sono sperticati tutti in elogi, complimenti, vario merchandising e film a tema.
Questo "fratellino" giapponese purtroppo no, non ha avuto la stessa identica fortuna, difatti è conosciuto perlopiù in tutta l'area asiatica, nonostante alla serie vi abbiamo preso parte staff artistici tutti di primissimo ordine, difatti gli autori che capeggiano in quest'opera, saranno gli ideatori di due serie che sbancheranno in tutto il mondo, ovvero Doraemon e Carletto il principe dei mostri, difatti dal chara dei personaggi si può benissimo notare il tratto che poi accompagnerà le opere successive, in cui, a mio modo di vedere, verrà cambiato solo in qualche dettaglio.
Quindi siamo qui di fronte ad un'opera divertente, mai giunta nel nostro Paese, laddove sicuramente avrebbe riscosso un successo al pari se non superiore del già citato Casper, visto che si narrano le vicende di un piccolo fantasma che deve ancora imparare molto del mondo in cui si trova a "vivere".
Quindi si nota subito una certa somiglianza con l'altro cartone di paragone,che è nato nei comics americani ben 13 anni prima, nel 1952, e nei cartoons ancor prima, intorno al 1947, laddove l'animazione americana aveva già fatto innumerevoli progressi, però si può notare bene che la trama è quasi la stessa, un fantasmino incapace nei suoi doveri laddove riesce solo in quelli per dei propri tornaconti, ma è da qui che nasce la morale di quest'opera.
Si nota subito che è un cartone destinato ai bambini, e difatti ad essi è indirizzato, visto che l'intento degli autori di questa serie è quello di far capire che ogni errore commesso in piccola età va superato attraverso innumerevoli esperienze ed avventure che possono soltanto migliorarne la crescita, altrimenti si rischia di rimanere inesperti ed indietro rispetto ad altri simili, per questo nella vita non bisogna impigrirsi ed utilizzare il cervello solo per interessi poco importanti, perchè è nei momenti di maggior necessità che si vede fino a che punto può arrivare la crescita di un ragazzino, e il personaggio trattato in quest'opera non manca mai di puntualizzarlo nei tanti episodi realizzati nel corso degli anni.
Ripeto, è un peccato che un'opera simile non abbia varcato i confini europei.
Questo "fratellino" giapponese purtroppo no, non ha avuto la stessa identica fortuna, difatti è conosciuto perlopiù in tutta l'area asiatica, nonostante alla serie vi abbiamo preso parte staff artistici tutti di primissimo ordine, difatti gli autori che capeggiano in quest'opera, saranno gli ideatori di due serie che sbancheranno in tutto il mondo, ovvero Doraemon e Carletto il principe dei mostri, difatti dal chara dei personaggi si può benissimo notare il tratto che poi accompagnerà le opere successive, in cui, a mio modo di vedere, verrà cambiato solo in qualche dettaglio.
Quindi siamo qui di fronte ad un'opera divertente, mai giunta nel nostro Paese, laddove sicuramente avrebbe riscosso un successo al pari se non superiore del già citato Casper, visto che si narrano le vicende di un piccolo fantasma che deve ancora imparare molto del mondo in cui si trova a "vivere".
Quindi si nota subito una certa somiglianza con l'altro cartone di paragone,che è nato nei comics americani ben 13 anni prima, nel 1952, e nei cartoons ancor prima, intorno al 1947, laddove l'animazione americana aveva già fatto innumerevoli progressi, però si può notare bene che la trama è quasi la stessa, un fantasmino incapace nei suoi doveri laddove riesce solo in quelli per dei propri tornaconti, ma è da qui che nasce la morale di quest'opera.
Si nota subito che è un cartone destinato ai bambini, e difatti ad essi è indirizzato, visto che l'intento degli autori di questa serie è quello di far capire che ogni errore commesso in piccola età va superato attraverso innumerevoli esperienze ed avventure che possono soltanto migliorarne la crescita, altrimenti si rischia di rimanere inesperti ed indietro rispetto ad altri simili, per questo nella vita non bisogna impigrirsi ed utilizzare il cervello solo per interessi poco importanti, perchè è nei momenti di maggior necessità che si vede fino a che punto può arrivare la crescita di un ragazzino, e il personaggio trattato in quest'opera non manca mai di puntualizzarlo nei tanti episodi realizzati nel corso degli anni.
Ripeto, è un peccato che un'opera simile non abbia varcato i confini europei.