Dream Theater - Forsaken
I Dream Theater, la prog metal band più famosa del mondo, ancora una volta non hanno perso l'occasione di ribadire le loro "ampie vedute" e una certa mania di grandezza, alla quale i fan sono più che abituati. Così, in occasione dell'uscita dell'album <i>Systematic Chaos</i> (2007), John Petrucci & co. decidono di affidare la realizzazione del video del singolo <i>Forsaken</i> a nientemeno che l'apprezzato Studio Gonzo. E' proprio il tocco peculiare ed estremamente riconoscibile dei Gonzi l'elemento più rilevante dell'AMV: la base di ogni singolo frame è la computer grafica, declinata in ogni suo possibile aspetto, dai fondali futuristici al character desing volutamente sporco e traballante.
Il pregio principale della componente visiva è quella di adattarsi perfettamente alla proposta musicale del gruppo: le visioni futuristiche e barocche sono l'esatta materializzazione grafica delle note oblique e pacchiane che permeano da sempre il sound DT; altro punto degno di nota sono le colorazioni inusuali, prive di profondità ma dal taglio innovativo, avvincenti trame di tessuto digitale che fanno sembrare il tutto un raffinato collage. Per il resto non c'è nulla in particolare da segnalare; la trama, o per meglio dire il filo logico che collega gli avvenimenti è molto lineare e immediato, e si basa su un mix piuttosto familiare tra vampirismo e decadentismo cibernetico che, a quanto ne so, non è ancora passato di moda.
La mia sufficienza è giustificata dal fatto che <i>Forsaken</i> sia un prodotto riservato principalmente ai fan del gruppo e che, a parte per l'estetica di qualità più che buona e per la musica, non ha altri motivi d'interesse. Dategli comunque un'occhiata, anche se siete neofiti: è una bella nuotata di cinque minuti in un gradevole frullato di metal progressivo e japanimation.
Il pregio principale della componente visiva è quella di adattarsi perfettamente alla proposta musicale del gruppo: le visioni futuristiche e barocche sono l'esatta materializzazione grafica delle note oblique e pacchiane che permeano da sempre il sound DT; altro punto degno di nota sono le colorazioni inusuali, prive di profondità ma dal taglio innovativo, avvincenti trame di tessuto digitale che fanno sembrare il tutto un raffinato collage. Per il resto non c'è nulla in particolare da segnalare; la trama, o per meglio dire il filo logico che collega gli avvenimenti è molto lineare e immediato, e si basa su un mix piuttosto familiare tra vampirismo e decadentismo cibernetico che, a quanto ne so, non è ancora passato di moda.
La mia sufficienza è giustificata dal fatto che <i>Forsaken</i> sia un prodotto riservato principalmente ai fan del gruppo e che, a parte per l'estetica di qualità più che buona e per la musica, non ha altri motivi d'interesse. Dategli comunque un'occhiata, anche se siete neofiti: è una bella nuotata di cinque minuti in un gradevole frullato di metal progressivo e japanimation.