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Kondo

Episodi visti: 11/11 --- Voto 5,5
Trovare romcom con protagonisti adulti di per sé è abbastanza difficile, ma praticamente ogni volta che ne trovo una la sensazione finale è sempre di un’occasione mancata.
Questo perché quasi sempre, come in questo caso, i protagonisti risultano essere adulti solo per l’anagrafica, ma poi nella pratica si comportano come dei ragazzini. Non siamo ai livelli estremi di “The Ice Guy and His Cool Female Colleague”, in cui i protagonisti mentalmente parevano dei bambini delle scuole elementari, ma poco ci manca.

Momose cambia lavoro e si ritrova ad essere collega di Nifuji, un suo amico di infanzia, e ben presto ci si mette assieme. Altri due colleghi sono Kabakura e Koyanagi, anch’essi una coppia. Tutti e quattro sono dei nerd otaku: Nifuji appassionato di videogiochi, gli altri tre di manga shojo/yaoi.
Per tutta la stagione assisteremo a mini-episodi in stile slice of life in cui loro parlano di robe otaku e fanno robe da otaku strapiene di citazioni otaku. La trama è tutta qua, perché dal punto di vista relazionale non avviene nessun progresso né maturazione né ostacolo né crisi né alcunché. La relazione tra i protagonisti tra l’altro appare sin dall’inizio deprimente e insulsa, in quanto priva di qualsiasi emozione o momento romantico, e persino di attrazione sessuale: non solo non fanno mai sesso, ma nemmeno si baciano o scambiano la benché minima effusione, e neppure sembrano mai vogliosi di farlo. Semplicemente, giocano insieme ai videogiochi, parlano di manga e vanno insieme alle fiere. Più che fidanzati sembrano semplici amici. Due frigidi.

Non si percepisce nessun problema tipico degli adulti come il lavoro, i conti a fine mese, la casa, le aspettative sociali... È vero che lavorano, ma l’ufficio è solo un contesto come un altro in cui si trovano a parlare di robe otaku. Sono adulti che si comportano da ragazzini, si poteva tranquillamente renderli quindicenni, sostituire l’ufficio di lavoro con la scuola, e non sarebbe cambiato assolutamente nulla. Una volta tanto potremmo vedere adulti che si comportano da adulti e con problemi da adulti? Mai, eh?

Non dico che gli episodi siano brutti da vedere, anzi sono abbastanza tranquilli e rilassanti, a tratti noiosi, qualche momento simpatico c’è, ma una volta tanto che guardi una romcom non scolastica spereresti di trovare qualche storia più matura, e invece niente, anche stavolta la troveremo nella prossima romcom.

Consigliato a chi vuole rilassarsi con una storia tranquilla, o a chi è un incallito otaku e apprezzerà le numerose citazioni di manga o di videogiochi.


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Utente6010

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Ho scoperto questa serie perché ultimamente sto approfittando del catalogo di Prime Video; non è strettamente il mio genere, ma nel complesso ne ho avuto un'impressione positiva. Il genere non collima perfettamente con i miei gusti, quindi sono partito un po' prevenuto in tutta onestà, ma alla fine devo dire che si è rivelata una bella sorpresa.

Trama e storia: parlare di una trama è forse improprio, alla fine ogni puntata presenta di fatto due brevi episodi, e questi sono in larga parte scollegati tra loro (ma la crescita dei personaggi di fatto impedisce di vederli in ordine sparso). C'è un filo conduttore, che è di fatto l'analisi dei rapporti tra i quattro personaggi. L'ambientazione è realistica, l'atmosfera è leggera e decisamente romcom, in alcuni tratti divertente, ma senza diventare infantile. Ho trovato davvero interessante percepire in modo tanto netto la differenza tra come il rapporto di coppia viene presentato tipicamente in Occidente e come viene vissuto, molto meno romantico ed emozionale, in Giappone. Non è nulla che mi sia nuovo, intendiamoci. Ho visitato il Giappone varie volte, ho amici che ci vivono, l'ho studiato su un gran numero di libri e per un numero di anni sufficiente a comprendere abbastanza bene come funzionano la cultura e la società nipponica, molto diverse dalla nostra. Però, in tanti manga/anime certi aspetti traspaiono poco, e "Wotakoi" in tal senso è molto più "vero" e "reale" della gran parte delle serie che ho visto.
Narumi e Hirotaka hanno una certa complicità, sono innamorati tra loro, ma non c'è assolutamente lo stesso trasporto dei nostri tipici "Romeo e Giulietta". Non c'è alcun "Ti amo", il sesso non ha praticamente alcuna parte nell'intero rapporto, perfino i contatti fisici sono limitati. Narumi non rappresenta fisicamente lo stereotipo del tipo di ragazza che piace a Hirotaka, e viceversa. La cosa viene chiarita già nel primo episodio, e viene ripetuta un paio di volte in seguito. Ma questo è un aspetto puramente fisico, e non è così rilevante nella costruzione del rapporto. È difficile da spiegare in breve, la differenza è un po' quella di "guardare assieme nella stessa direzione", di "costruire qualcosa assieme", piuttosto che "passare il tempo a guardarsi negli occhi" o "sfogare le proprie voglie".
Hanako nel primo episodio fa notare a Narumi come Hirotaka sia un buon partito, sia piuttosto attraente e sia una persona seria e affidabile. Sono questi i canoni su cui si basa la relazione, su cui si inizia a costruire il rapporto. Poi c'è anche l'innamoramento, ma arriva dopo. Ciascuno mantiene i propri gusti (anche abbastanza "estremi", se vogliamo), la propria personalità, i propri spazi. È una cosa che sicuramente si può apprezzare meglio da adulti, non ve la meno ancora a lungo, ma è una differenza culturale enorme. E si percepisce tantissimo.

Sviluppo dei personaggi: anche qui ci sarebbe da dire davvero tanto. Tutti i personaggi (due protagonisti, due secondari e il fratello minore di Hirotaka) sono ben delineati, ciascuno con una propria personalità ben realizzata, con un modo di pensare e reazioni diverse, con i propri gusti. Un ottimo lavoro. Bene anche la crescita di Hirotaka, sicuramente il personaggio che più matura nel corso della serie. Narumi resta un po' più leggera e infantile, e io non ci ho visto una grande crescita.

Animazione e disegni: l'animazione è abbastanza basilare e i disegni, sempre piuttosto semplici, sono tendenzialmente buoni. Niente di speciale comunque, chiaramente non era questo il fulcro della serie. Di tanto in tanto ho notato qualche sequenza un po' meno gradevole all'occhio, se non proprio con disegni "brutti" certamente non con disegni "belli". Per il resto l'ambientazione è praticamente sempre confinata entro pareti: l'ufficio, l'izakaya, la caffetteria, l'appartamento, il negozio di manga... niente di strepitoso da segnalare.

Comparto sonoro: le tracce iniziali e finali mi sono sembrate abbastanza gradevoli, ma in tutta onestà non mi interessano quasi per nulla, quindi prendete con le pinze le mie valutazioni su queste tracce. Il comparto sonoro mi è parso nella norma. La voce di Narumi in alcuni momenti è quasi sgradevole, ma magari è una cosa mia.

Adattamento: la serie è in lingua originale con i sottotitoli. Da quanto ho capito leggendo in giro, ci sono un miliardo di citazioni e riferimenti al mondo otaku... che vanno da alcune citazioni a riferimenti meno evidenti. Nel manga mi pare di aver capito che sia stata fatta una sezione apposita in cui queste vengono analizzate e approfondite, ma ovviamente è impossibile farlo nella serie anime.

La mia valutazione complessiva, nonostante un comparto tecnico rivedibile, è comunque più che positiva, e mi sentirei senza dubbio di consigliarlo. Anzi, credo che proverò a recuperare gli OAV, se li trovo...


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esseci

Episodi visti: 11/11 --- Voto 6,5
Tra gli anime di genere commedia-sentimentale, sono stato incuriosito dal titolo, perché ero alla ricerca di una storia in un contesto più maturo di quello in cui vengono sviluppate solitamente le storie del genere rom-com (per lo più in ambito adolescenziale e scolastico).

L’ho visto tutto d’un fiato e tutto sommato mi è piaciuto, anche se di “maturo” c’è poco, se non per qualche aspetto del rapporto di coppia coprotagonista Tarō e Hanako, perché quella formata da Narumi e Hirotaka sembra composta da due liceali alle prime armi... Paradigmatico e incredibilmente comico lo scambio di battute tra Narumi e Hirotaka a casa di quest’ultimo: Narumi fraintende le intenzioni del ragazzo, quando pensava che lui volesse baciarla, e si ricorda di avere l’intimo di colore beige; in imbarazzo risponde a Hirotaka di attendere di flirtare, quando avesse indossato intimo di colore rosa... per tutta risposta Hirotaka voleva prendere i controller della Nintendo Wii e risponde che non aveva il controller di colore rosa... se questa è la passione e il livello di dialogo tra “otaku”...

La trama narra le vicende di due coppie di otaku, delle loro passioni e della loro amicizia che si sviluppa sia sul luogo di lavoro sia all’esterno, in particolare in casa, bar, ristoranti e librerie di manga. Vista l’ambientazione piuttosto ricorrente (ad eccezione di un episodio al luna park), fa sembrare l’anime quasi una sitcom giovanile. Le coppie sono formate da Narumi e Hirotaka da un lato e Tarō e Hanako dall’altro.

La prima non sarebbe neppure definibile come tale. Narumi e Hirotaka, poco più che ventenni, sembrano stare insieme quasi per convenzione e copertura reciproca: entrambi hanno passioni “otaku” (Narumi per boys love, cosplay e videogiochi, Hirotaka solo per videogiochi) e, visto che pochissimi potrebbero convivere con le loro fissazioni, si avvicinano l’un l’altro fino a sembrare quasi una coppia. Narumi in realtà sembra già aver avuto delle storie che si sono risolte in modo negativo per lei (probabilmente per le sue passioni) ed è molto in ansia nel mettersi allo scoperto per quello che realmente è. Hirotaka vive in modo atarassico tra il lavoro e il suo mondo di videogiochi e RPG di cui è un mostro di bravura: non si fa tanti problemi a mostrarsi per quello che è, ma è letteralmente solo...

La seconda coppia è molto più intrigante e “reale”: Taro e Hanako si sono messi assieme già ai tempi delle superiori e vivono già come trentenni ben inseriti nel mondo del lavoro e, soprattutto Hanako per boys love e cosplay, hanno passioni otaku. Litigano spesso, soprattutto per la profonda insicurezza di Hanako e per la superficialità di Taro, ma nel complesso vivono la loro storia in modo tutto sommato credibile e normale, sebbene abbiano i loro “hobby” di nicchia.

Solo nel finale appaiono due ulteriori personaggi che tuttavia non hanno un particolare sviluppo: il fratello minore di Hirotaka, Naoya, e una versione femminile di Hirotaka, Ko Sakuragi.

“Wotakoi - Love Is Hard for Otaku” non trasmette particolari messaggi sul mondo degli otaku: non fa introspezione, né tramite il solito simbolismo ci vuole spiegare il loro mondo, anzi... Sembra più un pretesto per raccontare in modo leggero e comico la storia di due coppie che hanno sicuramente passioni “otaku”, ma che tutto sommato le vivono in modo “rilassato”, ben inseriti nel sistema “sociale” e con il giusto equilibrio tra i “doveri” della vita quotidiana e l’originalità delle loro “fissazioni”.

Siamo ben lontani dalle crisi esistenziali di Yamazaki in “Welcome to NHK” e come spirito dell’opera siamo molto più vicini a “My Dress-Up Darling”: aver il coraggio di vivere alla luce del sole le proprie passioni senza vergognarsene, trovando in chi ci è vicino una spalla per affrontarle senza insicurezze e timori. In “My Dress-Up Darling” si arriva (nel manga soprattutto) addirittura a scoprire che le virtù di Marin e Goyo saranno molto apprezzate dai loro compagni di scuola, una volta che vedranno cosa sono capaci di fare; in “Wotakoi” il messaggio resta un po’ a metà, e sembra adombrare che in fondo gli otaku stanno bene soprattutto tra di loro...

L’anime in ogni caso ha una bella grafica e un comparto musicale simpatico e adeguato alla natura dell’opera. I personaggi sono ben curati, soprattutto nelle loro espressioni, che diventano una caricatura durante le scene più comiche. Ci sono per gli esperti del settore molti riferimenti a pietre miliari dei videogiochi.

Si tratta di un anime leggero, divertente, piacevole da guardare per quello che sembra il suo scopo primario: intrattenere senza far meditare troppo.


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Felpato12

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7,5
"Otaku ni Koi wa Muzukashii" è una serie animata del 2018 pubblicata dallo studio A-1 Pictures, tratta dal manga josei "Wotaku ni Koi wa Muzukashii" del 2014 e da poco conclusosi in patria.

La storia ruota attorno alle vicende di due coppie di amanti, la prima composta da due amici di infanzia che lavorano nello stesso ufficio, Narumi Momose, una office lady assidua lettrice di manga yaoi, e Hirotaka Nifuji, un otaku che non teme di far conoscere la propria "condizione" e appassionato di videogiochi; e la seconda composta invece da Hanako Koyanagi, compagna d'ufficio di Narumi, che condivide con lei la stessa passione per i manga yaoi, e Taro Kabakura, capo ufficio dei tre membri sopracitati e anch'egli lettore seriale di manga. Da quel che si evince, dunque, i nostri protagonisti sono tutti dei veri e propri otaku, che condividono passioni differenti e che sono coinvolti in una relazione amorosa. La serie si sofferma su queste due componenti e sul modo in cui si intrecciano nella vita di tutti i giorni.

L'obiettivo, difatti, è quello di mostrare come si relazionino degli otaku nei loro rapporti di amicizia e di amore, che sono più complicati di quel che si possa pensare, e da qui il titolo "Wotakoi: Love is Hard for Otaku". Nel complesso, le due coppie si mostrano molto affiatate tra di loro, soprattutto nelle loro uscite a quattro, ma prese singolarmente sono molto diverse tra di loro. Koyanagi e Kabakura stanno insieme da molto tempo, ma nonostante ciò litigano sempre, per via delle loro visioni differenti; Narumi e Hirotaka invece sono freschi fidanzati e tra di loro c'è ancora molta distanza, dovuta soprattutto alla loro inesperienza, che soltanto il tempo può colmare. Ci viene a questo punto mostrata la loro vita di tutti i giorni, che porta la serie animata a diventare un vero e proprio slice of life.

È sicuramente interessante mostrare le difficoltà di una relazione tra otaku, che, invece di uscire per andare al ristorante o a vedere un film, preferiscono stare a casa a giocare ai videogiochi o a vedere anime, ma nella maggior parte dei casi queste complicazioni non risultano essere tanto differenti da quelle che nascono tra coppie formate da non otaku. Ecco dunque che il motivo principale della serie un po' si perde. Inoltre, la serie non raggiunge mai dei livelli alti, mantenendosi sempre sulla stessa linea d'onda, e non sorprende mai con dei clamorosi colpi di scena, che non possono mai mancare in nessuna opera, altrimenti si rischia di giungere alla monotonia, come spesso è capitato nell'anime, che nonostante ciò risulta essere piacevole da guardare, soprattutto grazie alle belle musiche scelte per accompagnare le scene, e l'OST, a mio avviso, stupenda e perfettamente calzante con la storia (per capire ciò, bisogna conoscerne la traduzione).

In conclusione, è un anime consigliato se si è alla ricerca di qualcosa di leggero e capace di divertire, che possa intrattenervi nei momenti di noia.


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Alessandro27994

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Consiglio questo anime esclusivamente a coloro che appartengono a una di queste due categorie (o ad entrambe): coloro che cercano una serie leggera, senza troppe pretese e capace di strappare qualche risata, e coloro che amano il mondo "nerd" e "otaku" (quindi che amano i videogiochi, i manga e gli anime in generale). Questa serie è infatti un tripudio di citazioni al mondo "otaku" e "nerd", dato che la trama parla proprio di questo. Riporto solo alcuni titoli citati in questo anime: "Monster Hunter", "Super Mario", "Dragon Ball", "Pokémon", ecc.

La trama è quasi un semplice pretesto per parlare del mondo "otaku", ed è piuttosto semplice: Narumi, una giovane impiegata "otaku", viene trasferita in una nuova azienda, dove incontra il suo caro amico d'infanzia, Hirotaka (anche lui super "otaku"). Questo suo amico, notando l'incredibile quantità di cose che hanno in comune, le chiede di uscire insieme e di condividere le proprie passioni per gli anime e i videogiochi. Narumi accetta, e piano piano i due si affezioneranno l'uno all'altra.

La grafica è buona, nella media (la sigla d'apertura è particolarmente simpatica).
Ripeto, non aspettatevi chissà cosa, è una serie leggerissima e niente di più, ma, se siete appassionati del mondo "otaku" (quindi siete amanti dei manga, degli anime e dei videogiochi), adorerete questa serie e le sue innumerevoli citazioni.


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J D

Episodi visti: 11/11 --- Voto 6,5
Tra alti e bassi è riuscito ad essere un anime che non mi è dispiaciuto, ma nemmeno mi ha preso. Dodici giorni per vedersi un anime da undici episodi forse è troppo...

Partiamo con le cose migliori.
La opening e la ending sono due canzoni da 10. La opening, "Fiction" di Sumikain, è una di quelle che si riascolta più volte volentieri. Musica allegra unita ad un video movimentato e sempre piacevole da vedere in ogni episodio: la canzone è talmente bella, che viene automatico copiare i gesti e i balletti dei personaggi in video. La ending è una canzone carinissima, ed è perfetta come sottofondo, mentre cerchi l'episodio successivo da guardare o mentre aspetti la sempre presente scenetta di fine episodio. Il video della ending è una semplice sequenza di immagini, ma in fondo lo sanno anche i produttori che nessuno la guarda dal secondo episodio in poi. Ma vale la pena sentirsi la canzone per intero, proprio per vedere la scena extra che fa parte della storia, anche se nascosta alla fine dell'episodio.
I personaggi sono pochissimi. Ci sono soltanto sei personaggi che contano in tutta la vicenda, gli altri sono solo volti sconosciuti senza nome e spesso senza voce. In questo modo hai tutto il tempo di cui hai bisogno per conoscere pienamente i personaggi principali. I due protagonisti sono Nifuji e Naru, la coppia di cui seguiamo le vite. Due personalità opposte, in quanto lui silenzioso e apatico, lei allegra e forse troppo emotiva. La dolcissima Naru in particolare è interpretata divinamente, con varie tonalità di voce che viaggiano tra dolce e schizzata (il premio bronzo di AnimeClick.it come waifu era meritatissimo. Ma l'oro lo sarebbe stato ancora di più). I co-protagonisti Kabakura e Konayagi partecipano attivamente alle migliori gag dell'anime e sono elementi trainanti per i due protagonisti, definitisi coppia ma ancora incapaci di esserlo.

E sotto quest'ultimo punto di vista passiamo ai lati negativi.
La trama: una bella idea utilizzare degli adulti e vedere la loro complessa vita, soprattutto quanto "l'amore è complicato per gli otaku". Però è lenta. Troppo lenta. E forse questo è il senso del titolo dell'opera. Senza le gag di Kabakura e Koyanagi sarebbe troppo noioso seguire il loro complicato e ripetitivo amore... e tutto questo senza mai raggiungere quel climax che si aspetta dal primo episodio, dopo che stipulano il loro "contratto" con una bella stretta di mano energetica. Undici episodi in cui i due non riescono a concludere nulla!
Essendo adulti, non c'è uno sviluppo dei personaggi verso la maturità tipica degli anime scolastici di tema simile a questo. Qui sono dei buoni bambinoni adulti che tutti vorremmo avere come amici. Non sono persone tuttavia comuni. Hanno quel lato esagerato da otaku che va bene solo perché è dentro un anime con reazioni anormali per qualcuno esterno ad un cartone animato.

Per il voto, la sufficienza a mio modesto parere è meritata. Ma il brusco finale inconcluso ha seguito la lenta agonia amorosa di Naru e Nifuji. Eppure, Naru ha avuto numerose storie e dovrebbe sapere come comportarsi. Quasi viene da pensare che il mettersi con Nifuji sia solo per convenienza, per non restare sola.
Portano a crescere il voto i personaggi ben caratterizzati, le opening e i character design. Ok gli sfondi.
A parte questo, la comicità era presente in modo frequente e, nonostante le battute venissero spesso riciclate, erano comunque dosate da non stancare lo spettatore.
Aspettiamo una seconda stagione che possa portare avanti questa simpatica storia, senza dilungarsi ulteriormente in una nulla di concluso.


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Micchanmicchy

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Ho iniziato questo anime incuriosita dalla trama: Narumi è una ragazza molto carina e dedita al lavoro, che è una segreta fujoshi, mentre Hirotaka è l'affascinante quanto apatico amico d'infanzia di Narumi che ha una passione sfrenata per i videogiochi. Quando la ragazza decide di andare a lavorare in una nuova azienda, dopo aver lasciato quella vecchia perché lasciatasi con l'ex ragazzo, che non sopportava il suo essere otaku, cerca di nascondere a tutti la sua passione, vedendo però questo obiettivo andare in fumo nel momento in cui incontra dopo diverso tempo Hirotaka, trovandoselo stavolta come collega di lavoro.

Sinceramente parlando, questo anime mi ha un po' delusa: avevo aspettative abbastanza alte, invece l'ho trovato un po' monotono e lento, specialmente all'inizio. I personaggi però sono molto carini, mi sono pressoché piaciuti tutti, ma credo che avrebbero avuto uno sviluppo migliore in una trama decisamente meglio sviluppata. Trovo però tutte e due le coppie, Hirotaka e Narumi, e Hanako e Kabakura, dolci e originali.
Il mio voto quindi è un onesto 7, guadagnato senza infamia e senza lode.


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Kiya91

Episodi visti: 6/11 --- Voto 5
Ho iniziato la visione di quest'anime incuriosita dall'ambientazione non-scolastica, e soprattutto dall'età dei protagonisti. Dopo aver visto moltissimi anime shojo caratterizzati da personaggi poco brillanti e relazioni del tutto inverosimili, avevo proprio voglia di seguire trame un po' più mature.
Il voto assegnato dimostra purtroppo che tutte le mie aspettative sono state deluse.

Questa è stata la prima serie che non ho portato a termine a causa della scarsità di sviluppo di trama e personaggi: dopo aver guardato poco più della metà degli episodi, posso affermare di non aver intravisto nemmeno il più piccolo avanzamento nella relazione della coppia protagonista.
Il primo episodio è paradossalmente quello più denso di avvenimenti, i successivi sono del tutto inutili, in quanto pieni solo di gag che non fanno ridere. Chi come me sperava di assistere a qualche sprazzo di dinamiche di coppie adulte in Giappone rimarrà molto deluso: non che volessi un trattato antropologico, ma da una trama che si basa del tutto su una relazione tra due persone non penso sia chiedere troppo. Si potrebbe obiettare che il focus è incentrato sulla relazione tra due otaku, ma la verità è che si fatica a definire coppia i due protagonisti; ho visto più coinvolgimento emotivo tra Goku e Chichi in "Dragonball" (if you know what I mean).
La protagonista è caratterialmente piatta e infantile come poche per la sua età, e ha una voce che definire fastidiosa è un eufemismo.
Stenderei poi un velo pietoso sul comparto tecnico e sonoro: animazioni non sempre all'altezza e sigle dimenticabili.

Se siete anche voi incuriositi da quest'anime, guardate il primo episodio: se non vi convince, allora sospendete la visione, perché non migliorerà; io ho masochisticamente aspettato altri cinque episodi nella speranza di vedere un guizzo che non è mai arrivato.


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wildprawn

Episodi visti: 9/11 --- Voto 7
È un anime personalmente ben bilanciato che ti lascia qualcosa dopo la visione, molto divertente e leggero, con il giusto pizzico di amore non sdolcinato.

Tra i pregi: sicuramente la grande comicità data anche dalle espressioni facciali oltre che dalle situazioni; personaggi che si incastrano perfettamente tra loro; non ha un protagonista bensì due, e diciamo che gli altri due personaggi secondari importanti sono molto ben approfonditi; gli episodi sono tutti divertenti allo stesso modo e l'anime mantiene il livello dall'inizio alla fine (a parte uno, secondo me); intro stupenda, tra le mie preferite in assoluto.

Tra i difetti: pochi personaggi.

Conclusioni: è un anime leggero e divertente, ma che appassiona per le caratteristiche psicologiche dei personaggi e per la comicità unica.
Assolutamente da vedere.


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Wolfie Chan

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7,5
Ho appena terminato questo anime e l'ho trovato molto carino e piacevole. La storia tratta della difficoltà, in Giappone, dell'essere un otaku, di come questa "condizione" possa interferire negativamente con le relazioni tra persone, sia "normali" che anch'esse otaku.

Il tratto di disegno mi è piaciuto molto, i visi caratterizzati bene per ogni diverso personaggio, e i colori vividi e allegri.
Ci sono stati, ovviamene, episodi che mi sono piaciuti più di altri, ma nel complesso l'ho trovata una bella serie per passare qualche minuto della giornata. Ho trovato i protagonisti simpatici sin da subito, mi sono comunque sorpresa del fatto che ci fosse tutta questa difficoltà nel rapportarsi con le altre persone definite "normali".
Ho amato la coppia Kabakuro/Hanako, perché molto più spontanea ed estroversa, mentre Hirotaka e Narumi erano un po' più in difficoltà, dovuta alla mancanza di esperienza nella socializzazione da parte di lui, che pensava sempre e solo ai videogiochi (non nego un po' di irritazione da parte mia verso quest'unico pensiero fisso, come se fosse la cosa più importante; in ogni caso si sta parlando di una vita da otaku, quindi ci sta).
Il finale mi ha lasciata con molte domande, come se ci volesse una seconda stagione (che spero possa arrivare), comunque non mi è dispiaciuto del tutto.

Lo consiglio a chiunque voglia qualcosa di carino e leggero con cui passare il tempo di un pomeriggio in tranquillità; nel complesso è stata una piacevole visione.


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filod'arianna

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
E' una commedia davvero leggera che più volte riesce nel suo intento, cioè far sorridere, se non ridere proprio…

Ho trovato tutti i personaggi ben caratterizzati entro il limite del genere, su tutti ho trovato spiccare la personalità di Hirotaka, il protagonista principale insieme a Narumi, sua amica d'infanzia che, perduta, ritroverà come collega di lavoro. Entrambi "otaku", lei che cerca di nascondere la sua natura e lui che invece non si crea alcun problema a riguardo, avvieranno una relazione inizialmente un po' opportunistica, ma che in realtà vedrà risvolti più sentimentali di quel che potrebbe sembrare. Nonostante Hirotaka abbia una caratterizzazione piuttosto mono-espressiva e silenziosa, mi ha trasmesso facilmente, attraverso le sue poche ma significative manifestazioni verbali e introspezioni, dolcezza e partecipazione. Meno coinvolgente ho trovato Narumi, che ho trovato sia stata lasciata limitata al campo comico: pur simpatica, devo dire di non essermici affezionata. La coppia co-protagonista, i colleghi di lavoro, apporterà buona parte delle gag comiche.

Il ritmo è rilassato e quotidiano, grafica e animazione mi han colpita piacevolmente, e i doppiatori sono il top. Non c'è conclusione, purtroppo: pur se c'è evoluzione del rapporto, la serie terminerà come se fosse un episodio qualsiasi: spererei in una seconda stagione in effetti, perché, pur se lieve e con l'intento, riuscito, di far passare un po' di tempo in allegria, la storia sentimentale non è buttata lì a caso, e mi piacerebbe uno sviluppo ulteriore.
La sigla iniziale è simpatica e frizzante sia come audio che come video.


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Miss Candy

Episodi visti: 11/11 --- Voto 9
"Otaku ni Koi wa Muzukashii" è stata una piacevole scoperta, non a caso ho guardato tutti gli undici episodi in una sola giornata.

La trama non è per nulla originale o complicata: è una storia d'amore tra due amici d'infanzia che, per il loro essere entrambi otaku, non hanno mai avuto una relazione duratura a causa di questi loro ossessivi interessi.
Immaginavo che la storia si incentrasse su loro due che a poco a poco scoprivano di provare qualcosa l'uno per l'altra, ma, con mia grande sorpresa, i protagonisti si mettono insieme alla fine del primo episodio, in una maniera tanto semplice quanto realistica.

Probabilmente il motivo per cui ho adorato la serie è l'età e il contesto in cui vivono i personaggi. Io stessa ho ventisei anni e lavoro in un'azienda, e, dopo più di un decennio di storie d'amore ambientate nelle scuole, sento davvero il bisogno di leggere qualcosa di più vicino a me. "Otaku ni Koi wa Muzukashii" non è un anime per adulti, non ha scene esplicite e si limita a qualche battuta tutto sommato nemmeno troppo spinta. Nonostante questo l'aria che si respira è molto familiare, vera e soprattutto divertente.

La componente "otaku" è presente ma non ingombrante. L'opening semplicemente fantastica.
In definitiva, consiglio l'anime a tutti quelli che sono in cerca di una commedia leggera e simpatica, soprattutto se siete stanchi come me di quelle storie d'amore inverosimili tra tredicenni.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/11 --- Voto 7
Una caratteristica ricorrente dell'animazione giapponese (e, ovviamente, dell'industria dei manga che ne costituisce la base) è la tendenza verso l'individuazione di argomenti meritevoli, secondo il punto di vista della morale sociale o di particolari gruppi, di solenne celebrazione. Ho usato il termine celebrazione non a caso, perché intendo proprio l'atto di "lodare, esaltare, glorificare, a voce o in iscritto, persona o cosa" (cit. Treccani).
Un esempio che si può fare riguarda i valori dello sport: di tanto in tanto qualcuno decide che anche una disciplina semisconosciuta è degna di attenzione, e la celebra attraverso le sue tavole. Questa tendenza, oltre allo sport, coinvolge tantissimi altri tipi di attività umane, come la vita nei campi, il lavoro nei ristoranti e negli alberghi tradizionali, l'organizzazione di un parco divertimenti e così via. Ma una delle attività umane più celebrata in assoluto dal mondo di manga e anime è proprio quella che li riguarda più direttamente, ossia "vita e abitudini di un otaku". Non starò qui a fare il conto di quanti titoli sono stati prodotti basandosi su questo tema, ma sono davvero tanti; se poi a questi aggiungiamo anche gli anime in cui la figura dell'otaku è presente ma non fondamentale per la trama, il numero totale sale vertiginosamente.
Uno stesso argomento, ripetuto troppe volte, finirà inevitabilmente per annoiare lo spettatore, per cui, se si vuole continuare a utilizzarlo, è necessario apportare delle varianti capaci di ridestare l'interesse di chi potrebbe decidere di guardarlo. Tuttavia non posso negare che, anche in presenza di premesse interessanti, sul tema oggetto di questa discussione parto sempre abbastanza prevenuto, per due motivi: il primo è che (e chiedo scusa agli appassionati di questo particolare filone narrativo) i vari resoconti sulla vita dell'otaku di turno mi suscitano lo stesso tipo di interesse che per me potrebbe avere lo studio di un prurito alle parti intime; il secondo è che, come dicevo prima, di anime di questo tipo ne abbiamo visti già tanti, e quindi anche la possibilità di inserire qualche dettaglio interessante è diventata ormai molto bassa.
Per tutti questi motivi, dopo aver letto la trama di questo "Otaku ni Koi wa Muzukashii", m'ero deciso a non prenderlo in considerazione. Ma, come devo aver già detto altre volte, sono una persona facilmente influenzabile: e se sento altri dire "Che bello l'anime X!", volente o nolente un'occhiata gliela do.
Ne è valsa la pena? Beh, devo dire proprio di sì: "Otaku ni Koi wa Muzukashii" non sarà l'anime più bello del mondo, ma è comunque un buon anime, che riesce a trattare l'argomento otaku senza diventare logorroico e pedante.

Narumi Momose è una fujoshi che, a causa della sua smodata passione per manga e anime, ha finito per essere allontanata più volte dalle persone che le stavano intorno. Ottenuto un nuovo lavoro, la ragazza decide di tenere nascosto ai colleghi questo lato del suo carattere; peccato che nella stessa azienda lavori anche Hiroshi Takashi, suo amico d'infanzia nonché gamer incallito. La sua maschera, quindi, cadrà subito, ma ciò non rappresenterà per lei un problema, perché anche altri colleghi le riveleranno di condividere la sua stessa passione.

Devo dire che, complessivamente, "Otaku ni Koi wa Muzukashii" m'è piaciuto. Pur prendendo spunto dal filone classico "vita da otaku", l'autore ha avuto il buon senso di usarlo solo come semplice sfondo di una storia che parla di amore e di amicizia, e che ho trovato simpatica e divertente. Quella narrata è una storia piuttosto semplice, e questo, alla fine, rappresenta il suo più grande pregio ma anche il suo più grande limite: in ogni episodio, infatti, non mancano mai uno o più momenti capaci di innescare un sorriso sul viso dello spettatore; allo stesso tempo, però, si avverte la mancanza di un fine ultimo, anche perché si capisce benissimo dall'inizio che l'evoluzione sentimentale fra i due protagonisti sarebbe stata di una lentezza immane.
Il punto di forza di questo anime, però, sono i suoi personaggi. "Otaku ni Koi wa Muzukashii" racconta le vicende di due coppie, la prima formata da Momose e Takashi, e la seconda composta da altri due colleghi di lavoro, e cioè da Kabakurae da Koyanagi. La prima è la classica coppia appena formata in cui si contrappongono la vivacità di lei e l'imperturbabilità (almeno apparente) di lui; la seconda è la classica coppia navigata che passa il tempo a litigare. Identificarsi, almeno in certi momenti, con ognuna delle due coppie sarà molto facile, e non solo per il fatto che si tratta di quattro otaku: i pensieri, le discussioni, le gelosie, i dubbi, le timidezze provate dai protagonisti fanno tutte parte del patrimonio genetico dell'essere umano.
Il comparto grafico è più che accettabile, la colonna sonora pure, molte belle le due sigle.

In definitiva, questo "Otaku ni Koi wa Muzukashii" è un buon anime, fresco e rilassante. In verità grosse critiche da fargli non ce ne sono; però la sensazione che manchi qualcosa per renderlo veramente memorabile è evidente: l'anime fa bene sotto tutti i punti di vista, ma, francamente, trovo che non eccella in nulla. E così, allo stesso modo, la mia valutazione sarà buona ma non "d'eccellenza".

Nox

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
"Otaku ni Koi wa Muzukashii" ("Love is Hard for an Otaku") è un anime di undici episodi andato in onda dall'aprile al giugno del 2018.

Narumi Momose e Hirotaka Nifuji sono amici d’infanzia che si erano persi di vista e che si ritrovano a lavorare nello stesso ufficio dopo l’università. Narumi, che ha fatto di tutto per nascondere al mondo la sua passione per giochi online e manga/anime BL, è in un primo momento preoccupata che il ragazzo possa rivelare a tutti questo suo lato otaku, in quanto Hirotaka, straordinario con i videogiochi, era solito giocare con Narumi quando erano compagni di scuola. Dopo essersi riavvicinati, decidono di iniziare a frequentarsi, dando così inizio ad una commedia romantica fatta di momenti un po’ impacciati e tanta dolcezza.

Da amante del manga, ammetto di essere stata molto felice quando è stata annunciata la trasposizione anime di quest’opera, e sono stata ancora più contenta che non abbia deluso le mie aspettative.

I due protagonisti a prima vista non potrebbero sembrare più diversi: Narumi è una ragazza allegra e un po’ sbadata, con tanti amici e diverse relazioni andate male, Hirotaka è efficiente e preciso, ha una lingua tagliente, ma preferisce stare per conto proprio e giocare con i suoi amati videogame. La verità, che viene fuori già dal primo episodio, è che Narumi è un otaku tanto quanto Hirotaka, anche se ha fatto di tutto per non rivelare la sua passione a nessuno. È stato davvero bellissimo vedere l’evoluzione della loro relazione, di come Narumi si senta libera di vivere pienamente la loro storia senza dover nascondere questo importante lato di sé stessa e di come Hirotaka cominci ad aprirsi di più e a sforzarsi di vivere maggiormente nel mondo reale. Non mancano inoltre flashback che ci mostrano come è nata la loro amicizia a scuola e di come Nifuji sia, in fondo, sempre stato innamorato della ragazza.
Narumi e Hirotaka non saranno soli, però. Li affiancheranno Kabakura e Hana-chan, anche loro impiegati nella stessa azienda, anche loro otaku, la cui relazione dura da anni e i cui battibecchi sono leggendari. Che dire, loro probabilmente sono i miei preferiti, passionali e decisi, efficienti a lavoro ma devoti al loro lato otaku, litigano più spesso che non, ma si capisce al primo sguardo che sono pazzi l’uno dell’altro.
Altri personaggi sono Nao, il fratellino di Hirotaka, solare, dolce, gentile, e assolutamente negato per qualsiasi cosa abbia a che fare con videogiochi o manga, e Kō, la versione femminile di Hirotaka, solo più timida e dolce, che purtroppo viene introdotta solo negli ultimi episodi.

Altro aspetto che ho molto apprezzato è come l’essere otaku dei protagonisti sia una caratteristica predominante nella storia senza monopolizzarla. La passione per videogiochi e manga è la colla che lega questi personaggi e che porta avanti le vicende, ma, allo stesso tempo, ciò su cui si focalizza veramente quest’opera è il rapporto di amicizia e amore fra le due coppie, le loro relazioni umane. Stando a contatto fra di loro, i personaggi si evolvono e crescono, condividono momenti romantici e manifestazioni di affetto e attenzione l’uno verso l’altro, il tutto sempre in chiave comica.

Il comparto tecnico è sicuramente di buon livello. Sebbene gli sfondi non siano particolarmente elaborati, il chara design mi è piaciuto molto, così come la scelta dei doppiatori. Molto belle sono, inoltre, sia l’opening che l’ending.

Riassumendolo in una frase o meno: "La vita quotidiana di quattro otaku fra lavoro, videogiochi, amore e manga".