Ugo Re del Judo
Questo anime ricorda molto tre anime famosissimi, ovvero Il mio amico ninja, Coccinella e Gigi la trottola. Li ricorda tutti e tre perché ci sono arti marziali, ragazze come se piovessero e strani "incidenti" che provocano situazioni imbarazzanti.
Bisogna dire che nonostante la sua immagine all'interno della trama l'anime è di ottima fattura, pur con disegni non sempre eccelsi, come è proprio degli anime di quel periodo.
A mio modo di vedere non è una colpa, in quei tempi "tirare sangue da una rapa" era anche una ragione per cui le storie potevano al massimo essere simili, ma mai uguali, se non per pochissimi punti, e sono proprio quelli che ho enunciato all'inizio di questa recensione.
Non si direbbe, ma è un anime che parla d'amore, l'amore inteso come spirito completativo da parte dell'uomo, inteso come fine ultimo da cui dipendono tanti altri successi futuri, inteso come la voglia di dimostrare prima a se stessi, e poi al mondo intero, di non essere un buono a nulla. Devo ammettere che al giorno d'oggi ci sono parecchi ragazzi che vanno avanti con questo tipo di convinzioni, quindi consigliatissimo e sempre al passo coi tempi questo titolo!
L'amore però viene visto all'interno della trama anche per delle passioni che in alcuni di noi sono innate, e sono delle passioni che il più delle volte superano la donna stessa (carte? playstation? pc?), intesa sì come amica e tante altre cose, ma non come l'effettivo raggiungimento di tutti i traguardi più ambiti.
E difatti l'autore ci vuole dimostrare proprio questo: l'uomo è un essere illimitato, con delle potenzialità che a volte sfuggono in qualsiasi nostra immaginazione, dove il volere è potere, dove il volere un ulteriore traguardo è un'esperienza in più che si acquisisce nella vita e ti fa sentire più forte, più deciso, più pronto a dimostrare che le difficoltà non esistono, dove non c'è scampo solo se la vita termina.
Ma l'essere infinito e pieno di poteri come può essere presente in un personaggio sciupafemmine e spensierato come Ugo?
Solitamente tutti coloro che hanno queste "peculiarità" con le ragazze sono persone che hanno alle spalle sempre delle motivazioni fortissime, un po' per vanità, un po' per voglia di dimostrare di non essere mai secondi a nessuno in nessuna situazione, e da questo ultimo punto nasce a mio avviso il messaggio dell'autore: l'uomo non è mai un essere finito e si migliora nelle difficoltà della vita di tutti i giorni, qualsiasi esso sia.
Bisogna dire che nonostante la sua immagine all'interno della trama l'anime è di ottima fattura, pur con disegni non sempre eccelsi, come è proprio degli anime di quel periodo.
A mio modo di vedere non è una colpa, in quei tempi "tirare sangue da una rapa" era anche una ragione per cui le storie potevano al massimo essere simili, ma mai uguali, se non per pochissimi punti, e sono proprio quelli che ho enunciato all'inizio di questa recensione.
Non si direbbe, ma è un anime che parla d'amore, l'amore inteso come spirito completativo da parte dell'uomo, inteso come fine ultimo da cui dipendono tanti altri successi futuri, inteso come la voglia di dimostrare prima a se stessi, e poi al mondo intero, di non essere un buono a nulla. Devo ammettere che al giorno d'oggi ci sono parecchi ragazzi che vanno avanti con questo tipo di convinzioni, quindi consigliatissimo e sempre al passo coi tempi questo titolo!
L'amore però viene visto all'interno della trama anche per delle passioni che in alcuni di noi sono innate, e sono delle passioni che il più delle volte superano la donna stessa (carte? playstation? pc?), intesa sì come amica e tante altre cose, ma non come l'effettivo raggiungimento di tutti i traguardi più ambiti.
E difatti l'autore ci vuole dimostrare proprio questo: l'uomo è un essere illimitato, con delle potenzialità che a volte sfuggono in qualsiasi nostra immaginazione, dove il volere è potere, dove il volere un ulteriore traguardo è un'esperienza in più che si acquisisce nella vita e ti fa sentire più forte, più deciso, più pronto a dimostrare che le difficoltà non esistono, dove non c'è scampo solo se la vita termina.
Ma l'essere infinito e pieno di poteri come può essere presente in un personaggio sciupafemmine e spensierato come Ugo?
Solitamente tutti coloro che hanno queste "peculiarità" con le ragazze sono persone che hanno alle spalle sempre delle motivazioni fortissime, un po' per vanità, un po' per voglia di dimostrare di non essere mai secondi a nessuno in nessuna situazione, e da questo ultimo punto nasce a mio avviso il messaggio dell'autore: l'uomo non è mai un essere finito e si migliora nelle difficoltà della vita di tutti i giorni, qualsiasi esso sia.
La cosa migliore di questa serie è la sigla italiana, cantata dai Cavalieri del Re.
Per il resto, Ugo re del judo è una mediocre serie sportiva dai toni umoristici, indirizzata al pubblico infantile, priva di veri punti di forza: trama banale e scontata, struttura episodica sorretta da un'animazione piuttosto scadente.
Il character design è enfatizzato puntando all'effetto comico, mentre i personaggi sono poco più che macchiette.
Tutti questi elementi ne fanno una serie che si può tranquillamente dimenticare.
Per il resto, Ugo re del judo è una mediocre serie sportiva dai toni umoristici, indirizzata al pubblico infantile, priva di veri punti di forza: trama banale e scontata, struttura episodica sorretta da un'animazione piuttosto scadente.
Il character design è enfatizzato puntando all'effetto comico, mentre i personaggi sono poco più che macchiette.
Tutti questi elementi ne fanno una serie che si può tranquillamente dimenticare.