Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark
Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark è una serie di 4 OAV trasposizione fedele di quello che è il prequel del manga omonimo.
In ogni Oav possiamo vedere come viene analizzata la figura di ogni personaggio, facendolo comprendere in maniera totale, in modo tale, da portarci già consapevoli verso la lettura del manga.
Ogni episodio è ben strutturato partento da Mihai, mostrandoci il suo tragico passato e di come questo si intreccia e si intreccerà, per puro causo, con alcuni degli altri quattro presentati nella serie.
La vita di Mihai l'assassino è stata contornata da un amore impossibile, un allievo geloso e un passato tumultuoso. Questo è riuscito a vivere comunque, anche con la sofferenza che si portava nel cuore, dopo aver visto Ian colpevole dell'omocidio di Milena, prostituta di cui lui era innamorato.
Nel secondo episodio possiamo vedere Badou, di come lui sia in grado di mettersi sempre nei pasticci che lo voglia o no e sopratutto di come lui sia dipendende dalla nicotina e, appunto, dalle sigarette. Sembra che Badou, senza nicotina, da vigliacco che se la da a gambe, davanti a ogni pericolo, si trasformi in uno spietato assassino che a suon di due mitragliette, riesce a sbaragliare ogni schiera nemica.
Il terzo episodio ci spiega la vicenda di Naoto, una fanciulla, trovatasi orfana a causa di un assassino. quello che lei crederà essere l'uomo con la katana, che la renderà sua allieva dopo avergli dato la possibilità di vivere o morire, ma nel corso dell'episodio si capirà, che non è come propriamente, pesanva all'inizio Naoto.
Heine, protagonista del quarto e ultimo Oav è un ibrido, un essere dalla vita artificiale creata in laboratorio, molti misteri aleggiano intorno alla sua figura, ma per adesso abbiamo capito di lui, che sembra essergli molto a cuore la questione delle vite artificiali, forse perché lui ne è parte e perché sembra evere un conto in sospeso con un'altro indivisuo altrettanto misterioso.
Heine salverà la vita a una donna-angelo, una quattordicenne senza voce che mostra proprio il chiaro segno angelico sulla schiena. La salverà da due delinquenti che la rapiranno nuovamente, ma lui con l'aiuto di Badou riuscirà a riportarla in salvo.
Consiglio di vedere questa mini-serie e di leggere il manga ancora in corso per avere una maggior e più chiara visione dell'opera complessiva.
Ho deciso di dargli sette perché si vede benissimo che ci sono buonissime basi, ma tutto è lasciato un po' sospeso in aria, proprio perché è un prequel e non può svelare tutto, ma solo farci assaggiare la cosa per deliziarci.
I disegni sono meravigliosi, i personaggi ben caratterizzati e sicuramente non manca l'azione, quindi a chiunque piaccia questo genere di anime, fa decisamente al caso suo.
In ogni Oav possiamo vedere come viene analizzata la figura di ogni personaggio, facendolo comprendere in maniera totale, in modo tale, da portarci già consapevoli verso la lettura del manga.
Ogni episodio è ben strutturato partento da Mihai, mostrandoci il suo tragico passato e di come questo si intreccia e si intreccerà, per puro causo, con alcuni degli altri quattro presentati nella serie.
La vita di Mihai l'assassino è stata contornata da un amore impossibile, un allievo geloso e un passato tumultuoso. Questo è riuscito a vivere comunque, anche con la sofferenza che si portava nel cuore, dopo aver visto Ian colpevole dell'omocidio di Milena, prostituta di cui lui era innamorato.
Nel secondo episodio possiamo vedere Badou, di come lui sia in grado di mettersi sempre nei pasticci che lo voglia o no e sopratutto di come lui sia dipendende dalla nicotina e, appunto, dalle sigarette. Sembra che Badou, senza nicotina, da vigliacco che se la da a gambe, davanti a ogni pericolo, si trasformi in uno spietato assassino che a suon di due mitragliette, riesce a sbaragliare ogni schiera nemica.
Il terzo episodio ci spiega la vicenda di Naoto, una fanciulla, trovatasi orfana a causa di un assassino. quello che lei crederà essere l'uomo con la katana, che la renderà sua allieva dopo avergli dato la possibilità di vivere o morire, ma nel corso dell'episodio si capirà, che non è come propriamente, pesanva all'inizio Naoto.
Heine, protagonista del quarto e ultimo Oav è un ibrido, un essere dalla vita artificiale creata in laboratorio, molti misteri aleggiano intorno alla sua figura, ma per adesso abbiamo capito di lui, che sembra essergli molto a cuore la questione delle vite artificiali, forse perché lui ne è parte e perché sembra evere un conto in sospeso con un'altro indivisuo altrettanto misterioso.
Heine salverà la vita a una donna-angelo, una quattordicenne senza voce che mostra proprio il chiaro segno angelico sulla schiena. La salverà da due delinquenti che la rapiranno nuovamente, ma lui con l'aiuto di Badou riuscirà a riportarla in salvo.
Consiglio di vedere questa mini-serie e di leggere il manga ancora in corso per avere una maggior e più chiara visione dell'opera complessiva.
Ho deciso di dargli sette perché si vede benissimo che ci sono buonissime basi, ma tutto è lasciato un po' sospeso in aria, proprio perché è un prequel e non può svelare tutto, ma solo farci assaggiare la cosa per deliziarci.
I disegni sono meravigliosi, i personaggi ben caratterizzati e sicuramente non manca l'azione, quindi a chiunque piaccia questo genere di anime, fa decisamente al caso suo.
"Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark" è una serie d'azione prodotta da David Production nel 2009 in 4 brevi OAV dalla durata di 15 minuti l'uno. Questi 4 OAV non sono niente popò di meno che la fedelissima trasposizione animata dell'omonimo volume unico, prequel che introduce i quattro personaggi principali della serie regolare, tutt'ora in corso, "Dogs - Pallottole e Sangue" del mangaka Shiro Miwa.
Nel primo episodio, "Weepy old killer", stiamo a vedere le vicende dell'ex mafioso Mihai, che dopo 10 anni torna al paese che aveva lasciato con tutti i relativi conti in sospeso da risolvere con il passato. Infatti incontra la prostituta-barista Kiri, amica e collega della defunta Milena di cui era innamorato Mihai, ma presto il suo ritorno giungerà alle orecchie dell'unico responsabile della morte di Milena, l'attuale boss Ian che allevò lui stesso.
In "Gun Smoker" assistiamo alle (dis)avventure dell'informatore capellone Badou, fumatore incallito e con una benda su un occhio, continuamente inseguito per avere immortalato scene di vita quotidiana spesso hard-boiled. Mimi, una sua amica, conosce il Mihai dell'episodio precedente che cercherà di proteggerlo finché la sua astinenza da nicotina raggiungerà il picco.
Nel terzo episodio, "Blade Maiden", viene narrato il tragico passato di una ragazza segnata nel corpo e nello spirito dall'omicidio cruento e truculento dei propri genitori da parte di uno spadaccino che l'ha poi adottata ribattezzandola Naoto. Nel periodo della sua maturazione ha sempre diretto il proprio odio verso il maestro che la allenava alla tecnica della spada fino a quando un giorno il suo compagno Magato, che l'aveva già schernita fisicamente, uccide barbaramente, mutilandolo, Fuyumine, il fulcro del loro odio. Lei non resta a guardare e inizia ad affrontarlo, superandolo, fino a che la verità viene a galla.
Infine in "Stray dogs howling in the dark" il protagonista è Heine Rammsteiner, un ragazzo scontroso e freddo dal passato sconosciuto che aspira in tutti i modi a ritrovare la sorella Lily, rapita nel sottosuolo da un'organizzazione che lo ha reso speciale. La stessa organizzazione produceva ritrovati dell'ingegneria genetica pari agli esseri umani ma li dotava di ali e gli toglieva qualcosa per evitare che si suicidassero. Ed è proprio Nill, una di queste creature, che Heine si ritrova stranamente a salvare, e che gli ricorda la sorella, in coppia con Badou al quale fa fare l'esca. Liberata, la affidano al loro amico cieco pseudo-prete con uno strano complesso di lolita.
Ma ora che conosciamo i personaggi principali la trama inizia ad abbozzarsi con un epilogo non-finale a fare da teaser a un possibile progetto futuro a cui affidare l'adattamento della serie in corso d'opera.
Proprio così perché questo condensato di un'ora totale ha un che di ammaliante e i personaggi nello spazio, seppur brevissimo, a loro dedicato sanno iniziare a farsi apprezzare così come lo era stato ai tempi della mia prima lettura del volume unico suddetto. Già perché non c'è modo migliore di entrare in sintonia con l'utente che mostrargli gli scorci del passato o del presente di personaggi ognuno con il suo peso, le sue peculiarità e i propri scheletri nell'armadio.
I personaggi quindi mi sono risultati molto gradevoli, d'impatto, ben abbozzati a livello psicologico e si notano già alcune delle sfaccettature che li compongono seppur l'azione e l'oppressione delle vicende vengono alleggerite da alcuni brevi teatrini-monologhi del pazzo pazzo Badou, in grado di passare da sfigato senza connotati a folle omicida senza freni. Ma "Dogs" sa essere anche spietato, crudo e sanguinolento quasi da fare storcere il naso a quelli meno abituati a scene di delitti efferati o non amanti dell'horror. L'anime si sofferma, esaltandole, per svariati secondi sulle scene nude e crude. Ai classici canoni dei film di guerrilla fra bande rivali e mafie, vengono amalgamati i risvolti psicologici e centellinati elementi sovrannaturali di disturbo che mi hanno affascinato e condiscono il tutto.
La veloce trama inizialmente appare episodica, quindi ingrana delineando le condizioni dei quattro per poi dare accenni sui punti di contatto di queste quattro esistenze tormentate, per infine darci in pasto un piccolo teaser di quel che ci aspetterà in seguito, ovvero la storia vera e propria con il suo intreccio principale sapientemente celato e qua svelato in minima dose.
Le tematiche, come si matura da quanto scritto, sono molto mature, contengono spesso e volentieri scene sanguinarie di delitti sulle quali la telecamera si posa e si sofferma facendoci sopra un lauto pasto con una diabolica aria di sadismo e al contempo pare voglia mostrarne crudezze per condannarle più che per porvici enfasi, esaltandole.
Graficamente trovo l'anime impeccabile: i disegni mi sono sembrati pulitissimi e minuziosamente curati, l'enfasi posta a rappresentare correttamente e in modo convincente i colori, le ombreggiature e le espressioni ha un che di maniacale e minimalista quando serve. Stesso discorso per le inquadrature naturali ma che sanno piacevolmente farsi apprezzare, per i fondali che trovo ispirati e per i dettagli della vita quotidiana ricchi, ben dosati e mai caotici o fuori luogo. Le animazioni mi sono parse abbastanza fluide e rendono bene l'azione serrata o gli scambi di battute nei combattimenti serrati, anche se in questo frangente si potrebbe ancora migliorare.
Sul comparto sonoro, le BGM introducono bene i momenti di vita malavitosa nel presente e passato presentando brevi temi adatti alla vita quotidiana tranquilla o più movimentata eseguiti da singoli elementi d'orchestra. La brevissima opening di 15 secondi ricorda sonorità latine e ha un certo tocco che fa molto gangsta'. Le ending, ognuna diversa, sono stranamente delicate, sensuali e ricordano melodie rétro, lontane, tipiche dei film a luci rosse di non troppi decenni fa. Si accostano molto bene al disegno del personaggio di turno, che viene fatto scorrere con la giusta lentezza.
L'unica pecca che posso recriminare alla serie OAV di "Dogs" è che si poteva dedicare un po' più tempo a ogni episodio, nonostante ognuno di essi scorra con naturalezza e non risulti affatto velocizzato o affrettato. Concludendo consiglio quest'opera agli amanti dei film d'azione, dei thriller-horror e dei gialli a sfondo criminale e mafioso con piccolissimi sprazzi di elementi sovrannaturali. Aspettando una serie che adatti l'opera principale, consiglio agli amanti di recuperare il manga edito anche da noi. Voto: 10.
Nel primo episodio, "Weepy old killer", stiamo a vedere le vicende dell'ex mafioso Mihai, che dopo 10 anni torna al paese che aveva lasciato con tutti i relativi conti in sospeso da risolvere con il passato. Infatti incontra la prostituta-barista Kiri, amica e collega della defunta Milena di cui era innamorato Mihai, ma presto il suo ritorno giungerà alle orecchie dell'unico responsabile della morte di Milena, l'attuale boss Ian che allevò lui stesso.
In "Gun Smoker" assistiamo alle (dis)avventure dell'informatore capellone Badou, fumatore incallito e con una benda su un occhio, continuamente inseguito per avere immortalato scene di vita quotidiana spesso hard-boiled. Mimi, una sua amica, conosce il Mihai dell'episodio precedente che cercherà di proteggerlo finché la sua astinenza da nicotina raggiungerà il picco.
Nel terzo episodio, "Blade Maiden", viene narrato il tragico passato di una ragazza segnata nel corpo e nello spirito dall'omicidio cruento e truculento dei propri genitori da parte di uno spadaccino che l'ha poi adottata ribattezzandola Naoto. Nel periodo della sua maturazione ha sempre diretto il proprio odio verso il maestro che la allenava alla tecnica della spada fino a quando un giorno il suo compagno Magato, che l'aveva già schernita fisicamente, uccide barbaramente, mutilandolo, Fuyumine, il fulcro del loro odio. Lei non resta a guardare e inizia ad affrontarlo, superandolo, fino a che la verità viene a galla.
Infine in "Stray dogs howling in the dark" il protagonista è Heine Rammsteiner, un ragazzo scontroso e freddo dal passato sconosciuto che aspira in tutti i modi a ritrovare la sorella Lily, rapita nel sottosuolo da un'organizzazione che lo ha reso speciale. La stessa organizzazione produceva ritrovati dell'ingegneria genetica pari agli esseri umani ma li dotava di ali e gli toglieva qualcosa per evitare che si suicidassero. Ed è proprio Nill, una di queste creature, che Heine si ritrova stranamente a salvare, e che gli ricorda la sorella, in coppia con Badou al quale fa fare l'esca. Liberata, la affidano al loro amico cieco pseudo-prete con uno strano complesso di lolita.
Ma ora che conosciamo i personaggi principali la trama inizia ad abbozzarsi con un epilogo non-finale a fare da teaser a un possibile progetto futuro a cui affidare l'adattamento della serie in corso d'opera.
Proprio così perché questo condensato di un'ora totale ha un che di ammaliante e i personaggi nello spazio, seppur brevissimo, a loro dedicato sanno iniziare a farsi apprezzare così come lo era stato ai tempi della mia prima lettura del volume unico suddetto. Già perché non c'è modo migliore di entrare in sintonia con l'utente che mostrargli gli scorci del passato o del presente di personaggi ognuno con il suo peso, le sue peculiarità e i propri scheletri nell'armadio.
I personaggi quindi mi sono risultati molto gradevoli, d'impatto, ben abbozzati a livello psicologico e si notano già alcune delle sfaccettature che li compongono seppur l'azione e l'oppressione delle vicende vengono alleggerite da alcuni brevi teatrini-monologhi del pazzo pazzo Badou, in grado di passare da sfigato senza connotati a folle omicida senza freni. Ma "Dogs" sa essere anche spietato, crudo e sanguinolento quasi da fare storcere il naso a quelli meno abituati a scene di delitti efferati o non amanti dell'horror. L'anime si sofferma, esaltandole, per svariati secondi sulle scene nude e crude. Ai classici canoni dei film di guerrilla fra bande rivali e mafie, vengono amalgamati i risvolti psicologici e centellinati elementi sovrannaturali di disturbo che mi hanno affascinato e condiscono il tutto.
La veloce trama inizialmente appare episodica, quindi ingrana delineando le condizioni dei quattro per poi dare accenni sui punti di contatto di queste quattro esistenze tormentate, per infine darci in pasto un piccolo teaser di quel che ci aspetterà in seguito, ovvero la storia vera e propria con il suo intreccio principale sapientemente celato e qua svelato in minima dose.
Le tematiche, come si matura da quanto scritto, sono molto mature, contengono spesso e volentieri scene sanguinarie di delitti sulle quali la telecamera si posa e si sofferma facendoci sopra un lauto pasto con una diabolica aria di sadismo e al contempo pare voglia mostrarne crudezze per condannarle più che per porvici enfasi, esaltandole.
Graficamente trovo l'anime impeccabile: i disegni mi sono sembrati pulitissimi e minuziosamente curati, l'enfasi posta a rappresentare correttamente e in modo convincente i colori, le ombreggiature e le espressioni ha un che di maniacale e minimalista quando serve. Stesso discorso per le inquadrature naturali ma che sanno piacevolmente farsi apprezzare, per i fondali che trovo ispirati e per i dettagli della vita quotidiana ricchi, ben dosati e mai caotici o fuori luogo. Le animazioni mi sono parse abbastanza fluide e rendono bene l'azione serrata o gli scambi di battute nei combattimenti serrati, anche se in questo frangente si potrebbe ancora migliorare.
Sul comparto sonoro, le BGM introducono bene i momenti di vita malavitosa nel presente e passato presentando brevi temi adatti alla vita quotidiana tranquilla o più movimentata eseguiti da singoli elementi d'orchestra. La brevissima opening di 15 secondi ricorda sonorità latine e ha un certo tocco che fa molto gangsta'. Le ending, ognuna diversa, sono stranamente delicate, sensuali e ricordano melodie rétro, lontane, tipiche dei film a luci rosse di non troppi decenni fa. Si accostano molto bene al disegno del personaggio di turno, che viene fatto scorrere con la giusta lentezza.
L'unica pecca che posso recriminare alla serie OAV di "Dogs" è che si poteva dedicare un po' più tempo a ogni episodio, nonostante ognuno di essi scorra con naturalezza e non risulti affatto velocizzato o affrettato. Concludendo consiglio quest'opera agli amanti dei film d'azione, dei thriller-horror e dei gialli a sfondo criminale e mafioso con piccolissimi sprazzi di elementi sovrannaturali. Aspettando una serie che adatti l'opera principale, consiglio agli amanti di recuperare il manga edito anche da noi. Voto: 10.
Shirow Miwa nel 2001 diede inizio alla storia di "Dogs - Pallottole e Sangue", ma prima della pubblicazione del citato titolo realizzò un volume unico intitolato "Dogs - Cani randagi che ululano nella notte", che funse da prologo alle avventure dei personaggi principali di "Dogs". Il volume era formato da quattro racconti autoconclusivi e tale struttura si manifesta anche nella serie di OVA realizzati nel 2009 dalla David Production. Quattro episodi di un quarto d'ora l'uno incentrati a rotazione su uno degli appartenenti al quartetto di protagonisti.
Il primo episodio concentra i suoi minuti sulla figura dell'ex sicario Mihai Mihaeroff di ritorno alla senza nome città mitteleuropea nella quale si svolgono le avventure di "Dogs". Qui rincontra l'ex prostituta Kiri, ora proprietaria di un ristorante, e il suo vecchio allievo Ian, succeduto al padre alla guida del clan mafioso di appartenenza per il quale anche Mihai lavorava dieci anni or sono. Qui iniziano le prime sparatorie e i primi spargimenti di sangue quando Mihai e Ian si affrontano sulla tomba della defunta Milena, donna della quale il vecchio sicario era innamorato, uccisa da Ian ancora per motivazioni sconosciute.
Questo è probabilmente l'OVA che ho preferito di meno, d'altra parte ha il compito d'introdurre lo spettatore alla serie e lo fa in modo accettabile, senza particolari pregi da una parte o difetti dall'altra. I minuti scorrono velocemente e presto arriva il desiderio di vedere come continueranno le vicende e quale sarà il destino di Mihai.
Nel secondo episodio Mihai incontra lo spericolato giornalista freelance Badō Nails, invischiato in uno dei suoi articoli più spinosi. Tra foto che non dovrebbero esistere e un'altra buona quantità di bossoli si fa la conoscenza del rosso fotografo: amante della nicotina, se non ha una sigaretta sempre a disposizione nel giro di poco tempo si trasforma anch'egli in un abile sicario con relativo cambio di personalità. Tutti i quindici minuti dedicati a Badō sono pregni di una contagiosa comicità, non presente nell'episodio precedente, che strappa alla spettatore anche qualche risata.
Si cambia totalmente registro quando inizia l'OVA dedicato a Naoto Fuyumine. Allevata da uno spadaccino d'eccezione dopo essere stata raccolta da quest'ultimo per strada quando era ancora un bambina, Naoto soffre di amnesia e non ricorda assolutamente nulla della propria vita prima della brutale morte dei suoi genitori avvenuta per mano di una uomo armato di una katana. Da sempre convinta che suddetto assassino fosse il suo maestro arriva a coltivare il pensiero di ucciderlo con le stesse tecniche che lui stesso le ha insegnato negli anni.
Personalmente ho sempre trovato Naoto una dei personaggi più intriganti di "Dogs" e l'episodio a lei dedicato è risultato essere il mio preferito. Niente da aggiungere tranne il buon risultato a cui ha portato una particolare cura della grafica.
Ormai il sangue dei vinti gronda sullo sporco suolo della città natale di "Dogs" ed è l'ora d'introdurre con l'ultimo episodio il personaggio principale della serie: Heine Rammsteiner il quale cognome non può che fare riecheggiare nella mente degli appassionati qualche brano del quasi omonimo gruppo tedesco, il tutto ovviamente voluto da un consapevole Miwa.
La storia personale di Heine è parecchio lunga, dolorosa e complessa. Tuttavia l'OVA in questione non si concentra su questa quanto su uno sprazzo di vita del ragazzo albino. Il giovane qui salva casualmente Nill, una ragazza che come il protagonista ha subito modificazioni genetiche, e per trarla fuori dal giro di prostituzione al quale era destinata affronta sicuro e sprezzante i propri oppositori.
Episodio che finisce in bellezza la presentazione di "Dogs" con una nota di merito al seiyu Takahiro Sakurai (Izuru Kira in "Bleach", Yū Kanda in "D. Gray-man" tra i suoi ruoli più famosi) che ha svolto un ottimo lavoro nell'impersonare Heine.
Nella sua totalità questa serie di OVA presenta sufficientemente bene le fondamenta di "Dogs", grazie specialmente a una lavoro grafico che rende dinamiche e godibili le scene d'azione, e può rivelarsi una valida alternativa per chi intende iniziare a leggere "Dogs" ma non riesce a recuperare l'omonimo volume unico pubblicato in Italia da Planet Manga.
Il primo episodio concentra i suoi minuti sulla figura dell'ex sicario Mihai Mihaeroff di ritorno alla senza nome città mitteleuropea nella quale si svolgono le avventure di "Dogs". Qui rincontra l'ex prostituta Kiri, ora proprietaria di un ristorante, e il suo vecchio allievo Ian, succeduto al padre alla guida del clan mafioso di appartenenza per il quale anche Mihai lavorava dieci anni or sono. Qui iniziano le prime sparatorie e i primi spargimenti di sangue quando Mihai e Ian si affrontano sulla tomba della defunta Milena, donna della quale il vecchio sicario era innamorato, uccisa da Ian ancora per motivazioni sconosciute.
Questo è probabilmente l'OVA che ho preferito di meno, d'altra parte ha il compito d'introdurre lo spettatore alla serie e lo fa in modo accettabile, senza particolari pregi da una parte o difetti dall'altra. I minuti scorrono velocemente e presto arriva il desiderio di vedere come continueranno le vicende e quale sarà il destino di Mihai.
Nel secondo episodio Mihai incontra lo spericolato giornalista freelance Badō Nails, invischiato in uno dei suoi articoli più spinosi. Tra foto che non dovrebbero esistere e un'altra buona quantità di bossoli si fa la conoscenza del rosso fotografo: amante della nicotina, se non ha una sigaretta sempre a disposizione nel giro di poco tempo si trasforma anch'egli in un abile sicario con relativo cambio di personalità. Tutti i quindici minuti dedicati a Badō sono pregni di una contagiosa comicità, non presente nell'episodio precedente, che strappa alla spettatore anche qualche risata.
Si cambia totalmente registro quando inizia l'OVA dedicato a Naoto Fuyumine. Allevata da uno spadaccino d'eccezione dopo essere stata raccolta da quest'ultimo per strada quando era ancora un bambina, Naoto soffre di amnesia e non ricorda assolutamente nulla della propria vita prima della brutale morte dei suoi genitori avvenuta per mano di una uomo armato di una katana. Da sempre convinta che suddetto assassino fosse il suo maestro arriva a coltivare il pensiero di ucciderlo con le stesse tecniche che lui stesso le ha insegnato negli anni.
Personalmente ho sempre trovato Naoto una dei personaggi più intriganti di "Dogs" e l'episodio a lei dedicato è risultato essere il mio preferito. Niente da aggiungere tranne il buon risultato a cui ha portato una particolare cura della grafica.
Ormai il sangue dei vinti gronda sullo sporco suolo della città natale di "Dogs" ed è l'ora d'introdurre con l'ultimo episodio il personaggio principale della serie: Heine Rammsteiner il quale cognome non può che fare riecheggiare nella mente degli appassionati qualche brano del quasi omonimo gruppo tedesco, il tutto ovviamente voluto da un consapevole Miwa.
La storia personale di Heine è parecchio lunga, dolorosa e complessa. Tuttavia l'OVA in questione non si concentra su questa quanto su uno sprazzo di vita del ragazzo albino. Il giovane qui salva casualmente Nill, una ragazza che come il protagonista ha subito modificazioni genetiche, e per trarla fuori dal giro di prostituzione al quale era destinata affronta sicuro e sprezzante i propri oppositori.
Episodio che finisce in bellezza la presentazione di "Dogs" con una nota di merito al seiyu Takahiro Sakurai (Izuru Kira in "Bleach", Yū Kanda in "D. Gray-man" tra i suoi ruoli più famosi) che ha svolto un ottimo lavoro nell'impersonare Heine.
Nella sua totalità questa serie di OVA presenta sufficientemente bene le fondamenta di "Dogs", grazie specialmente a una lavoro grafico che rende dinamiche e godibili le scene d'azione, e può rivelarsi una valida alternativa per chi intende iniziare a leggere "Dogs" ma non riesce a recuperare l'omonimo volume unico pubblicato in Italia da Planet Manga.
Una media di 5,9 per "Dogs" mi pare davvero un'ingiustizia. Leggo recensioni che parlano di un anime svuotato, privo di senso e, soprattutto, privo di uno scopo. Ma quale altro scopo potrebbero avere questi quattro OAV se non quello di presentare l'opera al pubblico? Un'opera di pseudo-nicchia che, in Italia (in Giappone non so sinceramente quale sia la situazione), è passata piuttosto in sordina. Io non l'avevo mai sentita e, se provate a recuperare l'opera, vi accorgerete come non sia una facile impresa pur essendo stata editata nel 2008.
Questo può essere imputabile a due motivi: tutti hanno comprato il manga che si è così esaurito (e ne dubito perché altrimenti l'avrebbero certamente ristampato) oppure nessuno se lo è filato e allora la saggia Panini ha deciso di metterlo da parte.
Attualmente invece ho sentito parlare spesso di "Dogs", ho sentito richiederlo alle fiere e gli ultimi due numeri del manga sono aumentati spropositatamente di prezzo. Quale sarà la ragione? La mia spiegazione, modestamente parlando è ovvio, è che il titolo abbia avuto uno scossone positivo grazie proprio a questi 4 OAV, certamente non grandiosi, ma che hanno saputo catturare la mia attenzione tanto da portami a una spasmodica ricerca di "Dogs" nella sua versione cartacea.
Ecco trovato il fine dell'"anime".
Tra l'altro, gli episodi ricalcano fedelmente il volume prologo del manga, dedicato esclusivamente alla presentazione dei personaggi. Non vedo, quindi, dove sia tutto questo male. Si tratta di una trovata commerciale che può essere sfruttata positivamente da chi non conosceva l'opera e che, magari, può non essere tanto apprezzata dai fans accaniti, ma tutta questa negatività non la vedo.
I disegni secondo me sono ben fatti e, ripeto, fedeli all'originale. Buone le voci dei personaggi, per i quali sono stati scelti doppiatori di tutto rispetto. La grafica pure non è affatto male. Ciò non toglie che sicuramente il manga sia meglio da molti punti di vista anche se il tratto di Miwa, per quanto affascinante, è davvero molto confuso, una confusione che nell'anime non c'è.
Certo, gli autori avrebbero potuto continuare con altre puntate, ma lo scopo degli OAV si è esaurito nel momento stesso in cui questi sono stati mandati in onda sulla rete nazionale e poi subbati nelle varie lingue. Data la mia esperienza, sono invece felice di questa trovata che mi ha permesso di conoscere e di apprezzare un titolo particolare e, nei limiti, innovativo come "Dogs".
Questo può essere imputabile a due motivi: tutti hanno comprato il manga che si è così esaurito (e ne dubito perché altrimenti l'avrebbero certamente ristampato) oppure nessuno se lo è filato e allora la saggia Panini ha deciso di metterlo da parte.
Attualmente invece ho sentito parlare spesso di "Dogs", ho sentito richiederlo alle fiere e gli ultimi due numeri del manga sono aumentati spropositatamente di prezzo. Quale sarà la ragione? La mia spiegazione, modestamente parlando è ovvio, è che il titolo abbia avuto uno scossone positivo grazie proprio a questi 4 OAV, certamente non grandiosi, ma che hanno saputo catturare la mia attenzione tanto da portami a una spasmodica ricerca di "Dogs" nella sua versione cartacea.
Ecco trovato il fine dell'"anime".
Tra l'altro, gli episodi ricalcano fedelmente il volume prologo del manga, dedicato esclusivamente alla presentazione dei personaggi. Non vedo, quindi, dove sia tutto questo male. Si tratta di una trovata commerciale che può essere sfruttata positivamente da chi non conosceva l'opera e che, magari, può non essere tanto apprezzata dai fans accaniti, ma tutta questa negatività non la vedo.
I disegni secondo me sono ben fatti e, ripeto, fedeli all'originale. Buone le voci dei personaggi, per i quali sono stati scelti doppiatori di tutto rispetto. La grafica pure non è affatto male. Ciò non toglie che sicuramente il manga sia meglio da molti punti di vista anche se il tratto di Miwa, per quanto affascinante, è davvero molto confuso, una confusione che nell'anime non c'è.
Certo, gli autori avrebbero potuto continuare con altre puntate, ma lo scopo degli OAV si è esaurito nel momento stesso in cui questi sono stati mandati in onda sulla rete nazionale e poi subbati nelle varie lingue. Data la mia esperienza, sono invece felice di questa trovata che mi ha permesso di conoscere e di apprezzare un titolo particolare e, nei limiti, innovativo come "Dogs".
Premetto che ho la serie manga di 'D.O.G.S.', quindi potrei partire un po' prevenuta nel recensire questa serie.
Come mai solo 4 OAV di 15 minuti l'uno? Gli autori volevano forse vedere come andava 'Dogs' come anime partendo dal prequel? Beh, è un disastro a mio parere. Do solo 3 perché ho trovato abbastanza "pesante" l'animazione di questi quattro episodi e lo stile dell'anime non ci azzecca nulla con quello del manga. Tuttavia la trama è abbastanza fedele a quella del lavoro d'origine, se non addirittura uguale. La storia e le sequenze ordinate e il fatto che si spezzettino gli episodi in due parti, raccontando di ogni personaggio separatamente, aiutano a capire maggiormente il filo logico della storia, come si deve in ogni buon prequel.
Le musiche del trailer e degli OVA in sé mi ricordano abbastanza quelle di 'Cowboy Bebop' e come stile di storia i due anime, a mio avviso, possono anche incontrarsi in qualche punto. Ma l'ending non era azzeccata, troppo "smielata" per una serie che, come rivela il titolo "Dogs: pallottole e sangue", non ha nulla di talmente dolce da potere essere abbinato a una sigla di chiusura come quella scelta.
Ribadisco che la grafica mi è sembrata pesante e l'animazione un po' forzata, con lo stile un po' insipido. La mano particolare dell'autore del manga è difficile da rendere anche nella grafica, che ha cercato di rendere il proprio stile più vicino possibile a quello dell'autore. Ma ha fatto un fiasco.
Mi confesso delusa da questa mini serie ma contenta che si fermi solo al prequel. Come anime avrebbe fatto un flop tremendo. Che dire? Non rende giustizia all'autore del "vero" 'Dogs'.
Come mai solo 4 OAV di 15 minuti l'uno? Gli autori volevano forse vedere come andava 'Dogs' come anime partendo dal prequel? Beh, è un disastro a mio parere. Do solo 3 perché ho trovato abbastanza "pesante" l'animazione di questi quattro episodi e lo stile dell'anime non ci azzecca nulla con quello del manga. Tuttavia la trama è abbastanza fedele a quella del lavoro d'origine, se non addirittura uguale. La storia e le sequenze ordinate e il fatto che si spezzettino gli episodi in due parti, raccontando di ogni personaggio separatamente, aiutano a capire maggiormente il filo logico della storia, come si deve in ogni buon prequel.
Le musiche del trailer e degli OVA in sé mi ricordano abbastanza quelle di 'Cowboy Bebop' e come stile di storia i due anime, a mio avviso, possono anche incontrarsi in qualche punto. Ma l'ending non era azzeccata, troppo "smielata" per una serie che, come rivela il titolo "Dogs: pallottole e sangue", non ha nulla di talmente dolce da potere essere abbinato a una sigla di chiusura come quella scelta.
Ribadisco che la grafica mi è sembrata pesante e l'animazione un po' forzata, con lo stile un po' insipido. La mano particolare dell'autore del manga è difficile da rendere anche nella grafica, che ha cercato di rendere il proprio stile più vicino possibile a quello dell'autore. Ma ha fatto un fiasco.
Mi confesso delusa da questa mini serie ma contenta che si fermi solo al prequel. Come anime avrebbe fatto un flop tremendo. Che dire? Non rende giustizia all'autore del "vero" 'Dogs'.
Do uno pieno. Uno perché quest'OAV è davvero scandaloso se paragonato al manga. Il manga è innovativo, i disegni espressivi e ricchi dello stile di Miwa sensei, davvero un genio, che sembra essere riuscito a creare qualcosa di sensazionale; questi OAV distruggono la bellezza dell'opera, scostandone l'intero stile, non la storia, ma l'estetica dei personaggi in sé. In questa serie animata la storia perde tutto il suo fascino.
Io comprai il manga perché i disegni erano talmente innovativi e distaccati dal vecchio tratto, quel tratto morbido accompagnato dagli sfondi quasi superficiali, finalmente scomparso dalle tavole.
Ho visto la genialità di Miwa. E in questa serie, fatta da colori opachi e da personaggi fiacchi, non vi ho trovato altro che disprezzo per chi ha deciso di crearla. È insulsa, Dogs in sé è troppo complessa per essere portata all'animazione, soprattutto per l'irrealtà sulla prospettiva che il mangaka applica su di esso.
Adattamento animato dell'omonimo manga, <i>Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark</i> si comporta da prequel di una serie manga che vede come protagonisti i quattro personaggi quivi presentati. Sono tutte figure piuttosto carismatiche, ma non memorabili, che si accollano il peso di un anime in sé non di certo entusiasmante e, soprattutto, di dubbia originalità. I quattro episodi, di circa quindici minuti l'uno, che compongono questa miniserie, corrispondono ad altrettante storie autoconclusive dal flashback facile, atte ad accennare i retroscena delle vite dei protagonisti, come le loro particolarità fisiche/caratteriali. L'ambientazione urbana fa da scenario a una trama molto lineare, priva di spunti interessanti, incentrata perlopiù sull'azione e sul soprannaturale. Non guastano comunque un pizzico di umorismo e una sceneggiatura che difficilmente può stufare. Si tratta d'altronde di passaggi narrativi molto brevi, tutto sommato modesti, accomunati unicamente dalle apparizioni di volti precedentemente incontrati.
I disegni e i colori fanno una bella figura, ma le animazioni non fanno gridare al miracolo, in relazione alla datazione dell'opera, e all'evidente mole di scene d'azione, che avrebbero necessitato di maggiore fluidità anziché di una bella dose di grafica computerizzata.
<i>Stray Dogs Howling in the Dark</i> è nel complesso una serie senza fronzoli, né eccessive complicazioni narrative, forte di buoni personaggi e di una veste grafica di tutto rispetto, ma non è assolutamente abbastanza. Agli autori va comunque il merito di essere riusciti a riproporre su video i contenuti di un unico volume cartaceo senza recare alcuna noia. Godibile ma troppo breve e lineare, consigliato a tutti.
I disegni e i colori fanno una bella figura, ma le animazioni non fanno gridare al miracolo, in relazione alla datazione dell'opera, e all'evidente mole di scene d'azione, che avrebbero necessitato di maggiore fluidità anziché di una bella dose di grafica computerizzata.
<i>Stray Dogs Howling in the Dark</i> è nel complesso una serie senza fronzoli, né eccessive complicazioni narrative, forte di buoni personaggi e di una veste grafica di tutto rispetto, ma non è assolutamente abbastanza. Agli autori va comunque il merito di essere riusciti a riproporre su video i contenuti di un unico volume cartaceo senza recare alcuna noia. Godibile ma troppo breve e lineare, consigliato a tutti.
<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
I 4 episodi così proposti ricalcano esattamente le vicende del manga-prologo Dogs, i cui 4 protagonisti sono Mikhai, Badou, Naoto e Heine.
A prescindere dai dettagli omessi che nel manga invece sono presenti (mi pare logico per degli OVA che durano solo 15 minuti), i disegni sono puliti e minuziosi. Le scene e la regia sono particolareggiate, per far seguire meglio allo spettatore il ritmo frenetico che dà quest'opera. Le musiche si adattano bene, tranne per qualche scena, che sembra stoni in un ambiente tragico di sangue e lacrime.
La storia più divertente è quella di Badou: vive alla giornata, basta che abbia una sigaretta, altrimenti "strippa di brutto", come viene descritto da una conoscente del "rossino". Molti dei discorsi, che nel manga avevano una nota di volgarità, sono stati cambiati, ma nulla di sconvolgente.
Mi sconvolge di più il fatto che non si sia visto il corpo inerme e nudo di Milena nel 1° OVA, e che la scena di Naoto con Magato - in cui quest'ultimo le aveva strappato la maglietta e lei non aveva il reggiseno - si sia soffermata più del lecito. Entrambe le scene fanno cogliere diversi significati: l'amore, la possessività, l'assenza di pudore e la violenza nel caso di Milena; mentre nell'OVA dedicato a Naoto c'è l'insensibilità, il freddo, la tensione sessuale e la rabbia pura. Capisco bene che sia per una questione di censura, ma ho storto il naso lo stesso. Forse sarò pignola, ma stravolgere una scena che mi aveva suscitato tali sensazioni è brutto, così come non rivederla così come era stata concepita.
Comunque consiglio la visione di Dogs.
I 4 episodi così proposti ricalcano esattamente le vicende del manga-prologo Dogs, i cui 4 protagonisti sono Mikhai, Badou, Naoto e Heine.
A prescindere dai dettagli omessi che nel manga invece sono presenti (mi pare logico per degli OVA che durano solo 15 minuti), i disegni sono puliti e minuziosi. Le scene e la regia sono particolareggiate, per far seguire meglio allo spettatore il ritmo frenetico che dà quest'opera. Le musiche si adattano bene, tranne per qualche scena, che sembra stoni in un ambiente tragico di sangue e lacrime.
La storia più divertente è quella di Badou: vive alla giornata, basta che abbia una sigaretta, altrimenti "strippa di brutto", come viene descritto da una conoscente del "rossino". Molti dei discorsi, che nel manga avevano una nota di volgarità, sono stati cambiati, ma nulla di sconvolgente.
Mi sconvolge di più il fatto che non si sia visto il corpo inerme e nudo di Milena nel 1° OVA, e che la scena di Naoto con Magato - in cui quest'ultimo le aveva strappato la maglietta e lei non aveva il reggiseno - si sia soffermata più del lecito. Entrambe le scene fanno cogliere diversi significati: l'amore, la possessività, l'assenza di pudore e la violenza nel caso di Milena; mentre nell'OVA dedicato a Naoto c'è l'insensibilità, il freddo, la tensione sessuale e la rabbia pura. Capisco bene che sia per una questione di censura, ma ho storto il naso lo stesso. Forse sarò pignola, ma stravolgere una scena che mi aveva suscitato tali sensazioni è brutto, così come non rivederla così come era stata concepita.
Comunque consiglio la visione di Dogs.
Finita questa mini-mini serie mi sono chiesto "perchè?", ovvero mi sono domandato che motivazione avesse realizzare 4 OAV, ognuno con una storia a sé, di circa una quindicina di minuti, che non portava da nessuna parte e per di più partiva da presupposti ignoti e fumosi. Bene, la mia domanda ha ottenuto risposta quando sono venuto a conoscenza della serie manga Dogs: bullets & carnage, e così ho voluto interpretare questa breve parentesi animata come uno sfizio degli autori.
Come detto Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark è una serie di soli 4 OAV, indipendenti gli uni dagli altri, con un protagonista sì differente per ognuno, ma che nell'arco della sua storia, in maniera più o meno fortuita, s'incrocerà con quelli degli altri episodi. Nella prima puntata incontriamo un killer, che potremmo definire in pensione, che deve fare i conti con il proprio passato e la propria coscienza e che, assalito da quelli che si possono definire rimorsi, cercherà delle risposte nei luoghi del suo passato. Un nicotina-dipendente è invece il protagonista della seconda; egli, invischiato per errore in questioni mafiose, a causa di foto compromettenti, cerca di salvare la pelle in maniera strampalata e demenziale, e il suo stile ricorda molto Vash di Trigun. Il terzo protagonista è invece una ragazza semplice e fredda che, addestrata alla via della spada dal presunto assassino dei suoi genitori, cerca vendetta contro lo stesso fino alla morte di quest'ultimo e alla scoperta della verità sul suo sanguinoso passato. L'ultimo personaggio che incontriamo è una sorta di esperimento genetico che casualmente incontra una prostituta muta e alata e crea scompiglio nei bassifondi della città per salvarla dalle grinfie dei suoi papponi.
Potrei definire questa serie come "la mancanza della via di mezzo", ovvero a ottimi personaggi e a ottime idee teoriche si contrappongono sviluppi e finali fra i più stereotipati e piatti che ci si possa immaginare; i disegni passano dal buono all'insufficiente, presentando carenze vistose per quanto concerne i colori, troppo pallidi e per nulla incisivi, e la scelta dei particolari, che viene lasciata molto al caso; le minuzie scenografiche sono per nulla curate e anche la qualità della fluidità grafica è alquanto carente e compassata. Il tutto è poi accompagnato, in maniera quasi del tutto insignificante, da musiche tutt'altro che memorabili, che non coinvolgono minimamente lo spettatore.
La critica nei confronti di quest'anime è da imputarsi maggiormente alla mancanza, a mio avviso, di un fine: difficilmente si può interpretare come l'epilogo della serie cartacea, è troppo scostante per essere un ponte di passaggio ad una serie futura ed è troppo poco incisiva per poter fare da specchietto pubblicitario al manga. In conclusione l'unica ottica in cui riesco collocarlo è quella di un filler animato di una serie a fumetti senza né capo né coda.
Come detto Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark è una serie di soli 4 OAV, indipendenti gli uni dagli altri, con un protagonista sì differente per ognuno, ma che nell'arco della sua storia, in maniera più o meno fortuita, s'incrocerà con quelli degli altri episodi. Nella prima puntata incontriamo un killer, che potremmo definire in pensione, che deve fare i conti con il proprio passato e la propria coscienza e che, assalito da quelli che si possono definire rimorsi, cercherà delle risposte nei luoghi del suo passato. Un nicotina-dipendente è invece il protagonista della seconda; egli, invischiato per errore in questioni mafiose, a causa di foto compromettenti, cerca di salvare la pelle in maniera strampalata e demenziale, e il suo stile ricorda molto Vash di Trigun. Il terzo protagonista è invece una ragazza semplice e fredda che, addestrata alla via della spada dal presunto assassino dei suoi genitori, cerca vendetta contro lo stesso fino alla morte di quest'ultimo e alla scoperta della verità sul suo sanguinoso passato. L'ultimo personaggio che incontriamo è una sorta di esperimento genetico che casualmente incontra una prostituta muta e alata e crea scompiglio nei bassifondi della città per salvarla dalle grinfie dei suoi papponi.
Potrei definire questa serie come "la mancanza della via di mezzo", ovvero a ottimi personaggi e a ottime idee teoriche si contrappongono sviluppi e finali fra i più stereotipati e piatti che ci si possa immaginare; i disegni passano dal buono all'insufficiente, presentando carenze vistose per quanto concerne i colori, troppo pallidi e per nulla incisivi, e la scelta dei particolari, che viene lasciata molto al caso; le minuzie scenografiche sono per nulla curate e anche la qualità della fluidità grafica è alquanto carente e compassata. Il tutto è poi accompagnato, in maniera quasi del tutto insignificante, da musiche tutt'altro che memorabili, che non coinvolgono minimamente lo spettatore.
La critica nei confronti di quest'anime è da imputarsi maggiormente alla mancanza, a mio avviso, di un fine: difficilmente si può interpretare come l'epilogo della serie cartacea, è troppo scostante per essere un ponte di passaggio ad una serie futura ed è troppo poco incisiva per poter fare da specchietto pubblicitario al manga. In conclusione l'unica ottica in cui riesco collocarlo è quella di un filler animato di una serie a fumetti senza né capo né coda.
Dogs è uno dei manga più interessanti che si profilano nel panorama giapponese. Un manga un po' sottovalutato qui in Italia a causa di uscite molto diradate, colpa di una politica editoriale, quella della Panini, molto discutibile. Il manga è stato portato in Italia con solo pochi volumi all'attivo.
Questo più che un anime è un omaggio ai lettori o meglio uno spot. Guardandolo si capisce fin da subito che non avrà un fine vero e proprio se non quello di deliziare i fan che compreranno la riedizione giapponese del prequel Dogs: Bullets end Carnage. Se non sbaglio infatti è stato creato per essere inserito e venduto con il primo volume del prequel ed è proprio questo che traduce in versione animata.
Essendo uno spot o un omaggio, le animazioni non sono un granchè anzi sono molto scarne cosi come le musiche del tutto anonime. Il chara invece è molto bello, ed è veramente bello vedere colorati personaggi che l'ottimo Miwa ha creato. Lo stile dell'autore è reso molo bene, cosi come il prequel che è trasposto del tutto fedelmente. Molte volte sembra di vedere il manga a colori in TV, anche se il livello dei disegni nell'OAV è altalenante.
Bisogna quindi prendere questo prodotto per quello che è, un semplice omaggio per chi ha già letto il manga. Sconsiglio quindi la visione a chi non lo conosce.
Questo più che un anime è un omaggio ai lettori o meglio uno spot. Guardandolo si capisce fin da subito che non avrà un fine vero e proprio se non quello di deliziare i fan che compreranno la riedizione giapponese del prequel Dogs: Bullets end Carnage. Se non sbaglio infatti è stato creato per essere inserito e venduto con il primo volume del prequel ed è proprio questo che traduce in versione animata.
Essendo uno spot o un omaggio, le animazioni non sono un granchè anzi sono molto scarne cosi come le musiche del tutto anonime. Il chara invece è molto bello, ed è veramente bello vedere colorati personaggi che l'ottimo Miwa ha creato. Lo stile dell'autore è reso molo bene, cosi come il prequel che è trasposto del tutto fedelmente. Molte volte sembra di vedere il manga a colori in TV, anche se il livello dei disegni nell'OAV è altalenante.
Bisogna quindi prendere questo prodotto per quello che è, un semplice omaggio per chi ha già letto il manga. Sconsiglio quindi la visione a chi non lo conosce.
Allora, chi guarderà quest’anime molto probabilmente si chiederà che senso abbia? Domanda legittima. Risposta che io non ho, e che sospetto non abbiano nemmeno i realizzatori di Dogs. Perché? direte voi. Va bene, vado più nello specifico.
Dogs manga è il prequel della storia di “Dogs: Bullets and Carnage” (titolo figo, no?) e lo scopo del primo volumetto autoconclusivo è quello d’introdurre i quattro personaggi sui quali si articoleranno le successive vicende. Dogs OAV traspone tale prequel, incentrando ognuno dei quattro episodi su uno di questi personaggi che per un caso o per un altro si incroceranno anche fra di loro. Andando con ordine:
Primo OAV dedicato a un killer consumato che affronterà il passato burrascoso dal quale è fuggito tempo prima e che ha da rivelargli ancora qualche segreto. Un nicotinomane esaurito invece come protagonista del secondo OAV, personaggio strampalato che innescherà una reazione a catena che includerà anche il killer di cui sopra e che darà un’aria demenziale a tutto l’episodio. Terzo OAV che riporta velocemente sprazzi del passato di una ragazzina, scampata per un soffio alla morte durante l’assassinio dei suoi genitori, e la conclusione del suo addestramento da parte dell’esecutore materiale dell’omicidio. Infine, in una notte da bassifondi, un ragazzo albino con il collo fasciato salverà una prostituta muta dalle sevizie dei suoi magnaccia, e lo sviluppo che ne seguirà avrà come sottofondo sperimentazioni genetiche e la ricomparsa del nostro nicotinomane.
Tecnicamente molto altalenante (il che è grave per soli 4 OAV), Dogs alterna disegni discreti ad altri approssimativi e deformi; animazioni molto carenti e legnose, anche nelle scene d’azione; colori e fotografia scialbi e che fanno il loro compitino modesto e nulla più; musiche che non incidono e che passano inosservate; ambientazioni e scenari sufficienti ma non minuziosamente curati e particolareggiati, a dire il vero piuttosto poveri e decisamente poco memorabili. Sin qui mediocre ma recuperabile. Tuttavia la sceneggiatura e la trama non approdano da nessuna parte; anzi, sono tanto banali e stereotipate che visti i primi 5 minuti di ogni episodio si legge precisamente come andranno a finire le storie. A fronte di un character design che potrebbe essere anche molto interessante, i personaggi si muovono in un gioco di stilemi già visto e ritrito troppe volte. Dialoghi morti e vissuti osservati cento volte alla fine stancano. Stereotipi psicologici e la totale assenza di profondità e originalità sono deprimenti. In più compaiono qua e là figure e voci misteriose, abbozzi a cose che non trovano soluzione e le vicende del terzo e del quarto sembrano non avere motivo d’essere se non in un quadro più ampio che è lasciato all’oscurità delle loro fini. Se lo scopo del manga è conoscere i personaggi sui quali si va poi però intrecciando una trama con un minimo di filo continuo, dato che questi OAV sono a sé stanti e non sembra seguiranno loro altri episodi che li sviluppino, quello di quest’anime qual è? Non è nemmeno uno spot per il manga: alla luce delle carenze di plot evidenziate non insinua la voglia di approfondire conoscenza, risvolti ed evoluzione delle vicende di personaggi tanto piatti. Prevedibile è dir poco, noioso non tanto perché 14 minuti passano in fretta, ma inconcludente è un dato di fatto.
Dogs manga è il prequel della storia di “Dogs: Bullets and Carnage” (titolo figo, no?) e lo scopo del primo volumetto autoconclusivo è quello d’introdurre i quattro personaggi sui quali si articoleranno le successive vicende. Dogs OAV traspone tale prequel, incentrando ognuno dei quattro episodi su uno di questi personaggi che per un caso o per un altro si incroceranno anche fra di loro. Andando con ordine:
Primo OAV dedicato a un killer consumato che affronterà il passato burrascoso dal quale è fuggito tempo prima e che ha da rivelargli ancora qualche segreto. Un nicotinomane esaurito invece come protagonista del secondo OAV, personaggio strampalato che innescherà una reazione a catena che includerà anche il killer di cui sopra e che darà un’aria demenziale a tutto l’episodio. Terzo OAV che riporta velocemente sprazzi del passato di una ragazzina, scampata per un soffio alla morte durante l’assassinio dei suoi genitori, e la conclusione del suo addestramento da parte dell’esecutore materiale dell’omicidio. Infine, in una notte da bassifondi, un ragazzo albino con il collo fasciato salverà una prostituta muta dalle sevizie dei suoi magnaccia, e lo sviluppo che ne seguirà avrà come sottofondo sperimentazioni genetiche e la ricomparsa del nostro nicotinomane.
Tecnicamente molto altalenante (il che è grave per soli 4 OAV), Dogs alterna disegni discreti ad altri approssimativi e deformi; animazioni molto carenti e legnose, anche nelle scene d’azione; colori e fotografia scialbi e che fanno il loro compitino modesto e nulla più; musiche che non incidono e che passano inosservate; ambientazioni e scenari sufficienti ma non minuziosamente curati e particolareggiati, a dire il vero piuttosto poveri e decisamente poco memorabili. Sin qui mediocre ma recuperabile. Tuttavia la sceneggiatura e la trama non approdano da nessuna parte; anzi, sono tanto banali e stereotipate che visti i primi 5 minuti di ogni episodio si legge precisamente come andranno a finire le storie. A fronte di un character design che potrebbe essere anche molto interessante, i personaggi si muovono in un gioco di stilemi già visto e ritrito troppe volte. Dialoghi morti e vissuti osservati cento volte alla fine stancano. Stereotipi psicologici e la totale assenza di profondità e originalità sono deprimenti. In più compaiono qua e là figure e voci misteriose, abbozzi a cose che non trovano soluzione e le vicende del terzo e del quarto sembrano non avere motivo d’essere se non in un quadro più ampio che è lasciato all’oscurità delle loro fini. Se lo scopo del manga è conoscere i personaggi sui quali si va poi però intrecciando una trama con un minimo di filo continuo, dato che questi OAV sono a sé stanti e non sembra seguiranno loro altri episodi che li sviluppino, quello di quest’anime qual è? Non è nemmeno uno spot per il manga: alla luce delle carenze di plot evidenziate non insinua la voglia di approfondire conoscenza, risvolti ed evoluzione delle vicende di personaggi tanto piatti. Prevedibile è dir poco, noioso non tanto perché 14 minuti passano in fretta, ma inconcludente è un dato di fatto.
La prima cosa che ho pensato finiti gli oav: e quindi? Che vuol dire?
Poi leggendo in giro ho capito che stavano testando il terreno, per fare un eventuale serie ispirata al manga. Sicuramente un terreno interessante anche se l'inizio non è uno dei più innovativi per nessuna delle 4 storie a cui fanno cenno i 4 OAV usciti.
Non conosco il manga quindi non so come posa evolversi la storia/le storie, ma da quel che ho visto potrebbe rivelarsi un anime bello come uno scontato. In un modo o nell'altro i 4 protagonisti si incontrano o si "conoscono" o quasi...
Di certo posso dire che il chara design e le animazioni son buone belle e fluide, e le musiche fanno il loro lavoro ma senza brillare particolarmente. LA sceneggiatura come ho detto nulla di nuovo all'orizzonte, i personaggi sono abbastanza stereotipati come profili e come caratterizzazione.
Spero che ne tirino fuori qualcosa di interessante in un breve futuro, per il momento carino ma tutto è da vedere!
Merita comunque un'occhiata!
Poi leggendo in giro ho capito che stavano testando il terreno, per fare un eventuale serie ispirata al manga. Sicuramente un terreno interessante anche se l'inizio non è uno dei più innovativi per nessuna delle 4 storie a cui fanno cenno i 4 OAV usciti.
Non conosco il manga quindi non so come posa evolversi la storia/le storie, ma da quel che ho visto potrebbe rivelarsi un anime bello come uno scontato. In un modo o nell'altro i 4 protagonisti si incontrano o si "conoscono" o quasi...
Di certo posso dire che il chara design e le animazioni son buone belle e fluide, e le musiche fanno il loro lavoro ma senza brillare particolarmente. LA sceneggiatura come ho detto nulla di nuovo all'orizzonte, i personaggi sono abbastanza stereotipati come profili e come caratterizzazione.
Spero che ne tirino fuori qualcosa di interessante in un breve futuro, per il momento carino ma tutto è da vedere!
Merita comunque un'occhiata!
Dogs - Stray Dogs Howling in the Dark è un anime composto da 4 OVA dalla durata di circa 15 minuti ognuno, e altro non è che la versione animata del prologo Dogs, volumetto edito in Italia assieme agli altri 3 della vera e propria serie, Dogs: bullets & carnage, dalla Panini. In ogni episodio si parla della vita di uno dei protagonisti della serie: nel primo di Mihkai, ex membro di un'organizzazione criminale, nel secondo di Bado, un informatore che si caccia spesso nei pasticci a causa della sua professione, nel terzo di Naoto, una ragazza orfana e nell'ultimo di Heine (l'ordine dovrebbe essere questo, siccome con i primi due ova si rispetta quello del prologo).
Trovo che sia molto bello, dotato di personaggi forti e carismatici che rientrano tra i miei preferiti.
Lo consiglio a tutti.
Trovo che sia molto bello, dotato di personaggi forti e carismatici che rientrano tra i miei preferiti.
Lo consiglio a tutti.