Yuragi-sou no Yuuna-san
"Yuragi-sou no Yuuna-san", letteralmente "Yuna della locanda Yuragi", è un anime dell'estate del 2018 ed è composto da dodici episodi più tre OAV.
La trama ci racconta di come una locanda sia "infestata", nel senso più "leggiadro" del termine, da un fantasma, Yuuna, e di come la sua vita trascorra insieme ai coinquilini con cui la divide, anch'essi con capacità soprannaturali.
Odio farlo, ma già mi devo fermare per portare all'attenzione una piccola ma importante riflessione ai fini di questa "recensione": appena si comincia la visione, ci vuole molto poco per capire che l'opera è molto (molto!) fedele al richiamo del genere, quindi l'unica sfumatura che rimane da scoprire è... quanto? Quindi, da qui in poi cercheremo di scoprirlo insieme.
Messa questa piccola pulce nell'orecchio, possiamo andare avanti.
Fin da subito la storia prende pressoché l'incipit della trama, quindi avremo la nostra Yuuna e compagne di pensione (sì, compagne, perché è un harem a tutti gli effetti, anche se non ne segue assolutamente le orme) che dovranno convivere con un nuovo inquilino, Fuyuzora Kogarashi, un sensitivo che deciderà di aiutare Yuuna nella ricerca dei suoi problemi irrisolti, per farla "ascendere".
Fin dai primi episodi ci vengono proposte scene classiche del genere (che non sto qui a descrivere, perlopiù gag alle quali siamo abituati), e regina tra queste è sicuramente quella del risveglio mattutino dove Yuuna fa letteralmente volare dalla finestra il povero Kogarashi a causa della, ehm, strana mania di muoversi e fluttuare nell'aria della nostra entità preferita, causando scenette divertenti ogni volta ad ogni nuovo episodio.
N.B. Il caso vuole che Yuuna, essendo vincolata alla locanda (ma neanche così tanto, come scopriremo in seguito) come alla stanza di Kogarashi, può dormire solamente lì e, se dovesse addormentarsi da qualche altra parte, verrebbe comunque materializzata in quella stanza.
Fatta questa doverosa introduzione, ve la ricordate la pulce nell'orecchio di prima? Bene, passiamo ad analizzare questo punto.
Il genere è quello, e siamo tutti d'accordo che è e deve essere così, altrimenti fai un'altra cosa e cambi progetto, ma credo che soffermarsi un po' di più sulla storia (visto che almeno fino ad oggi non si sa nulla di una seconda serie) e meno (non dico tanto, un po') sulla parte ecchi sarebbe stato un modo per poter sviluppare un po' di più la trama; secondo me ce n'è forse una punta di troppo, o meglio una punta di troppo a discapito della trama... La cosa più importante che voglio puntualizzare è che a livello di trama principale all'ultimo episodio siamo allo stesso livello di quando abbiamo cominciato la serie nel primo, e credo che sia stato in qualche modo tolto del "tempo" all'evoluzione della storia; la mia impressione è stata che la trama sia stata un po' "velocizzata" e "tagliata", forse troppo... tenendo presente che, pur essendo ancora in corso il manga, la serie risale comunque al 2018, e finora non sappiamo veramente nulla (e sottolineo nulla) di quella che è la protagonista e la sua storia. Insomma, mi sarei aspettato fin dal primo/secondo episodio almeno una sorta di incipit alla storia che aveva portato Yuuna nella locanda o almeno il perché.
Detto questo, possiamo riprendere, è ancora presto per tirare le somme, e devo aggiungere ancora due righe.
I personaggi e la trama sono ben caratterizzati, ti fanno in qualche modo "affezionare" all'opera, ma sicuramente meritavano e dovevano avere più approfondimento, ad esempio (piccolissimo spoiler) la padrona di casa, Chitose Nakai, è una dea capace di manipolare la fortuna e la sfortuna, e ad un tratto si scopre frequentare le scuole elementari... Perché? E soprattutto perché una dea gestisce una locanda? Sono tutte piccolezze, lo so bene, ma in dodici episodi cinque minuti per spiegarne giusto qualcuna potevano essere trovati, perché le basi c'erano tutte per una buona storia capace di incuriosire e appassionare lo spettatore... non che ad ora non lo sia, ma quantomeno indirizzata ad una, se non immediata, futura conclusione, tutto lavoro che, ad ora, è solo a carico di una (ipotetica) seconda stagione.
Opening ed ending sono orecchiabili e divertenti, ti rimangono in testa e sono fatte bene, approvate.
Per finire, la parte più difficile: il voto, molto complicato da dare poiché, se argomentato, un voto può avere e non avere un corrispettivo veritiero, quindi io do 7 e ½ perché i disegni, la storia, i personaggi, così come le opening/ending di apertura e chiusura sono veramente ben fatti. Gli OAV sono un plus non esplicativo, ma ci può stare. L'unica pecca (se così vogliamo chiamarla) è una trama veramente interessante: esatto, una trama interessante in questo caso è un punto a sfavore, perché se poi non ritrova un riscontro in termini di spiegazione e sviluppo, lascia lo spettatore come se mancasse qualcosa e non avesse avuto un finale (almeno parziale), che effettivamente non c'è stato. Sicuramente avrei dato anche di più, se la trama fosse stata un po' più "corposa".
Sperando in qualche uscita futura, concludo qui la recensione, grazie per aver letto.
La trama ci racconta di come una locanda sia "infestata", nel senso più "leggiadro" del termine, da un fantasma, Yuuna, e di come la sua vita trascorra insieme ai coinquilini con cui la divide, anch'essi con capacità soprannaturali.
Odio farlo, ma già mi devo fermare per portare all'attenzione una piccola ma importante riflessione ai fini di questa "recensione": appena si comincia la visione, ci vuole molto poco per capire che l'opera è molto (molto!) fedele al richiamo del genere, quindi l'unica sfumatura che rimane da scoprire è... quanto? Quindi, da qui in poi cercheremo di scoprirlo insieme.
Messa questa piccola pulce nell'orecchio, possiamo andare avanti.
Fin da subito la storia prende pressoché l'incipit della trama, quindi avremo la nostra Yuuna e compagne di pensione (sì, compagne, perché è un harem a tutti gli effetti, anche se non ne segue assolutamente le orme) che dovranno convivere con un nuovo inquilino, Fuyuzora Kogarashi, un sensitivo che deciderà di aiutare Yuuna nella ricerca dei suoi problemi irrisolti, per farla "ascendere".
Fin dai primi episodi ci vengono proposte scene classiche del genere (che non sto qui a descrivere, perlopiù gag alle quali siamo abituati), e regina tra queste è sicuramente quella del risveglio mattutino dove Yuuna fa letteralmente volare dalla finestra il povero Kogarashi a causa della, ehm, strana mania di muoversi e fluttuare nell'aria della nostra entità preferita, causando scenette divertenti ogni volta ad ogni nuovo episodio.
N.B. Il caso vuole che Yuuna, essendo vincolata alla locanda (ma neanche così tanto, come scopriremo in seguito) come alla stanza di Kogarashi, può dormire solamente lì e, se dovesse addormentarsi da qualche altra parte, verrebbe comunque materializzata in quella stanza.
Fatta questa doverosa introduzione, ve la ricordate la pulce nell'orecchio di prima? Bene, passiamo ad analizzare questo punto.
Il genere è quello, e siamo tutti d'accordo che è e deve essere così, altrimenti fai un'altra cosa e cambi progetto, ma credo che soffermarsi un po' di più sulla storia (visto che almeno fino ad oggi non si sa nulla di una seconda serie) e meno (non dico tanto, un po') sulla parte ecchi sarebbe stato un modo per poter sviluppare un po' di più la trama; secondo me ce n'è forse una punta di troppo, o meglio una punta di troppo a discapito della trama... La cosa più importante che voglio puntualizzare è che a livello di trama principale all'ultimo episodio siamo allo stesso livello di quando abbiamo cominciato la serie nel primo, e credo che sia stato in qualche modo tolto del "tempo" all'evoluzione della storia; la mia impressione è stata che la trama sia stata un po' "velocizzata" e "tagliata", forse troppo... tenendo presente che, pur essendo ancora in corso il manga, la serie risale comunque al 2018, e finora non sappiamo veramente nulla (e sottolineo nulla) di quella che è la protagonista e la sua storia. Insomma, mi sarei aspettato fin dal primo/secondo episodio almeno una sorta di incipit alla storia che aveva portato Yuuna nella locanda o almeno il perché.
Detto questo, possiamo riprendere, è ancora presto per tirare le somme, e devo aggiungere ancora due righe.
I personaggi e la trama sono ben caratterizzati, ti fanno in qualche modo "affezionare" all'opera, ma sicuramente meritavano e dovevano avere più approfondimento, ad esempio (piccolissimo spoiler) la padrona di casa, Chitose Nakai, è una dea capace di manipolare la fortuna e la sfortuna, e ad un tratto si scopre frequentare le scuole elementari... Perché? E soprattutto perché una dea gestisce una locanda? Sono tutte piccolezze, lo so bene, ma in dodici episodi cinque minuti per spiegarne giusto qualcuna potevano essere trovati, perché le basi c'erano tutte per una buona storia capace di incuriosire e appassionare lo spettatore... non che ad ora non lo sia, ma quantomeno indirizzata ad una, se non immediata, futura conclusione, tutto lavoro che, ad ora, è solo a carico di una (ipotetica) seconda stagione.
Opening ed ending sono orecchiabili e divertenti, ti rimangono in testa e sono fatte bene, approvate.
Per finire, la parte più difficile: il voto, molto complicato da dare poiché, se argomentato, un voto può avere e non avere un corrispettivo veritiero, quindi io do 7 e ½ perché i disegni, la storia, i personaggi, così come le opening/ending di apertura e chiusura sono veramente ben fatti. Gli OAV sono un plus non esplicativo, ma ci può stare. L'unica pecca (se così vogliamo chiamarla) è una trama veramente interessante: esatto, una trama interessante in questo caso è un punto a sfavore, perché se poi non ritrova un riscontro in termini di spiegazione e sviluppo, lascia lo spettatore come se mancasse qualcosa e non avesse avuto un finale (almeno parziale), che effettivamente non c'è stato. Sicuramente avrei dato anche di più, se la trama fosse stata un po' più "corposa".
Sperando in qualche uscita futura, concludo qui la recensione, grazie per aver letto.