Emiya-san Chi no Kyou no Gohan
L’immenso e multi sfaccettato “Fate Universe”, eventualmente esteso a tutta la cosmologia della Type-Moon, è indubbiamente famoso per il carisma dei suoi personaggi, l’epicità delle battaglie, il pathos e la drammaticità delle vicende. Tuttavia non è certo sottovalutabile quanto possano essere apprezzati quegli occasionali e pur brevi momenti di calma in cui i protagonisti sono immersi nella loro quasi normale vita quotidiana. Io stesso anelavo molto al centrale episodio di riposo di "Fate Unlimited Blade Works" in cui Shiro, Rin e Saber trascorrevano una tranquilla giornata in libera uscita, e me lo rividi anche più volte.
È magari inevitabile che, con una storia che vira sempre a situazioni molto tese e drammatiche, anche solo nel senso teatrale del termine, lo spettatore abbia ogni tanto bisogno di un momento liberatorio. Ma può anche essere vero che con personaggi in generale molto riusciti, il pubblico abbia voglia di vederli sotto una luce diversa da quella del combattimento a suon di armi nobili.
È da questo punto di vista che si può inquadrare questo Emiya-san chi Kyou no Gohan (praticamente “Il pasto quotidiano della famiglia Emiya").
Che cosa succede al suo interno? Praticamente nella città di Fubuki è scoppiata la pace e tutti i protagonisti della quinta guerra per il santo Graal vivono normalmente assieme ai loro servant, proprio tutti, compreso anche Assassin/Kojiro anche se ne sta sempre davanti al tempio a fare il piantone.
Ad ogni modo, guerra o non guerra, bisogna sempre mettere in tavola qualcosa che riempia lo stomaco. Ci penserà spesso il buon Shiro Emiya che, tra una cosa e l’altra, si trova sempre vari ospiti a pranzo e a cena: oltre alla buona forchetta Saber, ci sono spesso e volentieri anche Rin, Sakura, Illya, Rider e quella scroccona di Taiga. Eccolo quindi a imbastire una cena al ritorno da scuola, a preparare un pasto per rifocillare gli stacanovisti del consiglio studentesco, a fare una cena leggera dopo una giornata all’acqua-park o a predisporre un carnoso roast-beef per Natale.
A realizzare tutto è la consueta Ufotable che eredita il carico dalla trilogia canonica e ci offre una serie dalla grafica molto morbida e calda, con toni e stili molto carini e moe. Adorabilissima la Saber sempre e comunque, ma anche Berseker può essere moe in questa produzione.
Discrete ma raffinatissime le animazioni, quasi maniacali quando mostrano a video le preparazioni dei vari piatti che saranno destinata alla tavola ma ci sono anche delle belle chicche visive sparse qua e là per i buoni osservatori.
A proposito di opere riuscite, se "Slam Dunk" faceva venire voglia di giocare a basket, questo Emiya-san fa venire voglia di mettersi ai fornelli… Paragone azzardato ma calzante nelle proporzioni.
È segno che si tratta di una serie davvero molto buona ancor più apprezzabile se si è addento al Fate Universe.
Shiro al posto di Cracco al Masterchef!
È magari inevitabile che, con una storia che vira sempre a situazioni molto tese e drammatiche, anche solo nel senso teatrale del termine, lo spettatore abbia ogni tanto bisogno di un momento liberatorio. Ma può anche essere vero che con personaggi in generale molto riusciti, il pubblico abbia voglia di vederli sotto una luce diversa da quella del combattimento a suon di armi nobili.
È da questo punto di vista che si può inquadrare questo Emiya-san chi Kyou no Gohan (praticamente “Il pasto quotidiano della famiglia Emiya").
Che cosa succede al suo interno? Praticamente nella città di Fubuki è scoppiata la pace e tutti i protagonisti della quinta guerra per il santo Graal vivono normalmente assieme ai loro servant, proprio tutti, compreso anche Assassin/Kojiro anche se ne sta sempre davanti al tempio a fare il piantone.
Ad ogni modo, guerra o non guerra, bisogna sempre mettere in tavola qualcosa che riempia lo stomaco. Ci penserà spesso il buon Shiro Emiya che, tra una cosa e l’altra, si trova sempre vari ospiti a pranzo e a cena: oltre alla buona forchetta Saber, ci sono spesso e volentieri anche Rin, Sakura, Illya, Rider e quella scroccona di Taiga. Eccolo quindi a imbastire una cena al ritorno da scuola, a preparare un pasto per rifocillare gli stacanovisti del consiglio studentesco, a fare una cena leggera dopo una giornata all’acqua-park o a predisporre un carnoso roast-beef per Natale.
A realizzare tutto è la consueta Ufotable che eredita il carico dalla trilogia canonica e ci offre una serie dalla grafica molto morbida e calda, con toni e stili molto carini e moe. Adorabilissima la Saber sempre e comunque, ma anche Berseker può essere moe in questa produzione.
Discrete ma raffinatissime le animazioni, quasi maniacali quando mostrano a video le preparazioni dei vari piatti che saranno destinata alla tavola ma ci sono anche delle belle chicche visive sparse qua e là per i buoni osservatori.
A proposito di opere riuscite, se "Slam Dunk" faceva venire voglia di giocare a basket, questo Emiya-san fa venire voglia di mettersi ai fornelli… Paragone azzardato ma calzante nelle proporzioni.
È segno che si tratta di una serie davvero molto buona ancor più apprezzabile se si è addento al Fate Universe.
Shiro al posto di Cracco al Masterchef!