Lupin III - Addio, amico mio
Ma è poi così brutto come alcuni lo vogliono far passare? Secondo me no.
Ci sono cose già viste come il presunto tradimento di Jigen, o il suo passato di “rubacuori”. Gli autori gli avevano già attribuito delle donne, per scrollargli di dosso il sospetto di essere gay, e così hanno fatto nuovamente: sempre quando qualcuno che gli è caro è in pericolo, Jigen diventa sensibile.
Altro tema è la tecnologia: per colpa di un miliardario, tycoon del settore dell’informazione, rischiamo di trovarci di fronte a una singolarità tecnologica: un computer diventa così avanzato, che può creare cose per suo conto, diventare indipendente e minacciare l’umanità. Tema dunque interessantissimo dai tempi di “Terminator”... riuscirà l’umanità a salvarsi dalla sua smania creativa? Un computer quantistico in grado di dominare tutti gli altri è una cosa pericolosissima, perché può dominare il mondo, e ciò mette a rischio tutti i pesi e contrappesi, ma anche tutti i rapporti tra nazioni, economie, aziende...
Insomma, episodio special molto carino a cui io mi sento di dare un sei e mezzo: avendo visto ormai decine e decine di episodi, special, film di “Lupin”, conosco ahimè già troppe cose di cosa andrà a succedere...
Ci sono cose già viste come il presunto tradimento di Jigen, o il suo passato di “rubacuori”. Gli autori gli avevano già attribuito delle donne, per scrollargli di dosso il sospetto di essere gay, e così hanno fatto nuovamente: sempre quando qualcuno che gli è caro è in pericolo, Jigen diventa sensibile.
Altro tema è la tecnologia: per colpa di un miliardario, tycoon del settore dell’informazione, rischiamo di trovarci di fronte a una singolarità tecnologica: un computer diventa così avanzato, che può creare cose per suo conto, diventare indipendente e minacciare l’umanità. Tema dunque interessantissimo dai tempi di “Terminator”... riuscirà l’umanità a salvarsi dalla sua smania creativa? Un computer quantistico in grado di dominare tutti gli altri è una cosa pericolosissima, perché può dominare il mondo, e ciò mette a rischio tutti i pesi e contrappesi, ma anche tutti i rapporti tra nazioni, economie, aziende...
Insomma, episodio special molto carino a cui io mi sento di dare un sei e mezzo: avendo visto ormai decine e decine di episodi, special, film di “Lupin”, conosco ahimè già troppe cose di cosa andrà a succedere...
“Lupin III - Addio, amico mio” è il ventiseiesimo Special TV di Lupin III, trasmesso originariamente in patria nel 2019 e diretto da Jun Kawagoe, il quale quasi vent’anni prima aveva diretto “Un diamante per sempre”, uno dei miei film televisivi preferiti di tutta la serie. In questo caso il risultato è abbastanza modesto, seppur meno deludente rispetto all’improponibile “Partita Italiana” di tre anni prima.
Parlando del lato tecnico, il film non brilla, e anzi credo si possa tranquillamente collocare tra i peggiori degli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda le animazioni, davvero legnose. Sul piano della trama, lo special convince a metà. Non vi è infatti dubbio che la storia raccontata sia a suo modo originale rispetto a molti altri lavori del franchise e ricorda alcuni dei temi toccati dalla quinta serie, dove in più di un’occasione l’avventura lasciava spazio alle sfide informatiche. La cosa non mi aveva convinto al 100% nella serie e di certo non lo fa qui, ma riconosco il fatto di voler rinnovare degli schemi narrativi forse un po’ troppo abusati quando si parla di Lupin. Sicuramente la cosa che non ho apprezzato del film è la componente complottistica. Veramente troppo banale e al servizio di una storia che propone delle critiche qualunquiste verso un ambiguo status quo della politica mondiale. Interessante tutto sommato la gestione dei personaggi storici, in particolare di Jigen.
In conclusione, questo special non fa urlare al miracolo, ma malgrado la pochezza di certe idee di sceneggiatura avrebbe forse potuto ambire a una sufficienza piena con un comparto tecnico più decoroso. Non aiuta il fatto che negli stessi anni siano usciti prodotti molto più ricercati a tema Lupin (come i film di Koike), che hanno sicuramente alzato l’asticella con cui valutare le uscite di questo franchise. Non lo special peggiore di sempre, a suo modo anche originale, ma con troppe sbavature per essere ricordato.
Parlando del lato tecnico, il film non brilla, e anzi credo si possa tranquillamente collocare tra i peggiori degli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda le animazioni, davvero legnose. Sul piano della trama, lo special convince a metà. Non vi è infatti dubbio che la storia raccontata sia a suo modo originale rispetto a molti altri lavori del franchise e ricorda alcuni dei temi toccati dalla quinta serie, dove in più di un’occasione l’avventura lasciava spazio alle sfide informatiche. La cosa non mi aveva convinto al 100% nella serie e di certo non lo fa qui, ma riconosco il fatto di voler rinnovare degli schemi narrativi forse un po’ troppo abusati quando si parla di Lupin. Sicuramente la cosa che non ho apprezzato del film è la componente complottistica. Veramente troppo banale e al servizio di una storia che propone delle critiche qualunquiste verso un ambiguo status quo della politica mondiale. Interessante tutto sommato la gestione dei personaggi storici, in particolare di Jigen.
In conclusione, questo special non fa urlare al miracolo, ma malgrado la pochezza di certe idee di sceneggiatura avrebbe forse potuto ambire a una sufficienza piena con un comparto tecnico più decoroso. Non aiuta il fatto che negli stessi anni siano usciti prodotti molto più ricercati a tema Lupin (come i film di Koike), che hanno sicuramente alzato l’asticella con cui valutare le uscite di questo franchise. Non lo special peggiore di sempre, a suo modo anche originale, ma con troppe sbavature per essere ricordato.
