Tatakau Shisho - The Book of Bantorra
"The Book of Bantorra" è senza dubbio un'opera piuttosto affascinante, che tuttavia ha peccato (come spesso accade) nel voler mettere troppa carne al fuoco. E' un altro esempio di enorme potenziale, e sottolineo enorme, parzialmente inespresso.
In un mondo abbandonato dalle tre divinità del tempo, originatesi da un'unica divinità creatrice, le persone che muoiono rilasciano un libro contenente i ricordi di tutta la loro vita, nella figura di una piccola lastra di pietra leggibile al tocco. La biblioteca di Bantorra, composta da individui con poteri eccezionali (detti Armed Librarian), recupera i libri e li custodisce. Purtroppo, a opporsi ad essa vi è un'altra organizzazione, la Chiesa di Shindeki, che ha come obiettivo quello di far sì che i propri affiliati soddisfino ogni desiderio in questa vita per poi accedere al Paradiso, il tutto usando qualsiasi mezzo, anche il più vile, seguendo il motto "Il fine giustifica i mezzi".
L'ambientazione è sullo stile occidentale anni '30, con qualche elemento leggermente steampunk, che tuttavia non stona affatto e dà quel pizzico di fantasy e di diverso adeguato.
I personaggi sono molti, per la maggior parte ben caratterizzati, sebbene alcuni non molto approfonditi e lasciati sul vago. Lo sviluppo della trama è relativamente intricato e dopo i primi quattro episodi (scorrevoli e certamente molto coinvolgenti) si ha come uno shock, rendendosi conto che i ventisette episodi sono composti da mini archi narrativi che daranno importanza a quasi tutti i personaggi principali.
Le tematiche trattate sono adulte, mature e mai banali, forse il punto forte dell'anime (insieme alla grafica), spaziano dall'amore visto da più punti di vista alla speranza, alla disperazione, con qualche nota di nichilismo. Non è un anime gentile.
La grafica è molto curata e piacevole - vedere le immagini per credere -, sempre pulita e dalla qualità costante.
Giudizio complessivo: dal punto di vista tecnico è una produzione dall'indubbia qualità artistica, sia il comparto visivo che sonoro sono in armonia tra loro e ben realizzati. L'ambientazione non è innovativa, ma in relazione all'argomento trattato è pertinente e concreta. La trama ha punti di originalità consistenti. Le tematiche sono trattate in modo più che sufficiente e sono mature dalla prima all'ultima, ma l'anime purtroppo soffre nel cercare di trattare tutti questi temi con una narrazione scollegata e non filante. I primi quattro episodi sono senza dubbio i migliori, gli ultimi quattro portano rivelazioni che sarebbe stato meglio dilazionare su tutta l'opera, per dargli più solidità ed evitare un leggero amaro in bocca sul finire della visione. I pregi tuttavia prevalgono sui difetti e l'opera merita un voto più che sufficiente.
In un mondo abbandonato dalle tre divinità del tempo, originatesi da un'unica divinità creatrice, le persone che muoiono rilasciano un libro contenente i ricordi di tutta la loro vita, nella figura di una piccola lastra di pietra leggibile al tocco. La biblioteca di Bantorra, composta da individui con poteri eccezionali (detti Armed Librarian), recupera i libri e li custodisce. Purtroppo, a opporsi ad essa vi è un'altra organizzazione, la Chiesa di Shindeki, che ha come obiettivo quello di far sì che i propri affiliati soddisfino ogni desiderio in questa vita per poi accedere al Paradiso, il tutto usando qualsiasi mezzo, anche il più vile, seguendo il motto "Il fine giustifica i mezzi".
L'ambientazione è sullo stile occidentale anni '30, con qualche elemento leggermente steampunk, che tuttavia non stona affatto e dà quel pizzico di fantasy e di diverso adeguato.
I personaggi sono molti, per la maggior parte ben caratterizzati, sebbene alcuni non molto approfonditi e lasciati sul vago. Lo sviluppo della trama è relativamente intricato e dopo i primi quattro episodi (scorrevoli e certamente molto coinvolgenti) si ha come uno shock, rendendosi conto che i ventisette episodi sono composti da mini archi narrativi che daranno importanza a quasi tutti i personaggi principali.
Le tematiche trattate sono adulte, mature e mai banali, forse il punto forte dell'anime (insieme alla grafica), spaziano dall'amore visto da più punti di vista alla speranza, alla disperazione, con qualche nota di nichilismo. Non è un anime gentile.
La grafica è molto curata e piacevole - vedere le immagini per credere -, sempre pulita e dalla qualità costante.
Giudizio complessivo: dal punto di vista tecnico è una produzione dall'indubbia qualità artistica, sia il comparto visivo che sonoro sono in armonia tra loro e ben realizzati. L'ambientazione non è innovativa, ma in relazione all'argomento trattato è pertinente e concreta. La trama ha punti di originalità consistenti. Le tematiche sono trattate in modo più che sufficiente e sono mature dalla prima all'ultima, ma l'anime purtroppo soffre nel cercare di trattare tutti questi temi con una narrazione scollegata e non filante. I primi quattro episodi sono senza dubbio i migliori, gli ultimi quattro portano rivelazioni che sarebbe stato meglio dilazionare su tutta l'opera, per dargli più solidità ed evitare un leggero amaro in bocca sul finire della visione. I pregi tuttavia prevalgono sui difetti e l'opera merita un voto più che sufficiente.
Una trama, quella di Tatakau Shisho - The Book of Bantorra, devo dire molto interessante: in un'epoca molto simile agli anni '30 del '900, assistiamo agli scontri tra i seguaci della chiesa degli annegati nella grazia del Signore e gli Armed Librarian, un corpo speciale che ha il compito di proteggere dei libri che contengono i ricordi dei defunti. Difatti, una volta morti le memorie raccolte nel corso della vita si condensano divenendo tavolette che vengono custodite nella biblioteca creata dal dio del passato, Bantorra. Compito dei custodi di questa biblioteca è che i libri non cadano nella mani sbagliate e che essi possano essere consultati da coloro che si recano nella biblioteca.
Presupposto davvero molto interessante, che però risulta poco concreto; infatti, dopo i primi 4 episodi, in cui vengono chiariti numerosi dettagli, la storia inizia a farsi ingarbugliata e invece di essere chiariti i dubbi aumentano. Troppi elementi che potevano essere tralasciati e troppi salti nel tempo che talvolta rendono la narrazione confusa e lenta. In ogni caso rimane un anime godibile soprattutto ad una grafica davvero molto bella e a dei personaggi, che nonostante tutto riescono a far interessare ad un anime che non sviluppa del tutto le potenzialità di una trama davvero originale.
Presupposto davvero molto interessante, che però risulta poco concreto; infatti, dopo i primi 4 episodi, in cui vengono chiariti numerosi dettagli, la storia inizia a farsi ingarbugliata e invece di essere chiariti i dubbi aumentano. Troppi elementi che potevano essere tralasciati e troppi salti nel tempo che talvolta rendono la narrazione confusa e lenta. In ogni caso rimane un anime godibile soprattutto ad una grafica davvero molto bella e a dei personaggi, che nonostante tutto riescono a far interessare ad un anime che non sviluppa del tutto le potenzialità di una trama davvero originale.
Ci sono storie senza fine, la gente continuerà a ridere piangere, lottare, amare, vincere e perdere, tutto ciò si aggiungerà all’unico racconto impresso nella loro anima, non in inferno o paradiso, ma continueranno a vivere proprio in questo mondo.
Con questa frase tutto può iniziare e tutto può finire. Il mondo di Bantorra, è una realtà in cui quando un individuo muore sprigiona una lastra di roccia, o più precisamente una tavoletta sulla quale vengono impressi tutti i ricordi e le esperienze vissute dal defunto. Queste tavolette vengono chiamate libri, e sono custoditi in una imponente biblioteca, per essere messi a disposizione della gente, poiché col semplice tocco permettono di “consultare” i ricordi, allo scopo di diffondere conoscenza. Ma una forza oscura vuole mettere le mani sui libri più preziosi, appartenuti a persone speciali, e per questo la biblioteca è protetta da un ordine di bibliotecari combattenti. È un mondo che sembra aver fermato il gusto del vestire all’epoca vittoriana e l’avanzamento della tecnologia agli anni '30 del 900, eccezion fatta per i bibliotecari che hanno uno stile tutto loro, ognuno personalizzato.
Visto il quadro generale, la storia ha inizio quando l’organizzazione segreta chiamata chiesa cerca, per l’ennesima volta, di uccidere il capo dei bibliotecari, la prosperosa ma pericolosa Hamyuts Meseta; l’espediente usato è tra i più vigliacchi: bombe umane, uomini e donne mentalmente soggiogati a cui è stato inculcato il solo scopo di uccidere i bibliotecari, in primis il loro leader. Ognuno dei fantocci ha impiantato un ordigno nel petto, ed è pronto ad andare al macello, metafora più che calzante, poiché essi sono definiti come “pezzi di carne”.
E se vogliamo ancora continuare con questo gioco di parole, questo incipit non è che l’inizio del primo dei tanti archi narrativi, che andranno a comporre l’intricatissima trama; ma la carne al fuoco è troppa, diventa ingestibile, brucia e lascia dietro di sé solo tanto fumo. Il mix di fantasy politico-religioso, con azione da shouen, condito qua e là da amore e passione, non tiene bene, finisce per essere uno di quegli anime che apre mille filoni, complica le cose oltremodo, ti fa riguardare i pezzi più volte e dubitare delle tue facoltà cognitive, per poi dare delle soluzioni veramente fuori luogo, assurde, per come si è svolta la storia, e lasciare tante tematiche sospese. Più va avanti la storia e più gli archi narrativi si accorciano, ma non comunicano tra loro, sono delle monadi.
Per chi volesse comunque addentrarsi nella visione, perché ama la sfida masochista, qualche consiglio: diffidare delle apparenze, nulla è come sembra; quello che sembra il più integro non sarà l’eroe che salverà la baracca; non affezionatevi troppo a nessun personaggio; se non si capisce, non si capisce e basta… inutile accanirsi.
Con questa frase tutto può iniziare e tutto può finire. Il mondo di Bantorra, è una realtà in cui quando un individuo muore sprigiona una lastra di roccia, o più precisamente una tavoletta sulla quale vengono impressi tutti i ricordi e le esperienze vissute dal defunto. Queste tavolette vengono chiamate libri, e sono custoditi in una imponente biblioteca, per essere messi a disposizione della gente, poiché col semplice tocco permettono di “consultare” i ricordi, allo scopo di diffondere conoscenza. Ma una forza oscura vuole mettere le mani sui libri più preziosi, appartenuti a persone speciali, e per questo la biblioteca è protetta da un ordine di bibliotecari combattenti. È un mondo che sembra aver fermato il gusto del vestire all’epoca vittoriana e l’avanzamento della tecnologia agli anni '30 del 900, eccezion fatta per i bibliotecari che hanno uno stile tutto loro, ognuno personalizzato.
Visto il quadro generale, la storia ha inizio quando l’organizzazione segreta chiamata chiesa cerca, per l’ennesima volta, di uccidere il capo dei bibliotecari, la prosperosa ma pericolosa Hamyuts Meseta; l’espediente usato è tra i più vigliacchi: bombe umane, uomini e donne mentalmente soggiogati a cui è stato inculcato il solo scopo di uccidere i bibliotecari, in primis il loro leader. Ognuno dei fantocci ha impiantato un ordigno nel petto, ed è pronto ad andare al macello, metafora più che calzante, poiché essi sono definiti come “pezzi di carne”.
E se vogliamo ancora continuare con questo gioco di parole, questo incipit non è che l’inizio del primo dei tanti archi narrativi, che andranno a comporre l’intricatissima trama; ma la carne al fuoco è troppa, diventa ingestibile, brucia e lascia dietro di sé solo tanto fumo. Il mix di fantasy politico-religioso, con azione da shouen, condito qua e là da amore e passione, non tiene bene, finisce per essere uno di quegli anime che apre mille filoni, complica le cose oltremodo, ti fa riguardare i pezzi più volte e dubitare delle tue facoltà cognitive, per poi dare delle soluzioni veramente fuori luogo, assurde, per come si è svolta la storia, e lasciare tante tematiche sospese. Più va avanti la storia e più gli archi narrativi si accorciano, ma non comunicano tra loro, sono delle monadi.
Per chi volesse comunque addentrarsi nella visione, perché ama la sfida masochista, qualche consiglio: diffidare delle apparenze, nulla è come sembra; quello che sembra il più integro non sarà l’eroe che salverà la baracca; non affezionatevi troppo a nessun personaggio; se non si capisce, non si capisce e basta… inutile accanirsi.
E' un fantasy che finalmente ha un'ambientazione particolare, che può assomigliare ad un paese europeo degli anni '30. Gli Armed Librarian che devono proteggere la biblioteca di Bantorra dalla Chiesa di Shindeki, si troveranno coinvolti in battaglie durissime con un alta percentuale di mortalità e scopriranno, piano piano, che tra amici e nemici ci sono relazioni piuttosto ambigue.
Molti personaggi sono pervasi da un'angoscia e da un male di vivere profondi; emblematiche sono le figure dei cosiddetti "niku", esseri umani trasformati in bombe umane, trattati come bestie da macello.
Un'opera molto originale, con delle belle musiche che segnano i momenti più toccanti, con dialoghi a volte pieni di tristezza. E' raro trovare opere così originali nelle ultime uscite, consigliatissimo!
Molti personaggi sono pervasi da un'angoscia e da un male di vivere profondi; emblematiche sono le figure dei cosiddetti "niku", esseri umani trasformati in bombe umane, trattati come bestie da macello.
Un'opera molto originale, con delle belle musiche che segnano i momenti più toccanti, con dialoghi a volte pieni di tristezza. E' raro trovare opere così originali nelle ultime uscite, consigliatissimo!
Trama & Informazioni sulla serie:
I romanzi della serie Tatakau Shisho - The Book of Bantorra, sarebbero stati adattati in anime. Si tratta di una serie di romanzi opera di Ishio Yamagata, illustrati da Shigeki Maeshima di cui ricordiamo Dragonfly ( edito in Italia dalla D/visual). I volumi sono stati pubblicati nella collana Super Dash Bunko dell'editrice Shueisha,insieme ad opere come Kure-nai de Kentaro Katayama,a partire dal settembre 2005. Otto i volumi pubblicati in totale, il nono è atteso per il 24 luglio.
Un'adattamento manga dei romanzi,affidato a Kokonotsu Shinohara è stato realizzato dal 2008 e presentato su Ultra Jump Egg, rivista on line dell'editrice Shueisha. Il primo volume del manga è stato pubblicato nel gennaio 2008,il secondo volume sarà pubblicato il 19 luglio 2009.La storia di Tatakau Shisho è piuttosto particolare:
Quando una persona muore,ciascuna di essa, si trasforma in un libro e fà ritorno nella Biblioteca di Bantorra. Al giovane Colio Tonis che ha subito l'eliminazione dei suoi ricordi, viene impiantata una bomba nel torace ed è mandato in una missione suicida: uccidere una delle più potenti bibliotecarie, Hamutz Meseta. Tuttavia Colio cade irrimediabilmente vittima del fascino di questa giovane donna che si prende cura di libri ed è impegnata in una feroce battaglia nella biblioteca.
A produrre la serie è stato chiamato lo Studio David Production, formato da alcuni ex membri dello Studio Gonzo, conosciuto per aver realizzato gli OAV di Dogs: Stray Dogs Howling in the Dark. Il gruppo ha affidato la regia del progetto è stata affidata a Toshiya Shinohara, dello studio Brains Base (Inuyasha The Movie, Lupin III: Tokyo Crisis, Lupin III: Dead or Alive (movie) e Kuroshitsuji ), series composizion a Mari Okada ( PoPoLoCrois , Simoun, Toradora!, Vampire Knight ) mentre i disegni originali di Shigeki Maeshima sono stati adattati per l'animazione da Masaki Yamada un bravo animatore che ha partecipato ad opere come Samurai Champloo, esordendo nel chara design nel 2001 in Great Dangaioh,e in Appleseed, adattamento dell'opera di Masamune Shirow e partecipando anche al charachter design di Appleseed: Ex Machina.
La direzione artistica è stata affidata a un veterano Shigemi Ikeda il cui nome è legato a miriadi di opere ben conosciute, è stato lui l'art director di grandi successi come Gundam seed e Gundam seed DestinyGundam 8 Ms Theam e di Turn A Gundam, è stato lui l'art director della serie di Inuyasha, di Planetes. Le musiche sono di Yoshihisa Hiano che ha giàcollaborato con Hideki Taniuchi per le musiche di Death. La opening sarà cantata (purtroppo) dal duo degli Ali Project. (lo stesso gruppo aveva cantato la OP di Noir e la sigla dell'anime Phantom - Requiem for the Phantom).
Impressioni personali:
Avendo visto solo il primo episodio non posso dare una valutazione precisa. Ma posso dire che si tratta di un anime davvero interessante e ne vale sicuramente la pena vederlo. Quindi dò un bel 8 per non sbilanciarmi troppo, sperando che manterrà questo voto anche nei prossimi episodi.
I romanzi della serie Tatakau Shisho - The Book of Bantorra, sarebbero stati adattati in anime. Si tratta di una serie di romanzi opera di Ishio Yamagata, illustrati da Shigeki Maeshima di cui ricordiamo Dragonfly ( edito in Italia dalla D/visual). I volumi sono stati pubblicati nella collana Super Dash Bunko dell'editrice Shueisha,insieme ad opere come Kure-nai de Kentaro Katayama,a partire dal settembre 2005. Otto i volumi pubblicati in totale, il nono è atteso per il 24 luglio.
Un'adattamento manga dei romanzi,affidato a Kokonotsu Shinohara è stato realizzato dal 2008 e presentato su Ultra Jump Egg, rivista on line dell'editrice Shueisha. Il primo volume del manga è stato pubblicato nel gennaio 2008,il secondo volume sarà pubblicato il 19 luglio 2009.La storia di Tatakau Shisho è piuttosto particolare:
Quando una persona muore,ciascuna di essa, si trasforma in un libro e fà ritorno nella Biblioteca di Bantorra. Al giovane Colio Tonis che ha subito l'eliminazione dei suoi ricordi, viene impiantata una bomba nel torace ed è mandato in una missione suicida: uccidere una delle più potenti bibliotecarie, Hamutz Meseta. Tuttavia Colio cade irrimediabilmente vittima del fascino di questa giovane donna che si prende cura di libri ed è impegnata in una feroce battaglia nella biblioteca.
A produrre la serie è stato chiamato lo Studio David Production, formato da alcuni ex membri dello Studio Gonzo, conosciuto per aver realizzato gli OAV di Dogs: Stray Dogs Howling in the Dark. Il gruppo ha affidato la regia del progetto è stata affidata a Toshiya Shinohara, dello studio Brains Base (Inuyasha The Movie, Lupin III: Tokyo Crisis, Lupin III: Dead or Alive (movie) e Kuroshitsuji ), series composizion a Mari Okada ( PoPoLoCrois , Simoun, Toradora!, Vampire Knight ) mentre i disegni originali di Shigeki Maeshima sono stati adattati per l'animazione da Masaki Yamada un bravo animatore che ha partecipato ad opere come Samurai Champloo, esordendo nel chara design nel 2001 in Great Dangaioh,e in Appleseed, adattamento dell'opera di Masamune Shirow e partecipando anche al charachter design di Appleseed: Ex Machina.
La direzione artistica è stata affidata a un veterano Shigemi Ikeda il cui nome è legato a miriadi di opere ben conosciute, è stato lui l'art director di grandi successi come Gundam seed e Gundam seed DestinyGundam 8 Ms Theam e di Turn A Gundam, è stato lui l'art director della serie di Inuyasha, di Planetes. Le musiche sono di Yoshihisa Hiano che ha giàcollaborato con Hideki Taniuchi per le musiche di Death. La opening sarà cantata (purtroppo) dal duo degli Ali Project. (lo stesso gruppo aveva cantato la OP di Noir e la sigla dell'anime Phantom - Requiem for the Phantom).
Impressioni personali:
Avendo visto solo il primo episodio non posso dare una valutazione precisa. Ma posso dire che si tratta di un anime davvero interessante e ne vale sicuramente la pena vederlo. Quindi dò un bel 8 per non sbilanciarmi troppo, sperando che manterrà questo voto anche nei prossimi episodi.