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GodspellTasha

Episodi visti: 60/72+5 --- Voto 6
“Tensei Shitara Slime Datta Ken” è un isekai dove il protagonista si reincarna appunto in uno slime. Cercherò di non fare spoiler, perché la serie non è conclusa; stanno uscendo stagioni su stagioni, e sembra aver riscosso un discreto successo.
Purtroppo, non si capisce bene che piega dovrebbe avere, potrebbe sembrare a tratti un anime di vita quotidiana, a volte politico, a volte di combattimenti. Seppur io abbia trovato abbastanza gradevoli le prime stagioni, inizio ad essere un po’ saturo di questa storia, tutto l’anime vuole provare a dare sfide a Rimuru (lui che dovrà affrontare re demoni, armate pericolosissime ecc.), ma tutto verrà sempre risolto con lui che è talmente forte, da vincere con a malapena una mossa, fatta giusto per capriccio. Il reparto politico è scarso, ogni “re” che gli si para davanti impallidisce, oppure ottiene benefici commerciali che vanno solo a suo favore; non si capisce come faccia Rimuru a far crescere il suo villaggio, dato che sembra un santo che regala pozioni dal valore commerciale di “migliaia di monete d’oro” al primo poveraccio insanguinato sulla strada.

Insomma, non esiste nessun percorso dell’eroe, lui è perfetto, sa fare tutto, lo sa fare bene e con il sorriso, tutti lo amano perché ogni cosa che fa funziona, e non si impegna nemmeno. Ammetto che dopo sessanta episodi inizia a diventare stantia la situazione. La storia non va avanti, la trama principale non si capisce quale dovrebbe essere, lui che espande il regno di Tempest? Gli intrighi politici con gli altri regni? Le guerre di potere con gli altri re demoni? Boh, tutte queste cose vengono sempre risolte con una banalità sconcertante, tutti sono felici, Rimuru vince senza sforzo... avanti il prossimo nemico così folle da sfidare lo slime imbattibile.

C'è un’altra cosa che ormai mi scoccia, la vocina che sente Rimuru dall’inizio dell’anime, una voce onnisciente che sa praticamente ogni cosa. Purtroppo questa scelta è un’altra cosa che va a rovinare tutta la parte politica: ogniqualvolta Rimuru ha un dubbio, ’sta vocina gli dà la soluzione, ma di tutto, eh! Rimuru si chiede: “Uhm, che strana magia!” (risposta automatica: magia di mille anni fa eliminabile, se fai così e cosà), e tutti i problemi sono risolti, Rimuru non fa mai nessuna fatica a fare nulla.

In conclusione, per il momento (sta uscendo la terza stagione) do un 6 all’anime, si mantiene su un livello stabile, da cui però, a mio parere, deve uscire...
Animazioni, sigle e tutto il comparto tecnico senza pregi e senza difetti, niente di eccezionale, insomma.


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Neo741

Episodi visti: 48/72+5 --- Voto 9
Molto bello, avvincente e dai ritmi serrati.
Sono particolarmente amante degli isekai, ma questo mi ha emozionato molto. Non ho letto il manga, ma i disegni e la storia sono ben realizzati. La crescita dei personaggi è molto intrigante... soprattutto quello principale (compresi alti e bassi). Anche lo sviluppo delle varie abilità da parte dell'eroe è realizzata molto bene, con un meccanismo simile ai videogiochi moderni. (Mi ricorda "Sword Art Online", anime che preferisco in assoluto, finora)

Super consigliato!


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Trunkss

Episodi visti: 48/72+5 --- Voto 8,5
Questo anime è un classico isekai, ma, anche se non piace il genere, consiglio di provare a vederlo.

In breve, possiamo dire che un giovane uomo (ci tengo a sottolineare giovane, perché io ho molti più anni) viene ucciso nel nostro mondo e si ritrova in un tipico mondo fantasy sotto forma di slime. Da qui poi inizia la sua avventura.

A mio giudizio, l'anime presenta una storia innovativa, ma soprattutto molto ben strutturata e attenta ai dettagli; i principali protagonisti sono ben definiti nel disegno e nel carattere. Il protagonista inoltre ha un'evoluzione lineare e non sempre sottointesa, con alcuni (pochi) colpi di scena davvero interessanti. Può invece risultare noiosa la continua trasformazione dei nemici in fedelissimi amici, un po' in stile "Dragonball", per poi lasciare sul campo pochi nemici "reticenti".

Perché guardarlo? E perché gli ho dato 8,5? Il disegno è ottimo e davvero gradevole, la trama solida e con poche criticità, i personaggi ben caratterizzati e molto variegati, il protagonista ben bilanciato e ottimamente costruito, l'idea innovativa, è divertente, i combattimenti sono bellissimi.

Perché non guardarlo? Alcuni scontri e soprattutto il post-scontro sono a volte scontati, è un isekai power play.


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menelito

Episodi visti: 50/72+5 --- Voto 6
Aveva un bel potenziale, ma ha perso parecchi punti per la difficoltà in cui ti pongono nell'empatizzare coi personaggi.

Bella l'idea di far muovere il protagonista col concetto "lo faccio per lei", ma il tutto perde di significato, se lei non l'abbiamo praticamente per niente conosciuta (e manco il protagonista pare averla conosciuta davvero). Se avessero puntato sull'emotività del personaggio, questo poteva contagiarti e mettere una pezza al problema, ma questo protagonista sembra incapace di provare qualsivoglia emozione.
Di solito mi innamoro abbastanza facilmente di questo genere di fantasy, ma in questo caso alla fine la passione non è mai sbocciata. Sarà anche forse per il fatto che con un personaggio principale imbattibile conviene decisamente mettere in risalto il lato comico, perché per ovvi motivi la tensione delle battaglie è pressoché nulla. E confesso di aver trovato ben poche parti divertenti in questa serie, tanto che mi ha portato alla noia e a cullare più volte l'idea di abbandonarla...

Al di là del lato tecnico, dove l'impegno è evidente (grafica niente male, nulla da ridire sulle musiche), per quanto mi riguarda, non ha lasciato il segno e ne consiglio la visione solo a chi non ha ancora gli occhi saturi del solito isekai con ben poco da dire allo spettatore più "esperto".


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Seve

Episodi visti: 48/72+5 --- Voto 6
Classico Isekai, puro e duro. Tuttavia almeno questo è animato da un certo spirito sornione che lo rende piacevole.

Il protagonista, un uomo di mezza età impiegato in una ditta di appalti edili, viene ucciso da un aggressore e, durante gli ultimi istanti di vita, pronuncia degli intenti. Questi determinano il modo in cui verrà reincarnato - per ciò che ha detto, si trova reincarnato nella più umile delle creature fantasy, il primo incontro in un RPG: uno slime.
Il racconto prosegue con tutti gli stilemi del caso: ci sono elementi da RPG (esperienza, skill, evoluzioni); il protagonista ha una skill "rotta" che gli consente un vantaggio; il protagonista evolve molto più di quanto la sua condizione vorrebbe; l'arrivo del protagonista sconvolge totalmente gli equilibri del mondo.
Questa è la lex draconis di ogni isekai, e la serie la ricalca pedissequamente, non esce dal binario neppure per un singolo elemento.

Fino a quando osserviamo i tentativi tragicomici dello slime di sopravvivere, la serie è davvero interessante. L'ho trovata piacevole.
Tuttavia, forse proprio perché gli isekai si sa come devon cominciare, ma nessuno ha mai spiegato come debbano concludersi (avete mai veduto un isekai con una conclusione degna? Pensateci), la narrazione deraglia.

Avrei dato tranquillamente un 8 a questa animazione, pur essendo un genere che trovo ributtante, in virtù del piacere sempliciotto che dava. Peraltro mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione del Principe Gabil, sbruffone e "flamboyant" come in alcune delle rappresentazioni dei lizardmen (vedi alcuni RPG come "Earthdawn"). Interessante.

Questo fino a quando non si decide di trasformare la serie in una sorta di combat shonen, o peggio ancora un "Overlord" colorato.
Il personaggio non è più uno slime, non ha più alcun problema da risolvere, gli basta un cenno per sconfiggere ogni genere di super-mostro. La serie si riduce letteralmente a una carrellata di nuovi personaggi che si aggiungono al cast. Talvolta senza nessun vero motivo, solo perché almeno si manda avanti il plot.

Siccome ci sono shonen più belli, e siccome il protagonista era interessante fintantoché in difficoltà, la serie mi pare sprofondare nell'abisso (soprattutto dalla sconfitta dell'Orc Lord). Ristagna, si ripete uguale, non si evolve e non ha più nulla da dire. Super-mostro? Lui scoppia un incantesimo di potenza inaudita, tutti amici, evviva i buoni sentimenti, fine.

No, credo che davvero gli isekai, per la loro origine di "serie di romanzi che si continuano fintanto che li si vende", non siano adatti alla serializzazione animata.

Gli concedo un 6 perché i primi dodici episodi sono abbastanza spassosi. Per me poteva finire là.


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maxcristal1990

Episodi visti: 25/72+5 --- Voto 8,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Questo adattamento animato vede come protagonista un piccolo slime di nome Rimuru. Facendo un salto indietro, potremo vedere questo uomo aggredito da un rapinatore morire, reincarnandosi così in un nuovo mondo in questo slime. Risvegliatosi in una grotta, si renderà conto subito del suo potere "Grande saggio", la cui abilità principale consiste nel poter assorbire le cose e apprendere tutte le tecniche utilizzate da esse, ricomporre le cose o perfino trasformarsi in qualcosa di assorbito. Questo slime formerà un villaggio misto di razze e ne diventerà capo, vista la sua grande forza. Visto che cercherà la pace, non esiterà a mettersi contro a demoni anche molto forti.

È molto bello questo adattamento animato: fantasy allo stato puro, tra goblin, nani, uomini lucertola, orchi demoni, wolf e sottocategorie di demoni è un bel macello. Non mancano nemmeno i draghi, e già inizialmente ne vedremo subito uno. Ottima la storia di Shizue, un'altra umana reincarnata come lui portatrice del demone Ifrid. Questa ragazza morirà nel momento in cui lo slime la libera dal demone, e prima della morte le prometterà di prendersi cura dei suoi studenti.

Ci sono molti piccoli dettagli, ma rilevanti, che non ho elencato. Consiglio di vederlo per capire di cosa si tratta e focalizzare meglio la trama. Inizialmente, nei primi due episodi, non gli avrei dato gran potenziale. Andando avanti mi ha incuriosito sempre di più, e ventiquattro episodi sono passati in un giorno, entrando così nella mia top 10 anime 2019. Non si possono elencare tutte le cose che accadano, come una razza possa evolversi grazie a un nome e tante altre cose.
A livello grafico è molto buono, i dialoghi vanno bene e le song sono appropriate. Consigliato.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 24/72+5 --- Voto 5,5
Gli isekai sono diventati sempre più numerosi, quindi, per sopravvivere nel mercato, l'unica soluzione è stata cercare sempre nuovi punti di vista. C'è chi si differenzia con l'umorismo, chi con le capacità particolari del protagonista, chi con gli ammiccamenti conturbanti, chi dando il ruolo principale al cattivo, chi passando all'ambientazione pseudo-storica, chi cambiando le modalità degli scontri ecc. "Quella volta che mi reincarnai in una melma" non sfugge a questa regola. L'anime parte da un'idea davvero simpatica: prendere uno slime, praticamente il più classico tra i nemici di partenza nei JRPG, e renderlo una bestia potentissima.

A voler essere corretti, gli slime non sono necessariamente nemici infimi, vi sono varietà più avanzate e con abilità dignitose. Alcune sono molto sfuggenti, altre discretamente versatili sia combattivamente che magicamente, altre ancora mangiando o unendosi possono generare una creatura più potente, e raramente vi sono state versioni di taglia colossale utilizzate come mid-boss. Se poi usciamo dall'ambientazione medievale e andiamo in quella moderna, non è troppo raro vedere esempi di combattive versioni umanizzate a far da waifu. Insomma, che li si chiami slime, poring, gelatine, melme, blob, puyo, unchiku o in altro modo, possono risultare, a dispetto della loro fama, quantomeno una bella seccatura.

La storia narra di Satoru, alias Limur Tempest, un vergine trentasettenne dall'aria simpatica che, per fare il senpai eroico, viene pugnalato da uno squilibrato (che deve aver rubato il coltello a Rambo), le cui motivazioni non sono state rese note, anche se è ipotizzabile un eccesso di fanatismo, come nel caso che colpì la povera idol Mayu Tomita nel 2016. Ovviamente, una vita solitaria come quella del protagonista inevitabilmente lascia qualche rimpianto, quindi quale scusa migliore per dare alla sua anima una seconda possibilità in un mondo alternativo? Come al solito, il concetto di rinascita verrà interpretato a proprio piacimento, quindi il nostro impiegatuccio non solo manterrà i ricordi, ma non sarà nemmeno più umano. Appigliandosi alla crudele battuta/leggenda che, in certe condizioni, si possa diventare degli stregoni, il tapino riceverà anche abilità passive che gli permetteranno di espandere pian piano il numero delle sue abilità e, come se non bastasse, farà subito un incontro amichevole che lo potenzierà ulteriormente. Non è ben chiaro però perché prima di morire abbia acquisito una sorta di entità compagna, dall'orribile impostazione robotica, e sia passato a livello "saggio", senza manco aver toccato i quaranta ipotizzati. Comunque, inizia così la nuova vita invertebrata di Limur Tempest, che fondamentalmente si rivelerà la versione buona, meno avvantaggiata, ma anche meno carismatica, del più noto "Ainz Ooal Gown" di "Overlord". Come lo scheletrico litch di Nazarik, il rinato slime metterà in piedi un temibile, piccolo regno, avrà al servizio servitori molto forti e di varie specie, sarà amato e idolatrato da tutti, in particolare dalle donne, che non vedranno l'ora di tenerlo in braccio o di farci il bagno assieme e, sempre come Ainz (e altri protagonisti isekai), sarà schifosamente forte.

La prima cosa evidenziata di questo mondo alternativo è che, a parte umani, elfi e nani, nessuno, per quanto senziente e civilizzato, abbia uno straccio di nome e, se lo riceve, si evolve manco fosse un pokemon. Il concetto di "bestia" è molto largo e il tutto risulta un po'... ridicolo. La seconda è che il cambiamento, per quanto avvertibile in termini di forza, si nota soprattutto a livello estetico. Considerando l'iconografia sballata, in cui i nani sono alti e tutte le creature sono molto poco mostruose d'aspetto, potrebbe essere davvero utile per correre ai ripari, ma in ottica commerciale viene piuttosto usata per danneggiare l'atmosfera. Se i maschi partiranno da un aspetto debole, diventeranno versioni muscolose, oppure subiranno piccole aggiunte, tipo corni o ali, mentre quelli con un compromesso di partenza più accettabile verranno rovinati con versioni più "biscione". Le donzelle, che ve lo dico a fare, saranno invece sia di partenza che di evoluzione solo ed esclusivamente tramutate da carine a bellone, con occasionale aumento del seno e con una incomprensibile cancellazione dei pochi elementi mostruosi che erano loro concessi, ad esempio il colorito pelle, segni sul volto, addirittura nel caso delle femmine lucertola esse cambieranno del tutto conformazione della testa. Il menefreghismo per i canoni estetici fantasy è qualcosa che, finché era circoscritto ai goblin, mi faceva pure simpatia, mi ricordava alcune serie anni '80, ma, con l'andare delle puntate, questo elemento mi è piaciuto sempre meno. Nel migliore dei casi, il character design si potrà definire solo un sufficiente compitino, e non si può dire che vada bene nemmeno col protagonista. Se, come slime, l'aggiunta di poteri da dopplegӓnger risulta una trovata 'sgrava', dal punto di vista narrativo, fargli assumere l'aspetto di una ragazzetta è stata una scelta infelice, e nemmeno giustificata, dato che potrebbe dichiaratamente modificarsi. Quel suo volto innocente e sorridente rende poco quando Limur vorrà esternare un'emozione, e gli farà avere pure un'aria poco simpatica. Francamente, rendeva meglio da salaryman, ma per fortuna starà più nella forma di globo gelatinoso, che in quella umana.

In termini di personaggio, Limur non si avverte particolarmente definito. E' tendenzialmente pacifico, cerca di fare meno vittime possibili, ma non svetta per acume strategico rispetto ad altri protagonisti isekai. Si è abituato subito alla sua condizione, a divorare e uccidere, senza scusanti caratteriali. Certo, ci viene detto più volte che passano settimane e mesi tra gli avvenimenti, ma non si avverte lo scorrere del tempo. Per quanto poi abbia palesemente un cervello maschile e dei sentimenti, non si capisce se sia il suo corpo ad alleviare la sua libido, perché non mostra desideri degni di nota: si limita a qualche arrossamento, ma anche quello col tempo avviene sempre meno. Limur, fondamentalmente, si fa travolgere dagli eventi e dai suoi sottoposti, sempre alla Ainz Ooal Gown, ma senza lo stesso effetto comico. Per quanto riguarda gli attendenti, pochi sono quelli che si fanno notare, nel bene o nel male: il lupo Ranga (che pare uscito da "Monster Rancher") col suo misto di cagnolone e badass; il banalissimo kijin-"sakuke" Sohei; il piccolo Gobta, che si stava rivelando un buon personaggio, prima di finire oscurato e parzialmente rimpiazzato da Gabil; e... basta, gli altri aiutano, magari sono forti più di alcuni nominati, ma, a parte la loro introduzione, diventano più elementi per far numero, che altro. Nessuna donna si salva? Beh, una è quantomeno rilevante, ma resta sorprendentemente poco, e le restanti servono più a giocare con l'acqua delle terme. Ah, già, non è proprio un sottoposto, ma ci sarebbe Milim... purtroppo. Dico purtroppo, perché ha segnato, dal sedicesimo episodio, il declino definitivo della stagione.

Il più grave difetto della serie credo sia la gestione dei tempi, aggravata dall'impostazione del protagonista e dei nemici. Visto il buon numero di episodi, gli autori si sono presi tempo con una narrazione lenta, per delineare la crescente ampliazione del villaggio in città multietnica. La gente spunta, si unisce, ma i progressi in termini di trama, a parte Shizu, sono pochi. Più o meno dal decimo episodio cominciano a spuntare nemici forti, ma i combattimenti non mantengono le aspettative sperate, da una parte per l'eccessiva forza crescente di Limur, dall'altra per come sono impiegati i nemici davvero potenti, i cosiddetti "Re Demoni", che tutto fanno tranne mostrare i denti. L'unico interessante è Kleiman, che almeno trama qualcosa di grosso, ma richiederà tempo ulteriore, mentre la peggiore di loro sarà Milim, una lolitina dal design orrendo, che verso fine serie si arpionerà al gruppo principale giusto per schifare quanto più possibile gli episodi restanti, con la sua banalità e carico ulteriore di forza esagerata.

Alla fine, "Tensei Shitara Slime Datta Ken" non è risultata una serie brutta, ma sicuramente di scarso carattere e non gestita a dovere, in quanto mancante degli intrighi necessari a nascondere la lentezza e squilibrata nell'impiego dei suoi attori. Buona parte degli episodi hanno una metà accettabile e l'altra perdibile, inoltre l'atmosfera da "volemose bene", in cui ogni attaccabrighe capisce i propri errori, cambia carattere o perdona l'ex nemico magicamente, pure se gli hanno ammazzato il padre, senza provare mai un briciolo di rancore, fa piangere. Meglio non va con le motivazioni dello stesso Limur verso Shizu e Leon, che sono poco interessanti come obiettivo finale e, a dirla tutta, è più una volontà mentale che reale. Insomma, questa serie è un bel galleggiante che, nonostante la buona partenza e l'idea di base (che adoravo), alla fine sfiora la noia a più riprese.


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the22dragons

Episodi visti: 25/72+5 --- Voto 10
"That Time I Got Reincarnated as a Slime" è un isekai, ovvero uno di quegli anime in cui un giapponese si ritrova per qualche motivo in un mondo diverso, spesso di tipo fantasy.

Nel caso specifico il protagonista muore pugnalato nel mondo moderno e, negli ultimi istanti di vita, mentre sta morendo dissanguato, sente una voce che risponde ai suoi ultimi pensieri, interpretandoli come una sorta di "richieste". Ovviamente il malcapitato si lamenta del dolore, della perdita di sangue, del freddo, e in generale del fatto che quella lama sta per strapparlo alla vita, su cui ha diversi rimpianti. Ad ognuno di questi pensieri, la voce risponde modellando il suo futuro corpo, donandogli quindi un corpo immune alle ferite, che non sanguina, che non prova freddo o caldo... in sostanza una melma (o slime, in inglese), tipico mostricciattolo minore incontrabile nei giochi di ruolo o nei videogiochi.
Non appena esala l'ultimo respiro, il nostro protagonista si ritrova improvvisamente catapultato in una nuova realtà, di cui non capisce molto (anche perché gli slime non hanno occhi né orecchie, quindi il nostro protagonista si ritrova all'inizio a dover vivere in un corpo il cui unico senso è quello del tatto). Presto il nostro eroe scoprirà che, tra i vari doni ricevuti durante questa reincarnazione a causa delle male interpretate ultime volontà, ci sono altre due importanti capacità: la prima è quella di poter comunicare con la voce sentita al momento della morte, facendole domande e ricevendone risposta (skill: Grande Saggio), e la seconda è quella di assorbire e replicare le caratteristiche di ciò che lo slime ingloba e digerisce (skill: Predatore). Grazie a queste due skill, colui che nel nuovo mondo prenderà il nome di Limur Tempest sarà destinato ad essere ben più che un semplice slime.

Come dicevo, la serie è comunque un isekai, quindi ha le caratteristiche tipiche di questo tipo di anime. Presto il protagonista diventerà molto forte, over-powered nella maggior parte dei casi (anche se non è vero che non avrà mai scontri avvincenti: ne avrà pochi all'inizio, ma più avanti si confronterà con creature del suo calibro). Piano piano si accerchierà di nuovi personaggi che lo seguono, comprese delle femmine (quindi, chi vuole può vederci anche il lato harem, per quanto come slime Limur non sia connotato sessualmente e, se una ship esiste nell'opera, è una ship molto particolare, perché inizia nel momento stesso in cui finisce).
Proprio la crescita della comunità di personaggi che girerà intorno a Limur per me è la parte più interessante e divertente da seguire.

In generale, quindi, si tratta di un'opera che include molti degli elementi tipici del genere, ma lo fa in modo innovativo e interessante, e la realizzazione tecnica la supporta in questo molto bene.
Se gli isekai non vi piacciono, o se odiate gli harem e bollate come tali qualsiasi opera in cui esista più di un personaggio femminile tra i coprotagonisti, "That Time I Got Reincarnated as a Slime" non è l'anime che fa per voi. Stateci alla larga e guardate dell'altro. Per fortuna il mondo manga e anime ha una miriade di altri titoli da proporvi.
Se invece non disdegnate il genere, sappiate che questa è un'opera che spicca all'interno della categoria, con una trama originale e personaggi molto interessanti, quindi vi consiglio di non perderla!


 6
falcoblu

Episodi visti: 15/72+5 --- Voto 3
Sarò breve e sintetico: ho 'droppato' l'anime, ma ho visto sufficienti episodi per poter esprimere un giudizio su questo prodotto.

"That Time I Got Reincarnated as a Slime" è un anime mediocre partorito da un'idea abbastanza originale ma sviluppata come un generico e anonimo JRPG anni '80 di bassa lega. Parte con qualche spunto interessante che lo differenzia dalla moltitudine di isekai che hanno caratterizzato gli anni '10, ma viene subito smorzato dal succedersi degli episodi.
Abbiamo come protagonista il tipico stereotipo da isekai un po' pervertito ma dai buoni sentimenti, che viene reincarnato in un nuovo mondo come un personaggio dalle caratteristiche overpowered, con la novità che si ritroverà nel corpo di uno slime, elemento caratterizzante che dà anche il nome al titolo dell'opera. È un peccato però che questa novità svanirà dopo qualche episodio, visto che riuscirà a raggiungere forma umana, cosa tra l’altro intuibile dalla locandina dell'anime stesso o dalla prima opening. Rimuru, il protagonista, semplicemente non funziona, perché è un personaggio che non si evolve nel corso della storia. Esso è già perfetto e non conoscerà mai sconfitta, fallimento o miglioramento di qualsiasi natura. Ci troviamo infatti di fronte al classico Gary Stu che riesce a realizzare senza problemi tutto quello che si prefigge e con tutto il cast di comprimari a tesserne le lodi per questo. Quando si tratta di combattere, grazie alla sua forza senza paragoni risolve con lotte prive di pathos in maniera molto banale e sdolcinata ogni situazione che si viene a trovare, e che dalle premesse partiva molto grave e tragica. A peggiorare il tutto è la contagiosità mielosa e buonista che subisce il mondo a contatto con Rimuru, a livelli da far ordinare un cassetta di limoni a Mary Poppins.