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esseci

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7,5
"Kimi ni Todoke", o "Arrivare a te", l'avevo nel mirino da tempo, e con mia somma sorpresa una nota piattaforma streaming ha reso disponibile da poco sia la prima sia la seconda serie di questo anime shōjo... e così ho approfittato dell'occasione.
Premetto che non sono un "cultore" del genere: apprezzo le opere rom-com scolastiche, possibilmente un po' realistiche e non troppo sdolcinate e mielose. "Arrivare a te" rientra proprio in questo filone/tipologia, dove la trama e lo sviluppo sono, per così dire, un po' artefatti, molto romantici, positivi sempre secondo la filosofia del "guardare sempre il bicchiere mezzo pieno", e dove i "drammi" e le "tragedie" molto spesso sono le incomprensioni e gli equivoci più puerili, piuttosto che le vere difficoltà da affrontare nella vita.

Si parte, è vero, da una "storia" di "emarginazione" (non lo definirei di "bullismo") della protagonista, Sawako Kuronuma, ma viene trattata in modo tanto edulcorato, da diventare solo il pretesto per Shōta Kazehaya per dare "il la" alla storia di amicizia e amore alla base di "Kimi ni Todoke".
E fin qui tutto apprezzabile... poi sulla storia di amore tra Sawako e Shota francamente stenderei un velo proprio, per l'eccessivo temporeggiare non tanto di Sawako quanto di Shota, che in questa prima serie non sembra tanto più brillante di lei in quanto a capacità decisionale. Mi è piaciuta la parte in cui Shota cerca di convincere lei e i compagni di classe e della scuola che le dicerie sulla povera Sawako erano solo delle insulse stupidità che non meritavano alcun valore: nei venticinque episodi della prima serie si toccano alcuni aspetti anche profondi della "cattiveria" e della "superficialità" umana nelle relazioni interpersonali. E Shota da questo punto di vista sblocca la situazione, convincendo prima le due compagne Ayane Yano e Chizuru Yoshida, che poi diventeranno le più care amiche di Sawako, e poi pian piano tutti i compagni di classe. Bella e significativa la scena in cui Shota, Ayane e Chizuru si siedono in classe all'inizio dell'anno scolastico vicino a Sawako, per smentire davanti a tutti gli altri la paura che lei portasse sfortuna.

La povera Sawako Kuronuma ha il torto di essere sia tanto introversa, insicura, imbranata, infantile, senza malizia sia tanto dolce, sensibile, incapace di mentire, altruista e dotata di una resilienza senza pari, tanto da aver maturato, as usual, non solo la convinzione di non poter aver amici a causa della sua incapacità ad esprimersi in modo appropriato con gli altri, ma anche di doversi scusare sempre, per farsi accettare per qualsiasi cosa, anche la più insignificante.
E così Sawako appare un personaggio un po' troppo surreale, tanto da apparire alla lunga poco credibile: il suo infantilismo è così marcato ed eccessivo, che più che una ragazza di quindici-sedici anni sembra una bambina di quattro-cinque anni, tanto è ingenua e credulona... e con tale atteggiamento è in grado di "disinnescare" qualunque malintenzionato voglia arrecarle danno o offesa. Tanto è spiazzante, che si ha l'impressione, come si suol dire, di "sparare sulla Croce Rossa".
E anche Shota in un certo senso non brilla molto per coerenza: tanto è brillante nei rapporti interpersonali, quanto imbranato con Sawako, quando inizia a capire che le piace e di piacere a lei... e si ricasca nel solito cliché degli anime tutto imbarazzi, rossori di guance e orecchie, sguardi bassi, balbettamenti e altre amenità del genere, che francamente sono un po' stucchevoli e alla lunga noiosi. Shota sembra la versione maschile di Sawako: la differenza tra i due è che il primo indossa una maschera di persona gentile, affabile, easy going, accomodante, compiacente, sempre sorridente, sensibile e accorto ai bisogni e problemi altrui, e quindi capace di superare la altrettanto innata timidezza che invece lo contraddistingue una volta che ci sono in gioco la sua persona e i suoi sentimenti. Va letteralmente in crisi nella gestione di Sawako, e ciò determina l'allungamento oltremodo fastidioso della trama con dei fraintendimenti ed equivoci anche puerili, che va a scapito della piacevolezza della visione dell'anime.
Di questo suo limite sembra essere consapevole l'unica vera rivale di Sawako: Ume. Non a caso, pur dichiarandosi interessata a lui fin dalle scuole medie, non ha mai affondato il colpo, perché temeva di ricevere il rifiuto, che poi sotto la "pressione" della presenza di Sawako subirà nel momento della sua dichiarazione a Shota. Da questo punto di vista Ume è un personaggio che sotto l'apparente maschera della "gatta morta" un po' machiavellica si dimostra essere molto più sveglia e, in un certo senso, più matura tra i personaggi femminili dell'anime o, perlomeno, tra i più realistici, al pari di Ayane e Chizuru. Purtroppo, dopo il confronto con Sawako a metà dell'anime, sparisce letteralmente dalla trama, lasciando spazio all'arco narrativo dedicato a Chizuru/Ryu e poi alle festività natalizie tra Shota e Sawako. Chissà se nella seconda serie riapparirà e sarà in grado di mantenere la trama e i due personaggi principali sul filo del rasoio...

Nonostante le forzature/sfumature anche un po' melodrammatiche e da soap opera, nell'anime ci sono altri aspetti positivi degni di nota: la crescita e l'evoluzione, lenta ma inesorabile, dell'atteggiamento di Sawako verso gli altri che non siano i suoi familiari, un percorso lungo tutto l'arco dei venticinque episodi che si comincia ad apprezzare verso gli ultimi episodi, quando inizia ad aprirsi verso il mondo esterno, sentendo la necessità di frequentare i suoi coetanei; l'amicizia di Sawako con Ayane e Chizuru, che si dimostrano veramente amiche di Sawako e cercano con tatto e attenzione di aiutarla nel suo percorso di crescita, senza forzarla; l'arco narrativo dedicato a Chizuru e la sua cotta "infantile" nei confronti di un adulto che conosce fin dall'infanzia. Il contrasto tra la disillusione dell'amore non corrisposto di Chizuru con quello potenziale e un po' troppo romantico di Sawako rappresenta un gran bel contrasto nell'anime e una metafora della storie d'amore.
È proprio quest'ultimo aspetto (assieme all'accenno sul passato e il carattere di Ume) che rende l'anime ancor più interessante: non si focalizza solo sulla protagonista e su colui che aspira a conquistarne il cuore, ma riesce a trattare anche i personaggi secondari, dedicando loro anche delle puntate, in modo da rendere la trama più articolata e stimolante in un intreccio di interessi, amicizie, illusioni che in qualche modo alleggeriscono (e di molto) la particolarità della narrazione sul personaggio di Sawako.

“Arrivare a te” (“Kimi ni Todoke”), mai titolo è stato più azzeccato per la storia narrata: non solo una storia d'amore (ancora potenziale nella prima serie dell'anime), ma un percorso di evoluzione di un gruppo di ragazzi che a vario titolo affrontano le piccole e grandi difficoltà della loro giovane esistenza, formandosi e affermandosi nel loro percorso di crescita.
In attesa di vedere la seconda serie, per poter constatare se alcune situazioni arrivano alla loro "naturale" e auspicata conclusione positiva...


 2
Lleu

Episodi visti: 25/25 --- Voto 4
Tre parole per descrivere questo anime: latte alle ginocchia. Questo anime fa venire veramente il latte alle ginocchia, non succede nulla per praticamente venticinque episodi: non è possibile che ci si imbarazza perché uno ti fissa o ti restituisce qualcosa che ti è caduto dal banco, sarebbe comprensibile se i protagonisti fossero dei bambini delle elementari, ma non da persone che frequentano le superiori come in questo caso.
La caratterizzazione dei personaggi è molto da anime shoujo: Sawako, la protagonista, timida e impacciata, emarginata da tutti e senza amiche inizialmente; Kazehaya, il protagonista, popolare e pieno di amici e ragazze che fanno la fila e sbavano per lui - anche questo l'ho trovato molto inverosimile, in una scuola è impossibile che a tutte le ragazze piaccia solo un ragazzo, come se ci fosse solo lui al mondo, ma, a quanto pare, qui succede. La cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso inoltre è come Kazehaya venga dipinto come estroverso e una persona che non si fa problemi a mettersi in gioco, a socializzare o a dire quello che pensa, ma stranamente con la protagonista diventa una mummia, non connette più il ragazzo.

Ci sono anche degli aspetti che ho apprezzato, come la grafica: l'ho trovata in linea con uno shoujo ed era anche molto pulita. Mi è piaciuto inoltre il fatto che si dia molta importanza al concetto di amicizia, Chizuru e Ayane si dimostrano quasi subito delle vere amiche per Sawako e l'aiutano in varie occasioni, supportandola e sopportandola soprattutto; mi è piaciuto anche il personaggio di Ume, è quella che ho trovato più umana e caratterizzata meglio all'interno dell'opera, nonostante compaia solo dall'episodio 10 e da circa l'episodio 16 faccia poi solo delle brevi comparsate. Anche l'opening e l'ending non sono così brutte, tutto sommato sono carine.

Per questo il mio voto è 4, non mi sento di consigliare "Arrivare a te" per la visione, ma non do un voto più basso perché comunque è un anime del 2009-2010, e anche il genere si è un po' evoluto, anche se l'ho trovato un anime molto lento, a tratti noioso, e certe situazioni portate all'estremo, per poi non arrivare a nulla di concreto, mi hanno infastidito.


 6
ALUCARD80

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
L’animazione fatta zucchero filato.
Classico shojo scolastico, leggero come nuvole, una visione che scivola via pari ad acqua, scorrevole, a tratti impalpabile, a tratti tanto coinvolgente quanto gentile.

L’incipit buffo e ironico che paragona la protagonista di questa storia allo spettro deambulante dell’horror “The Ring” (“The Grudge” in madrepatria) riesce a rivelarsi una scelta di sceneggiatura divertente e allegra, azzeccatissima per introdurci colei di cui seguiremo le vicende: Sawako è il suo nome, liceale timidissima, silenziosa e poco appariscente, dai lunghi capelli lisci e neri come seta, tanto da coprirle parzialmente il volto. Dall’atteggiamento remissivo e dai sorrisi stiracchiati, Sawako è malvista dai compagni di classe, proprio perché, come appena accennato, rammenta inevitabilmente - sia per assonanza, che per apparenza - il terribile e quasi omonimo personaggio di Sadako, l’infausta presenza di “The Ring”. Come si sa, uno scherzo divertente dura poco, e quando tali, scortesi analogie cominciano a divenire insistenti, pedanti e per nulla divertenti, l’atmosfera volge al peggio: alcuni ingenui conoscenti di Sawako cominciano a prenderne le distanze, influenzati dalle voci che prendono a girare sul suo conto... troppo simile a quel mostro, sempre senza amici, silenziosa, cupa, tetra. Sarà una strega? Sarà maledetta? Sciocche credenze, questo è certo, ma perché rischiare di starle vicino? Ecco dunque una sorta di metafora dei tanti isolamenti che moltissimi studenti, chiusi e con evidenti difficoltà a relazionarsi, subiscono ogni anno in ogni ambito scolastico.
Sawako è introversa, troppo debole caratterialmente per reagire a questo genere di situazioni; non ha mai avuto veri amici e, per quanto si impegni a sorridere e socializzare, i risultati sono un disastro dietro l’altro. Tale situazione “disperata” cambierà gradualmente dopo l’incontro con un coetaneo della sua stessa classe, un certo Shouta Kazehaya, tipo decisamente agli antipodi: solare, allegro, amico di tutti, capace di fermarsi a scambiare due parole e socializzare con chiunque. Kazehaya è una nemesi - per così dire - di Sawako, ma la ragazza ne rimarrà talmente abbagliata, da volerlo prendere come esempio di vita, per avvicinarsi ai suoi nuovi compagni di classe e cambiare questo deprimente, desolante andazzo.
Nasce così un’amicizia inaspettata fra i due, che si snoderà lungo incomprensioni, avvicinamenti, equivoci e vicissitudini di vario genere, passando attraverso il filtro delle tanto agognate amicizie che ben presto giungeranno, sorprendenti e inaspettate, a metter pepe in una storia prevalentemente zuccherosa e di piacevole intrattenimento.

Siamo di fronte a un comparto artistico altalenante, soprattutto nei campi larghi, dove la qualità dei disegni lascia molto a desiderare, mentre tutt’altro discorso sono i primi piani e la cura nei fondali, davvero pregevoli. Dai colori tenui e pastellati, l’insieme di questi elementi risulta sensibilmente comunicativo, una storia dagli umidi contorni ad acquarello, cornice onirica di spaccati urbani nipponici resi con elegante grazia.

Si tratta di una vicenda ricca di “prime volte”: alcune melensi, altre delicate, altre ancora dure da digerire, ma altrettanto importanti. Una storia ove si toccano inizialmente temi importanti come bullismo e discriminazione, egoismo e invidia, elementi presenti da sempre nelle realtà scolastiche di tutto il mondo, forse ancor più marcati in talune realtà nipponiche. Ad ogni modo, la cattiveria di alcuni compagni di classe (proprio) della protagonista, vedremo, non bloccheranno i due ragazzi dal conoscersi sempre meglio: essi, col tempo, si legheranno in un rapporto di leggiadra e serena amicizia, almeno inizialmente. Gli equivoci, le situazioni ambigue e le divergenze da appianare sono spesso terreno minato che può sgretolare oppure consolidare ogni genere d’amicizia; ingredienti frequenti in “Kimi ni Todoke” - talvolta adoprati con parsimonia, oppure narrati con un ritmo (fin troppo) lento e cadenzato, tanto da rischiare di annoiare, ma che nel complesso paiono capaci d’arricchire l’intera storyline in modo positivo.
Non si tratta di un anime che calca soltanto la valenza dell’amore più spensierato, ingenuo e sognante fra uomo e donna, ma mette in risalto l’importanza (e la fortuna) di possedere amicizie sincere, vere e oneste, qualcosa di molto raro, che episodio dopo episodio viene valorizzato in maniera emozionante e profondamente intensa: assisteremo alla crescita interiore sia di Sawako che di Kazehaya, lei immatura come una bambina alle prese con il mondo adulto, dolce, spaventata, attaccatissima ai genitori che, come spesso accade, sono i primi, involontari colpevoli dell’infantilismo dei figli (si veda in primis un padre iperprotettivo ma simpaticissimo); lui, invece, ammirato da tutti e sempre al centro dell’attenzione, ma incapace di relazionarsi con una ragazza a tal punto, da non riuscire a stringere un rapporto più intimo, decisamente alle prime armi con questo genere di relazioni.
Fra vicissitudini adolescenziali (un po' idealizzate e poste all’occhio dello spettatore in modo più romanzato che realistico), scopriremo che la prima parte della storia sarà quasi del tutto dedicata ai legami d’amicizia (e di socializzazione) sia femminili che maschili, mentre in un background fin troppo leggero e - purtroppo - privo di mordente, prenderà sempre più quota la parabola romantica che andrà a impadronirsi della trama nelle battute finali, narrata con misurata e pacata dolcezza, una caramella incartata da una colonna sonora pacifica e rasserenante, somministrata a piccole dosi (...forse troppo piccole). Il tutto condito da una densa dose di comicità a tratti davvero esilarante, più spesso leggera e senza dubbio piacevole, mai fuori luogo né eccessiva.

A fine visione ci si rende conto di come anche i personaggi secondari siano stati raccontati in modo onesto ma talvolta superficiale, e si prende atto di come queste storie non siano comunque sempre storie liete, esattamente come nella vita reale.
A cavallo fra sogno e realtà, s’assapora un mix fra romanticismo e quotidianità tradotto in una poesia visiva vellutata, lenta quanto basta - tranne in alcuni archi narrativi troppo rallentati -, rea una trama incentrata sui legami che pian piano Sawako instaura con le persone che la circondano, costruendo letteralmente un nuovo mondo di esperienze intorno a sé.
Leggero, forse troppo, talvolta privo di incisività, quando sarebbe servito calcare più la mano per far risaltare determinate emozioni o situazioni. Tirando le somme, coi difetti che emergono si scende tranquillamente a patti per una valutazione generale più che sufficiente.
Un titolo discreto adatto agli amanti del genere, che tuttavia non conclude nulla: si prosegue nella second season!


 1
Sofì De La Valliere

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
“Kimi ni Todoke” è un amine che merita di essere guardato.

I personaggi sono ben fatti e ben strutturati, a partire dai protagonisti.
Sawako si mostra per quella che è e, seppur cerchi di migliorare, continua a rimanere la stessa. Più volte, in alcuni anime, ho visto personaggi che, a metà stagione, cambiavano totalmente e radicalmente il loro carattere, e non posso non dire che la cosa mi abbia lasciata spiazzata più volte. È possibile notare in lei un miglioramento continuo e graduale, rimanendo però sempre la ragazza timida che è.
Zakehaya penso rappresenti l’ideale di ragazzo che tutte noi vorremmo al nostro fianco. È solare, gioioso, buono, socievole ed estremamente estroverso, manifesta attimi di gelosia che lo rendono ancora più straordinario!
Ho apprezzato anche come sono stati strutturati i personaggi secondari, come Chizu e Ayane, le amiche di Sawako, Kurumi, Ryuu, Pin, Jo e gli altri. Sono riusciti a dare quel senso comico alla storia che in alternativa sarebbe stata un po’ noiosa e ridondante. Mi spiace solo che sia stata più approfondita la vita privata di Chizu anziché quella di Ayane, alla prima infatti hanno dedicato tre/quattro episodi, alla seconda nessuno, se non qualche dialogo sparso in mezzo a qualche episodio.

I disegni sono ben fatti e realizzati, hanno cercato di rappresentarli nel modo più veritiero possibile, senza stilizzarli troppo o rendendoli esageratamente perfetti.
Anche le ambientazioni penso siano più che giuste. Non nego che la maggior parte delle scene abbiano come ambientazione la scuola, ma ragazzi, ricordiamoci sempre che in Giappone gli studenti passano la maggior parte della loro giornata all’interno di quelle mura!

Unica pecca, se così possiamo chiamarla, è che, tra i venticinque episodi della prima stagione e i dodici della seconda, un bacetto tra Sawako e Kazehaya lo avrei gradito, ma, valutando la fatica che hanno fatto per dichiararsi l’un l’altra, penso non potessimo aspettarci granché!

In sostanza, questo anime non poteva non meritarsi il 10 che mi sento di dargli.


 1
Faye_6

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Lo definirei un anime "delicato" sia per i disegni che per la storia.

Sawako è una ragazza alla quale nessuno si avvicina per via del suo aspetto inquietante, fortunatamente Shota è in grado di vedere oltre e gli basta uno sguardo per innamorarsi timidamente di lei. Grazie a lui, lei riuscirà a far conoscere sé stessa a chi la circonda: una ragazza altruista, buona, senza nessuna esperienza nei rapporti umani e con difficoltà nell'esprimere i sentimenti.
La crescita di Sawako è timida, lenta... dolce. A differenza degli anime simili che ho visto, non c'è nulla di stucchevole o forzato. Le storie degli altri personaggi sono ben sviluppate e non noiose.
La trama è banale, ma la caratterizzazione di ciascun personaggio è in grado di farci percepire sentimenti ed emozioni.

Sono dell'idea che, per far centro, un anime debba lasciarti qualcosa, questo in particolare mi ha fatto ricordare che un sorriso può aprirti un mondo.


 1
klunk

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7,5
Sawako Kuronuma è soprannominata "Sadako", come il fantasma della pellicola "The Ring", a causa del suo aspetto tenebroso, magra, capelli lunghi neri ed espressioni sinistre. Viene così evitata ed emarginata da tutti, e si arriva persino a vociferare che abbia poteri paranormali. In realtà è una ragazza semplice, come tante altre, buona e altruista, nonché brava nello studio. Tuttavia questa sua situazione è destinata a cambiare dal momento in cui si avvicina al ragazzo più popolare della scuola, Kazehaya, del quale si renderà presto conto di essere innamorata.

Questo "Kimi ni Todoke" non è altro che l'emblema della commedia scolastica sentimentale, nel bene e nel male è uno dei più fedeli rappresentanti del genere. Delicato, non molto veloce nella narrazione, riesce a caratterizzare alla perfezione tutti i personaggi principali, dando così vita a una storia appassionante e divertente quanto basta.
Mi sono piaciuti molto i disegni, adattissimi al caso, e anche le animazioni non sono poi così male.
Un anime consigliatissimo a quelli a cui piacciono le storie d'amore, e obbligatorio per tutti coloro che amano il genere scolastico sentimentale.


 1
Chicca2611

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9,5
"Kimi ni todoke" è stato il mio primo vero e proprio anime shoujo; forse anche a causa di ciò, che ci sono molto affezionata, magari il mio valutare è un po' condizionato da questo fatto.

Fatta questa premessa, vi dico che è in assoluto il mio anime scolastico preferito; è vero, la protagonista è un po' imbranata, anzi, è molto imbranata, tuttavia nell'insieme questo suo modo di agire insieme ai suoi amici, che adoro, mi ha sempre fatta sorridere e ridere.
Se volete un anime leggero, simpatico, dolce e anche comico, questo anime fa al caso vostro.


 1
VinMur92

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Recensire quest'opera è davvero difficile: fino all'ultima puntata non ho capito se mi è piaciuta o meno.
Partendo dai personaggi, i protagonisti sono troppo noiosi, Sawako ha un carattere che non sta né in cielo né in terra, eccessivamente stupida, alle volte fa tenerezza, altre fa innervosire per quanto inverosimilmente ottusa. Shota... no comment, impassibile. Ciò che ai miei occhi ha salvato la serie sono le due amiche Ayane e Chizuru, soprattutto la prima, che trovo sia il personaggio più divertente e amabile dell'intera serie. Ho apprezzato tantissimo il rapporto di amicizia della protagonista con quest'ultime, tanto da surclassare totalmente quella che dovrebbe essere la storia d'amore. Ume... in due puntate avrei avuto voglia di prenderla a schiaffi, insopportabile!
In pratica l'opera è troppo sbrilluccichii, fiorellini, rossore di guance, anche quando non c'è il bisogno, per non parlare degli 'arigatou gozaimasu' e 'gomen'nasai', ce ne sono almeno cento a puntata.
In sintesi, ho apprezzato molto la storia di amicizia tra la protagonista e le due amiche, e non ho quasi totalmente fatto caso alla storia d'amore, l'unica ragione del mio voto decentemente alto.


 1
filod'arianna

Episodi visti: 37/25 --- Voto 7
Quest'opera è composta da due stagioni, la prima di venticinque episodi e la seconda di dodici.

La storia ruota intorno a Sawako, che per il suo aspetto fisico si trascina dietro una fama nefasta e, a causa di ciò, nonostante in realtà sia una persona di squisita dolcezza, non riesce ad entrare in contatto con nessuno. Pur desiderosa di essere accettata, questo non le provoca grossi stravolgimenti emotivi, e vive tranquillamente la sua vita scolastica semplicemente apprezzando tutto. Particolare simpatia gliela ispira un suo compagno di classe, Kazehaya, che, quando inizierà a prestarle attenzione, di riflesso spingerà un cambiamento anche negli altri compagni, provocando nella vita sia scolastica che privata di Sawako un netto cambiamento in positivo. Il loro rapporto sarà continuamente frenato dalla profonda incoscienza di lei rispetto alle attenzione che lui le rivolge: concentrata sulla sua mancanza di autostima, non s'accorgerà praticamente di nulla per due terzi delle due stagioni, cosa che a me è risultata un po' stressante ad un certo punto. Ci saranno anche contendenti: nel ruolo di rivale per lei vedremo una ex compagna delle elementari di Kazehaya, innamorata segretamente di lui e che ne farà di ogni per allontanare anche le ombre di tutto ciò che è "femmina" dalla vita di lui... personaggio che ho trovato altamente antipatico.
A favore ci saranno invece due figure femminili che ho trovato molto gradevoli, Ayame e Chizuru: su quest'ultima convergerà un lato sentimentale che ho apprezzato e che vede un affascinante personaggio maschile, Sanada, il burbero silenzioso che burbero non è.

Le caratteristiche di Sawako le ho trovate un po' troppo esasperate, ho apprezzato Kazehaya, che con le sue impulsività e piccole aggressività ha fatto da compendio alle di lei estreme, e dico estreme, inettitudini a capire e fare alcunché nel frangente di questo loro rapporto. Ad ogni modo non perderti d'animo, perché ad un certo punto si sveglia un po' anche lei... infatti lei, su tutti, sarà quella che vedrà un netto sviluppo della personalità. Però, ripeto, l'han tirata un po' per le lunghe, e questo è un aspetto che penalizza.

La prima stagione non avrà alcun tipo di conclusione, s'interrompe per poi semplicemente riprendere la seconda; la seconda concluderà il tutto.
C'è parecchia presenza del "super deformed": questo aspetto non l'ho apprezzato, e perciò mi penalizza un po' il tutto.
Nell'insieme consiglierei di vederla a chi volesse struggersi un po' nelle attese e nelle incertezze, senza melodrammi.


 1
Scarlett7

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
"Kimi ni todoke" è una serie prodotta nel 2009 dalla I.G. Production che consta di venticinque episodi.

La storia è incentrata su Sawako, una ragazza timida che ricorda molto la protagonista di un film horror, e per tale motivo è soprannominata Sadako. La ragazza cerca di far amicizia coi suoi compagni di classe, che la evitano come la peste perché credono che Sawako possa avere dei poteri sovrannaturali e possa in qualche modo causare malattie o tragedie alle persone con cui si trova a parlare. Ovviamente nessuna di queste cose accade per davvero, saltuariamente capita per pura casualità.
La vita di Sawako cambia quando Kazehaya, il ragazzo più popolare della classe, le rivolge la parola diventando suo amico; infatti, da quel momento, la ragazza comincia ad aprirsi di più, facendo amicizia con le sue compagne di classe, in particolar modo con Chizu e Ayane.

La trama è quella del solito shoujo già visto con situazioni trite e ritrite, che però risulta essere abbastanza scorrevole. Ritengo che venticinque episodi siano buoni per la serie, anzi... Avrei addirittura fatto a meno di una seconda stagione! La cosa positiva di questa serie è che lascia spazio alle storyline dei personaggi secondari che ho personalmente amato, ma d'altro canto dedica alcuni episodi ad eventi o personaggi che penso fossero superflui.

Passando appunto ai personaggi, Sawako mi risulta totalmente indifferente, e ho perciò preferito di gran lunga Kazehaya come protagonista maschile, molto dolce e timido. Chizu e Ayane sono due personaggi divertenti che hanno favorito lo sviluppo della storia e le loro storyline sono molto più belle e intriganti rispetto alla storyline principale. Anche Kurumi ha avuto un ruolo totalmente marginale agli inizi; si rivela poi più divertente negli episodi finali, senza riuscire però a conquistare le mie simpatie. Persino Ryuu riesce col suo silenzio a conquistare i cuori dei fan della serie!

Questa serie, come si può dedurre dal fatto che vi sia una prima e una seconda stagione, non ha un finale vero e proprio, cosa che mi ha lasciata amareggiata. Non esiste un finale più aperto di quello proposto da questa prima parte in cui non si risolve un bel niente; tutto è costante, qualcosina cambia, ma l'avanzamento di trama dall'inizio alla fine è parzialmente inesistente.

Dal punto di vista grafico, il chara design è senza infamia e senza lode, anche se le ambientazioni sono molto carine e mi piace il cambiamento dei toni di colore da una scena a un'altra!
La serie consta di una opening molto bella, che mi ritrovavo ad ascoltare nelle classifiche delle best opening. La ending non è male, ma mi urtava particolarmente la voce della cantante di cui avrei fatto volentieri a meno.

Voto: 8


 1
winterbird

Episodi visti: 25/25 --- Voto 5,5
"Kimi ni todoke" ("Arrivare a te") è una serie animata tratta dal manga omonimo di Karuho Shiina e, come quello, pensata per un pubblico prettamente femminile non adulto (rientra nella categoria shoujo).

Si tratta di un anime non troppo originale nel suo genere, con disegni un po' discutibili quanto a piacevolezza visiva delle proporzioni dei volti (gli occhi sono decisamente poco realistici, troppo vuoti e statici, oltre che, secondo me, poco attraenti e mal amalgamati proporzionalmente al resto del viso). Non mi ha convinto né graficamente in generale, a dirla tutta, né per quanto concernente sviluppi della trama e ritmo: l'ho trovato troppo impiantato nei soliti luoghi comuni, troppo affidato ai melodrammi inconsistenti e alla poca caratterizzazione dei personaggi, che alla fine di proprio e originale hanno quasi niente. È prevedibile spesso e volentieri, la colonna sonora non mi ha minimamente colpita e la mancanza di novità mi ha spesso annoiata.

Non lo consiglio, e diciamo pure che mi ha lasciata piuttosto indifferente, quando non mi ha completamente annoiata.

Punti a favore che alzano il voto finale: una buona costruzione di alcuni tratti della protagonista (ma gli altri sono personaggi ancora più piatti), sebbene ciò non mi abbia portato ad altro che a lasciarmene irritare sempre più (lagnosa a morire e irrealistica, sebbene - lo ammetto - almeno coerente con sé stessa dall'inizio alla fine, fedele a tali tratti odiosi sempre e comunque).

Nagisa98

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8,5
“Kimi ni Todoke” è un anime del 2009 realizzato dallo studio Production I.G e basato sull’omonimo manga scritto e disegnato da Karuho Shiina.

Protagonista della serie è Sawako Kuronuma, una ragazza timida e gentile che, a causa del suo aspetto fisico, è stata soprannominata fin dalle elementari “Sadako”, come il personaggio principale di “The Ring”. Si dice, inoltre, che la ragazza possegga poteri sovrannaturali e chi incontra il suo sguardo per più di tre secondi sia vittima di terribili incidenti. A causa di ciò, Sawako è stata sempre emarginata da tutti e non ha mai avuto amici. La sua vita, però, è destinata a cambiare: nel primo anno di liceo incontra infatti Shouta Kazehaya, un ragazzo solare ed estroverso che diverrà la sua fonte di ispirazione e grazie al quale Sawako riuscirà ad aprirsi poco a poco.

A causa dell’abnorme quantità di shoujo ad ambientazione scolastica presenti nel mercato dei manga, posso dire di aver sviluppato una certa antipatia verso il genere in questione. Al contrario delle versioni cartacee, però, le trasposizioni animate non sono altrettanto frequenti. Tra queste ultime, “Kimi ni Todoke” è di sicuro uno degli anime meglio riusciti.
Il principale punto di forza della serie è che, prima ancora di essere uno shoujo incentrato su una relazione sentimentale, “Arrivare a te” (questo il titolo dell’edizione italiana del manga) è la storia del lungo e meraviglioso processo di crescita della sua protagonista. Con una tenerezza e una delicatezza affascinanti, l’anime segue meticolosamente ogni piccolo passo della nostra Sawako, dando grande importanza a tutte le sue innumerevoli “prime volte”: le prime amiche, le prime incomprensioni, i primi sorrisi, le prime persone chiamate per nome, le prime uscite e anche le prime false amicizie. Per molti sembreranno avvenimenti banali, ma per la dolce protagonista, per la quale provo un’empatia smisurata, si tratta di eventi unici e irripetibili.
Molti, inoltre, hanno lamentato la totale assenza di sviluppi per quanto riguarda la storia sentimentale. Ma per una ragazza che ha vissuto sempre e solo nella sfera familiare, che conserva ancora l’ingenuità di una bambina, è assolutamente innaturale innamorarsi al primo episodio, dichiararsi subito e scambiare perfino il primo bacio. Proprio perché Sawako deve affrontare in un piccolo lasso tempo quello che in quindici anni non ha mai passato, trascorreranno molte puntate prima di capire che i suoi, per Kazehaya, sono sentimenti d’amore. Anche perché Shouta, prima di diventare la persona da lei amata, è una specie di eroe, un ragazzo fantastico a cui ispirarsi e da ammirare. E, se pensiamo che la crescita di Sawako è dovuta in gran parte a lui, allora possiamo immaginare quanto pura e stupenda sarà la relazione che un giorno, forse, verrà a crearsi tra i due.

Oltre alla protagonista femminile e a quello maschile, entrambi due personaggi dolcissimi e caratterizzati alla perfezione, “Kimi ni Todoke” può vantare anche dei comprimari di tutto rispetto. Tra di loro, da citare sicuramente Ayane e Chizuru, le prime amiche che Sawako potrà definire tali. Con personalità differenti ma complementari, oserei dire anche abbastanza particolari, le due ragazze si conquistano subito la simpatia dello spettatore, grazie al profondo affetto che provano per Sawako e alle molte gag di cui sono protagoniste. Davvero piacevole, inoltre, il piccolo arco narrativo dedicato a Chizuru, il quale ha approfondito ulteriormente questo divertente personaggio e il suo amico d’infanzia Ryuu, un altro comprimario davvero riuscito. Oltre a ragazzi buoni e gentili, nell’anime non manca la yandere di turno, rappresentata Ume Kurumizawa. A chiudere il gruppo c’è il responsabile della classe Kazuichi Arai (soprannominato da tutti “Pin”), altro elemento chiave nel lato comico della serie.

Passando al lato tecnico, il character design è quello tipico degli shoujo, molto morbido e lineare (ma non sempre perfetto). Le animazioni sono nella media, gli sfondi molto semplici. La colorazione, per quanto riguarda i personaggi, è quasi priva di ombre e riflessi, mentre è caratterizzata da colori acquerello nei fondali. Le OST sono orecchiabili; molto dolci sia l’opening “Kimi ni Todoke” che l’ending “Kataomoi”. Il doppiaggio è davvero ottimo: nota di merito va a Mamiko Noto, che ha saputo trasmettere al meglio tutte le emozioni provate da Sawako, oltre ad offrirci strabilianti perfomance nei momenti comici in cui la ragazza è disegnata in stile super deformed.

In conclusione, “Kimi ni todoke” si distingue molto dagli altri shoujo ad ambientazione scolastica, che sembrano fatti tutti con lo stampino. L’anime, infatti, è prima di tutto una storia di crescita, poi di amicizia e infine d’amore. L’unica pecca riscontrata, a mio avviso, è l’eccessivo prolungamento di alcuni avvenimenti, oltre a certi fraintendimenti un po’ troppo sfortunati. Consigliatissimo agli amanti del genere e a chi vuole tentare un primo approccio con gli shoujo. Voto: 8,5.


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sawakonotsadako

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
"Kimi ni todoke" è uno shoujo con la S maiuscola.
Narra la storia di una ragazza, Kuronuma Sawako, comunemente chiamata "Sadako" dai compagni per il suo aspetto tenebroso che ricorda la ragazza di "The Ring". Su di lei girano voci di ogni tipo: la più conosciuta è che se la fissi negli occhi per più di tre secondi sarai maledetto. In realtà dietro Sawako si nasconde una ragazza timida e dolce, desiderosa di fare amicizia e di poter rendersi utile agli altri. Da sempre ammira il ragazzo più popolare della classe, Kazehaya Shouta, che, vedendo l'impegno che ci mette nel provare ad essere migliore di quello che è, la terrà sotto la sua "ala protettiva", e tra i due, dopo un bellissimo rapporto di stima e amicizia, ne nascerà uno d'affetto.

Che dire? Fantastico. Una storia d'amore così dolce e perfetta non ha bisogno di critiche, non ne servono.
Sarà che in Sawako mi ci rivedo molto, perché purtroppo anche io sono stata emarginata per un po', ma lei è davvero una protagonista fantastica, con la sua ingenuità (in senso buono) che la rende adorabile e la dolcezza ed eleganza del suo modo di fare.
E Kazehaya? Come si può non amarlo? Ha sfatato il mito del ragazzo popolare freddo e insensibile, dimostrando che le persone possono veramente salvarne altre.
Ho apprezzato molto che i personaggi secondari fossero valorizzati, facendo spesso gag divertenti (vedi Kurumi e Pin o Yano e Joe).
Poi? Opening ed ending fantastiche!

Insomma, se volete vedere un vero shoujo romantico che vi faccia sognare, questo è quello giusto.

Utente55863

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Utente55863

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
"Kimi ni todoke" è una serie che potrebbe sfidare i decenni, arrivare al cuore degli spettatori e restarci per sempre, caratteristica tipica delle grandi opere d'animazione, quelle intramontabili. Appartiene al genere scolastico sentimentale, difficilmente identificabile come shoujo piuttosto che shonen, è abbastanza neutro.

La storia è apparentemente la solita proposta nel genere ormai da sempre, ma presenta degli elementi originali piuttosto evidenti. I personaggi così ben caratterizzati sono lo specchio di ciò che si può incontrare nella realtà (soprattutto in Giappone): Sawako, ovvero la protagonista, è una studentessa soprannominata Sadako per l'evidente somiglianza con il personaggio del film horror "The Ring", alla quale vengono attribuite dicerie che la rendono un personaggio inquietante, capace di lanciare maledizioni e quindi da evitare a tutti i costi; di fatto è una ragazza timida, dolce, sensibile, che cerca solo di lottare con una solitudine cronica e vuole trovare dei buoni amici, dando il meglio di sé e ottenendo sempre lo stesso risultato, cioè quello di essere isolata. Ma l'incontro con il bello e simpatico Kazehaya, il ragazzo più amato, ambito e corteggiato della scuola, cambia la storia: egli inizia a notare questa strana ragazza, così silenziosa e insicura...

Una storia bellissima, un crescendo di emozioni, situazioni che potrebbe capire a pieno solo un/a ragazzo/a giapponese o uno straniero appassionato di cultura nipponica, difatti la timidezza esagerata, la difficoltà a dichiarare i propri sentimenti, le incomprensioni, il tempo tiranno e tutti gli altri aspetti pienamente descritti sono tipici nel/la giovane giapponese. Nelle altre culture, come la nostra ad esempio, i giovani sono tendenzialmente abituati a essere più sfacciati e diretti, senza mezzi termini, troppo spesso carenti di poesia; viceversa, per i Giapponesi è abbastanza normale, fa parte del loro modo di essere, di relazionarsi, di vivere i sentimenti, del loro codice di comportamento, fatto di cerimoniosità, di distanze, di silenzi, di segreti, di parole che si possono o non si possono usare. Ovviamente ci sono anche le eccezioni, i ragazzi giapponesi volendo sanno anche essere estremamente audaci. Tuttavia "Kimi no todoke" mostra un certo aspetto realistico e un altro fantasioso, perché purtroppo la storia risulta essere un sogno per molti Giapponesi abituati a vivere il periodo degli studi in modo fin troppo serio e rigido, storie d'amore come questa sono l'eccezione e non la regola.

La serie animata è una gioia per gli occhi e le orecchie: i disegni, i colori, la regia, le soluzioni stilistiche e tecniche, tutto accompagnato da un ottima colonna sonora, le musiche perfette (BGM e sigle cantate) in ogni sequenza, i suoni idem e il doppiaggio originale è una meraviglia, oserei dire un perfetto connubio.
In poche parole, non si può non amare questa serie.


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Mizuki.

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
"Kimi ni Todoke" è un anime dolcissimo che trasmette tranquillità e a volte anche qualche sorriso.
Ciò che mi ha colpito maggiormente, oltre alla cura e alla dolcezza con cui vengono espressi i sentimenti, è il fatto che ogni personaggio ha una sua psicologia, un suo modo di pensare e, anche se secondario, segue una crescita personale al pari dei protagonisti: questo fa sì che alla fine della storia ogni componente del gruppo di amici sia diverso da come era in partenza, che ognuno abbia imparato qualcosa e che ognuno - a modo suo - sia cresciuto. Prestando così tanta attenzione ad ogni persona è facile capire come il modo di pensare di ognuno sia diverso e come è ancora più facile cadere in incomprensioni per delle sciocchezze (anche se alcune appaiono un po' irreali): guardare le cose da un altro punto di vista e avere il coraggio di affrontarle in modo sincero fa sì che nascano relazioni vere e durature.

Potendo apparire un po' lento, lo sconsiglio a chi vuole vedere qualcosa che lo emozioni a suon di colpi di scena, mentre lo consiglio a chi cerca un po' di quella spontaneità e dolcezza che si fatica a trovare nella vita di tutti i giorni.
Bellissima è la traduzione italiana "Arrivare a te" che è stata scelta per il manga: credo racchiuda perfettamente il significato di quest'opera.

Voto: 8, né più né meno

Jasmine

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Jasmine

Episodi visti: 25/25 --- Voto 6
Sawako Kuronuma è una dolce ragazza priva di amicizie, timida e per questo fraintesa ogniqualvolta tenti di esprimersi: gli unici che le sono sempre stati vicini sono i genitori, dei quali è l'unica e amatissima figlia, da loro considerata il più alto regalo di Natale, essendo l'attesissima nascita di lei legata a questa festività. Sawako, come già detto, viene fraintesa frequentemente e non è assolutamente in grado di chiarire i malintesi che le si creano intorno, circondata com'è da quell'aura di timore scatenata dal suo aspetto (che da sempre porta i compagni di scuola a chiamarla con nome di Sadako, in riferimento all'omonimo personaggio del film dell'orrore di "The Ring"). Si tratta di una ragazza innocente, a tal punto che non riesce veramente a prendersela per la malizia altrui, giustificando tutto dentro di sé con estrema naturalezza e inesperienza relazionale di stampo bambinesco. Le cose iniziano a cambiare quando il socievole compagno di classe Shouta Kazehaya, per cui ha una cotta, dimostra attenzioni crescenti verso di lei, nell'apparente tentativo di spogliarla del travestimento impostole come un pesante giogo dal chiacchiericcio e dalle malelingue dei coetanei.

E' un anime a mio parere un po' lungo rispetto ai contenuti, ma assolutamente non pesante. L'elemento di maggior disturbo è forse la personalità un po' "incagliata" di lei. Cosa intendo dire? Intendo dire che la ripetitività con cui Sawako mormora di "fraintendimenti" e cerca di spiegarsi, aprendosi quindi (questo vorrebbe esserci suggerito) al mondo e ad una sana relazionalità, è esasperante... e lo è fin troppo presto. Aprirsi al mondo non significa continuare a dare spiegazioni verbali a ogni minima parola seguite dall'ennesimo, compiaciuto, "Ah, era solo un malinteso". Personalmente, trovo che anche il personaggio di Shouta sia mal caratterizzato e perciò privo di una personalità che catturi l'attenzione di chi guarda; forse i personaggi migliori sono quelli secondari delle due nuove migliori amiche della protagonista, sebbene anche loro si perdano continuamente in eventi e "colpi di scena" poco stimolanti che disperdono semplicemente le atmosfere faticosamente create fino a quel momento.

In definitiva, mi sento di giudicare questo anime come abbastanza piacevole per passare il tempo e sicuramente diverso in quanto a sviluppi della trama, quando si sia più o meno superata la prima metà (che comunque è carina, niente da eccepire complessivamente parlando), sebbene rimangano elementi tipici e ritriti degli shoujo, che però forse qui danno maggior forza all'impasto anziché disturbare e annoiare (di sicuro l’anime non è noioso, ma piuttosto particolare, a volte un po' lento ma non esageratamente).

Questa è la mia opinione, che concludo dando un 6 pieno a questo anime che di certo è un po' lontano dal mio genere.


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Nobu-chan

Episodi visti: 25/25 --- Voto 1
"Kimi ni Todoke" è una storia d'amore fra due liceali. Lei timida, incapace di esprimersi, lui popolare ma timido. Lei è evitata da tutti perché fa espressioni spaventose e inquietanti, e perché ha delle evidenti difficoltà a convivere in una società umana.

"Kimi ni Todoke" è l'anime che si posiziona all'ultimo posto nella mia personale classifica: guardarlo è stato una lenta tortura, nella speranza che accadesse qualcosa.
Iniziamo dalle cose positive, ovvero dalla parte più veloce: la grafica. Ma attenzione, non fatevi ingannare dalla locandina, come è successo a me, perché i personaggi ben disegnati sono tre, ovvero i due protagonisti e un terzo ragazzo, solo perché dovrebbe rappresentare un possibile terzo membro di un alquanto abbozzato triangolo amoroso. Gli altri personaggi sono davvero disegnati in maniera tremenda, stile anime anni '80.
Altra cosa positiva, l'amicizia ben rappresentata tra Sawako e le due compagne, Chi e Ayane.

Ora, perché non dovreste, secondo me, assolutamente guardarlo?
1) Perché in una interminabile puntata di venti minuti non succede assolutamente nulla. E quando dico nulla, non scherzo. Nulla, niente, zero. Principalmente troviamo flashback o ricordi, anche di puntate precedenti (quindi già viste), con smielatissime musiche di sottofondo.
2) Perché i personaggi arrossiscono di continuo, semplicemente perché uno gli passa una penna caduta o gli dice "ciao". Capirete che, con questi ritmi, le conclusioni non ci sono.
3) La trama è noiosa, e non sussiste. E' veramente irrealistico un comportamento così infantile da parte di ragazzi liceali. Questo anime dovrebbe essere una storia d'amore, e invece è un patetico tira e molla di due quindicenni che non fanno niente di più che darsi una mano per non scivolare dalle scale. In ventiquattro episodi, di venti minuti l'uno.
4) Ogni istante spuntano bolle, sbrilluccichii, e i personaggi arrossati si ritrovano catapultati in un mondo tutto rosa.
5) Piuttosto che guardare questo anime, vi prego, fatevi un endovena di miele, zucchero concentrato e nutella: soffrirete meno.

Sinceramente, io sono un'amante del genere romantico, quindi sono rimasta traumatizzata da una storia così banale, infantile, e lenta. Mi dispiace, ma devo proprio sconsigliarlo a chiunque. Ci sono tanti anime divertenti, ma state certi che questo non fa parte della lista. Non fa parte della lista neppure di quelli commoventi, pieni di valori o eccitanti. Insomma, non può che far parte degli anime da dimenticare o, se siete fortunati, da non guardare mai.


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Himeko

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Lo shoujo più bello che io abbia mai visto. Opening, ending, OST e doppiaggio sono veramente stupendi e azzeccati, soprattutto l'uso predominante del pianoforte rende le atmosfere dell'anime molto dolci e delicate. I disegni e la trama sono fedelissimi al manga e questo mi ha fatto molto piacere, perché vado pazza per il manga. Le tonalità color pastello sono un qualcosa di incredibilmente bello e rendono il tutto ancora più poetico e romantico.

La lentezza della trama è ciò che mi ha fatto apprezzare ancora di più "Kimi ni Todoke", è proprio questo a renderlo così speciale. Nel corso degli episodi, assistiamo al miglioramento della vita di Sawako, grazie alla sua forza di volontà e al supporto di Kazehaya, il quale sarà il primo a innamorarsi. E' questo che rende la storia ancora più bella e particolare a mio parere: l'amore a prima vista che prova Kazehaya e i vari modi in cui cerca di dimostrare i suoi sentimenti a Sawako sono di una bellezza incredibile. La tenerezza in ogni piccolo gesto e in ogni sguardo tra i due è l'apoteosi del romanticismo per me. Niente smancerie da quattro soldi e baci dati così a caso, come purtroppo succede in altri anime. No, in "Kimi ni Todoke" non troverete niente di tutto questo: in questo shoujo, anche da un solo semplice sguardo, traspaiono l'amore e tutta la tenerezza dei sentimenti di Shouta per Sawako. Però, lui non vuole forzarla dichiarandosi subito; decide di aspettare, in modo da lasciarle il tempo di cambiare e scoprire nuovi sentimenti. Adoro questo aspetto del carattere di Shouta.

Inoltre, l'amicizia in "Kimi ni Todoke" non è assolutamente messa in secondo piano rispetto all'amore: il modo in cui Sawako s'impegna per diventare amica di Ayane e Chizu è davvero toccante, mi sono commossa. Non dev'essere stato facile per Sawako affrontare quelle situazioni a cui non era abituata, è fantastico il rapporto d'amicizia che si viene a creare fra le tre ragazze - il modo in cui Ayane cerca di aiutare Sawako e Kazehaya l'ho trovato spettacolare. Le scene comiche poi sono pazzesche, soprattutto quelle fra Chizu e Ayane mi hanno fatto impazzire dal ridere! Per non parlare di Pin, a mio parere uno dei personaggi più interessanti che io abbia mai visto in un anime, merita davvero.

Mi sono innamorata di questo splendido anime e l'ho visto già parecchie volte. Mi rilassa e riesce a farmi sognare. Considero "Kimi ni Todoke" un capolavoro, consigliato a chi ama le storie molto tenere e romantiche.


 1
ciotta_heartfilia

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Una ragazza con i capelli lisci, lunghi e neri come la pece, con un sorriso macabro e con un'espressione spettrale, va a scuola come ogni altra ragazza della sua età. Il problema è che qualsiasi ragazzo ella incontri per la sua strada scappa alla sua vista, per il suo aspetto così terribile che inietta immediatamente paura nelle vene. Sawako, soprannominata Sadako poiché è lo stesso nome della bambina di "The Ring", ha sempre accettato tutto ciò, ritenendo che fosse qualcosa di normale e permanente, dato che ciò avveniva sin da quando era piccola. La timida ragazza, però, incontra un ragazzo che è totalmente il suo opposto: solare, sorridente, amico con tutti, gentile, ammirevole e bla bla bla. Abbiamo capito. Come è ovvio, da lì la sua vita cambia, la sua mente si apre, la sua prospettiva muta, il suo cuore comincia a battere più forte. Capirà tante cose che prima non le erano chiare ed entrerà a contatto con sentimenti mai provati, fino alla fine, in cui il suo mondo cambierà totalmente.

Inizialmente non ero per niente attratta da questa trama, non mi ispirava completamente. Mi immaginavo questa tizia che camminava tipo zombie per i corridoi della scuola e che incontrava casualmente un tizio bello e affascinante che la risvegliava chissà con quale banalità. Mi sbagliavo, almeno nella seconda parte (dato che Sawako cammina davvero come uno zombie).
La particolarità di quest'anime non sta solo nella sua trama un po' strana (perché sì, diciamocelo, è molto strana!), ma anche nel cambiamento interiore della protagonista e soprattutto nella comicità che ci viene presentata. Quest'ultima è "innocente", niente malizia, niente perversione, una pura e semplice comicità che mi ha fatto letteralmente sbellicare dalle risate. Vi sono due personaggi, infatti, che sono davvero, ma davvero incredibili. Pin, l' "insegnante" sportivo che sembra fare tutto tranne che il suo lavoro, e Chizu, la migliora amica della protagonista, che è tanto tonta quanto divertente. E' l'apice della comicità, non c'è dubbio, con le sue espressioni da ebete, con le sue azioni sconsiderate e i suoi atteggiamenti incredibilmente buffi! Non dimenticherò mai alcune scene dell'anime, sono state epiche.

<b>Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler</b>

La storia d'amore è molto bella a mio parere. Certo, non si può non dire che è stata un po' troppo macchinosa; quanti complessi che si fanno i protagonisti! Ad un certo punto ho pensato quasi di rompere lo schermo del PC con un pugno, per la rabbia che provavo mentre vedevo questi due che non riuscivano ad esprimere i propri sentimenti l'uno all'altra. E' stato abbastanza frustrante anche e soprattutto perché alla fine non si baciano. Ma cavolo, almeno la soddisfazione dopo trentotto puntate! Però ne è valsa la pena, la storia mi ha fatto tanto piangere quanto ridere, tanto raddolcire quanto arrabbiare. Diciamo che si può dire che è stata completa, ha spaziato con i sentimenti!

<b>Fine parte contentente spoiler</b>

La grafica non è il massimo, il ragazzo non è per niente il "mio tipo", io sono più per: "Usui sposami!". Però rende quanto basta e non è proprio pessima. Ho visto di peggio.

Ritengo che anche quest'anime è da classificare negli anime "pieni", ovvero contenenti valori importanti ed elevati che vengono trasmessi allo spettatore. Anche per questo io lo considero da nove, per me è fondamentale che un anime abbia questo aspetto. Sinceramente di cose "vuote" ce ne sono troppe in giro al giorno d'oggi.
I valori che riscontriamo sono: l'esclusione, la solitudine, l'inquietudine, l'amore, l'amicizia, la rivalità, il superamento dei propri limiti, la fiducia in sé stessi, la voglia di combattere anche quando tutto sembra perduto e, a mio parere il più importante, il perdono. La protagonista, nonostante sia sempre sotto accusa, sotto azioni offensive e di bullismo, risponde sempre con amore. Bellissimo!

Sottolineo che questa storia è assolutamente appartenente al mondo dell'iperuranio, per niente realistica quindi. Ma nonostante questo è stato davvero un piacere poterla seguire, è stato bellissimo poter maturare insieme a Sawako, passando gradualmente da un mondo di totale oppressione a un mondo magnificamente libero, dove per libertà si intende amore.


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mayedda

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Kimi ni todoke è una serie anime shoujo/sentimentale di 25 episodi a cui poi ne segue una seconda di 12 puntate. L' anime è tratto dall'omonimo manga che In Italia è conosciuto con il nome "Arrivare a te" che rispetta la narrazione di quest'ultimo.

Che dire di quest' anime, credo che se ne esiste uno che possa essere inserito tra i generi shoujo/sentimentale questo è quello che più si avvicina, anzi forse lo rappresenta appieno.
Partiamo dai personaggi, a tutti è stata data una bellissima caratterizzazione. La protagonista Sawako, agli altri appare cupa e tetra ma in realtà nasconde un carattere gentile, onesto e di buoni propositi. Molto rispettosa verso gli altri, tanto che viene spesso fraintesa e lei spesso travisa le intenzioni di chi la circonda. Timida al punto di trovare difficoltà anche nell'augurare un buongiorno ai suoi amici tuttavia, l'autore è riuscito a rendere il tutto non noioso come invece, potrebbe sembrare, ma al contrario molto carino e addirittura viene voglia al telespettatore stesso di incoraggiare questa ragazza ad aprirsi e a confrontarsi. Nelle puntate compie un vero processo evolutivo, in quanto spinta dalla voglia di fare nuove amicizie riuscirà ad abbattere i muri che che le hanno creato attorno le persone, per via del suo aspetto. Questa evoluzione la porterà poi a provare qualcosa di più verso uno dei suoi compagni di classe Shōta Kazehaya di cui ammira da sempre la sua personalità. Kazehaya è un ragazzo socievole estroverso, solare molto popolare tra i compagni che spinge Sawako ad aprirsi e a trovare nuove amicizie e di cui poi se ne innamorerà, ma non una cotta ma il vero e proprio amore. Kazehaya è molto amico con Ryu, un ragazzo un po chiuso ma trova sempre le parole giuste al momento giusto per confortare tutti quanti. Al contorno di tutto ci sono le migliori amiche di Sawako, Ayane Yano ragazza sensuale e molto sveglia, e Chizuru Yoshida sportiva, energica, che molto spesso sembra un maschiaccio, ma in realtà è molto sensibile e spesso fa lunghi pianti assieme a Sawako. La presenza di Ayane e Chizuru benchè personaggi di contorno, sono invece fondamentali nella storia perché avendo una forte caratterizzazione aiuteranno in più di una volta la nostra protagonista ad aprirsi.
E' una anime che viene visto tutto di un fiato e con un velo di commozione, perché puntata dopo puntata la curiosità di sapere come finisce è tale che porta notti insonni pur di vederlo fino alla fine. La stessa curiosità porta poi lo spettatore a guardare anche la seconda serie, e siccome nel manga la storia continua, lo stesso ne leggerà il seguito in quest'ultimo, sperando addirittura in una terza serie. Questo è per dare un'idea generale della portata dell' anime.

I disegni e la grafica in generale sono molto belli. L'uso del deformed è ampiamente utilizzato sia nelle scene comiche, che anzi l'aiuta ad essere più divertente, che in quelle piene di romanticismo.
Molte le scene con gli sfondi (accettatemi il termine) scintillanti, che aiutano a capire lo stato d'animo dei personaggi.
Le opening e le ending sono molto belle al punto che si lasciano gradevolmente ascoltare a ogni puntata e che vengono inserite anche nel mezzo come sottofondo.

In quest'anime, i sentimenti come l'amore, l'amicizia, vengono interpretati e spiegati in modo unico.
I piccoli gesti come guardarsi, chiamarsi, cercarsi, salutarsi, o semplicemente sfiorarsi le mani assumano un valore e un significato che molto spesso vengono dimenticati dalla società. I personaggi molto spesso arrossiranno e non riusciranno a parlare l'un l'altro normalmente, semplicemente per via della timidezza e dell'imbarazzo, ma questi semplici stati d'animo vengono attesi e cercati dallo stesso spettatore per tutta la visione dell'anime, lasciandosi coinvolgere, (o almeno lo è stato per me) e mi permetto di dire che secondo me, è proprio questo uno dei suoi punti di forza.
I dialoghi sono nell'insieme semplici, ma in più di una occasione le riflessioni che esprimono i personaggi o quelle che cercano di esprimere, permettono allo stesso spettatore di confrontarsi e di riflettere su di esse, consentendo di tenere alta l'attenzione sulla narrazione.

Il mio voto è 10 perché una storia così semplice è stata resa molto più che interessante.


 1
Himy86

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Quanto può contare per noi l'incontro con una persona? Quanto possiamo cambiare grazie a quella persona? Quanto può cambiare la nostra vita grazie all'amicizia e all'amore?
Sono queste, fondamentalmente, le domande che ogni spettatore si pone guardando quest'anime.
La storia di Sawako, chiamata così per via della sua incredibile somiglianza con la protagonista del film Horror "The Ring", è una storia molto semplice, di crescita interiore e di graduali, ma decisivi e significativi, cambiamenti nel rapportarsi con gli altri e con il mondo. Tutto ciò potrà avvenire grazie alla presenza di Kazehaya, il ragazzo più popolare della scuola, gentile e disponibile con tutti, l'unico che sin dall'inizio non ha paura di relazionarsi con Sawako, anzi l'aiuterà a impegnarsi e a conquistarsi una nuova vita, fatta di amiche, di uscite, di risate, di emozioni e pian piano anche di amore. Sì, amore. Perché i due protagonisti quasi da subito capiranno di provare un sentimento l'uno per l'altra, incapaci però di affrontarlo e forse troppo spaventati per le conseguenze di tale presa di coscienza o di una eventuale dichiarazione.
Devo dire che inizialmente questo anime parte un po'lento, i primi episodi (e nella maggior parte della prima e della seconda stagione) sono "molto chiacchiere e pochi fatti concreti". Per fortuna, poi la storia comincia a svilupparsi, a divenire sempre più interessante e ti prende completamente.
Il personaggio di Sawako è molto particolare: lei è tremendamente impacciata, a volte fin troppo ingenua, per non definirla "vittima della volontà e delle scelte altrui", se posso osare. Nonostante questo, è di una bontà rara, sempre pronta ad aiutare i suoi compagni di classe e tremendamente giudiziosa e studiosa, la classica brava ragazza/figlia che ogni genitore desidererebbe avere. Nel corso del tempo si capiscono sempre più aspetti della sua personalità, come la mancanza di amici sin dai tempi dell'asilo o dell'incapacità totale di saper riconoscere il sentimento dell'amore che, sin da subito, comincia a nutrire nei confronti di Kazehaya. Quest'ultimo poi, ancora più imbarazzato e disorientato della stessa protagonista!
Addirittura si imbarazza se incontra lo sguardo di Sawako per più di 3 secondi! Direi che c'è un po' di esagerazione. Ce ne mettono di tempo per dichiararsi a vicenda, forse anche troppo se si pensa che già intorno al quinto episodio si capisce lontano un miglio che sono pazzi l'una dell'altra.
Comunque, trovo che sia una storia davvero bella nella sua semplicità, con numerose pecche, questo sì, ma abbastanza appassionante e divertente, soprattutto perché ho adorato anche i personaggi secondari, in particolar mondo Chizuru! La sua forza, la sua energia, la sua bonarietà ai limiti della banalità, le sue grasse risate e i suoi continui pianti ogni qual volta che Sawako dice delle cose carine e gentili nei suoi riguardi... Praticamente l'adoro!
Unico neo in tutto questo: la mancanza di almeno un bacio tra i due protagonisti. E che cavolo! L'autrice poteva inserire almeno una scena romantica in cui i due si scambiassero un tenero bacio, in fondo non sono bambini, hanno 15 anni e a quell'età è normale! Mah, spero che nel manga la scena ci sia, dato che non l'ho ancora letto nutro profonde speranze di poter trovare delle scene molto più emozionanti e coinvolgenti.
Tutto sommato, considero quest'opera un buon lavoro, che merita una chance ma che, sicuramente, non piacerà proprio a tutti.


 3
IrisvielVE

Episodi visti: 25/25 --- Voto 4
Di una lentezza esasperante. I continui fraintendimenti che si susseguono in questo anime e nel suo sequel non portano lo spettatore a desiderare che le cose accadano e ad accrescere il suo interesse grazie all'"attesa", bensì lo mettono di fronte ad una realtà fuori dal comune ed indesiderabile. Sebbene i personaggi possano essere sufficientemente caratterizzati ed essere apprezzati per la loro gentilezza e buoni propositi, il tutto viene soppiantato dal disprezzo per la loro tontaggine. Sono, a mio parere, molto più significativi e cruciali i personaggi secondari che i protagonisti. Un anime pressoché noioso, o forse semplicemente più adatto ad una fascia d'età "relativamente bassa".


 1
Jenovian

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Trattando di "Kimi ni todoke" o "Arrivare a te", ci riferiamo ad uno dei maggiori rappresentanti della categoria Shōjo degli ultimi anni.
Di questa categoria infatti ne ha tutti i pregi, ma anche alcuni difetti e per questo va assolutamente evitato se non si ama il genere, ma ci torneremo più in avanti. Detto questo, la storia di "Kimi ni todoke" non brilla nell'originalità. La ragazza più impopolare, inquietante, e, a detta dei suoi compagni di scuola, quella che porta sfiga più di tutte, Sawako Kuronoma, detta Sadako per la sua somiglianza con la protagonista di The Ring (questo dice tutto) si innamora del ragazzo più popolare della scuola, Shouta Kazehaya, il primo che la tratta con naturalezza andando al di la delle dicerie scolastiche, ma anzi invaghendosi di lei (e non dico di più per non rovinare nulla). I due comunque via via diventeranno più uniti grazie anche all'aiuto delle amiche di lei, Yano (molto furba, che capisce subito i sentimenti della coppia) e Yoshida (maschiaccio, tontolona ma molto buona), che troveranno nel corso della storia il loro spazio. Il malinteso sui presunti poteri paranormali di Sawako viene subito chiarito nella storia grazie anche ad un carattere dolcissimo della protagonista, sempre intenta ad aiutare chiunque (quasi hai limiti della stupidità, ma per me resta un pregio). Per chi volesse farsi un'idea del personaggio, può immaginarsela come un misto tra Sunako Nakahara (protagonista dell'anime "Perfect girl evolution", praticamente uguale fisicamente), ma con una personalità simile a Belldandy (adorata protagonista dell'anime "Oh Mia dea!")
Ritornando ai suoi pregi ed ai difetti quindi, va detto che "Kimi ni Todoke" è un'anime molto molto zuccheroso, con tutti i cliché del genere, seppur ben fatti, e la trama non sfocia mai in toni seri (ma questo a parer mio non è necessariamente un difetto). Una bella opening, disegni dal tratto particolare ma piacevole ed un ottimo doppiaggio giapponese condiscono l'essenza di quest'anime, che, seppur con degli evidenti limiti, rappresenta un appuntamento imprescindibile per tutti gli amanti del genere shōjo. Per voi diventerà uno dei preferiti in assoluto, ma per gli altri (ed è per questo che il mio voto non va al di la dell'8) l'eccesso di dolcezza potrebbe essere troppo per evitare di dropparlo.
In definitiva, se sei fan del gener, fallo tuo!


 3
MasterWeed

Episodi visti: 25/25 --- Voto 4
Eccomi qui oggi a recensire "Kimi no Todoke", anime sentimentale che parla dell'amore che vorrebbe essere corrisposto, vorrei che per ottusità dei protagonisti tende a non decollare.

I protagonisti sono Sawako, detta 'Sadako', giovane ragazza che incute timore da anni a chiunque la incontri, roba che se succedesse a me mi incazzerei come una vipera, e Kazehaya, il figo di turno che potrebbe avere tutte le ragazze della scuola, ma siccome coltiva il gusto dell'orrido non riesce a stare lontano dalla videocassetta, volevo dire dalla ragazza.
In sé l'anime non è una schifezza assoluta, anzi ho trovato la prima metà abbastanza interessante, anche da un punto di vista grafico, stelline e bolle a gogò e una storia che speri possa prendere una svolta da un momento a un altro. Qui arriva il problema, la svolta non arriva, anzi per usare un paragone è come immettersi in una rotonda in macchina per accorgersi poi che non ci sono uscite. Alla lunga questo diventa un anime ripetitivo ed estremamente poco reale, che mi ha provocato uno stress non indifferente, al punto che più volte mi sono ritrovato in piedi davanti alla tv a insultare i protagonisti. Gli unici personaggi che si salvano sono le amiche di Sadako, che almeno riescono ad avere una rapporto con il prossimo nella norma.

Adesso, va bene il romanticismo e tutto, ma non è possibile che per venticinque puntate e svariati mesi il massimo che i protagonisti riescono a fare sia prendersi per mano e andare a un dannatissimo tempio, hanno 16 anni e si rapportano fra di loro come se ne avessero 5. Anche la grafica a pallini e stelline con il passare del tempo comincia a farti innervosire perché l'anime diventa semplicemente troppo irrealistico. L'eccessiva timidezza nelle fasi iniziali ci sta, visto che 'sta 'povera crista' era etichettata come la reincarnazione della disgrazia, ma poi basta un sorriso e all'improvviso tutta la classe che prima scappava per paura di essere maledetta la accetta e lei giustamente, che non ha un minimo di orgoglio personale è contenta di essere accettata e addirittura disponibile ad aiutare dopo che per anni è stata trattata come una lebbrosa.
Probabilmente è colpa mia, che dopo pochi episodi mi ero fatto un'idea sbagliata, ma ero convinto che questa sarebbe stata una commedia che avrebbe lasciato spazio anche a momenti divertenti, ma sfortunatamente passata la metà si è rivelata solo un'irritante mattonata.

Concludendo ho trovato quest'anime molto infantile e irreale, e mi viene anche il dubbio che l'autrice abbia qualche serio problema ad affrontare tematiche adolescenziali, visto che fra sguardi imbambolati, timidezza e anche mancanza di spirito d'iniziativa sarebbe stato meglio che avesse abbassato l'età dei protagonisti a 10 anni, almeno avrebbe avuto un senso. Probabilmente a persone più sensibili può avere regalato emozioni diverse, ma per me "Kimi ni Todoke" è piena bocciatura. E non perdetevi la seconda serie, che a mio avviso riesce a diventare ancora più irritante.


 1
Zenzero

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
"Kimi ni todoke" è un anime romantico/scolastico che presenta i soliti pregi e i soliti difetti di questa tipologia di anime. Mi sono avvicinato a quest'opera cercando qualcosa di leggero in stile "Toradora!", diciamo anche con qualche aspettativa, ma purtroppo se la prima serie è decisamente carina, e con un finale aperto, la seconda cade nel noioso a banale abbassando il voto totale dell'opera.
Molto carina è la protagonista, anche se siamo totalmente fuori dal credibile, non può esistere a mio avviso una persona del genere.
Molto belli sono le molte situazioni adolescenziali, le nuove amicizie e le rivalità, i primi problemi d'amore e altre cose simili, con la protagonista che continua la sua evoluzione puntata dopo puntata. I coprotagonisti sono decisamente più credibili e reali, e fanno in modo che certe situazioni siano vicine agli spettatori più giovani.
Anche se non siamo assolutamente sui livelli di "Toradora!" sono tutto sommato rimasto soddisfatto di questa prima serie così da iniziare la seconda.


 2
Nobume

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
"Kimi ni todoke" è stato senz'altro un titolo capace di incuriosirmi subito, e per fortuna la visione non mi ha fatto pentire di averci speso tempo, anche se sinceramente credevo in qualcosa di più.
"Kimi ni todoke" è un anime sentimentale che va ad analizzare le vicende di una ragazza emarginata sin dall'infanzia, perciò incapace di socializzare. Sawako - più spesso chiamata con il cognome, Koronuma - è una sorta di cosplay vivente della nota spaventosa ragazza nel pozzo di The Ring, da noi conosciuta come Samara, ma in Giappone come Sadako; infatti dalle ragazze e ragazzi che non la conoscono se non per varie voci che la danno come portatrice di sfiga, verrà chiamata con quel soprannome in riferimento al film. Capelli neri, carnagione cadaverica e sorrisi piuttosto macabri, in realtà la protagonista di questa storia nasconde dentro di sé la voglia di essere come le altre, avere degli amici e vivere una vita normale, senza voler troppo ma nemmeno il nulla che la isola.

Ovviamente, il proseguire della storia sarà il suo tentativo grazie a delle persone che vedranno oltre la sua agghiacciante apparenza, di ribaltare il suo status sociale e diventare così una studentessa normale, un'amica, una persona a cui voler bene, a cui domandar consiglio o semplicemente avere vicina nei momenti di bisogno, una ragazza che viene salutata senza timore, e che quando ricambia lo fa con un sorriso luminoso... Ovviamente non sarà così semplice data la sua natura e abitudine alla vita solitaria, ma varie esperienze sembreranno farla crescere sempre di più insieme a chi l'accompagna con carisma, tutti tranne una persona, che sinceramente è stata piuttosto scialba. Le due ragazze che si affiancano a Sawako hanno una forte personalità; nonostante ciò non offuscano quella della protagonista e non risultano allo stesso tempo noiose. Anche le vicende riguardanti loro due sono curiose e si fanno strada senza problemi nella trama, danno spesso un tocco di colore, spensieratezza e forza, quelle che mancano ovviamente nella protagonista che ha di questi problemi.
Logicamente vi è anche il maschio, sennò che shoujo sarebbe? Ed è lui secondo me il problema di fondo che non mi ha fatto valutare maggiormente l'opera in questione. Kazehaya è il classico bel ragazzo senza difetti, che tutte vogliono al proprio fianco, compresa la protagonista che inizialmente lo troverà più come un salvatore, la prima persona che le rivolge la parola. Ma questo mi pare consueto. Peccato che questa persona così ben voluta, amata e contesa, non pare avere un vero carattere. A tratti pare geloso, e il resto? Non mi ha per nulla colpita. E' parecchio idiota, non sa far luce nel suo cuore nonostante non sia asociale come Sawako, è senz'altro altruista, ma mai si capirà cosa lo spinge a esserlo. Non si sfoga mai, fa solo intendere con i suoi modi di fare piuttosto prevedibili e noiosi. Quasi ogni sprazzo di quest'anime che lo riguardava unicamente, l'ho guardato per obbligo sulla trama; sinceramente per me egli è un esperimento fallito, che più si va avanti e più da il peggio di sé.

Un punto ancor più dolente è senz'altro il reparto grafico. L'uso del deformed è insopportabile, persino nelle scene che non dovrebbero essere comiche viene adottato, rovinando così l'atmosfera che dovrebbe venir creata nei momenti seri o romantici. L'uso troppo insistente di sfondi luccicanti o peggio ancora fondali inesistenti se non per qualche color pastello che fa da cornice ai personaggi in momenti di dolcezza è davvero nauseante, non lascia nessuna atmosfera ma anzi la smorza, come nel caso del volti deformati. Pare fatto tanto perché non si possono lasciare in una stanza bianca... e purtroppo a volte anche i volti nelle loro versioni ufficiali vengono disegnati male. Ne perde molto la credibilità dei momenti più intensi, che vengono anche accompagnati da musiche inadatte, o dall'opening o dall'ending messe chissà perché. Quelle sì, le ho trovate belle e adatte, ma non al centro della scena.
Bell'anime, però costruito male, molto male. Bisogna andar oltre alle apparenze per apprezzarlo.


 2
LukeZab

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Non sono un amante del genere sentimentale/scolastico. Ma questo "Kimi No Todoke" è riuscito a conquistarmi con una maratona dei 25 episodi.
I tratti sono abbastanza curati, a volte le trame di sottofondo sono leggermente fuori luogo con il resto, le animazioni molto belle, i colori, che appaiono molto chiari a una prima impressione, sono, secondo una mia opinione, volutamente creati per generare contrasto con i vari momenti in cui la protagonista viene additata come "Sadako il male in persona".
Ciò che ho apprezzato veramente è l'evolversi della storia, con una trama mai banale né tantomeno scontata. Molto interessanti sono le varie caratterizzazioni dei personaggi con i loro difetti e i loro pregi, dove in molti anime questi sono rappresentati in modo marginale; in "Kimi No Todoke" invece sono un tratto caratteristico.
Ho apprezzato moltissimo la personalità della protagonista, il non perdersi mai d'animo, il fatto di cercare di reagire alle varie situazioni negative, il fatto di porsi continuamente delle domande per cercare di migliorarsi.
L'unico disappunto sono i momenti di "silenzio", un po' troppo lunghi e statici, ma questa è solo una puntualizzazione su un anime di qualità.


 2
heartmanga

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
"Kimi ni todoke" secondo me è bellissimo, da vedere!
Io non sono una fan del genere shoujo, perché di solito dopo poco la noia prende il sopravvento. In questo caso devo dire che ho trovato in "Kimi ni todoke" un anime davvero intenso, capace per 25 episodi di farmi scordare il suo genere di appartenenza.
Abituata come sono ad amare le protagoniste femminili toste, coraggiose, combattive (a volte tsundere), non pensavo di potermi affezionare così al personaggio di Sawako.
Sawako è infatti una protagonista fragile, ma ha dalla sua uno spessore psicologico notevole. E' dannatamente buona. Questa è l'impressione che ne deriva, una ragazza capace di scatenare spesso un sentimento di compassione nello spettatore.
Commovente e profondo, "Kimi ni todoke" è un anime che consiglio a tutti.


 2
Mion96

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
"Kimi ni todoke", "Arrivere a te", è uno shoujo dall'impronta classica, sdrammatizzato da simpatiche gag. Come il manga, anche l'anime ha avuto un grande debutto in Giappone. Ma vediamo il tutto nel dettaglio.

Trama
Come già anticipato, la trama non ha particolari sviluppi in fatto di originalità, se non per la protagonista stessa. Sawako Kuronuma, infatti, frequenta il primo anno di liceo ed è evitata da tutti a causa delle voci che girano sul suo conto. Non perché sia brutta, ma il suo nome, Sawako, viene confuso con "Sadako" la ragazzina di "The Ring". Ciò, unito al fatto che il taglio dei suoi lunghi capelli neri è identico al suo e che trasmette un'aura cupa (è troppo timida e tende a chiudersi in sé stressa), la fa apparire come una strega o un fantasma. Non ha mai avuto amici ed è totalmente impreparata sul relazionarsi con gli altri. Ma quando incontra Shouta Kazehaya le cose cambiano improvvisamente. Lui, il più desiderato e bello della scuola, allegro e gentile, sarà il primo a sorriderle e a parlarle, senza curarsi delle voci. Grazie al suo aiuto Sawako riuscirà a farsi degli amici e a essere accettata dai compagni. Sawako si troverà così a dipendere totalmente da Shouta, ad ammirarlo e a desiderare di poter diventare come lui. Ma sarà davvero solo ammirazione il sentimento che Sawako prova?

Considerazioni e personaggi
Devo dire di avere visto ormai moltissimi shoujo dalla trama simile (lui è il mega fusto e lei invece ha sempre qualche problema per cui, seppur carina, non riesce ad andare d'accordo con tutti), ma mi trovo sempre a dare voti non più bassi del 8. Questo perché non ha importanza la storia, quanto il modo in cui viene posta. Ho deciso di dare un 10 a "Kimi ni Todoke" perché ritengo che in questo campo sia impeccabile. E' uno dei pochi shuojo in cui si amano davvero tutti i personaggi, anche quelli secondari, di cui viene descritta la vita come se fossero protagonisti. Lo spettatore si trova quindi contemporaneamente a tifare per Sawako e Shouta, ma anche perché le storie d'amore degli amici dei protagonisti si concludano bene.
Il fatto che riesca a coinvolgere lo spettatore è dovuto al fatto che i personaggi, nonostante vengano ben descritti, non sono affatto stereotipati. Sono rimasta piacevolmente colpita dalle azioni dei protagonisti durante la storia, che sono diverse da ciò che ci si aspetta e per questo imprevedibili.
Non potrei dire di aver avuto davvero un personaggio preferito, né un personaggio che ho detestato, ma quello che più mi è piaciuto è stato Kazehaya Shouta. Sebbene non abbia quell'aura di mistero che caratterizza molti protagonisti degli shoujo, è forse uno dei personaggi più reali che abbia mai visto. La storia stessa, sebbene sia stata portata ai limiti estremi del possibile, è piuttosto verosimile.
Sawako è estremamente timida e ha qualcosa che mi ricorda Crona di "Soul Eater", che non faceva altro che ripetere "non so come comportarmi in questa situazione". Sawako è talmente fuori dal mondo da sembrare impossibile. All'inizio è sinceramente snervante, ma a poco a poco Sawako cambia e diventa un po' più "normale".
Per quanto riguarda le sigle, non sono spettacolari ma comunque piacevoli da ascoltare. Il doppiaggio è ottimo, anche se, devo ammetterlo, la voce di Sawako mi ha dato parecchio sui nervi nella prima parte della storia. E' un tono del tutto particolare, a mio parere.

La grafica è magnifica, bisogna ammetterlo, e anche in Giappone ha avuto un successo più che discreto. Ogni personaggio non ha semplicemente due occhi, un naso e una bocca, ha un proprio viso, un proprio taglio degli occhi, labbra più carnose o più sottili. Anche questo contribuisce a conferire all'anime una sorta di realismo che è più che apprezzabile in uno shoujo.
Il titolo appare fin da subito interessante e sono felice di poter dire che non tradisce le aspettative. "Kimi ni Todoke" è uno shoujo in cui non vi sono antagonisti, né lotte. Persino i rivali in amore si scoprono alla fine amici, ma il vero pericolo nella storia d'amore fra Sawako e Shouta sembra essere la stessa Sawako, che non riesce a capire bene i suoi sentimenti o non capisce cosa davvero desidera dal ragazzo.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere, a chi desidera farsi due risate (è pieno di scene chibi sparate a raffica e in rapida successione), ma anche a chi vuole vedere una storia a sfondo realistico.


 1
Yellowmaster

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
"Kimi ni todoke" ossia "Arrivare a te": ce ne mette di tempo e puntate la protagonista per arrivare a raggiungere il suo amato! La storia ruota intorno alla figura della bella Sawako Kuronuma, chiamata "Sadako" dai suoi compagni di scuola per la sua somiglianza al personaggio di Ring. In effetti i disegnatori si sono divertiti a disegnarla uguale al terrificante personaggio del film.
Sawako in realtà è consapevole di far paura agli altri e di spaventarli, tenta di approcciarsi a loro ma finisce per peggiorare le cose quando prova a sorridere e vien fuori un ghigno mostruoso. Tuttavia è caparbia e decisa e si impegna in tutto ciò che fa, anche e soprattutto per farsi accettare dagli altri. Poi un giorno incontra il bello e impossibile Kazehaya, che piace a tutte ma è inarrivabile. Tra i due scocca la scintilla, ma una serie di equivoci e le maldicenze dei compagni impediscono lo sbocciare di quest'amore, almeno fino a quando...

Ammetto di essermi appassionato a questa serie, davvero lunga, non tanto per la storia d'amore, quanto piuttosto perché segue lo sviluppo psicologico di un'emarginata che vorrebbe farsi accettare e lotta contro gli stereotipi e i pregiudizi degli altri fino ad averla vinta. Sawako è carina, dolce, sensibile, priva di malizia e di cattiveria, non sa mentire e si meraviglia di tutto e tutti perché, anche se ha 15 anni, in lei c'è lo spirito di una bimba che è rimasta sempre sola. La sua generosità e il suo dire sempre la verità capendo, spesso, una cosa per un'altra, ti spiazzano e ti commuovono. Dopo pochi episodi ti ci affezioni e soffri quando soffre lei, ti viene voglia di abbracciarla e coccolarla quando piange anche per cose davvero sciocche.
Gli sceneggiatori si sono divertiti a metterle accanto, tra amici e nemici, ragazzi suoi coetanei ma molto smaliziati e a volte crudeli, proprio per far risaltare il suo carattere innocente. Finisci per fare il tifo per lei sempre e comunque e la storia d'amore tormentata e basata sugli equivoci passa, quasi, in secondo piano.

Le sigle sono molto belle, quella finale è molto dolce; i disegni sono meravigliosi perché i personaggi hanno i tratti orientali, occhi sottili a mandorla, corpi snelli e non sono "occidentalizzati" come accade sempre. Il tratto è fluido e luminoso, anche se, verso gli ultimi episodi, ho notato una certa approssimazione nel disegno dei volti. Il doppiaggio è eccezionale, la voce di Sawako, con tutte le sue sfumature è un capolavoro e i suoi "ooooh" di stupore stavo pensando di metterli come suoneria al telefonino perché ti riempiono il cuore.
Se amate le storie d'amore a lieto fine e non vi piacciono gli anime fracassoni seguite le storie di Sawako, non ve ne pentirete.


 1
Hikari

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
"Kimi ni todoke" mi aveva incuriosita per l'enorme successo che il manga aveva avuto in patria. Per questo ho deciso di vedere l'anime. Che dire? Le prime 5-6 puntate sono davvero belle: la protagonista, Sawako, fa una gran tenerezza per tutto ciò che fa, sembra incredibile che una persona così dolce e gentile non abbia mai avuto un amico in vita sua.
Però, dopo alcune situazioni interessanti che avvengono nelle prime puntate l'anime crolla inesorabilmente puntata dopo puntata: è lento, non succede mai niente, e i protagonisti danno un po' il nervoso.
Punto positivo, invece, va al fatto che mancano molti stereotipi del genere: alcune situazioni che sembrano prevedibili si rivelano invece una sorpresa.


 1
SweetDead_Ichigo

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Sawako Kuronuma è una ragazza che fino a 16 anni non ha avuto amici, perché considerata da tutti inquietante, ma la sua vita cambia quando incontra Kazehaya Shouta, il ragazzo più popolare della scuola che per primo le dimostrerà amicizia, e Yano e Chizu, due ragazze della sua stessa classe.

La storia, anche se procede con passo lento, è coinvolgente e ti prende a tal punto che vorresti guardarti i 25 episodi tutti d'un fiato.
Il design dei personaggi è stupendo e delicato, inoltre gli sfondi si adattano bene alle scene. I personaggi sono ben caratterizzati e il personaggio di Sawako è innovativo. Mi piace sopratutto il fatto che all'inizio, quando la povera ragazza cercava di salutare gli altri o di parlare con loro, questi la vedevano come una presenza inquietante e maligna, ma poco a poco ha cercato di migliorarsi e di interagire sempre meglio con tutti.
Kazehaya, invece, sembra il figone della scuola che si innamora della ragazza sola e maltrattata, ma anche lui è in preda a dubbi e a indecisioni per quanto riguarda l'amore.
Oltre al fatto che a volte l'anime procede lentamente, vi è anche la pecca del bacio e delle incomprensioni che sembrano generarsi ogni 10 minuti tra i due. Mi spiego meglio. In una serie durata 25 episodi, non si mette neppure un piccolo bacio tra i due? I due non si mettono neppure insieme! Capisco che ci vuole calma per queste cose, che per Sawako sono una novità, ma così è troppo!
Inoltre, tra i due si generano troppe incomprensioni ogni volta per cose, a mio parere, futili, che se i due parlassero non vi sarebbero, o almeno non sarebbero così tante.
Comunque, anche contando questi due elementi negativi, tutto sommato questo è un buon anime, consigliato a tutti gli amanti dello shoujo.


 2
Bestiolina

Episodi visti: 25/25 --- Voto 5
Bene, parliamo dell'anime "Kimi ni todoke". L'anime narra di una ragazza, Sawako Kuronuma, che viene evitata da tutti perché inquietante; ma tutto cambia quando conosce Kazehaya che la vede con occhi diversi e che a quanto pare si innamora quasi subito di Sawako. Dopo questo incontro Sawako fa amicizia con altre due ragazza Ayane, molto sveglia, e Chizu, una tipa strana. Il tutto completato dal maschio silenzioso e "scontroso" Ryu, innamorato di Chizu. Beh, da quanto si è capito è una trama trita e ritrita con l'aggiunta di un po' di humour. A peggiorare il tutto è stato soprattutto il personaggio principale Sawako, irritante e noiosa, incapace di non stupirsi e di non piangere e di non trovare stima in se stessa: una completa ingenua. Un altro punto negativo è l'utilizzo di "bollicine" e cose "sbrilluccicose" nelle scene in cui Sawako vede Kazehaya, ecc.
Gli episodi, della durata di 20 minuti, sembravano durare un'eternità, tanto la storia procedeva lenta senza coinvolgimenti particolari e senza colpi di scena. Ad alzare minimamente il voto sono state le OST, l'opening e l'ending, che rendevano bene l'idea dell'anime e anche i disegni tutto sommato erano gradevoli. Voto: 4,5.


 4
Sukuy Kinomoto-Li

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
La vita di una persona può cambiare con un incontro? Nel caso di Sawako Kuronuma, si può dire proprio di sì. Sawako è una quindicenne che viene chiamata al liceo "Sadako", per via della sua somiglianza con il personaggio di "The Ring". La ragazza, infatti, ha un'aria tetra e lugubre, che fa scappare tutti quelli a cui si avvicina. Peccato che in realtà Sawako sia solo "inesperta" al mondo: fin da piccola infatti era quasi sempre sola, e negli anni si è abituata a questa situazione. Ma tutto questo cambia quando un suo compagno di classe, Kazehaya, si avvicina a lei. E' l'unico che lo fa, e la ragazza si meraviglia di questo. Grazie al ragazzo, Sawako imparerà giorno dopo giorno come relazionarsi con le persone e come risolvere i problemi. La ragazza ce la mette sempre tutta, e questa è una qualità davvero ammirevole. Sawako conosce anche nuovi, bellissimi sentimenti: l'amicizia e l'amore. Ma scoprirà anche aspetti meno belli, come il tradimento e le menzogne. Tuttavia Sawako è sempre positiva e riuscirà a mostrare il suo vero animo, dolce e gentile.

Attorno alla protagonista ruotano vari personaggi: le sue migliori amiche, Ayane e Chizuru, che sono legate a Sawako da un'amicizia indissolubile. Kazehaya, il miglior amico della ragazza, che le darà tante "lezioni di vita". Altri personaggi interessanti sono Kurumi, ragazza meschina e amica di Kazehaya, e Ryu, amico d'infanzia di Chizuru e segretamente innamorato di lei.

L'animazione è a parer mio molto bella nella sua semplicità. Le musiche si sposano perfettamente con le varie situazioni della storia, e si crea un insieme perfetto di dolcezza e di divertimento. Inoltre, si possono vedere benissimo i protagonisti crescere nell'animo, e non si può fare a meno di appassionarsi alle loro storie. Cos'è che è speciale in quest'anime? La delicatezza della narrazione: non ci sono mai troppa dolcezza o troppa tristezza, perché subito dopo ci sono gag davvero simpatiche che smorzano le atmosfere create, ma non eccessivamente. "Kimi ni Todoke" è una storia che, guardandola, fa venir voglia di sorridere e di andare avanti nella vita. E' una storia così pura e semplice, ma che ti cattura fin dal primo episodio.
Secondo me è un anime da vedere, che insegna cose che all'apparenza possono sembrare ovvie, ma che in realtà nascondono un fascino speciale. Voto: 9.


 1
Selpher

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Che dire, siamo di fronte a un classico sentimentale che agli amanti del genere non potrà passare inosservato. "Kimi no todoke" è un anime di una delicatezza rara, che attraverso la sua trama avvolge lo spettatore lasciandolo pervaso da una sensazione di estrema tranquillità. La trama, pur essendo scontata nella sua macrostruttura, regala momenti originali e di rara bellezza. Si alternano momenti sentimentali ad altri di estrema ironia, riuscendo anche ad alleggerire e a fare scorrere meglio la narrazione.
Particolare attenzione va data inoltre allo stile del disegnatore, leggermente fuori dai comuni canoni (vedasi anche il super deformed), e soprattutto ai colori pastello, sempre molto caldi e in perfetta armonia con i temi trattati. Ottimo è il chracter design, ogni personaggio è disegnato con spiccate caratteristiche fisiche, oltre che essere approfondito psicologicamente. Non sono infatti rari monologhi interiori soprattutto della protagonista che aiutano lo spettatore a comprendere e a familiarizzare con il personaggio.
Da sottolineare poi la colonna sonora veramente bellissima, e il doppiaggio originale veramente perfetto per i personaggi, in particolare quello di Sawako.
Ne risulta un anime dolce come il miele che capisco che a qualcuno possa "stomacare", ma che è nel suo complesso un capolavoro del genere.

marco

 9
marco

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Nel complesso "Kimi ni todoke" è il migliore shoujo che ho visto. Ciò che rende quest'anime speciale, nonostante la trama ordinaria, ma allo stesso tempo spiazzante, è sicuramente la protagonista femminile: Koronuma. Non è la classica bella ragazza oppure la ragazza triste, niente di tutto questo. E' un personaggio dal profilo psicologico complesso, che alterna momenti divertenti a pianti continui, è un personaggio che cresce nel corso del cartone, che non rimane immutato.
Il personaggio maschile, Kazehaya, è invece piuttosto classico: il ragazzo carino e popolare gentile con tutti. Nonostante ciò ha un qualcosa che lo rende speciale.
Per ora ho visto solo la prima serie e sono rimasto colpito da quasi tutto: disegni, colori, musiche (opening, ma soprattutto ending bellissime), dialoghi e capacità di mantenere alta l'attenzione.
Che dire, non vedo l'ora di iniziare la seconda serie - anche perché la prima non finisce affatto - e consiglio a tutti gli amanti di questo genere di buttarsi a capofitto su quest'anime perché di certo non ne rimarranno delusi.
Emozionante.


 3
Dartes

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
"Kimi ni Todoke", tradotto in italiano nella versione manga "Arrivare a Te", è un anime prodotto dallo studio Production I.G, mandato in onda per la prima volta in Giappone nel 2009, a cui poi seguirà anche una seconda stagione.
E' pienamente classificabile nello shoujo/sentimentale, e tratta di una delle classiche storie d'amore tra studenti. La storia narra le vicende di Sawako Kurouma, una ragazza studentessa liceale, con grandi problemi di comunicazione e socializzazione; spesso viene chiamata "Sadako" dai compagni, ovvero il nome della ragazza protagonista del film horror "The ring", che fisicamente le somiglia molto, specialmente nella capigliatura e nella carnagione chiara. Lei, proprio per questi motivi, viene isolata e presa in giro da tutti, che appena ne hanno la possibilità, fuggono da lei spaventati. Infatti, su di lei, sono nate addirittura leggende, o per meglio dire voci, che dicono possa entrare in contatto con i morti. Nonostante la sua brutta situazione, cerca sempre di fare del suo meglio per socializzare e sorridere con gli altri, ma inutilmente; anche perché tutti i suoi sorrisi vengono male interpretati dai compagni.

Sawako sogna soltanto una vita normale, fatta di amici con cui parlare e scambiarsi opinioni. Lei è molto timida, e a malapena riesce a salutare le altre persone, forse, anche per questo motivo, è cresciuta nell'ingenuità più assoluta, forse anche per troppo tempo. Tutta la sua vita sarà stravolta quando, per la prima volta, parlerà con Shouta Kazehaya, ragazzo dei suoi sogni e suo compagno di classe. Questo ragazzo è il completo opposto di lei, infatti è sempre al centro dell'attenzione, ha molti amici e soprattutto molte corteggiatrici. Ben presto nascerà una storia d'amore tra Sawako e Kazehaya, che porterà dietro di sé anche nuove e salde amicizie, quindi il paradiso per la nostra protagonista, che ha sempre cercato solo di essere presa in considerazione come una normale ragazza.

Credo che Kimi ni Todoke sia davvero un anime sentimentale che funge da "modello" per tutti gli altri, e quello da cui tutti gli altri poi prendano spunto. La storia viene portata avanti molto lentamente, ma forse, in un certo senso, è bella anche per questo. Credo che il punto di forza sia la realtà in cui tutte le vicende si svolgono, infatti è così che, a mio parere, si svolgerebbe una vera storia d'amore tra studenti, che anch'io nella vita reale ho avuto l'occasione di provare. Una cosa che mi ha colpito particolarmente è stata la caratteristica che hanno tutti i personaggi che compaiono nella serie, tutti molto "strambi" ma belli ed energici.
A livello tecnico l'anime è ben realizzato. La qualità video è nella norma, costantemente accompagnata da un'ottima regia. Il doppiaggio risulta bello e azzeccato, specialmente quello nel ruolo di Sawako e delle due amiche Chizuru e Ayane. Le opening e le ending sono davvero ben fatte, trasmettono qualcosa di romantico e di "tenero" allo stesso tempo.
Nel complesso Kimi ni Todoke per me è davvero un anime ottimo, imperdibile per tutti gli appassionati delle storie d'amore.

MissJapan13

 7
MissJapan13

Episodi visti: 25/25 --- Voto 1
Sono arrivata all'ultimo episodio: ora so cos'è la tentazione di tagliarsi le vene. I primi episodi posso anche accettarli, d'altronde bisogna spiegare bene la trama e i personaggi. Sawako, la tipica ragazza tonta e stupida, è la protagonista di quest'anime. E' molto timida e vuole farsi degli amici, alla fine ci riuscirà grazie a Kazehaya, un ragazzo timido e solare cui tutte sbavano dietro. Ora mi chiedo: come fanno due persone così timide a stare assieme? Per 25, dico 25, episodi, la cosa più scandalosa che succede fra i due è darsi la manina per scendere delle fottute scale. Capiscono di amarsi a vicenda, si scambiano sguardi intensi e profondi e l'unica cosa che fanno è arrossire. Capisco la dolcezza e la tenerezza, anche a me piacciono molto gli anime un po' mielosi, ma c'è un limite a tutto! Durante alcune puntate davvero ero tentata di uccidere l'autrice. Non stiamo parlando di bambini delle elementari, stiamo parlando di liceali. Non sono neanche in grado di dichiararsi.
L'unica cosa che quest'anime mi ha lasciato sono vari ematomi in fronte dovuti alle numerose testate date alla mia scrivania. Conclusione: se vi piace vedere due bambini che per 25 puntate non fanno altro che parlarsi e scambiarsi sguardi imbambolati, ve lo consiglio. Per quanto mi riguarda lo mostrerò a mia cugina di due anni.


 1
ssignorina

Episodi visti: 25/25 --- Voto 6
Kimi ni todoke è un anime ben fatto. Mi è piaciuto tutto: la grafica, le musiche, i personaggi e le ambientazioni. Se dovessi descrivere un modello di anime sentimentale, descriverei questo. Alla sesta puntata stavo già piangendo. Purtroppo c'è una pecca che proprio non mi è piaciuta: l'hanno tirata troppo per le lunghe.

<b>Attenzione! Spoiler!</b>
Insomma, per quanto sia vero che questi ragazzi non abbiano mai sperimentato l'amore, trovo oltremodo ridicolo che la cosa si trascini così a lungo. Entrambi si piacciono e tutti i loro amici lo sanno. Questo scostamento da come vanno le cose nella realtà a me non piace perché non riesco a immedesimarmi in una situazione del genere.
Quindi in sostanza l'anime è fatto bene ed è gradevole, ma questa totale assenza di realismo a me ha fatto solo venire il nervoso. Non posso dargli più di sei.


 1
Shiva87

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Kimi ni todoke è il classico anime sentimentale, con un pizzico di dolcezza e uno di simpatia. Si lascia guardare con piacere. I disegni sono molto simpatici, si alternano scene dove sono più grossolani per un maggiore divertimento e scene dove sono più delicati e dolci per riuscire a trasmettere invece il mondo della protagonista. I personaggi son ben caratterizzati e le musiche sono delicate.
Insomma, Kimi ni todoke è un anime che magari non va oltre la barriera dello scontato, però è molto carino, piacevole e divertente grazie alla particolare protagonista. Certo è che secondo me ancora non siamo ai livelli di un Lovely complex. Kimi ni todoke è molto carino. Lo consiglio.


 1
npepataecozz

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Ve la ricordate la storia del cavallo di Troia? Sì, proprio quella in cui gli Achei utilizzano un grande cavallo di legno per entrare nella città, metterla a ferro e fuoco e porre finalmente fine alla lunghissima guerra con i Troiani. In molti sono ancora oggi convinti che l'autore di questo racconto sia Omero, l'autore dell'Iliade e dell'Odissea, che ha costruito le sue millenarie fortune proprio sulla narrazione di questa guerra; in realtà, seppure l'autore greco ne fa un piccolo accenno nell'Odissea, colui che racconta estesamente questo mito è Virgilio, il famoso scrittore romano che ne parla nella sua opera più famosa, l'Eneide.

Che c'entra tutto questo con Kimi ni todoke? Assolutamente nulla. Volevo solo cominciare ricordando l'esempio più famoso di storia il cui finale venne rimandato a tempo indeterminato: il lettore per sapere come avevano fatto gli Achei ad avere la meglio sui Troiani dovettero aspettare qualcosa come 700 anni - ma potrebbero essere di più, il periodo preciso in cui furono composte le due opere omeriche è ancora oggi incerto.
Ironia a parte - che solo casualmente viene da me esternata in questa recensione in quanto sarebbe associabile a decine e decine di anime simili -, ancora una volta mi trovo a sfogare la mia irritazione per l'ennesimo anime senza un finale. Il fatto che ci sia un seguito non è motivo di consolazione: uno perché ancora non so se la conclusione non verrà rimandata ancora una volta, e due perché se l'avessi visto contemporaneamente alla sua uscita avrei dovuto aspettare due anni per conoscere l'evolversi degli eventi.

A parte questo, però, c'è veramente poco che si può rimproverare a Kimi ni todoke: è certamente un anime assolutamente inadatto a chi non riesce a vedere un anime in cui non ci sia almeno una scazzottata o che non sia dominato da ritmi frenetici - effettivamente gli eventi si svolgono con immane lentezza. Però per gli appassionati del genere, a cui mi iscrivo pur essendo un maschietto, Kimi ni todoke si rivela un anime godibilissimo sia in termini di trama sia in termini di naturale simpatia dei personaggi. Proprio questi ultimi mi hanno impressionato positivamente: accanto alla ragazza inizialmente emarginata da tutti, in quanto portatrice di sventure, troviamo ragazze che fanno abbondante uso di trucco e indossano dozzine di orecchini o che hanno un carattere mascolino, ma non per questo sono immuni ai sentimenti. Insomma, si tratta di personaggi che nella loro stranezza all'interno di un anime mi sono sembrati, nel bene o nel male, molto più realistici di altri.
Un ultimo appunto: ma le strade Giapponesi di notte sono sempre così deserte? A volte viene l'angoscia a vedere i protagonisti camminare per strada. La città sembra diventare una vera e propria città fantasma. Peccato non sia un anime horror, però.


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mik1781p

Episodi visti: 25/25 --- Voto 4
Inizio questa recensione rinnovando e ripetendo il mio voto, ovvero un 4 stentato, ma davvero stentato. Come di buona consuetudine, partiamo da un analisi della trama.

Trama
Kimi ni todoke parla della storia di Sawako Kuronuma, chiamata da tutti Sadako per la devastante somiglianza con la protagonista di "The ring" e per l'innata capacità di incutere timore sin dalla tenera età, cosa che l'ha resa oggetto di superstizioni e infondate paure. Arrivata ormai al liceo, incontra Kazehaya-kun, ovvero il ragazzo più figo e attraente della scuola (chissà perché), il quale sembra nutrire un macabro interesse per l'orrido, un po' come il sublime di Burke - non che Sawako-chan sia brutta eh, ma dalle prime puntate ho avuto l'impressione che il viso di questa ragazza fosse naturalmente portato ai film horror. Ritornando alla trama, Kazehaya-kun farà in modo di aiutare la nostra Sawako-chan a interagire con la classe. Questo avverrà anche grazie ad Ayane-chan e Chizu-chan, due ragazze particolari i cui caratteri mi hanno colpito non poco. Di qui in poi vi lascio immaginare come potrà proseguire la storia.
Personalmente 24 episodi sostenuti con un ritmo così lento e melenso mi hanno fatto girare lo stomaco, portandomi a imprecare "E fai qualcosa!" verso personaggi che per muovere un dito un altro po' fanno scatenare l'eruzione del monte Fuji. Personalmente non reggevo proprio questo lento valzer ballato per di 24 minuti a puntata.

Character Design
Forse questa è la nota più dolente di tutta la serie: ci sono personaggi che non sono proprio riuscito a reggere, tra cui la protagonista e il figo di turno. Sì, parlo proprio di Sawako-chan e Kazehaya-kun, imbambolati e stupidi. Li definisco così non per offendere, ma perché non colgono le ovvietà che un/a bambino/a riuscirebbe a capire dopo tre secondi, esibendo atteggiamenti da 1a elementare.
Sono solo 2 i personaggi che mi hanno risollevato da questa patetica combriccola di "Mindless Characters", ovvero Pin e Ayane. Pin lo ha fatto per la sua naturale "bakaggine": è stupido e presuntuoso, eppure lo mostra con fierezza, si crede figo e forse è uno dei personaggi più belli della serie, se non il più bello.
Ayane è l'unico personaggio che "capisce", non è falso e stereotipato, comprende e agisce di conseguenza, e questo è davvero raro da trovare in qualsiasi anime.

Ambientazione e grafica
L'ambientazione scolastica a dire il vero mi ha sorpreso: è sorprendente vedere cose vere inserite nel modo giusto. Non ci sono i soliti stereotipi, come ad esempio il viaggio alle terme o a Kyoto, e questo, unito alla presenza di Ayane e di Pin salva quest'anime.
Ora giungiamo a quello che più mi ha dato fastidio, oltre a quello che ho già elencato: la grafica. Allora, per quanto possa essere indirizzato a un pubblico femminile, trovo ridicolo e patetico la presenza di "bolle e stelline" a ogni scena. E' un delirio, non si riesce a dare il giusto tono alle scene e ognuna di queste sembra essere qualcosa d'"importante", quando alla fine conta meno dei genitori in un anime.

Conclusione
Quest'anime è prettamente per un pubblico infantile e puerile, ci si distacca dalla realtà per andare in un mondo tutto rose e fiori, anzi bolle e stelline, e anche questo mondo di sussulti per uno sguardo dato per sbaglio è reso in modo troppo sdolcinato. Di quest'anime non mi è rimasto nulla, se non la voglia di rinfrescarmi gli occhi e le orecchie con qualcosa di decente.
Ovviamente questo è un mio giudizio, prettamente negativo, non voglio certamente scoraggiare i lettori dal visionare quest'anime, ma piuttosto voglio farli partecipi di quale orribile esperienza ho avuto io nel vedere questi 25 coltelli infilarsi lentamente nei miei occhi e nelle mie orecchie. Per mia inclinazione non lascio mai un anime a metà, questa volta però ho avuto la violenta tentazione di farlo.

Utente10654

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Utente10654

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Quest'anime parla di Sawako Kuronuma, una ragazza che, a causa del suo aspetto un po' cupo, viene evitata da tutti per la sua somiglianza con Sadako, la ragazza di "The Ring". Però in realtà Sawako è un ragazza buona e gentile, che cerca solo di fare amicizia. Infatti il suo motto è quello di fare una buona azione al giorno. L'unica persona che le rivolge la parola e diventa suo amico è Kazehaya, il ragazzo più popolare della scuola. Sempre sorridente, circondato da amici, è praticamente l'idolo di Sawako. Così dopo varie avventure Sawako riesce finalmente a trovarsi delle amiche, mentre il rapporto con Kazehaya a poco a poco comincia a crescere sempre di più.

Kimi ni todoke un anime molto dolce e delicato, lo consiglio veramente a tutti. Secondo me la storia è molto originale, i personaggi sono tutti ben caratterizzati e il rapporto che si instaura tra Sawako e Kazehaya è veramente dolcissimo. E poi non mancano le scene divertenti. Per non parlare dei disegni, li trovo stupendi anche se nel manga sono ancora più belli. L'opening e l'ending sono carinissime. In definitiva non posso che essere entusiasta di quest'anime, mi ha veramente emozionata molto. Guardatelo, non ve ne pentirete!


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Maggie

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Oggi posso finalmente dire: per fortuna che mi sono convinta di vedere quest’anime. L’ho rimandato tantissime volte ma quando ho iniziato a vederlo non sono più riuscita a staccarmene.
E’ una storia davvero originale, non la classica love story tra liceali ma molto di più. E soprattutto non si cade nel romanticismo anzi, prevale nettamente la vena “comica” soprattutto della protagonista. In apparenza Sawako può sembrare cupa (cioè, lo è davvero), ma in realtà è una ragazza dolce e insicura che cerca in tutti i modi di inserirsi tra gli amici e i ragazzi della sua età.

La storia è molto concentrata sul carattere della giovane e sul percorso che compie per migliorarsi e diventare più espansiva e aperta. Ovviamente è aiutata dalle sue due migliori amiche e da un ragazzo, Kazehaya, molto popolare e solare, che si avvicina sempre più a Sawako nel corso della storia - ovviamente. Ma non sono da meno anche i personaggi secondari che, con le loro gags, rendono l’anime ancora più spassoso e coinvolgente.

Disegni e colori sono molto accurati, in grado di “esprimere” i sentimenti della protagonista: si va dai colori scuri e freddi nei momenti di sconforto ai colori caldi e luminosi nei momenti di gioia.
Fantastici i doppiatori dei due protagonisti, in particolar modo la doppiatrice di Sawako, che si è “calata totalmente” nel personaggio .
Consigliatissimo, "Kimi ni todoke" è davvero un anime speciale!


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Gingerholly

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Ho scoperto questo meraviglioso anime sentendone parlare in giro per la rete. E grazie a Dio. Ho passato tre giorni consecutivi a guardare tutti i 25 episodi e devo dire che sono rimasta da una parte scioccata di aver trascurato prima una perla dell'animazione giapponese del genere, e dall'altra parte amareggiata perchè volevo subito averne ancora.
Graficamente è una gioia per gli occhi: disegni, tratti e colori sono delicati, in tema con la trama. La storia è dolcissima e molto tenera e triste. Kimi ni todoke non è il solito shoujo sdolcinato e banale, ma tutt'altro, dolce e profondo, carico di sentimenti ma anche divertente e molto realistico.
Me ne sono completamente innamorata.
Se siete amanti del genere non potete non vederlo. Credetemi, ne vale davvero la pena!


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ReiRan->--@

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Kimi ni todoke è la storia di avvicinamento sentimentale di Sawako a Kazehaya, ma allo stesso tempo è la storia dell’avvicinamento della ragazza a un gruppo di amici, della graduale evoluzione di una personalità timida e schiva in una più solare ed aperta.

La storia è molto delicata, forse un po’ troppo e, se posso azzardare, un po’ lenta, tant’è che questa prima serie non finisce del tutto con il primo anno di liceo dei nostri protagonisti, ma si ferma al capodanno, lasciando il mese di febbraio e l’inizio del nuovo anno alla seconda serie. Tuttavia la lentezza non pregiudica il coinvolgimento dello spettatore, che è rapito dai bei colori delle animazioni, così tenui, onirici, e dai bellissimi cieli stellati, tutti effetti della policromia che non possono essere apprezzati nella versione cartacea.

Sawako Kuronoma è fraintesa dai suoi compagni di classe, tutti pensano che sia una persona lugubre, una specie di strega, per via della somiglianza e dell’assonanza del suo nome con il personaggio di Sadako, del film horror "The ring", così la evitano. In realtà è solo molto timida e il primo a rendersene conto e a rimanere colpito dalla sua reale dolcezza è Shouta Kazehaya, che è agli antipodi: lui è popolare ed estroverso con tutti, tuttavia è una tragedia in campo sentimentale. Ce la faranno i nostri due timidoni imbranati a concludere qualcosa? Il verdetto è rimesso alla seconda serie, la prima è un “warmup” in cui ci vengono presentati tutti i personaggi e vengono messe sul tavolo le loro esperienze e i loro sentimenti.
Così non meno interessanti risultano le sorti della sportiva-maschiaccio Chizuru e del taciturno Ryu; ci si chiede se l’inquieta e modaiola Ayane, tra un fidanzato e un altro, troverà mai qualcuno. E poi c’è Kurumi, l’icona della finta gentilezza, che dopo l’esempio di Kare Kano ormai è un cliché in voga, be', forse anche lei un giorno riuscirà a superare la delusione…

Il vero personaggio lugubre è Sunako (Perfect Girl Evolution o Yamato Nadeshiko Shichi Henge), non Sawako di Kimi Ni Todoke; Sunako dal canto suo viene costretta a socializzare, e non vuole, lei sì che ha un’anima nera, forse è la vera incarnazione di “SaDako”.


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Elettra_

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Kimi ni todoke parla di un'adolescente, Sawako, che è senza dubbio uno dei personaggi più timidi e insicuri che io abbia mai visto. Sì perché la nostra Sawako, a causa della sua somiglianza con la protagonista di “The ring”, è sempre stata evitata da tutti i suoi compagni di scuola come se fosse una lebbrosa, aspetto che mi ha ricordato l'anime Perfect Girl Evolution. Sawako è bella (ovviamente non sa di esserlo), intelligente, molto buona e generosa ma eccessivamente timida, infatti ha perennemente paura di essere un disturbo per gli altri. L’unico che inizialmente le rivolge la parola è Kazehaya, il ragazzo più popolare della scuola: solare, simpatico e sempre circondato di persone. Insomma l’opposto di Sawako. Grazie a Kazehaya, Sawako si farà, per la prima volta nella sua vita, degli amici.

Kazehaya pur essendo molto socievole e popolare è un imbranato in amore, aspetto che ho trovato davvero poco credibile. Appare evidente, inoltre, fin dai primi episodi che è innamorato di Sawako. Quindi voi vi chiederete: qual è il problema? Se lui ama lei e lei ama lui? Il problema è che sono due imbranati cronici.

L’anime è molto delicato e tratta con sensibilità i pensieri di Sawako, anche se a volte i suoi lunghissimi monologhi possono risultare un po’ noiosi. Soprattutto perché Sawako è di un'insicurezza ai limiti dell’umana comprensione e ogni gesto che la maggior parte delle persone farebbe senza pensarci due volte, come parlare con le proprie amiche, per Sawako richiede un enorme sforzo. Ciò è sicuramente giustificato dal fatto che lei non sappia cosa vuol dire stare con gli altri. Quindi i passi in avanti che farà nel corso delle puntate, come uscire con le amiche o andare a una festa, sono tutti piccole conquiste a cui arriverà con non pochi sforzi.

Nonostante i difetti di cui ho parlato, dopo qualche puntata mi sono ritrovata a fare il tifo per Sawako, perché è facile affezionarsi a lei e ai suoi amici. I coprotagonisti non sono niente male: le amiche Chizu, la più matura del gruppo e Ayane, un po’ maschiaccio, sono simpaticissime, così come il taciturno Ryu e l’arrogante Pin.
Kimi ni Todoke è il classico anime scolastico/sentimentale, la novità sta nella protagonista che penso si distingua dalla classiche ragazze degli shoujo perché, come ho già detto, non ha mai avuto degli amici.
Il character designer, fedelissimo al manga, mi piace molto, ho apprezzato, poi, i colori pastello e gli sfondi.
Le musiche non mi hanno colpito in modo particolare.
Concludendo, Kimi ni todoke è un anime godibilissimo che ho guardato con piacere e che, senza alcun dubbio, continuerò a guardare.


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Arcady80

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Sadako, no scusate Sawako è una ragazza del liceo (che strano eh) che sembra uno zombie uscito dal gioco Resident Evil o almeno così sembra. Infatti è una ragazza timida, molto dolce, che ha paura semplicemente che il proprio respiro dia disturbo agli altri. Una ragazza dalla sincerità disarmante, capace di risolvere situazioni assurde semplicemente esternando i propri sentimenti. Qualità assolutamente pregevoli e alle quali non tutti potranno essere indifferenti.

Kimi ni todoke è una serie dai tratti molto originali, caratterizzata da una simpatica gestione del cambio di chara design nei momenti divertenti, che alleggeriscono di molto la trama principale. Data il realismo dei temi trattati è molto facile, per chi segue, entrare in contatto con i sentimenti dei personaggi dell'opera.

L'unico difetto è la lentezza della trama, non come Bleach certo, ma per il resto è un successo, rispecchiato anche dalle due serie live action prodotte in Giappone e dal premio Best Shoujo ricevuto nel 2008 dal manga ancora in serializzazione.


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RobyQueen96

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Quest'anime mi è piaciuto, sia per la grafica sia per la storia, in cui Sawako, la protagonista, è soggetta a prese in giro a causa del suo aspetto, leggermente inquietante, ma in realtà è una ragazza gentile e buona.
Do 8 perché l'anime è lentissimo. Se non fosse stato così lento avrei anche dato un 9, ma non dopo 25 episodi in cui poi i due protagonisti non "concludono", infatti, in alcuni momenti, ero più interessata alle storie secondarie.
Tuttavia, lo consiglio agli amanti degli anime scolastici-romantici, o a quelli che comunque apprezzano anime come Lovely Complex o Itazura na Kiss.


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AmarantaKiller

Episodi visti: 25/25 --- Voto 5
Kimi ni todoke è un anime del 2009 tratto dallo shōjo manga creato da Karuho Shiina ed è stato realizzato dalla Prodution I.G.
Beh, che dire. Per me non è un niente di speciale. E' un anime carino, molto delicato, che batte violentemente sui buoni sentimenti e che è un po' fuori dalla realtà. Al contrario di ciò che dicono molti, quest'anime alle prime puntate mi aveva fatto una buona impressione e non mi è parso per nulla banale. Invece, via via con lo sviluppo della storia, ha iniziato a scadermi un po' e a diventare mortalmente noioso.

La protagonista è Sawako Kuronuma, chiamata Sadako dai suoi compagni di scuola per la sua somiglianza con la protagonista del film "the Ring", è sempre stata temuta e incompresa a causa del suo aspetto. Oltretutto, circolano dei pettegolezzi che Sawako possa vedere i fantasmi e le persone maledette. Ecco che arriva il tenero e prestante Kazehaya, un ragazzo molto popolare, che comincia a parlare con lei e tutto inizia a cambiare. Non verrà più emarginata, si farà delle/dei amiche/i e verrà considerata una ragazza normale.

Devo dire che la trama in generale è carina, molto adatta al genere shoujo, e anche gli amici dei protagonisti e le vicende scolastiche sono assolutamente credibili. Quelli che paradossalmente trovo inverosimili sono proprio i protagonisti. Due personaggi timidi, perennemente imbarazzati l'uno di fronte all'altra, che non riescono a comunicare i propri sentimenti. Però, allo stesso tempo, sono belli, buoni, altruisti, empatici, sensibili con gli altri, ottimi candidati per la beatificazione.
A mio parere, storie d'amore così sono solo favole, che non trovano un riscontro reale, perché le/i quindicenni di oggi non riuscirebbero mai a identificarsi con tipi come loro. Sono solo quadretti nostalgici.

Inoltre, ho poco gradito nelle ultime puntate i filler inutili che in teoria avrebbero dovuto creare suspance fino alla conclusione, peraltro lasciata a metà, che lascia presagire che ci sarà una prosecuzione.

Il character designer non mi fa impazzire. A parte Sawako, che è assai gradevole, i disegni sono molto semplici e i volti dei ragazzi non sono originali, anzi hai un costante senso di déjà-vu.
Per coloro a cui piacciono ritmi lenti, protagonisti emotivamente impediti e qualche situazione comica sparsa qua e là, quest'anime è perfetto.


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Baru-kun

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
All'inizio non ero molto entusiasta di quest'anime, soprattutto per i lunghi(ssimi) monologhi mentali di Sawako. Andando avanti con le puntate però ho iniziato ad affezionarmi alla sua incredibile ingenuità, che le fa equivocare qualsiasi gesto o parola rivoltale - ma cosa ci si può aspettare da una che non ha avuto un briciolo di amica per 15 anni?. Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati e risultano simpatici: Ryu = idolo.
L'opening e l'ending mi sono piaciute abbastanza, come tutte le altre musiche, mentre sono rimasto completamente stupefatto dalla scelta dei fondali, che mi hanno dato subito un'impressione di pastelli: veramente belli.
Do un 9 per la lentezza degli eventi, che in alcuni episodi massacra la visione, e per la fine aperta, che porterà a una seconda serie.


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Trisha

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Kimi ni todoke è un anime delicato, lento e molto dolce. Uno shoujo decisamente carino, la cui grafica riesce a mettere ancora più in evidenza la tenerezza della protagonista e dei suoi sentimenti.
Kimi ni Todoke, Arrivare a Te, narra le vicende di una ragazza, Kuronoma Sawako, la quale viene temuta da tutti e soprannominata "Sadako" a causa della sua somiglianza con la protagonista di The Ring. Nonostante venga quindi evitata dagli altri studenti, Sawako non si abbatte, ma cerca di relazionarsi con gli altri e si rende sempre utile all'interno della classe. Grazie a una serie di avvenimenti, Sawako riesce tuttavia a farsi delle amiche, Ayane Yano e Chizuru Yoshida. Con loro, la ragazza inizia ad aprirsi un po', ma è soprattutto grazie alla tenera amicizia che viene a crearsi con Shouta Kazehaya, ragazzo solare, spontaneo e popolare sia tra ragazze che ragazzi, che Sawako riesce a cambiare, imparando a farsi avanti nei problemi e a chiarire gli equivoci.

Gli episodi, come per enfatizzare il lungo tempo impiegato dalla ragazza per aprirsi, hanno un ritmo molto, molto lento, che personalmente dà un po' fastidio in certi momenti. Sawako è una ragazza dolce e si impegna sempre a non essere di peso per gli altri: dispensa consigli e aiuti, spesso equivocati. Shouta la incoraggia sempre, la aiuta e le resta sempre accanto, così come le sue nuove amiche.
Gli ultimi episodi sono più incentrati sulle amiche di Sawako, specialmente su Chizuru, definendo meglio il suo carattere e i suoi sentimenti. Il finale non conclude, dà più l'idea di un ulteriore chiarimento sui sentimenti di Sawako e sul suo rapporto con Kazehaya... ma è perfetto così.
L'opening e, soprattutto, l'ending sono tenere, orecchiabili e molto adatte. Credo che quest'anime si possa meritare un bel 8.


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Nae

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Arrivare a Te è un anime molto carino, soprattutto vista la categoria affollata a cui appartiene e da cui riesce però a distinguersi. Come voto otto forse è eccessivo per una prima serie che lascia tutto in sospeso, ma ci ha mostrato una coerenza di percorso da quando è iniziato fino alla fine dell'anno scolastico, quindi arrotondo per eccesso.

La storia s'incentra su Sowako, una liceale con grandissimi problemi di socializzazione e interazione personale con coetanei e non. Da tutti viene chiamata Sodako (dal film "The ring", ossia il vero nome di Samara): la capigliatura lunga e corvina e una carnagione diafana aiutano nelle similitudini con il personaggio cinematografico; inoltre la sua introversione ha fatto sì che anche nelle più semplici interazioni con le altre persone ci sia un'espressività equivoca. Sowako sembra sembra arrabbiata e cupa e sorride raramente, e anche quando lo fa i suoi non sempre sembrano sorrisi.
La ragazzina è in realtà semplicemente molto timida e l'aver vissuto solo conversando con se stessa e i genitori l'ha resa anche parecchio ingenua. Il suo unico sogno è una vita normale: avere amici, fare due chiacchiere con i compagni di scuola, avere qualche amica con cui scambiarsi confidenze. Tutto questo le sembra irraggiungibile dato che viene evitata come la pesta bubbonica, ma la speranza risorge quando, grazie all'aiuto di un ragazzo carismatico e popolare (Shouta kazehaya), ha la sua occasione per dimostrare agli altri com'è veramente. Da qui inizia il percorso di crescita ed evoluzione della protagonista, che imparerà a conoscere se stessa in raffronto agli altri e scoprirà che conoscere le persone è qualcosa di veramente difficile e a volte molto affascinante.

Ho trovato interessate che non si sia finiti nella solita storia smielata che fa cascare le braccia, e ho anche apprezzato la lentezza di sviluppo della trama. Sembra reale infatti, non si cambia da un giorno all'altro, non si passa da chiusi a estroversi solo perché qualcuno ci rivolge la parola; è un percorso lungo dove s'incappa in errori e incomprensione e dove non s'incontrano solo persone gentili. La crescita di Sowako è interessante, progressiva nel modo giusto, con i giusti tempi; l'affetto va imparato come concetto, così come anche l'amicizia, l'innamoramento e via dicendo, non è tutto semplice, anzi.
Più che un racconto sentimentale l'anime è un percorso di crescita e analisi caratteriale, non solo di Sowako in sé, ma anche dei personaggi che le si avvicinano, che sono personaggi con una propria caratterizzazione e una propria forma mentis che va in confronto e contrasto a volte. In un certo senso è il design caratteriale il punto di forza di quest'anime: sono quasi realistici i personaggi, poliedrici, ma non eccessivi, semplicemente vari.

Sotto il profilo tecnico si parla di anime buono; ha uno stile un pochino fuori canone nel tratto, ma il tutto è davvero gradevole. I personaggi non sono rare bellezze, sono persone, quindi con qualche difetto qua e là, e la protagonista non è un mostro di avvenenza nascosto dai capelli: è una ragazza graziosa ma cupa e quindi i punti positivi del suo aspetto risultano offuscati.
La colonna sonora è orecchiabile e segue coerentemente e piacevolmente la storia; alcune musiche aiutano anche a ridondare la lentezza di una progressione paziente ma indomita. L'opening e l'ending sono orecchiabili.
In definitiva direi che Arrivare a Te è un anime che consiglio, anche se lascia con tante domande, visto che la puntata 25 non è un finale, è solo un punto della situazione, per avere chiarimenti serve o leggersi il manga o aspettare una seconda serie.

andrea

 1
andrea

Episodi visti: 25/25 --- Voto 5
Inizialmente mi era sembrato un anime piuttosto banale, ma con il passare delle puntate la trama ha cominciato a muoversi e svilupparsi; le ultime puntate sembravano le più decisive, ma per quanto mi riguarda la serie sembra finire con un nulla di fatto.
Arrivare a Te è un anime sostanzialmente "carino" che tratta la storia di una ragazza con problemi di socializzazione, la quale piano piano riesce ad avere una vita normale. In sostanza, questo non è uno dei tanti anime amorosi, ma più che altro percorre l'evoluzione di una ragazza che, impegnandosi, riesce a superare le sue difficoltà.
Le sigle e la OST sono mediocri, mentre i disegni possiedono ottimi colori e una qualità eccellente, ma sono realizzati con uno stile piuttosto " antiquato" e grossolano.
In sostanza, Arrivate a Te è uno dei pochi anime che non mi è piaciuto.


 2
Ratto Volante

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Ho trovato quest'anime bellissimo, commovente e divertente. La protagonista, Sawako (Sadako, per i suoi compagni), è uno dei personaggi cui mi sono affezionato di più in assoluto. Impossibile resistere al suo candore, alla sua forza d'animo e, perché no, alla sua goffaggine. Molto belle anche le figure delle due amiche, Chizuru e Ayano, molto ben caratterizzate. Il punto debole potrebbe sembrare l'oggetto delle attenzioni di Sawako, Kazehaya Shouta, tanto brillante e splendido con gli amici quanto imbranato nella maniera più totale quando si parla d'amore; ma, ricordandosi che abbiamo a che fare con dei ragazzini di 15 anni alle loro prime esperienze in materie, direi che il loro imbarazzo possa anche essere giustificato. Io a quell'età ero molto peggio!
Molto bello secondo me anche il character design, soprattutto i deformed di Sawako, e il doppiaggio.
Le sigle alla prima non mi sono sembrate un granché, ma sono molto orecchiabili, soprattutto l'opening, e tutto sommato gradevoli.
In definitiva, perché 10? Perché l'ho trovato perfetto, molto equilibrato, lento in alcuni punti ma mai noioso, divertente al punto giusto, e perché racconta una bellissima storia. Perché, insomma, è davvero un gran bell'anime.


 1
Naco

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
<i>Kimi ni todoke</i> è uno di quegli shoujo particolari, che è difficile definire in un modo e persino dire se si è apprezzato o meno.

La storia ruota attorno a Sawako, chiamata da tutti, non a caso, Sadako, come la protagonista di <i>The Ringu</i>. La poveretta, però, di demoniaco ha solo l'aria; in realtà, è una ragazza ingenua, dolce e gentile che vorrebbe tanto farsi degli amici; tuttavia, la sua aurea la spinge naturalmente a essere allontanata da tutti, che credono possa fare malefici et similia.
L'eroe di turno è Kazehaya, un suo compagno di classe, allegro, dolce, gentile, amato da tutti, che comprende la vera natura di Sawako e cerca di aiutarla, parlandole. Grazie al ragazzo, lei ottiene tante "prime volte" (sì, è un'espressione che usa la protagonista stessa e che nulla c'entra con altre prime volte), inizia a farsi delle amicizie e persino delle rivali in amore.

La storia del manga/anime potrebbe sembrare un po' banale, e forse in effetti lo è: siamo di fronte a uno shoujo, quindi, per quanto originale possa essere, alla fine gli elementi presi in considerazione sono sempre quelli: c'è una specie di triangolo (la ragazza più bella della scuola è innamorata, ovviamente, di Kazehaya), ci sono persone che ostacolano la protagonista, le amiche che le sono accanto nonostante tutto...
Eppure, a me quest'anime non è dispiaciuto: Sawako si fa un sacco di problemi per qualunque cosa ed è troppo bello vedere i cambiamenti delle sue espressioni facciali, nonché quelli dei suoi compagni che cercano, dalle sue espressioni e dai suoi contorti pensieri, di comprendere cosa diavolo stia cercando di dire. Anche gli altri personaggi, in fondo, sono ben caratterizzati, e non solo Kazehaya (che forse è quello che viene presentato meno, nonostante qualcosa si possa intuire), il che ci permette di amarli tutti e di sentirci partecipi delle loro avventure.
Ovviamente, il personaggio che da questa serie esce più fortificato è Sawako, perché grazie ai suoi amici lei impara cos'è l'amore, a rapportarsi con gli altri e che, se si vuole, si può mostrare quello che si è veramente, nonostante le apparenze non aiutino.

La vera pecca di questa serie è l'estrema lentezza con cui tutto - <b>tutto</b>! - accade; paradossalmente, la storia che ti tiene più sveglio è quella di una delle amiche, che ci viene presentata nelle ultime puntate. E se i tempi lenti all'inizio possono anche piacere, dopo 25 episodi, in cui i passi avanti compiuti da Sawako si vedono solo se rapportarti ai primi episodi, mentre dal punto di vista sentimentale non ci sono neanche a pagarli, ci si sente quasi presi in giro: possibile che dopo 25 puntate non sia accaduto nulla??
Ebbene sì.
E se pensate che almeno negli ultimi episodi accada qualcosa, mettetevi il cuore pace: il manga - che l'anime, una volta tanto, segue pedissequamente, persino nei titoli degli episodi - prosegue ancora, in Giappone, e siamo lungi dall'essere arrivati al nocciolo delle questioni tra i protagonisti; ragion per cui, o siete pazienti, o vi piacciono questo tipo di storie, o lasciate perdere.

Il tratto è lo stesso del manga; buona la scelta delle tonalità pastello, in linea con l'atmosfera delicata e un po' da sogno del manga; lo stesso vale per le sigle, molto dolci e delicate.


 1
Kajika85

Episodi visti: 12/25 --- Voto 9
Devo dire che all'inizio ero perplessa riguardo a quest'anime... pensavo fosse la solita storia di adolescenti che combattono tra amicizia e amore, ma iniziandolo a guardare ho notato i cambiamenti della protagonista, Sawako: effettivamente i suoi sono dei piccoli cambiamenti che perlopiù le fanno capire la differenza dei suoi sentimenti, dall'amore all'odio (anche se penso che non riuscirebbe mai a odiare nessuno), ma è notevole il cambiamento che riesce a provocare negli altri, in questo caso i suoi compagni, che all'inizio la evitano come se fosse una creatura paranormale, ma col tempo imparano ad accettarla e addirittura a idolatrarla.
In poche parole E' STUPEFACENTE.

P.S.
L'anime si attiene molto al manga nello svolgersi degli episodi e della storia.


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Kede

Episodi visti: 11/25 --- Voto 6
Ho appena finito di vederlo fino all'undicesima puntata. L'ho trovato leggero e un po banale in alcuni punti, ma una cosa in particolare, e che personalmente mi annoia, sono i monologhi di sawako; mi appaiono un po lunghi, prolissi e ripetitivi.
Mi piace lo stile dei disegni dei personaggi e mi è tanto piaciuto lo stile dei paesaggi, faccio riferimento soprattutto alla stradina dove s'incontrano per la prima volta sawako e yano.
Spero di non essere antipatica a nessuno con le mie critiche.
Qualcuno lo ha paragonato a Lovely Complex che io ho amato, e credo che sia molto più divertente Lovely Complex e un po meno ripetitivo, comunque vediamo cosa succederà nelle prossime puntate.


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biometallo

Episodi visti: 8/25 --- Voto 6
Il primo Shojo firmato Production I.G.
Tecnicamente molto valido, regia, animazioni, character, nel complesso ottimo, è il soggetto originale che per me è la zavorra di questo anime:
La trama parte da un pretesto assurdo: Sawaco e bella intelligente sensibile, perfino bravissima a scuola, ma tutti la evitano perchè... con i suoi lunghi capelli neri ricorda la protagonista di the ring!
La ragazza bella inteligente e sensibile ma che tutti evitano incontra quello che è lo stereotipo del bravo ragazzo, anche lui perfetto, bello, inteligente e sensibile.
Fanno amicizia e gli altri si accorgono piano piano che lei è bella inteligente e sensibile...
Ce la faranno la faranno in 24 episodi i nostri eroi a darsi un bacetto, e capire che sono innamorati?
Lento, noioso e ripetitivo.. e il tutto in una manciata di episodi.
Per animi sensibili e romantici, che non hanno bisogno di una trama da seguire...

P.S. A volte proprio non sopporto la voce della protagonista, spece quando balbetta e ci mette mezzora a formulare un pensiero... come cavolo riesce a balbettare anche quando pensa?

OniAn

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OniAn

Episodi visti: 7/25 --- Voto 10
Si tratta di un anime scolastico che ha lati sia romantici sia comici. La protagonista è Sawako, chiamata Sadako come la protagonista di The Rin,g per la sua somiglianza con lei. Sawako è una ragazza sola che cerca solo di integrarsi con tutti, ma non riesce moltissimo nel suo scopo poichè girano voci che possa vedere i fantasmi o che se la si guarda negli occhi per più di 3 secondi succederà qualcosa di terribile. Per questo motivo nessuno le dà molta confidenza e corrono via tutti. Ma la sfortuna si ferma quando incontra il dolcissimo e popolarissimo (ovviamente...) Kazeahya; quest'ultimo,come già detto, è popolare al confine dell'incredibile... tutto ciò che dice è oro colato per tutti. E' stato definito dalle ragazze della precedente scuola ''Kazeahya di tutte'' quindi questo povero ragazzo è single da una vita XD Come tutti anche la nostra piccola e tenera protagonista lo ammira anche se non si accorge che l'ammirazione ben presto diventa amore.
Sawako inizia, grazie a Kazeahya, a farsi due amiche, ma è qui che inizia il bello della storia. Tra incomprensioni, litigi, amicizia, amori e ragazze innamorate spero che la storia diventi sempre più bella!

Mi sta veramente piacendo. Non vedo l'ora che escano nuovi episodi. I disegni sono veramente molto belli e i colori sono sublimi. Davvero un bell'anime. Non potrei mai dare meno di 9!

<b>Attenzione alle maiuscole, agli accenti e alla punteggiatura, che va sempre attaccata solo alla parola precedente, non solo alla successiva, o a tutte e due!</b>


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Ic

Episodi visti: 6/25 --- Voto 8
Questo titolo mi ha molto sorpreso. La prima cosa che ho notato è il particolare stile grafico delle sigle, che sembra essere un vero e proprio "fumetto animato" e che mi ha molto colpito. L'anime parla di Sawako, una liceale molto introversa vittima di diversi fraintendimenti che col tempo le hanno fatto guadagnare l'inquietante soprannome Sadako (da The Ring) tra i compagni di scuola. Dopo l'incontro con Kazehaya, solare ed estroverso, comincia un vero e proprio "viaggio" per la nostra protagonista, ambientato nelle mura scolastiche, in cui cercherà con un impegno goffo ma sincero di rompere il "muro" che la separa dagli altri. Il tema principale di questo anime sono appunto le incomprensioni (da cui il titolo "Arrivare a te", che sottolinea le difficoltà che spesso si incontrano quando ci si rapporta con gli altri e non solo in senso romantico), come facilmente in qualsiasi contesto basti una parola detta male, una frase lasciata a metà per creare chissà quali catastrofi; non si limita a raccontare la storia d'amore tra i due protagonisti, ma pone l'attenzione soprattutto su tutte quelle situazioni difficili che un adolescente può attraversare quando non riesce a esprimere con chiarezza i propri sentimenti. La narrazione nonostante i temi seri ed intimi trattati non risulta affatto pesante, anzi viene spesso "alleggerita" con spassose gag con la protagonista in varie versioni deformed che rende la visione estremamente piacevole. Tecnicamente il disegno si attesta su livelli molto alti, sopratutto un plauso al character design per essere riuscito a trasporre lo stile shojo del fumetto nell'anime con ottimi risultati. Le musiche sono d'atmosfera, non sono mai così incisive da risultare memorabili, ma accompagnano delicatamente le scene in modo discreto come si confà a questo tipo di prodotto, aumentando il senso di poesia che questo anime sa suscitare negli spettatori.

In definitiva gli do un 8, perché comunque l'ambito delle storie è sempre piuttosto ristretto e perché non è ancora concluso, ma resta, assieme a Kobato, l'anime che ho più apprezzato di questa stagione.

alexiel

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alexiel

Episodi visti: 4/25 --- Voto 7
Giuro che sono stata tentata di dargli 8, però non potevo. Il character design è molto bello, nello stile del manga, i colori sono pastello, le voci sono azzeccate. L'unica cosa che proprio non mi va giù è la sigla, cosa per me fondamentale, quindi non posso dare 8 pieno. Però è tenero, dolce, forse più profondo del manga, che comunque mi piace da matti. Non vedo l'ora che escano altri episodi! ^__^
Astenersi non amanti shojo: più shojo di questo si muore! ^__^

Ananke

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Ananke

Episodi visti: 5/25 --- Voto 8
Non ho letto il manga, quindi non avevo particolari aspettative riguardo Kimi ni todoke. Dopo 5 episodi devo dire che questa serie si sta facendo davvero interessante. Nonostante sia ambientata tra le mura di un liceo come il 99% delle storie di questo tipo, non scade troppo nella sdolcinatezza zuccherosa ed insopportabile - quando vorresti sbatterti la testa al muro dall'insofferenza delle situazioni che ti vengono proposte, tutte uguali a se stesse. Forse perchè la protagonista non è la solita ragazzetta testa-vuota, ma una tipa un po' spiritata e iperintroversa, abituata a stare sempre da sola a causa dell'aura inquietante che la circonda suo malgrado - non a caso il suo nome (Sawako) viene storpiato in Sadako (come la bambina di The ring). Forse perchè lui (Kazehaya) non è lo splendido belloccio presuntuoso circondato da frotte di ragazzine strillanti, ma un tipino dalla faccia pulita e dal sorriso limpido, brillante ma rassicurante, per così dire.
Kimi ni todoke racconta, con disegni particolarissimi e colori pastello, questo amore delicato, che a piccoli passi sembra nascere tra i due. Se le incertezze, i fraintendimenti, le insicurezze e i tempi dei sentimenti che sbocciano sono tipicamente giapponesi, chi ha amato la comica effervescenza delle situazioni di Lovely Complex amerà inevitabilmente la leggera poesia di Arrivare a te, anime scolastico ben al di sopra della media.


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nanami85

Episodi visti: 3/25 --- Voto 10
Trovo quest'anime davvero frizzante e leggero! Romantico al punto giusto e non troppo sdolcinato! !Riesce sempre a tirarmi su di morale e ogni volta che termina l'episodio ho sempre il sorriso stampato in faccia! Lo consiglio a tutti quelli che sono rimasti affascinati dall'anime "Lovely Complex": anch'esso molto ma molto bello!


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roooo83

Episodi visti: 2/25 --- Voto 10
Sawako, detta Sadako come la protagonista di The Ring per la sua aria "tetra", è una ragazza che non desidera altro che farsi degli amici. Ma ogni volta che tenta di parlare con qualcuno o semplicemente accenna un saluto, improvvisamente tutti scappano, impauriti da lei e chiedendole "scusa". Solo una persona pare non soffrire dell'effetto pauroso di Sawako: si tratta di Kazehaya, compagno di classe di lei. Al contrario di Sawako, Kazehaya è un ragazzo brillante, gentile e solare che ha una folta schiera di amici, tutti sembrano attratti dall'aria affabile del ragazzo e la stessa Sawako è rapita dai suoi modi, provando per lui una grande ammirazione. Un giorno però, inaspettatamente, Kazehaya cerca di far capire a Sawako che prova qualcosa per lei e iniziano così a girare per la scuola, le voci che vedono una Sawako respinta da Kazehaya. Cosa non vera, e qui la storia comincia a farsi interessante...
Devo dire che l'anime mi ha colpito ancor prima di vederlo, anche se è il "solito" shojo, la storia prende ed è divertente la gag della protagonista un po' tetra. I primi due episodi sono bellissimi e mi aspetto altrettanto dal resto della serie.


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HTxTH

Episodi visti: 1/25 --- Voto 7
Un anime ben realizzato, con una trama tipica del genere che non spiccherà certo per originalità ma che descrive in maniera accurata situazioni e personaggi. Il lavoro di animazione è buono e le musiche iniziali e finali rendono bene. Non siamo certo di fronte ad un capolavoro, ma ad un buona produzione che verte a un target mirato. comunque sia io vorrei consigliarlo a discapito del mio voto di poco sopra la media: non sono tipo da SHOJO MANGA e da ANIME sdolcinati, ma credo che potrebbe essere una buona scelta nel panorama (stracarico) che gli anime ci propinano.

Lucy95

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Lucy95

Episodi visti: 2/25 --- Voto 10
Questo è un anime stupendo anche se a volte molto banale! Lo consiglio a tutti e sono contenta ad essere la prima a recensirlo. La grafica è, per me, una delle più belle che ho mai visto! La storia e i personaggi sono molti semplici ma resi benissimo. Sadako, o meglio Sawako, è considerata una specie di medium/strega e tutti la temono e urlano e scappano appena la vedono, ma... a voi il seguito!