Ms. vampire who lives in my neighborhood.
È il classico anime al femminile che punta tutto sull'elemento moe, una storia tranquilla e senza pretese, che prova a suo modo a strappare qualche sorriso.
Come detto, la trama è molto basilare, ci sono le solite situazioni da commedia, definizione che si può adattare benissimo anche al resto della serie, nulla di più, nulla di meno della solita opera comedy stagionale. Sì, a tratti intrattiene e risulta anche divertente, ma alla lunga può diventare abbastanza ripetitivo e noioso, se poi ci aggiungi personaggi, almeno personalmente, antipatici, e un filino troppo "stupidi", ecco che ti ritrovi immerso nel solito anime nella "normalità".
Voto finale: 6
Come detto, la trama è molto basilare, ci sono le solite situazioni da commedia, definizione che si può adattare benissimo anche al resto della serie, nulla di più, nulla di meno della solita opera comedy stagionale. Sì, a tratti intrattiene e risulta anche divertente, ma alla lunga può diventare abbastanza ripetitivo e noioso, se poi ci aggiungi personaggi, almeno personalmente, antipatici, e un filino troppo "stupidi", ecco che ti ritrovi immerso nel solito anime nella "normalità".
Voto finale: 6
Vi ricordate dei vampiri tradizionali? Ebbene, anche loro si sono ormai stufati di prendere a morsi la gente e lordare col sangue tutto il vestito. E che dire poi dei paletti di frassino nel cuore, dei roghi, dell’acqua santa e di tutti gli altri sistemi che le popolazioni inferocite usavano per toglierli di mezzo? Un fastidio non da poco, indubbiamente. Ebbene, se fino a qualche decennio fa non c’erano molte alternative e anche il vampiro più altolocato doveva comportarsi come un buzzurro ogni volta che gli veniva fame, adesso grazie all’evoluzione delle tecnologie è possibile risolvere questo e altri problemi senza arrecare fastidio a nessuno. Basta un click e il sangue arriva a casa in comodi flaconcini.
“Tonari no Kyuuketsuki san” racconta proprio la vita ormai tranquilla di una vampira moderna, Sophie, la cui casa è stata arredata con tutte le moderne tecnologie e con tutte quelle comodità indispensabili a rendere facilmente soddisfabili quasi tutte le necessità proprie di un vampiro che sappia stare al mondo. Ma, se la nostra Sophie non va a caccia e non viene cacciata, come può essere la protagonista di un anime anche solo vagamente interessante? Devo dire che questa domanda me la sono posta subito all’inizio di questa serie e, ad essere sincero, non ero molto fiducioso. E invece, contrariamente alle mie aspettative, pur senza strafare, questo anime è stato in grado di regalarmi una lunga serie di sorrisi.
Qualche cenno sulla trama: Akari Amano è una ragazza con una grandissima passione per le bambole. Quando le sue amiche le dicono che nel bosco vive una ragazza che assomiglia a una bambola, Akari non ci pensa due volte e si mette subito alla sua ricerca; la ragazza, però, finirà per perdersi e verrà salvata proprio dalla ragazza-bambola, che si presenterà come un vampiro e il cui nome è Sophie Twilight (vi ricorda qualcosa?). Le due fanciulle cominceranno a incontrarsi con una certa frequenza, e ben presto Akari deciderà di trasferirsi nella casa della sua nuova amica. Problemi legati alla natura della sua coinquilina non ce ne sono: Sophie, infatti, è un vampiro moderno che non attacca gli umani, ma acquista il sangue necessario al suo sostentamento su Internet.
“Tonari no Kyuuketsuki san” è un anime tutto al femminile che fa del moe e dell’improbabile le sue armi principali. La narrazione non è mai frenetica, ma procede sempre con passo tranquillo, in linea con il tipo di umorismo scelto per questa serie; un umorismo fatto di gag spensierate e di personaggi ultra-carini.
Il racconto della vita quotidiana delle due ragazze è leggero e piacevole. Anche i personaggi secondari danno un contributo molto positivo alla creazione di un’atmosfera il cui tema dominante è la celebrazione dell’amicizia tra ragazze.
Devo dire che questo tipo di impostazione mi è piaciuto, specie nella prima metà della serie. Nella seconda metà, invece, l’anime è diventato un po’ troppo ripetitivo, anche se non sono mancati qua e là degli spunti di pregevole fattura. In generale, se è vero che l’andamento e le caratteristiche dell’anime nel corso dei dodici episodi non cambiano, è anche vero che forse non riescono ad avere lo stesso impatto positivo sullo spettatore dall’inizio alla fine della serie.
Un altro elemento di critica sta nell’uso fatto della figura del vampiro. L’anime spesso è stupefacente per le curiosità che inserisce nella narrazione (ad esempio, io non sapevo che i vampiri avessero paura dell’acqua corrente), raggiungendo spesso dei livelli di dettaglio davvero molto buoni; tuttavia resterà sempre la sensazione che, se Sophie non fosse stata rappresentata come un vampiro, non sarebbe cambiato molto.
In definitiva, il mio giudizio su “Tonari no Kyuuketsuki-san” è buono, ma senza esagerare. Consiglio comunque di vederlo, specie se siete amanti di quelle caratteristiche che ho esposto prima: non vi farà impazzire, ma comunque non ne resterete delusi.
“Tonari no Kyuuketsuki san” racconta proprio la vita ormai tranquilla di una vampira moderna, Sophie, la cui casa è stata arredata con tutte le moderne tecnologie e con tutte quelle comodità indispensabili a rendere facilmente soddisfabili quasi tutte le necessità proprie di un vampiro che sappia stare al mondo. Ma, se la nostra Sophie non va a caccia e non viene cacciata, come può essere la protagonista di un anime anche solo vagamente interessante? Devo dire che questa domanda me la sono posta subito all’inizio di questa serie e, ad essere sincero, non ero molto fiducioso. E invece, contrariamente alle mie aspettative, pur senza strafare, questo anime è stato in grado di regalarmi una lunga serie di sorrisi.
Qualche cenno sulla trama: Akari Amano è una ragazza con una grandissima passione per le bambole. Quando le sue amiche le dicono che nel bosco vive una ragazza che assomiglia a una bambola, Akari non ci pensa due volte e si mette subito alla sua ricerca; la ragazza, però, finirà per perdersi e verrà salvata proprio dalla ragazza-bambola, che si presenterà come un vampiro e il cui nome è Sophie Twilight (vi ricorda qualcosa?). Le due fanciulle cominceranno a incontrarsi con una certa frequenza, e ben presto Akari deciderà di trasferirsi nella casa della sua nuova amica. Problemi legati alla natura della sua coinquilina non ce ne sono: Sophie, infatti, è un vampiro moderno che non attacca gli umani, ma acquista il sangue necessario al suo sostentamento su Internet.
“Tonari no Kyuuketsuki san” è un anime tutto al femminile che fa del moe e dell’improbabile le sue armi principali. La narrazione non è mai frenetica, ma procede sempre con passo tranquillo, in linea con il tipo di umorismo scelto per questa serie; un umorismo fatto di gag spensierate e di personaggi ultra-carini.
Il racconto della vita quotidiana delle due ragazze è leggero e piacevole. Anche i personaggi secondari danno un contributo molto positivo alla creazione di un’atmosfera il cui tema dominante è la celebrazione dell’amicizia tra ragazze.
Devo dire che questo tipo di impostazione mi è piaciuto, specie nella prima metà della serie. Nella seconda metà, invece, l’anime è diventato un po’ troppo ripetitivo, anche se non sono mancati qua e là degli spunti di pregevole fattura. In generale, se è vero che l’andamento e le caratteristiche dell’anime nel corso dei dodici episodi non cambiano, è anche vero che forse non riescono ad avere lo stesso impatto positivo sullo spettatore dall’inizio alla fine della serie.
Un altro elemento di critica sta nell’uso fatto della figura del vampiro. L’anime spesso è stupefacente per le curiosità che inserisce nella narrazione (ad esempio, io non sapevo che i vampiri avessero paura dell’acqua corrente), raggiungendo spesso dei livelli di dettaglio davvero molto buoni; tuttavia resterà sempre la sensazione che, se Sophie non fosse stata rappresentata come un vampiro, non sarebbe cambiato molto.
In definitiva, il mio giudizio su “Tonari no Kyuuketsuki-san” è buono, ma senza esagerare. Consiglio comunque di vederlo, specie se siete amanti di quelle caratteristiche che ho esposto prima: non vi farà impazzire, ma comunque non ne resterete delusi.