Gundam NT
UC 0079. La Guerra di un Anno è alle porte, nel tentativo di imporre alla Terra una pace Leonina e chiudere immediatamente le ostilità, le forze del Principato di Zeon lanciano l'Operazione British. Dirottano una colonia spaziale, e la lanciano verso la Terra. Le conseguenze sono terribili. Perso il controllo della colonia questa si va a schiantare sull'Australia, distruggendo intere città, provocando un'immensa strage. Tre ragazzini hanno una visione dei drammatici eventi che stanno per accadere. Riescono a fare evacuare molte persone prima della caduta della Colonia ma non a salvare i propri genitori. Saranno chiamati "I Bambini del Miracolo".
UC 0097. È trascorso un anno dall’apertura dello Scrigno di Laplace e dalla dichiarazione sui diritti dei Newtype. Lo Unicorn Gundam e il Banshee, che hanno dimostrato all’umanità di possedere capacità fuori dal comune, sono stati sigillati. Ma i prototipi del Gundam Unicorn, non erano due, ma tre. Nello spazio attorno a Side 4 compare improvvisamente una nuova macchina dello stesso tipo ma dalla colorazione dorata. E' il Gundam Unicorn Phenex, un'unità scomparsa durante delle sessioni di esercitazione insieme al suo pilota. L’Esercito della Federazione lancia un'operazione segreta per cercare di recuperarlo. Niente sembra capace di frenare la corsa del Phenex, quando interviene un altro Gundam pilotato dal giovane Jona Basta. Egli è uno dei tre Bambini del Miracolo. Oramai cresciuti. A portarlo su Side 4 è stata Danielle Liù, figlia adottiva del potente presidente della liù & Co, a cui era stata affidata giovanissima. Il nuovo Gundam è altrettanto veloce quanto il Gundam Phenex riesce a bloccarlo temporaneamente ma questi si divincola e sfugge insieme a Rei. la Terza dei Bambini del Miracolo. Il suo pilota.
Il film cinematografico, collocato nella timeline dello Universal Century (Era Spaziale), è ambientato successivamente agli eventi della serie di OAV "Gundam UC Unicorn" e si riconnette immediatamente ad essi e non solo perchè vi ricompaiono alcuni dei personaggi di quella serie. Harutoshi Fukui si è basato nello scrivere la sceneggiatura su una sua Novel uscita dopo la realizzazione del settimo e conclusivo capitolo di Unicorn. Quasi una specie di "seguito". "Gundam NT", però, è anche qualcosa d'altro che un puro e semplice " seguito" di Gundam Unicorn. L'autore giapponese, a cui la Sunrise ha affidato il compito di rinnovare la franchise del Gundam, senza rinnegare il passato ma integrandolo in nuove storyline dai toni e temi più adeguati ai nostri anni, approfitta del film per celebrare il Quarantennale di "Mobile Suit Gundam" e soprattutto per incardinare le sue storie, strettamente sul nucleo più incandescente dell'Universal Century.
Nel film ritroviamo molti dei topos consueti delle saghe di Gundam. Lo scontro mortale fra Neo Zeon ed la Federazione Terrestre è uno sfondo per mostrare il volto del potere occulto di singoli e gruppi di uomini che forti del proprio denaro, e della connivenza dei poteri ufficiali o della propria posizione politica, nascosti dietro lo schermo di compagnie senza volto, perseguono piani che travolgono le vite di chiunque ne sia coinvolto. Siano essi i "Tre Bambini del Miracolo", strumentalizzati, torturati, trasformati in cavie umane alla ricerca dei "Segreti dei Newtype", sia gli stessi loro carnefici, travolti dai complotti a cui si sono prestati a partecipare. Sia essi il gruppo di superstiti delle "Maniche" - superstiti del gruppo che nella serie OAV era alleato con Full Frontal - spediti da uno dei più potenti dignitari di Neo Zeon, il ministro Monaghan Bakharov, alla caccia del Gundam Unicorn Phenex sperando di impadronirsi del suo incredibile potere distruttivo.
La vicenda dei Tre Bambini del Miracolo è mostrata attraverso una serie di flashback del passato, che permettono agli spettatori di godersi anche alcuni "dietro le quinte" di eventi ben noti agli appassionati della Franchise, in particolare è dato ampio spazio al modo in cui i Titans, l'organizzazione neo fascista che per un periodo aveva egemonizzato il Governo Federale, hanno cercato di scoprire i segreti dei Tre Bambini, è un importante tuffo nel passato, molto godibile anche a chi non conosca le saghe ma abbia un minimo di interesse all'approfondimento.
Il vero problema del film, che gode comunque di una bella animazione, e di un interessante character design, è l'assenza di un vero approfondimenti sulle altre figure presenti nel film. Sacrificate sia ai flashback, e sarebbe stato sacrificio utile, quanto soprattutto alla necessità di mostrare rutilanti scene d'azione. Questo vale , tanto per quanto riguarda i i "Villain", il Newtype Zoltan Akkanes, pilota principale delle forze di Neo Zeon, è etichettato come un semplice "clone pazzo" di Full Frontal. Gli altri soldati che lo accompagnano sono ridoti al rango di meri "esecutori". QUasi senza volto. Lo stesso per quel che riguarda i "Bravi Ragazzi" delle Forze Federali, appena, appena meglio abbozzati. Tutti veterani delle guerre che si sono combattute nell'ultimo decennio, ma mai che si accenni alle loro esperienze. Alle loro vite. ( appena qualche battuta in più di un'ora e venti di film) E' questo un importante limite del film, o più probabilmente dello stesso Harutoshi Fukui, a cui la dimensione del film forse va un pò stretta.Che sappia delineare, con poche battute, un personaggio è sicuro, basta vedere come ricostruisca in pochi minuti d'animazione il personaggio del ministro Monaghan.
Un altro limite del film sta anche nel ripetere alcuni clichè oramai usurati dell'Universal Century..Anche se cercando di declinarli con tono "Moderno": in particolare la Terra messa in pericolo dalla caduta delle grandi colonie spaziali che la circondano.
Non si tiene per nulla conto di alcune acquisizioni che provengono dal successo di serie recentissime come "Gundam Iron Blooded Orphan". Si conta un po' troppo sulla condiscendenza dello spettatore...
Ma d'altronde non siete qui per celebrare l'Universal Century? E cosa caratterizza al meglio l'U.C. ? ( voci malevole dicono che lo stesso regista Tomino abbia avuto un moto di stizza vedendo l'ennesimo riutilizzo, in cotal guisa, delle Colonie Spaziali).
Eppure la tradizione si perpetua, rinnovandola. E se va benissimo mostrare l'Operazione British meno bene è ripetere lo stesso modulo per organizzare il pirotecnico finale.
Un buon film, sicuramente da vedere dai fan di Gundam. Non un capolavoro. Ma aspettiamo Harutoshi Fukui a prove migliori.
UC 0097. È trascorso un anno dall’apertura dello Scrigno di Laplace e dalla dichiarazione sui diritti dei Newtype. Lo Unicorn Gundam e il Banshee, che hanno dimostrato all’umanità di possedere capacità fuori dal comune, sono stati sigillati. Ma i prototipi del Gundam Unicorn, non erano due, ma tre. Nello spazio attorno a Side 4 compare improvvisamente una nuova macchina dello stesso tipo ma dalla colorazione dorata. E' il Gundam Unicorn Phenex, un'unità scomparsa durante delle sessioni di esercitazione insieme al suo pilota. L’Esercito della Federazione lancia un'operazione segreta per cercare di recuperarlo. Niente sembra capace di frenare la corsa del Phenex, quando interviene un altro Gundam pilotato dal giovane Jona Basta. Egli è uno dei tre Bambini del Miracolo. Oramai cresciuti. A portarlo su Side 4 è stata Danielle Liù, figlia adottiva del potente presidente della liù & Co, a cui era stata affidata giovanissima. Il nuovo Gundam è altrettanto veloce quanto il Gundam Phenex riesce a bloccarlo temporaneamente ma questi si divincola e sfugge insieme a Rei. la Terza dei Bambini del Miracolo. Il suo pilota.
Il film cinematografico, collocato nella timeline dello Universal Century (Era Spaziale), è ambientato successivamente agli eventi della serie di OAV "Gundam UC Unicorn" e si riconnette immediatamente ad essi e non solo perchè vi ricompaiono alcuni dei personaggi di quella serie. Harutoshi Fukui si è basato nello scrivere la sceneggiatura su una sua Novel uscita dopo la realizzazione del settimo e conclusivo capitolo di Unicorn. Quasi una specie di "seguito". "Gundam NT", però, è anche qualcosa d'altro che un puro e semplice " seguito" di Gundam Unicorn. L'autore giapponese, a cui la Sunrise ha affidato il compito di rinnovare la franchise del Gundam, senza rinnegare il passato ma integrandolo in nuove storyline dai toni e temi più adeguati ai nostri anni, approfitta del film per celebrare il Quarantennale di "Mobile Suit Gundam" e soprattutto per incardinare le sue storie, strettamente sul nucleo più incandescente dell'Universal Century.
Nel film ritroviamo molti dei topos consueti delle saghe di Gundam. Lo scontro mortale fra Neo Zeon ed la Federazione Terrestre è uno sfondo per mostrare il volto del potere occulto di singoli e gruppi di uomini che forti del proprio denaro, e della connivenza dei poteri ufficiali o della propria posizione politica, nascosti dietro lo schermo di compagnie senza volto, perseguono piani che travolgono le vite di chiunque ne sia coinvolto. Siano essi i "Tre Bambini del Miracolo", strumentalizzati, torturati, trasformati in cavie umane alla ricerca dei "Segreti dei Newtype", sia gli stessi loro carnefici, travolti dai complotti a cui si sono prestati a partecipare. Sia essi il gruppo di superstiti delle "Maniche" - superstiti del gruppo che nella serie OAV era alleato con Full Frontal - spediti da uno dei più potenti dignitari di Neo Zeon, il ministro Monaghan Bakharov, alla caccia del Gundam Unicorn Phenex sperando di impadronirsi del suo incredibile potere distruttivo.
La vicenda dei Tre Bambini del Miracolo è mostrata attraverso una serie di flashback del passato, che permettono agli spettatori di godersi anche alcuni "dietro le quinte" di eventi ben noti agli appassionati della Franchise, in particolare è dato ampio spazio al modo in cui i Titans, l'organizzazione neo fascista che per un periodo aveva egemonizzato il Governo Federale, hanno cercato di scoprire i segreti dei Tre Bambini, è un importante tuffo nel passato, molto godibile anche a chi non conosca le saghe ma abbia un minimo di interesse all'approfondimento.
Il vero problema del film, che gode comunque di una bella animazione, e di un interessante character design, è l'assenza di un vero approfondimenti sulle altre figure presenti nel film. Sacrificate sia ai flashback, e sarebbe stato sacrificio utile, quanto soprattutto alla necessità di mostrare rutilanti scene d'azione. Questo vale , tanto per quanto riguarda i i "Villain", il Newtype Zoltan Akkanes, pilota principale delle forze di Neo Zeon, è etichettato come un semplice "clone pazzo" di Full Frontal. Gli altri soldati che lo accompagnano sono ridoti al rango di meri "esecutori". QUasi senza volto. Lo stesso per quel che riguarda i "Bravi Ragazzi" delle Forze Federali, appena, appena meglio abbozzati. Tutti veterani delle guerre che si sono combattute nell'ultimo decennio, ma mai che si accenni alle loro esperienze. Alle loro vite. ( appena qualche battuta in più di un'ora e venti di film) E' questo un importante limite del film, o più probabilmente dello stesso Harutoshi Fukui, a cui la dimensione del film forse va un pò stretta.Che sappia delineare, con poche battute, un personaggio è sicuro, basta vedere come ricostruisca in pochi minuti d'animazione il personaggio del ministro Monaghan.
Un altro limite del film sta anche nel ripetere alcuni clichè oramai usurati dell'Universal Century..Anche se cercando di declinarli con tono "Moderno": in particolare la Terra messa in pericolo dalla caduta delle grandi colonie spaziali che la circondano.
Non si tiene per nulla conto di alcune acquisizioni che provengono dal successo di serie recentissime come "Gundam Iron Blooded Orphan". Si conta un po' troppo sulla condiscendenza dello spettatore...
Ma d'altronde non siete qui per celebrare l'Universal Century? E cosa caratterizza al meglio l'U.C. ? ( voci malevole dicono che lo stesso regista Tomino abbia avuto un moto di stizza vedendo l'ennesimo riutilizzo, in cotal guisa, delle Colonie Spaziali).
Eppure la tradizione si perpetua, rinnovandola. E se va benissimo mostrare l'Operazione British meno bene è ripetere lo stesso modulo per organizzare il pirotecnico finale.
Un buon film, sicuramente da vedere dai fan di Gundam. Non un capolavoro. Ma aspettiamo Harutoshi Fukui a prove migliori.