Chi ha bisogno di Tenchi? - La vigilia dell'estate
In questo lungometraggio (che poi tanto lungo non è, dura poco più di un'ora), Tenchi si ritrova ad avere a che fare con una ragazza che si dichiara essere sua figlia! Com'è possibile, è forse arrivata dal futuro? Mentre tutte le donne di Tenchi si chiedono chi sia la madre, la scienziata pazza Washu analizza il DNA della ragazza, ma non riesce a determinare chi sia sua madre, mentre riesce a confermare che Tenchi è veramente il padre. La ragazza inoltre sembra soffrire di amnesia, si ricorda solo che Tenchi è suo padre. Ma le cose potrebbero essere più complesse di quello che sembrano: lei infatti è manovrata da un'entità che vuole vendetta per un fatto accaduto in un passato ormai remoto, molto prima che Tenchi perfino esistesse. Riuscirà il nostro eroe a fermare i progetti di vendetta di questo nuovo nemico?
Questo film di "Tenchi Muyo" uscì in Giappone nell'estate 1997, insieme ad un altro film famoso, quello di "Slayers - La città dei golem", che dura anch'esso poco più di un'oretta. Se il film di "Slayers" è certamente divertente, più o meno come al solito, questo di "Tenchi Muyo" pare un po' troppo frettoloso: è certamente ben realizzato e ha una premessa più che valida, ma viene tutto risolto in fretta e furia, e senza dare troppo spazio all'antagonista principale, a mio avviso. Se fosse stato venti/trenta minuti più lungo, forse sarebbe stato più godibile. Invece ci troviamo di fronte a un film discreto, ma nulla di più. I fan più accaniti di "Tenchi Muyo" probabilmente non possono lamentarsi, è come vedere due episodi OAV messi insieme, in fondo. Per chi invece non conosce ancora bene la saga, forse sarebbe meglio aspettare di aver visto quantomeno le prime due serie OAV, e forse anche la serie TV non guasterebbe. Per quanto forse non sia all'altezza del primo ("Tenchi Muyo in Love"), questo film risulta comunque gradevole, nonostante i difetti, soprattutto per i fan dell'animazione nipponica degli anni '90.
Questo film di "Tenchi Muyo" uscì in Giappone nell'estate 1997, insieme ad un altro film famoso, quello di "Slayers - La città dei golem", che dura anch'esso poco più di un'oretta. Se il film di "Slayers" è certamente divertente, più o meno come al solito, questo di "Tenchi Muyo" pare un po' troppo frettoloso: è certamente ben realizzato e ha una premessa più che valida, ma viene tutto risolto in fretta e furia, e senza dare troppo spazio all'antagonista principale, a mio avviso. Se fosse stato venti/trenta minuti più lungo, forse sarebbe stato più godibile. Invece ci troviamo di fronte a un film discreto, ma nulla di più. I fan più accaniti di "Tenchi Muyo" probabilmente non possono lamentarsi, è come vedere due episodi OAV messi insieme, in fondo. Per chi invece non conosce ancora bene la saga, forse sarebbe meglio aspettare di aver visto quantomeno le prime due serie OAV, e forse anche la serie TV non guasterebbe. Per quanto forse non sia all'altezza del primo ("Tenchi Muyo in Love"), questo film risulta comunque gradevole, nonostante i difetti, soprattutto per i fan dell'animazione nipponica degli anni '90.
Questo secondo film rappresenta un'evidente involuzione rispetto al primo "Tenchi Muyo In Love" e, piuttosto che avvicinarsi a quest'ultimo, è sotto ogni aspetto vicino agli OAV, al punto che, se non fosse per animazioni leggermente più curate, potrebbe senza alcun problema essere preso per uno di essi (che io non amo).
Devo però dire che la storia è sceneggiata bene e introduce un personaggio, quello di Maiyuka, che è riuscito ad entrarmi in simpatia e a strapparmi qualche emozioncina positiva. Inoltre, credo che questo sia l'unico prodotto del franchise in cui Tenchi finalmente mostra del carattere, anche se resta in ogni caso un personaggio che, più che da protagonista, può al massimo fungere da collante per i coprotagonisti che gli ruotano intorno, che bucano lo schermo senza dubbio più di lui.
Ma è nel comparto tecnico e nel mood che questo film perde il confronto con il primo, in quanto quest'ultimo era fortemente caratterizzato da un uso delle gag più misurato e da atmosfere cinematografiche evidenti, date da una grande cura delle animazioni e dei fondali e da una colonna sonora da grande schermo. Tutte caratteristiche, quelle citate, che questo secondo film non possiede.
Se il primo era da 6+, questo è da 6-.
Devo però dire che la storia è sceneggiata bene e introduce un personaggio, quello di Maiyuka, che è riuscito ad entrarmi in simpatia e a strapparmi qualche emozioncina positiva. Inoltre, credo che questo sia l'unico prodotto del franchise in cui Tenchi finalmente mostra del carattere, anche se resta in ogni caso un personaggio che, più che da protagonista, può al massimo fungere da collante per i coprotagonisti che gli ruotano intorno, che bucano lo schermo senza dubbio più di lui.
Ma è nel comparto tecnico e nel mood che questo film perde il confronto con il primo, in quanto quest'ultimo era fortemente caratterizzato da un uso delle gag più misurato e da atmosfere cinematografiche evidenti, date da una grande cura delle animazioni e dei fondali e da una colonna sonora da grande schermo. Tutte caratteristiche, quelle citate, che questo secondo film non possiede.
Se il primo era da 6+, questo è da 6-.
Sorta di commedia harem fantascientifica, che mescola umorismo, personaggi kawaii ("carini"), tradizione e scienze fiction, la saga di Tenchi Muyo (che letteralmente significa "Chi ha bisogno di Tenchi?") ritorna a divertirci con questo secondo lungometraggio, che, diretto da Tetsu Kimura e sceneggiato da Naoko Hasegawa, riprende gli eventi della serie di oav "Ryo-Ohki", a differenza del primo e terzo film, connessi al più recente "Tenchi Universe".
A scatenare una nuova sarabanda di avvenimenti ci pensa una ragazza, Mayuka, che sostiene di giungere dal futuro e rivela di essere la figlia di Tenchi. Ovviamente sia l'interessato, sia le sue due spasimanti Ryoko e Ayeka, vengono immediatamente colti da un attacco di panico, con tutte le esilaranti conseguenze del caso, ma in seguito, gradualmente, accolgono di buon grado la nuova venuta. Le sorprese non sono però finite, dato che una misteriosa figura, celata nell'ombra, sta osservando tutte le loro mosse e potrebbe non avere intenzioni benevole...
Il divertimento è quindi assicurato: la solita mole comica dei personaggi, tutti meravigliosamente caratterizzati, mette lo spettatore al proprio agio e rende scorrevole la visione del film per circa un'ora e mezzo di nostalgica animazione anni '90. Ancora una volta la caratterizzazione dei fondali, la varietà cromatica delle figure e la leggerezza delle musiche compongono un'atmosfera deliziosa, mentre sul fronte narrativo, ci troviamo probabilmente ad un livello inferiore rispetto a ciò che si era visto in "Tenchi Muyo in Love", forse a causa di una carenza di originalità.
In ogni caso si tratta di un titolo che i fan della saga non potranno lasciare affatto in disparte, e anche a coloro che mettono piede per la prima volta nell'universo di Masaki Kajishima, consiglierei di vederlo per farsi quattro risate!
A scatenare una nuova sarabanda di avvenimenti ci pensa una ragazza, Mayuka, che sostiene di giungere dal futuro e rivela di essere la figlia di Tenchi. Ovviamente sia l'interessato, sia le sue due spasimanti Ryoko e Ayeka, vengono immediatamente colti da un attacco di panico, con tutte le esilaranti conseguenze del caso, ma in seguito, gradualmente, accolgono di buon grado la nuova venuta. Le sorprese non sono però finite, dato che una misteriosa figura, celata nell'ombra, sta osservando tutte le loro mosse e potrebbe non avere intenzioni benevole...
Il divertimento è quindi assicurato: la solita mole comica dei personaggi, tutti meravigliosamente caratterizzati, mette lo spettatore al proprio agio e rende scorrevole la visione del film per circa un'ora e mezzo di nostalgica animazione anni '90. Ancora una volta la caratterizzazione dei fondali, la varietà cromatica delle figure e la leggerezza delle musiche compongono un'atmosfera deliziosa, mentre sul fronte narrativo, ci troviamo probabilmente ad un livello inferiore rispetto a ciò che si era visto in "Tenchi Muyo in Love", forse a causa di una carenza di originalità.
In ogni caso si tratta di un titolo che i fan della saga non potranno lasciare affatto in disparte, e anche a coloro che mettono piede per la prima volta nell'universo di Masaki Kajishima, consiglierei di vederlo per farsi quattro risate!
