logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
stefanchenco

Episodi visti: 16/12 --- Voto 7,5
A fine 2023, non sapendo più come fare a pescare anime nuovi da guardare che non mi facessero perdere tempo, ho pensato bene di andarmi a vedere le nomination agli award annuali.
Nel 2018 ho trovato questo "Zombie Land Saga" che, nonostante il soggetto abbastanza ridicolo a mio parere, aveva ottenuto ottime critiche, e devo dire di non essermene pentito, e ora vi racconto il perchè.

P.S. La recensione tiene conto dell'inizio della seconda stagione, più che altro per capire come si sarebbe evoluta la strana scelta narrativa dell'autore.

Regia: 8,5
Non annoia assolutamente, tiene il passo con gli eventi continui che si susseguono abbastanza rapidamente, senza prolungarsi troppo o accelerando dimenticandosi cose per strada. Certo, ci sarebbe molto più da approfondire di questo o quell'altro, ma a fronte di dubbi che rimangono continui in testa per tutta la serie, si alleggerisce la narrazione rendendola più fluida. Vi verrà voglia di guardare un episodio dietro l'altro!

Sceneggiatura: 6,5
È la parte più controversa, viste le varie recensioni e commenti di chi l'ha visto, e a ben ragione.
Si passa dai primi episodi di commedia demenziale a una commedia un pochino più seriosa, poi si mantiene sempre un po' di umorismo che affianca però solamente un approfondimento maggiore dei personaggi e della loro situazione, e si finisce mettendo in campo alcuni indizi che sembrano svoltare verso qualcosa di più serio. Mi sono quindi guardato anche i primi episodi della nuova stagione, per capire dove volessero andare a parare, e il tono è rimasto della commedia umoristica che lascia anche molto spazio ai sentimenti e ai problemi caratteriali delle protagoniste.
Ho notato che non molti hanno apprezzato questo continuo cambio di direzione, e ammetto che, se inizio a guardare una serie pensando che mi farà ridere a crepapelle e poi a metà decide che bisogna far piangere (sto esagerando, non è così grave questo caso), ci rimango male anch'io. Effettivamente, questa storia che di demenziale ha tutto a partire dall'idea di base, poteva andare avanti in mille modi, e si è cercato di mescolarli tutti insieme. Il risultato è qualcosa di strano e difficile da valutare oggettivamente. Non mi sono mai trovato così in difficoltà a dare un voto!

Design: 9
Bello e "vivace", colori accesi, design delle protagoniste accattivante e una buona attenzione ai dettagli ne rendono la visione assolutamente piacevolissima. L'espressività delle protagoniste è decisamente valida, rendono molto le loro emozioni.
C'è chi si lamenta della CGI, ma tranquilli, è usata in pochi spazi limitati e mi pare esagerato sparare a zero solo per forse dieci minuti in tutta la stagione in cui viene usata. In ogni caso, nella seconda stagione è molto migliorata, tranquilli.
Belli anche gli effetti speciali e le animazioni, decisamente una promozione.

Caratterizzazione dei personaggi: 7
Ogni ragazza ha la sua personalità e un modo di fare precisi, senza però cadere negli stereotipi.
Non si arriva a una profondità tale da amare un personaggio piuttosto che un altro, tuttavia si comprenderanno i loro limiti e problemi, riuscendo ad avvicinarvisi nelle varie disavventure quotidiane.
Belli, ma non invadenti, gli spazi lasciati ad alcune delle ragazze in certi episodi.
Odio però il tipo (capirete subito chi), un tizio messo lì solo per far casino. Lo so, è una commedia demenziale e quindi ci sta, molti lo adorano addirittura, ma veramente gli tirerei un cazzotto ogni volta che lo vedo...
In ogni caso, non aspettatevi troppo, ma neanche troppo poco.

Sonoro: 7,5
La sigla di apertura è carina, perlomeno per lo stile delle animazioni che l'accompagna. Carine le musiche composte per la serie.
Lo so che sto recensendo la prima stagione, ma l'apertura della seconda è stata una tale sorpresona che finisce per migliorarne il voto.
Per il resto, le musiche di sottofondo nelle scene o il rumore d'ambiente mi sembrano praticamente assenti.

In definitiva: 7,7
Come ho scritto sopra, la sceneggiatura è la chiave determinante per capire se vi piacerà o meno.
È un anime abbastanza completo, il che è un pregio, il problema è che si presenta come un'altra cosa, deludendo qualcuno.
Se lo state per iniziare senza aver letto l'intro, è molto meglio, non saprete a cosa andrete incontro e ve lo godrete appieno, questo è l'unico consiglio che posso darvi.


 1
HakMaxSalv92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Che trambusto signore e signori! Eventi al limite dell'assurdo e del paradosso, questo è "Zombieland Saga"!

Siamo dinanzi a una serie dagli sviluppi imprevedibili ma anche comici, irriverenti e soprattutto fondamentali per la crescita interiore di ciascuna delle sette protagoniste. Inizialmente esse non hanno la benché minima idea di cosa sia loro successo e, cercando di ricordare a fatica come, dove e perché sia loro successo. Con loro grande stupore scoprono di essere morte, ma, grazie all'aiuto di un manager strampalato e con qualche rotella fuori posto, riescono gradualmente a riacquistare la memoria. Nel corso della loro carriera ciascuna di loro si ritroverà a rivivere gli eventi che hanno preceduto la propria dipartita da questo mondo, e così riaffiorerà la memoria insieme ai ricordi. Così facendo, le ragazze riescono ad accettare l'idea di essere morte, e quindi a ritagliarsi anche uno spazio nei ricordi dei loro cari, siano essi amici, amiche e/o parenti.

L'atmosfera è densa di ilarità, comicità e anche di dubbi, paure, incertezze, insicurezze, che però vengono superate grazie al lavoro e al sostegno di gruppo, dove nessuna viene abbandonata a sé stessa. Alla fine, nonostante tante divergenze, incomprensioni di punti di vista, opinioni, le protagoniste riescono a superare i propri limiti, soprattutto la protagonista Sakura, la quale, avendo avuto un secondo incidente che le ha causato un'amnesia temporanea, riesce comunque a riacquistare la memoria e, grazie al sostegno delle sue amiche e compagne di gruppo, a tirare fuori il suo potenziale inespresso, lasciando tutti a bocca aperta e riproponendosi su richiesta del pubblico stesso ad affermarsi.

La grafica è semplicemente fantastica e priva di sbavature. I colori sembrano ordinari e ben distribuiti, dando una sensazione di quiete e di calma che bilanciano il ritmo dinamico delle scene di ballo e canto, ben illuminate dalle luci di scena del palcoscenico. La colonna sonora poi, essendo una delle principali colonne portanti della vicenda, assume un'importanza vitale ed è caratterizzata da tracce ben impostate e sapientemente collocate, per esprimere gli stati d'animo, gli stati mentali, le emozioni e i sentimenti delle protagoniste.

Ciascuna di esse poi ha una personalità ben distinta. Sakura è quella incerta, che crede che non avrà mai successo per quanto possa impegnarsi. Abbiamo Tae, che ha un lato un po' selvatico, ma la quale, a dispetto di ciò che sembra, si impegna fino in fondo. Abbiamo poi Saki, ragazza grintosa, energica e con la testa sulle spalle. Poi abbiamo Ai, ragazza abbastanza determinata, ma con la paura dei fulmini, poiché è a causa di un fulmine che è morta; Junko, la quale invece è morta in un incidente aereo e la quale ha una percezione distaccata nella relazione tra idol e pubblico. Poi abbiamo Yugiri, una cortigiana con un certo sex appeal e una certa classe, e quindi dalle maniere e temperamento composti. Infne abbiamo Masao o Lily, una specie di bambina la quale aveva un futuro come attrice. Tutte loro avevano la stoffa per farcela, ma hanno avuto incidenti che le hanno bloccate e/o uccise.

Forse la trama vuole essere una sorta di avvertimento a non lasciarsi andare, a non arrendersi alle prime difficoltà e a credere in sé stessi, o sé stesse in questo caso. La strada per il successo non è quasi mai in discesa, ma sempre in salita. Personalmente la storia è molto comica, irriverente e demenziale, ma con il passare degli episodi essa comincia ad assumere tratti più seri e distaccati che lasciano intravedere la vera essenza della medesima. Le protagoniste subiscono un'evoluzione, un cambiamento, e questo lo vediamo nell'evoluzione della loro amicizia. I generi musicali che poi vengono trattati sono molteplici, si va dal death metal fino al rap e al pop. Bellissime sono comunque le gag comiche in cui le protagoniste e i personaggi secondari sono coinvolti.


 2
EmJAM

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Ho iniziato a vedere "Zombie Land Saga" per noia, in quanto cercavo un anime breve e leggero da guardare in un pomeriggio, per passare un po' il tempo. Mi sono imbattuta in questa serie su Crunchyroll qualche anno fa e devo dire che l'ho apprezzata più di quanto mi sarei mai aspettata. Non si tratta del mio genere preferito, e il fatto che il mio voto sia un 8 dimostra quanto l'anime in questione sia riuscito a intrattenermi piacevolmente.

Inizialmente di carattere demenziale, verso la fine inizia a rivelare un lato sempre più profondo, e i personaggi vengono approfonditi in maniera abbastanza soddisfacente (fatta eccezione per Tae e Yugiri, ma spero di saperne di più una volta che avrò recuperato la seconda stagione).
Il character design mi piace da morire e rispecchia perfettamente le epoche in cui le protagoniste hanno vissuto. Doppiaggio apprezzatissimo, soprattutto per la presenza di Miyano Mamoru nel cast, che riesce a dare una caratterizzazione stravagante ed esilarante al personaggio di Kotaro. Anche la musica, che ha un ruolo centrale nella serie, non è male, ma non mi è piaciuta particolarmente.

Consigliato se volete vedere qualcosa di leggero e avete un pomeriggio libero da dedicare a delle idol zombie.


 1
J D

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Seppure sia definito "commedia" per il genere di anime, la commedia la troviamo nei primi sei episodi, per poi sbiadire in un dramma sempre più intenso, con una conclusione che a tutti gli effetti è un concerto di emozioni. Ma ormai la risata che ti ha invogliato ad andare avanti a vedere la serie è nascosta da una storia ricca di ricordi del passato e discorsi incoraggianti.

Per quanto riguarda la trama, la storia segue sei ragazze zombie lungo la strada per diventare idol; e se l'idea sembra assurda, la serie non è da meno. L'assurdità delle situazioni e le esagerazioni degli avvenimenti sono una risata assicurata, e il tutto è sostenuto da dei personaggi perlopiù simpatici e da canzoni che sono decisamente belle. Tutto cambia nella seconda parte della serie, come già anticipato nell'introduzione, quando la commedia passa ad essere secondaria... o terziaria, dando spazio ad altri temi che fanno andare avanti la storia vera e propria - non che la storia fosse veramente necessaria. In fondo, se avesse continuato con lo stesso genere comico dall'inizio alla fine, avrebbe riscosso molto più successo.
E quindi, in tutta la seconda parte dei dodici episodi, scopriamo le cause della morte delle ragazze-zombie e finalmente il motivo per qui Kotaro le ha create.

Per quanto riguarda la commedia, nulla da ribadire sulla qualità in questo ambito. Seppur spesso riciclano lo stesso modo di tirar fuori la risata dallo spettatore, riescono comunque a dare quella freschezza o inaspettata situazione che finisce col risultare divertente. Stiamo parlando di zombie, quindi la fantasia su cui possono lavorare è immane. E decisamente ci sono riusciti abbondantemente nell'intento. Kotaro (che potremmo definire il manager delle zombie-idol), nonostante il suo modo di essere comico è semplicemente di urlare in faccia alle ragazze, ogni volta garantisce almeno un sorriso. Tae invece è la carta vincente della commedia! Tra finire a pezzi e tentare di mangiare qualsiasi cosa, riesce a bollare il termine commedia per questo anime.

Per quanto riguarda le canzoni, trattandosi di un anime che segue delle idol, le canzoni sono fondamentali e spaziano ampiamente tra i generi, partendo con un primo brano death metal, per poi girare attorno al rock, pop, dance e rap in base alle caratteristiche della cantante principale o per la situazione in cui le protagoniste si trovano. Le canzoni sono una più bella dell'altra e ben diverse tra di loro. Certo, alcune sono facilmente dimenticabili, ma qui è questione di gusti. Personalmente, la canzone finale "Flag wo Hatamekasero" e "Atsuku Nare" sono assolutamente le più apprezzabili.
Non posso dire altrettanto della opening. La peggiore sia come brano sia come video, era proprio inguardabile. Va bene che la serie è demenziale, ma la opening per quanto assurda non aveva nulla a che fare con la serie stessa. Scene buttate a caso che andavano a ritmo di musica, che per buona parte era addirittura parlata...

Per quanto riguarda i personaggi, i personaggi principali intesi come le ragazze-zombie e Kotaro sono sempre risultati piacevoli e bilanciati tra di loro. Non erano i tipici personaggi stereotipati, dopotutto abbiamo una cortigiana dei tempi passati e una teppista biker, oltre a una dodicenne con un inaspettato segretino. Tae rimane l'unica ragazza a non recuperare la sua umanità e continua a comportarsi come una zombie, e ciò la rende la più divertente ma anche la più tenera nei tentativi di essere d'aiuto con i suoi versi gutturali. Le altre ragazze sono abbastanza semplici e ognuna si caratterizza per essere più solare, più geniale o più timida, ma comunque lontano dall'essere un semplice personaggio stereotipato. Le definirei persone normali, anche se di normale non c'è più nulla, essendo delle zombie... Rimane Kotaro, che, nonostante sembri uno squilibrato, è in fondo un personaggio con un cuore tenero; rimane un genio nel gestire un gruppo idol ed è un mago coi trucchi (make-up). E d'altra parte così rimbambito non può essere, essendo riuscito a trasformare in zombie delle ragazze di varie epoche, quando in Giappone si tende a cremare i defunti...

Per quanto riguarda il disegno, non definirei il disegno tra i più eccellenti, ma nemmeno gli darei un voto negativo. I volti non sempre sembravano ben definiti, e ogni tanto i menti dei personaggi tendevano ad essere troppo appuntiti. In versione zombie mi è piaciuto molto come ognuna aveva visibilmente la causa della sua morte. Sakura, ad esempio, ha ben visibilmente la sua cicatrice sulla fronte, mentre le altre... spoiler, non lo dico!
Purtroppo hanno deciso di buttare dentro la CGI nei balletti dei concerti, che sono risultati orridi... per fortuna non duravano molto, e le canzoni coprivano i difetti dell'animazione.

Per quanto riguarda il voto, in conclusione la serie è stata decisamente piacevole da guardare, e ho assolutamente apprezzato la comicità e le canzoni della serie (la voce di Junko nel cantato è fenomenale). Mi è dispiaciuto che la seconda parte della serie non abbia avuto la stessa potenza della prima e, seppure il finale è stato apprezzabile, trovo che si è discostato troppo dalla comicità e leggerezza caratterizzante della prima parte. Chiaramente si tratta di un parere personale, ma tutto il dramma della seconda parte non lo ritenevo così necessario, ed è risultato molto spinto.
Troppe domande sono ancora in attesa di risposta, che arriverà quest'anno (2021), quando uscirà la seconda stagione. A dirla tutta, sono emozionato all'idea di continuare la serie, e non vedo l'ora che si possa vedere la continuazione.


 0
Kotaibushi

Episodi visti: 3/12 --- Voto 4
Premetto che questo non è assolutamente il mio genere preferito, però ogni tanto ne guardo qualche esponente per farmi qualche risata e staccare un po' la spina, ma in questo caso davvero non sono riuscito ad andare oltre al terzo episodio, è tutto fin troppo mediocre e deludente.

Ho trovato la storia, fin dalla prima puntata, piuttosto noiosa e per nulla coinvolgente; non che mi aspettassi chissà cosa, però, ad essere sincero, non è riuscita a farmi ridere nemmeno mezza volta, ho trovato tutto molto pesante e ho visto solo ragazzine zombie che tentano di fare le idol senza motivo, comandate da un pazzo che urla a squarciagola per ogni minima cosa.

So che non è corretto valutare un anime dopo solo pochi episodi, però in questo caso proprio non riesco a proseguirlo, trovo tutto troppo noioso, e non mi sento per nulla interessato al continuo, e reputo che proseguirlo sia solo per me una grossa perdita di tempo.

Voto parziale: 4


 0
maxcristal1990

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Sakura, ragazza molto ambiziosa, un giorno, quando sta uscendo per un provino, viene investita, morendo. Si risveglierà in un gruppo di ragazze zombie di diverse epoche. L'uomo che ha risvegliato tutte queste ragazze sotto forma di zombie le ha scelte per formare un gruppo di idol di élite che lui stesso preparerà. Le ragazze, una volta abituate alla nuova forma, porteranno avanti questo progetto, camuffando la loro vera natura con dei trucchi ben appropriati. Sakura ha perso la memoria e, quando le tornerà, avrà seri problemi.

Carino! È un anime musical da ragazzine, con storia molto intrigante. Ci sono dei tratti che hanno colpito pure me, anche se non è indirizzato al mio target: vedere la vita precedente delle zombie, quando erano umane, non è stato poi così male. La ragazza morta per un fulmine sul palcoscenico proprio non ci sta, però va beh. Dopo un po' mi è venuto a noia, e ripeto che non credo che sia indirizzato a un pubblico maschile della mia età. Capisco che a una bambina di quindici anni può piacere questo tipo di roba: grafica ok, dialoghi ok e ovviamente song da tutte le parti, visto che gran parte della serie cantano. Sufficiente.


 3
npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Dopo il grandissimo successo ottenuto da “Love Live!” prima e da “Love Live! Sunshine!!” dopo, era più che logico attendersi la programmazione di una terza serie che cercasse di sfruttare il grande interesse che il pubblico aveva dimostrato sull’argomento. Ed è così che nasce questo “Love Die”, terzo capitolo della fortunata saga in cui la nuova formazione di idol è costituita da un gruppo di arzille zombie, che decidono di lanciarsi nel mondo dello spettacolo per salvare il loro cimitero dalla chiusura.
Ovviamente sto scherzando: questo anime non ha assolutamente nulla a che fare con “Love Live!”. Quindi anche l’assurda idea di creare un gruppo di idol composto da zombie era chiaramente una mia invenz... Ah no, quello è vero; non c’è nessun cimitero da salvare, ma le zombie canterine ci sono davvero.
“Zombie Land Saga” è, senza dubbio, uno degli anime più strani che abbia mai visto: l’idea di base è decisamente folle, e non c’è da stupirsi se è riuscita a catturare la curiosità di così tanti spettatori: io stesso mi sono avvicinato all’anime perché avevo voglia di capire in che modo l’autore avrebbe giustificato il verificarsi di un evento così strampalato. Si tratta di una forma di curiosità, però, abbastanza debole, destinata ad esaurirsi nel giro di un paio di episodi, se la sceneggiatura non riesce a rinnovarla episodio dopo episodio. Ma contrariamente alle mie poche aspettative “Zombie Land Saga” si è rivelato un anime dotato di una sua solidità, e che è riuscito a dimostrare che è possibile intrattenere lo spettatore per dodici episodi con una storia di zombie che si impegnano per diventare delle idol.

Ma andiamo più sullo specifico e cominciamo col dare qualche cenno sulla trama.
Minamoto Sakura è una studentessa delle superiori che coltiva il sogno di diventare una idol di successo. Un bel giorno, però, il suo entusiasmo le gioca uno scherzo fatale: esce di casa di corsa e non nota l’arrivo di un camion che la investe, uccidendola sul colpo. Fine della storia? Macché, siamo appena all’inizio. Sakura, infatti, si risveglia in una casa dall’aspetto inquietante e non ricorda nulla né del suo passato né di come era arrivata in quel posto. Lo spavento iniziale avrebbe lasciato presto il posto al terrore, quando Sakura scoprirà che la casa è infestata dagli zombie. Ed è a questo punto che entra in scena Kotaro Tatsumi, uno strambo tizio con gli occhiali da sole e con della seppia essiccata nel taschino della giacca che, dopo averle fatto notare che anche lei è in realtà una zombie, comunica a Sakura il suo piano: salvare la prefettura di Saga dallo spopolamento portando al successo un gruppo di idol costituite esclusivamente da zombie.

Dal mio punto di vista la sceneggiatura di “Zombie Land Saga” può essere divisa in tre parti: la parte demenziale, la parte relativa all’allenamento e la parte relativa al recupero dei ricordi.
La parte demenziale è quella in cui l’assurdità della situazione proposta viene sfruttata come elemento comico. Se metti sette zombie su un palco, o fai un horror oppure cerchi di fare ridere, una terza possibilità non c’è; e l’effetto, specie nei primi episodi, è davvero notevole. L’unico rimprovero che posso fare a questa parte è che è stata sfruttata troppo poco: l’anime cercherà sempre di proporre elementi comici di questo tipo, però, alla lunga, finisce per preferire le altre due parti a questa, e non è sempre una buona idea.
La parte relativa all’allenamento è quella che mi è piaciuta di meno. L’idea che bisogna sgobbare pure dopo la morte l’ho trovata piuttosto fastidiosa; ma a parte questa spiacevole sensazione c’è da dire che non ha molto senso proporre un cast di zombie, se poi le si fa comportare come delle ragazze normali. Se si vuole celebrare ancora una volta l’importanza del lavoro e la fatica necessaria per il perseguimento di certi obiettivi, non è necessario usare delle persone morte.
La parte relativa al recupero dei ricordi, infine, è quella che mi è piaciuta di più. Il racconto del passato delle ragazze non ha certamente quella tragicità che possiamo trovare invece in una serie drammatica, e non poteva essere altrimenti; questo, però, non rende queste storie meno interessanti. Al contrario, lo spettatore diventerà, andando avanti con gli episodi, sempre più curioso di scoprire cosa si nasconde dietro questa strana storia.

Altro elemento da valutare positivamente sono i personaggi. Il cast è davvero ampio, e ovviamente ci saranno elementi che risulteranno più gradevoli e altri meno; ma, se dovessi cercare la pecora nera, non credo che riuscirei a trovarla. Le caratterizzazioni, a mio avviso, sono tutte di buon livello, almeno tenendo conto del tipo di anime che si voleva realizzare.

Per quanto riguarda il livello grafico, non ho particolari lamentele da fare: i disegni, specie quelli delle ragazze, mi sono piaciuti. Molto più complesso il discorso “colonna sonora”: essendo un gruppo di idol, canteranno diverse canzoni; se proprio devo espormi, direi che quella che mi è piaciuta di più è la prima, quella heavy metal, per capirci.

In definitiva, “Zombie Land Saga” è un buon anime, capace di garantire allo spettatore alcune ore di “macabro” divertimento. Non aspettatevi troppo, però: i difetti evidenziati in precedenza, infatti, mi rendono maggiormente incline a una valutazione più moderata. Resta comunque una piacevole sorpresa, specie se si tiene conto delle folli premesse su cui si basa.


 5
Nox

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
"It’s a go! Go, go, go, go, go, go, go, go, go, go, go, go, go!"

"Zombie Land Saga" è un anime di dodici episodi andato in onda da ottobre a dicembre 2018.

Sette ragazze provenienti da luoghi e epoche diverse del Giappone si risvegliano in un edificio abbandonato, per scoprire di essere state riportate in vita da Kōtarō Tatsumi, il quale vuole trasformarle in un gruppo di idol di successo per salvare dall'oblio la prefettura di Saga. Inizia così la nuova vita delle ragazze-zombie fra canzoni, performance, sparatorie, perdite di memoria e, in generale, follia allo stato puro.

Quando lessi la trama dell’anime e vidi per la prima volta il trailer, ero sicura di aver finalmente trovato il degno erede di "Osama Game", un anime trash, fatto male e senza alcun senso. Uscì, poi, un secondo articolo nel quale si leggeva che ai Giapponesi andati a vedere in anteprima il primo episodio non solo era piaciuto, ma ne erano rimasti entusiasti. Dall'alto del mio piedistallo, e con sguardo sprezzante alla Meryl Streep ne "Il Diavolo veste Prada", li giudicai pazzi, e mi preparai alla visione dell’anime sicura di abbandonarlo dopo pochi minuti o di vedere l’intera serie per poi demolirla a fine stagione.
Immaginate, dunque, il volo che ho fatto quando il suddetto piedistallo si è sgretolato sotto le mie risate incontrollate dopo la prima puntata. Ho cominciato a ridere dopo il primo minuto e non mi sono fermata fino alla fine dell’episodio. Non solo mi sono dovuta ricredere, ma sono rimasta sinceramente sorpresa, perché non mi aspettavo nulla del genere. Il trend positivo è poi continuato nella puntata successiva, l'anime sembrava davvero una parodia ben riuscita, e introduceva generi musicali, quali il death metal e il rap, mai associati agli idol prima d'ora. Credevo, a questo punto, di aver trovato l’anime della stagione. Poi, però, è arrivato il terzo episodio, e da lì in avanti le zombie si sono trasformate in "vere" idol con canzoni e balli e sorrisi e tutto quello che ti aspetteresti da una serie del genere, perdendoci, in definitiva, sia in originalità che in comicità.
Con questo non voglio dire che l’anime sia brutto, anzi. È demenziale al punto giusto, esilarante in alcuni momenti, certamente vale la pena guardarlo, se si vuole vedere qualcosa di rilassante senza impegno. Considerando, inoltre, che le ragazze sono zombie che devono nascondere la loro vera natura agli spettatori e ai finanziatori, si aprono potenzialità comiche infinite e situazioni che superano abbondantemente i limiti dell’assurdo. Semplicemente, se avessero osato e non fosse venuto meno il coraggio e la fantasia, avrebbero potuto renderlo un prodotto una spanna superiore agli altri.

Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti simpatici, in particolare Kotaro, il manager, che, fra un abuso verbale e un concerto dell’ultimo minuto, sprona le ragazze ad essere la migliore versione (deceduta) di sé stesse. Sakura, poi, è il vero cuore del gruppo, si impegna davvero tantissimo, ma la sua sfortuna è così leggendaria, da costringere Meredith Grey e Sansa Stark a inchinarsi e uscire di scena. Ma, in generale, ad ognuna delle ragazze viene lasciato il proprio spazio per brillare e soprattutto mostrare come sono morte, e, credetemi, le persone normali non muoiono in questi modi.

Dal punto di vista del comparto tecnico, il chara mi è piaciuto, ma devo per forza citare la CGI inguardabile durante le esibizioni delle ragazze. Veramente cominciano a sanguinare gli occhi a un certo punto. Il doppiaggio invece mi è piaciuto tantissimo, in particolare Mamoru Miyano nei panni di Kotaro fa un lavoro eccezionale.

Per quanto riguarda l’ultimo episodio, può essere sicuramente considerato un finale di serie, ma lascia comunque alcune questioni in sospeso e una porticina aperta per una possibile seconda stagione.

Riassumendolo in una frase o meno: "La vera essenza di un idol si manifesta di fronte alla morte, letteralmente"