Lilli un guaio tira l'altro
Nonostante Go Nagai abbia rivolto la maggior parte delle sue opere ad un pubblico maschile, questa serie, insieme a Cutey Honey, è stata concepita per un pubblico femminile e narra le belle e divertenti avventure di due ragazze dotate di poteri magici, le quali vengono sulla Terra dal un mondo lontano, chiamato fabulandia, per compiere qualcosa di simile a un tirocinio. In alternativa sono ragazze normali a cui sono stati affidati dei poteri, ai quali possono ricorrere grazie all'uso di oggetti magici.
Lilly un guaio tira l'altro è stato uno dei primi successi della sua categoria, la quale include fra le altre l'incantevole Creamy e molte altre serie fino ad arrivare a Sailor Moon. Ricordo che in questa serie mi divertivano molto le avventure delle due simpatiche protagoniste e in essa si alternavano momenti divertenti e momenti un po' più drammatici, il tutto però senza risultare né troppo banale e né tanto meno troppo noioso. Da notare il character design, che risulta molto accurato e innovativo per l'epoca in cui è stato prodotto.
Lilly un guaio tira l'altro è stato uno dei primi successi della sua categoria, la quale include fra le altre l'incantevole Creamy e molte altre serie fino ad arrivare a Sailor Moon. Ricordo che in questa serie mi divertivano molto le avventure delle due simpatiche protagoniste e in essa si alternavano momenti divertenti e momenti un po' più drammatici, il tutto però senza risultare né troppo banale e né tanto meno troppo noioso. Da notare il character design, che risulta molto accurato e innovativo per l'epoca in cui è stato prodotto.
Avete mai desiderato avere un'amica? Una di quelle speciali, particolari, fuori dal comune? Una che vi salvi dai guai, e che vi accompagni dappertutto con la propria vivacità e particolarità, come se fosse una sorella?
Ebbene, se cercate una persona del genere, la troverete a casa di Mirtilla, o in giro a giocherellare e a combinare guai a più non posso. Al solo grido di "LILLI", la troverete al vostro fianco, ma solo se vi chiamate Mirtilla, è ovvio!
Lilli, la frizzante ed egocentrica ragazza magica, non è una video girl e non salta fuori dalle videocassette per accompagnare i ragazzi che l'hanno tirata fuori da lì, ma accompagna la sua amica Mirtilla per ringraziarla di averla lasciata uscire da un libro, o meglio, dal regno di Fabulandia, il terribile regno del quale lei è la principessa ma nel quale non vuole assolutamente restare.
Un giorno, e non un giorno casuale, proprio il giorno in cui Suzie, la sua migliore amica, parte senza salutarla e dirle addio, il giorno del suo compleanno, Mirtilla riceve in regalo dal padre, un baffuto e paffuto impiegato, un libro che in mattinata aveva notato in una libreria e l'aveva attirata.
Da questo libro, che sembra essere l'oggetto magico della storia, Lilli riesce magicamente a uscire, materializzandosi nel mondo reale (dell'anime si intende); da questo momento cominciano le sue bizzarre avventure quotidiane in compagnia di Mirtilla, la ragazza che riesce a liberarla e dalla quale si reca a vivere, facendo una magia, facendo credere ai suoi genitori di essere una sorella che viveva lontano da loro.
Iscrivendosi a scuola, Lilli conosce tantissimi amici, s'innamora di un ragazzo, rifiutando l'amore di Tritolo, il capobanda di un trio di pasticcioni che non ammette di avere una cotta per entrambe le ragazze (Lilli e Mirtilla), e vive ogni giorno avventure all'insegna dell'amicizia e della magia, cosa che riesce a fare muovendo le dita e capendo che la lealtà è sempre la via migliore per risolvere ogni problema.
I personaggi in Italia sono stati tutti ribattezzati e per questo la magica Tickle è diventata Lilli, l'educata Tiko è stata chiamata Mirtilla, mentre Donta è stato rinominato Tritolo.
Il character design dell'opera è più che simpatico, a partire dalla protagonista che assomiglia moltissimo a Usagi di Sailor Moon, pur non trattandosi assolutamente di un plagio, dal momento che questa serie è degli anni '70, mentre la mitica eroina è degli anni '90. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e trasmettono ironia da tutti i pori, a partire dalle due protagoniste, caratterialmente diverse, fino al trio di Tritolo che ne combina sempre di tutti i colori, passando per il maestro, che ha una cotta per la sua affascinante collega, e per la vera sorella minore di Mirtilla, che sembra avere dei dubbi nei confronti di Lilli.
L'anime ha una grafica fatta di colori caldi, spesso deformata ma adeguata al target per cui è stata pensata, che sembra rifarsi molto al manga originale del celebre Go Nagai, che dopo tutti i suoi robot è riuscito a sfornare una magica amicona per tutti.
Per le musiche, si può dire che la Toei ci abbia azzeccato nello sceglierle, anche se girano delle voci che dicono che la musica dell'anime che abbiamo sentito noi italiani sia diversa da quella originale giapponese.
In definitiva la serie è una commediola buona, fatta di buoni propositi ed episodi bizzarri, fatti per esser visti, senza far annoiare chi li vede, e anche se in alcuni punti sembra leggermente ammaccata, è così magica da far piacere a tutti.
Ebbene, se cercate una persona del genere, la troverete a casa di Mirtilla, o in giro a giocherellare e a combinare guai a più non posso. Al solo grido di "LILLI", la troverete al vostro fianco, ma solo se vi chiamate Mirtilla, è ovvio!
Lilli, la frizzante ed egocentrica ragazza magica, non è una video girl e non salta fuori dalle videocassette per accompagnare i ragazzi che l'hanno tirata fuori da lì, ma accompagna la sua amica Mirtilla per ringraziarla di averla lasciata uscire da un libro, o meglio, dal regno di Fabulandia, il terribile regno del quale lei è la principessa ma nel quale non vuole assolutamente restare.
Un giorno, e non un giorno casuale, proprio il giorno in cui Suzie, la sua migliore amica, parte senza salutarla e dirle addio, il giorno del suo compleanno, Mirtilla riceve in regalo dal padre, un baffuto e paffuto impiegato, un libro che in mattinata aveva notato in una libreria e l'aveva attirata.
Da questo libro, che sembra essere l'oggetto magico della storia, Lilli riesce magicamente a uscire, materializzandosi nel mondo reale (dell'anime si intende); da questo momento cominciano le sue bizzarre avventure quotidiane in compagnia di Mirtilla, la ragazza che riesce a liberarla e dalla quale si reca a vivere, facendo una magia, facendo credere ai suoi genitori di essere una sorella che viveva lontano da loro.
Iscrivendosi a scuola, Lilli conosce tantissimi amici, s'innamora di un ragazzo, rifiutando l'amore di Tritolo, il capobanda di un trio di pasticcioni che non ammette di avere una cotta per entrambe le ragazze (Lilli e Mirtilla), e vive ogni giorno avventure all'insegna dell'amicizia e della magia, cosa che riesce a fare muovendo le dita e capendo che la lealtà è sempre la via migliore per risolvere ogni problema.
I personaggi in Italia sono stati tutti ribattezzati e per questo la magica Tickle è diventata Lilli, l'educata Tiko è stata chiamata Mirtilla, mentre Donta è stato rinominato Tritolo.
Il character design dell'opera è più che simpatico, a partire dalla protagonista che assomiglia moltissimo a Usagi di Sailor Moon, pur non trattandosi assolutamente di un plagio, dal momento che questa serie è degli anni '70, mentre la mitica eroina è degli anni '90. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e trasmettono ironia da tutti i pori, a partire dalle due protagoniste, caratterialmente diverse, fino al trio di Tritolo che ne combina sempre di tutti i colori, passando per il maestro, che ha una cotta per la sua affascinante collega, e per la vera sorella minore di Mirtilla, che sembra avere dei dubbi nei confronti di Lilli.
L'anime ha una grafica fatta di colori caldi, spesso deformata ma adeguata al target per cui è stata pensata, che sembra rifarsi molto al manga originale del celebre Go Nagai, che dopo tutti i suoi robot è riuscito a sfornare una magica amicona per tutti.
Per le musiche, si può dire che la Toei ci abbia azzeccato nello sceglierle, anche se girano delle voci che dicono che la musica dell'anime che abbiamo sentito noi italiani sia diversa da quella originale giapponese.
In definitiva la serie è una commediola buona, fatta di buoni propositi ed episodi bizzarri, fatti per esser visti, senza far annoiare chi li vede, e anche se in alcuni punti sembra leggermente ammaccata, è così magica da far piacere a tutti.