Plastic Little
"Plastic Little" non è certo un titolo rilevante. La durata dell' OAV e l'esiguità della trama non ne fanno un anime da conoscere o quantomeno da vedere a qualsiasi costo ma, tuttavia questi quaranta minuti di animazione fluiscono senza problemi a dispetto degli evidenti cliché ostentati nei contenuti.
Si tratta di una storia d'ambientazione fantascientifica di rango tutt'altro che elevato e che offre il minimo indispensabile per raggiungere la sufficienza. Le cose vanno meglio invece per quanto riguarda l'aspetto tecnico, decisamente superiore rispetto alla sceneggiatura.
La storia narra dell'avvenente teenager Teeta,la quale, dopo la morte del padre, si ritrova alla guida della "Chaca Maru", un'astronave di petshop hunter (cacciatori di animali). Il suo compito è quello di catturare le balene spaziali, dette "balene nuvola", poiché vagano nell'oceano di nuvole, così come altri stravaganti animali provenienti da tutta la galassia. Il lavoro è ovviamente molto pericoloso e ai suoi normali rischi si aggiungono alcuni imprevisti.
[<b>ATTENZIONE! SPOILER </b>]
Per esempio l'incontro con Elise, altra bella fanciulla che ha problemi con il leader militare Gaizel e che viene aiutata dalla ciurma di Teeta.
[<b>FINE DELLO SPOILER</b>]
L'anime punta molto sul sex appeal delle protagoniste femminili, come d'altra parte accade nel manga da cui è stato tratto e che porta la firma di uno dei più abili disegnatori di bellezze nipponiche: Satoshi Urushihara.
Le scene di nudo si ripetono a go go senza però infastidire; d'altra parte la cura dei disegni è splendida e ciò non riguarda solo la fisionomia dei personaggi. Ogni elemento dello scenario è infatti ben raffigurato. Inoltre vi è uno sfoggio di colori altrettanto belli e ben scelti. Insomma, in questa piccola opera ritroviamo un'ottima qualità audiovisiva, propria degli anni Novanta, congiunta ad una carenza di originalità che comunque non guasta il prodotto finale.
Si tratta di una storia d'ambientazione fantascientifica di rango tutt'altro che elevato e che offre il minimo indispensabile per raggiungere la sufficienza. Le cose vanno meglio invece per quanto riguarda l'aspetto tecnico, decisamente superiore rispetto alla sceneggiatura.
La storia narra dell'avvenente teenager Teeta,la quale, dopo la morte del padre, si ritrova alla guida della "Chaca Maru", un'astronave di petshop hunter (cacciatori di animali). Il suo compito è quello di catturare le balene spaziali, dette "balene nuvola", poiché vagano nell'oceano di nuvole, così come altri stravaganti animali provenienti da tutta la galassia. Il lavoro è ovviamente molto pericoloso e ai suoi normali rischi si aggiungono alcuni imprevisti.
[<b>ATTENZIONE! SPOILER </b>]
Per esempio l'incontro con Elise, altra bella fanciulla che ha problemi con il leader militare Gaizel e che viene aiutata dalla ciurma di Teeta.
[<b>FINE DELLO SPOILER</b>]
L'anime punta molto sul sex appeal delle protagoniste femminili, come d'altra parte accade nel manga da cui è stato tratto e che porta la firma di uno dei più abili disegnatori di bellezze nipponiche: Satoshi Urushihara.
Le scene di nudo si ripetono a go go senza però infastidire; d'altra parte la cura dei disegni è splendida e ciò non riguarda solo la fisionomia dei personaggi. Ogni elemento dello scenario è infatti ben raffigurato. Inoltre vi è uno sfoggio di colori altrettanto belli e ben scelti. Insomma, in questa piccola opera ritroviamo un'ottima qualità audiovisiva, propria degli anni Novanta, congiunta ad una carenza di originalità che comunque non guasta il prodotto finale.
Questo anime già di per sé non è niente di eccezionale, ma ha due difetti che lo affossano del tutto: la trama non ha niente di originale e ci sono scene di nudo sconvenienti e gratuite.
E' una storiellina di fantascienza con una ragazza dagli occhi ipertrofici e pieni di brillantini, con il padre scienziato e un super-cattivo da uccidere.
Che dire? E' anche piuttosto corto ma, lo confesso, non sono riuscito a vederlo fino in fondo e ciò non mi è capitato spesso. Non dico che sia da buttare del tutto, è solo che non è il mio genere.
E' una storiellina di fantascienza con una ragazza dagli occhi ipertrofici e pieni di brillantini, con il padre scienziato e un super-cattivo da uccidere.
Che dire? E' anche piuttosto corto ma, lo confesso, non sono riuscito a vederlo fino in fondo e ciò non mi è capitato spesso. Non dico che sia da buttare del tutto, è solo che non è il mio genere.
