Machikado Mazoku
Oddio... non so proprio come introdurre questo anime.
Non essendo mai stato fan dei maho shojo, non mi sono mai approcciato al genere, e a dir la verità non sapevo neanche che quest'opera fosse un maho shojo; parto completamente sprovvisto di qualsiasi conoscenza in merito, visto che i miei unici contatti con il genere risalgono a qualche puntata di "Sailor Moon" e qualche puntata di "Magica Doremì".
Allora... la storia inizia con Yoshida Yuko, una quindicenne parecchio imbranata, che letteralmente si sveglia una mattina e scopre che le sono spuntate delle corna e una coda da demone minore. Da sua madre, l'altrettanto imbranata Seiko, la ragazza scoprirà di essere l'erede di un clan demoniaco finito in rovina, nel quale tutti i suoi componenti hanno i loro poteri sigillati e sono condannati a una vita di povertà e di scomodità. Tramite l'intercessione di Lilith, la capostipite di tale clan, Yuko, la quale sarà soprannominata "Shamiko" dalle sue amiche, viene convinta che, per salvare la sua famiglia dalla sventura alla quale è stata condannata, dovrà uccidere e utilizzare il sangue di una maga, per spezzare il sigillo posto sul suo clan.
A primo impatto la trama si presenta anche bene, interessante e con un incipit che può portare a momenti molto avvincenti, tuttavia il tutto viene affrontato in maniera parodistica del genere: Yuko è debole sia fisicamente che psicologicamente, ed è incapace di sfruttare qualsiasi suo potere, i quali finiranno all'atto pratico solo per aumentare leggermente le sue capacità, rendendola di fatto un demone solo perché adesso ha corna e coda.
La sua rivale Chiyoda Momo, la quale diventerà poi un'amica fraterna, si presenta invece come una maga estremamente potente ed esperta, e dal carattere introverso e silenzioso, la quale subito capisce le scarse abilità di Yuko e, addirittura, si offre di aiutarla a diventare più forte, tramite metodi poco ortodossi per una ragazza fragile come lei.
La serie, oltre a parodizzare il genere maho shojo, ci mostra il rapporto di sorellanza che si viene a creare fra le due: Momo prende Yuko sotto la sua ala, vedendola un po' come una sorella minore e nient'affatto come un'acerrima rivale, cosa che invece è per Yuko all'inizio, fino a che anche lei non inizierà a vederla come una sorella. Le due saranno circondate da bizzarri personaggi come Anri, grande amica di Yuko, la stessa madre di quest'ultima Seiko, e infine Lilith, rappresentata da una statuetta che infonde così tanta simpatia, che la vorrei sul comodino della mia stanza.
Le gag comiche, sebbene siano molto esagerate, sono carine, soprattutto con l'aggiunta di Mikan, un'altra maga abbastanza imbranata nonché amica di infanzia di Momo. Il resto dei personaggi è carino, sebbene non siano nulla di eccezionale.
Su questo lato, davvero non so che dire. Mi ha scucito risate qui e lì, ma sento che, se la storia non fosse stata parodistica, avrebbe potuto offrire un'ottima narrazione dei personaggi. Il potenziale per creare qualcosa di avvincente, specialmente nelle due protagoniste, c'era eccome.
Metto la sufficienza qui sulla fiducia.
Il lato tecnico è molto molto carino, infatti il design di Yuko "versione demoniaca" è stato il personaggio che mi ha spinto a visionare la serie. I colori sono vividi, i personaggi accattivanti e le animazioni sono molto belle e divertenti, specialmente quelle della coda di Yuko.
Il lato sonoro è molto anonimo, praticamente non posso citare alcun brano di significativa importanza, e lo stesso anonimato si può dire dell'opening e dell'ending.
"Machikado Mazoku", un anime che davvero non saprei catalogare. Parodizza il genere maho shojo, ma secondo me ha piazzato una trama di fondo che poteva risultare, ironicamente, molto più interessante di qualsiasi altro anime di questo genere, se trattata adeguatamente.
Guardatevelo solo se volete farvi due risate e volete godervi un'opera gradevole alla vista.
Non essendo mai stato fan dei maho shojo, non mi sono mai approcciato al genere, e a dir la verità non sapevo neanche che quest'opera fosse un maho shojo; parto completamente sprovvisto di qualsiasi conoscenza in merito, visto che i miei unici contatti con il genere risalgono a qualche puntata di "Sailor Moon" e qualche puntata di "Magica Doremì".
Allora... la storia inizia con Yoshida Yuko, una quindicenne parecchio imbranata, che letteralmente si sveglia una mattina e scopre che le sono spuntate delle corna e una coda da demone minore. Da sua madre, l'altrettanto imbranata Seiko, la ragazza scoprirà di essere l'erede di un clan demoniaco finito in rovina, nel quale tutti i suoi componenti hanno i loro poteri sigillati e sono condannati a una vita di povertà e di scomodità. Tramite l'intercessione di Lilith, la capostipite di tale clan, Yuko, la quale sarà soprannominata "Shamiko" dalle sue amiche, viene convinta che, per salvare la sua famiglia dalla sventura alla quale è stata condannata, dovrà uccidere e utilizzare il sangue di una maga, per spezzare il sigillo posto sul suo clan.
A primo impatto la trama si presenta anche bene, interessante e con un incipit che può portare a momenti molto avvincenti, tuttavia il tutto viene affrontato in maniera parodistica del genere: Yuko è debole sia fisicamente che psicologicamente, ed è incapace di sfruttare qualsiasi suo potere, i quali finiranno all'atto pratico solo per aumentare leggermente le sue capacità, rendendola di fatto un demone solo perché adesso ha corna e coda.
La sua rivale Chiyoda Momo, la quale diventerà poi un'amica fraterna, si presenta invece come una maga estremamente potente ed esperta, e dal carattere introverso e silenzioso, la quale subito capisce le scarse abilità di Yuko e, addirittura, si offre di aiutarla a diventare più forte, tramite metodi poco ortodossi per una ragazza fragile come lei.
La serie, oltre a parodizzare il genere maho shojo, ci mostra il rapporto di sorellanza che si viene a creare fra le due: Momo prende Yuko sotto la sua ala, vedendola un po' come una sorella minore e nient'affatto come un'acerrima rivale, cosa che invece è per Yuko all'inizio, fino a che anche lei non inizierà a vederla come una sorella. Le due saranno circondate da bizzarri personaggi come Anri, grande amica di Yuko, la stessa madre di quest'ultima Seiko, e infine Lilith, rappresentata da una statuetta che infonde così tanta simpatia, che la vorrei sul comodino della mia stanza.
Le gag comiche, sebbene siano molto esagerate, sono carine, soprattutto con l'aggiunta di Mikan, un'altra maga abbastanza imbranata nonché amica di infanzia di Momo. Il resto dei personaggi è carino, sebbene non siano nulla di eccezionale.
Su questo lato, davvero non so che dire. Mi ha scucito risate qui e lì, ma sento che, se la storia non fosse stata parodistica, avrebbe potuto offrire un'ottima narrazione dei personaggi. Il potenziale per creare qualcosa di avvincente, specialmente nelle due protagoniste, c'era eccome.
Metto la sufficienza qui sulla fiducia.
Il lato tecnico è molto molto carino, infatti il design di Yuko "versione demoniaca" è stato il personaggio che mi ha spinto a visionare la serie. I colori sono vividi, i personaggi accattivanti e le animazioni sono molto belle e divertenti, specialmente quelle della coda di Yuko.
Il lato sonoro è molto anonimo, praticamente non posso citare alcun brano di significativa importanza, e lo stesso anonimato si può dire dell'opening e dell'ending.
"Machikado Mazoku", un anime che davvero non saprei catalogare. Parodizza il genere maho shojo, ma secondo me ha piazzato una trama di fondo che poteva risultare, ironicamente, molto più interessante di qualsiasi altro anime di questo genere, se trattata adeguatamente.
Guardatevelo solo se volete farvi due risate e volete godervi un'opera gradevole alla vista.