Magic Kaito
"Magic Kaito" o "Kid The Phantom Thief" è una serie anime di dodici episodi, usciti tra il 2010 e il 2012, ed è basata sul manga "Magic Kaito" di Gosho Aoyama, autore noto per "Detective Conan".
L'autore ha iniziato il manga di Kaito Kid nel lontano 1988 e ha realizzato finora solo quattro volumi, lavorandoci molto saltuariamente, anche a causa delle serializzazioni di altre sue opere quali "Yaiba" e soprattutto il già citato "Detective Conan". Avendo lasciato il personaggio e tutta la sua storia in sospeso, l'autore ha fatto confluire il protagonista e alcuni comprimari proprio in "Detective Conan", trasformando il personaggio in una sorta di nemesi dell'occhialuto detective.
Le sue avventure dunque sono continuate sia in forma cartacea che in versione animata all'interno del manga e dell'anime del piccolo detective, ma si tratta quasi sempre di storie che possono essere considerate come special o fuori serie dalla storia di Conan e dello stesso Kaito Kid.
Kaito Kid è stato anche protagonista di vari film e special veri e propri, ma sempre legati al personaggio di Conan, che vi compare sempre all'interno, e solo nel 2010 si è avuta la prima trasposizione della storia originale del fumetto grazie a una serie di speciali che in Giappone sono andati in onda al posto degli episodi regolari di "Detective Conan". Tuttavia, si tratta per l'appunto di special e non di una vera e propria serie, che arriverà solo nel 2014. La serie di speciali è andata in onda principalmente nel periodi estivi e invernali nello stesso slot televisivo di "Detective Conan", durante quello che è stato chiamato "Kaito Kid's Festival". Gli episodi avevano comunque le normali sigle di Conan.
I dodici episodi sono basati sui capitoli del manga originale di "Magic Kaito" e raccontano di Kaito Kuroba, un liceale simpatico e allegro, appassionato di magia grazie al lavoro del padre che era il più famoso mago del Giappone, morto però in circostanze misteriose quando lui era ancora bambino. Un giorno Kaito scopre che suo padre era anche Kaito Kid, un famosissimo e imprendibile ladro, una sorta di Arsenio Lupin giapponese (quello vero, non quello degli anime), e che è stato ucciso da una misteriosa organizzazione criminale. Kaito decide di indossare il costume di suo padre e proseguire in quel ruolo, sperando di riuscire a catturare i colpevoli e vendicarlo, scoprendo così che l'obiettivo dei criminali è una particolare pietra preziosa chiamata Pandora, in grado secondo la leggenda di donare la vita eterna. Per questo Kaito indirizza tutti i suoi furti su grossi diamanti e pietre preziose varie, che restituisce sempre quando scopre che non sono quella che cercava. Come ogni ladro che si rispetti, anche Kaito Kid ha la sua nemesi, un ispettore di polizia che tenta in tutti i modi di arrestarlo. Si tratta dell'ispettore Nakamori, che è anche il padre di Aoko, amica d'infanzia di Kaito e suo interesse amoroso (più o meno).
La serie è stata realizzata dallo stesso studio di animazione che realizza l'anime di "Detective Conan" e per questo l'apparato grafico ricorda molto quello del suddetto anime, e non poteva essere altrimenti dato che i disegni si rifanno allo stile originale di Gosho Aoyama. Ci sono infatti alcune scene dove Aoko sembra quasi una copia di Ran. Al contrario Kaito è stato leggermente modificato per non farlo sembrare una sorta di versione grezza di Shinichi, come accadeva nel manga. L'unico vero difetto della parte visiva è che il tutto è leggermente peggio rispetto all'anime del piccolo detective. Inoltre, a causa del grande divario temporale da una tranche di episodi all'altra, ci sono differenze nei disegni e nella cura delle animazioni ogni due o tre episodi. C'è ne sono alcuni realizzati benissimo e altri decisamente molto meno, ma, nel complesso, l'anime è ben fatto, pur senza eccellere in nessun aspetto.
L'anime si lascia guardare e riesce a divertire e appassionare il suo pubblico grazie ai vari trucchi con cui Kaito Kid compie i suoi furti. Non mancano nemmeno episodi in cui Kaito si ritrova a competere con altri ladri o detective rivali, ma non con Conan, che però simpaticamente gli autori dell'anime piazzano in una scena di ogni episodio. Purtroppo l'anime si basa sui pochi capitoli originali del manga, che pur essendo abbastanza interessanti hanno una trama fin troppo diluita, e senza finale purtroppo. L'ultima puntata si conclude come un normalissimo episodio, senza nemmeno quello che potrebbe essere considerato un finale aperto, lasciando davvero tutto in sospeso.
"Magic Kaito" soffre un po' il peso di essere quasi una sorta di "fratello minore" di "Detective Conan" (nonostante come manga sia uscito cronologicamente prima), ma, nonostante tutto, la serie si regge bene sulle sue gambe. Il cast di personaggi è molto variegato e simpatico e la trama principale avvincente, peccato solo che ci fosse poco materiale a disposizione per creare l'anime.
Un altro punto a favore della serie è il doppiaggio originale, che vede Kappei Yamaguchi, già doppiatore di Shinichi Kudo e dello stesso Kaito Kid in "Detective Conan", interpretare Kaito in modo molto convincente, escluse le scene in cui lo doppia da bambino, e soprattutto Ishizuka Unshou, che doppia in modo straordinario l'ispettore Nakamori.
La colonna sonora è di buon livello, con il tema principale di impronta jazz che accompagna ottimamente le scene dei furti di Kaito Kid. Le sigle invece come detto prima, sono quelle di "Detective Conan" e sono corrispettive a quelle degli episodi di quel periodo, molto belle ma che comunque non hanno nulla a che vedere con Kid.
Non serve conoscere il personaggio o aver visto "Detective Conan", dato che qui la storia viene narrata dall'inizio, ma sicuramente i fan di Conan saranno avvantaggiati perché conoscono già il personaggio.
La serie è comunque appassionante di suo, e pertanto consigliata a tutti, specialmente ai fan delle storie di genere "guardie e ladri" alla "Occhi di Gatto" o "Lupin III", ma va detto anche che questi dodici episodi presi a sé sono indirizzati ai fan più sfegatati del personaggio, perché, anche se gradevoli da guardare, come qualità complessiva sono inferiori all'anime uscito nel 2014, che ripropone tutte e dodici le vicende integrandole con altre originali. Consiglio di guardare quella e poi magari questi special giusto per completezza.
L'autore ha iniziato il manga di Kaito Kid nel lontano 1988 e ha realizzato finora solo quattro volumi, lavorandoci molto saltuariamente, anche a causa delle serializzazioni di altre sue opere quali "Yaiba" e soprattutto il già citato "Detective Conan". Avendo lasciato il personaggio e tutta la sua storia in sospeso, l'autore ha fatto confluire il protagonista e alcuni comprimari proprio in "Detective Conan", trasformando il personaggio in una sorta di nemesi dell'occhialuto detective.
Le sue avventure dunque sono continuate sia in forma cartacea che in versione animata all'interno del manga e dell'anime del piccolo detective, ma si tratta quasi sempre di storie che possono essere considerate come special o fuori serie dalla storia di Conan e dello stesso Kaito Kid.
Kaito Kid è stato anche protagonista di vari film e special veri e propri, ma sempre legati al personaggio di Conan, che vi compare sempre all'interno, e solo nel 2010 si è avuta la prima trasposizione della storia originale del fumetto grazie a una serie di speciali che in Giappone sono andati in onda al posto degli episodi regolari di "Detective Conan". Tuttavia, si tratta per l'appunto di special e non di una vera e propria serie, che arriverà solo nel 2014. La serie di speciali è andata in onda principalmente nel periodi estivi e invernali nello stesso slot televisivo di "Detective Conan", durante quello che è stato chiamato "Kaito Kid's Festival". Gli episodi avevano comunque le normali sigle di Conan.
I dodici episodi sono basati sui capitoli del manga originale di "Magic Kaito" e raccontano di Kaito Kuroba, un liceale simpatico e allegro, appassionato di magia grazie al lavoro del padre che era il più famoso mago del Giappone, morto però in circostanze misteriose quando lui era ancora bambino. Un giorno Kaito scopre che suo padre era anche Kaito Kid, un famosissimo e imprendibile ladro, una sorta di Arsenio Lupin giapponese (quello vero, non quello degli anime), e che è stato ucciso da una misteriosa organizzazione criminale. Kaito decide di indossare il costume di suo padre e proseguire in quel ruolo, sperando di riuscire a catturare i colpevoli e vendicarlo, scoprendo così che l'obiettivo dei criminali è una particolare pietra preziosa chiamata Pandora, in grado secondo la leggenda di donare la vita eterna. Per questo Kaito indirizza tutti i suoi furti su grossi diamanti e pietre preziose varie, che restituisce sempre quando scopre che non sono quella che cercava. Come ogni ladro che si rispetti, anche Kaito Kid ha la sua nemesi, un ispettore di polizia che tenta in tutti i modi di arrestarlo. Si tratta dell'ispettore Nakamori, che è anche il padre di Aoko, amica d'infanzia di Kaito e suo interesse amoroso (più o meno).
La serie è stata realizzata dallo stesso studio di animazione che realizza l'anime di "Detective Conan" e per questo l'apparato grafico ricorda molto quello del suddetto anime, e non poteva essere altrimenti dato che i disegni si rifanno allo stile originale di Gosho Aoyama. Ci sono infatti alcune scene dove Aoko sembra quasi una copia di Ran. Al contrario Kaito è stato leggermente modificato per non farlo sembrare una sorta di versione grezza di Shinichi, come accadeva nel manga. L'unico vero difetto della parte visiva è che il tutto è leggermente peggio rispetto all'anime del piccolo detective. Inoltre, a causa del grande divario temporale da una tranche di episodi all'altra, ci sono differenze nei disegni e nella cura delle animazioni ogni due o tre episodi. C'è ne sono alcuni realizzati benissimo e altri decisamente molto meno, ma, nel complesso, l'anime è ben fatto, pur senza eccellere in nessun aspetto.
L'anime si lascia guardare e riesce a divertire e appassionare il suo pubblico grazie ai vari trucchi con cui Kaito Kid compie i suoi furti. Non mancano nemmeno episodi in cui Kaito si ritrova a competere con altri ladri o detective rivali, ma non con Conan, che però simpaticamente gli autori dell'anime piazzano in una scena di ogni episodio. Purtroppo l'anime si basa sui pochi capitoli originali del manga, che pur essendo abbastanza interessanti hanno una trama fin troppo diluita, e senza finale purtroppo. L'ultima puntata si conclude come un normalissimo episodio, senza nemmeno quello che potrebbe essere considerato un finale aperto, lasciando davvero tutto in sospeso.
"Magic Kaito" soffre un po' il peso di essere quasi una sorta di "fratello minore" di "Detective Conan" (nonostante come manga sia uscito cronologicamente prima), ma, nonostante tutto, la serie si regge bene sulle sue gambe. Il cast di personaggi è molto variegato e simpatico e la trama principale avvincente, peccato solo che ci fosse poco materiale a disposizione per creare l'anime.
Un altro punto a favore della serie è il doppiaggio originale, che vede Kappei Yamaguchi, già doppiatore di Shinichi Kudo e dello stesso Kaito Kid in "Detective Conan", interpretare Kaito in modo molto convincente, escluse le scene in cui lo doppia da bambino, e soprattutto Ishizuka Unshou, che doppia in modo straordinario l'ispettore Nakamori.
La colonna sonora è di buon livello, con il tema principale di impronta jazz che accompagna ottimamente le scene dei furti di Kaito Kid. Le sigle invece come detto prima, sono quelle di "Detective Conan" e sono corrispettive a quelle degli episodi di quel periodo, molto belle ma che comunque non hanno nulla a che vedere con Kid.
Non serve conoscere il personaggio o aver visto "Detective Conan", dato che qui la storia viene narrata dall'inizio, ma sicuramente i fan di Conan saranno avvantaggiati perché conoscono già il personaggio.
La serie è comunque appassionante di suo, e pertanto consigliata a tutti, specialmente ai fan delle storie di genere "guardie e ladri" alla "Occhi di Gatto" o "Lupin III", ma va detto anche che questi dodici episodi presi a sé sono indirizzati ai fan più sfegatati del personaggio, perché, anche se gradevoli da guardare, come qualità complessiva sono inferiori all'anime uscito nel 2014, che ripropone tutte e dodici le vicende integrandole con altre originali. Consiglio di guardare quella e poi magari questi special giusto per completezza.
Magic Kaito è un anime, secondo me fantastico, ideato da Gosho Aoyama. Una particolarità è che il protagonista è un personaggio che probabilmente è già noto anche a chi non conosce il manga da cui questo special è tratto, e questo grazie alla popolare serie TV di Detective Conan, dove Kaito compare molto spesso come guest star.
Questa storia parla di un ragazzo di nome Kaito Kuroba, di diciassette anni, che dopo avere scoperto che suo padre era un famoso ladro ha deciso di seguire le sue orme. Questo famoso ladro compie furti nella città senza farsi mai arrestare dalle forze dell'ordine, che diciamocelo, non sono poi un granché. Jinzo Nakamori è un poliziotto ossessionato da questo fantomatico ladro, ma per sua sfortuna Kaito Kid è troppo astuto per cadere nelle mani dei poliziotti.
Questo, secondo me, è un anime davvero molto bello e apprezzabile dai fan di Aoyama. I disegni non sono male, ma a chi, come me, conosce molto bene le opere ideate da questo autore, come ad esempio Detective Conan, i disegni di Magic Kaito possono risultare un po' più sgradevoli da vedere. Naturalmente lo consiglio a tutti gli amanti di questo genere di storie.
Questa storia parla di un ragazzo di nome Kaito Kuroba, di diciassette anni, che dopo avere scoperto che suo padre era un famoso ladro ha deciso di seguire le sue orme. Questo famoso ladro compie furti nella città senza farsi mai arrestare dalle forze dell'ordine, che diciamocelo, non sono poi un granché. Jinzo Nakamori è un poliziotto ossessionato da questo fantomatico ladro, ma per sua sfortuna Kaito Kid è troppo astuto per cadere nelle mani dei poliziotti.
Questo, secondo me, è un anime davvero molto bello e apprezzabile dai fan di Aoyama. I disegni non sono male, ma a chi, come me, conosce molto bene le opere ideate da questo autore, come ad esempio Detective Conan, i disegni di Magic Kaito possono risultare un po' più sgradevoli da vedere. Naturalmente lo consiglio a tutti gli amanti di questo genere di storie.