.hack//LIMINALITY
".hack//LIMINALITY" è un anime da non prendere in considerazione singolarmente, altrimenti non può essere apprezzato per ciò che è in realtà. Chi ha intenzione di vederlo, senza giocare contemporaneamente ".hack" (i primi 4 giochi della saga), non ci troverà nulla d'interessante, anzi. Chi lo vedrà accompagnato dai quattro capitoli del gioco per PS2, allora lo troverà gradevole.
Essendo quella di dot hack una storia snodata tra manga, anime e giochi per PS2, chi si cimenta per la prima volta in questo brand viene catturato da tutto tranne che da Liminality, quindi se siete come me fan di ".hack", saprete meglio di me quando vederlo perché, prima di questa storia, cronologicamente troviamo ".hack//SIGN, alquanto fantastico. Se non siete fan, procuratevi i DVD originali (doppiati in italiano) di .hack//sign e iniziate con quello: vi rapirà e non vorrete più fare "log out".
Una volta immersi in "the World", il gioco online, protagonista assoluto di tutto il brand, vi assicuro che non ve ne pentirete, e anche "Liminality" vi piacerà: è impossibile pensare che chi gioca, legga o segua l'anime di ".hack" non voglia sapere anche ciò che accade al di fuori del mondo virtuale, e solo "Liminality" può mostrarvelo davvero.
Voto: 8, se valutato come parte della saga, com'è giusto che sia. Altrimenti, è assolutamente sconsigliato se preso singolarmente, anche se non ha senso separarlo dal tutto, e sarebbe ingiusto criticarlo basandosi solo su di esso, dandogli un voto basso.
Se seguite la cronologia nell'ordine giusto, allora lo vedrete a prescindere dal voto.
Ne approfitto per consigliare, a chi non si trova in possesso di una PS2, di acquistare il manga .hack//XXXX (serie di due volumi, quindi non impegnativa). Questo manga offre la storia dei primi 4 capitoli ps2, naturalmente rivisitata, ma comunque gradevolissima e meno impegnativa di 4giochi di ruolo.
Essendo quella di dot hack una storia snodata tra manga, anime e giochi per PS2, chi si cimenta per la prima volta in questo brand viene catturato da tutto tranne che da Liminality, quindi se siete come me fan di ".hack", saprete meglio di me quando vederlo perché, prima di questa storia, cronologicamente troviamo ".hack//SIGN, alquanto fantastico. Se non siete fan, procuratevi i DVD originali (doppiati in italiano) di .hack//sign e iniziate con quello: vi rapirà e non vorrete più fare "log out".
Una volta immersi in "the World", il gioco online, protagonista assoluto di tutto il brand, vi assicuro che non ve ne pentirete, e anche "Liminality" vi piacerà: è impossibile pensare che chi gioca, legga o segua l'anime di ".hack" non voglia sapere anche ciò che accade al di fuori del mondo virtuale, e solo "Liminality" può mostrarvelo davvero.
Voto: 8, se valutato come parte della saga, com'è giusto che sia. Altrimenti, è assolutamente sconsigliato se preso singolarmente, anche se non ha senso separarlo dal tutto, e sarebbe ingiusto criticarlo basandosi solo su di esso, dandogli un voto basso.
Se seguite la cronologia nell'ordine giusto, allora lo vedrete a prescindere dal voto.
Ne approfitto per consigliare, a chi non si trova in possesso di una PS2, di acquistare il manga .hack//XXXX (serie di due volumi, quindi non impegnativa). Questo manga offre la storia dei primi 4 capitoli ps2, naturalmente rivisitata, ma comunque gradevolissima e meno impegnativa di 4giochi di ruolo.
Difficile dare una valutazione definita, dato che ho visto un solo episodio, in quanto appendice speciale del gioco. Hack//SIGN.
Di certo spiega meglio la storia, bella la colonna sonora, i personaggi sono ben realizzati graficamente.
Almeno l'anime non è ripetitivo e macchinoso come il videogioco!!
Mi auguro che il manga sia più interessante.
Il progetto di coesistenza di un manga, un anime e un videogioco è interessante e la trama è un'ottima cornice.
Purtroppo il videogioco è scadente graficamente e ha delle dinamiche spesso frustranti e ripetitive, gli amanti dei GDR lo troveranno piuttosto scadente, almeno mi è sembrato così il primo episodio del videogioco, dato che non ho proseguito con la saga su PS2.
In sintesi:
-anime voto 7;
-manga non ancora letto;
-videogioco voto 5 (non è brutto, ma poteva essere fatto molto, molto meglio!!
Di certo spiega meglio la storia, bella la colonna sonora, i personaggi sono ben realizzati graficamente.
Almeno l'anime non è ripetitivo e macchinoso come il videogioco!!
Mi auguro che il manga sia più interessante.
Il progetto di coesistenza di un manga, un anime e un videogioco è interessante e la trama è un'ottima cornice.
Purtroppo il videogioco è scadente graficamente e ha delle dinamiche spesso frustranti e ripetitive, gli amanti dei GDR lo troveranno piuttosto scadente, almeno mi è sembrato così il primo episodio del videogioco, dato che non ho proseguito con la saga su PS2.
In sintesi:
-anime voto 7;
-manga non ancora letto;
-videogioco voto 5 (non è brutto, ma poteva essere fatto molto, molto meglio!!
Mentre. Hack//SIGN e i videogiochi si concentrano su "The World", Liminality parla di ciò che accade nel frattempo nel mondo reale.
Sono fatti molto bene, sia tecnicamente che come contenuti, gli argomenti trattati, i personaggi e la sensazione di mistero che si respira, fanno tornare alla mente Lain...
tenete tuttavia presente che questi OAV esistono principalmente come "complemento" al quadro generale del Project.hack, per cui presi di per se potrebbero non rappresentare molto...
Da notare le sigle iniziali, una diversa per ogni episodio, ma tutte veramente bellissime.
Sono fatti molto bene, sia tecnicamente che come contenuti, gli argomenti trattati, i personaggi e la sensazione di mistero che si respira, fanno tornare alla mente Lain...
tenete tuttavia presente che questi OAV esistono principalmente come "complemento" al quadro generale del Project.hack, per cui presi di per se potrebbero non rappresentare molto...
Da notare le sigle iniziali, una diversa per ogni episodio, ma tutte veramente bellissime.
Più che una serie OAV la definirei una sorta di spin off di background, Hack Liminality. Questa corta serie di episodi risultano molto più chiari (anzi direi che molti punti oscuri vengono chiariti) solo dopo aver visto Hack Sign, a mio parere una delle più belle serie d'animazione a sfondo psicologico - esistenziale con elementi sci fi e un surrealismo davvero tangibile. La stessa atmosfera si riesce a respirare in Liminality, anche se in minor parte, forse perché si tratta di OAV a se stanti, anche se la qualità del suono. del disegno e di tutti gli altri aspetti tecnici è evidentemente incrementata rispetto a "Sign".
Ognuno di questi OAV ha una opening differente, non si discosta affatto dalla psichedelica e assurda originalità della saga, e parla ancora di alcuni giovani che sono stati letteralmente intrappolati in "The world", in poche parole una sorta di mmorpg interattivo dei più classici, ma che una volta fatto il log in, (ad alcuni) risulta impossibile uscirne. La storia ha inizio con alcuni ragazzi che cadono in coma e vengono ricoverati in prognosi all'ospedale. Hanno perso coscienza, paiono caduti in un sonno profondo senza via d'uscita, e tutto pare ricollegabile a questo maledetto videogioco online. Una sola di questi ragazzi riesce a liberarsi dalla "trappola", e nel corso dell'avventura si troverà ad avere a che fare con un personaggio sconosciuto, particolarmente interessato a questo strano e terribile fenomeno che ha vissuto.
io che sono un assiduo giocatore di World of Warcraft, ma come penso tanti altri videogiocatori online di tanti mmorpg, troveranno questa trama estremamente originale, tanto surreale quanto spaventosamente metaforica, un universo così reale e desiderato da diventare una prigione senza via d'uscita, le cui pareti sono gli scenari fantastici in cui si muove il proprio personaggio. La storia è tratta da una serie di videogiochi realmente esistenti, che trattano lo stesso identico argomento, e che gli OAV ricalcano. essendo solo 4 episodi sono molto curati, la CG è gradevole ma nulla di eccezionale, ma il chara design e le animazioni, in generale, sono di grandissima qualità. Si tratta di una storia davvero complicata con grande introspezione dei personaggi, e per chi si volesse interessare consiglio prima di tutto la visione di Hack Sign, per avere le idee più chiare. Chi si aspetta semplicemente un anime d'azione dovrà però ricredersi: l'aspetto chiave di questa saga è la psicologia, il confronto fra due mondi dove il giocatore è sè stesso, e diventa l'altro sé stesso che interpreta non appena accede al gioco, un interessante confronto dell'ego di ogni videogiocatore immerso in un ambiente che man mano la storia procede, si trasforma sempre più in una prigione dalle false sembianze di un gioco, surreale, misterioso, quasi spaventoso. Interessante, ma incompleto senza Sign.
Ognuno di questi OAV ha una opening differente, non si discosta affatto dalla psichedelica e assurda originalità della saga, e parla ancora di alcuni giovani che sono stati letteralmente intrappolati in "The world", in poche parole una sorta di mmorpg interattivo dei più classici, ma che una volta fatto il log in, (ad alcuni) risulta impossibile uscirne. La storia ha inizio con alcuni ragazzi che cadono in coma e vengono ricoverati in prognosi all'ospedale. Hanno perso coscienza, paiono caduti in un sonno profondo senza via d'uscita, e tutto pare ricollegabile a questo maledetto videogioco online. Una sola di questi ragazzi riesce a liberarsi dalla "trappola", e nel corso dell'avventura si troverà ad avere a che fare con un personaggio sconosciuto, particolarmente interessato a questo strano e terribile fenomeno che ha vissuto.
io che sono un assiduo giocatore di World of Warcraft, ma come penso tanti altri videogiocatori online di tanti mmorpg, troveranno questa trama estremamente originale, tanto surreale quanto spaventosamente metaforica, un universo così reale e desiderato da diventare una prigione senza via d'uscita, le cui pareti sono gli scenari fantastici in cui si muove il proprio personaggio. La storia è tratta da una serie di videogiochi realmente esistenti, che trattano lo stesso identico argomento, e che gli OAV ricalcano. essendo solo 4 episodi sono molto curati, la CG è gradevole ma nulla di eccezionale, ma il chara design e le animazioni, in generale, sono di grandissima qualità. Si tratta di una storia davvero complicata con grande introspezione dei personaggi, e per chi si volesse interessare consiglio prima di tutto la visione di Hack Sign, per avere le idee più chiare. Chi si aspetta semplicemente un anime d'azione dovrà però ricredersi: l'aspetto chiave di questa saga è la psicologia, il confronto fra due mondi dove il giocatore è sè stesso, e diventa l'altro sé stesso che interpreta non appena accede al gioco, un interessante confronto dell'ego di ogni videogiocatore immerso in un ambiente che man mano la storia procede, si trasforma sempre più in una prigione dalle false sembianze di un gioco, surreale, misterioso, quasi spaventoso. Interessante, ma incompleto senza Sign.
Un 6 ci può stare.
A mio parere la peggior serie di .Hack// (che più che serie direi fill-in o spin-off, dato che per quattro episodi non può essere definita una serie vera e propria), però è interessante.
Spiega abbastanza bene alcuni particolari dell'omonimo gioco e i personaggi sono discreti. La qualità grafica è buona.
Non è un prodotto da buttare senza nemmeno vedere un episodio.
Provare per credere...
A mio parere la peggior serie di .Hack// (che più che serie direi fill-in o spin-off, dato che per quattro episodi non può essere definita una serie vera e propria), però è interessante.
Spiega abbastanza bene alcuni particolari dell'omonimo gioco e i personaggi sono discreti. La qualità grafica è buona.
Non è un prodotto da buttare senza nemmeno vedere un episodio.
Provare per credere...
Questa serie OAV di 4 episodi si inserisce necessariamente nel solco delle altre serie di Hack, alle quali fornisce una specie di "background" raccontando la storia del creatore di "The World".
Ad ogni modo, si discosta sia dalla lentezza di "Sign" sia dalla leggerezza di "Dusk". I primi tre episodi introducono ciascuno una diversa situazione e aggiungono diversi personaggi, mentre il quarto episodio tira le fila del discorso e prospetta (come al solito) una non-conclusione.
La chiave di lettura di Liminality, come è esplicitamente detto nel terzo episodio, è il ribaltamento simmetrico dell'ambientazione di "Sign": ovvero, il gioco di ruolo è vissuto nella realtà, mentre lo spazio virtuale rimane invisibile oltre lo schermo. Il tentativo di risvegliare i giocatori caduti in coma rimane però sullo sfondo, visto che la 'partita' giocata realmente può di fatto paragonarsi in tutto e per tutto allapartita virtuale (con analogo rischio di cadere in coma).
Per mettere il sigillo ai ribaltamenti di prospettive, la lotta contro il "cattivo" viene trasformata in una rissa farsesca, dalla quale i protagonisti si tirano fuori con una serie di gag in stile Bud&Terence".
Nel coplesso questa serie OAV può considerarsi ben riuscita, specie grazie ai primi tre episodi (imho l'apporto di Ito alla regia si percepisce), grazie alle belle sigle e grazie anche alla grafica, molto curata soprattutto nei colori.
Ad ogni modo, si discosta sia dalla lentezza di "Sign" sia dalla leggerezza di "Dusk". I primi tre episodi introducono ciascuno una diversa situazione e aggiungono diversi personaggi, mentre il quarto episodio tira le fila del discorso e prospetta (come al solito) una non-conclusione.
La chiave di lettura di Liminality, come è esplicitamente detto nel terzo episodio, è il ribaltamento simmetrico dell'ambientazione di "Sign": ovvero, il gioco di ruolo è vissuto nella realtà, mentre lo spazio virtuale rimane invisibile oltre lo schermo. Il tentativo di risvegliare i giocatori caduti in coma rimane però sullo sfondo, visto che la 'partita' giocata realmente può di fatto paragonarsi in tutto e per tutto allapartita virtuale (con analogo rischio di cadere in coma).
Per mettere il sigillo ai ribaltamenti di prospettive, la lotta contro il "cattivo" viene trasformata in una rissa farsesca, dalla quale i protagonisti si tirano fuori con una serie di gag in stile Bud&Terence".
Nel coplesso questa serie OAV può considerarsi ben riuscita, specie grazie ai primi tre episodi (imho l'apporto di Ito alla regia si percepisce), grazie alle belle sigle e grazie anche alla grafica, molto curata soprattutto nei colori.
Sì, è bello che ci siano quattro episodi con quattro sigle d'apertura differenti. Sì, è bello che si chiariscano alcuni primi misteri attorno alla creazione di "The World". Ma sono informazioni che ci vengono date in 2-3 minuti. Non basta per reggere una serie. Nel primo episodio c'è ancora un po' di senso del dramma, poi si svolge tutto senza tensione; e gli incidenti a Yokohama sono francamente inverosimili. I personaggi femminili che compaiono nel 2° e 3° episodio funzionali alla trama ma... qualcuno ha capito chi sono? da dove sbucano? Il sapore complessivo è quello del caffè annacquato. Un'occasione persa, narrativamente (o: un'occasione colta per soli fini commerciali).
io ho solo visto un episodio di liminality, anche perrchè mi devo prendere le altre tre parti che mi mancano di .Hack//INFECTION... cmq risulta molto bello, almeno ti permette di chiarire bene la storia nel gioco stesso, le musiche poi meritano un giudizio a parte:
ogni canzone dei liminality sono a dir pochissimo STUPENDE... il gruppo che le performa sono i See Saw che oltre ad aver fatto parte dell' ost di mai hime e gundam hanno curato completamente il liminality...
cmq hack liminality si imposta bene come seguito di hack signs, unico difettoè che per averlo devi comprarti il gioco... inoltre tra il SIGNS e il liminality cè un buco che dovrebbe essere coperto da .Hack//DUSK... ma per il resto il dvd è stato fatto proprio bene, anche senn ha inserti speciali o altro,si vede e si sente bene (anche se solo un 2.0) 10 pieno
ogni canzone dei liminality sono a dir pochissimo STUPENDE... il gruppo che le performa sono i See Saw che oltre ad aver fatto parte dell' ost di mai hime e gundam hanno curato completamente il liminality...
cmq hack liminality si imposta bene come seguito di hack signs, unico difettoè che per averlo devi comprarti il gioco... inoltre tra il SIGNS e il liminality cè un buco che dovrebbe essere coperto da .Hack//DUSK... ma per il resto il dvd è stato fatto proprio bene, anche senn ha inserti speciali o altro,si vede e si sente bene (anche se solo un 2.0) 10 pieno