Ookami-san to shichinin no nakama-tachi
"Ookami-san to shichinin no nakamatachi" è una commedia/sentimentale/fantasy uscita nell'ormai lontano 2012, ma, allo stesso tempo, estremamente moderna, non tanto per i contenuti (di fatto eterni), ma, più che altro, per come è stata gestita tutta la vicenda. Lo stile è quello di una favola, con il classico "C'era una volta..." all'inizio e il "Vissero felici e contenti" alla fine di ogni puntata. Tutto qui? Beh, certamente non è che sia tutta questa novità, ma credo che doni all'anime un effetto tutto particolare, catapultandolo in un mondo strano, dove le fiabe e la realtà si incrociano.
Ookami Ryouko dovrebbe essere il lupo cattivo, anche se, in realtà, nasconde qualcosa di più sotto quegli abiti da cattiva ragazza. Aggressiva, violenta e riservata, sembra apprezzare solamente la compagnia della sua piccola amica Akai Ringo, altresì conosciuta come Cappuccetto Rosso, eppure, nonostante quest'apparente riservatezza, nasconde un animo gentile e tenero, quasi da pecorella indifesa. Tutto ciò Morino Ryoushi lo sa bene e, nonostante la sua timidezza, riesce a confessare il proprio amore alla ragazza dai lunghi capelli color nocciola.
Una bella storia d'amore insomma... no! Perché Ryoushi viene rifiutato e dovrà passare molto tempo, e soprattutto molte peripezie, prima che i due riescano ad apprezzarsi in maniera reciproca. Il ragazzo entra nella banca Otogi, un'associazione scolastica con lo scopo di realizzare favori in cambio di altri favori, ma il suo intento è certamente quello di stare più vicino a Ryouko, anche lei membro di tale organizzazione. La vita scorre più o meno tranquilla, forse assolutamente meno tranquilla, ma, da tutti questi guai, una cosa positiva salterà fuori: Ryouko ritirerà in parte gli artigli e imparerà a fare affidamento sul timido ragazzo che, a sua volta, dovrà sconfiggere la sua scopofobia (malattia che trasmette terrore al soggetto quando viene osservato da altri individui) e diventare più forte, al fine di proteggere la fanciulla che ama.
Passiamo ora all'analisi tecnica che, devo ammettere a malincuore, presenta alcune imperfezioni. La presenza della voce narrante è carina, ma in alcuni punti diventa alquanto scomoda, soprattutto perché si sovrappone alle voci dei protagonisti. Penso che già per un Giapponese sia difficile seguire due discorsi alla volta, immagino noi poveri italiani, costretti a leggere in contemporanea due frasi... quasi impossibile! Senza contare che, quando appare la voce del narratore, quella dei personaggi si abbassa di volume e capita a volte che non torni al volume iniziale, rimanendo invece un po' più bassa del necessario.
Fatta questa piccola puntualizzazione devo comunque dire che le musiche sono buone e i disegni, seppur presentino qualche piccola imperfezione, sono belli a vedersi, con colori non troppo vivaci, ma allo stesso tempo neanche troppo cupi.
Per quanto riguarda invece lo studio dei personaggi, devo dire che questi sono stati realizzati con molta attenzione, non solo nel design, ma soprattutto negli aspetti maggiormente interiori. Ogni comportamento, seppur bizzarro all'apparenza, è motivato e i numerosi flashback riescono bene a mostrare i drammi e le gioie passati dei vari protagonisti. Ryouko e Ringo presentano un passato molto toccante, ma neanche gli altri sono esenti da questa contestualizzazione, salvo forse Ryoushi che, stranamente o forse volutamente, viene lasciato come un punto di domanda, sospeso nella sua situazione attuale, senza alcuna cognizione dalla sua storia passata.
Devo dire che anche la storia d'amore tra i due protagonisti è fatta molto bene, non troppo aggressiva, ma neanche invisibile: un equilibrio perfetto e molto realistico, che mostra la lenta, ma progressiva, evoluzione.
Lo consiglio, anche se mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto nello sviluppo finale, che, a parer mio, sembra quasi troncato a metà, inconcludente. Troppe cose sono lasciate in sospeso e, di fatto, anche l'ultima puntata non sembra per nulla conclusiva, anzi...
Forse con una seconda stagione le cose cambieranno, ma credo sia difficile questa possibilità. Non ci resta che aspettare e incrociare le dita.
Voto finale: 7 meno
Ookami Ryouko dovrebbe essere il lupo cattivo, anche se, in realtà, nasconde qualcosa di più sotto quegli abiti da cattiva ragazza. Aggressiva, violenta e riservata, sembra apprezzare solamente la compagnia della sua piccola amica Akai Ringo, altresì conosciuta come Cappuccetto Rosso, eppure, nonostante quest'apparente riservatezza, nasconde un animo gentile e tenero, quasi da pecorella indifesa. Tutto ciò Morino Ryoushi lo sa bene e, nonostante la sua timidezza, riesce a confessare il proprio amore alla ragazza dai lunghi capelli color nocciola.
Una bella storia d'amore insomma... no! Perché Ryoushi viene rifiutato e dovrà passare molto tempo, e soprattutto molte peripezie, prima che i due riescano ad apprezzarsi in maniera reciproca. Il ragazzo entra nella banca Otogi, un'associazione scolastica con lo scopo di realizzare favori in cambio di altri favori, ma il suo intento è certamente quello di stare più vicino a Ryouko, anche lei membro di tale organizzazione. La vita scorre più o meno tranquilla, forse assolutamente meno tranquilla, ma, da tutti questi guai, una cosa positiva salterà fuori: Ryouko ritirerà in parte gli artigli e imparerà a fare affidamento sul timido ragazzo che, a sua volta, dovrà sconfiggere la sua scopofobia (malattia che trasmette terrore al soggetto quando viene osservato da altri individui) e diventare più forte, al fine di proteggere la fanciulla che ama.
Passiamo ora all'analisi tecnica che, devo ammettere a malincuore, presenta alcune imperfezioni. La presenza della voce narrante è carina, ma in alcuni punti diventa alquanto scomoda, soprattutto perché si sovrappone alle voci dei protagonisti. Penso che già per un Giapponese sia difficile seguire due discorsi alla volta, immagino noi poveri italiani, costretti a leggere in contemporanea due frasi... quasi impossibile! Senza contare che, quando appare la voce del narratore, quella dei personaggi si abbassa di volume e capita a volte che non torni al volume iniziale, rimanendo invece un po' più bassa del necessario.
Fatta questa piccola puntualizzazione devo comunque dire che le musiche sono buone e i disegni, seppur presentino qualche piccola imperfezione, sono belli a vedersi, con colori non troppo vivaci, ma allo stesso tempo neanche troppo cupi.
Per quanto riguarda invece lo studio dei personaggi, devo dire che questi sono stati realizzati con molta attenzione, non solo nel design, ma soprattutto negli aspetti maggiormente interiori. Ogni comportamento, seppur bizzarro all'apparenza, è motivato e i numerosi flashback riescono bene a mostrare i drammi e le gioie passati dei vari protagonisti. Ryouko e Ringo presentano un passato molto toccante, ma neanche gli altri sono esenti da questa contestualizzazione, salvo forse Ryoushi che, stranamente o forse volutamente, viene lasciato come un punto di domanda, sospeso nella sua situazione attuale, senza alcuna cognizione dalla sua storia passata.
Devo dire che anche la storia d'amore tra i due protagonisti è fatta molto bene, non troppo aggressiva, ma neanche invisibile: un equilibrio perfetto e molto realistico, che mostra la lenta, ma progressiva, evoluzione.
Lo consiglio, anche se mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto nello sviluppo finale, che, a parer mio, sembra quasi troncato a metà, inconcludente. Troppe cose sono lasciate in sospeso e, di fatto, anche l'ultima puntata non sembra per nulla conclusiva, anzi...
Forse con una seconda stagione le cose cambieranno, ma credo sia difficile questa possibilità. Non ci resta che aspettare e incrociare le dita.
Voto finale: 7 meno
Qualche volta capita di giudicare un libro dalla copertina, senza prima leggerlo: a volte si fa bene, a volte si fa male. Ebbene, io ho fatto male: partendo da un giudizio negativo, alla fine sono rimasta parecchio soddisfatta di questo anime! "Ookami-san To Shichinin No Nakama-tachi", in italiano "Il lupo e i sette compagni", è un anime di dodici episodi creato dalla J.C. Staff ("Nodame Cantabile", "Zero No Tsukaima", "Toradora!", "To Aru Majutsu No Index"), tratto dall'omonima Light Novel di Masashi Okito.
Siamo all'accademia Otogi; in questa scuola c'è un luogo in cui si possono chiedere favori e in cambio poi restituirli, il "Banco Otogi". Chi ci lavora? Semplice, un branco di strambi studenti della scuola: Ryouko Ookami, una tsundere, Ringo Akai, una piccola Cappuccetto-loli-rosso, Ryoushi Morino, erede di una famiglia di cacciatori terrorizzato dalle persone che lo guardano, Ootsu-san, una simpatica maid, Urashima, un playboy, Otohime, la sua possessiva fidanzata, ecc… Nel corso della storia verranno fuori le loro vere nature, i loro passati e, come in ogni storia, anche l'amore si metterà in mezzo!
Ho giudicato "dalla copertina" quest'anime, e devo dire che mi sono sbagliata. Nonostante il chara design un po' pietoso e il solo pensare alla protagonista tsundere che mi avevano fatto venire qualche dubbio, in fondo è un buon lavoro degno di essere guardato.
L'idea di fondo, ovvero creare un anime contemporaneo ma allo stesso tempo fiabesco e antico, è un'ottima trovata e lo si capisce subito da alcuni elementi. Il primo è certamente "l'arzilla vecchietta" (anche se la sua seiyu Satomi Arai non è certamente una pensionata) che fa la narratrice: ricorda un po' l'infanzia in cui la nonna raccontava le fiabe e già da subito si crea un tipo di atmosfera fiabesco e particolare. Anche i nomi dei personaggi sono legati al genere fiabesco: Ookami significa lupo, Ringo Akai è Cappuccetto Rosso, Ryoushi significa cacciatore, Shirayukihime è Biancaneve, i tre assistenti di Momoko non sono altro che gli animali della leggenda giapponese di Momotaro. Potremmo continuare all'infinito, quasi tutti i personaggi hanno riferimenti fiabeschi occidentali e orientali.
Se l'idea di fondo è molto buona e originale, il lato tecnico lo è un po' meno. Lo stile di disegno è simile a "Toradora!", la protagonista è praticamente identica a Taiga, se non per l'altezza e il passato da timidona. Le animazioni sono promosse, anche se in certi punti le inquadrature se le potevano risparmiare e certi combattimenti sono animanti in maniera assurda. Il sonoro, così come le sigle, ricorda "le fiabe della nonna" e con la sua semplicità si adatta perfettamente all'anime.
Tra una pecca e l'altra (episodi a random, chara design), "Ookami-san To Shichinin To Nakama-tachi" porta un messaggio e invito all'amicizia verso il prossimo e l'aiuto reciproco. A proprie spese i personaggi capiscono quanto sia importante aiutarsi l'un l'altro per superare gli ostacoli della vita, ed è un ottimo insegnamento per il pubblico. Quindi per questo assegno un bell'otto all'anime, nonostante i difetti è riuscito a far prevalere pregi e qualità, secondo il mio punto di vista.
Siamo all'accademia Otogi; in questa scuola c'è un luogo in cui si possono chiedere favori e in cambio poi restituirli, il "Banco Otogi". Chi ci lavora? Semplice, un branco di strambi studenti della scuola: Ryouko Ookami, una tsundere, Ringo Akai, una piccola Cappuccetto-loli-rosso, Ryoushi Morino, erede di una famiglia di cacciatori terrorizzato dalle persone che lo guardano, Ootsu-san, una simpatica maid, Urashima, un playboy, Otohime, la sua possessiva fidanzata, ecc… Nel corso della storia verranno fuori le loro vere nature, i loro passati e, come in ogni storia, anche l'amore si metterà in mezzo!
Ho giudicato "dalla copertina" quest'anime, e devo dire che mi sono sbagliata. Nonostante il chara design un po' pietoso e il solo pensare alla protagonista tsundere che mi avevano fatto venire qualche dubbio, in fondo è un buon lavoro degno di essere guardato.
L'idea di fondo, ovvero creare un anime contemporaneo ma allo stesso tempo fiabesco e antico, è un'ottima trovata e lo si capisce subito da alcuni elementi. Il primo è certamente "l'arzilla vecchietta" (anche se la sua seiyu Satomi Arai non è certamente una pensionata) che fa la narratrice: ricorda un po' l'infanzia in cui la nonna raccontava le fiabe e già da subito si crea un tipo di atmosfera fiabesco e particolare. Anche i nomi dei personaggi sono legati al genere fiabesco: Ookami significa lupo, Ringo Akai è Cappuccetto Rosso, Ryoushi significa cacciatore, Shirayukihime è Biancaneve, i tre assistenti di Momoko non sono altro che gli animali della leggenda giapponese di Momotaro. Potremmo continuare all'infinito, quasi tutti i personaggi hanno riferimenti fiabeschi occidentali e orientali.
Se l'idea di fondo è molto buona e originale, il lato tecnico lo è un po' meno. Lo stile di disegno è simile a "Toradora!", la protagonista è praticamente identica a Taiga, se non per l'altezza e il passato da timidona. Le animazioni sono promosse, anche se in certi punti le inquadrature se le potevano risparmiare e certi combattimenti sono animanti in maniera assurda. Il sonoro, così come le sigle, ricorda "le fiabe della nonna" e con la sua semplicità si adatta perfettamente all'anime.
Tra una pecca e l'altra (episodi a random, chara design), "Ookami-san To Shichinin To Nakama-tachi" porta un messaggio e invito all'amicizia verso il prossimo e l'aiuto reciproco. A proprie spese i personaggi capiscono quanto sia importante aiutarsi l'un l'altro per superare gli ostacoli della vita, ed è un ottimo insegnamento per il pubblico. Quindi per questo assegno un bell'otto all'anime, nonostante i difetti è riuscito a far prevalere pregi e qualità, secondo il mio punto di vista.
"Ookami-san to shichinin no nakama-tachi", ovvero "Il lupo e i sette compagni" è un anime breve di 12 episodi, che ruota attorno alle avventure di Ookami Ryoko e degli amici della banca Otogi, il cui motto è "Aiutiamoci a vicenda!"
Trama
La banca Otogi è formata da un gruppo di ragazzi che vengono assunti da altri per risolvere qualche problema. Terminato l'incarico, questi ultimi avranno un debito con la banca, che potrà chiedere loro di restituire il favore in qualsiasi modo e momento. Ookami Ryoko e Morino Ryoushi sono i protagonisti. Lei è, come dice il nome, il lupo: forte, temuta e fredda. Lui è... beh, è affetto da scopofobia (la paura di essere osservati). Non molto virile, insomma. Per questo, quando si dichiara a Ryoko, lei lo respinge crudelmente. Ma Ryoushi è deciso a conquistarsi il suo amore e, fra mille gag e personaggi di fiaba, si unirà alla banca Otogi e dimostrerà a Ryoko che in fondo, molto in fondo, lui è un vero uomo.
Grafica e personaggi
Uno dei punti forti dell'anime è di sicuro la grafica stile "Toradora", che peraltro compare in uno degli episodi insieme ad altri personaggi di anime dello stesso autore. I disegni sono luminosi, espressivi e graziosi.
Ciò che mi ha colpito positivamente è stata la dinamicità dei combattimenti, nonostante non si tratti di un anime d'azione: veloci, originali e vari nelle mosse.
Per quanto riguarda i personaggi, non sono né particolarmente definiti né piatti. Ookami Ryoko è il classico stereotipo di uno dei personaggi femminili degli anime: forte e decisa, ma convinta di poter fare tutto da sola e del tutto incapace di accettare e di mostrare i propri sentimenti. Ma c'è un lato un po' particolare il lei: legge romanzi da donne, si emoziona al cinema e svela il suo lato femminile che tiene nascosto. Per questo la definirei un personaggio "a tutto tondo" e non "piatto", come potrebbe sembrare a una prima occhiata.
Morino Ryoushi è in assoluto quello che più mi ha compito: non è né il classico tipo super figo né il classico incapace. E' un po' "versatile", per così dire: da "scopofobico" in modalità "eroe" in meno di due secondi, all'occorrenza. Non somiglia a nessun altro che abbia visto.
Akai Ringo è la Cappuccetto Rosso della storia, una loli in tutto e per tutto, ma appena un po' sadica. Riesce a capire la natura delle persone in un secondo e non si perde mai d'animo.
Per quanto riguarda gli altri, non sono altro che semplici comparse, e molto del loro carattere rimane oscuro.
Commento
Per prima cosa ci tengo a dire che stimo profondamente la vecchietta che fa da voce narrante nella storia. Non avevo mai visto un anime con qualcosa di simile. Ma, come tutte le fiabe, non è la stessa cosa se non è raccontata dalla nonna, no?
Inoltre, trovo originale il fatto di aver costruito una storia inserendo i personaggi di vecchie fiabe e rimodellandoli per l'anime: una cappuccetto loli gentile ma leggermente calcolatrice, un lupo (Ryoko Ookami) che legge romanzi rosa, un gatto con gli stivali attraente ma dal triste passato, e tanti altri personaggi che renderanno le noiose vecchie favole originali e divertenti.
Avrei dato volentieri un dieci, ma è il risultato che conta, no? E di risultato, alla fine dell'anime, c'è ben poco. Il finale è troppo aperto, ci sono troppi punti della storia ancora oscuri. Il 9 è comunque sia ben meritato, dal momento che non bisogna dare molta importanza al lato sentimentale o della trama, ma puramente a quello comico.
"Ookami-san to shichinin no nakama-tachi" è un ecchi leggero e una commedia spassosa, senza troppe pretese se non quella di riscoprire il mondo delle fiabe attraverso la voce di una nonnina pervertita.
Trama
La banca Otogi è formata da un gruppo di ragazzi che vengono assunti da altri per risolvere qualche problema. Terminato l'incarico, questi ultimi avranno un debito con la banca, che potrà chiedere loro di restituire il favore in qualsiasi modo e momento. Ookami Ryoko e Morino Ryoushi sono i protagonisti. Lei è, come dice il nome, il lupo: forte, temuta e fredda. Lui è... beh, è affetto da scopofobia (la paura di essere osservati). Non molto virile, insomma. Per questo, quando si dichiara a Ryoko, lei lo respinge crudelmente. Ma Ryoushi è deciso a conquistarsi il suo amore e, fra mille gag e personaggi di fiaba, si unirà alla banca Otogi e dimostrerà a Ryoko che in fondo, molto in fondo, lui è un vero uomo.
Grafica e personaggi
Uno dei punti forti dell'anime è di sicuro la grafica stile "Toradora", che peraltro compare in uno degli episodi insieme ad altri personaggi di anime dello stesso autore. I disegni sono luminosi, espressivi e graziosi.
Ciò che mi ha colpito positivamente è stata la dinamicità dei combattimenti, nonostante non si tratti di un anime d'azione: veloci, originali e vari nelle mosse.
Per quanto riguarda i personaggi, non sono né particolarmente definiti né piatti. Ookami Ryoko è il classico stereotipo di uno dei personaggi femminili degli anime: forte e decisa, ma convinta di poter fare tutto da sola e del tutto incapace di accettare e di mostrare i propri sentimenti. Ma c'è un lato un po' particolare il lei: legge romanzi da donne, si emoziona al cinema e svela il suo lato femminile che tiene nascosto. Per questo la definirei un personaggio "a tutto tondo" e non "piatto", come potrebbe sembrare a una prima occhiata.
Morino Ryoushi è in assoluto quello che più mi ha compito: non è né il classico tipo super figo né il classico incapace. E' un po' "versatile", per così dire: da "scopofobico" in modalità "eroe" in meno di due secondi, all'occorrenza. Non somiglia a nessun altro che abbia visto.
Akai Ringo è la Cappuccetto Rosso della storia, una loli in tutto e per tutto, ma appena un po' sadica. Riesce a capire la natura delle persone in un secondo e non si perde mai d'animo.
Per quanto riguarda gli altri, non sono altro che semplici comparse, e molto del loro carattere rimane oscuro.
Commento
Per prima cosa ci tengo a dire che stimo profondamente la vecchietta che fa da voce narrante nella storia. Non avevo mai visto un anime con qualcosa di simile. Ma, come tutte le fiabe, non è la stessa cosa se non è raccontata dalla nonna, no?
Inoltre, trovo originale il fatto di aver costruito una storia inserendo i personaggi di vecchie fiabe e rimodellandoli per l'anime: una cappuccetto loli gentile ma leggermente calcolatrice, un lupo (Ryoko Ookami) che legge romanzi rosa, un gatto con gli stivali attraente ma dal triste passato, e tanti altri personaggi che renderanno le noiose vecchie favole originali e divertenti.
Avrei dato volentieri un dieci, ma è il risultato che conta, no? E di risultato, alla fine dell'anime, c'è ben poco. Il finale è troppo aperto, ci sono troppi punti della storia ancora oscuri. Il 9 è comunque sia ben meritato, dal momento che non bisogna dare molta importanza al lato sentimentale o della trama, ma puramente a quello comico.
"Ookami-san to shichinin no nakama-tachi" è un ecchi leggero e una commedia spassosa, senza troppe pretese se non quella di riscoprire il mondo delle fiabe attraverso la voce di una nonnina pervertita.
La banca di Onogi è una specie di club scolastico il cui motto è "aiutarsi a vicenda"; così i suoi membri si impegnano a esaudire le richieste dei propri compagni dietro un corrispettivo costituito dalla promessa di "ricambiare il favore". Tra i componenti di questo club molto originale c'è Ryouko, una ragazza che viene considerata come una teppista dai suoi compagni di classe per via del suo aspetto e della sua propensione al combattimento. Morino, invece, è un suo compagno di classe affetto da "scopofobia" (evitiamo facili ironie, si tratta della paura di essere osservati e non di essere... vabbè, lasciamo perdere). Cercando di passare quanto più possibile inosservato, costui osserverà di nascosto il comportamento di Ryouko e scoprirà che l'apparenza è ingannevole: dietro i suoi atteggiamento da "dura" la ragazza nasconde un carattere molto dolce, mentre il suo desiderio di essere forte è dovuto a una triste esperienza, che non viene svelata nel dettaglio, legata al suo passato. Inutile dire che Morino si innamorerà di lei e nonostante la sua timidezza riuscirà a dichiararsi, e al fine di potere stare più a contatto con l'amata entrerà a far parte egli stesso della Banca di Onagi.
Quest'anime dal nome lunghissimo è pieno di luci e ombre.
Tra le prime va sottolineato il livello di coinvolgimento agli eventi che riguardano i due personaggi principali, che godono di un'ottima caratterizzazione e che danno vita a una serie di vicende che riescono, allo stesso tempo, a incuriosire e a divertire lo spettatore. Lo schema seguito non presenta elementi di grande originalità in quanto si rifà al tema classico (per gli anime) della ragazza testarda e incapace di ammettere i propri sentimenti; tuttavia la storia fra i due protagonisti risulta piacevole e ben confezionata.
Altro elemento positivo è il tratto grafico in stile "Toradora!" - che, tra le altre cose, viene pure citato.
A questi aspetti positivi, però, fanno da contraltare tantissimi elementi che io ho giudicato negativamente.
Il più rilevante è, senza dubbio, l'assoluta inconsistenza dei personaggi secondari. In primo luogo va sottolineato che essi sono davvero troppi per una serie composta da solo dodici episodi, specie se si vuole dedicare a ognuno di essi un episodio. E infatti se qualcuno di essi riesce a ottenerne uno, altri non hanno avuto questa chance di farsi notare. Ma questa è, tra parentesi, una fortuna, in quanto le storie di costoro credo non interessino davvero a nessuno.
La loro caratterizzazione, infatti, è davvero scadente: fra tutti cito il personaggio di Ringo che, a differenza del nome che fa pensare a un cowboy, è una ragazza di piccola stazza che ama vestirsi da Cappuccetto Rosso. Come scelta la trovo davvero inutile oltre che ridicola, in quanto questo suo strano modo di vestire appare immotivato e non ha nessuna importanza nello svolgersi degli eventi. A parte questo look ridicolo, Ringo è il personaggio secondario meglio caratterizzato; gli altri personaggi sono solo fastidiosi per la loro inconsistenza e quando vengono coinvolti rendono la trama noiosa e confusionaria.
Se ciò non bastasse ho trovato davvero inspiegabile la presenza costante di una voce narrante: oltre a rendere difficile seguire i sottotitoli dato che tende a sovrapporsi spesso e volentieri ai dialoghi (ma questo è un problema nostrano, irrilevante nella valutazione), trovo che essa non ha davvero nessuna ragione di esistere, in quanto priva di qualsiasi funzione. Il suo compito sarebbe quello di narrare gli eventi cercando di renderli più spiritosi, ma lo fa con troppa timidezza per cui risulterà essere solo irritante in quanto parla solo di cose di cui possiamo benissimo accorgerci da soli guardando l'anime. Che senso ha?
In definitiva "Ookami-san to shichinin no nakama-tachi" risulta gradevole solo quando l'attenzione si concentra sui due personaggi principali; dato che, però, troppo spesso si punta l'attenzione sugli altri, molti episodi risultano essere noiosi fino alla frustrazione. E in effetti, anche se li tagliassimo, una serie basata su due sole persone dev'essere considerata come ben poca cosa.
Con tutta probabilità ci sarà un seguito in quanto le vicende narrate non trovano una loro conclusione in questi dodici episodi; tuttavia seppure si decidesse di non produrre una nuova serie non credo soffrirei di troppi rimpianti.
Quest'anime dal nome lunghissimo è pieno di luci e ombre.
Tra le prime va sottolineato il livello di coinvolgimento agli eventi che riguardano i due personaggi principali, che godono di un'ottima caratterizzazione e che danno vita a una serie di vicende che riescono, allo stesso tempo, a incuriosire e a divertire lo spettatore. Lo schema seguito non presenta elementi di grande originalità in quanto si rifà al tema classico (per gli anime) della ragazza testarda e incapace di ammettere i propri sentimenti; tuttavia la storia fra i due protagonisti risulta piacevole e ben confezionata.
Altro elemento positivo è il tratto grafico in stile "Toradora!" - che, tra le altre cose, viene pure citato.
A questi aspetti positivi, però, fanno da contraltare tantissimi elementi che io ho giudicato negativamente.
Il più rilevante è, senza dubbio, l'assoluta inconsistenza dei personaggi secondari. In primo luogo va sottolineato che essi sono davvero troppi per una serie composta da solo dodici episodi, specie se si vuole dedicare a ognuno di essi un episodio. E infatti se qualcuno di essi riesce a ottenerne uno, altri non hanno avuto questa chance di farsi notare. Ma questa è, tra parentesi, una fortuna, in quanto le storie di costoro credo non interessino davvero a nessuno.
La loro caratterizzazione, infatti, è davvero scadente: fra tutti cito il personaggio di Ringo che, a differenza del nome che fa pensare a un cowboy, è una ragazza di piccola stazza che ama vestirsi da Cappuccetto Rosso. Come scelta la trovo davvero inutile oltre che ridicola, in quanto questo suo strano modo di vestire appare immotivato e non ha nessuna importanza nello svolgersi degli eventi. A parte questo look ridicolo, Ringo è il personaggio secondario meglio caratterizzato; gli altri personaggi sono solo fastidiosi per la loro inconsistenza e quando vengono coinvolti rendono la trama noiosa e confusionaria.
Se ciò non bastasse ho trovato davvero inspiegabile la presenza costante di una voce narrante: oltre a rendere difficile seguire i sottotitoli dato che tende a sovrapporsi spesso e volentieri ai dialoghi (ma questo è un problema nostrano, irrilevante nella valutazione), trovo che essa non ha davvero nessuna ragione di esistere, in quanto priva di qualsiasi funzione. Il suo compito sarebbe quello di narrare gli eventi cercando di renderli più spiritosi, ma lo fa con troppa timidezza per cui risulterà essere solo irritante in quanto parla solo di cose di cui possiamo benissimo accorgerci da soli guardando l'anime. Che senso ha?
In definitiva "Ookami-san to shichinin no nakama-tachi" risulta gradevole solo quando l'attenzione si concentra sui due personaggi principali; dato che, però, troppo spesso si punta l'attenzione sugli altri, molti episodi risultano essere noiosi fino alla frustrazione. E in effetti, anche se li tagliassimo, una serie basata su due sole persone dev'essere considerata come ben poca cosa.
Con tutta probabilità ci sarà un seguito in quanto le vicende narrate non trovano una loro conclusione in questi dodici episodi; tuttavia seppure si decidesse di non produrre una nuova serie non credo soffrirei di troppi rimpianti.
Ookami-san è un anime davvero carino per essere composto di soli 12 episodi e di parecchie componenti già viste. Andiamo però con calma, rischieremmo di imbrogliarci inutilmente.
Trama
Ookami-san è a mio avviso qualcosa d'eccezione: si parla di un gruppo di ragazzi che fa parte di un club chiamato "Banca di Onagi". In pratica, i protagonisti svolgono degli incarichi su commissione, chiedendo però in cambio un favore da parte del cliente, che potrà essere restituito quando lo si vuole. In poche parole è una banca dei favori, dove però si tengono solo quelli di ricambio, e li si immagazzinano fin quando non servono. Inizieremo conoscendo i tre protagonisti fulcro della vicenda: Ryouko, Ringo e Morino. Questi tre protagonisti, fin dal primo episodio, mostreranno al mondo quale pazzo cast si nasconde dietro questa serie, e per giunta con un'enorme spolverata di tsundere. A quanto pare, Morino si dichiarerà a Ryouko, ma lei non riuscirà ad ammettere a se stessa cosa davvero vuole fare. Insomma, i 12 episodi di questa serie ruoteranno gran parte su momenti incentrati sulle tsundere, su incarichi per clienti, su incarichi di ricambio e su qualche momento tendente all'ecchi. Nonostante tutto è piacevole vedere che, anche se sembra ripetitiva e già vista, Ookami-san è una serie piuttosto innovativa e simpatica, insomma, qualcosa di divertente e leggero da vedere.
Lato tecnico
Tecnicamente il titolo è ben fatto. Parlando della sua grafica, bisogna dire che è un minestrone di stili: gli occhi dei personaggi sono simili a quelli fatti in Toradora!, l'animazione è simile a quella di To Aru Majutsu No Index, e poi bisogna anche dire che essendo un mix l'anime riesce davvero a convincere senza titubanze. Un'altra cosa carina che ho notato è la presenza di filtri grafici più bambineschi ma che comunque non fanno calare il ritmo dell'anime. Parliamo comunque di un anime con contenuti non adatti a minori di 13 anni, e perciò tutto rimane all'interno di uno standard ben delineato, che è quello che differenzia gli anime dai cartoni comuni. Comunque, parlando dell'animazione, è ben riuscita in tutti i casi, soprattutto negli ultimi episodi, anche se alle volte può sembrare leggermente confusionaria, ma è comunque godibilissima. Opening ed ending non sono originalissime ma sono simpatiche. Non mi piace molto lo stile fiabesco, intendiamoci.
Dal punto di vista sonoro niente da dire, anche se alle volte noto un leggero disturbo nell'audio quando interviene nelle discussioni la narratrice,colei che ha prestato la voce a Kuroko di To Aru, per intenderci.
Commento Finale
Tirando le somme, Ookami-san è qualcosa da vedere con la felicità nel cuore: ha un sacco di gag, tsundere a tonnellate e momenti concitati, insomma, tutte le carte in regola per essere un anime degno di nota targato sempre J.C. Staff. Altra cosa bellissima che ho notato è la presenza di tonnellate di cameo: iniziamo con un cosplay di Zero No Tsukaima, per poi continuare con la comparsa dei personaggi di To Aru Kagaku No Railgun, e per finire, con la ciliegina sulla torta: i cameo di K-On! notevoli nell'estetica di alcune senpai, e il cosplay, sempre di K-On!, in alcuni stacchetti.
Ookami- san è bello da vedere se avete già visto Toradora! e To Aru, e se volete vedere una versione di Taiga leggermente più cresciuta, intendiamoci così.
Voto Finale: 7.
Trama
Ookami-san è a mio avviso qualcosa d'eccezione: si parla di un gruppo di ragazzi che fa parte di un club chiamato "Banca di Onagi". In pratica, i protagonisti svolgono degli incarichi su commissione, chiedendo però in cambio un favore da parte del cliente, che potrà essere restituito quando lo si vuole. In poche parole è una banca dei favori, dove però si tengono solo quelli di ricambio, e li si immagazzinano fin quando non servono. Inizieremo conoscendo i tre protagonisti fulcro della vicenda: Ryouko, Ringo e Morino. Questi tre protagonisti, fin dal primo episodio, mostreranno al mondo quale pazzo cast si nasconde dietro questa serie, e per giunta con un'enorme spolverata di tsundere. A quanto pare, Morino si dichiarerà a Ryouko, ma lei non riuscirà ad ammettere a se stessa cosa davvero vuole fare. Insomma, i 12 episodi di questa serie ruoteranno gran parte su momenti incentrati sulle tsundere, su incarichi per clienti, su incarichi di ricambio e su qualche momento tendente all'ecchi. Nonostante tutto è piacevole vedere che, anche se sembra ripetitiva e già vista, Ookami-san è una serie piuttosto innovativa e simpatica, insomma, qualcosa di divertente e leggero da vedere.
Lato tecnico
Tecnicamente il titolo è ben fatto. Parlando della sua grafica, bisogna dire che è un minestrone di stili: gli occhi dei personaggi sono simili a quelli fatti in Toradora!, l'animazione è simile a quella di To Aru Majutsu No Index, e poi bisogna anche dire che essendo un mix l'anime riesce davvero a convincere senza titubanze. Un'altra cosa carina che ho notato è la presenza di filtri grafici più bambineschi ma che comunque non fanno calare il ritmo dell'anime. Parliamo comunque di un anime con contenuti non adatti a minori di 13 anni, e perciò tutto rimane all'interno di uno standard ben delineato, che è quello che differenzia gli anime dai cartoni comuni. Comunque, parlando dell'animazione, è ben riuscita in tutti i casi, soprattutto negli ultimi episodi, anche se alle volte può sembrare leggermente confusionaria, ma è comunque godibilissima. Opening ed ending non sono originalissime ma sono simpatiche. Non mi piace molto lo stile fiabesco, intendiamoci.
Dal punto di vista sonoro niente da dire, anche se alle volte noto un leggero disturbo nell'audio quando interviene nelle discussioni la narratrice,colei che ha prestato la voce a Kuroko di To Aru, per intenderci.
Commento Finale
Tirando le somme, Ookami-san è qualcosa da vedere con la felicità nel cuore: ha un sacco di gag, tsundere a tonnellate e momenti concitati, insomma, tutte le carte in regola per essere un anime degno di nota targato sempre J.C. Staff. Altra cosa bellissima che ho notato è la presenza di tonnellate di cameo: iniziamo con un cosplay di Zero No Tsukaima, per poi continuare con la comparsa dei personaggi di To Aru Kagaku No Railgun, e per finire, con la ciliegina sulla torta: i cameo di K-On! notevoli nell'estetica di alcune senpai, e il cosplay, sempre di K-On!, in alcuni stacchetti.
Ookami- san è bello da vedere se avete già visto Toradora! e To Aru, e se volete vedere una versione di Taiga leggermente più cresciuta, intendiamoci così.
Voto Finale: 7.
"Tsun Tsun Tsunn!!!". Non ricordo perché cominciai quest'anime, ma devo dire che non me ne pento.
L'anime, raccontato sotto forma di "favola" da un'ottima voce di sottofondo che ci presenta ogni puntata e che speso si infila anche durante gli episodi, racconta della storia d'amore (anche se non so quanto si possa definire tale) tra la fortissima tsundere Taig, ehm, Okami, e il suo spasimante, Morino, povero sfigatello, che oltre ad avere un carattere deprimente soffre di "scopofobia", ovvero la paura di essere guardato. La storia di questi due personaggi gira attorno alla Otogi Bank, una specie di club scolastico che, come quelli di altre serie come Sket Dance, si occupa di risolvere i problemi degli studenti. Essendo però una banca questo strano club si segna per bene ogni favore prestato, per poi "riprenderselo" a tempo debito. La banca, composta da membri più che eccentrici, fa anche molto affidamento alla forza della protagonista, che con due guantoni da boxe che definire kawaii sarebbe un eufemismo, lotta contro i cattivoni di turno.
Durante la serie la trama ci presenterà sempre nuovi personaggi fino ad arrivare a un finale in cui viene anche fatta luce sul passato della protagonista.
"Ookami-san to shichinin no nakama-tachi" è una serie piacevole, non c'è che dire, che si lascia guardare nonostante il character design un po' piatto e di certo non innovativo e la trama leggermente inconsistente. Ho trovato anche i personaggi leggermente piatti e il tentativo d'inserire un passato tormentato alla protagonista ha fatto diventare una serie che si poteva allegramente definire una commedia romantica una specie di miscuglio, che non essendo né carne né pesce, mi ha lasciato un po' insoddisfatto.
Le animazioni e le musiche non si fanno di certo onore e potevano essere migliori, considerando che è un anime abbastanza recente, lasciando però l'opera globalmente gradevole.
Ai tempi ricordo di essermela gustata, e per questo preferisco un 7 a un 6. La consiglio a chiunque ami i personaggi tsundere, che in questa serie fanno da padrone.
L'anime, raccontato sotto forma di "favola" da un'ottima voce di sottofondo che ci presenta ogni puntata e che speso si infila anche durante gli episodi, racconta della storia d'amore (anche se non so quanto si possa definire tale) tra la fortissima tsundere Taig, ehm, Okami, e il suo spasimante, Morino, povero sfigatello, che oltre ad avere un carattere deprimente soffre di "scopofobia", ovvero la paura di essere guardato. La storia di questi due personaggi gira attorno alla Otogi Bank, una specie di club scolastico che, come quelli di altre serie come Sket Dance, si occupa di risolvere i problemi degli studenti. Essendo però una banca questo strano club si segna per bene ogni favore prestato, per poi "riprenderselo" a tempo debito. La banca, composta da membri più che eccentrici, fa anche molto affidamento alla forza della protagonista, che con due guantoni da boxe che definire kawaii sarebbe un eufemismo, lotta contro i cattivoni di turno.
Durante la serie la trama ci presenterà sempre nuovi personaggi fino ad arrivare a un finale in cui viene anche fatta luce sul passato della protagonista.
"Ookami-san to shichinin no nakama-tachi" è una serie piacevole, non c'è che dire, che si lascia guardare nonostante il character design un po' piatto e di certo non innovativo e la trama leggermente inconsistente. Ho trovato anche i personaggi leggermente piatti e il tentativo d'inserire un passato tormentato alla protagonista ha fatto diventare una serie che si poteva allegramente definire una commedia romantica una specie di miscuglio, che non essendo né carne né pesce, mi ha lasciato un po' insoddisfatto.
Le animazioni e le musiche non si fanno di certo onore e potevano essere migliori, considerando che è un anime abbastanza recente, lasciando però l'opera globalmente gradevole.
Ai tempi ricordo di essermela gustata, e per questo preferisco un 7 a un 6. La consiglio a chiunque ami i personaggi tsundere, che in questa serie fanno da padrone.
Inizialmente ho pensato di vedere quest'anime solamente per la grafica, che sembrava simile a quella di ToraDora! e quindi piacevole da vedere. Non mi aspettavo nulla in particolare dalla trama, se non situazioni divertenti. Devo dire che quest'anime, però, non è solo divertente: fa anche riflettere molto sulla psicologia dei personaggi, che non sono quasi mai messi lì per comodità (a parte, forse, qualche maggiorata e dei pervertiti di troppo).
Nonostante l'apparente banalità dei personaggi, l'anime mi è piaciuto. È piacevole da guardare, ci sono molti punti divertenti e tante citazioni riferite a diverse fiabe famose (la più evidente quella di Cappuccetto Rosso: Ookami il lupo, Ringo la bambina e Ryoushi il cacciatore), ma non mancano la modernità e l'originalità, anche se qualche personaggio dimostra palesemente di essere un "tipo" usato spesso e volentieri da tanti altri.
Non voglio dare a quest'anime il voto massimo perché molte delle situazioni dei personaggi restano irrisolte, come ad esempio il passato di Ryouko, che ancora non sono riuscita a capire, e la storia tra lei e Ryoushi, che non si sa se inizierà mai. Non posso dire di consigliarlo vivamente, ma resta un bell'anime da vedere. Magari come "pausa" tra una puntata e l'altra di un altro anime più pesante e intricato.
Nonostante l'apparente banalità dei personaggi, l'anime mi è piaciuto. È piacevole da guardare, ci sono molti punti divertenti e tante citazioni riferite a diverse fiabe famose (la più evidente quella di Cappuccetto Rosso: Ookami il lupo, Ringo la bambina e Ryoushi il cacciatore), ma non mancano la modernità e l'originalità, anche se qualche personaggio dimostra palesemente di essere un "tipo" usato spesso e volentieri da tanti altri.
Non voglio dare a quest'anime il voto massimo perché molte delle situazioni dei personaggi restano irrisolte, come ad esempio il passato di Ryouko, che ancora non sono riuscita a capire, e la storia tra lei e Ryoushi, che non si sa se inizierà mai. Non posso dire di consigliarlo vivamente, ma resta un bell'anime da vedere. Magari come "pausa" tra una puntata e l'altra di un altro anime più pesante e intricato.
L’anime in questione rientra nel genere romantico-commedia e, sinceramente, è stata una gradita sorpresa. Dopo aver letto la trama e vari commenti in proposito, mi ero fatto ben poche illusioni riguardo a Ookami-san (lett: Ookami-san e i suoi sette compagni): pensavo al classico anime farcito di fan-service, del solito moe (ormai imperante) e dei classici cliché. Ookami-san è senza dubbio questo, ma nell’insieme risulta di piacevole visione e in alcuni momenti (cosa strana per questo genere di anime) concede anche spunti di riflessione.
La storia è completamente incentrata intorno ad Ookami, classica tsundere con un aspetto e personalità identiche a Taiga di Toradora (senza offesa agli estimatori, in quanto lo spessore dei due personaggi è completamente diverso). Essa è circondata da una serie di personaggi secondari, quali i membri dell’Otogi Bank (club scolastico che risolve i problemi degli studenti) e, soprattutto, come il “protagonista” maschile Morino Ryoshi. Non ho mai visto un personaggio più sfigato di questo: oltre a soffrire di scopofobia (paura di essere guardati) è in tutto e per tutto a dir poco patetico.
L’allegra combriccola di Ookami nei primi episodi si trova ad affrontare le classiche situazioni di questo genere di anime (esempio: concorso di bellezza), ma ,all’incirca a metà della storia, si intuisce il passato della protagonista. <b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b> È qui, secondo me, il vero punto di svolta di tutta la vicenda e anche della mia analisi. L’infanzia di Ookami è segnata da un episodio veramente traumatico, (che non anticipo) il quale viene accompagnato dalla assoluta indifferenza e disonestà del mondo fino a quel momento a lei vicino e sicuro (gli amici, la scuola e il suo stesso carattere). Da questo tragico episodio si sviluppa la seconda parte dell’anime con l’introduzione di un vero e proprio antagonista. Anche qui vi è un’altra novità rispetto ad altri prodotti dello stesso genere: mentre in questo tipo di anime il competitor è più che altro dal punto di vista sentimentale, in Ookami è ,invece ,in tutto e per tutto malvagio e per nulla interessato a far breccia nel cuore della protagonista.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Dopo aver sottolineato i lati positivi devo però far notare anche quelli negativi. Innanzitutto la presenza di trovate veramente demenziali e neanche divertenti (i guantoni da box di Ookami, la invenzioni di majo della Otogi Bank, solo per nominarne due), l’inserimento delle solite loli, la voce del narratore fin troppo invadente (la doppiatrice è la stessa di Kuroko di To Aru Kagaku no Railgun, che personalmente considero fra le migliori, ma qui è esagerata) e infine il finale anticipato di una puntata (l’ultima serve a far capire che ci sarà sicuramente un seguito).
Il reparto grafico, come anche il chara, è buono, ma dalla JCstaff (la quale ha prodotto, guarda caso, Toradora!) ci si può aspettare molto,molto meglio. Banali e prive di nota invece le musiche.
In definitiva concludo consigliando questo anime soltanto agli amanti del genere, o a quelli che vogliono guardare un prodotto non impegnativo tanto per passare il tempo.
La storia è completamente incentrata intorno ad Ookami, classica tsundere con un aspetto e personalità identiche a Taiga di Toradora (senza offesa agli estimatori, in quanto lo spessore dei due personaggi è completamente diverso). Essa è circondata da una serie di personaggi secondari, quali i membri dell’Otogi Bank (club scolastico che risolve i problemi degli studenti) e, soprattutto, come il “protagonista” maschile Morino Ryoshi. Non ho mai visto un personaggio più sfigato di questo: oltre a soffrire di scopofobia (paura di essere guardati) è in tutto e per tutto a dir poco patetico.
L’allegra combriccola di Ookami nei primi episodi si trova ad affrontare le classiche situazioni di questo genere di anime (esempio: concorso di bellezza), ma ,all’incirca a metà della storia, si intuisce il passato della protagonista. <b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b> È qui, secondo me, il vero punto di svolta di tutta la vicenda e anche della mia analisi. L’infanzia di Ookami è segnata da un episodio veramente traumatico, (che non anticipo) il quale viene accompagnato dalla assoluta indifferenza e disonestà del mondo fino a quel momento a lei vicino e sicuro (gli amici, la scuola e il suo stesso carattere). Da questo tragico episodio si sviluppa la seconda parte dell’anime con l’introduzione di un vero e proprio antagonista. Anche qui vi è un’altra novità rispetto ad altri prodotti dello stesso genere: mentre in questo tipo di anime il competitor è più che altro dal punto di vista sentimentale, in Ookami è ,invece ,in tutto e per tutto malvagio e per nulla interessato a far breccia nel cuore della protagonista.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Dopo aver sottolineato i lati positivi devo però far notare anche quelli negativi. Innanzitutto la presenza di trovate veramente demenziali e neanche divertenti (i guantoni da box di Ookami, la invenzioni di majo della Otogi Bank, solo per nominarne due), l’inserimento delle solite loli, la voce del narratore fin troppo invadente (la doppiatrice è la stessa di Kuroko di To Aru Kagaku no Railgun, che personalmente considero fra le migliori, ma qui è esagerata) e infine il finale anticipato di una puntata (l’ultima serve a far capire che ci sarà sicuramente un seguito).
Il reparto grafico, come anche il chara, è buono, ma dalla JCstaff (la quale ha prodotto, guarda caso, Toradora!) ci si può aspettare molto,molto meglio. Banali e prive di nota invece le musiche.
In definitiva concludo consigliando questo anime soltanto agli amanti del genere, o a quelli che vogliono guardare un prodotto non impegnativo tanto per passare il tempo.
So che sembrerà davvero strano, ma questo anime mi è piaciuto davvero tanto. La storia narra delle avventure di Ryoko Ookami, che prende spunto dal lupo della celebre storia di Cappuccetto Rosso, e, appunto come un lupo, "ringhia" a tutti, tranne alla sua migliore amica, Ringo, che rappresenta Cappuccetto Rosso stessa. Di Ryoko si innamorerà Ryoshi Morino, un suo timido compagno di classe. La storia, quindi, ruoterà intorno a loro tre, ma coinvolgerà anche tutti i partecipanti alla Banca Otogi, un'organizzazione che offre favori, in cambio di altri favori.
La storia, anche se tratta del solito amore non corrisposto e delle buffe gaffes che si creano di conseguenza, appassiona, in quanto tratta anche d'amicizia, invidia, tradimenti.
I disegni sono molto belli, i doppiatori molto bravi, l'unica cosa che mi ha lasciato un po' di stucco è il finale, che lascia in sospeso un sacco di cose. Speriamo in una seconda serie!
Buona visione.
La storia, anche se tratta del solito amore non corrisposto e delle buffe gaffes che si creano di conseguenza, appassiona, in quanto tratta anche d'amicizia, invidia, tradimenti.
I disegni sono molto belli, i doppiatori molto bravi, l'unica cosa che mi ha lasciato un po' di stucco è il finale, che lascia in sospeso un sacco di cose. Speriamo in una seconda serie!
Buona visione.
Essendo la prima volta che vedo un anime di questo genere, non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Ero rimasta attratta da un'immagine proveniente dal terzo episodio, così, tanto per provare, ho deciso di scaricarlo.
Una bella sorpresa! Sinceramente molto, molto grazioso, molto più di quel che mi aspettassi. Ho trovato carina la trama, così ispirata alle fiabe e con personaggi così ben azzeccati (forse un po' stereotipati, ok) da rendere frizzate ogni puntata e da farmi venir voglia di vedere quella dopo.
Sicuramente gli animatori hanno avuto a cuore di curarlo il più possibile sotto l'aspetto visivo. Abbiamo un bel design, non originalissimo, anche qui posso concederlo, ma che si lascia guardare... e COME si lascia guardare! Animazioni fluide, gag anche audaci ma sempre d'effetto, quel pizzico di storia sentimentale che non guasta mai e che fa da sottofondo a questa bella commediola che sicuramente continuerò a guardare con la serenità nel cuore fino all'ultimo episodio!
Una bella sorpresa! Sinceramente molto, molto grazioso, molto più di quel che mi aspettassi. Ho trovato carina la trama, così ispirata alle fiabe e con personaggi così ben azzeccati (forse un po' stereotipati, ok) da rendere frizzate ogni puntata e da farmi venir voglia di vedere quella dopo.
Sicuramente gli animatori hanno avuto a cuore di curarlo il più possibile sotto l'aspetto visivo. Abbiamo un bel design, non originalissimo, anche qui posso concederlo, ma che si lascia guardare... e COME si lascia guardare! Animazioni fluide, gag anche audaci ma sempre d'effetto, quel pizzico di storia sentimentale che non guasta mai e che fa da sottofondo a questa bella commediola che sicuramente continuerò a guardare con la serenità nel cuore fino all'ultimo episodio!
Mah, sinceramente questo anime è davvero noioso e ripetitivo, la solita solfa insomma: tsundere e fan service a morire. Un ragazzino semi-inutile e privo di amor proprio si invaghisce della ragazza brusca ma dal cuore d'oro di turno, che fa parte di un organizzazione che effettua e fa restituire favori, indi per starle vicino e dimostrarle il suo valore (dopo essere stato rifiutato per il poco carattere dalla stessa) si unisce anche lui a questa agenzia e via, verso nuove mirabolanti avventure!
Nulla di davvero innovativo o coinvolgente nella serie. Alla fine della prima puntata stavo per addormentarmi, poi ho deciso di dargli una seconda possibilità e ho fatto male. Sinceramente lo consigliere solo ai veri cultori del genere, che sbavano per tsundere, loli, maid, ecc. Oltre a quello il nulla assoluto.
Nulla di davvero innovativo o coinvolgente nella serie. Alla fine della prima puntata stavo per addormentarmi, poi ho deciso di dargli una seconda possibilità e ho fatto male. Sinceramente lo consigliere solo ai veri cultori del genere, che sbavano per tsundere, loli, maid, ecc. Oltre a quello il nulla assoluto.