Hakuouki: Hekketsu-roku
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler sul finale</b>
Partendo dal presupposto che non vado pazza per i reverse-harem (è più forte di me, li trovo senza senso), quest'anime mi ha leggermente stupito. Ho visto anche la prima serie, naturalmente, ma non mi ha coinvolto come questa - forse perché finalmente so come va a finire o magari perché è qui che si sviluppa maggiormente l'aspetto romantico della faccenda; fatto sta che non vedevo l'ora di vedere la puntata successiva. Oltre a questo, mentirei se dicessi di non aver pianto in alcune scene - scene che, dopotutto, contengono anche il finale.
E qui si spiega il motivo del mio 7. Avrei potuto facilmente attribuire un 8 come voto, perché è davvero un anime ben fatto da tutti i punti di vista (musicale, visivo e storico) ma il finale m'è parso un filino assurdo. Il fatto che, dopo tutti quei combattimenti, quegli spargimenti di sangue e chi ne ha più ne metta, abbia salva la vita solamente la protagonista e la sua inutilità mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca. Unica consolazione è la riunione dell'intera Shinsengumi, anche se nel regno dei morti - il che ha portato a scene di pianto francamente imbarazzanti, lo ammetto.
Partendo dal presupposto che non vado pazza per i reverse-harem (è più forte di me, li trovo senza senso), quest'anime mi ha leggermente stupito. Ho visto anche la prima serie, naturalmente, ma non mi ha coinvolto come questa - forse perché finalmente so come va a finire o magari perché è qui che si sviluppa maggiormente l'aspetto romantico della faccenda; fatto sta che non vedevo l'ora di vedere la puntata successiva. Oltre a questo, mentirei se dicessi di non aver pianto in alcune scene - scene che, dopotutto, contengono anche il finale.
E qui si spiega il motivo del mio 7. Avrei potuto facilmente attribuire un 8 come voto, perché è davvero un anime ben fatto da tutti i punti di vista (musicale, visivo e storico) ma il finale m'è parso un filino assurdo. Il fatto che, dopo tutti quei combattimenti, quegli spargimenti di sangue e chi ne ha più ne metta, abbia salva la vita solamente la protagonista e la sua inutilità mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca. Unica consolazione è la riunione dell'intera Shinsengumi, anche se nel regno dei morti - il che ha portato a scene di pianto francamente imbarazzanti, lo ammetto.
"Hakuouki: Hekketsu-roku" è un seguito idealmente perfetto, ma di fatto strutturato male. Come trama, questa serie riprende la storia esattamente da dove era rimasta, ossia con Chizuru che, al fianco dei membri della Shinsengumi, si mette in viaggio verso Edo per trasferire il quartier generale in seguito a una devastante sconfitta inflitta dalle truppe nemiche. Ma gli eventi non caleranno in drammaticità, anzi: i tempi mutano, le armi da fuoco avanzano e il tempo dei samurai è inesorabilmente destinato al declino. Per quanto provino a combattere, i guerrieri della Shinsengumi vengono continuamente sconfitti, e Chizuru assisterà alla graduale scomparsa di tutti i membri originari, morti per la causa dei compagni. Al suo fianco vi è il vicecomandante (in seguito comandante) della Shinsengumi Toshizo Hijikata, il quale finalmente comincia a rivelare un lato un po' più umano, soffrendo in silenzio - ma vistosamente - per la triste sorte della squadra.
Lo scontro finale vedrà Hijikata, uscito sconfitto dalla guerra, affrontare in un'estenuante battaglia personale il demone Chikage Kazama per chiudere tutti i conti lasciati in sospeso.
Senza stare a rielencare i punti forti e deboli dei personaggi, già recensiti, in questo arco narrativo l'elemento che spicca è sicuramente l'intensificarsi dei sentimenti di Chizuru verso il comandante della Shinsengumi Hijikata, il quale gradualmente comincerà a ricambiare. A questo proposito ci sono alcuni elementi per cui non mi posso dire propriamente soddisfatta: le vicende iniziali convergono fin troppo su loro due, lasciando in disparte le sorti degli altri membri - di un paio addirittura non si saprà più nulla! Il comandante da parte sua finalmente apre un po' il suo cuore, tuttavia il tutto è gestito male nelle tempistiche: a mio parere Hijikata per poco non fa la figura di un sasso, e il tutto è mascherato con il pretesto che "nascondere i propri sentimenti è il compito di un comandante".
Come se non bastasse, le ultime puntate s'ingarbugliano inutilmente parlando di guerra, tattiche e scontri tra eserciti rivali, creando un broglio narrativo difficilmente risolvibile (e peraltro, in un anime romantico come questo, del tutto fuori luogo), con personaggi presentati male e che comunque non compaiono in più di 3-4 puntate. Anche il padre di Chizuru scompare frettolosamente, per non parlare del fratello di cui non si capisce nulla.
Insomma, un sequel che era dovuto, se non altro per sviluppare la storia d'amore tra i due protagonisti, con un finale teso e commovente, ma con le evidenti pecche intermedie sopracitate. Da notare il cambio di look a cui tutti i membri della Shinsengumi vanno incontro, indossando uniformi occidentali corredate da katane, come dei moderni cavalieri; ho apprezzato quest'idea come simbolo del cambiamento dei tempi. Sentendomi generosa, assegno un 6 a una serie che per concetti e per storia avrebbe dovuto essere di molto superiore alla precedente - narrativamente più fiacca -, ma che invece non riesce a superarla in maniera netta, nonostante l'ottimo comparto tecnico, come al solito perfettamente curato. Peccato.
Lo scontro finale vedrà Hijikata, uscito sconfitto dalla guerra, affrontare in un'estenuante battaglia personale il demone Chikage Kazama per chiudere tutti i conti lasciati in sospeso.
Senza stare a rielencare i punti forti e deboli dei personaggi, già recensiti, in questo arco narrativo l'elemento che spicca è sicuramente l'intensificarsi dei sentimenti di Chizuru verso il comandante della Shinsengumi Hijikata, il quale gradualmente comincerà a ricambiare. A questo proposito ci sono alcuni elementi per cui non mi posso dire propriamente soddisfatta: le vicende iniziali convergono fin troppo su loro due, lasciando in disparte le sorti degli altri membri - di un paio addirittura non si saprà più nulla! Il comandante da parte sua finalmente apre un po' il suo cuore, tuttavia il tutto è gestito male nelle tempistiche: a mio parere Hijikata per poco non fa la figura di un sasso, e il tutto è mascherato con il pretesto che "nascondere i propri sentimenti è il compito di un comandante".
Come se non bastasse, le ultime puntate s'ingarbugliano inutilmente parlando di guerra, tattiche e scontri tra eserciti rivali, creando un broglio narrativo difficilmente risolvibile (e peraltro, in un anime romantico come questo, del tutto fuori luogo), con personaggi presentati male e che comunque non compaiono in più di 3-4 puntate. Anche il padre di Chizuru scompare frettolosamente, per non parlare del fratello di cui non si capisce nulla.
Insomma, un sequel che era dovuto, se non altro per sviluppare la storia d'amore tra i due protagonisti, con un finale teso e commovente, ma con le evidenti pecche intermedie sopracitate. Da notare il cambio di look a cui tutti i membri della Shinsengumi vanno incontro, indossando uniformi occidentali corredate da katane, come dei moderni cavalieri; ho apprezzato quest'idea come simbolo del cambiamento dei tempi. Sentendomi generosa, assegno un 6 a una serie che per concetti e per storia avrebbe dovuto essere di molto superiore alla precedente - narrativamente più fiacca -, ma che invece non riesce a superarla in maniera netta, nonostante l'ottimo comparto tecnico, come al solito perfettamente curato. Peccato.
In questa seconda parte l'anime subisce un'incremento evidente della parte storica, che diventa quasi eccessiva.
Gli eventi subiscono una forte accelerazione verso la fine, rendendo la conclusione un po' affrettata, rovinandola leggermente, soprattutto a causa dei cambiamenti caratteriali di alcuni personaggi, decisamente repentini e non giustificati.
La storia si concentra sulle emozioni di Chizuru, sempre abbastanza piagnucolona, ma comunque interessante, e sul suo rapporto con Hijikata-san anche a causa della drastica riduzione del numero di personaggi, anch'essa eccessivamente veloce.
L'animazione e i disegni mi sembrano leggermente meno curati, ma ugualmente validi, mentre trovo che la colonna sonora non sia al livello della prima.
La fine punta sulla commozione a tutti i costi, fallendo un po' secondo me, lasciando un finale equivoco e dubbioso, che lascia spazio alla fantasia e alle speranze degli spettatori, nel bene o nel male.
In conclusione Hekketsu-roku è una seconda serie abbastanza carina per un anime bishonen che riesce comunque ad essere un prodotto valido.
Gli eventi subiscono una forte accelerazione verso la fine, rendendo la conclusione un po' affrettata, rovinandola leggermente, soprattutto a causa dei cambiamenti caratteriali di alcuni personaggi, decisamente repentini e non giustificati.
La storia si concentra sulle emozioni di Chizuru, sempre abbastanza piagnucolona, ma comunque interessante, e sul suo rapporto con Hijikata-san anche a causa della drastica riduzione del numero di personaggi, anch'essa eccessivamente veloce.
L'animazione e i disegni mi sembrano leggermente meno curati, ma ugualmente validi, mentre trovo che la colonna sonora non sia al livello della prima.
La fine punta sulla commozione a tutti i costi, fallendo un po' secondo me, lasciando un finale equivoco e dubbioso, che lascia spazio alla fantasia e alle speranze degli spettatori, nel bene o nel male.
In conclusione Hekketsu-roku è una seconda serie abbastanza carina per un anime bishonen che riesce comunque ad essere un prodotto valido.
Se speravate che il personaggio di Chizuru migliorasse nella seconda stagione, lasciate ogni speranza a inizio visione. La nostra cara oni (demone), rimane indifesa e piagnucolona, solo che in questa serie i belloni per difenderla dovranno pagare un caro prezzo: uno a uno perderanno la vita. No non si tratta di spoiler, perché, come la storia insegna, gli ormai anacronistici samurai sono destinati soccombere, con l’avanzare delle armi da fuoco e con la riunificazione del potere nelle mani dell’imperatore. Certo il modo in cui muoiono e la trama si discostano dalla realtà storica, poiché pur sempre di un racconto fantastico si tratta.
Ho continuato a vedere questa serie perché ero rimasta del tutto insoddisfatta del finale della prima: sospeso; mi ha invogliato alla visione la speranza di un cambiamento in meglio della protagonista: non c’è stato; ma allora cosa resta? Un ammasso di bei fusti in estinzione, una narrazione storica massacrata e mal esposta, e come uniche note positive bei disegni, sia per charter design sia per fondali: il classico esempio di fan service per le donne, bishouen a go go.
E' pur vero che finalmente c’è una svolta romantica, per il gradimento di ogni donzella, ma non è soddisfacente: il protagonista maschile ha il trasporto e il calore di un masso di roccia innevata, altro che la romantica icona del Hakuouki, il pallido ciliegio in fiore…
È vero che qui nulla rimane in sospeso: la questione della ricerca del padre, la provenienza di Chizuru, il suo gemello, l’origine delle immonde creature rasetsu (falsi demoni), ma il modo in cui tutto viene spiegato non è convincente, troppo sbrigativo; tutto viene sacrificato per concentrarsi su Chizuru, che continua ad affogare nelle sue lacrime, e con il passare delle puntate risulta sempre più odiosa! Viene da urlare: “E usa quei tuoi poteri!”.
L’anime non riesce bene né nell’elemento storico né nell’elemento sovrannaturale, e nemmeno è tanto convincente nell’elemento romantico: quindi do un 5, per essere buona. Tanto vale guardarsi un bel AVM, che rende molto di più della serie e fa perde pure meno tempo…
Ho continuato a vedere questa serie perché ero rimasta del tutto insoddisfatta del finale della prima: sospeso; mi ha invogliato alla visione la speranza di un cambiamento in meglio della protagonista: non c’è stato; ma allora cosa resta? Un ammasso di bei fusti in estinzione, una narrazione storica massacrata e mal esposta, e come uniche note positive bei disegni, sia per charter design sia per fondali: il classico esempio di fan service per le donne, bishouen a go go.
E' pur vero che finalmente c’è una svolta romantica, per il gradimento di ogni donzella, ma non è soddisfacente: il protagonista maschile ha il trasporto e il calore di un masso di roccia innevata, altro che la romantica icona del Hakuouki, il pallido ciliegio in fiore…
È vero che qui nulla rimane in sospeso: la questione della ricerca del padre, la provenienza di Chizuru, il suo gemello, l’origine delle immonde creature rasetsu (falsi demoni), ma il modo in cui tutto viene spiegato non è convincente, troppo sbrigativo; tutto viene sacrificato per concentrarsi su Chizuru, che continua ad affogare nelle sue lacrime, e con il passare delle puntate risulta sempre più odiosa! Viene da urlare: “E usa quei tuoi poteri!”.
L’anime non riesce bene né nell’elemento storico né nell’elemento sovrannaturale, e nemmeno è tanto convincente nell’elemento romantico: quindi do un 5, per essere buona. Tanto vale guardarsi un bel AVM, che rende molto di più della serie e fa perde pure meno tempo…
Se dopo avere visto la prima serie speravate in un miglioramento, scordatevelo. E non fatevi ingannare nemmeno dall'opening che mostra una Chizuru più decisa, pronta a combattere al fianco della Shinsengumi: anche questa volta, infatti, la protagonista si limita a piagnucolare mentre gli altri si fanno in quattro per difenderla. Se non vi è piaciuta la prima serie potete risparmiare il vostro tempo.
<b>[ATTENZIONE: SPOILER SUL FINALE]</b>
Per quel che ho capito io Hijikata è morto, anche se è una cosa che gli autori hanno voluto rendere un po’ incerta. La battaglia finale con Kazama meritava più tempo e attenzione: invece di farla durare 30 secondi potevano aggiungere anche un solo episodio in più, e il risultato sarebbe stato certamente migliore. Poi è assurda, anche se molto prevedibile, l'idea che Hijikata, ferito a causa di un proiettile e salvo per miracolo, possa uccidere facilmente Kazama, che al contrario di lui non aveva ferite di alcun genere. Senza contare che - ironia della sorte - sono morti praticamente tutti, tranne Chizuru, quella più inutile e che spesso e volentieri rischiava la vita a casaccio.
In conclusione, do a quest’anime un 6: in fondo i disegni sono ben fatti, così come le musiche. Se vi è piaciuta la prima serie guardatelo, altrimenti dedicate il vostro tempo a un anime più meritevole.
<b>[ATTENZIONE: SPOILER SUL FINALE]</b>
Per quel che ho capito io Hijikata è morto, anche se è una cosa che gli autori hanno voluto rendere un po’ incerta. La battaglia finale con Kazama meritava più tempo e attenzione: invece di farla durare 30 secondi potevano aggiungere anche un solo episodio in più, e il risultato sarebbe stato certamente migliore. Poi è assurda, anche se molto prevedibile, l'idea che Hijikata, ferito a causa di un proiettile e salvo per miracolo, possa uccidere facilmente Kazama, che al contrario di lui non aveva ferite di alcun genere. Senza contare che - ironia della sorte - sono morti praticamente tutti, tranne Chizuru, quella più inutile e che spesso e volentieri rischiava la vita a casaccio.
In conclusione, do a quest’anime un 6: in fondo i disegni sono ben fatti, così come le musiche. Se vi è piaciuta la prima serie guardatelo, altrimenti dedicate il vostro tempo a un anime più meritevole.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Ok, mi sento di dare un bellissimo 9 a questa serie. Ho appena finito di vederla e anche se la fine è davvero commovente sono stata felice di averla vista. Secondo me i commenti e le votazioni (non su questo sito) in generale sono un po' troppo severi. E' vero che è un anime particolare, ci sono dei salti temporali continui e magari si perde il filo, ma la storia centrale per me è molto bella. E finalmente, dopo puntate e puntate, Chizuru e Hijikata si baciano. La cosa che rovina questi bei momenti però è il finale che mi ha lasciata a bocca aperta e piangente - ebbene si. Cioè, non ho capito bene (l'ho vista in giapponese, la 10) se alla fine Hijikata muore o se resta con Chizuru.
Finale a parte non metto 10 per il semplice fatto che alcuni dei personaggi siano scomparsi dalla vista di tutti e non si sono nemmeno più visti, come ad esempio Harada, Shinpachi, Saito e i due aiutanti di Kazama, Shiranui e l'altro non me lo ricordo. Ho capito che si gettano nella mischia, sono gravemente feriti e quasi morti, ma almeno avrei voluto vederli un'ultima volta.
Chissà se magari si farà una terza serie, ma ne dubito fortemente, dato che sono praticamente tutti morti.
Ok, mi sento di dare un bellissimo 9 a questa serie. Ho appena finito di vederla e anche se la fine è davvero commovente sono stata felice di averla vista. Secondo me i commenti e le votazioni (non su questo sito) in generale sono un po' troppo severi. E' vero che è un anime particolare, ci sono dei salti temporali continui e magari si perde il filo, ma la storia centrale per me è molto bella. E finalmente, dopo puntate e puntate, Chizuru e Hijikata si baciano. La cosa che rovina questi bei momenti però è il finale che mi ha lasciata a bocca aperta e piangente - ebbene si. Cioè, non ho capito bene (l'ho vista in giapponese, la 10) se alla fine Hijikata muore o se resta con Chizuru.
Finale a parte non metto 10 per il semplice fatto che alcuni dei personaggi siano scomparsi dalla vista di tutti e non si sono nemmeno più visti, come ad esempio Harada, Shinpachi, Saito e i due aiutanti di Kazama, Shiranui e l'altro non me lo ricordo. Ho capito che si gettano nella mischia, sono gravemente feriti e quasi morti, ma almeno avrei voluto vederli un'ultima volta.
Chissà se magari si farà una terza serie, ma ne dubito fortemente, dato che sono praticamente tutti morti.
Avendo visto la prima serie che si chiude con un nulla di fatto e lascia troppe cose in sospeso, mi sono vista la seconda serie nonostante le remore nate dalla precedente visione. Anche se questo seguito è necessario per capire come la baracca andava ad affondare, non è che le risposte siano arrivate o ci siano stati grandi evoluzioni. Il brodo è sempre quello. diciamolo, ma ero preparata.
Non va oltre il sei nemmeno questa seconda serie, anzi, c'è un lieve peggioramento nei toni storici, che sono tutti eclissati, e anche in quelli narrativi di Chizuro quando racconta cosa sta succedendo. D'accordo che lei stando con la shinsengumi pensa che i "cattivi" siano i samurai ambiziosi, ma storicamente parlando si sapeva cosa stava succedendo. E invece passano per le vittime di quella che diventerà l'epoca Meiji, c'è solo una parentesi con San'nansan in cui si fa notare che nella restaurazione che verrà non ci sarà spazio per guerrieri come i lupi di Mibu, che risolvono le questioni con gli scontri e le litrate di sangue, ma per il resto fanno i "vittimoni".
Il modo in cui gli autori fanno morire i vari membri della shinsengumi non segue per niente le informazioni storiche, ma giustamente c'è la trama fantastica della pozione che rende Oni (fake oni) da seguire, quindi va bene, peccato che non si dia spazio ad analisi anche solo vaghe delle psicologie dei personaggi. Ma a quanto pare non frega perché crepano senza Chizuro intorno.
Rovinatissimo il personaggio del gemello della lagnosa Chizuro, il quale passa a miglior vita senza troppi complimenti nelle prime puntate senza dare aiuti alla trama. Lei non frigna nemmeno tutte le lacrime che sarebbe persino coerente tirasse fuori, niente, se le risparmia per tediarci ancora e ancora nei vari episodi.
Come già s'intravede nella prima serie nello stuolo di bellocci (dove solo Saito non si è invaghito di Chizuro: il mio mito), la piccola scocciatrice pesca dal mazzo della shinsengumi Hijikata, i cui membri ora sono tutti vestiti all'occidentale - per fortuna erano la fazione conservatrice -, cosa che storicamente non si può guardare, ma stanno davvero bene vestiti da figaccioni in divisa, e penso sia per quello che hanno fatto questa scelta stilistica. Questo scelta della piccola lagnosa porta a mostrare un lato ipocrita non da poco, visto che sostiene di volere aiutare in ogni modo: se lei spacciasse qualche goccia di sangue in giro anche agli altri, magari 5 minuti in più sarebbero campati quelli contaminati dalla pozione che tramuta in oni, e invece no, o solo Hijikata o niente. Infatti assistiamo a un paio di scene di "vampirismo" del neo capo della shinsengumi per non perdere il controllo.
Peccato che la psicologia dei due personaggi coinvolti e il rammarico di Hijikata nello sfruttare quella che di fatto è una bambina (giovane donna all'epoca, ma non ci allarghiamo) non venga analizzato per nulla. Si dà vaga attenzione ai sentimenti composti del guerriero verso la lagna umana, trattenuto da ruolo e situazione, ma niente di più. E' tutto un combattere per modo di dire, vedere ritirate con il sacrificio di qualcuno per far sì che reggano i ripiegamenti e morti a frotte, e ovviamente le frignate di Chizuro.
La trama degli Oni non ha nemmeno un vero finale, o soluzione, gli autori risolvono tutto con i massacri, ma i concetti di fondo sfoderati restano appesi. Il concetto di volere esistere come "parte della società", che è sfociato nel "dominiamo la società, noi Oni", si risolve solo per mancanza di superstiti, non perché il concetto venga chiarito o affrontato con un pelo di valutazione coerente alla trama.
Le musiche ancora una volta non sono male, i disegni sono di buona qualità e i protagonisti non sembrano guerrieri sul campo, ma modelli in passerella, se piace il belvedere senza trama seria dietro Hakuouki è senza dubbio consigliato, altrimenti è solo una lagna senza capo né coda. Do sei perché è in linea con la prima serie.
Non va oltre il sei nemmeno questa seconda serie, anzi, c'è un lieve peggioramento nei toni storici, che sono tutti eclissati, e anche in quelli narrativi di Chizuro quando racconta cosa sta succedendo. D'accordo che lei stando con la shinsengumi pensa che i "cattivi" siano i samurai ambiziosi, ma storicamente parlando si sapeva cosa stava succedendo. E invece passano per le vittime di quella che diventerà l'epoca Meiji, c'è solo una parentesi con San'nansan in cui si fa notare che nella restaurazione che verrà non ci sarà spazio per guerrieri come i lupi di Mibu, che risolvono le questioni con gli scontri e le litrate di sangue, ma per il resto fanno i "vittimoni".
Il modo in cui gli autori fanno morire i vari membri della shinsengumi non segue per niente le informazioni storiche, ma giustamente c'è la trama fantastica della pozione che rende Oni (fake oni) da seguire, quindi va bene, peccato che non si dia spazio ad analisi anche solo vaghe delle psicologie dei personaggi. Ma a quanto pare non frega perché crepano senza Chizuro intorno.
Rovinatissimo il personaggio del gemello della lagnosa Chizuro, il quale passa a miglior vita senza troppi complimenti nelle prime puntate senza dare aiuti alla trama. Lei non frigna nemmeno tutte le lacrime che sarebbe persino coerente tirasse fuori, niente, se le risparmia per tediarci ancora e ancora nei vari episodi.
Come già s'intravede nella prima serie nello stuolo di bellocci (dove solo Saito non si è invaghito di Chizuro: il mio mito), la piccola scocciatrice pesca dal mazzo della shinsengumi Hijikata, i cui membri ora sono tutti vestiti all'occidentale - per fortuna erano la fazione conservatrice -, cosa che storicamente non si può guardare, ma stanno davvero bene vestiti da figaccioni in divisa, e penso sia per quello che hanno fatto questa scelta stilistica. Questo scelta della piccola lagnosa porta a mostrare un lato ipocrita non da poco, visto che sostiene di volere aiutare in ogni modo: se lei spacciasse qualche goccia di sangue in giro anche agli altri, magari 5 minuti in più sarebbero campati quelli contaminati dalla pozione che tramuta in oni, e invece no, o solo Hijikata o niente. Infatti assistiamo a un paio di scene di "vampirismo" del neo capo della shinsengumi per non perdere il controllo.
Peccato che la psicologia dei due personaggi coinvolti e il rammarico di Hijikata nello sfruttare quella che di fatto è una bambina (giovane donna all'epoca, ma non ci allarghiamo) non venga analizzato per nulla. Si dà vaga attenzione ai sentimenti composti del guerriero verso la lagna umana, trattenuto da ruolo e situazione, ma niente di più. E' tutto un combattere per modo di dire, vedere ritirate con il sacrificio di qualcuno per far sì che reggano i ripiegamenti e morti a frotte, e ovviamente le frignate di Chizuro.
La trama degli Oni non ha nemmeno un vero finale, o soluzione, gli autori risolvono tutto con i massacri, ma i concetti di fondo sfoderati restano appesi. Il concetto di volere esistere come "parte della società", che è sfociato nel "dominiamo la società, noi Oni", si risolve solo per mancanza di superstiti, non perché il concetto venga chiarito o affrontato con un pelo di valutazione coerente alla trama.
Le musiche ancora una volta non sono male, i disegni sono di buona qualità e i protagonisti non sembrano guerrieri sul campo, ma modelli in passerella, se piace il belvedere senza trama seria dietro Hakuouki è senza dubbio consigliato, altrimenti è solo una lagna senza capo né coda. Do sei perché è in linea con la prima serie.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Chizuru vive le sue giornate in veste di apprendista al servizio del gruppo principale della Shinsengumi conquistando stima, amicizia e affetto dei vari membri. Purtroppo le ricerche sul padre portano a scoprire che questo è riuscito a produrre una pozione capace di trasformare radicalmente gli esseri umani, aumentandone la forza e la resistenza alle ferite, ma con un bisogno costante di sangue.
Oltretutto il gruppo Shinsengumi si trova nel bel mezzo dell'appena iniziata guerra: rifiutati dalle normali truppe, devono comunque combattere per l'imperatore. Ben presto si dovranno accorgere che l'era degli onorevoli samurai e delle spade è ormai storia, ora ci sono fucili cannoni e rudimentali mitragliatrici.
L'antica dinastia degli Oni è pure minacciata dall'estinzione, in quanto per via degli intrecci con gli umani si è infatti indebolita.
Chizuru è l'unica rappresentante donna rimasta con sangue puro, quindi è ricercata come moglie per l'esponente nobile degli Oni. I guerrieri Shinsengumi non sono disposti a lasciare la ragazza nelle mani di Kazama contro la sua volontà. Quindi è battaglia su tutti i fronti.
Prerogativa degli scrittori giapponesi è fare un macello dei protagonisti. Vabbeé che si devono rispettare anche le nozioni storiche (es: Okita Souji, che è realmente esistito, è mortalmente ammalato di TBC e muore per salvare il suo comandante e Chizuru), però qui si vedono i nostri preferiti cadere uno dopo l'altro. Il finale non l'ho capito bene, devo indagare. Ma Hakuouki mi è piaciuto moltissimo e lo consiglio.
Chizuru vive le sue giornate in veste di apprendista al servizio del gruppo principale della Shinsengumi conquistando stima, amicizia e affetto dei vari membri. Purtroppo le ricerche sul padre portano a scoprire che questo è riuscito a produrre una pozione capace di trasformare radicalmente gli esseri umani, aumentandone la forza e la resistenza alle ferite, ma con un bisogno costante di sangue.
Oltretutto il gruppo Shinsengumi si trova nel bel mezzo dell'appena iniziata guerra: rifiutati dalle normali truppe, devono comunque combattere per l'imperatore. Ben presto si dovranno accorgere che l'era degli onorevoli samurai e delle spade è ormai storia, ora ci sono fucili cannoni e rudimentali mitragliatrici.
L'antica dinastia degli Oni è pure minacciata dall'estinzione, in quanto per via degli intrecci con gli umani si è infatti indebolita.
Chizuru è l'unica rappresentante donna rimasta con sangue puro, quindi è ricercata come moglie per l'esponente nobile degli Oni. I guerrieri Shinsengumi non sono disposti a lasciare la ragazza nelle mani di Kazama contro la sua volontà. Quindi è battaglia su tutti i fronti.
Prerogativa degli scrittori giapponesi è fare un macello dei protagonisti. Vabbeé che si devono rispettare anche le nozioni storiche (es: Okita Souji, che è realmente esistito, è mortalmente ammalato di TBC e muore per salvare il suo comandante e Chizuru), però qui si vedono i nostri preferiti cadere uno dopo l'altro. Il finale non l'ho capito bene, devo indagare. Ma Hakuouki mi è piaciuto moltissimo e lo consiglio.