Riki-oh: Toukatsu Jigoku
Trama: Riki-oh, un ragazzo misterioso dalla forza sovrumana, dopo la morte della fidanzata cerca di vendicarla e per questo finisce in carcere, dove, dopo parecchie uccisioni e giorni d'isolamento, trova il suo presunto nemico.
Dal fascino B-movie, "Riki-oh - Guerra all'inferno" (per noi italiani) è, sinteticamente, un OAV che non dice niente e, sopratutto, fatto male. L'anime, in generale, non riesce a trovare una sua personalità che rispecchi poi l'azione cinematografica: è monco di combattimenti e di senso narrativo. Tutto è frettoloso e accompagnato da leggerezze registiche, che rendono la visione anonima, così da rendere 50 minuti un miscuglio amorfo.
Sebbene la trama non abbia niente di notevole, l'anello debole sono la regia e la sceneggiatura: molti dettagli e personaggi secondari sono senza un'adeguata spiegazione, che li rende piatti, sterili o inutili; tutti i flashback sono senza filo conduttore spazio-temporale; alcune informazioni arrivano tardi o non arrivano affatto, tanto da compromettere l'ambientazione e l'anime stesso; è presente qualche sbavatura, come un infodump enorme o alcuni dettagli che si contraddicono. Questi "difetti" il più delle volte sono legati, e, se li uniamo a un character design che ricorda più "Okuto no Ken" che altri lavori di Saruwatari, non si può non storcere il naso.
In conclusione "Riki-oh - Guerra all'inferno" è un prodotto mediocre, che genera delusione più che disgusto. Si intravedono delle potenzialità di fondo, che magari ci sono nel manga o nell'introvabile seguito, ma qui è da dimenticare quasi tutto.
Dal fascino B-movie, "Riki-oh - Guerra all'inferno" (per noi italiani) è, sinteticamente, un OAV che non dice niente e, sopratutto, fatto male. L'anime, in generale, non riesce a trovare una sua personalità che rispecchi poi l'azione cinematografica: è monco di combattimenti e di senso narrativo. Tutto è frettoloso e accompagnato da leggerezze registiche, che rendono la visione anonima, così da rendere 50 minuti un miscuglio amorfo.
Sebbene la trama non abbia niente di notevole, l'anello debole sono la regia e la sceneggiatura: molti dettagli e personaggi secondari sono senza un'adeguata spiegazione, che li rende piatti, sterili o inutili; tutti i flashback sono senza filo conduttore spazio-temporale; alcune informazioni arrivano tardi o non arrivano affatto, tanto da compromettere l'ambientazione e l'anime stesso; è presente qualche sbavatura, come un infodump enorme o alcuni dettagli che si contraddicono. Questi "difetti" il più delle volte sono legati, e, se li uniamo a un character design che ricorda più "Okuto no Ken" che altri lavori di Saruwatari, non si può non storcere il naso.
In conclusione "Riki-oh - Guerra all'inferno" è un prodotto mediocre, che genera delusione più che disgusto. Si intravedono delle potenzialità di fondo, che magari ci sono nel manga o nell'introvabile seguito, ma qui è da dimenticare quasi tutto.