Sengoku Otome - Momoiro Paradox
Prendete i personaggi di un anime tamarro-storico come "Basara" e trasformateli in fanciulle dal seno più o meno opulento. Trasformate il Giappone del periodo Segoku in una realtà parallela abitata da sole donne. E fiondateci dentro, con il solito viaggio nel tempo, una ragazzina tutta pucci-pucci e cellulare-dipendente della Tokyo odierna - la nostra Hideyoshino. Ecco, la ricetta di "Sengoku Otome" è tutta qua. Raccontare la trama della serie sarebbe inutile, basta dire che la comicità della serie si basa su due elementi principali. Prima di tutto si ride per il contrasto fra le abitudini moderne di Hideyoshino e la realtà del medioevo in cui viene catapultata. Poi si ride per il modo tutto al femminile in cui vengono trasposti i grandi signori della guerra dell'era Sengoku, come Oda Nobunaga e simili. Ovviamente, anche nella loro versione femminile i grandi generali si prendono a mazzate degne di un fabbro, ma lo fanno con una malizia tutta muliebre che sicuramente agli originali maschili mancava. Negli ultimi episodi, del resto, non manca nemmeno una parodia dei combattimenti majokki fra maghette…
Un titolo ovviamente leggero ma molto gradevole per l'umorismo e anche per la qualità grafica davvero notevole. Consiglio di visionarlo dopo aver guardato Basara e Basara II, per meglio gustare la tamarraggine di entrambi i titoli. Resta poi da decidere se questo "Sengoku Otome" sia un anime tamarro-comico o se sia piuttosto un anime che prende in giro il genere tamarro/arti marziali: ai posteri l'ardua sentenza. Buona visione a tutti.
Un titolo ovviamente leggero ma molto gradevole per l'umorismo e anche per la qualità grafica davvero notevole. Consiglio di visionarlo dopo aver guardato Basara e Basara II, per meglio gustare la tamarraggine di entrambi i titoli. Resta poi da decidere se questo "Sengoku Otome" sia un anime tamarro-comico o se sia piuttosto un anime che prende in giro il genere tamarro/arti marziali: ai posteri l'ardua sentenza. Buona visione a tutti.
O voi che vi avventurate in Giappone, fate molta attenzione ai pozzi, ma in generale anche ai templi. Warp dimensionali, passaggi temporali, improvvise e misteriose luci sono in agguato per trasportarvi all'epoca Sengoku.
All'oscuro del pericolo era, ahinoi, la povera Hideyoshi che sulla via di casa si ferma presso un vecchio monastero e finisce di colpo nel Giappone di un altro tempo, dove incontrerà figure storiche come Nobunaga, Mitsuhide, Ieyasu Tokugawa... tutti in fattezze femminili. E visto che è in ballo in un epoca in subbuglio, a Hideyoshi non resta che ballare...
Piuttosto insolita è stata la sensazione che, via via col passare delle puntate, questo anime mi ha dato: specialmente nei primi episodi non è che ci sia una gran densità di eventi per cui questi scivolano via piuttosto rapidi e indolori. Veniva quasi da dire "Tutto qui!?" alla fine delle puntate. Ma bene o male alla fine volevo sempre andare a vedere quelle successive e, per fortuna, a partire dalla meta la serie inizia per lo meno a ingranare.
È comunque non consigliabile aspettarsi una storia epica perché di base Sengoku Otome rimane una commedia a toni blandamente avventurosi, tra l'altro con gli autori che rimangono indecisi fino alla fine fra il fare un anime "di viaggio" e uno "di guerra", nodo mai veramente sciolto.
Ma probabilmente il punto debole maggiore questo titolo lo ha nei personaggi che non sono neanche pessimi, ma che rimangono piuttosto superficiali, limitandosi a "fare il compitino". In particolare, mi ha deluso Nobunaga, in teoria il personaggio più importante ma qui incarnato da un donnone dalle forme generose ma mono espressivo sia nel volto che nelle parole. Chi si salva un pochino è la semi tsundere Mitsuhide, che come personaggio almeno va un po' più in profondità degli altri rispetto alla comune superficie.
Ad ogni modo anche Sengoku Otome ha i suoi buoni momenti: talvolta si ride, in qualche punto c'è un po' di tensione e gli scontri, anche se brevi, sono ben realizzati.
Come realizzazione tecnica Sengoku Otome si colloca su un livello più che discreto sia per la grafica che per il sonoro. Il design dei personaggi non è male, un po' inferiore è quello degli sfondi in cui non si riscontrano cose particolarmente notevoli. Le animazioni sono per lo meno all'altezza nei pochi e occasionali scontri.
L'opening è realizzata piuttosto bene, anche se da una certa impressione sull'anime che poi trova conferma solo in parte, e anche l'ending è abbastanza carina. Direi un "No comment" sulle anticipazioni degli episodi. Il perché semmai lo lascio scoprire a chi andrà a vedere l'anime.
Ho visto Sengoku Otome sperando di trovare un buon sostituto di Koihime Musou, saga ispirata al Romanzo dei Tre Regni in salsa di commedia ecchi, ora non in prosecuzione, ma alla fine devo dire che non ha saputo svolgere pienamente questa funzione. Tuttavia non lo ritengo proprio malvagio e posso consigliarlo a chi ha già visto il suddetto Koihime (che per inciso rimane nettamente migliore).
Speriamo semmai in migliorie per un eventuale seconda stagione
All'oscuro del pericolo era, ahinoi, la povera Hideyoshi che sulla via di casa si ferma presso un vecchio monastero e finisce di colpo nel Giappone di un altro tempo, dove incontrerà figure storiche come Nobunaga, Mitsuhide, Ieyasu Tokugawa... tutti in fattezze femminili. E visto che è in ballo in un epoca in subbuglio, a Hideyoshi non resta che ballare...
Piuttosto insolita è stata la sensazione che, via via col passare delle puntate, questo anime mi ha dato: specialmente nei primi episodi non è che ci sia una gran densità di eventi per cui questi scivolano via piuttosto rapidi e indolori. Veniva quasi da dire "Tutto qui!?" alla fine delle puntate. Ma bene o male alla fine volevo sempre andare a vedere quelle successive e, per fortuna, a partire dalla meta la serie inizia per lo meno a ingranare.
È comunque non consigliabile aspettarsi una storia epica perché di base Sengoku Otome rimane una commedia a toni blandamente avventurosi, tra l'altro con gli autori che rimangono indecisi fino alla fine fra il fare un anime "di viaggio" e uno "di guerra", nodo mai veramente sciolto.
Ma probabilmente il punto debole maggiore questo titolo lo ha nei personaggi che non sono neanche pessimi, ma che rimangono piuttosto superficiali, limitandosi a "fare il compitino". In particolare, mi ha deluso Nobunaga, in teoria il personaggio più importante ma qui incarnato da un donnone dalle forme generose ma mono espressivo sia nel volto che nelle parole. Chi si salva un pochino è la semi tsundere Mitsuhide, che come personaggio almeno va un po' più in profondità degli altri rispetto alla comune superficie.
Ad ogni modo anche Sengoku Otome ha i suoi buoni momenti: talvolta si ride, in qualche punto c'è un po' di tensione e gli scontri, anche se brevi, sono ben realizzati.
Come realizzazione tecnica Sengoku Otome si colloca su un livello più che discreto sia per la grafica che per il sonoro. Il design dei personaggi non è male, un po' inferiore è quello degli sfondi in cui non si riscontrano cose particolarmente notevoli. Le animazioni sono per lo meno all'altezza nei pochi e occasionali scontri.
L'opening è realizzata piuttosto bene, anche se da una certa impressione sull'anime che poi trova conferma solo in parte, e anche l'ending è abbastanza carina. Direi un "No comment" sulle anticipazioni degli episodi. Il perché semmai lo lascio scoprire a chi andrà a vedere l'anime.
Ho visto Sengoku Otome sperando di trovare un buon sostituto di Koihime Musou, saga ispirata al Romanzo dei Tre Regni in salsa di commedia ecchi, ora non in prosecuzione, ma alla fine devo dire che non ha saputo svolgere pienamente questa funzione. Tuttavia non lo ritengo proprio malvagio e posso consigliarlo a chi ha già visto il suddetto Koihime (che per inciso rimane nettamente migliore).
Speriamo semmai in migliorie per un eventuale seconda stagione
Sengoku Otome è un anime in tredici episodi che prende spunto da una serie di slot pachinko, dove i grandi guerrieri dell'epoca Sengoku erano reimmaginati come belle ragazze. Ovviamente la trama per fortuna non si basa sulle slot machine, ma ne è invece stata creata una abbastanza valida che, anche se semplice, regge per i tredici episodi di cui l'anime è composto.
La storia è quella di Yoshino Hide, una studentessa che mentre si reca ad un tempio a pregare per la buona riuscita di un esame assiste ad un rituale, e si ritrova teletrasportata nell'epoca Sengoku. La stranezza è che ci sono solo donne, e anche i condottieri dell'epoca sono tutte donne. Hide, che verrà chiamata Hideyoshi, diverrà una servitrice di Oda, che è intenzionata a trovare tutti i pezzi di una armatura magica che le permetterebbe di conquistare il paese.
Come detto, tutto l'anime si regge sull'idea dei generali dell'epoca Sengoku viste come ragazze, ad esempio Nobunaga Oda è una bella ragazza dal seno grande e il suo fido vice Akechi Mitsuhide è un'occhialuta tsundere. Stessa cosa dicasi per tutti gli altri: Takeda Shingen, Uesugi Kenshin, ecc. Tutte belle ragazze.
Io non sono un grande esperto di storia giapponese, dunque non conosco bene la storia dell'epoca, se non per quello che ho visto in altri manga e anime. Non so quali siano state le alleanze e le battaglie importanti del periodo, ma se c'è una cosa che non bisogna aspettarsi da quest'anime è la fedeltà storica. Infatti i generali sono rappresentati come delle ragazzine, sia nel corpo che nel carattere. Non sono generali sanguinari o ambiziosi di conquista, sembrano delle compagne di scuola, che più che combattere passano il tempo raccontandosi storie di fantasmi, giocando a beach volley e mettendo in scena spettacoli teatrali.
Di combattimenti ce n'è sono davvero pochi, solo verso la parte finale della storia, ma nulla di davvero rilevante.
Inoltre dato che in questo mondo mancano gli uomini, ci sono anche degli accenni di yuri, in modo leggero.
I disegni sono belli, e l'anime è ben realizzato tecnicamente. Tutte le ragazze sono carine e soddisfano i vari criteri di bellezze in categoria anime, presentando la ragazza timida, la lolita, la mascolina, la tsundere, la onee-chan tettona e via dicendo.
Le musiche della colonna sonora sono buone, con melodie che s'ispirano alla musica dell'epoca che ben accompagnano le varie scene. Molto orecchiabili le due sigle cantate dalle doppiatrici della serie.
Sengoku Otome è un anime leggero, che riesce bene ad intrattenere senza pretese. La premesse della storia sono semplici e chiare dall'inizio. È una rivisitazione divertente della grande storia giapponese, e riesce ad essere originale nel presentare in maniera inedita i vari Oda, Date e co. Certamente non bisogna aspettarsi un anime sui samurai e le battaglie storiche.
A me è piaciuto, mi ha divertito, certo non mi ha appassionato più di tanto e non fremevo per guardare l'episodio successivo, ma si è rivelato migliore di quello che credevo all'inizio. Dal finale mi è sembrata ci possa essere la possibilità di un seguito, chissà.
La storia è quella di Yoshino Hide, una studentessa che mentre si reca ad un tempio a pregare per la buona riuscita di un esame assiste ad un rituale, e si ritrova teletrasportata nell'epoca Sengoku. La stranezza è che ci sono solo donne, e anche i condottieri dell'epoca sono tutte donne. Hide, che verrà chiamata Hideyoshi, diverrà una servitrice di Oda, che è intenzionata a trovare tutti i pezzi di una armatura magica che le permetterebbe di conquistare il paese.
Come detto, tutto l'anime si regge sull'idea dei generali dell'epoca Sengoku viste come ragazze, ad esempio Nobunaga Oda è una bella ragazza dal seno grande e il suo fido vice Akechi Mitsuhide è un'occhialuta tsundere. Stessa cosa dicasi per tutti gli altri: Takeda Shingen, Uesugi Kenshin, ecc. Tutte belle ragazze.
Io non sono un grande esperto di storia giapponese, dunque non conosco bene la storia dell'epoca, se non per quello che ho visto in altri manga e anime. Non so quali siano state le alleanze e le battaglie importanti del periodo, ma se c'è una cosa che non bisogna aspettarsi da quest'anime è la fedeltà storica. Infatti i generali sono rappresentati come delle ragazzine, sia nel corpo che nel carattere. Non sono generali sanguinari o ambiziosi di conquista, sembrano delle compagne di scuola, che più che combattere passano il tempo raccontandosi storie di fantasmi, giocando a beach volley e mettendo in scena spettacoli teatrali.
Di combattimenti ce n'è sono davvero pochi, solo verso la parte finale della storia, ma nulla di davvero rilevante.
Inoltre dato che in questo mondo mancano gli uomini, ci sono anche degli accenni di yuri, in modo leggero.
I disegni sono belli, e l'anime è ben realizzato tecnicamente. Tutte le ragazze sono carine e soddisfano i vari criteri di bellezze in categoria anime, presentando la ragazza timida, la lolita, la mascolina, la tsundere, la onee-chan tettona e via dicendo.
Le musiche della colonna sonora sono buone, con melodie che s'ispirano alla musica dell'epoca che ben accompagnano le varie scene. Molto orecchiabili le due sigle cantate dalle doppiatrici della serie.
Sengoku Otome è un anime leggero, che riesce bene ad intrattenere senza pretese. La premesse della storia sono semplici e chiare dall'inizio. È una rivisitazione divertente della grande storia giapponese, e riesce ad essere originale nel presentare in maniera inedita i vari Oda, Date e co. Certamente non bisogna aspettarsi un anime sui samurai e le battaglie storiche.
A me è piaciuto, mi ha divertito, certo non mi ha appassionato più di tanto e non fremevo per guardare l'episodio successivo, ma si è rivelato migliore di quello che credevo all'inizio. Dal finale mi è sembrata ci possa essere la possibilità di un seguito, chissà.
Sengoku Otome, ovvero l'epoca Sengoku in chiave moe.
Hideyoshi è una ragazzina giapponese con problemi a scuola. Pregando in un tempio per riuscire ad evitare i temutissimi corsi estivi, si ritrova catapultata dopo una serie di eventi in una dimensione parallela, in cui i protagonisti del periodo Sengoku giapponese sono nuovamente vivi. Unica differenza: questo intero mondo è unicamente popolato da femmine.
Inutile dire che del periodo Sengoku, in questo anime, ci sono solo i nomi dati alle protagoniste. Gli shogun diventano ragazzine che combattono per divertirsi tra di loro, prendono il tè insieme e vanno spesso a trovare i loro vicini per festival o per aiutarli ad organizzare recite scolastiche. Oda Nobunaga diventa una tettona dai capelli rosso fuoco, il suo ministro Mitsuhide una occhialuta e saccentona con una cotta fin troppo evidente per lei.
Le "battaglie" sono in realtà sfide tra le singole ragazze e si concludono sempre in un momento di buoni sentimenti e pace (il popolo si sarà effettivamente accorto che si trovano nel mezzo di una guerra?). L'esercito, sempre composto da una ventina di ragazzotte, spunta molto raramente ed è un mero riempischermo.
Decidendo di non guardare il cartone come fedele opera storica (a quel punto era più onesto ambientare la vicenda direttamente in un mondo originale), ha delle gravissime falle che mandano a picco ogni interesse che si possa avere. La trama è comunque debole oltre ogni dire - Oda Nobunaga vuole raccogliere i pezzi dell'armatura cremesi, che sembra dia il diritto, una volta completa, di governare sul paese. Ogni pezzo dell'armatura è nelle mani di una diversa shogun -, lo svolgimento noioso, Hideyoshi (è davvero lei l'eroe leggendario?) insopportabilmente petulante e piagnucolona. La grafica è linda, pulita e molto moe, adattissima ad un anime majokko ma decisamente meno ad uno di questo tipo.
Insomma, ben poco si salva. Qualche scena che strappa un sorriso, qualche fanservice in salsa yuri. Io non sono riuscito a ricavarne altro.
Hideyoshi è una ragazzina giapponese con problemi a scuola. Pregando in un tempio per riuscire ad evitare i temutissimi corsi estivi, si ritrova catapultata dopo una serie di eventi in una dimensione parallela, in cui i protagonisti del periodo Sengoku giapponese sono nuovamente vivi. Unica differenza: questo intero mondo è unicamente popolato da femmine.
Inutile dire che del periodo Sengoku, in questo anime, ci sono solo i nomi dati alle protagoniste. Gli shogun diventano ragazzine che combattono per divertirsi tra di loro, prendono il tè insieme e vanno spesso a trovare i loro vicini per festival o per aiutarli ad organizzare recite scolastiche. Oda Nobunaga diventa una tettona dai capelli rosso fuoco, il suo ministro Mitsuhide una occhialuta e saccentona con una cotta fin troppo evidente per lei.
Le "battaglie" sono in realtà sfide tra le singole ragazze e si concludono sempre in un momento di buoni sentimenti e pace (il popolo si sarà effettivamente accorto che si trovano nel mezzo di una guerra?). L'esercito, sempre composto da una ventina di ragazzotte, spunta molto raramente ed è un mero riempischermo.
Decidendo di non guardare il cartone come fedele opera storica (a quel punto era più onesto ambientare la vicenda direttamente in un mondo originale), ha delle gravissime falle che mandano a picco ogni interesse che si possa avere. La trama è comunque debole oltre ogni dire - Oda Nobunaga vuole raccogliere i pezzi dell'armatura cremesi, che sembra dia il diritto, una volta completa, di governare sul paese. Ogni pezzo dell'armatura è nelle mani di una diversa shogun -, lo svolgimento noioso, Hideyoshi (è davvero lei l'eroe leggendario?) insopportabilmente petulante e piagnucolona. La grafica è linda, pulita e molto moe, adattissima ad un anime majokko ma decisamente meno ad uno di questo tipo.
Insomma, ben poco si salva. Qualche scena che strappa un sorriso, qualche fanservice in salsa yuri. Io non sono riuscito a ricavarne altro.