Sket Dance
Support, Kindness, Encouragement, Troubleshoot. L'acronimo tenta di riassumere in poche parole tutto quello che è "Sket Dance", ovvero una commedia scolastica che vede come protagonisti un bizzarro trio di liceali tuttofare che cercano di aiutare il prossimo, ognuno di loro con le proprie particolarità: abbiamo Switch, lo scienziato del gruppo che parla solo tramite computer, Himeko, la ragazza tanto carina quanto violenta, e infine Bossun, un eterno bambino che però si dà da fare con tutte le sue forze per risolvere qualsiasi incarico gli venga affidato.
Non lasciatevi ingannare dall'atmosfera tranquilla e spiritosa della serie, perchè "Sket Dance" in realtà offre molto di più: Kenta Shinohara, l'autore del manga da cui è stato tratto l'adattamento animato, riesce a mescolare umorismo, mistero e sentimentalismo in un modo tutto suo, quindi non c'è da sorprendersi se in un episodio si passa dal ridere a crepapelle al piangere come una fontana. La serie alterna episodi autoconclusivi ad archi narrativi di più episodi, che cercano di andare a caratterizzare meglio il gran numero di personaggi presentati, che non vengono mai lasciati da parte; i momenti migliori sono sicuramente quelli in cui viene raccontato il passato dei protagonisti, che hanno sofferto molto in seguito a svariati eventi che hanno cambiato loro la vita.
Dal punto di vista tecnico una menzione particolare va fatta alla colonna sonora: sebbene l'anime non brilli dal punto di vista delle animazioni (si tratta comunque di una serie uscita quasi dieci anni fa), le musiche riescono a coinvolgere lo spettatore, il quale riuscirà ad emozionarsi nei momenti più toccanti della serie. Non bisogna spaventarsi del gran numero di episodi, passano in un attimo, e sarà difficile resistere alla tentazione di vedere subito quello successivo.
Scrivo questa recensione dopo averlo visto di nuovo, sette anni dopo. Soffro un po' al pensiero che la serie copra solamente poco più della metà di tutta la storia (diciotto volumi su trentadue), ma la visione non ne risente affatto: l'anime cerca di dare una propria conclusione alla storia (anche grazie a un OAV che conclude uno degli ultimi archi narrativi) e i più curiosi, se vorranno, potranno scoprire come continuano le avventure dello Sket dan con la lettura del manga, disponibile integralmente qui in Italia per Planet Manga. Penso che "Sket Dance" sia la serie che più mi ha influenzato in tutti questi anni, e non posso far altro che consigliarla caldamente a chiunque sia alla ricerca di una serie tranquilla ma che allo stesso tempo trasmetta qualcosa.
Non lasciatevi ingannare dall'atmosfera tranquilla e spiritosa della serie, perchè "Sket Dance" in realtà offre molto di più: Kenta Shinohara, l'autore del manga da cui è stato tratto l'adattamento animato, riesce a mescolare umorismo, mistero e sentimentalismo in un modo tutto suo, quindi non c'è da sorprendersi se in un episodio si passa dal ridere a crepapelle al piangere come una fontana. La serie alterna episodi autoconclusivi ad archi narrativi di più episodi, che cercano di andare a caratterizzare meglio il gran numero di personaggi presentati, che non vengono mai lasciati da parte; i momenti migliori sono sicuramente quelli in cui viene raccontato il passato dei protagonisti, che hanno sofferto molto in seguito a svariati eventi che hanno cambiato loro la vita.
Dal punto di vista tecnico una menzione particolare va fatta alla colonna sonora: sebbene l'anime non brilli dal punto di vista delle animazioni (si tratta comunque di una serie uscita quasi dieci anni fa), le musiche riescono a coinvolgere lo spettatore, il quale riuscirà ad emozionarsi nei momenti più toccanti della serie. Non bisogna spaventarsi del gran numero di episodi, passano in un attimo, e sarà difficile resistere alla tentazione di vedere subito quello successivo.
Scrivo questa recensione dopo averlo visto di nuovo, sette anni dopo. Soffro un po' al pensiero che la serie copra solamente poco più della metà di tutta la storia (diciotto volumi su trentadue), ma la visione non ne risente affatto: l'anime cerca di dare una propria conclusione alla storia (anche grazie a un OAV che conclude uno degli ultimi archi narrativi) e i più curiosi, se vorranno, potranno scoprire come continuano le avventure dello Sket dan con la lettura del manga, disponibile integralmente qui in Italia per Planet Manga. Penso che "Sket Dance" sia la serie che più mi ha influenzato in tutti questi anni, e non posso far altro che consigliarla caldamente a chiunque sia alla ricerca di una serie tranquilla ma che allo stesso tempo trasmetta qualcosa.
L'anime "Sket Dance" è composto da settantasette episodi più un OAV e racconta le vicende di tre ragazzi che fanno parte di un club scolastico, appunto lo Sket Dance, che si occupa di aiutare altri studenti e non solo. I protagonisti sono Bossun, il leader del gruppo, Switch, la mente otaku, e Himeko, la ragazza che picchia duro con la sua mazza da hockey su prato.
Il bello di questo anime è che parte con un tema comico, quindi avventure esilaranti e al limite del verosimile, per poi aggiungere o meglio approfondire ciò che lo spettatore si chiede, ovvero i motivi che hanno spinto ognuno dei tre protagonisti a unirsi al gruppo e il loro passato. Già dopo una ventina di episodi si può già sapere qualcosa di più su Switch, poi Himeko e infine Bossun. Non faccio spoiler, dico solo che sono tre storie profonde e per nulla scontate. Ovviamente il tutto poi viene riportato alla comicità, specialmente l'incredibile episodio 26, un crossover con "Gintama"!
Il doppiaggio è fantastico, con l'andare degli episodi ti affezioni a ognuno dei personaggi e alle sue battute.
Molto carina anche l'idea di inserire nelle opening scene (o meglio, accenni) che anticipano quello che succederà di lì a poco nella storia, non solo a livello di personaggi ma anche di situazioni e relazioni.
Ho amato questo anime dall'inizio alla fine, ho riso di gusto, ma soprattutto tanto!
Il mio voto è pieno, perché alla fine lascia un incredibile senso di soddisfazione e buonumore. Da consigliare agli amanti di serie comiche e non solo, anche i neofiti possono apprezzare questo capolavoro dell'animazione giapponese.
Il bello di questo anime è che parte con un tema comico, quindi avventure esilaranti e al limite del verosimile, per poi aggiungere o meglio approfondire ciò che lo spettatore si chiede, ovvero i motivi che hanno spinto ognuno dei tre protagonisti a unirsi al gruppo e il loro passato. Già dopo una ventina di episodi si può già sapere qualcosa di più su Switch, poi Himeko e infine Bossun. Non faccio spoiler, dico solo che sono tre storie profonde e per nulla scontate. Ovviamente il tutto poi viene riportato alla comicità, specialmente l'incredibile episodio 26, un crossover con "Gintama"!
Il doppiaggio è fantastico, con l'andare degli episodi ti affezioni a ognuno dei personaggi e alle sue battute.
Molto carina anche l'idea di inserire nelle opening scene (o meglio, accenni) che anticipano quello che succederà di lì a poco nella storia, non solo a livello di personaggi ma anche di situazioni e relazioni.
Ho amato questo anime dall'inizio alla fine, ho riso di gusto, ma soprattutto tanto!
Il mio voto è pieno, perché alla fine lascia un incredibile senso di soddisfazione e buonumore. Da consigliare agli amanti di serie comiche e non solo, anche i neofiti possono apprezzare questo capolavoro dell'animazione giapponese.
"Sket Dance" è la versione animata dell'omonimo manga di Kenta Shinohara, edito in Italia dalla casa editrice Planet Manga.
"Sket Dance" è quel genere di anime che dapprincipio mi sfiora, facendomi sorridere e talvolta ridere di gusto, ma che in seguito mi tocca anche nel profondo, perché riesce a trasmettere degli insegnamenti importanti che sono alla base della vita. Nonostante si presenti come un anime di genere prevalentemente demenziale, "Sket Dance" racchiude al proprio interno anche diversi spunti di riflessione e affronta spesso tematiche serie, ma con un sorriso permanente che ci permette di assaporare al meglio questo titolo frizzante e genuino.
La serie racconta le avventurose vicende dello Sket-Dan, un gruppo di supporto creato per risolvere gli eventuali problemi che possono sollevarsi tra le mura scolastiche.
Lo Sket-Dan è formato dalla bionda (tinta) Himeko, la quale è una vera e propria picchiaduro con una spropositata passione per cibi assai disgustosi che al resto dell'umanità farebbero rivoltare lo stomaco; Bossun, il leader che ha un "potere" piuttosto particolare, e infine Switch, otaku fin nel midollo osseo, che si esprime solo e soltanto attraverso un sistema di sintesi vocale.
Himeko, Bossun e Switch formano un bizzarro trio che fornisce il proprio supporto a chi ne ha bisogno, tentando di risolvere a volte problemi futili o concentrandosi invece in missioni alquanto impegnative.
Ogni episodio è auto-conclusivo, ma questo particolare non preclude la possibilità alla storia di avanzare (anche se a piccoli passi). Ogni singolo episodio è un mondo diverso dal precedente, pur essendo collegato al resto della serie da un unico filo conduttore: immergersi in uno di questi mondi significa trarre un enorme beneficio dall'atmosfera fresca e vivace che regna in "Sket Dance".
L'anime riesce a trasmettere una carica d'energia non indifferente, attraverso la spensieratezza tipica della gioventù, i personaggi esplosivi, irriverenti, naturali, e i momenti di riflessione che sottolineano l'umanità dei personaggi stessi e ne tratteggiano il lato più intimo, permettendoci di guardare oltre il loro apparente sorriso: due ingredienti come la comicità esilarante e la serietà vengono mescolati perfettamente creando un prodotto dalle diverse sfaccettature, in grado di appassionare, divertire, ma anche sfiorare il cuore.
L'elemento dell'amicizia è una forza potente e possiamo ritrovare questo sentimento intramontabile anche all'interno di "Sket Dance", poiché i nostri tre stravaganti protagonisti sono legati l'uno all'altro da un grande affetto, oltre che dal club di cui sono membri.
La simpatia che invade "Sket Dance", il flusso di positività che emana, e i suoi personaggi che godono di una grande naturalezza, sono i cardini portanti di una serie che mi ha fatto ridere e che mi sta appassionando.
I disegni ricalcano quelli della versione cartacea. Rispetto a essa, l'anime possiede un ulteriore lato positivo: il manga purtroppo è colmo di dialoghi che appaiono interminabili e che finiscono per appesantire la lettura, invece l'anime risulta assai più leggero e scorrevole come visione, perciò il problema che esiste nella versione cartacea è stato risolto.
Consiglio la visione di "Sket Dance" alle persone che amano il genere demenziale, condito con una cerchia di personaggi particolari e assai imprevedibili, che creeranno situazioni davvero esilaranti e spesso al limite del ridicolo, ma cui nel corso degli episodi ci affezioneremo perché ci mostreranno il loro lato umano.
"Sket Dance" è quel genere di anime che dapprincipio mi sfiora, facendomi sorridere e talvolta ridere di gusto, ma che in seguito mi tocca anche nel profondo, perché riesce a trasmettere degli insegnamenti importanti che sono alla base della vita. Nonostante si presenti come un anime di genere prevalentemente demenziale, "Sket Dance" racchiude al proprio interno anche diversi spunti di riflessione e affronta spesso tematiche serie, ma con un sorriso permanente che ci permette di assaporare al meglio questo titolo frizzante e genuino.
La serie racconta le avventurose vicende dello Sket-Dan, un gruppo di supporto creato per risolvere gli eventuali problemi che possono sollevarsi tra le mura scolastiche.
Lo Sket-Dan è formato dalla bionda (tinta) Himeko, la quale è una vera e propria picchiaduro con una spropositata passione per cibi assai disgustosi che al resto dell'umanità farebbero rivoltare lo stomaco; Bossun, il leader che ha un "potere" piuttosto particolare, e infine Switch, otaku fin nel midollo osseo, che si esprime solo e soltanto attraverso un sistema di sintesi vocale.
Himeko, Bossun e Switch formano un bizzarro trio che fornisce il proprio supporto a chi ne ha bisogno, tentando di risolvere a volte problemi futili o concentrandosi invece in missioni alquanto impegnative.
Ogni episodio è auto-conclusivo, ma questo particolare non preclude la possibilità alla storia di avanzare (anche se a piccoli passi). Ogni singolo episodio è un mondo diverso dal precedente, pur essendo collegato al resto della serie da un unico filo conduttore: immergersi in uno di questi mondi significa trarre un enorme beneficio dall'atmosfera fresca e vivace che regna in "Sket Dance".
L'anime riesce a trasmettere una carica d'energia non indifferente, attraverso la spensieratezza tipica della gioventù, i personaggi esplosivi, irriverenti, naturali, e i momenti di riflessione che sottolineano l'umanità dei personaggi stessi e ne tratteggiano il lato più intimo, permettendoci di guardare oltre il loro apparente sorriso: due ingredienti come la comicità esilarante e la serietà vengono mescolati perfettamente creando un prodotto dalle diverse sfaccettature, in grado di appassionare, divertire, ma anche sfiorare il cuore.
L'elemento dell'amicizia è una forza potente e possiamo ritrovare questo sentimento intramontabile anche all'interno di "Sket Dance", poiché i nostri tre stravaganti protagonisti sono legati l'uno all'altro da un grande affetto, oltre che dal club di cui sono membri.
La simpatia che invade "Sket Dance", il flusso di positività che emana, e i suoi personaggi che godono di una grande naturalezza, sono i cardini portanti di una serie che mi ha fatto ridere e che mi sta appassionando.
I disegni ricalcano quelli della versione cartacea. Rispetto a essa, l'anime possiede un ulteriore lato positivo: il manga purtroppo è colmo di dialoghi che appaiono interminabili e che finiscono per appesantire la lettura, invece l'anime risulta assai più leggero e scorrevole come visione, perciò il problema che esiste nella versione cartacea è stato risolto.
Consiglio la visione di "Sket Dance" alle persone che amano il genere demenziale, condito con una cerchia di personaggi particolari e assai imprevedibili, che creeranno situazioni davvero esilaranti e spesso al limite del ridicolo, ma cui nel corso degli episodi ci affezioneremo perché ci mostreranno il loro lato umano.