30 sai no hoken taiiku
Quest'anime si basa sulla storia di un ragazzo vergine di 30 anni alle prese con la sua prima ragazza. Durante la sua vicenda verrà aiutato da due specie di "cupidi" moderni e così la sua dolce metà. La serie è tutta incentrata sulla vicenda di questi due ragazzi e ogni episodio è un mini-spaccato della loro storia. La vicenda è comunque breve e scorre lineare senza grandi sorprese, gli episodi sono oltretutto brevi e non permettono grandi spunti. I disegni sono semplici ma ben fatti, nel complesso vi direi se non avete di meglio da vedere lasciatelo comunque perdere perché non vi perdete nulla di che.
Composto da 12 episodi di circa 14 minuti ciascuno, l'anime "30-sai no hoken taiiku" ha come protagonista Hayao Imagawa, un impiegato trentenne ancora vergine. Un giorno piomba improvvisamente in casa sua il Dio del sesso Daigoro (cui farà seguito il fratellino Macaron), inviato dal paradiso per aiutarlo a perdere la verginità. Hayao è segretamente innamorato della dolce Natsu Ando, anche lei trentenne e vergine, alle prese con le dee del sesso Pi-chan e Ku-chan.
Ogni episodio prevede piccole lezioni incentrate sull'educazione sentimentale e sessuale dei due protagonisti.
Ho iniziato a guardare questa serie perché, dopo averne letta la trama, mi sono chiesta se i problemi e i dubbi di tipo amoroso/sessuale di un trentenne giapponese fossero uguali a quelli di un italiano. Insomma, una sorta di curiosità antropologica e sociale che ha avuto come risposta un "sì" abbastanza netto.
I dilemmi affrontati sono classici: come rompere il ghiaccio, come chiedere un appuntamento, come baciare, come far pace dopo una lite ecc. Hayao e Natsu in fondo sono solo due normalissimi giovani adulti troppo timidi e insicuri, che non riescono a esprimere l'un l'altra i propri sentimenti e desideri, ma le invadenti divinità, grazie alle loro lezioni e a tecniche spesso poco ortodosse, riusciranno ad istruire i due facendo crollare a poco a poco i loro freni inibitori.
Essendo io una ragazza, ho trovato molto divertente il comportamento di Natsu e le sue reazioni di fronte ai vari approcci di Hayao, nonché i suoi dubbi e le sue paure; in una lezione intitolata "Gli uomini e le donne sono uguali", vediamo come la dolce Natsu provi gli stessi desideri del partner, ma, in quanto donna, trova sconveniente e imbarazzante accettare le sue proposte e finisce per rifiutarlo bruscamente a ogni tentativo di avvicinamento. Dunque, se è vero che la cultura Giapponese ha un concetto di "pudore" estremo o comunque diverso da quello della cultura occidentale, è anche vero che gli istinti e i desideri di uomini e donne sono uguali un po' in ogni parte del mondo.
Anche se dal comportamento delle divinità potrebbe sembrare che la storia dica: "Se hai trent'anni e sei ancora vergine sei uno sfigato", in realtà l'anime ci mostra che non conta quando/dove/come lo fai, ma che l'importante è cercare di non farsi sfuggire a causa della timidezza o dell'insicurezza le occasioni che si presentano; insomma bisogna mettersi in gioco e tirare fuori il coraggio per ottenere ciò che si desidera.
Il livello tecnico dell'anime è volutamente non molto elevato e si è optato per uno stile semplice ma d'impatto. I disegni sono al limite dell'essenziale, molto semplici e poco dettagliati. Il chara è molto carino, morbido, colorato e fa abbondante uso dei super deformed rendendo così comica e divertente anche la scena più spinta (per quanto sia possibile parlare di scene spinte dato che la serie è ampiamente censurata), e si adatta alla perfezione al tono scanzonato e allegro della serie. Le animazioni sono poche, a volte sembra di guardare un teatrino con immagini fisse, e la regia si concentra spesso su primi piani o immagini statiche, ma anche queste caratteristiche contribuiscono a dare un tono giocoso e divertente all'intera vicenda.
Una nota di merito va alla colonna sonora, più precisamente alle sigle di apertura e chiusura, rispettivamente intitolate "Journey of love" e "Learn together", che, grazie alle musiche allegre e ai testi, s'incastrano perfettamente con le vicende narrate.
Ottima anche la scelta dei doppiatori, in particolare ho adorato Hiro Shimono (casualità, anche lui trentenne) su Hayao.
Altra nota positiva sono le divertentissime citazioni e parodie di anime e manga famosi quali "Hokuto no Ken", "Dragon ball", "Mazinga" e molti altri.
L'unico difetto di questa serie è la censura. A volte troppo invasiva - dopotutto stiamo parlando di un prodotto per un pubblico adulto - e a volte d'intralcio per la comprensione di certe situazioni o frasi, ma forse è anche colpa mia che non sono stata abbastanza "maliziosa" da capire certi riferimenti.
Per un anime tanto semplice e breve il mio voto potrà sembrare eccessivo, ma va ovviamente contestualizzato: la serie è divertente, sfacciata, ironica e poco ortodossa, svolge il suo compito nel migliore dei modi, trattando un argomento "serio" e oserei dire quasi tabù, con la giusta dose d'ironia, leggerezza e tenerezza.
Ogni episodio prevede piccole lezioni incentrate sull'educazione sentimentale e sessuale dei due protagonisti.
Ho iniziato a guardare questa serie perché, dopo averne letta la trama, mi sono chiesta se i problemi e i dubbi di tipo amoroso/sessuale di un trentenne giapponese fossero uguali a quelli di un italiano. Insomma, una sorta di curiosità antropologica e sociale che ha avuto come risposta un "sì" abbastanza netto.
I dilemmi affrontati sono classici: come rompere il ghiaccio, come chiedere un appuntamento, come baciare, come far pace dopo una lite ecc. Hayao e Natsu in fondo sono solo due normalissimi giovani adulti troppo timidi e insicuri, che non riescono a esprimere l'un l'altra i propri sentimenti e desideri, ma le invadenti divinità, grazie alle loro lezioni e a tecniche spesso poco ortodosse, riusciranno ad istruire i due facendo crollare a poco a poco i loro freni inibitori.
Essendo io una ragazza, ho trovato molto divertente il comportamento di Natsu e le sue reazioni di fronte ai vari approcci di Hayao, nonché i suoi dubbi e le sue paure; in una lezione intitolata "Gli uomini e le donne sono uguali", vediamo come la dolce Natsu provi gli stessi desideri del partner, ma, in quanto donna, trova sconveniente e imbarazzante accettare le sue proposte e finisce per rifiutarlo bruscamente a ogni tentativo di avvicinamento. Dunque, se è vero che la cultura Giapponese ha un concetto di "pudore" estremo o comunque diverso da quello della cultura occidentale, è anche vero che gli istinti e i desideri di uomini e donne sono uguali un po' in ogni parte del mondo.
Anche se dal comportamento delle divinità potrebbe sembrare che la storia dica: "Se hai trent'anni e sei ancora vergine sei uno sfigato", in realtà l'anime ci mostra che non conta quando/dove/come lo fai, ma che l'importante è cercare di non farsi sfuggire a causa della timidezza o dell'insicurezza le occasioni che si presentano; insomma bisogna mettersi in gioco e tirare fuori il coraggio per ottenere ciò che si desidera.
Il livello tecnico dell'anime è volutamente non molto elevato e si è optato per uno stile semplice ma d'impatto. I disegni sono al limite dell'essenziale, molto semplici e poco dettagliati. Il chara è molto carino, morbido, colorato e fa abbondante uso dei super deformed rendendo così comica e divertente anche la scena più spinta (per quanto sia possibile parlare di scene spinte dato che la serie è ampiamente censurata), e si adatta alla perfezione al tono scanzonato e allegro della serie. Le animazioni sono poche, a volte sembra di guardare un teatrino con immagini fisse, e la regia si concentra spesso su primi piani o immagini statiche, ma anche queste caratteristiche contribuiscono a dare un tono giocoso e divertente all'intera vicenda.
Una nota di merito va alla colonna sonora, più precisamente alle sigle di apertura e chiusura, rispettivamente intitolate "Journey of love" e "Learn together", che, grazie alle musiche allegre e ai testi, s'incastrano perfettamente con le vicende narrate.
Ottima anche la scelta dei doppiatori, in particolare ho adorato Hiro Shimono (casualità, anche lui trentenne) su Hayao.
Altra nota positiva sono le divertentissime citazioni e parodie di anime e manga famosi quali "Hokuto no Ken", "Dragon ball", "Mazinga" e molti altri.
L'unico difetto di questa serie è la censura. A volte troppo invasiva - dopotutto stiamo parlando di un prodotto per un pubblico adulto - e a volte d'intralcio per la comprensione di certe situazioni o frasi, ma forse è anche colpa mia che non sono stata abbastanza "maliziosa" da capire certi riferimenti.
Per un anime tanto semplice e breve il mio voto potrà sembrare eccessivo, ma va ovviamente contestualizzato: la serie è divertente, sfacciata, ironica e poco ortodossa, svolge il suo compito nel migliore dei modi, trattando un argomento "serio" e oserei dire quasi tabù, con la giusta dose d'ironia, leggerezza e tenerezza.