Softenni
Dal successo di K-On! la ricetta si è ripetuta identica. Prendete un gruppo di ragazzine moe, scegliete un argomento a caso e agitate il tutto. Questa è la volta di "ragazzine moe e soft tennis", purtroppo il risultato non è divertente come K-On!. Se questo anime ha un merito, questo è quello di avermi fatto conoscere il soft tennis o tennis giapponese, le cui uniche varianti dal tennis tradizionale sono l'utilizzo di palle morbide e di racchette più lunghe.
Softenni utilizza la formula della commedia demenziale per nascondere un ecchi così spinto da spingersi fino alle porte del soft hentai. L'ecchi è talmente spudorato da non riuscire a capire se è un male per la sua sfrontatezza o un bene per la sua onestà.
Un problema di questo anime è la grafica. Il character design non è malaccio e nemmeno i colori, ma gli sfondi sono sotto la media. Il campo dove si allenano le ragazze, congiuntamente al fatto che non esistono comparse o altri personaggi all'infuori dei protagonisti, sembra fuori dal tempo e dallo spazio, creando una sensazione di isolamento. La prima metà dell'anime non ha né capo né coda, è un insieme di gag e sketch basati più che altro sulla "maliziosità" di Asuna, che riesce a fraintendere qualunque cosa le venga detta, creandosi dei film pornografici in testa. Questa formula rende il tutto pesante e di difficile visione. Secondo me avrebbero dovuto fare puntate più brevi e adatte a questo genere, come fece Sakigake!! Cromartie High quasi dieci anni prima.
La situazione dell'anime migliora dalla seconda metà in poi. Appaiono nuovi personaggi e le puntate sembrano prendere una direzione o quantomeno raccontare una storia, seppure colme di cliché. Fortunatamente, anche le fantasie erotiche di Asuna diminuiscono. Softenni è il classico prodotto che guarderesti (forse) se lo incontrassi mentre fai zapping in televisione, ma che non andresti mai a recuperare appositamente. Se voglio ridere mi guardo una commedia, se voglio eccitarmi un hentai. Questo ibrido non ha molto senso secondo me. E non si tratta neanche degli aspetti demenziali, perché per esempio il già citato Cromartie l'ho apprezzato. Se volete vedere delle studentesse delle medie in topless, Softenni è l'anime che fa per voi. Purtroppo non è soltanto la personalità dell'anime a renderlo un brutto anime. Se non fossero esistite scene di nudo in Softenni, il mio giudizio sarebbe stato il medesimo. Perché, a fronte di un comparto grafico sufficiente, ci sono grossi problemi di scrittura, ritmo e originalità, anche per un anime demenziale.
Softenni utilizza la formula della commedia demenziale per nascondere un ecchi così spinto da spingersi fino alle porte del soft hentai. L'ecchi è talmente spudorato da non riuscire a capire se è un male per la sua sfrontatezza o un bene per la sua onestà.
Un problema di questo anime è la grafica. Il character design non è malaccio e nemmeno i colori, ma gli sfondi sono sotto la media. Il campo dove si allenano le ragazze, congiuntamente al fatto che non esistono comparse o altri personaggi all'infuori dei protagonisti, sembra fuori dal tempo e dallo spazio, creando una sensazione di isolamento. La prima metà dell'anime non ha né capo né coda, è un insieme di gag e sketch basati più che altro sulla "maliziosità" di Asuna, che riesce a fraintendere qualunque cosa le venga detta, creandosi dei film pornografici in testa. Questa formula rende il tutto pesante e di difficile visione. Secondo me avrebbero dovuto fare puntate più brevi e adatte a questo genere, come fece Sakigake!! Cromartie High quasi dieci anni prima.
La situazione dell'anime migliora dalla seconda metà in poi. Appaiono nuovi personaggi e le puntate sembrano prendere una direzione o quantomeno raccontare una storia, seppure colme di cliché. Fortunatamente, anche le fantasie erotiche di Asuna diminuiscono. Softenni è il classico prodotto che guarderesti (forse) se lo incontrassi mentre fai zapping in televisione, ma che non andresti mai a recuperare appositamente. Se voglio ridere mi guardo una commedia, se voglio eccitarmi un hentai. Questo ibrido non ha molto senso secondo me. E non si tratta neanche degli aspetti demenziali, perché per esempio il già citato Cromartie l'ho apprezzato. Se volete vedere delle studentesse delle medie in topless, Softenni è l'anime che fa per voi. Purtroppo non è soltanto la personalità dell'anime a renderlo un brutto anime. Se non fossero esistite scene di nudo in Softenni, il mio giudizio sarebbe stato il medesimo. Perché, a fronte di un comparto grafico sufficiente, ci sono grossi problemi di scrittura, ritmo e originalità, anche per un anime demenziale.
Il genere sportivo è solitamente rappresentato da uno zoccolo duro di appassionati, i quali ricercano opere mature, oppure prodotti in cui la spettacolarizzazione delle azioni la fa da padrone. Ebbene, con "Softenni" tali paradigmi sono da ridiscutere, poiché si tratta di un'opera fortemente demenziale, con notevoli picchi di assurdità.
"Softenni The Animation" è una serie d'animazione della primavera 2011 composta da dodici episodi di durata canonica, più sei corti speciali. L'opera deriva dal manga "Softenni" del 2008.
Trama: la scuola media Shiratama possiede un club di soft tennis (disciplina sportiva nata e sviluppatasi in Giappone), questo club è composto inizialmente da quattro ragazze pazzoidi (cui se ne aggiungeranno altre nel corso della serie) il cui obiettivo è vincere il campionato nazionale e andare a Wimbledon; peccato che Wimbledon non contempli il soft tennis...
Grafica: simpatica e carina, ma tecnicamente migliorabile. Le ambientazioni sono vivaci e colorate, ma si vede che manca il dettaglio (lo si nota soprattutto nelle nuvole, che sembrano fogli di carta ritagliati volanti), buone le animazioni. Character design fedele al manga, molto dolce e grazioso.
Sonoro: molto carino, con punte di genialità. L'opening è allegra e frizzante. L'ending è piuttosto grintosa, nonostante la voce dolce della cantante. OST epiche, soprattutto quella relativa alla salamandra gigante. Effetti sonori appropriati. Doppiaggio molto valido.
Personaggi: perfetti per la natura dell'opera. Una caratterizzazione più che classica, miscelata alla perfezione, capace di rendere l'interazione esplosiva. L'evoluzione caratteriale è minima, come pure il fattore psicologico.
Sceneggiatura: l'opera è strutturata in maniera così semplice che a tratti sembra derivata da un manga yonkoma, talmente sono cadenzati i ritmi delle battute. La gestione temporale è prevalentemente lineare, seppure si notino diversi flashback. Il ritmo si attesta su livelli medio/veloci. Le scene d'azione strampalata sono ben presenti, come pure un discreto quantitativo di fanservice, prevalentemente utilizzato a scopi umoristici. Spettacolari le scene della mucca Hanako a fine puntata. I dialoghi sono ottimi.
Finale: se vi fosse stato un tredicesimo episodio, l'intera opera ne avrebbe tratto giovamento. Si sente che manca un finale vero e proprio (ossia lo svolgimento del torneo), tuttavia il dodicesimo episodio risulta valido e utile ai fini della trama.
In sintesi, pur mancando un finale vero e proprio (tollerabile nelle serie comiche), "Softenni" è una serie animata da guardare. La carica umoristica demenziale non abbandonerà mai la serie, regalando piacevolissimi momenti allo spettatore. L'opera è consigliata a tutti gli amanti delle serie sportive demenziali (il più affine a "Softenni" è "Teekyuu") che non disdegnano un po' di fanservice.
"Softenni The Animation" è una serie d'animazione della primavera 2011 composta da dodici episodi di durata canonica, più sei corti speciali. L'opera deriva dal manga "Softenni" del 2008.
Trama: la scuola media Shiratama possiede un club di soft tennis (disciplina sportiva nata e sviluppatasi in Giappone), questo club è composto inizialmente da quattro ragazze pazzoidi (cui se ne aggiungeranno altre nel corso della serie) il cui obiettivo è vincere il campionato nazionale e andare a Wimbledon; peccato che Wimbledon non contempli il soft tennis...
Grafica: simpatica e carina, ma tecnicamente migliorabile. Le ambientazioni sono vivaci e colorate, ma si vede che manca il dettaglio (lo si nota soprattutto nelle nuvole, che sembrano fogli di carta ritagliati volanti), buone le animazioni. Character design fedele al manga, molto dolce e grazioso.
Sonoro: molto carino, con punte di genialità. L'opening è allegra e frizzante. L'ending è piuttosto grintosa, nonostante la voce dolce della cantante. OST epiche, soprattutto quella relativa alla salamandra gigante. Effetti sonori appropriati. Doppiaggio molto valido.
Personaggi: perfetti per la natura dell'opera. Una caratterizzazione più che classica, miscelata alla perfezione, capace di rendere l'interazione esplosiva. L'evoluzione caratteriale è minima, come pure il fattore psicologico.
Sceneggiatura: l'opera è strutturata in maniera così semplice che a tratti sembra derivata da un manga yonkoma, talmente sono cadenzati i ritmi delle battute. La gestione temporale è prevalentemente lineare, seppure si notino diversi flashback. Il ritmo si attesta su livelli medio/veloci. Le scene d'azione strampalata sono ben presenti, come pure un discreto quantitativo di fanservice, prevalentemente utilizzato a scopi umoristici. Spettacolari le scene della mucca Hanako a fine puntata. I dialoghi sono ottimi.
Finale: se vi fosse stato un tredicesimo episodio, l'intera opera ne avrebbe tratto giovamento. Si sente che manca un finale vero e proprio (ossia lo svolgimento del torneo), tuttavia il dodicesimo episodio risulta valido e utile ai fini della trama.
In sintesi, pur mancando un finale vero e proprio (tollerabile nelle serie comiche), "Softenni" è una serie animata da guardare. La carica umoristica demenziale non abbandonerà mai la serie, regalando piacevolissimi momenti allo spettatore. L'opera è consigliata a tutti gli amanti delle serie sportive demenziali (il più affine a "Softenni" è "Teekyuu") che non disdegnano un po' di fanservice.
"Softenni", anime di nicchia, ha come punto focale la vita quotidiana dei membri del club di soft tennis (una variante del tennis classico conosciuto da tutti). Le protagoniste sono Asuna Harukaze e Kotone Sawanatsu. La prima allegra ed esuberante, a tratti un po' perversa, mentre la seconda decisa e determinata, la classica personalità combattiva, insomma. Gli altri membri sono: il capitano del club, la bella e prosperosa Chitose Akiyama, Kurusu Fuyukawa, la classica ragazza che parla poco e appassionata di strani costumi, e infine Elizabeth Warren, appena trasferita dall'Inghilterra.
L'anime si mantiene per tutta la sua durata leggero e godibile, a tratti risulta quasi comico/demenziale. Ho particolarmente apprezzato il fatto che si discosta completamente dai classici anime sportivi: tutte le ragazze del club sono persone normali; non sono i classici personaggi stereotipati con abilità sopra alla media. Non mancano scene di vita quotidiana e spassosi siparietti con altri personaggi introdotti negli episodi successivi. Non sono da meno numerose scene fanservice, che hanno reso il tutto ancora più piacevole. (voto trama: 7)
Per quanto riguarda i personaggi, mi sono piaciuti tutti, sono ben caratterizzati e particolari; insomma, nessuno è uguale all'altro. Le interazioni tra di loro sono spesso esilaranti, in alcuni tratti rasentano la follia. Ho particolarmente amato la protagonista, allegra e spiritosa, e che alla fine si rivelerà anche più profonda di quello che può sembrare in superficie. (voto personaggi: 7)
Il punto debole dell'anime è sicuramente il comparto video/audio. Nonostante la grafica dei personaggi sia ben curata, gli sfondi e le ambientazioni sono eccessivamente semplificate e spesso statiche. Il sonoro non è nulla di che. Nonostante tutto, la sigla e l'ending sono buone e il doppiaggio è ben fatto. (voto video/audio: 6)
Se volete farvi due risate e godervi un anime leggero, questo è quello che fa per voi, considerando che ho visto anime nettamente peggiori avere successo. Non fatevi quindi intimorire dal poco audience dell'opera e iniziate questa simpatica serie.
Voto finale dell'opera: 7
L'anime si mantiene per tutta la sua durata leggero e godibile, a tratti risulta quasi comico/demenziale. Ho particolarmente apprezzato il fatto che si discosta completamente dai classici anime sportivi: tutte le ragazze del club sono persone normali; non sono i classici personaggi stereotipati con abilità sopra alla media. Non mancano scene di vita quotidiana e spassosi siparietti con altri personaggi introdotti negli episodi successivi. Non sono da meno numerose scene fanservice, che hanno reso il tutto ancora più piacevole. (voto trama: 7)
Per quanto riguarda i personaggi, mi sono piaciuti tutti, sono ben caratterizzati e particolari; insomma, nessuno è uguale all'altro. Le interazioni tra di loro sono spesso esilaranti, in alcuni tratti rasentano la follia. Ho particolarmente amato la protagonista, allegra e spiritosa, e che alla fine si rivelerà anche più profonda di quello che può sembrare in superficie. (voto personaggi: 7)
Il punto debole dell'anime è sicuramente il comparto video/audio. Nonostante la grafica dei personaggi sia ben curata, gli sfondi e le ambientazioni sono eccessivamente semplificate e spesso statiche. Il sonoro non è nulla di che. Nonostante tutto, la sigla e l'ending sono buone e il doppiaggio è ben fatto. (voto video/audio: 6)
Se volete farvi due risate e godervi un anime leggero, questo è quello che fa per voi, considerando che ho visto anime nettamente peggiori avere successo. Non fatevi quindi intimorire dal poco audience dell'opera e iniziate questa simpatica serie.
Voto finale dell'opera: 7