To Heart
“To Heart” è un anime di tredici episodi realizzato nel 1999 dallo studio OLM, Inc. La serie, tratta dall’omonima visual novel sviluppata da Leaf, è diretta da Naohito Takahashi (“Berserk”, “Steel Angel Kurumi”).
La storia vede come protagonisti Hiroyuki Fujita e Akari Kamigishi, due liceali che coltivano una profonda amicizia sin dalle elementari. Akari è da tempo innamorata di Hiroyuki, il quale però non si è mai accorto dei sentimenti dell’amica. Oltre a seguire le vicende dei due ragazzi, l’anime si concentrerà su altri personaggi che i protagonisti incontreranno nei giorni del liceo.
Vista la sua data di produzione, “To Heart” potrebbe considerarsi una delle prime trasposizioni animate di visual novel di tipo dating sim, e di conseguenza il “capostipite” di numerose serie dello stesso genere che saranno realizzate negli anni a venire.
Date queste premesse, era lecito aspettarsi che l’opera radunasse in sé tutti gli stereotipi tipici della sua categoria. Da un lato le mie previsioni sono state purtroppo soddisfatte: le varie eroine dai colori dei capelli più disparati e dalle caratteristiche più bizzarre non mancano neanche in questa serie, ed ecco dunque che un robot kawaii, un’appassionata dell’occulto dalla voce impercettibile e un’energica bionda mezza americana faranno la loro comparsa in un episodio o nell’altro. Dall’altro, però, devo dire di aver apprezzato alcune peculiarità dell’anime, come la presenza di personaggi assolutamente normali o il fatto che non sia solo Hiroyuki a conoscere tutte le ragazze (anche Akari, infatti, stringerà amicizia con molte compagne di scuola).
Tralasciando cliché e originalità, l’anime presenta anche altri difetti e pregi. Tra i primi bisogna citare la scarsa incidenza di quasi tutte le eroine secondarie, le quali appaiono solo per poco tempo per poi essere messe da parte: in questo modo si ha l’impressione che siano state inserite solo per dare un’idea delle route presenti nel gioco, e che dunque sarebbe stato meglio concentrarsi solo su Akari o al massimo su qualcuna di esse. Tra i pregi, invece, si annoverano da una parte il ritmo pacato che accompagna tutta la serie e la rende uno slice of life piacevolissimo da guardare, dall’altra la tematica portante dell’opera. “To Heart”, infatti, è un anime basato essenzialmente sull’importanza dei ricordi: in ogni scena dedicata alla protagonista femminile (ma anche all’amica Shiho) è possibile percepire quanto la ragazza tenga al rapporto con Hiroyuki, che adesso sembra molto più pigro e svogliato di quando era bambino, e quanto il tempo abbia inevitabilmente cambiato tante delle cose che ormai dava per scontate. L’anime è quindi avvolto costantemente da un’atmosfera un po’ nostalgica, che tuttavia non mostra mai del tutto il suo potenziale a causa della natura meramente introduttiva di questa prima stagione.
Passando al lato tecnico, devo dire di aver apprezzato il lavoro svolto da Yurika Chiba sul character design, il quale presenta occhi più piccoli e lineamenti molto più morbidi e gradevoli rispetto a quello creato per la visual novel. Sempre di buona qualità i disegni, e lo stesso si può dire per le animazioni molto fluide. Una certa vivacità viene conferita dai colori molto sgargianti utilizzati per i capelli delle ragazze, mentre gli sfondi acquerellati e schizzati a matita contribuiscono all’atmosfera pacata e da slice of life presente nell’opera. Le musiche e le sigle, infine, risultano abbastanza orecchiabili anche se non troppo incisive.
In conclusione, “To Heart” è un anime che in tredici episodi approfondisce davvero poco i suoi numerosi personaggi (in tutto abbiamo la bellezza di dieci eroine), ma che comunque riesce a svolgere un bel lavoro, anche se incompleto, su quelli principali. Speriamo che nella seconda serie, “Remember my Memories”, potremo assistere a una degna conclusione della storia di Hiroyuki e Akari, di cui per ora abbiamo avuto solo un assaggio.
La storia vede come protagonisti Hiroyuki Fujita e Akari Kamigishi, due liceali che coltivano una profonda amicizia sin dalle elementari. Akari è da tempo innamorata di Hiroyuki, il quale però non si è mai accorto dei sentimenti dell’amica. Oltre a seguire le vicende dei due ragazzi, l’anime si concentrerà su altri personaggi che i protagonisti incontreranno nei giorni del liceo.
Vista la sua data di produzione, “To Heart” potrebbe considerarsi una delle prime trasposizioni animate di visual novel di tipo dating sim, e di conseguenza il “capostipite” di numerose serie dello stesso genere che saranno realizzate negli anni a venire.
Date queste premesse, era lecito aspettarsi che l’opera radunasse in sé tutti gli stereotipi tipici della sua categoria. Da un lato le mie previsioni sono state purtroppo soddisfatte: le varie eroine dai colori dei capelli più disparati e dalle caratteristiche più bizzarre non mancano neanche in questa serie, ed ecco dunque che un robot kawaii, un’appassionata dell’occulto dalla voce impercettibile e un’energica bionda mezza americana faranno la loro comparsa in un episodio o nell’altro. Dall’altro, però, devo dire di aver apprezzato alcune peculiarità dell’anime, come la presenza di personaggi assolutamente normali o il fatto che non sia solo Hiroyuki a conoscere tutte le ragazze (anche Akari, infatti, stringerà amicizia con molte compagne di scuola).
Tralasciando cliché e originalità, l’anime presenta anche altri difetti e pregi. Tra i primi bisogna citare la scarsa incidenza di quasi tutte le eroine secondarie, le quali appaiono solo per poco tempo per poi essere messe da parte: in questo modo si ha l’impressione che siano state inserite solo per dare un’idea delle route presenti nel gioco, e che dunque sarebbe stato meglio concentrarsi solo su Akari o al massimo su qualcuna di esse. Tra i pregi, invece, si annoverano da una parte il ritmo pacato che accompagna tutta la serie e la rende uno slice of life piacevolissimo da guardare, dall’altra la tematica portante dell’opera. “To Heart”, infatti, è un anime basato essenzialmente sull’importanza dei ricordi: in ogni scena dedicata alla protagonista femminile (ma anche all’amica Shiho) è possibile percepire quanto la ragazza tenga al rapporto con Hiroyuki, che adesso sembra molto più pigro e svogliato di quando era bambino, e quanto il tempo abbia inevitabilmente cambiato tante delle cose che ormai dava per scontate. L’anime è quindi avvolto costantemente da un’atmosfera un po’ nostalgica, che tuttavia non mostra mai del tutto il suo potenziale a causa della natura meramente introduttiva di questa prima stagione.
Passando al lato tecnico, devo dire di aver apprezzato il lavoro svolto da Yurika Chiba sul character design, il quale presenta occhi più piccoli e lineamenti molto più morbidi e gradevoli rispetto a quello creato per la visual novel. Sempre di buona qualità i disegni, e lo stesso si può dire per le animazioni molto fluide. Una certa vivacità viene conferita dai colori molto sgargianti utilizzati per i capelli delle ragazze, mentre gli sfondi acquerellati e schizzati a matita contribuiscono all’atmosfera pacata e da slice of life presente nell’opera. Le musiche e le sigle, infine, risultano abbastanza orecchiabili anche se non troppo incisive.
In conclusione, “To Heart” è un anime che in tredici episodi approfondisce davvero poco i suoi numerosi personaggi (in tutto abbiamo la bellezza di dieci eroine), ma che comunque riesce a svolgere un bel lavoro, anche se incompleto, su quelli principali. Speriamo che nella seconda serie, “Remember my Memories”, potremo assistere a una degna conclusione della storia di Hiroyuki e Akari, di cui per ora abbiamo avuto solo un assaggio.
Questa storia parla dell'amicizia fin dall'infanzia dei due protagonisti e di conseguenza dell'amore tra i due che dovrebbe esserci, anche se per ora solo Akari (protagonista femminile) è innamorata di Hiroyuki; nasce tutto quando andavano ancora alle elementari: Akari, dopo essere caduta da una scalinata, sotto la pioggia, viene derisa da tutti i passanti coetanei e presa in giro. Hiroyuki però, visti i loro rapporti, non può fare a meno di aiutarla e, facendole un po' pena, la aiuta a rialzarsi. Da lì nasce l'amore. Gli anni intanto passano e i due, sempre a scuola insieme, iniziano il nuovo semestre al liceo, e, come ha sempre sperato la ragazza, riesce a sedersi accanto ad Hiroyuki.
L'opening e l'ending sono abbastanza carine e i disegni mi sono sinceramente piaciuti; insomma, graficamente è ben fatto e gli sfondi sono veramente piacevoli (tenendo conto che una volta non avevano tutta la tecnologia di adesso). Non sarà da considerare un capolavoro, ma è un anime abbastanza piacevole e leggero da guardare.
Il protagonista Hiroyuki è svogliato, ottuso, addormentato e lento (e anche abbastanza smemorato!), ma anche gentile verso il prossimo, con la testa sulle spalle, insomma il tipico bravo ragazzo, tutto sommato. Akari è una ragazza molto dolce e premurosa (materna, in un certo senso), peccato solo che anche lei manca un po' di iniziativa, ma, siccome è solo l'inizio, direi che va bene.
La trama è abbastanza banale, tutto sommato, ma sinceramente mi aspettavo di trovarmi il tipico ragazzo imbranato e maniaco e tanto ecchi (di cui ne ho piene le scatole, perché ormai sono tutti uguali), ma con mia sorpresa era più sul genere slice of life sentimentale. Certo, con le sue future pretendenti, ma niente di esagerato; insomma, si è rivelato un'anime fresco e puro con l'innocenza di una volta: qua è solo l'inizio della storia, dove si parla dei legami, della coscienza dei sentimenti e dei primi amori.
Spero soltanto che in seguito le altre serie manterranno questa ingenuità e dolcezza che ho trovato qui. In ogni caso, mi sento di dover dare 8.
L'opening e l'ending sono abbastanza carine e i disegni mi sono sinceramente piaciuti; insomma, graficamente è ben fatto e gli sfondi sono veramente piacevoli (tenendo conto che una volta non avevano tutta la tecnologia di adesso). Non sarà da considerare un capolavoro, ma è un anime abbastanza piacevole e leggero da guardare.
Il protagonista Hiroyuki è svogliato, ottuso, addormentato e lento (e anche abbastanza smemorato!), ma anche gentile verso il prossimo, con la testa sulle spalle, insomma il tipico bravo ragazzo, tutto sommato. Akari è una ragazza molto dolce e premurosa (materna, in un certo senso), peccato solo che anche lei manca un po' di iniziativa, ma, siccome è solo l'inizio, direi che va bene.
La trama è abbastanza banale, tutto sommato, ma sinceramente mi aspettavo di trovarmi il tipico ragazzo imbranato e maniaco e tanto ecchi (di cui ne ho piene le scatole, perché ormai sono tutti uguali), ma con mia sorpresa era più sul genere slice of life sentimentale. Certo, con le sue future pretendenti, ma niente di esagerato; insomma, si è rivelato un'anime fresco e puro con l'innocenza di una volta: qua è solo l'inizio della storia, dove si parla dei legami, della coscienza dei sentimenti e dei primi amori.
Spero soltanto che in seguito le altre serie manterranno questa ingenuità e dolcezza che ho trovato qui. In ogni caso, mi sento di dover dare 8.
Ho guardato questo anime dopo aver visto la scheda qui anche se non sono un amante di shojo ma l'ho guardato perchè i disegni non erano fatti male e perchè il protagonista aveva la faccia da idiota...E così si è rivelato.
Questa storia si basa sull'amicizia fin dall'infanzia dei due protagonisti e di conseguenza l'amore tra i due che dovrebbe esserci... Anche se per ora solo Akari (protagonista femminile) è innamorata di Hiroyuki; nasce tutto quando andavano ancora alle elementari: Akari dopo essere caduta da una scalinata, sotto la pioggia, viene derisa da tutti i passanti coetanei e presa in giro. Hiroyuki però, visti i loro rapporti, non può fare a meno di aiutarla e facendole un po' pena, la aiuta a rialzarsi. Da lì nascerà poi la scintilla.
Gli anni intanto passarono e i due, sempre a scuola insieme, iniziano il nuovo semestre al liceo e come ha sempre sperato la ragazza, riesce a sedersi in pianta stabile accanto ad Hiroyuki.
L'intera vicenda gira tra il comico e l'amore e la demenza del protagonista talmente imbranato e addormentato che non si accorge minimamente dei sentimenti della ragazza, fino alla fine della serie (Tipico XD).
I due conosceranno molti altri personaggi e compagni di scuola e insieme vivranno le vicende della trama. Strutturalmente parlando è una trama piuttosto banale e semplice non che quasi inutile... Però diciamo che il 7 se lo merita.
Questa storia si basa sull'amicizia fin dall'infanzia dei due protagonisti e di conseguenza l'amore tra i due che dovrebbe esserci... Anche se per ora solo Akari (protagonista femminile) è innamorata di Hiroyuki; nasce tutto quando andavano ancora alle elementari: Akari dopo essere caduta da una scalinata, sotto la pioggia, viene derisa da tutti i passanti coetanei e presa in giro. Hiroyuki però, visti i loro rapporti, non può fare a meno di aiutarla e facendole un po' pena, la aiuta a rialzarsi. Da lì nascerà poi la scintilla.
Gli anni intanto passarono e i due, sempre a scuola insieme, iniziano il nuovo semestre al liceo e come ha sempre sperato la ragazza, riesce a sedersi in pianta stabile accanto ad Hiroyuki.
L'intera vicenda gira tra il comico e l'amore e la demenza del protagonista talmente imbranato e addormentato che non si accorge minimamente dei sentimenti della ragazza, fino alla fine della serie (Tipico XD).
I due conosceranno molti altri personaggi e compagni di scuola e insieme vivranno le vicende della trama. Strutturalmente parlando è una trama piuttosto banale e semplice non che quasi inutile... Però diciamo che il 7 se lo merita.