Inazuma Eleven GO!
Sulla scia del successo della prima, storica serie, Level 5 e OLM non si fermano e decidono di ripuntare nuovamente su Inazuma Eleven con una sorta di sequel/spin-off: Inazuma Eleven GO.
Premetto fin da ora che vi potrebbero essere spoiler e rimandi al primo Inazuma, poiché non è possibile recensire (o anche visionare) quest'anime senza conoscere il suo predecessore: IE GO, infatti, costituisce il passaggio del testimone, nel pieno spirito della Raimon, dai personaggi della vecchia guardia, che ritroveremo quasi tutti, a quelli attuali, non senza qualche piccolo intoppo.
Nulla da eccepire dal punto di vista tecnico: il chara design, semplice, efficace,dai colori vivaci e già apprezzato nella prima stagione, viene migliorato ulteriormente, senza che vi siano cali dal punto di vista grafico da un episodio all'altro. Degni di nota anche sfondi e ambientazioni, più curate del solito.
Ma a lasciare il segno sono le animazioni: grazie all'uso oculato della computer graphic, niente affatto molesta ma ben integrata con tutto il resto, ogni partita diventa puro spettacolo, una vera gioia per gli occhi. Oltre alle già note Hissatsu/Tecniche micidiali troveremo anche i Keshin, una sorta di spiriti guerrieri, simili ai Bit Power della prima serie di Beyblade, che rendono il tutto ancor più adrenalinico ed emozionante.
Una menzione particolare la merita pure la colonna sonora, sempre appropriata e che contribuisce a rendere più adrenaliniche o cupe le varie scene. Molto belle e orecchiabili anche le opening ad opera dei T-Pistonz+KMC. Un po' più sottotono le ending.
Questo ineccepibile lavoro tecnico fa da contorno ad una trama abbastanza particolare, che in parte si discosta dai classici topos e stereotipi tipici di questo tipo di produzione e della prima stagione stessa, mettendo in scena una lotta tra due ideologie: il calcio giocato liberamente e quello controllato, anche nei risultati in modo da essere accessibile a tutti, da un'organizzazione esterna. Mi rendo conto che potrebbe apparire anche stupido come tema portante, ma gli autori si rivelano abili nel rendere realistico, emozionante e coinvolgente ogni episodio, illustrando anche il dramma dei vari personaggi, messi all'angolo da uno sporco ricatto, al quale non hanno intenzione di piegarsi. La nuova Raimon non è quindi una brutta copia della vecchia, ma si discosta da essa proprio per i problemi che si ritrova a dover affrontare, oltre che per il tipo di gioco più equilibrato che adotta nei vari match.
Fin dalla prima puntata Inazuma Eleven GO dimostra di essere un anime appassionante, con un intreccio insolito e ricco di colpi di scena, che cattura, coinvolge e riesce a tenere lo spettatore con il fiato sospeso e gli occhi incollati allo schermo.
Tuttavia pur essendo molto piacevole, quest'opera non riesce a farsi amare, se non per merito dei vecchi protagonisti, soprattutto Shuuya/Axel. Anche qui, come nel primo IE, è lui quello che mette in moto, stavolta in più di un senso, le varie vicende, mostrandoci diversi lati inediti della sua personalità e una caratterizzazione ineccepibile e anche più intensa del solito.
Ma se dovessi soffermarmi unicamente sulle new entry della Raimon, il giudizio sarebbe più negativo. Il nuovo cast, nonostante abbia i riflettori costantemente puntati su di sè, non riesce a sostenere completamente il peso del proprio ruolo e ciò è un vero peccato, visto l'intreccio, la trama e la realizzazione tecnica. La nuova Raimon, apprezzabile come squadra, è fin troppo omogenea e non permette ai personaggi di venir completamente fuori individualmente, ad eccezione del ristretto gruppo di protagonisti, che comunque non reggono il confronto con i precedenti, non riuscendo a veicolare con la stessa intensità l'amore per ciò fanno e per ciò che sono. Questo problema per fortuna si va man mano attenuando ed è auspicabile che venga eliminato del tutto con le prossime due serie.
Nonostante il mio giudizio possa apparire fin troppo severo, reputo Inazuma Eleven GO un buonissimo anime, adatto ad ogni fascia di età, oltre che una visione obbligata per chiunque abbia visionato in precedenza Inazuma Eleven. Se nelle stagioni successive gli autori doneranno più spessore e vivacità ai nuovi protagonisti, sono sicura che potrà venir fuori un ottimo prodotto.
Consiglio però di guardare l'opera nella versione originale, a causa dell'edizione italiana in certi punti davvero penosa.
Oltre ai nomi dei giocatori anglicizzati, alla sigla di apertura disastrosa, alla censura sui nomi delle tecniche e ad un adattamento spesso opinabile, a causa del cambio di casa di produzione (ora la LOGOS e prima LaBIBI.it) si assiste pure all'infelicissima scelta di cambiare voce ai personaggi della prima serie. In generale si tratta quindi di un lavoro dozzinale e con diverse imprecisioni, come purtroppo accade a quasi tutte le serie d'animazione giapponese che giungono sul suolo italico.
Premetto fin da ora che vi potrebbero essere spoiler e rimandi al primo Inazuma, poiché non è possibile recensire (o anche visionare) quest'anime senza conoscere il suo predecessore: IE GO, infatti, costituisce il passaggio del testimone, nel pieno spirito della Raimon, dai personaggi della vecchia guardia, che ritroveremo quasi tutti, a quelli attuali, non senza qualche piccolo intoppo.
Nulla da eccepire dal punto di vista tecnico: il chara design, semplice, efficace,dai colori vivaci e già apprezzato nella prima stagione, viene migliorato ulteriormente, senza che vi siano cali dal punto di vista grafico da un episodio all'altro. Degni di nota anche sfondi e ambientazioni, più curate del solito.
Ma a lasciare il segno sono le animazioni: grazie all'uso oculato della computer graphic, niente affatto molesta ma ben integrata con tutto il resto, ogni partita diventa puro spettacolo, una vera gioia per gli occhi. Oltre alle già note Hissatsu/Tecniche micidiali troveremo anche i Keshin, una sorta di spiriti guerrieri, simili ai Bit Power della prima serie di Beyblade, che rendono il tutto ancor più adrenalinico ed emozionante.
Una menzione particolare la merita pure la colonna sonora, sempre appropriata e che contribuisce a rendere più adrenaliniche o cupe le varie scene. Molto belle e orecchiabili anche le opening ad opera dei T-Pistonz+KMC. Un po' più sottotono le ending.
Questo ineccepibile lavoro tecnico fa da contorno ad una trama abbastanza particolare, che in parte si discosta dai classici topos e stereotipi tipici di questo tipo di produzione e della prima stagione stessa, mettendo in scena una lotta tra due ideologie: il calcio giocato liberamente e quello controllato, anche nei risultati in modo da essere accessibile a tutti, da un'organizzazione esterna. Mi rendo conto che potrebbe apparire anche stupido come tema portante, ma gli autori si rivelano abili nel rendere realistico, emozionante e coinvolgente ogni episodio, illustrando anche il dramma dei vari personaggi, messi all'angolo da uno sporco ricatto, al quale non hanno intenzione di piegarsi. La nuova Raimon non è quindi una brutta copia della vecchia, ma si discosta da essa proprio per i problemi che si ritrova a dover affrontare, oltre che per il tipo di gioco più equilibrato che adotta nei vari match.
Fin dalla prima puntata Inazuma Eleven GO dimostra di essere un anime appassionante, con un intreccio insolito e ricco di colpi di scena, che cattura, coinvolge e riesce a tenere lo spettatore con il fiato sospeso e gli occhi incollati allo schermo.
Tuttavia pur essendo molto piacevole, quest'opera non riesce a farsi amare, se non per merito dei vecchi protagonisti, soprattutto Shuuya/Axel. Anche qui, come nel primo IE, è lui quello che mette in moto, stavolta in più di un senso, le varie vicende, mostrandoci diversi lati inediti della sua personalità e una caratterizzazione ineccepibile e anche più intensa del solito.
Ma se dovessi soffermarmi unicamente sulle new entry della Raimon, il giudizio sarebbe più negativo. Il nuovo cast, nonostante abbia i riflettori costantemente puntati su di sè, non riesce a sostenere completamente il peso del proprio ruolo e ciò è un vero peccato, visto l'intreccio, la trama e la realizzazione tecnica. La nuova Raimon, apprezzabile come squadra, è fin troppo omogenea e non permette ai personaggi di venir completamente fuori individualmente, ad eccezione del ristretto gruppo di protagonisti, che comunque non reggono il confronto con i precedenti, non riuscendo a veicolare con la stessa intensità l'amore per ciò fanno e per ciò che sono. Questo problema per fortuna si va man mano attenuando ed è auspicabile che venga eliminato del tutto con le prossime due serie.
Nonostante il mio giudizio possa apparire fin troppo severo, reputo Inazuma Eleven GO un buonissimo anime, adatto ad ogni fascia di età, oltre che una visione obbligata per chiunque abbia visionato in precedenza Inazuma Eleven. Se nelle stagioni successive gli autori doneranno più spessore e vivacità ai nuovi protagonisti, sono sicura che potrà venir fuori un ottimo prodotto.
Consiglio però di guardare l'opera nella versione originale, a causa dell'edizione italiana in certi punti davvero penosa.
Oltre ai nomi dei giocatori anglicizzati, alla sigla di apertura disastrosa, alla censura sui nomi delle tecniche e ad un adattamento spesso opinabile, a causa del cambio di casa di produzione (ora la LOGOS e prima LaBIBI.it) si assiste pure all'infelicissima scelta di cambiare voce ai personaggi della prima serie. In generale si tratta quindi di un lavoro dozzinale e con diverse imprecisioni, come purtroppo accade a quasi tutte le serie d'animazione giapponese che giungono sul suolo italico.
Ottimo sequel, degno di nota, della serie precedente.
Devo premettere che non l'ho amato come "Inazuma Eleven", ma devo anche confessare che la serie GO mi ha stupita molto, sia in bene sia in male.
La trama è semplicemente particolare, un po' complicata da cogliere in un primo momento, e questo la rende molto interessante. Sono rimasta molto coinvolta nei fatti, leggermente più surreali della serie precedente, hissatsu permettendo.
I personaggi sono spesso comparabili con i protagonisti della serie precedente, quantomeno i tre principali membri della Nuova Raimon, il numero 10 Tsurugi (il cui nome occidentale è Victor), il numero 9 Shindou (Riccardo) e il numero otto Tenma (Arion), i quali ricordano rispettivamente Gouenji/Axel, Kidou/Jude e Endou/Mark. Questo non mi è dispiaciuto affatto.
Al contrario, mi ha turbata la grande differenza, a livelli di "superpoteri", dei protagonisti, dalla serie precedente alla serie GO. Forse è un po' troppo soggettivo come pensiero, ma il radicale cambiamento rende veramente differenti i canoni di forza, di abilità dei protagonisti e soprattutto smorza di gran lunga le difficoltà che questi devono affrontare. Ovvero, nella serie precedente i giocatori si allenavano tanto duramente da farsi anche molto male; in GO questo non succede, perché in aiuto dei giocatori ci sono i cosiddetti kenshin, che rendono tutto estremamente più facile. E conta poco il fatto che queste abilità speciali siano possedute anche - e forse anche di più - dai nemici.
Comunque sia, forse era l'originalità, la novità, che la Level 5 andava cercando e, seppur con un po' di riluttanza, penso che si possa accettare, perché devo concederlo: è una cosa molto particolare.
Parlando della grafica, non ho nulla da dire, se non: vorrei essere capace io di eseguire un lavoro grafico così ineccepibile.
Parliamo della trama, sperando di non fare spoiler.
Pur essendo abbastanza più inverosimile di quella delle serie precedente, la trama è una cosa veramente particolare, tanto che è stata una sorpresa per me trovare un intreccio così articolato e ben fatto - forse lievemente simile a una soap opera in certi punti - in un anime a tema calcio. Non vorrei appunto fare spoiler, per cui non scendo nei particolari, tuttavia è davvero difficile non rimanere coinvolti in quest'intreccio, perché una volta saputa una cosa sorge spontenea una moltitudine di piccoli dubbi che per essere estinti necessitano la completa visione dell'anime.
Bella giocata, sceneggiatori della Level 5.
Non ho troppi commenti da fare. Suppongo che anche questa serie meriti di essere vista, e probabilmente potrà piacere forse più a chi ha amato di meno la serie precedente, perché appunto le differenze sono drastiche e un po' turbano, all'inizio. Io comunque assegno un 8 pieno, anche se nella mia mente è più un 8 e mezzo, ma non esistono i mezzi voti.
Passo e chiudo.
Devo premettere che non l'ho amato come "Inazuma Eleven", ma devo anche confessare che la serie GO mi ha stupita molto, sia in bene sia in male.
La trama è semplicemente particolare, un po' complicata da cogliere in un primo momento, e questo la rende molto interessante. Sono rimasta molto coinvolta nei fatti, leggermente più surreali della serie precedente, hissatsu permettendo.
I personaggi sono spesso comparabili con i protagonisti della serie precedente, quantomeno i tre principali membri della Nuova Raimon, il numero 10 Tsurugi (il cui nome occidentale è Victor), il numero 9 Shindou (Riccardo) e il numero otto Tenma (Arion), i quali ricordano rispettivamente Gouenji/Axel, Kidou/Jude e Endou/Mark. Questo non mi è dispiaciuto affatto.
Al contrario, mi ha turbata la grande differenza, a livelli di "superpoteri", dei protagonisti, dalla serie precedente alla serie GO. Forse è un po' troppo soggettivo come pensiero, ma il radicale cambiamento rende veramente differenti i canoni di forza, di abilità dei protagonisti e soprattutto smorza di gran lunga le difficoltà che questi devono affrontare. Ovvero, nella serie precedente i giocatori si allenavano tanto duramente da farsi anche molto male; in GO questo non succede, perché in aiuto dei giocatori ci sono i cosiddetti kenshin, che rendono tutto estremamente più facile. E conta poco il fatto che queste abilità speciali siano possedute anche - e forse anche di più - dai nemici.
Comunque sia, forse era l'originalità, la novità, che la Level 5 andava cercando e, seppur con un po' di riluttanza, penso che si possa accettare, perché devo concederlo: è una cosa molto particolare.
Parlando della grafica, non ho nulla da dire, se non: vorrei essere capace io di eseguire un lavoro grafico così ineccepibile.
Parliamo della trama, sperando di non fare spoiler.
Pur essendo abbastanza più inverosimile di quella delle serie precedente, la trama è una cosa veramente particolare, tanto che è stata una sorpresa per me trovare un intreccio così articolato e ben fatto - forse lievemente simile a una soap opera in certi punti - in un anime a tema calcio. Non vorrei appunto fare spoiler, per cui non scendo nei particolari, tuttavia è davvero difficile non rimanere coinvolti in quest'intreccio, perché una volta saputa una cosa sorge spontenea una moltitudine di piccoli dubbi che per essere estinti necessitano la completa visione dell'anime.
Bella giocata, sceneggiatori della Level 5.
Non ho troppi commenti da fare. Suppongo che anche questa serie meriti di essere vista, e probabilmente potrà piacere forse più a chi ha amato di meno la serie precedente, perché appunto le differenze sono drastiche e un po' turbano, all'inizio. Io comunque assegno un 8 pieno, anche se nella mia mente è più un 8 e mezzo, ma non esistono i mezzi voti.
Passo e chiudo.
"Inazuma Eleven GO" in qualche modo si pone come il continuo mal riuscito di "Inazuma Eleven". Nulla di innovativo, tecniche già usate, trite e ritrite, trama che sa di già visto, stessi nemici, stesse sfide da affrontare e superare. Se "Inazuma Eleven" era un anime innovativo, "Inazuma Eleven GO" non lo è, mi sento di definirlo un grande flop.
Se vogliamo possiamo paragona "Inazuma Eleven GO" a "DragonBall GT", entrambi fatti solo grazie al grande successo riscosso dalla prima serie. Do 4 solo per i disegni, che a me piacciono molto, e in parte per il "fifth sector". Mi spiego meglio, interessante l'idea che il Fifth Sector voglia controllare tutte le partite di calcio e i risultati, si pone come un organo superiore, supremo, con agenti inviati in ogni squadra di calcio per gestire la situazione e per non permettere alla squadra di disubbidire agli ordini del "fifth Sector".
In conclusione, "Inazuma Eleven GO!" è sconsigliato per gli appassionati di "Inazuma Eleven" e in generale consiglio di stargli alla larga.
Se vogliamo possiamo paragona "Inazuma Eleven GO" a "DragonBall GT", entrambi fatti solo grazie al grande successo riscosso dalla prima serie. Do 4 solo per i disegni, che a me piacciono molto, e in parte per il "fifth sector". Mi spiego meglio, interessante l'idea che il Fifth Sector voglia controllare tutte le partite di calcio e i risultati, si pone come un organo superiore, supremo, con agenti inviati in ogni squadra di calcio per gestire la situazione e per non permettere alla squadra di disubbidire agli ordini del "fifth Sector".
In conclusione, "Inazuma Eleven GO!" è sconsigliato per gli appassionati di "Inazuma Eleven" e in generale consiglio di stargli alla larga.